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Dopo la morte di Mosè, servo dell'Eterno, avvenne che l'Eterno parlò a Giosuè, figlio di Nun, ministro di Mosè, egli disse:

«Mosè, mio servo, è morto; or dunque alzati, passa questo Giordano tu e tutto questo popolo, verso il paese che io do loro, ai figli d'Israele.

Io vi ho dato ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, come ho detto a Mosè.

Il tuo territorio si estenderà dal deserto e da questo Libano fino al grande fiume, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Hittei fino al Mar Grande, a ovest.

Nessuno ti potrà resistere tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò.

Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dare loro.

Solo sii forte e molto coraggioso, cercando di agire secondo tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha prescritto; non deviare da essa né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai.

Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, perché allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai.

Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non aver paura e non sgomentarti, perché l'Eterno, il tuo DIO, è con te dovunque tu vada»

10 Allora Giosuè comandó agli ufficiali del popolo, dicendo:

11 «Passate in mezzo all'accampamento e date quest'ordine al popolo, dicendo: Fatevi delle provviste di viveri, perché entro tre giorni passerete questo Giordano per andare ad occupare il paese che l'Eterno, il vostro DIO, vi dà in eredità».

12 Giosuè parlò pure ai Rubeniti, ai Gaditi e alla mezza tribú di Manasse, e disse loro:

13 «Ricordatevi della parola che Mosè, servo dell'Eterno, vi comandò quando vi disse: "L'Eterno, il vostro DIO, vi ha concesso riposo e vi ha dato questo paese.

14 Le vostre mogli, i vostri piccoli e il vostro bestiame rimarranno nel paese che Mosè vi ha dato di qua dal Giordano; ma voi, tutti i vostri guerrieri valorosi passerete armati davanti ai vostri fratelli, e li aiuterete,

15 finché l'Eterno avrà dato riposo ai vostri fratelli come a voi, e avranno anch'essi preso possesso del paese che l'Eterno, il vostro DIO, dà loro. Allora potrete ritornare ad occupare il paese che vi appartiene, e che Mosè, servo dell'Eterno, vi ha dato di qua dal Giordano verso est"».

16 Essi allora risposero a Giosuè, dicendo: «Noi Faremo tutto quello che ci comandi e andremo dovunque ci manderai.

17 Come abbiamo ubbidito in ogni cosa a Mosè, così ubbidiremo a te. Soltanto sia con te l'Eterno, il tuo DIO, come è stato con Mosè!

18 Chiunque si ribella ai tuoi ordini e non ubbidisce alle tue parole in tutto ciò che gli comandi, sarà messo a morte. Solo sii forte e coraggioso!».

Or Giosuè, figlio di Nun, mandò due, uomini da Scittim per spiare di nascosto, dicendo: Andate, ispezionate il paese e Gerico». Così essi andarono ed entrarono in casa di una prostituta, chiamata Rahab, e là alloggiarono.

La cosa fu riferita al re di Gerico, e gli fu detto: Ecco, alcuni dei figli d'Israele sono venuti qui questa notte per esplorare il paese».

Allora il re di Gerico mandò a dire a Rahab: Fa' uscire gli uomini che sono venuti da te e sono entrati in casa tua, perché sono venuti a esplorare tutto il paese».

Ma la donna prese i due uomini e li nascose; poi disse: E' vero quegli uomini sono venuti da me, ma non sapevo di dove fossero.

Al momento in cui si chiudeva la porta della città, quando era buio, quegli uomini sono usciti; dove siano andati non lo so; inseguiteli subito, perché li potete raggiungere».

(Essa invece li aveva fatti salire sul tetto e li aveva nascosti fra gli steli di lino, che aveva disteso sul tetto).

Essi allora li inseguirono sulla strada del Giordano, verso i guadi; e non appena gli inseguitori furono usciti la porta fu chiusa.

Or prima che le spie si addormentassero, Rahab salì da loro sul tetto,

e disse a quegli uomini: lo so che l'Eterno vi ha dato il paese, che il terrore di voi è caduto su di noi, e che tutti gli abitanti del paese vengono meno dalla paura davanti a voi.

10 Poiché noi abbiamo udito come l'Eterno asciugò le acque del Mar Rosso davanti a voi quando usciste dall'Egitto, e ciò che faceste ai due re degli Amorei, di là dal Giordano, Sihon e Og, che votaste allo sterminio.

11 All'udire queste cose, il nostro cuore è venuto meno e non è piú rimasto coraggio in alcuno a motivo di voi perché l'Eterno, il vostro DIO, è DIO lassú nei cieli e quaggiú sulla terra.

12 Or dunque, vi prego, giuratemi per l'Eterno che, come io vi ho usato clemenza, anche voi userete clemenza con la casa di mio padre; datemi quindi un segno sicuro

13 che lascerete in vita mio padre, mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e tutto ciò che appartiene loro, e che risparmierete le nostre vite dalla morte».

14 Quegli uomini le risposero: «Le nostre vite per le vostre, purché non sveliate questo nostro affare; e quando l'Eterno ci darà il paese, noi ti tratteremo con clemenza e lealtà».

15 Allora ella li calò dalla finestra con una corda, perché la sua casa si trovava sulle mura della città, ed essa abitava sulle mura.

16 E disse loro: «Andate verso il monte, affinché i vostri inseguitori non vi abbiano a trovare; e rimanete nascosti là tre giorni, finché i vostri inseguitori siano ritornati; poi andrete per la vostra strada».

17 Allora quegli uomini le dissero: «Noi saremo sciolti dal giuramento che ci hai fatto fare,

18 a meno che, quando entreremo nel paese, tu attacchi alla finestra per la quale ci fai scendere questa cordicella di filo scarlatto e raduni in casa presso di te tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli e tutta la famiglia di tuo padre.

19 Se però qualcuno esce fuori dalla porta di casa tua, il suo sangue ricadrà sul suo capo, e noi non ne avremo colpa; ma il sangue di chiunque sarà con te in casa ricadrà sul nostro capo, se qualcuno gli metterà le mani addosso.

20 Ma se tu riveli questo nostro affare, saremo sciolti dal giuramento che ci hai fatto fare».

21 Ella disse: «Sia come avete detto». Poi li congedò, e quelli se ne andarono. Essa allora legò la cordicella scarlatta alla finestra.

22 Quelli dunque partirono e andarono sul monte, dove rimasero tre giorni, finché furono ritornati gli inseguitori; gli inseguitori li avevano cercati per tutta la strada, senza però trovarli.

23 Così i due uomini ritornarono, scesero dal monte, passarono il Giordano e vennero da Giosuè, figlio di Nun, e gli raccontarono tutto quanto era loro accaduto.

24 E dissero a Giosuè: «Certamente l'Eterno ha dato in nostra mano tutto il paese; e già tutti gli abitanti del paese vengono meno dalla paura davanti a noi».

Giosuè si levò al mattino presto; partirono quindi da Scittim e arrivarono al Giordano, lui e tutti i figli d'Israele, e là si fermarono prima di attraversare.

Al termine di tre giorni, gli ufficiali passarono per tutto l'accampamento,

e diedero al popolo quest'ordine, dicendo: «Quando vedrete l'arca del patto dell'Eterno, il vostro DIO, portata dai sacerdoti levitici, partirete dal vostro luogo e la seguirete.

Ma tra voi e L'arca vi sarà una distanza di circa duemila cubiti. Non avvicinatevi ad essa, affinché possiate riconoscere la via per la quale dovete andare, perché prima d'ora non siete mai passati per questa via».

E Giosuè disse al popolo: «Santificatevi, perché domani l'Eterno farà meraviglie in mezzo a voi».

Poi Giosuè parlò ai sacerdoti, dicendo: «Prendete l'arca del patto e passate davanti al popolo». Così essi presero l'arca del patto e si incamminarono davanti al popolo.

Allora l'Eterno disse a Giosuè: «Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, affinché riconoscano che come fui con Mosè, così sarò con te.

Tu perciò da' quest'ordine ai sacerdoti che portano l'arca del patto, dicendo: "Quando sarete giunti ai margini delle acque del Giordano, vi fermerete nel Giordano"».

Giosuè allora disse ai figli d'Israele: «Avvicinatevi e ascoltate le parole dell'Eterno, il vostro DIO».

10 Poi Giosuè disse: «Da questo riconoscerete che il Dio vivente è in mezzo a voi e che certamente scaccerà davanti a voi i Cananei, gli Hittei, gi Hivvei, i Perezei, i Ghirgasei, gli Amorei e i Gebusei:

11 ecco, l'arca del patto del Signore di tutta la terra sta per passare davanti a voi nel Giordano.

12 Or dunque prendete dodici uomini tra le tribú d'Israele, uno per ogni tribú.

13 E avverrà che, non appena le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l'arca dell'Eterno, il Signore di tutta la terra, si poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano saranno divise, e le acque che scendono dall'alto si fermeranno in un mucchio».

14 Così, quando il popolo levò le tende per passare il Giordano, i sacerdoti che portavano l'arca del patto camminavano davanti al popolo.

15 Or appena quei che portavano l'arca giunsero al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca si immersero ai margini delle acque (il Giordano è in piena fin sopra le sue sponde per tutto il tempo della messe),

16 le acque che scendevano dall'alto si fermarono e si elevarono in un mucchio, fino molto al di sopra di Adam, la città che si trova presso Tsartan; così le acque che scendevano verso il mare dell'Arabah, il Mar Salato, furono interamente separate da esse; e il popolo passò di fronte a Gerico.

17 I sacerdoti che portavano l'arca del patto dell'Eterno si fermarono all'asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava all'asciutto, finché tutto il popolo ebbe finito di attraversare il Giordano.

Quando tutto il popolo ebbe finito di attraversare il Giordano, l'Eterno parlò a Giosuè, dicendo:

«Prendete tra il popolo dodici uomini, uno per ogni tribú,

e date loro quest'ordine, dicendo: "Prendete dodici pietre da qui, di mezzo al Giordano, esattamente dal luogo dove i piedi dei sacerdoti si erano fermati; portatele con voi di là dal fiume e deponetele nel luogo dove accamperete questa notte".

Allora Giosuè chiamò i dodici uomini che aveva designato tra i figli d'Israele, un uomo per ogni tribú,

e Giosuè disse loro: «Passate davanti all'arca dell'Eterno, il vostro DIO, in mezzo al Giordano, e ciascuno di voi prenda sulle spalle una pietra, secondo il numero delle tribú dei figli d'Israele,

affinché questo sia un segno in mezzo a voi. Quando in futuro i vostri figli vi domanderanno, dicendo: "Che cosa sono per voi queste pietre?",

voi risponderete loro: "Le acque del Giordano furono divise davanti all'arca del patto dell'Eterno; quando essa passò il Giordano, le acque del Giordano furono divise, e queste pietre saranno per i figli d'Israele un ricordo per sempre".

I figli d'Israele fecero esattamente come Giosuè aveva comandato: presero dodici pietre di mezzo al Giordano, come l'Eterno aveva detto a Giosuè, in base al numero delle tribú dei figli d'Israele, e le portarono con loro di là dal fiume nel posto dove dovevano passare la notte, e le deposero là.

Giosuè eresse pure dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove si erano fermati i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca del patto; e sono rimaste là fino al giorno d'oggi.

10 I sacerdoti che portavano l'arca rimasero fermi in mezzo al Giordano finché fu eseguito tutto ciò che l'Eterno aveva comandato a Giosuè di dire al popolo, in base a tutto ciò che Mosè aveva comandato a Giosuè. E il popolo si affrettò a passare.

11 Quando tutto il popolo ebbe finito di passare, l'arca dell'Eterno e i sacerdoti passarono in presenza del popolo.

12 I figli di Ruben, i figli di Gad e mezza tribú di Manasse passarono armati in testa ai figli d'Israele, come Mosè aveva loro detto.

13 Circa quarantamila uomini in assetto di guerra passarono davanti all'Eterno nelle pianure di Gerico, pronti a combattere.

14 In quel giorno, l'Eterno rese grande Giosué agli occhi di tutto Israele; ed essi lo temettero come avevano temuto Mosè tutti i giorni della sua vita.

15 Poi l'Eterno parlò a Giosuè e gli disse:

16 Comanda ai sacerdoti che portano l'arca della Testimonianza di uscire dal Giordano.

17 Allora Giosuè comandò ai sacerdoti dicendo: Uscite dal Giordano.

18 E avvenne che, come i sacerdoti che portavano l'arca del patto dell'Eterno furono usciti di mezzo al Giordano e le piante dei loro piedi si posarono sulla terra asciutta, le acque del Giordano tornarono al loro posto e fluirono come prima all'altezza delle sue sponde.

19 Il popolo uscì dal Giordano il decimo giorno del primo mese e si accampó a Ghilgal, all'estremità orientale di Gerico.

20 Quelle dodici pietre che avevano prese dal Giordano, Giosuè le eresse in Ghilgal.

21 Poi parlò ai figli d'Israele e disse loro: «Quando in futuro i vostri figli domanderanno ai loro padri dicendo: "Che cosa sono queste pietre"

22 voi farete sapere ai vostri figli, dicendo: "Israele ha attraversato questo Giordano all'asciutto,

23 perché l'Eterno, il vostro DIO, prosciugò le acque del Giordano davanti a voi finché foste passati come l'Eterno, il vostro Dio, fece al Mar Rosso, che prosciugò davanti a noi finché fummo passati,

24 perché tutti i popoli della terra riconoscano che la mano dell'Eterno è potente, e voi temiate sempre l'Eterno il vostro DIO"».

Quando tutti i re degli Amorei che erano di là dal Giordano verso ovest e tutti i re dei Cananei che erano presso il mare vennero a sapere che l'Eterno aveva prosciugato le acque del Giordano davanti ai figli d'Israele finché furono passati il loro cuore venne meno e non rimase piú in loro alcun coraggio di fronte ai figli d'Israele.

In quel tempo l'Eterno disse a Giosuè: «Fatti dei coltelli di pietra e torna di nuovo a circoncidere i figli d'Israele».

Così Giosuè si fece dei coltelli di pietra e circoncise i figli d'Israele sul colle di Haaraloth.

Questo fu il motivo per cui Giosuè li circoncise: tutto il popolo che era uscito dall'Egitto, i maschi, tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto lungo la strada, dopo essere usciti dall'Egitto.

Mentre tutto il popolo uscito dall'Egitto era circonciso, tutto il popolo nato nel deserto, lungo la strada dopo l'uscita dall'Egitto, non era stato circonciso.

Infatti i figli d'Israele avevano camminato quarant'anni nel deserto finché tutto il popolo, cioè gi uomini di guerra che erano usciti dall'Egitto, furono distrutti, perché non avevano ubbidito alla voce dell'Eterno. Ad essi l'Eterno aveva giurato che non avrebbe fatto loro vedere il paese che aveva giurato ai loro padri di darci, un paese dove scorre latte e miele.

Così Giosuè circoncise i loro figli, che Dio aveva suscitato al loro posto, perché erano incirconcisi, non essendo stati circoncisi lungo la strada.

Quando si finì di circoncidere tutto il popolo, essi rimasero al loro posto nello accampamento, finché furono guariti.

Allora l'Eterno disse a Giosuè: «Oggi ho rimosso da voi il vituperio d'Egitto», e quel luogo fu chiamato Ghilgal fino a questo giorno.

10 I figli d'Israele si accamparono a Ghilgal e celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del mese, sull'imbrunire, nelle pianure di Gerico.

11 Il giorno dopo la Pasqua mangiarono dei prodotti del paese, pane azzimo e grano arrostito in quello stesso giorno.

12 Il giorno dopo che ebbero mangiato dei prodotti del paese, la manna cessò; così i figli d'Israele non ebbero piú manna, ma quell'anno mangiarono dei frutti del paese di Canaan.

13 Or avvenne che, mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi e guardò, ed ecco un uomo gli stava davanti, con in mano la sua spada sguainata. Giosuè gli andò incontro e gli disse: «Sei tu per noi o per i nostri nemici?».

14 Egli rispose: «No, io sono il capo dell'esercito dell'Eterno; arrivo in questo momento». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?».

15 Il capo dell'esercito dell'Eterno disse a Giosuè: «Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo dove stai è santo». E Giosuè fece così.

Or Gerico era chiusa e saldamente sbarrata per paura dei figli d'Israele; nessuno usciva e nessuno entrava.

L'Eterno disse a Giosuè: «Vedi, io ti ho dato in mano Gerico, il suo re e i suoi valorosi guerrieri.

Voi tutti, uomini di guerra, marcerete intorno alla città, girerete intorno alla città una volta. Così farai per sei giorni.

Sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe di corno di montone; ma il settimo giorno girerete intorno alla città sette volte, e i sacerdoti suoneranno le trombe.

Quando essi suoneranno a distesa il corno di montone e voi udrete il suono della tromba, tutto il popolo darà in un grande grido; allora le mura della città crolleranno sprofondando, e il popolo salirà ciascuno diritto davanti a sè».

Così Giosuè, figlio di Nun, chiamò i sacerdoti e disse loro: «Prendete l'arca del patto, e sette sacerdoti portino sette trombe di corno di montone davanti all'arca dell'Eterno».

Poi disse al popolo: «Andate avanti e marciate intorno alla città, e gli uomini armati marcino davanti all'arca dell'Eterno».

Così, quando Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti che portavano le sette trombe di corno di montone davanti all'Eterno si misero in marcia e suonarono le trombe; e l'arca del patto dell'Eterno li seguiva.

Gli uomini armati marciavano davanti ai sacerdoti che suonavano le trombe, mentre la retroguardia seguiva l'arca; durante la marcia i sacerdoti suonavano le trombe.

10 Or Giosuè aveva comandato al popolo, dicendo: «Non gridate, non fate neppure sentire la vostra voce e non esca dalla vostra bocca alcuna parola fino al giorno in cui vi dirò: "Gridate!". Allora griderete».

11 Così fece fare all'arca dell'Eterno il giro tutt'intorno alla città una volta; poi ritornarono nell'accampamento e lì passarono la notte.

12 Giosuè si levò la mattina di buon'ora e i sacerdoti presero l'arca dell'Eterno.

13 I sette sacerdoti che portavano le sette trombe di corno di montone davanti all'arca dell'Eterno avanzavano e suonavano le trombe. Gli uomini armati marciavano davanti a loro mentre la retroguardia seguiva l'arca dell'Eterno; durante la marcia i sacerdoti suonavano le trombe.

14 Il secondo giorno marciarono intorno alla città una volta, e ritornarono poi all'accampamento. Così fecero per sei giorni.

15 Ma il settimo giorno si alzarono presto, allo spuntar dell'alba, e marciarono intorno alla cittá nello stesso modo sette volte; solo quel giorno marciarono intorno alla cittá sette volte.

16 La settima volta, quando i sacerdoti suonarono le trombe, Giosuè disse al popolo: «Gridate, perché l'Eterno vi ha dato la città!

17 La cittá sarà votata allo sterminio essa e tutto ciò che è in essa. Soltanto Rahab la prostituta avrà salva la vita lei e tutti quelli che sono in casa con lei, perché nascose i messaggeri che noi avevamo inviati.

18 Ma voi guardatevi bene da ciò che è votato allo sterminio, per non essere voi stessi maledetti, prendendo qualcosa di ciò che è votato allo sterminio, e rendiate così l'accampamento d'Israele maledetto, attirando su di esso sventura.

19 Ma tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di bronzo e di ferro sono consacrati all'Eterno; entreranno nel tesoro dell'Eterno».

20 Il popolo dunque gridò quando i sacerdoti suonarono le trombe; e avvenne che, quando il popolo udì il suono delle trombe, lanciò un grande grido, e le mura crollarono sprofondando. Il popolo salì nella città, ciascuno diritto davanti a sé, e s'impadronirono della città.

21 E votarono allo sterminio tutto ciò che era nella città, passando a fil di spada uomini e donne, fanciulli e vecchi, e persino buoi, pecore e asini.

22 Giosuè disse quindi ai due uomini che avevano esplorato il paese: «Andate in casa di quella prostituta e conducete fuori la donna e tutto ciò che le appartiene, come le avete giurato».

23 Allora i giovani che avevano esplorato il paese andarono e condussero fuori Rahab, suo padre, sua madre, i suoi fratelli e tutto ciò che le apparteneva; così condussero fuori tutti i suoi parenti e li lasciarono fuori dell'accampamento d'Israele.

24 Poi diedero fuoco alla città e a tutto ciò che conteneva; presero soltanto l'argento, l'oro e gli oggetti di bronzo e di ferro, che misero nel tesoro della casa dell'Eterno.

25 Ma Giosuè lasciò in vita Rahab la prostituta, la famiglia di suo padre e tutto ciò che le apparteneva; così essa ha dimorato in mezzo ad Israele fino al giorno d'oggi, perché aveva nascosto i messaggeri che Giosuè aveva mandato ad esplorare Gerico.

26 Quel giorno Giosuè fece questo giuramento dicendo: «Sia maledetto davanti all'Eterno l'uomo che si leverà a ricostruire questa città di Gerico! Egli ne getterà le fondamenta sul suo primogenito, e ne alzerà le porte sul figlio minore».

27 L'Eterno era con Giosuè, e la sua fama si sparse per tutto il paese.

23 Molto tempo dopo che l'Eterno aveva dato riposo a Israele da tutti i suoi nemici all'intorno, Giosuè, ormai vecchio e avanzato in età,

convocò tutto Israele, i suoi anziani, i suoi capi, i suoi giudici e i suoi ufficiali, e disse loro: «Io sono vecchio e avanzato in età.

Voi avete visto tutto ciò che l'Eterno, il vostro DIO, ha fatto a tutte queste nazioni, a causa di voi, perché è stato l'Eterno stesso, il vostro DIO, che ha combattuto per voi.

Ecco io ho diviso tra voi a sorte, come eredità per le vostre tribú, le nazioni che restano, assieme a tutte le nazioni che ho sterminato, dal Giordano fino al Mar Grande, ad ovest.

E l'Eterno, il vostro DIO, le espellerà egli stesso davanti a voi e le scaccerà davanti a voi; così voi prenderete possesso del loro paese, come l'Eterno, il vostro DIO, vi ha promesso.

Siate dunque molto risoluti nell'osservare e nel mettere in pratica tutto ciò che è scritto nel libro della legge di Mosè, senza deviare né a destra né a sinistra,

senza mischiarvi con queste nazioni che rimangono fra di voi; non menzionerete neppure il nome dei loro dèi e non giurerete per essi; non li servirete e non vi prostrerete davanti a loro;

ma vi terrete stretti all'Eterno, il vostro DIO, come avete fatto fino ad oggi.

L'Eterno infatti ha scacciato davanti a voi nazioni grandi e potenti; e nessuno ha potuto tener fronte a voi fino ad oggi.

10 Uno solo di voi ne inseguirà mille, perché l'Eterno, il vostro DIO, è colui che combatte per voi, come egli vi ha promesso.

11 Fate quindi molta attenzione alle anime vostre, per amare l'Eterno, il vostro DIO.

12 Ma se vi sviate e vi unite al resto di queste nazioni che sono rimaste fra di voi e vi unite in matrimonio con loro e vi mescolate con esse ed esse con voi,

13 sappiate con certezza che l'Eterno, il vostro DIO, non continuerà a scacciare queste nazioni davanti a voi; ma esse diventeranno per voi un laccio, una trappola, un flagello ai vostri fianchi e spine nei vostri occhi, finché non siate scomparsi da questo buon paese che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha dato.

14 Or ecco, io me ne vado oggi per la via di tutto il mondo; riconoscete dunque con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che non è caduta a terra una sola di tutte le buone parole che l'Eterno, il vostro DIO, ha pronunciato nei vostri confronti; si sono tutte avverate per voi; neppure una è caduta a terra.

15 E avverrà che, come tutte le buone cose che l'Eterno, il vostro DIO, vi aveva promesso si sono avverate per voi, così l'Eterno farà venire su di voi tutte le calamità, finché vi abbia sterminati da questo buon paese che il vostro DIO, l'Eterno, vi ha dato.

16 Se trasgredite il patto che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha comandato, e andate a servire altri dèi e vi prostrate davanti a loro, allora l'ira dell'Eterno si accenderà contro di voi, e voi scomparirete presto dal buon paese che egli vi ha dato».

24 Poi Giosuè radunò tutte le tribú d'Israele a Sichem, e convocò gli anziani d'Israele, i suoi capi i suoi giudici e i suoi ufficiali, che si presentarono davanti a DIO.

E Giosuè disse a tutto il popolo: Così parla l'Eterno, il DIO d'Israele: "Nei tempi passati, i vostri padri, come Terah padre di Abrahamo e padre di Nahor abitarono di là dal fiume e servirono altri dèi.

Io presi il vostro padre Abrahamo di là dal fiume, gli feci percorrere tutto il paese di Canaan, e moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco.

Ad Isacco diedi Giacobbe ed Esaù; e ad Esaù diedi in eredità la montagna di Seir; ma Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto.

Poi mandai Mosè ed Aaronne e colpii l'Egitto con quello che feci in mezzo ad esso; dopo ciò vi feci uscire.

Così feci uscire dall'Egitto i vostri padri, e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mar Rosso.

Ma essi gridarono all'Eterno, ed egli pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi fece venire sopra loro il mare, che li ricoperse; e i vostri occhi videro ciò che feci agli Egiziani. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto.

Io vi condussi quindi nel paese degli Amorei, che abitavano di là del Giordano; essi combatterono contro di voi e io li diedi nelle vostre mani; voi prendeste possesso del loro paese e io li distrussi davanti a voi.

Poi Balak, figlio di Tsippor, re di Moab, si levò a muovere guerra contro Israele; e mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse;

10 ma io non volli ascoltare Balaam; perciò egli vi benedisse grandemente, e vi liberai dalle mani di Balak.

11 Passaste poi il Giordano e arrivaste a Gerico; gli abitanti di Gerico combatterono contro di voi, e così fecero gli Amorei, i Perezei, i Cananei, gli Hittei, i Ghirgasei, gli Hivvei e i Gebusei; ma io li diedi nelle vostre mani.

12 E mandai davanti a voi i calabroni, che li scacciarono davanti a voi, com'era avvenuto dei due re degli Amorei; ma ciò non fu per la tua spada o per il tuo arco.

13 E vi diedi una terra per cui non avevate lavorato e delle città che non avevate costruito, e voi abitate in esse; e ora mangiate il frutto delle vigne e degli uliveti che non avete piantato".

14 Perciò ora temete l'Eterno e servitelo con integrità e fedeltà; e togliete via gli dèi che i vostri padri servirono di là dal fiume e in Egitto, e servite l'Eterno.

15 E se vi pare cattiva cosa servire l'Eterno, scegliete oggi chi volete servire, o gli dèi che servirono i vostri padri di là dal fiume, o gli dèi degli Amorei, nel cui paese voi abitate; quanto a me e alla mia casa, serviremo l'Eterno».

16 Allora il popolo rispose e disse: «Lungi da noi abbandonare l'Eterno per servire altri dèi!

17 Poiché l'Eterno, il nostro DIO, è colui che ha fatto uscire noi e i nostri padri dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitú, che ha fatto quei grandi prodigi davanti ai nostri occhi e ci ha protetti per tutta la strada che abbiamo percorso e fra tutti i popoli in mezzo ai quali siamo passati;

18 e l'Eterno ha scacciato davanti a noi tutti i popoli, e gli Amorei che abitavano il paese; perciò anche noi serviremo l'Eterno, perché egli è il nostro DIO».

19 Ma Giosuè disse al popolo: «Voi non potete servire l'Eterno, perch'egli è un DIO santo, è un Dio geloso; egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati.

20 Quando abbandonerete l'Eterno e servirete dèi stranieri, egli si volterà, vi farà del male e vi consumerà, dopo avervi fatto tanto bene».

21 il popolo disse a Giosuè: «No, ma noi serviremo l'Eterno».

22 Allora Giosuè disse al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi, che avete scelto per voi l'Eterno per servirgli!». Essi risposero: «Siamo testimoni!».

23 Giosuè disse: «Togliete dunque via gli dèi stranieri che sono in mezzo a voi e inclinate il vostro cuore all'Eterno, il DIO d'Israele!».

24 Il popolo rispose a Giosuè: «Noi serviremo l'Eterno, il nostro DIO, e ubbidiremo alla sua voce».

25 Così Giosuè Fece in quel giorno un patto col popolo, e gli diede degli statuti e dei decreti a Sichem.

26 Poi Giosuè scrisse queste cose nel libro della legge di DIO; e prese una grande pietra e la eresse là sotto la quercia, presso il santuario dell'Eterno.

27 Giosuè disse quindi a tutto il popolo: «Ecco, questa pietra sarà un testimone contro di noi, perché essa ha udito tutte le parole che l'Eterno ci ha detto; essa servirà quindi da testimone contro di voi, affinché non rinneghiate il vostro DIO».

28 Giosuè quindi rimandò il popolo, ciascuno alla propria eredità.

29 Dopo queste cose, Giosuè figlio di Nun, servo dell'Eterno, morì in età di centodieci anni,

30 e lo seppellirono nel territorio di sua proprietà a Timnath-Serah, che è nella regione montuosa di Efraim al nord del monte Gaash.

31 Israele servì l'Eterno durante tutta la vita di Giosuè e durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che conoscevano tutte le opere che l'Eterno aveva fatto per Israele.

32 Le ossa di Giuseppe, che i figli d'Israele avevano portato dall'Egitto, e seppellirono a Sichem, nella parte di campo che Giacobbe aveva comprato dai figli di Hamor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento, e che era divenuto proprietà dei figli di Giuseppe.

33 Poi morì anche Eleazar, figlio di Aaronne, e lo seppellirono al monte, che apparteneva a suo figlio Finehas, dato a lui nella regione montuosa di Efraim.