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Profezia su Ninive. Il libro della visione di Nahum di Elkosh.

L'Eterno è un Dio geloso e vendicatore, l'Eterno è vendicatore e pieno di furore. L'Eterno si vendica dei suoi avversari e conserva l'ira per i suoi nemici.

L'Eterno è lento all'ira e grande in potenza, ma non lascia affatto impunito il malvagio. L'Eterno persegue il suo cammino nel turbine e nella tempesta e le nuvole sono la polvere dei suoi piedi.

Egli sgrida il mare e lo prosciuga, e fa seccare tutti i fiumi. Bashan e Karmel inaridiscono e il fiore del Libano avvizzisce.

I monti tremano davanti a lui, i colli si fondono, alla sua presenza la terra si solleva, sí, il mondo e tutti i suoi abitanti.

Chi può resistere davanti alla sua indignazione e chi può sopportare l'ardore della sua ira? Il suo furore è riversato come fuoco e le rocce sono da lui frantumate.

L'Eterno è buono, una fortezza nel giorno dell'avversità; egli conosce quelli che si rifugiano in lui.

Ma con una straripante inondazione egli compirà una totale distruzione del suo luogo, e i suoi nemici saranno inseguiti dalle tenebre.

Che cosa progettate contro l'Eterno? Egli compirà una totale distruzione; l'avversità non avverrà due volte.

10 Perché fossero pure intrecciati come rovi e fradici per il vino ingerito, essi saranno consumati come stoppia totalmente secca.

11 Da te è uscito chi ha tramato il male contro l'Eterno, chi ha concepito malvagità.

12 Cosí dice l'Eterno: «Anche se sono pieni di forza e numerosi, saranno falciati e scompariranno. Anche se ti ho afflitta, non ti affliggerò piú.

13 Ora spezzerò il suo giogo di dosso a te e strapperò via i tuoi legami».

14 Ma riguardo a te l'Eterno ha dato questo comando: «Il tuo nome non sarà piú perpetuato. Dal tempio dei tuoi dèi farò scomparire le immagini scolpite e le immagini fuse. Ti preparerò la tomba, perché sei spregevole».

15 Ecco sui monti i piedi di chi annuncia buone novelle e che proclama la pace! Celebra le tue feste solenni, o Giuda, adempi i tuoi voti, perché il malvagio non passerà piú in mezzo a te; egli sarà interamente sterminato.

Guai a colei che è ribelle e contaminata, alla città d'oppressione!

Essa non ha ascoltato la sua voce, non ha accettato correzione, non ha confidato nell'Eterno, non si è avvicinata al suo DIO.

I suoi capi in mezzo a lei sono leoni ruggenti; i suoi giudici sono lupi della sera, che non lasciano alcun osso da rosicchiare per il mattino.

I suoi profeti sono vanagloriosi perfidi, i suoi sacerdoti hanno profanato il luogo santo, hanno fatto violenza alla legge.

L'Eterno è giusto in mezzo a lei egli non commette iniquità. Ogni mattino egli porta alla luce la sua giustizia e non viene mai meno, ma il perverso non conosce vergogna.

«Ho sterminato nazioni; le loro torri sono distrutte, ho reso deserte le loro strade, e nessuno piú vi passa; le loro città sono distrutte, e nessuno piú vi abita.

Io dicevo: "Certamente tu mi temerai, accetterai la correzione" cosí la sua dimora non sarebbe distrutta, nonostante tutte le punizioni che le ho inflitto. Ma essi si sono affrettati a pervertire tutte le loro azioni.

Perciò, aspettami», dice l'Eterno, «quando mi leverò per far bottino, perché la mia determinazione è di radunare le nazioni, di riunire i regni, per riversare su di essi la mia indignazione, tutto l'ardore della mia ira; sí, tutta la terra sarà divorata dal fuoco della mia gelosia.

Poiché allora darò ai popoli un linguaggio puro, affinché tutti invochino il nome dell'Eterno, per servirlo di comune accordo.

10 Da oltre i fiumi di Etiopia i miei adoratori, la figlia dei miei dispersi, mi porteranno le loro offerte.

11 In quel giorno non avrai piú vergogna di tutte le tue azioni con le quali ti sei ribellata contro di me, perché allora farò allontanare dal tuo mezzo quelli che si rallegrano nella tua grandezza, e tu cesserai di inorgoglirti sul mio monte santo».

12 «Farò rimanere in mezzo a te un popolo umile e povero, che confiderà nel nome dell'Eterno.

13 Il residuo d'Israele non commetterà iniquità e non dirà piú menzogne, né si troverà nella loro bocca lingua ingannatrice; poiché essi pascoleranno il loro gregge, si coricheranno e nessuno li spaventerà».

14 Manda grida di gioia o figlia di Sion, manda grida d'allegrezza, o Israele! Rallegrati ed esulta di tutto cuore, o figlia di Gerusalemme!

15 L'Eterno ha revocato i suoi giudizi contro di te, ha cacciato via il tuo nemico. Il Re d'Israele, l'Eterno, è in mezzo a te, non avrai piú da temere alcun male.

16 In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, o Sion, le tue mani non si indeboliscano!

17 L'Eterno, il tuo DIO, in mezzo a te e il Potente che salva. Egli esulterà di gioia per te, nel suo amore starà in silenzio, si rallegrerà per te con grida di gioia.

18 Io raccoglierò quelli che sono afflitti per le assemblee solenni, che sono tra di voi, per i quali il peso per lei era divenuto oggetto di disprezzo.

19 Ecco, in quel tempo io agirò contro quelli che ti opprimono, salverò lo zoppo e raccoglierò quelli che sono stati scacciati, e li renderò gloriosi e rinomati in tutti i paesi dove sono stati nella vergogna.

20 In quel tempo io vi farò ritornare, sí, in quel tempo vi raccoglierò poiché vi renderò rinomati e gloriosi fra tutti i popoli della terra, quando, sotto i vostri occhi, farò ritornare quelli che sono in cattività», dice l'Eterno.

Parole di Geremia, figlio di Hilkiah, uno dei sacerdoti che erano ad Anathoth, nel paese di Beniamino.

La parola dell'Eterno gli fu rivolta al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, nell'anno tredicesimo del suo regno;

gli fu pure rivolta al tempo di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'undicesimo anno di Sedekia, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè fino alla cattività di Gerusalemme, avvenuta nel quinto mese

La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

«Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, ti ho consacrato e ti ho stabilito profeta delle nazioni».

Io risposi: «Ahimè, Signore. Eterno, io non so parlare, perché sono un ragazzo».

Ma l'Eterno mi disse: «Non dire: "Sono un ragazzo" perché tu andrai da tutti coloro ai quali ti manderò e dirai tutto ciò che ti comanderò.

Non temere davanti a loro, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno».

Poi l'Eterno stese la sua mano e toccò la mia bocca; quindi l'Eterno mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca.

10 Ecco, oggi ti costituisco sopra le nazioni e sopra i regni, per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere, per edificare e per piantare».

11 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: «Geremia, che cosa vedi?». Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo».

12 L'Eterno mi disse: «Hai visto bene, perché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto».

13 La parola dell'Eterno mi fu rivolta per la seconda volta, dicendo: «Che cosa vedi?». Io risposi: «Vedo una pentola che bolle e ha la bocca volta nella direzione opposta al nord».

14 L'Eterno mi disse: «Dal nord la calamità si rovescerà su tutti gli abitanti del paese.

15 Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i popoli dei regni del nord, dice l'Eterno. Essi verranno e porranno ognuno il suo trono all'ingresso delle porte di Gerusalemme contro tutte le sue mura, tutt'intorno, e contro tutte le città di Giuda.

16 Allora pronuncerò i miei giudizi contro di loro, a motivo di tutta la loro malvagità, perché mi hanno abbandonato e hanno bruciato incenso ad altri dèi e si sono prostrati davanti all'opera delle loro mani.

17 Perciò cingiti i lombi, lèvati e di' loro tutto ciò che ti comanderò. Non sgomentarti davanti a loro affinché non ti renda sgomento davanti a loro.

18 Ecco, oggi io faccio di te una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda, contro i suoi principi, contro i suoi sacerdoti e contro il popolo del paese.

19 Essi combatteranno contro di te ma non ti vinceranno, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno».

La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:

«Va' e grida alle orecchie di Gerusalemme, dicendo: Cosí dice l'Eterno: Io mi ricordo di te, della tenera attenzione della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata.

Israele, era consacrato all'Eterno, le primizie del suo raccolto; tutti quelli che lo divoravano diventavano colpevoli, e la calamità si abbatteva su di loro», dice l'Eterno.

Ascoltate la parola dell'Eterno, o casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d'Israele.

Cosí dice l'Eterno: «Che cosa hanno trovato di ingiusto in me i vostri padri, per allontanarsi da me, andare dietro alla vanità e diventare essi stessi vanità?

Non hanno neppure detto: "Dov'è l'Eterno che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, che ci ha condotto attraverso il deserto, per un paese arido e di crepacci, per un paese riarso e di ombra di morte, per un paese dove nessuno era mai passato e dove nessuno aveva mai abitato?

Io vi ho condotto in un paese fertile, perché mangiaste dei suoi frutti e dei suoi beni; ma quando siete entrati, avete contaminato il mio paese e avete reso la mia eredità un'abominazione.

sacerdoti non hanno detto: "Dov'è l'Eterno?", quelli che si occupano della legge non mi hanno conosciuto, i pastori si sono ribellati contro di me, i profeti hanno profetizzato per Baal, e hanno seguito cose che non giovano a nulla.

Perciò contenderò ancora in giudizio con voi», dice l'Eterno, «e contenderò con i figli dei vostri figli.

10 Recatevi nelle isole di Kittim, e guardate, mandate a Kedar e osservate bene, e vedete se è mai avvenuta una cosa simile.

11 Ha mai una nazione cambiato i suoi dèi, anche se non sono dèi? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria perciò che non giova a nulla.

12 Stupitevi, o cieli, di questo; inorridite e siate grandemente desolati», dice l'Eterno.

13 «Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne rotte, che non tengono l'acqua.

14 Israele è forse uno schiavo, o uno schiavo nato in casa? Perché dunque è diventato una preda?

15 I leoncelli ruggiscono contro di lui, fanno udire la loro voce e riducono il suo paese a una desolazione; le sue città sono bruciate e nessuno piú vi abita.

16 Perfino gli abitanti di Nof e di Tahpanhes ti divorano la corona della tua testa.

17 Non ti sei forse attirato addosso questo perché hai abbandonato l'Eterno, il tuo DIO, mentre ti conduceva per la strada?

18 E ora perché hai preso la strada che porta in Egitto, per andare a bere le acque di Scihor? O perché hai preso la strada che porta in Assiria, per andare a bere le acque del Fiume?

19 La tua stessa malvagità ti castigherà e i tuoi sviamenti ti puniranno. Riconosci perciò e vedi quanto cattivo e amaro sia per te l'abbandonare l'Eterno, il tuo DIO, e il non avere in te alcun timore di me», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti.

20 «Poiché da molto tempo hai infranto il tuo giogo, hai rotto i tuoi legami e hai detto: "Non voglio piú servire! Ma sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante ti sei sdraiata come una prostituta.

21 Eppure ti avevo piantato come una nobile vigna tutta della migliore qualità; come dunque ti sei cambiata nei miei confronti in tralci degeneri di vigna straniera?

22 Anche se ti lavassi con la soda e usassi molto sapone, la tua iniquità la scerebbe un'impronta indelebile davanti a me», dice il Signore, l'Eterno.

23 «Come puoi dire: "Non mi son contaminata, non sono andata dietro ai Baal, Guarda la strada da te percorsa nella valle, riconosci, ciò che hai fatto, dromedaria veloce, che corre senza freno nelle sue vie.

24 Asina selvatica, abituata al deserto, che aspira l'aria nell'ardore del suo desiderio; nella stagione degli amori chi può trattenerla? Tutti quelli che la cercano non devono affaticarsi: nel suo mese la troveranno.

25 Impedisci che il tuo piede rimanga scalzo e che la tua gola si inaridisca. Ma tu hai detto: "E' inutile. No! Io amo gli stranieri e voglio seguire loro".

26 Come rimane confuso il ladro quando è sorpreso sul fatto, cosí sono confusi quelli della casa d'Israele, essi, i loro re, i loro principi, i loro sacerdoti e i loro profeti,

27 i quali dicono al legno: "Tu sei mio padre" e alla pietra: "Tu ci hai dato la vita". Sí, essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia. Ma nel tempo della loro sventura dicono: "Lèvati e salvaci!"

28 Ma dove sono i tuoi dèi che ti sei fatto Si lèvino, se possono salvarti nel tempo della tua sventura. Poiché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda.

29 Perché contendete con me? Voi tutti vi siete ribellati contro di me», dice l'Eterno.

30 «Invano ho colpito i vostri figli; non hanno accettato la correzione. La vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore.

31 O generazione, considera la parola dell'Eterno! Sono forse stato un deserto per Israele o un paese di fitte tenebre? Perché dice il mio popolo: "Noi girovaghiamo liberamente, non torneremo piú da te"?

32 Può una fanciulla dimenticare i suoi ornamenti, o una sposa la sua cintura? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato da giorni innumerevoli.

33 Come usi bene le tue maniere per procurarti amore! Cosí hai insegnato le tue maniere persino alle donne malvagie.

34 Perfino sui lembi della tua veste si trova il sangue di poveri innocenti, che non furono sorpresi a scassinare. Ma, nonostante tutte queste cose,

35 tu dici: Sono innocente; certamente la sua ira si è ritirata da me Ecco, io entrerò in giudizio con te, perché hai detto: "Non ho peccato"

36 Perché vagabondi cosí tanto, cambiando il tuo cammino? Sarai delusa anche dall'Egitto, come sei stata delusa dall'Assiria.

37 Anche da esso uscirai con le tue mani sul capo, perché l'Eterno ha rigettato quelli nei quali tu confidi, e tu non realizzerai i tuoi intenti per mezzo di loro.

Se un uomo ripudia la propria moglie e questa se ne va da lui e diviene moglie di un altro, tornerà egli forse ancora da lei? Non sarebbe quel paese grandemente profanato? Tu ti sei prostituita, con molti amanti; vorresti però ritornare da me?», dice l'Eterno.

«Alza gli occhi verso le alture e guarda: dove non ti sei coricata con loro? Ti sei seduta accanto alle strade ad aspettarli, come un Arabo nel deserto, e hai contaminato il paese con le tue prostituzioni e con le tue malvagità.

Perciò le piogge sono state trattenute e l'ultima pioggia, non c'è stata. Ma tu hai avuto una fronte da prostituta e hai rifiutato di vergognarti.

Non hai proprio ora gridato a me: "Padre mio, tu sei l'amico della mia giovinezza!

Rimarrà egli adirato per sempre? Conserverà l'ira sino alla fine?" Ecco, tu parli cosí, ma intanto commetti tutte le malvagità che puoi».

L'Eterno mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che la ribelle, Israele ha fatto? E' andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante e là si è prostituita.

Io dicevo: "Dopo che avrà fatto tutte queste cose ritornerà a me" Ma non è tornata; e la sua perfida sorella Giuda l'ha visto.

E sebbene io avessi ripudiato la ribelle Israele a motivo di tutti i suoi adultèri e le avessi dato il libello di divorzio, ho visto che la sua perfida sorella Giuda non ha avuto alcun timore, ma è andata anch'essa a prostituirsi,

Cosí con il rumore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese e ha commesso adulterio con la pietra e con il legno

10 Nonostante tutto questo, la sua perfida sorella Giuda non è tornata a me con tutto il suo cuore, ma con simulazione», dice l'Eterno.

11 Poi l'Eterno mi disse: «La ribelle Israele si è mostrata piú giusta della perfida Giuda.

12 Va' e proclama queste parole verso il nord, dicendo: "Torna, o ribelle Israele"», dice l'Eterno, «non farò ricadere la mia ira su di voi, perché io sono misericordioso», dice l'Eterno, «e non rimango adirato per sempre.

13 Soltanto riconosci la tua iniquità, perché ti sei ribellata all'Eterno, il tuo DIO; hai profuso i tuoi favori agli stranieri sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce», dice l'Eterno.

14 «Tornate o figli traviati», dice l'Eterno, «perché io ho sovranità su di voi. Vi prenderò uno da una città e due da una famiglia e vi ricondurrò a Sion.

15 Vi darò quindi pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e con sapienza.

16 E avverrà che quando vi sarete moltiplicati e sarete fecondi nel paese, in quei giorni», dice l'Eterno, «non si dirà piú: "L'arca del patto dell'Eterno". Non verrà piú in mente, non la ricorderanno piú, non andranno piú a vederla, non se ne farà un'altra.

17 Allora Gerusalemme sarà chiamata "Il trono dell'Eterno"; tutte le nazioni si raduneranno presso di essa nel nome dell'Eterno, a Gerusalemme, e non cammineranno piú secondo la caparbietà del loro cuore malvagio.

18 In quei giorni la casa di Giuda camminerà con la casa d'Israele e insieme verranno dal paese del nord al paese che io diedi in eredità ai vostri padri.

19 Io dicevo: "Quanto volentieri ti collocherei tra i miei figli e ti darei un paese delizioso, una splendida eredità fra tutte le nazioni" Dicevo: "Tu mi chiamerai: Padre mio!, e non ti allontanerai piú da me"

20 Ma come una donna è infedele al proprio marito, cosí voi siete stati infedeli a me, o casa d'Israele», dice l'Eterno.

21 Una voce si ode sulle alture; il pianto e le suppliche dei figli d'Israele, perché hanno pervertito la loro via e hanno dimenticato l'Eterno, il loro DIO.

22 «Ritornate, o figli traviati, io guarirò le vostre ribellioni». «Ecco, noi veniamo a te, perché tu sei l'Eterno, il nostro DIO.

23 E' certamente vano l'aiuto che si aspetta dai colli e dal gran numero dei monti; certamente la salvezza, d'Israele è nell'Eterno, il nostro DIO.

24 Quella cosa vergognosa ha divorato il frutto della fatica dei nostri padri fin dalla nostra giovinezza le loro pecore e i loro buoi, i loro figli e le loro figlie.

25 Corichiamoci nella nostra vergogna e ci ricopra la nostra ignominia, perché abbiamo peccato contro l'Eterno il nostro DIO, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino a questo giorno e non abbiamo dato ascolto alla voce dell'Eterno, il nostro DIO».

«O Israele, se tu torni», dice l'Eterno, «devi ritornare a me. Se rimuovi dalla mia presenza le tue abominazioni e non vai piú vagando

e giuri: "L'Eterno vive con verità con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in Lui e in Lui si glorieranno».

Poiché cosí dice l'Eterno a quelli di Giuda e di Gerusalemme: «Dissodate il vostro campo non coltivato e non seminate fra le spine,

Circoncidetevi per l'Eterno e rimuovete il prepuzio dei vostri cuori, o uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, affinché il mio furore non prorompa come fuoco e non arda senza che alcuno possa spegnerlo, a motivo della malvagità delle vostre azioni!».

«Annunziatelo in Giuda, proclamatelo in Gerusalemme e dite: "Suonate la tromba nel paese", gridate forte e dite: "adunatevi ed entriamo nelle città fortificate".

Alzate la bandiera verso Sion, fuggite in cerca di un rifugio, non fermatevi, perché manderò dal nord una calamità e una grande rovina.

Il leone è balzato fuori dal folto del suo bosco e un distruttore di nazioni si è messo in viaggio, ha lasciato la sua dimora per ridurre il tuo paese in desolazione; le tue città saranno devastate e lasciate senza abitanti.

Per questo vestitevi di sacco, fate cordoglio, gemete, perché l'ardente ira dell'Eterno non si è allontanata da noi.

In quel giorno avverrà», dice l'Eterno «che il cuore del re e il cuore dei principi verrà meno, i sacerdoti saranno sbigottiti e i profeti saranno costernati».

10 Allora io dissi: «Ah, Signore, Eterno, tu hai interamente ingannato questo popolo e Gerusalemme, dicendo: "Voi avrete pace mentre la spada penetra fino al cuore».

11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: «Un vento ardente che viene dalle nude alture nel deserto e soffia verso la figlia del mio popolo, non per vagliare né per mondare;

12 un vento anche più forte di questi verrà da parte mia, ora anch'io pronuncerò il giudizio contro di loro,

13 Ecco, egli sale come le nuvole e i suoi carri come un turbine, i suoi cavalli sono piú veloci delle aquile. Guai a noi perché siamo devastati!».

14 O Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché sia salvata. Fino a quando rimarranno in te i tuoi pensieri iniqui?

15 Poiché una voce annuncia da Dan e proclama sventura dal monte di Efraim.

16 «Avvertite le nazioni, sí, fatelo sapere a Gerusalemme: gli assedianti vengono da una nazione lontana e alzano la loro voce contro le città di Giuda.

17 Come custodi di un campo si sono posti tutt'intorno ad essa perché si è ribellata contro di me», dice l'Eterno.

18 «Il tuo comportamento e le tue azioni ti hanno procurato queste cose, questa sarà la tua calamità, e sarà amara perché raggiungerà il tuo cuore».

19 Le mie viscere, le mie viscere! Mi contorco dal dolore. Oh, le pareti del mio cuore! Il mio cuore batte forte dentro di me. Io non posso tacere, perché, o anima mia, ho udito il suono della tromba, il grido di guerra.

20 Si annunzia rovina sopra rovina perché tutto il paese è devastato. Improvvisamente le mie tende sono distrutte, i miei padiglioni in un attimo.

21 Fino a quando vedrò la bandiera e udrò il suono della tromba?

22 «Sí, il mio popolo è stolto, non mi conosce; sono figli insensati e non hanno intendimento; sono esperti nel fare il male, ma non sanno fare il bene».

23 Guardai la terra, ed ecco era senza forma e vuota; i cieli, ed erano senza luce.

24 Guardai i monti, ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano.

25 Guardai, ed ecco non c'era uomo e tutti gli uccelli del cielo erano fuggiti.

26 Guardai, ed ecco la terra fertile era un deserto, e tutte le sue città erano crollate davanti all'Eterno a motivo dell'ardente sua ira.

27 Poiché cosí dice l'Eterno: «Tutto il paese sarà desolato, ma non lo distruggerò completamente,

28 A motivo di questo la terra farà cordoglio e i cieli in alto si oscureranno perché io ho parlato, ho deciso e non me ne pento né tornerò indietro.

29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga, entrano nel folto dei boschi, salgono sulle rocce, tutte le città sono abbandonate e non vi è rimasto un sol uomo.

30 E tu, o devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, anche se ti abbigliassi con ornamenti d'oro, anche se ti ingrandissi gli occhi con lo stibio, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita.

31 Poiché io odo un grido come di donna nelle doglie, un'angoscia come di donna al suo primo parto: è il grido della figlia di Sion che respira affannosamente e distende le sue mani, dicendo: "Guai a me! L'anima mia viene meno per gli assassini"».

Andate attorno per le vie di Gerusalemme: guardate e rendetevi conto, e cercate per le sue piazze se trovate un uomo, se ce n'è uno solo che pratichi la giustizia, che cerchi la verità, e io la perdonerò.

Anche se dicono: «L'Eterno vive», certo giurano il falso.

O Eterno, non sono i tuoi occhi per la verità? Tu li hai colpiti, ma non hanno sentito alcun dolore; li hai consumati, ma hanno rifiutato di ricevere la correzione. Essi hanno indurito la loro faccia piú della roccia e hanno rifiutato di ritornare.

Perciò dissi: «Essi sono certamente poveri, sono insensati perché non conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro DIO.

Andrò quindi dai grandi e parlerò loro, perché essi conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro DIO». Ma anch'essi insieme hanno spezzato il giogo e hanno rotto i legami.

Perciò il leone della foresta li uccide, il lupo del deserto li distrugge, il leopardo sta in agguato vicino alle loro città; chiunque esce da esse è sbranato, perché le loro trasgressioni sono numerose, le loro ribellioni sono aumentate.

«Come potrei perdonarti per questo? I tuoi figli mi hanno abbandonato e giurano per quelli che non sono dèi. Io li ho saziati, ma essi hanno commesso adulterio e si affollano nelle case di prostituzione.

Sono come stalloni ben pasciuti e ardenti al mattino; ciascuno nitrisce dietro la moglie del proprio vicino.

Non li punirò io per queste cose?», dice l'Eterno, «e non mi vendicherò io di una simile nazione?

10 Salite sulle mura e distruggete, ma non effettuate una distruzione completa; portate via i suoi tralci, perché non sono dell'Eterno.

11 Poiché la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno agito perfidamente con me», dice l'Eterno.

12 Hanno rinnegato l'Eterno e hanno detto: «Non è lui. Nessun male ci verrà addosso; non vedremo né spada né fame.

13 I profeti non sono che vento, e in loro non c'è la parola di Dio. Sia fatto a loro ciò che dicono a noi».

14 Perciò cosí dice l'Eterno, il DIO degli eserciti: «Perché avete parlato in questo modo, io renderò le mie parole come fuoco nella tua bocca, e questo popolo come legna, che esso divorerà.

15 Ecco io farò venire contro di voi una nazione da lontano, o casa d'Israele», dice l'Eterno. «E' una nazione valorosa, è una nazione antica, una nazione di cui non conosci la lingua e non intendi le parole.

16 La sua faretra è come un sepolcro aperto; sono tutti uomini valorosi.

17 Essa divorerà le tue messi e il tuo pane, divorerà i tuoi figli e le tue figlie, divorerà le tue greggi e i tuoi armenti, divorerà le tue vigne e i tuoi fichi; distruggerà con la spada le tue città fortificate nelle quali confidi.

18 Ma anche in quei giorni», dice l'Eterno, «non ti distruggerò completamente,

19 E avverrà che quando direte: "Perché l'Eterno, il nostro DIO, ci ha fatto tutte queste cose?" tu risponderai loro: "Come voi avete abbandonato me e avete servito dèi stranieri nel vostro paese, cosí servirete gli stranieri in un paese che non è vostro".

20 Annunziate questo alla casa di Giacobbe e proclamatelo in Giuda, dicendo:

21 Ascoltate ora questo, o popolo stolto e senza cuore, che ha occhi ma non vede, che ha orecchi ma non ode.

22 Non mi temerete?», dice l'Eterno, «non tremerete davanti a me che ho posto la sabbia per limite al mare, come statuto eterno che non oltrepasserà mai? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non la sorpassano".

23 Ma questo popolo ha un cuore ostinato e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno.

24 Non dicono in cuor loro: "Temiamo l'Eterno, il nostro DIO, che dà la pioggia a suo tempo, la prima e l'ultima pioggia, che mantiene per noi le settimane fissate per la mietitura

25 Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose e i vostri peccati tengono lontano da voi la prosperità.

26 Poiché fra il mio popolo si trovano uomini malvagi che spiano come uccellatori in agguato; essi tendono lacci e catturano uomini.

27 Come una gabbia è piena di uccelli, cosí le loro case sono piene di inganno; perciò diventano grandi e arricchiscono.

28 Diventano grassi e prosperosi, sí, oltrepassano i limiti stessi del male. Non difendono la causa, la causa dell'orfano, eppure prosperano; non difendono il diritto dei poveri.

29 Non li dovrei punire per queste cose?». dice l'Eterno. «E non mi vendicherò io di una simile nazione?

30 Nel paese si è commessa una cosa spaventevole e orribile:

31 i profeti profetizzano falsamente, i sacerdoti governano in forza della propria autorità e il mio popolo ha piacere che sia cosí. Ma cosa farete quando verrà la fine?».

Profezia che il profeta Habacuc ebbe in visione.

Fino a quando, o Eterno, griderò, senza che tu mi dia ascolto? Io grido a te: «Violenza!», ma tu non salvi.

Perché mi fai vedere l'iniquità e mi fai guardare la perversità? Davanti a me stanno rapina e violenza, c'è contesa e cresce la discordia.

Perciò la legge non ha forza e la giustizia non riesce ad affermarsi, perché l'empio raggira il giusto e la giustizia ne esce pervertita.

«Guardate fra le nazioni e osservate, siate stupefatti e sbalorditi, perché io compirò ai vostri giorni un'opera, che voi non credereste, anche se ve la raccontassero.

Poiché ecco, io susciterò i Caldei, nazione feroce e impetuosa, che percorre la terra nella sua ampiezza per impadronirsi di abitazioni non sue.

E' terribile, spaventevole; il suo giudizio e la sua dignità procedono da lei stessa.

I suoi cavalli sono piú veloci dei leopardi, piú feroci dei lupi della sera. I suoi destrieri si spargono ovunque, i suoi destrieri vengono da lontano, volano come l'aquila che piomba sulla preda per divorare.

Vengono tutti per far violenza, le loro facce sono protese in avanti e ammassano prigionieri come la sabbia.

10 Egli si fa beffe dei re e i principi sono per lui oggetto di scherno; si ride di ogni fortezza, perché accumula un po' di terra e la prende.

11 Quindi avanza velocemente come il vento, passa oltre e si rende colpevole attribuendo questa sua forza al suo dio».

12 Non sei tu da sempre, o Eterno, mio DIO, il mio Santo? Noi non moriremo, o Eterno, perché tu l'hai designato per fare giustizia e l'hai stabilito, o Rocca, per castigare.

13 Tu hai gli occhi troppo puri per vedere il male e non puoi guardare l'iniquità. Perché stai a guardare quelli che agiscono con frode, e taci quando il malvagio divora chi è piú giusto di lui?

14 Perché rendi gli uomini come i pesci del mare e come i rettili che non hanno signore?

15 Egli li prende tutti all'amo, li cattura con la sua rete e li raccoglie con la sua rete da pesca; quindi si rallegra ed esulta.

16 Per questo fa sacrifici alla sua rete e brucia incenso alla sua rete da pesca, perché con essi la sua parte è ingente e il suo cibo abbondante.

17 Continuerà dunque egli a vuotare la sua rete e a massacrare le nazioni senza pietà?