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Atti 2:29-31
Nuova Riveduta 2006
Atti 2:29-31
Nuova Riveduta 2006
29 Fratelli[a], si può ben dire liberamente riguardo al patriarca Davide che egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al giorno d’oggi tra di noi. 30 Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti[b], 31 previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato[c] nel soggiorno dei morti[d], e che la sua carne non avrebbe subìto[e] la decomposizione.
Read full chapterFootnotes
- Atti 2:29 Fratelli, lett. uomini fratelli.
- Atti 2:30 Discendenti, lett. frutto dei suoi lombi; TR e M che dal frutto dei suoi lombi, secondo la carne, avrebbe suscitato il Cristo per farlo sedere sul suo trono.
- Atti 2:31 TR e M che la sua anima non sarebbe stata lasciata…
- Atti 2:31 Vd. nota al v. 27.
- Atti 2:31 Avrebbe subìto, lett. avrebbe visto.
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra