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23 Tutti i suoi giorni non sono che dolore, la sua occupazione non è che fastidio; perfino la notte il suo cuore non ha posa. Anche questo è vanità.

24 Non c’è nulla di meglio per l’uomo del mangiare, del bere e del godersi il benessere in mezzo alla fatica che egli sostiene; ma anche questo ho visto che viene dalla mano di Dio. 25 Infatti, chi senza di lui[a] può mangiare o godere?

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Footnotes

  1. Ecclesiaste 2:25 Chi senza di lui, così parecchi mss., la V. dei LXX e la Siriaca; l’ebr. ha: chi più di me può…