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Paolo e Sila vengono rilasciati

35 (A)Fattosi giorno, i pretori mandarono i littori a dire: «Libera quegli uomini». 36 Il carceriere riferí a Paolo queste parole, dicendo: «I pretori hanno mandato a dire che siate rimessi in libertà; or dunque uscite, e andate in pace». 37 Ma Paolo disse loro: «Dopo averci battuti in pubblico senza che fossimo stati condannati, noi che siamo cittadini romani[a], ci hanno gettati in prigione; e ora vogliono rilasciarci di nascosto? No davvero! Anzi, vengano loro stessi a condurci fuori».

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Footnotes

  1. Atti 16:37 Noi che siamo cittadini romani: Paolo era cittadino romano per filiazione; aveva questo diritto dai suoi antenati; At 22:28; le leggi romane proibivano di frustare un cittadino romano.