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14 (A)«Perciò, ecco, io l’attirerò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. 15 Di là le darò le sue vigne e la valle di Acor[a] come porta di speranza; là mi risponderà come ai giorni della sua gioventù, come ai giorni che uscì dal paese d’Egitto. 16 Quel giorno avverrà», dice il Signore, «che tu mi chiamerai: “Marito mio!” e non mi chiamerai più: “Mio Baal[b]!”

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Footnotes

  1. Osea 2:15 Acor, da un termine che significa turbare, affliggere.
  2. Osea 2:16 Mio Baal, lett. mio padrone.