Apocalisse 12-14
Nuova Riveduta 2006
La donna e il dragone
12 (A)Poi un grande segno apparve nel cielo: una donna rivestita del sole, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle sul capo. 2 Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
3 Apparve ancora un altro segno nel cielo: ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi. 4 La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra. Il dragone si pose davanti alla donna che stava per partorire, per divorarne il figlio, non appena l’avesse partorito. 5 Ed ella partorì un figlio maschio, il quale deve reggere tutte le nazioni con una verga di ferro; e il figlio di lei fu rapito vicino a Dio e al suo trono. 6 Ma la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita per milleduecentosessanta giorni.
7 (B)E ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, 8 ma non vinsero, e per loro[a] non ci fu più posto nel cielo. 9 Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli.
10 Allora udii una gran voce nel cielo, che diceva: «Ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio e il potere del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio. 11 Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte. 12 Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi! Guai a voi, o terra, o mare[b]! Perché il diavolo è sceso verso di voi con gran furore, sapendo di avere poco tempo».
13 (C)Quando il dragone si vide precipitato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio. 14 Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dov’è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontana dalla presenza del serpente. 15 Il serpente gettò acqua dalla sua bocca, come un fiume, dietro alla donna, per farla travolgere dalla corrente. 16 Ma la terra soccorse la donna: aprì la bocca e inghiottì il fiume che il dragone aveva gettato fuori dalla sua bocca. 17 Allora il dragone s’infuriò contro la donna e andò a far guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù[c]. 18 E si fermò sulla riva del mare[d].
La bestia che sale dal mare
13 (D)Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi[e].
2 La bestia che io vidi era simile a un leopardo; i suoi piedi erano come quelli dell’orso e la sua bocca come quella del leone. Il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e una grande autorità. 3 Una delle sue teste sembrò ferita a morte[f], ma la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia. 4 E adorarono il dragone perché aveva dato il potere[g] alla bestia, e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? e chi può combattere contro di lei?» 5 E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire[h] per quarantadue mesi. 6 Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. 7 Le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli, e le fu dato di avere autorità sopra ogni tribù, popolo[i], lingua e nazione. 8 L’adoreranno tutti gli abitanti della terra il cui nome non è scritto[j] fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato.
9 Se uno ha orecchi, ascolti. 10 Se uno deve andare in prigionia[k], andrà in prigionia; se uno dev’essere ucciso con la spada[l], bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei santi.
La bestia che sale dalla terra
11 (E)Poi vidi un’altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone.
12 Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata guarita. 13 E operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. 14 E seduceva gli abitanti della terra con i prodigi che le fu concesso di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di erigere un’immagine della bestia che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita. 15 Le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia affinché l’immagine potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l’immagine della bestia. 16 Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. 17 Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero[m] che corrisponde al suo nome.
18 Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei.
L’Agnello e i suoi redenti
14 (F)Poi guardai e vidi[n] l’Agnello[o] che stava in piedi sul monte Sion, e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre[p] scritto sulla fronte. 2 Udii una voce dal cielo simile a un fragore di grandi acque e al rumore di un forte tuono; e la voce che udii era come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe[q]. 3 Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono, davanti alle quattro creature viventi e agli anziani. Nessuno poteva imparare il cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati riscattati dalla terra. 4 Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché sono vergini. Essi sono quelli che seguono l’Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati[r] tra gli uomini per essere primizie a Dio e all’Agnello. 5 Nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili[s].
Tre angeli proclamano i giudizi di Dio
6 (G)Poi vidi un altro[t] angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunciarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo. 7 Egli diceva con voce forte: «Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l’ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque».
8 Poi un secondo angelo[u] seguì dicendo: «Caduta, caduta è Babilonia[v] la grande[w], che ha fatto bere a tutte le nazioni il vino dell’ira della sua prostituzione».
9 Seguì un terzo angelo, dicendo a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua immagine, e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, 10 egli pure berrà il vino dell’ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello». 11 Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli[x]. Chiunque adora la bestia e la sua immagine, e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte.
12 Qui è la costanza dei santi che osservano[y] i comandamenti di Dio e la fede in Gesù.
13 E udii una voce dal cielo che [mi] diceva: «Scrivi: beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono».
La mèsse e la vendemmia
14 (H)Poi guardai e vidi[z] una nube bianca; e sulla nube stava seduto uno, simile a un figlio d’uomo, che aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata. 15 Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che stava seduto sulla nube: «Metti mano alla tua falce[aa] e mieti; poiché è giunta l’ora[ab] di mietere, perché la mèsse della terra è matura[ac]». 16 Colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra, e la terra fu mietuta.
17 Poi dal tempio, che è nel cielo, uscì un altro angelo; anch’egli aveva una falce affilata. 18 E un altro angelo, che aveva potere sul fuoco, uscì dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Metti mano alla tua falce[ad] affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». 19 L’angelo lanciò la sua falce sulla terra e vendemmiò la vigna della terra e gettò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio. 20 Il tino fu pigiato fuori dalla città e dal tino uscì tanto sangue che giungeva fino al morso dei cavalli, per una distesa di milleseicento stadi[ae].
Footnotes
- Apocalisse 12:8 M e per lui.
- Apocalisse 12:12 TR Guai a voi, abitanti della terra e del mare!
- Apocalisse 12:17 TR di Gesù Cristo.
- Apocalisse 12:18 TR e M collegano 12:18 con 13:1 e leggono: e io mi fermai sulla riva del mare e vidi salire…
- Apocalisse 13:1 TR un nome blasfemo.
- Apocalisse 13:3 TR E vidi una delle sue teste come ferita a morte.
- Apocalisse 13:4 TR aveva dato potere…
- Apocalisse 13:5 M potere di far guerra…
- Apocalisse 13:7 TR omette popolo.
- Apocalisse 13:8 TR i cui nomi non sono scritti…
- Apocalisse 13:10 TR Se uno conduce in prigionia…
- Apocalisse 13:10 TR e M se uno uccide con la spada…
- Apocalisse 13:17 TR o il nome della bestia o il numero…
- Apocalisse 14:1 Vd. nota ad Ap 4:1.
- Apocalisse 14:1 TR un Agnello.
- Apocalisse 14:1 TR che avevano il nome di suo Padre…
- Apocalisse 14:2 TR e udii il suono di arpisti che suonavano le loro arpe.
- Apocalisse 14:4 M essi sono stati riscattati da Gesù…
- Apocalisse 14:5 TR non si è trovato inganno perché sono irreprensibili davanti al trono di Dio.
- Apocalisse 14:6 M omette altro.
- Apocalisse 14:8 TR un altro angelo.
- Apocalisse 14:8 +Is 21:9.
- Apocalisse 14:8 TR la grande città.
- Apocalisse 14:11 +Is 34:10.
- Apocalisse 14:12 TR e M …dei santi; qui sono coloro che osservano…
- Apocalisse 14:14 Vd. nota ad Ap 4:1.
- Apocalisse 14:15 Metti mano alla tua falce, lett. manda la tua falce.
- Apocalisse 14:15 TR è giunta per te l’ora…
- Apocalisse 14:15 +Gl 3:13.
- Apocalisse 14:18 Metti mano alla tua falce, lett. manda la tua falce.
- Apocalisse 14:20 Milleseicento stadi, equivalgono a duecentonovantasei chilometri (uno stadio corrisponde a centottantacinque metri).
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