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Epitalamio regale

45 Al maestro del coro. Su «I gigli...». Dei figli di Core.
Maskil. Canto d'amore.

Effonde il mio cuore liete parole,
io canto al re il mio poema.
La mia lingua è stilo di scriba veloce.

Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
ti ha benedetto Dio per sempre.

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