1 Re 12:3-15
La Nuova Diodati
3 Allora lo mandarono a chiamare. Cosí Geroboamo e tutta l'assemblea d'Israele vennero a parlare a Roboamo e gli dissero:
4 «Tuo padre ha reso il nostro giogo pesante; ora tu alleggerisci la dura servitú di tuo padre e il giogo pesante che egli ci ha imposto e noi ti serviremo».
5 Egli rispose loro: «Andatevene e tornate da me fra tre giorni». E il popolo se ne ando.
6 Allora il re Roboamo si consigliò con gli anziani che erano stati al servizio di suo padre Salomone, quando era in vita, e disse: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?».
7 Quelli gli risposero, dicendo: «Se oggi ti farai servo di questo popolo e li servirai, se ti mostrerai condiscendente verso di loro e dirai loro buone parole, essi saranno tuoi servi per sempre».
8 Ma Roboamo rifiutò il consiglio che gli anziani gli avevano dato e si consigliò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio,
9 e disse loro: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato, dicendo: "Alleggerisci il giogo impostoci da tuo padre"?».
10 Allora i giovani che erano cresciuti con lui gli risposero, dicendo: «Cosí risponderai a questo popolo che si è rivolto a te dicendo: "Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo; ora tu alleggeriscilo". Cosí dirai loro: "Il mio dito mignolo è più grosso dei fianchi di mio padre;
11 perciò, se mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, io lo renderò ancora piú pesante; se mio padre vi ha castigati con fruste, io vi castigherò con flagelli"».
12 Tre giorni dopo Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re, dicendo: «Tornate da me fra tre giorni».
13 Il re rispose al popolo duramente, rifiutando cosí il consiglio che gli anziani gli avevano dato;
14 parlò invece al popolo secondo il consiglio dei giovani, dicendo: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò piú pesante ancora; mio padre vi ha castigati con fruste, ma io vi castigherò con flagelli».
15 Così il re non diede ascolto al popolo, perché l'andamento delle cose dipendeva dall'Eterno, affinché si adempisse la parola che l'Eterno aveva rivolto a Geroboamo, figlio di Nebat, per mezzo di Ahijah di Sciloh.
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