Bible in 90 Days
Compiacere al prossimo
15 (A)Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi. 2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione. 3 Infatti anche Cristo non compiacque a se stesso; ma come è scritto:
«Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me»[a].
4 Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché, mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.
5 Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di avere tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù, 6 affinché di un solo animo e di una stessa bocca glorifichiate il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo. 7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti[b] per la gloria di Dio.
La buona novella è per tutti gli uomini
8 (B)Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri; 9 mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:
«Per questo ti celebrerò tra le nazioni e canterò le lodi al tuo nome»[c].
10 E ancora: «Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo»[d].
11 E altrove: «Nazioni, lodate tutte il Signore; tutti i popoli lo celebrino»[e].
12 Di nuovo Isaia dice: «Spunterà la radice di Isai, colui che sorgerà a governare le nazioni; in lui spereranno le nazioni»[f].
13 Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.
Riflessioni di Paolo sul suo apostolato; i viaggi che l’apostolo intende fare
14 (C)Ora, fratelli miei, io pure sono persuaso, a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ricolmi di ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi a vicenda[g]. 15 Ma [, fratelli,] vi ho scritto un po’ arditamente su alcuni punti, per ricordarveli di nuovo, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio, 16 di essere un ministro di Cristo Gesù tra gli stranieri, esercitando il sacro servizio del vangelo di Dio, affinché gli stranieri diventino un’offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo.
17 Ho dunque di che vantarmi in Cristo Gesù, per quel che concerne le cose di Dio. 18 Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo[h] allo scopo di condurre i pagani all’ubbidienza, con parole e opere, 19 con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito {di Dio}. Così da Gerusalemme e dintorni fino all’Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo, 20 avendo l’ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato il nome di Cristo, per non costruire sul fondamento altrui, 21 ma com’è scritto:
«Coloro ai quali nulla era stato annunciato di lui, lo vedranno; e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno»[i].
22 (D)Per questa ragione appunto sono stato tante volte impedito di venire da voi; 23 ma ora, non avendo più campo d’azione in queste regioni, e avendo già da molti anni un gran desiderio di venire da voi, 24 quando andrò in Spagna [verrò da voi;] spero, passando, di vedervi e di essere aiutato da voi a raggiungere quella regione, dopo aver goduto almeno un po’ della vostra compagnia.
25 Per ora vado a Gerusalemme a rendere un servizio ai santi, 26 perché la Macedonia e l’Acaia si sono compiaciute di fare una colletta per i poveri che sono tra i santi di Gerusalemme. 27 Si sono compiaciute, ma esse sono anche in debito nei loro confronti; infatti, se gli stranieri sono stati fatti partecipi dei loro beni spirituali, sono anche in obbligo di aiutarli con i beni materiali. 28 Quando dunque avrò compiuto questo servizio e consegnato[j] il frutto di questa colletta, andrò in Spagna passando da voi; 29 e so che, venendo da voi, verrò con la pienezza delle benedizioni [del vangelo] di Cristo.
30 Ora {, fratelli,} vi esorto, per il Signore nostro Gesù Cristo e per l’amore dello Spirito, a combattere con me nelle preghiere che rivolgete a Dio in mio favore, 31 perché io sia liberato dagli increduli di Giudea, e il mio servizio per Gerusalemme sia gradito ai santi, 32 in modo che, se piace a Dio, io possa venire da voi con gioia ed essere confortato insieme con voi. 33 Or il Dio della pace sia con tutti voi. Amen.
Saluti ed esortazione all’amore fraterno
16 (E)Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa di Cencrea, 2 perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi, e le prestiate assistenza in qualunque cosa ella possa aver bisogno di voi; poiché ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me.
3 Salutate Prisca[k] e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù, 4 i quali hanno rischiato la vita per me[l]; a loro non io soltanto sono grato, ma anche tutte le chiese delle nazioni. 5 Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che è la primizia dell’Asia[m] per Cristo. 6 Salutate Maria, che si è molto affaticata per voi[n]. 7 Salutate Andronico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia, i quali si sono segnalati fra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me. 8 Salutate Ampliato[o], che mi è caro nel Signore. 9 Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio caro Stachi. 10 Salutate Apelle, che ha dato buona prova in Cristo. Salutate quelli di casa Aristobulo. 11 Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli di casa Narcisso che sono nel Signore. 12 Salutate Trifena e Trifosa, che si affaticano nel Signore. Salutate la cara Perside, che si è affaticata molto nel Signore. 13 Salutate Rufo, l’eletto nel Signore, e sua madre, che è anche mia. 14 Salutate Asincrito, Flegonte, Erme, Patroba, Erma, e i fratelli che sono con loro. 15 Salutate Filologo e Giulia, Nereo e sua sorella, Olimpa e tutti i santi che sono con loro. 16 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutte[p] le chiese di Cristo vi salutano.
17 (F)Ora vi esorto, fratelli, a tenere d’occhio quelli che provocano le divisioni e gli scandali in contrasto con l’insegnamento che avete ricevuto. Allontanatevi da loro. 18 Costoro, infatti, non servono il nostro Signore [Gesù] Cristo, ma il proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore dei semplici. 19 Quanto a voi, la vostra ubbidienza è nota a tutti. Io mi rallegro dunque per voi, ma desidero che siate saggi nel bene e incontaminati dal male. 20 Il Dio della pace stritolerà presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù [Cristo] sia con voi.
21 (G)Timoteo, mio collaboratore, vi saluta e vi salutano anche Lucio, Giasone e Sosipatro, miei parenti[q]. 22 Io, Terzio, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. 23 Gaio, che ospita me e tutta la chiesa, vi saluta. Erasto, il tesoriere della città, e il fratello Quarto vi salutano. [ 24 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen.]
25 {A colui che può fortificarvi secondo il mio vangelo e il messaggio di Gesù Cristo, conformemente alla rivelazione del mistero che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti, 26 ma che ora è rivelato e reso noto mediante le Scritture profetiche, per ordine dell’eterno Dio, a tutte le nazioni perché ubbidiscano alla fede, 27 a Dio, unico in saggezza, per mezzo di Gesù Cristo sia la gloria in eterno. Amen.}[r]
Saluti e rendimento di grazie(H)
1 (I)Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sostene, 2 alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore loro e nostro: 3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.
4 (J)Io ringrazio sempre il mio Dio per voi, per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù; 5 perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni dono di parola e di ogni conoscenza, 6 essendo stata confermata tra di voi la testimonianza di Cristo; 7 in modo che non mancate di alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù {Cristo}. 8 Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. 9 Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore.
Divisioni nella chiesa di Corinto
10 (K)Ora, fratelli, vi esorto, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad avere tutti un medesimo parlare e a non avere divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti nel medesimo modo di pensare e di sentire. 11 Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa di Cloe che tra di voi ci sono contese. 12 Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; «io, di Cristo». 13 Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 14 Ringrazio {Dio} che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; 15 perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome[s]. 16 Ho battezzato anche la famiglia di Stefana; del resto non so se ho battezzato qualcun altro.
La sapienza del mondo e la sapienza di Dio
17 (L)Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare, ma a evangelizzare; non con sapienza di parola, perché la croce di Cristo non sia resa vana. 18 Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio; 19 infatti sta scritto:
«Io farò perire la sapienza dei saggi e annienterò l’intelligenza degli intelligenti»[t].
20 Dov’è il sapiente? Dov’è lo scriba? Dov’è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza del mondo[u]? 21 Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione. 22 I Giudei infatti chiedono miracoli[v] e i Greci cercano sapienza, 23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo e per gli stranieri[w] pazzia; 24 ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; 25 poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.
26 Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; 27 ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; 28 Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, 29 perché nessuno[x] si vanti di fronte a Dio[y]. 30 Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione; 31 affinché, com’è scritto:
«Chi si vanta, si vanti nel Signore»[z].
2 (M)E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunciarvi la testimonianza di Dio[aa] con eccellenza di parola o di sapienza; 2 poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. 3 Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; 4 la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza [umana], ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 5 affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
6 (N)Tuttavia a quelli tra di voi che sono maturi esponiamo una sapienza, però non una sapienza di questo mondo né dei dominatori di questo mondo, i quali stanno per essere annientati; 7 ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e nascosta, che Dio aveva prima dei secoli predestinata a nostra gloria 8 e che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 9 Ma com’è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell’uomo sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano»[ab]. 10 A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito[ac], perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11 Infatti chi, tra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio.
12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; 13 e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito [Santo], adattando parole spirituali a cose spirituali. 14 Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. 15 L’uomo spirituale[ad], invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno.
16 Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?»[ae] Ora noi abbiamo la mente di Cristo.
Il compito dei servitori di Dio
3 (O)Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese[af], non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana? 4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non siete forse carnali[ag]? 5 Che cos’è dunque Apollo? E che cos’è Paolo? Sono servitori, per mezzo dei quali voi avete creduto, così come il Signore ha concesso a ciascuno[ah]. 6 Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere; 7 quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere! 8 Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica.
9 (P)Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio.
10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra; 11 poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù. 12 Ora, se uno costruisce su questo fondamento[ai] con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, 13 l’opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo[aj] la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco[ak] {stesso} proverà quale sia l’opera di ciascuno. 14 Se l’opera che uno ha costruita sul fondamento[al] rimane, egli ne riceverà ricompensa; 15 se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.
16 (Q)Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.
18 Nessuno s’inganni. Se qualcuno tra di voi presume di essere un saggio in questo secolo, diventi pazzo per diventare saggio; 19 perché la sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio. Infatti è scritto:
«Egli prende i sapienti nella loro astuzia»[am];
20 e altrove:
«Il Signore conosce i pensieri dei sapienti; sa che sono vani»[an].
21 Nessuno dunque si vanti degli uomini, perché tutto vi appartiene. 22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti, le cose future, tutto è vostro! 23 E voi siete di Cristo; e Cristo è di Dio.
4 (R)Così ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele. 3 A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano[ao]; anzi, non mi giudico neppure da me stesso. 4 Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. 5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
Orgoglio dei Corinzi; umiltà di Paolo
6 (S)Ora, fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad Apollo a causa di voi, perché per nostro mezzo impariate a praticare il non oltre quel che è scritto[ap] e non vi gonfiate d’orgoglio esaltando l’uno a danno dell’altro. 7 Infatti, chi ti distingue dagli altri? E che cosa possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché ti vanti come se tu non l’avessi ricevuto?
8 Già siete sazi, già siete arricchiti, senza di noi siete giunti a regnare! E fosse pure che voi foste giunti a regnare, affinché anche noi potessimo regnare con voi! 9 Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. 10 Noi siamo pazzi a causa di Cristo, ma voi siete sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete onorati, ma noi siamo disprezzati. 11 Fino a questo momento noi abbiamo fame e sete. Siamo nudi, schiaffeggiati e senza fissa dimora, 12 e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo; 13 siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti.
14 Vi scrivo queste cose non per farvi vergognare, ma per ammonirvi come miei cari figli. 15 Poiché anche se aveste diecimila precettori in Cristo, non avete però molti padri; perché sono io che vi ho generati in Cristo Gesù mediante il vangelo. 16 Vi esorto dunque: siate miei imitatori. 17 Appunto per questo vi ho mandato Timoteo, che è mio caro e fedele figlio nel Signore; egli vi ricorderà come io mi comporto[aq] in Cristo Gesù[ar] e come insegno dappertutto, in ogni chiesa.
18 (T)Or alcuni si sono gonfiati d’orgoglio, come se io non dovessi più venire da voi; 19 ma, se il Signore vorrà, mi recherò presto da voi e conoscerò non il parlare, ma la potenza di coloro che si sono gonfiati; 20 perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza. 21 Che volete? Che venga da voi con la verga o con amore e con spirito di mansuetudine?
Lo scandalo di Corinto e il rimprovero dell’apostolo
5 (U)Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i pagani[as]; al punto che uno si tiene la moglie di suo padre! 2 E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell’azione fosse tolto di mezzo a voi! 3 Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto. 4 Nel nome del Signore {nostro} Gesù [Cristo], essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l’autorità del Signore nostro Gesù [Cristo], 5 ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore [Gesù].
6 (V)Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta? 7 Purificatevi[at] del vecchio lievito per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata [per noi]. 8 Celebriamo dunque la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.
9 (W)Vi ho scritto nella mia lettera[au] di non mischiarvi con i fornicatori; 10 non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gli idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; 11 ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare. 12 Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? 13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi[av].
Processi fra cristiani
6 (X)Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti[aw] anziché davanti ai santi? 2 Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? 3 Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! 4 Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione. 5 Dico questo per farvi vergogna. È possibile che non vi sia tra di voi neppure una persona saggia, capace di pronunciare un giudizio tra un fratello e l’altro? 6 Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi agli infedeli. 7 Certo è già in ogni modo un vostro difetto che abbiate fra voi dei processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno? 8 Invece siete voi che fate torto e danno; e per giunta a dei fratelli. 9 Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?
Esortazione a fuggire la dissolutezza
(Y)Non v’illudete: né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo[ax] e mediante lo Spirito del nostro Dio.
12 (Z)Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla. 13 Le vivande sono per il ventre e il ventre è per le vivande; ma Dio distruggerà queste e quello. Il corpo però non è per la fornicazione, ma è per il Signore, e il Signore è per il corpo; 14 Dio, come ha risuscitato il Signore, così risusciterà anche noi mediante la sua potenza. 15 Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo per farne membra di una prostituta? No di certo! 16 Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? «Poiché», Dio dice, «i due diventeranno una sola carne»[ay]. 17 Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui. 18 Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo, ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. 19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. 20 Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo [e nel vostro spirito, che appartengono a Dio].
Il matrimonio
7 (AA)Ora, quanto alle cose di cui [mi] avete scritto, è bene per l’uomo non toccare donna; 2 ma, per evitare le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. 3 Il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto[az]; lo stesso faccia la moglie verso il marito. 4 La moglie non ha potere sul proprio corpo, ma il marito; e nello stesso modo il marito non ha potere sul proprio corpo, ma la moglie. 5 Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi [al digiuno e] alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza. 6 Ma questo dico per concessione, non per comando; 7 io vorrei che tutti gli uomini fossero come sono io; ma ciascuno ha il suo proprio dono da Dio; l’uno in un modo, l’altro in un altro.
8 Ai celibi e alle vedove, però, dico che è bene per loro che se ne stiano come sto anch’io. 9 Ma se non riescono a contenersi, si sposino; perché è meglio sposarsi che ardere.
10 (AB)Ai coniugi poi ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito 11 (e se si fosse separata, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito); e che il marito non mandi via la moglie.
12 Ma agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha una moglie non credente ed ella acconsente ad abitare con lui, non la mandi via; 13 e la donna che ha un marito non credente, se egli consente ad abitare con lei, non mandi via il marito[ba]; 14 perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente[bb]; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi. 15 Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme[bc]; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace; 16 perché tu, moglie, che sai se salverai tuo marito? E tu, marito, che sai se salverai tua moglie[bd]?
17 (AC)Del resto, ciascuno continui a vivere nella condizione assegnatagli dal Signore[be], nella quale si trovava quando Dio[bf] lo chiamò. Così ordino in tutte le chiese. 18 Qualcuno è stato chiamato quando era circonciso? Non faccia sparire la sua circoncisione. Qualcuno è stato chiamato quando era incirconciso? Non si faccia circoncidere. 19 La circoncisione non conta nulla e l’incirconcisione non conta nulla; ma ciò che conta è l’osservanza dei comandamenti di Dio. 20 Ognuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato. 21 Sei stato chiamato essendo schiavo? Non te ne preoccupare, ma se puoi diventare libero è meglio valerti dell’opportunità[bg]. 22 Poiché colui che è stato chiamato nel Signore da schiavo è un affrancato del Signore; ugualmente, colui che è stato chiamato mentre era libero è schiavo di Cristo. 23 Voi siete stati riscattati a caro prezzo; non diventate schiavi degli uomini. 24 Fratelli, ognuno rimanga davanti a Dio nella condizione in cui si trovava quando fu chiamato.
Le persone non sposate
25 (AD)Quanto alle vergini, non ho comandamento dal Signore; ma do il mio parere, come uno che ha ricevuto dal Signore la grazia di essere fedele.
26 Io penso dunque che, a motivo della presente situazione, sia bene per loro restare come sono; poiché per l’uomo è bene di starsene così[bh]. 27 Sei legato a una moglie? Non cercare di sciogliertene. Non sei legato a una moglie?[bi] Non cercare moglie. 28 Se però prendi moglie, non pecchi; e se una vergine si sposa, non pecca; ma tali persone avranno tribolazione nella carne e io vorrei risparmiarvela.
29 Ma questo dichiaro, fratelli: che il tempo è ormai abbreviato; da ora in poi, anche quelli che hanno moglie siano come se non l’avessero; 30 quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che si rallegrano, come se non si rallegrassero; quelli che comprano, come se non possedessero; 31 quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero, perché la figura di questo mondo passa. 32 Vorrei che foste senza preoccupazioni. Chi non è sposato si dà pensiero delle cose del Signore, di come potrebbe piacere al Signore; 33 ma colui che è sposato si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere alla moglie, 34 e i suoi interessi sono divisi[bj]. La donna senza marito o vergine si dà pensiero delle cose del Signore, per essere consacrata a lui nel corpo e nello spirito; mentre la sposata si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere al marito.
35 Dico questo nel vostro interesse; non per tendervi un tranello, ma in vista di ciò che è decoroso e affinché possiate consacrarvi al Signore senza distrazioni.
36 Ma se uno crede far cosa indecorosa verso la propria figliola nubile[bk] se ella passi il fiore dell’età, e se così bisogna fare, faccia quello che vuole; egli non pecca, la dia a marito. 37 Ma chi sta fermo in cuor suo, e non è obbligato da necessità ma è padrone della sua volontà e ha determinato in cuor suo di serbare vergine la sua figliola[bl], fa bene. 38 Perciò chi dà la sua figliola[bm] a marito fa bene, e chi non la dà a marito fa meglio.
39 La moglie è vincolata [per legge] per tutto il tempo che vive suo marito; ma, se il marito muore[bn], ella è libera di sposarsi con chi vuole, purché lo faccia nel Signore. 40 Tuttavia ella è più felice, a parer mio, se rimane com’è; e credo di avere anch’io lo Spirito di Dio.
La carne sacrificata agli idoli; limiti della libertà cristiana
8 (AE)Quanto alle carni sacrificate agli idoli, sappiamo che tutti abbiamo conoscenza. La conoscenza gonfia, ma l’amore edifica. 2 Se qualcuno pensa di conoscere qualcosa, non sa ancora come si deve conoscere[bo]; 3 ma se qualcuno ama Dio, è conosciuto da lui. 4 Quanto dunque al mangiare carni sacrificate agli idoli, sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo e che non c’è che un Dio solo[bp]. 5 Poiché, sebbene vi siano cosiddetti dèi sia in cielo sia in terra, come infatti ci sono molti dèi e molti signori, 6 tuttavia per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui[bq], e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose e mediante il quale anche noi siamo[br].
7 Ma non in tutti è la conoscenza; anzi, alcuni, abituati finora all’idolo[bs], mangiano di quella carne come se fosse una cosa sacrificata a un idolo; e la loro coscienza, essendo debole, ne è contaminata. 8 Ora non è un cibo che ci farà graditi a Dio[bt]; se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno; e se mangiamo non abbiamo nulla di più. 9 Ma badate che questo vostro diritto non diventi un inciampo per i deboli. 10 Perché se qualcuno vede te, che hai conoscenza, seduto a tavola in un tempio dedicato agli idoli, la sua coscienza, se egli è debole, non sarà tentata di mangiare carni sacrificate agli idoli? 11 Così, per la tua conoscenza, è danneggiato il debole, il fratello[bu] per il quale Cristo è morto. 12 Ora, peccando in tal modo contro i fratelli, ferendo la loro coscienza che è debole, voi peccate contro Cristo. 13 Perciò, se un cibo scandalizza mio fratello, non mangerò mai più carne, per non scandalizzare mio fratello.
Paolo difende il suo apostolato
9 (AF)Non sono libero? Non sono apostolo? Non ho veduto Gesù [Cristo], il nostro Signore? Non siete voi l’opera mia nel Signore? 2 Se per altri non sono apostolo, lo sono almeno per voi; perché il sigillo del mio apostolato siete voi, nel Signore. 3 Questa è la mia difesa di fronte a quelli che mi sottopongono a inchiesta. 4 Non abbiamo forse il diritto di mangiare e di bere? 5 Non abbiamo il diritto di condurre con noi una moglie, sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? 6 O siamo soltanto io e Barnaba a non avere il diritto di non lavorare? 7 Chi mai fa il soldato a proprie spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto? O chi pascola un gregge e non si ciba del latte del gregge? 8 Dico forse queste cose da un punto di vista umano? Non le dice anche la legge? 9 Difatti, nella legge di Mosè è scritto: «Non mettere la museruola al bue che trebbia il grano»[bv]. Forse che Dio si dà pensiero dei buoi? 10 O non dice così proprio per noi? Certo, per noi fu scritto così; perché chi ara deve arare con speranza e chi trebbia il grano deve trebbiarlo con la speranza di averne la sua parte[bw]. 11 Se abbiamo seminato per voi i beni spirituali, è forse gran cosa se mietiamo i vostri beni materiali? 12 Se altri hanno questo diritto su di voi, non lo abbiamo noi molto di più? Ma non abbiamo fatto uso di questo diritto; anzi, sopportiamo ogni cosa per non creare alcun ostacolo al vangelo di Cristo.
13 Non sapete che quelli che fanno il servizio sacro mangiano ciò che è offerto nel tempio? E che coloro che attendono all’altare hanno parte all’altare? 14 Similmente, il Signore ha ordinato che coloro che annunciano il vangelo vivano del vangelo.
15 (AG)Io però non ho fatto alcun uso di questi diritti, e non ho scritto questo perché si faccia così a mio riguardo; poiché preferirei morire, anziché vedere qualcuno rendere vano il mio vanto. 16 Perché se evangelizzo, non debbo vantarmi, poiché necessità me n’è imposta; e guai a me se non evangelizzo! 17 Se lo faccio volenterosamente ne ho ricompensa; ma se non lo faccio volenterosamente è sempre un’amministrazione che mi è affidata. 18 Qual è dunque la mia ricompensa? Questa: che, annunciando il vangelo, io offra il vangelo [di Cristo] gratuitamente, senza valermi del diritto che il vangelo mi dà.
19 Poiché, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero; 20 con i Giudei mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei; con quelli che sono sotto la legge mi sono fatto come uno che è sotto la legge (benché io stesso non sia sottoposto alla legge)[bx], per guadagnare quelli che sono sotto la legge; 21 con quelli che sono senza legge mi sono fatto come se fossi senza legge (pur non essendo senza la legge di Dio, ma essendo sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che sono senza legge. 22 Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi sono fatto ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni. 23 E faccio tutto[by] per il vangelo, al fine di esserne partecipe insieme ad altri.
Norme che regolano la corsa cristiana
24 (AH)Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio[bz] corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. 25 Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. 26 Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; 27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato[ca].
L’esempio d’Israele nel deserto
10 (AI)Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, 2 furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè; 3 mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, 4 bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo. 5 Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque: infatti furono abbattuti nel deserto.
6 Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro, 7 e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto è scritto: «Il popolo si sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi»[cb]. 8 Non fornichiamo come alcuni di loro fornicarono, e ne caddero in un giorno solo ventitremila. 9 Non tentiamo Cristo[cc] come alcuni di loro lo tentarono, e perirono morsi dai serpenti. 10 Non mormorate come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore. 11 Ora, [tutte] queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche. 12 Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere.
13 Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopportare.
La cena del Signore contrapposta agli altari pagani
14 (AJ)Perciò, miei cari, fuggite l’idolatria.
15 Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi su quel che dico. 16 Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo non è forse la comunione con il corpo di Cristo? 17 Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane. 18 Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano i sacrifici non hanno forse comunione con l’altare? 19 Che cosa sto dicendo? Che la carne sacrificata agli idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa? 20 Tutt’altro; io dico che le carni che i pagani sacrificano[cd], le sacrificano ai demòni e non a Dio; ora io non voglio che abbiate comunione con i demòni. 21 Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. 22 O vogliamo forse provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?
23 (AK)Ogni cosa [mi] è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa [mi] è lecita, ma non ogni cosa edifica. 24 Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi quello degli altri. 25 Mangiate di tutto quello che si vende al mercato, senza fare inchieste per motivo di coscienza; 26 perché al Signore appartiene la terra e tutto quello che essa contiene[ce]. 27 Se qualcuno dei non credenti v’invita, e voi volete andarci, mangiate di tutto quello che vi è posto davanti, senza fare inchieste per motivo di coscienza. 28 Ma se qualcuno vi dice: «Questa è carne di sacrifici», non ne mangiate per riguardo a colui che vi ha avvertito e per riguardo alla coscienza [perché al Signore appartiene la terra e tutto quello che essa contiene]; 29 alla coscienza, dico, non tua, ma di quell’altro; infatti, perché sarebbe giudicata la mia libertà dalla coscienza altrui? 30 Se io mangio di una cosa con rendimento di grazie, perché sarei biasimato per quello di cui io rendo grazie?
31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio. 32 Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla chiesa di Dio; 33 così come anch’io compiaccio a tutti in ogni cosa, cercando non l’utile mio ma quello dei molti, perché siano salvati.
11 Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo.
Contegno dell’uomo e della donna
2 (AL)Ora vi lodo [, fratelli,] perché vi ricordate di me in ogni cosa e conservate le mie istruzioni[cf] come ve le ho trasmesse.
3 Ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l’uomo e che il capo di Cristo è Dio. 4 Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto fa disonore al suo capo; 5 ma ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto da un velo fa disonore al suo capo, perché è come se fosse rasa. 6 Perché se la donna non ha il capo coperto, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se per una donna è cosa vergognosa farsi tagliare i capelli o rasare, si copra il capo. 7 Poiché, quanto all’uomo, egli non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell’uomo; 8 perché l’uomo non viene dalla donna, ma la donna dall’uomo[cg]; 9 e l’uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo. 10 Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità. 11 D’altronde, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna. 12 Infatti, come la donna viene dall’uomo, così anche l’uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio. 13 Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto da un velo? 14 Non vi insegna la stessa natura che se l’uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore? 15 Mentre se una donna porta la chioma, per lei è un onore; perché la chioma le è data come ornamento[ch]. 16 Se poi a qualcuno piace essere litigioso, noi non abbiamo tale abitudine; e neppure le chiese di Dio.
La cena del Signore
17 (AM)Nel darvi queste istruzioni non vi lodo, perché vi radunate non per il meglio, ma per il peggio. 18 Poiché, prima di tutto, sento che quando vi riunite in assemblea ci sono divisioni tra voi, e in parte lo credo; 19 infatti è necessario che ci siano tra voi anche delle divisioni, perché quelli che sono approvati siano riconosciuti tali in mezzo a voi. 20 Quando poi vi riunite insieme, quello che fate non è mangiare la cena del Signore; 21 poiché, al pasto comune, ciascuno prende prima la propria cena; e mentre uno ha fame, l’altro è ubriaco. 22 Non avete forse delle case per mangiare e bere? O disprezzate voi la chiesa di Dio e fate vergognare quelli che non hanno nulla? Che vi dirò? Devo lodarvi? In questo non vi lodo.
23 Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «[Prendete, mangiate;] questo è il mio corpo che è dato per voi[ci]; fate questo in memoria di me». 25 Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. 26 Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga».
27 Perciò, chiunque mangerà il pane[cj] o berrà dal calice del Signore indegnamente sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29 poiché chi mangia e beve [indegnamente], mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo [del Signore].
30 Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono[ck]. 31 Ora, se esaminassimo noi stessi non saremmo giudicati; 32 ma quando siamo giudicati siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo. 33 Dunque, fratelli miei, quando vi riunite per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. 34 Se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi riuniate per attirare su di voi un giudizio. Quanto alle altre cose, le regolerò quando verrò.
Varietà dei doni spirituali
12 (AN)Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell’ignoranza. 2 Voi sapete che quando eravate pagani eravate trascinati[cl] dietro agli idoli muti, secondo come vi si conduceva. 3 Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo.
4 Ora vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito. 5 Vi è diversità di ministeri, ma non vi è che un medesimo Signore. 6 Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti.
7 Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. 8 Infatti a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro, parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; 9 a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito[cm]; 10 a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue; 11 ma tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.
La chiesa viene paragonata al corpo umano
12 (AO)Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. 13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito[cn] per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito[co].
14 Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra. 15 Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 16 Se l’orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? 18 Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? 20 Ci sono dunque molte membra, ma c’è un unico corpo; 21 l’occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi». 22 Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli sono invece necessarie; 23 e quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono trattate con maggior decoro, 24 mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno; ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, 25 perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre. 26 Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
27 Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua. 28 E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue. 29 Sono forse tutti apostoli? Sono forse tutti profeti? Sono forse tutti dottori? Fanno tutti dei miracoli? 30 Tutti hanno forse i doni di guarigioni? Parlano tutti in altre lingue? Interpretano tutti?
31 Voi, però, desiderate ardentemente i doni maggiori[cp]!
L’eccellenza dell’amore
(AP)Ora vi mostrerò una via, che è la via per eccellenza.
13 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. 2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso[cq], e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.
4 L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; {l’amore} non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male[cr], 6 non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
8 L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno e la conoscenza verrà abolita, 9 poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; 10 ma quando la perfezione sarà venuta, [allora] quello che è solo in parte sarà abolito. 11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. 12 Poiché ora vediamo come in uno specchio[cs], in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.
13 Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore.
I doni dello Spirito per l’edificazione di tutti i credenti
14 (AQ)Ricercate l’amore e desiderate ardentemente i doni spirituali, principalmente il dono di profezia[ct].
2 Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose. 3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione. 4 Chi parla in altra lingua edifica se stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa.
5 Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetizzaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti perché la chiesa ne riceva edificazione. 6 Dunque, fratelli, se io venissi a voi parlando in altre lingue, che vi servirebbe se la mia parola non vi recasse qualche rivelazione, o qualche conoscenza, o qualche profezia, o qualche insegnamento?
7 Perfino le cose inanimate che danno suono, come il flauto o la cetra, se non danno suoni distinti come si riconoscerà ciò che si suona con il flauto o con la cetra? 8 E se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia? 9 Così anche voi, se con la lingua non proferite un discorso comprensibile come si capirà quello che dite? Parlerete al vento.
10 Ci sono nel mondo non so quante specie di linguaggi e nessun linguaggio è senza significato. 11 Se quindi non comprendo il significato[cu] del linguaggio sarò uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me. 12 Così anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di abbondarne per l’edificazione della chiesa.
13 Perciò chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare; 14 {poiché,} se prego in altra lingua, prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa. 15 Che dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l’intelligenza. 16 Altrimenti, se tu benedici Dio soltanto con lo spirito, colui che occupa il posto come semplice uditore come potrà dire «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che tu dici? 17 Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento, ma l’altro non è edificato. 18 Io ringrazio Dio[cv] che parlo in altre lingue più di tutti voi; 19 ma nella chiesa preferisco dire cinque parole intelligibili[cw] per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua.
20 Fratelli, non siate bambini quanto al ragionare; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto al ragionare, siate uomini compiuti. 21 È scritto nella legge:
«Parlerò a questo popolo per mezzo di persone che parlano altre lingue e per mezzo di labbra straniere; e neppure così mi ascolteranno»[cx], dice il Signore.
22 Quindi le lingue servono di segno non per i credenti, ma per i non credenti; la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti. 23 Quando dunque tutta la chiesa si riunisce, se tutti parlano in altre lingue ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno che siete pazzi? 24 Ma se tutti profetizzano ed entra qualche non credente o qualche estraneo, egli è convinto da tutti, è scrutato da tutti, 25 i segreti del suo cuore[cy] sono svelati; e così, gettandosi giù con la faccia a terra, adorerà Dio, proclamando che Dio è veramente fra voi.
26 Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno [di voi[cz]] un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione. 27 Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo e a turno, e uno interpreti. 28 Se non vi è chi interpreti, tacciano nell’assemblea e parlino a se stessi e a Dio. 29 Anche i profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino; 30 se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente taccia. 31 Infatti tutti potete profetizzare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati. 32 Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti, 33 perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace.
34 Come si fa in tutte le chiese dei santi, le [vostre] donne tacciano nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare; stiano sottomesse, come dice anche la legge. 35 Se vogliono imparare qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è vergognoso per una donna parlare in assemblea. 36 La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è forse pervenuta a voi soli?
37 Se qualcuno pensa di essere profeta o spirituale[da], riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore[db]. 38 E se qualcuno lo vuole ignorare, lo ignori[dc].
39 Pertanto, fratelli miei[dd], desiderate il profetizzare e non impedite il parlare in altre lingue; 40 ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine.
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