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Read the Bible from start to finish, from Genesis to Revelation.
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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Proverbi 24-26

24 Non portare invidia ai malvagi,
non desiderare di star con loro,

perché il loro cuore medita rapine,
le loro labbra emettono malvagità.

La casa si costruisce con la saggezza
e si rende stabile con la prudenza;

mediante la scienza, se ne riempiono le stanze
di ogni specie di beni preziosi
e gradevoli.

L'uomo saggio è pieno di forza,
chi ha scienza accresce la sua potenza;

infatti, con sagge direttive potrai condurre bene la guerra,
e la vittoria sta nel gran numero dei
consiglieri.

La saggezza è troppo in alto per
lo stolto;
egli non apre mai la bocca alla *porta della città.

Chi pensa a fare il male
sarà chiamato esperto in malizia.

I disegni dello stolto sono peccato,
il beffardo è l'abominio degli uomini.

10 Se ti scoraggi nel giorno
dell'avversità,
la tua forza è poca.

11 Libera quelli che sono condotti
a morte,
e salva quelli che, vacillando, vanno
al supplizio.

12 Se dici: «Ma noi non ne sapevamo
nulla!…»
Colui che pesa i cuori non lo vede
forse?
Colui che veglia su di te non lo sa
forse?
E non renderà egli a ciascuno secondo le sue opere?

13 Figlio mio, mangia il miele perché è buono;
un favo di miele sarà dolce al tuo
palato.

14 Cosí conosci la saggezza per il tuo
bene!
Se la trovi, c'è un avvenire,
e la tua speranza non sarà delusa.

15 O empio, non tendere insidie alla
casa del giusto!
Non devastare il luogo dove riposa!

16 Perché il giusto cade sette volte e si rialza,
ma gli empi sono travolti dalla sventura.

17 Quando il tuo nemico cade,
non ti rallegrare;
quand'è rovesciato, il tuo cuore non ne gioisca,

18 perché il Signore non lo veda e gli dispiaccia
e non distolga l'ira sua da lui.

19 Non t'irritare a motivo di chi fa
il male,
e non portare invidia agli empi;

20 perché non c'è avvenire per
il malvagio;
la lucerna degli empi sarà spenta.

21 Figlio mio, temi il Signore e il re,
e non mischiarti con gli uomini
turbolenti;

22 la loro rovina sopraggiungerà
improvvisa,
e chi sa la triste fine dei loro anni?

23 Anche queste sono massime dei
saggi.
Non è bene, in giudizio, avere riguardi
personali.

24 Chi dice all'empio: «Tu sei giusto»,
i popoli lo malediranno, lo esecreranno le nazioni.

25 Ma quelli che sanno punire se
ne troveranno bene,
e su loro scenderanno benedizione
e prosperità.

26 Dà un bacio sulle labbra
chi dà una risposta giusta.

27 Metti in ordine i tuoi affari di fuori,
metti in buono stato i tuoi campi,
poi ti fabbricherai la casa.

28 Non testimoniare, senza motivo,
contro il tuo prossimo:
vorresti forse ingannare con le tue
parole?

29 Non dire: «Come ha fatto a me cosí farò a lui»;
renderò a costui secondo la sua azione.

30 Passai presso il campo del pigro
e presso la vigna dell'uomo privo
di senno;

31 ed ecco le spine vi crescevano
dappertutto,
i rovi ne coprivano il suolo,
e il muro di cinta era in rovina.

32 Considerai la cosa e mi posi
a riflettere;
e da quel che vidi trassi una lezione:

33 dormire un po', sonnecchiare
un po',
incrociare un po' le mani per riposare…

34 e la tua povertà verrà come un ladro
e la tua miseria, come un uomo armato.

Seconda parte di proverbi di Salomone, raccolta all'epoca di Ezechia, proverbi di Agur e di Lemuel

25 (A)Ecco altri proverbi di
*Salomone, raccolti dalla gente
di *Ezechia, re di *Giuda.

È gloria di Dio nascondere le cose;
ma la gloria dei re sta nell'investigarle.

L'altezza del cielo, la profondità della terra
e il cuore dei re non si possono
investigare.

Togli dall'argento le scorie
e ne uscirà un vaso per l'artefice;

togli l'empio dalla presenza del re
e il suo trono sarà reso stabile dalla
giustizia.

Non fare il vanaglorioso in presenza del re
e non occupare il posto dei grandi;

poiché è meglio ti sia detto:
«Sali qui»,
anziché essere abbassato davanti al
principe che i tuoi occhi hanno visto.

Non ti affrettare a intentare processi,
perché alla fine tu non sappia che fare,
quando il tuo prossimo ti avrà
svergognato.

Difendi la tua causa contro il tuo prossimo,
ma non rivelare il segreto di un altro,

10 perché chi t'ode non ti disprezzi
e la tua infamia non si cancelli piú.

11 Le parole dette a tempo
sono come frutti d'oro in vasi d'argento cesellato.

12 Per un orecchio docile, chi riprende con saggezza
è un anello d'oro, un ornamento d'oro fino.

13 Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano,
è come il fresco della neve al tempo
della mietitura;
esso ristora il suo padrone.

14 Nuvole e vento, ma senza pioggia;
ecco l'uomo che si vanta falsamente
della sua liberalità.

15 Chi è lento all'ira piega un principe,
e la lingua dolce spezza le ossa.

16 Se trovi del miele, prendine quanto ti basta;
perché, mangiandone troppo,
tu non debba poi vomitarlo.

17 Metti di rado il piede in casa
del prossimo,
perché egli, stufandosi di te, non abbia a odiarti.

18 L'uomo che dichiara il falso contro il suo prossimo,
è un martello, una spada, una freccia
acuta.

19 La fiducia in un perfido, nel giorno
della difficoltà,
è un dente rotto, un piede slogato.

20 Cantare delle canzoni a un cuore
dolente
è come togliersi l'abito in giorno
di freddo,
o mettere aceto sulla soda.

21 Se il tuo nemico ha fame, dagli
del pane da mangiare;
se ha sete, dagli dell'acqua da bere;

22 perché, cosí, radunerai dei carboni accesi sul suo capo[a],
e il Signore ti ricompenserà.

23 Il vento del nord porta la pioggia,
e la lingua che sparla di nascosto,
fa oscurare il viso.

24 Meglio abitare sul canto di
un *tetto,
che in una gran casa con una moglie
rissosa.

25 Una buona notizia da un paese
lontano
è come acqua fresca a una persona
stanca e assetata.

26 Il giusto che vacilla davanti
all'empio,
è come una fontana torbida e una
sorgente inquinata.

27 Mangiare troppo miele, non è bene,
ma scrutare le cose difficili è un onore.

28 L'uomo che non ha autocontrollo,
è una città smantellata, priva di mura.

26 Come la neve non si addice
all'estate, né la pioggia
al tempo della mietitura,
cosí non si addice la gloria allo stolto.

Come il passero vaga qua e là e
la rondine vola,
cosí la maledizione senza motivo, non raggiunge l'effetto.

La frusta per il cavallo, la briglia per l'asino,
e il bastone per il dorso degli stolti.

Non rispondere allo stolto secondo la sua follia,
perché tu non gli debba somigliare.

Rispondi allo stolto secondo la sua
follia, perché non abbia ad apparire
saggio ai propri occhi.

Chi affida messaggi a uno stolto
si taglia i piedi e si abbevera
di afflizione.

Come le gambe dello zoppo sono
senza forza,
cosí è una massima nella bocca degli
stolti.

Chi onora uno stolto
fa come chi getta una gemma in
un mucchio di sassi.

Una massima in bocca agli stolti
è come un ramo spinoso in mano a
un ubriaco.

10 Chi impiega lo stolto e il primo che capita,
è come un arciere che ferisce tutti.

11 Lo stolto che ricade nella sua follia,
è come il cane che torna al suo vomito[b].

12 Hai mai visto un uomo che si crede saggio?
C'è piú da imparare da uno stolto che da lui.

13 Il pigro dice: «C'è un leone nella
strada,
c'è un leone per le vie!»

14 Come la porta si volge sui cardini,
cosí il pigro sul suo letto.

15 Il pigro tuffa la mano nel piatto;
e gli sembra fatica riportarla alla bocca.

16 Il pigro si crede piú saggio
di sette uomini che danno risposte
sensate.

17 Il passante che si riscalda per una
contesa che non lo concerne,
è come chi afferra un cane per
le orecchie.

18 Come un pazzo che scaglia tizzoni,
frecce e morte,

19 cosí è colui che inganna il prossimo,
e dice: «L'ho fatto per ridere!»

20 Quando manca la legna, il fuoco
si spegne;
e quando non c'è maldicente cessano
le contese.

21 Come il carbone dà la brace
e la legna dà la fiamma,
cosí l'uomo rissoso accende le liti.

22 Le parole del maldicente sono come ghiottonerie,
penetrano fino nell'intimo delle
viscere.

23 Labbra ardenti e un cuore malvagio
sono come schiuma d'argento spalmata sopra un vaso di terra.

24 Chi odia parla con dissimulazione;
ma, dentro, medita l'inganno;

25 quando parla con voce graziosa,
non fidarti,
perché ha sette abominazioni nel
cuore.

26 Il suo odio si nasconde sotto
la finzione,
ma la sua malvagità si rivelerà
nell'assemblea.

27 Chi scava una fossa vi cadrà,
e la pietra torna addosso a chi la rotola.

28 La lingua bugiarda odia quelli che ha ferito,
e la bocca adulatrice produce rovina.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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