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Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c’è una vasca, chiamata in ebraico Betesda[a], che ha cinque portici. Sotto questi portici giaceva un gran numero d’infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici [, i quali aspettavano l’agitarsi dell’acqua, perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella vasca e agitava l’acqua; e il primo che vi scendeva dopo che l’acqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito].

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Footnotes

  1. Giovanni 5:2 Betesda, da un’espressione ebr. che significa casa di misericordia; così TR e M; NA Betzata.