2 Samuele 9:1-8
La Nuova Diodati
9 Davide disse: «E' rimasto ancora qualcuno della casa di Saul, a cui io possa usare bontà per amore di Gionathan?».
2 Ora vi era un servo della casa di Saul, chiamato Tsiba, che fu fatto venire da Davide. Il re gli disse: «Sei tu Tsiba?». Egli rispose: «Servo tuo».
3 Il re poi domandò: «Non c'è piú nessuno della casa di Saul, a cui possa usare la bontà di DIO?». Tsiba rispose al re: «C'è ancora un figlio di Gionathan, che ha i piedi storpi».
4 Il re gli disse: «Dov'è?». Tsiba rispose al re: «E in casa di Makir, figlio di Ammiel, a Lodebar».
5 Allora il re Davide lo mandò a prendere dalla casa di Makir, figlio di Ammiel, a Lodebar.
6 Cosí Mefibosceth, figlio di Gionathan, figlio di Saul venne da Davide, si gettò con la faccia a terra e si prostrò Davide disse: «Mefibosceth!». Egli rispose: «Ecco il tuo servo!».
7 Davide gli disse: «Non temere, perché intendo usarti bontà per amore di Gionathan tuo padre; ti restituirò tutte le terre di Saul tuo antenato e tu mangerai sempre alla mia mensa»
8 Mefibosceth si prostrò e disse: «Che cos'è il tuo servo, perché tu tenga conto di un cane morto come me?».
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