Bible in 90 Days
21 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
22 «Figlio d'uomo: Che cos'è questo detto che avete riguardo al paese d'Israele e che afferma: I giorni si prolungano e ogni visione viene meno?
23 Perciò di' loro: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Io farò cessare questo detto, e non lo proferiranno piú in Israele. Anzi di' loro: Si avvicinano i giorni e l'attuazione della parola di ogni visione,
24 perché non ci sarà piú nessuna visione falsa né divinazione ingannevole in mezzo alla casa d'Israele.
25 Poiché io, l'Eterno, parlerò, e la parola che pronuncerò si compirà senza alcun indugio. Sí, nei vostri giorni, o casa ribelle, io pronuncerò una parola e la manderò a compimento», dice il Signore, l'Eterno.
26 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
27 «Figlio d'uomo, ecco, la casa d'Israele dice: "La visione che costui vede riguarda molti giorni nel futuro, ed egli profetizza per tempi lontani".
28 Perciò di' loro: Cosí dice il Signore l'Eterno: Nessuna delle mie parole sarà piú rinviata, ma la parola che pronuncerò sarà mandata a compimento», dice il Signore, l'Eterno.
13 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
2 «Figlio d'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele che profetizzano e di' a quelli che profetizzano secondo il loro cuore: Ascoltate la parola dell'Eterno.
3 Cosí dice il Signore, l'Eterno: Guai ai profeti stolti che seguono il loro spirito senza aver visto nulla.
4 O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi nei deserti.
5 Voi non siete saliti sulle brecce né avete costruito alcun muro intorno alla casa d'Israele, per resistere nella battaglia nel giorno dell'Eterno.
6 Hanno avuto visioni false e divinazioni bugiarde e dicono: "L'Eterno ha detto" mentre l'Eterno non li ha mandati. Tuttavia essi sperano che la loro parola si adempi.
7 Non avete forse avuto visioni false e non avete proferito divinazioni bugiarde? Voi dite: "L'Eterno ha detto" ma io non ho parlato».
8 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché avete proferito falsità e avete avuto visioni bugiarde, eccomi contro di voi», dice il Signore, l'Eterno.
9 «La mia mano sarà contro i profeti che hanno visioni false e proferiscono divinazioni bugiarde. Essi non faranno piú parte al consiglio del mio popolo, non saranno piú scritti nel registro della casa d'Israele e non entreranno nel paese d'Israele; allora riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno.
10 Poiché, sí, poiché hanno fatto sviare il mio popolo, dicendo: "Pace" quando non c'è pace, e quando uno costruisce un muro, essi lo intonacano di malta che non regge,
11 di' a quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadrà: Verrà una pioggia scrosciante e voi, o pietre di grandine, cadrete; si scatenerà un vento tempestoso.
12 ed ecco, quando il muro cadrà, non vi si dirà forse: "Dov'è la malta con cui l'avevate intonacato?"».
13 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Nel mio furore farò scatenare un vento tempestoso, nella mia ira farò cadere una pioggia scrosciante e nel mio furore delle pietre di grandine per un completo sterminio.
14 Cosí demolirò il muro che avete intonacato con malta che non regge, lo rovescerò a terra, e le sue fondamenta saranno scoperte, esso cadrà e voi sarete distrutti insieme ad esso, allora riconoscerete che io sono l'Eterno.
15 Cosí sfogherò il mio furore sul muro e su quelli che l'hanno intonacato di malta che non regge; e vi dirò: il muro non c'è piú e neppure quelli che lo intonacavano,
16 cioè i profeti d'Israele che profetizzavano su Gerusalemme e avevano per essa visioni di pace, mentre non c'èra pace"», dice il Signore, l'Eterno.
17 «Ora tu, figlio d'uomo, volgi la faccia verso le figlie del tuo popolo che profetizzano secondo il loro cuore e profetizza contro di loro.
18 e di' Cosí dice il Signore, l'Eterno: Guai alle donne che cuciono fasce a tutti i polsi e fanno veli per le teste di ogni altezza per dar la caccia alle anime. Credete voi di dar la caccia alle anime del mio popolo e salvare le vostre vite?
19 Voi mi profanate in mezzo al mio popolo per delle manciate d'orzo e per dei pezzi di pane, facendo morire anime che non dovrebbero morire e facendo vivere anime che non dovrebbero vivere, mentendo al mio popolo, che dà ascolto alle menzogne».
20 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro le vostre fasce con le quali date la caccia alle anime come a uccelli; le strapperò dalle vostre braccia e metterò in libertà le anime, quelle anime alle quali date la caccia come a uccelli.
21 Strapperò pure i vostri veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani, ed essi non saranno piú come preda nelle vostre mani, allora riconoscerete che io sono l'Eterno.
22 Infatti avete rattristato il cuore del giusto con menzogne, quando io non lo rattristavo, e avete fortificato le mani dell'empio, perché non si convertisse dalla sua via malvagia per rimanere in vita.
23 Perciò non avrete piú visioni false e non praticherete piú la divinazione, e io libererò il mio popolo dalle vostre mani; allora riconoscerete che io sono l'Eterno».
14 Poi vennero da me alcuni anziani d'Israele e sedettero davanti a me.
2 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
3 «Figlio d'uomo, questi uomini hanno eretto i loro idoli nel loro cuore e hanno posto davanti a sé l'intoppo che li fa cadere nell'iniquità. Mi lascerò dunque consultare da costoro?
4 Perciò parla e di' loro: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Chiunque della casa d'Israele erige i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sè l'intoppo che lo fa cadere nell'iniquità e poi viene dal profeta, gli risponderò io, l'Eterno, a proposito di questo, secondo la moltitudine dei suoi idoli
5 per far presa sui cuori di quelli della casa d'Israele che si sono allontanati da me a motivo di tutti i loro idoli.
6 Perciò di' alla casa d'Israele: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Convertitevi, allontanatevi dai vostri idoli e distogliete la faccia da tutte le vostre abominazioni.
7 Poiché, se un individuo qualsiasi della casa d'Israele o degli stranieri che risiedono in Israele si separa da me, erige i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nell'iniquità e poi viene dal profeta per consultarmi per suo mezzo, gli risponderò io, l'Eterno da me stesso.
8 Volgerò la mia faccia contro quell'uomo, ne farò un segno e un proverbio e lo sterminerò di mezzo al mio popolo; allora riconoscerete che io sono l'Eterno.
9 Ma se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io l'Eterno, ho sedotto quel profeta; stenderò quindi la mia mano contro di lui e lo distruggerò di mezzo al mio popolo d'Israele.
10 Ambedue porteranno la pena della loro iniquità: la pena del profeta sarà uguale alla pena di chi lo consulta,
11 affinché quelli della casa d'Israele, non vadano più errando lontano da me e non si contaminino piú con tutte le loro trasgressioni, ma siano mio popolo e io sia il loro DIO», dice il Signore l'Eterno.
12 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
13 «Figlio d'uomo, se un paese pecca contro di me essendo ripetutamente infedele, io stenderò la mia mano contro di lui, gli spezzerò il sostegno del pane, gli manderò contro la fame e ne sterminerò uomini e bestie.
14 Anche se nel suo mezzo ci fossero questi tre uomini, Noè, Daniele e Giobbe per la loro giustizia salverebbero unicamente se stessi», dice il Signore, l'Eterno.
15 «Se invece facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero e diventasse una desolazione, dove piú nessuno passasse a motivo di quelle bestie
16 anche se nel suo mezzo ci fossero quei tre uomini, com vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «essi non salverebbero né figli né figlie; salverebbero unicamente se stessi, ma il paese sarebbe una desolazione.
17 Oppure se facessi venire la spada contro quel paese e dicessi: "Passi la spada per il paese" e ne sterminasse uomini e bestie,
18 anche se nel suo mezzo ci fossero quei tre uomini, com vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno «essi non salverebbero né figli né figlie, ma salverebbero unicamente se stessi.
19 Oppure se mandassi contro quel paese la peste e riversassi su di esso il mio furore facendo strage e sterminando uomini e bestie,
20 anche se nel suo mezzo ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno «essi non salverebbero né figli né figlie; per la loro giustizia salverebbero unicamente se stessi».
21 Poiché cosí dice il Signore, l'Eterno: «Lo stesso avverrà quando manderò contro Gerusalemme, i miei quattro tremendi giudizi, la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminare uomini e bestie.
22 Ma ecco, vi sarà lasciato un residuo che sarà condotto fuori, figli e figlie; essi verranno da voi e voi vedrete la loro condotta e le loro azioni. Allora sarete consolati del male che ho fatto venire su Gerusalemme, per tutto ciò che ho fatto venire su di lei.
23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni. Cosí riconoscerete che non senza ragione ho fatto quel che ho fatto in mezzo a lei», dice il Signore, l'Eterno.
15 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
2 «Figlio d'uomo, cos'è mai il legno della vite a confronto di tutti gli altri alberi o di qualsiasi ramo che si trova fra gli alberi della foresta?
3 Si può forse prendere il legno per fare qualche lavoro? Si può ricavarne un piolo per appendervi qualche oggetto?
4 Ecco lo si getta nel fuoco a bruciare; il fuoco ne divora due capi e la sua parte centrale è carbonizzata. Può essere mai utile per qualche lavoro?
5 Ecco se quando era intero non serviva per alcun lavoro, quanto meno potrà servire per qualche lavoro, quando il fuoco l'ha divorato e carbonizzato.
6 Perciò, cosí dice il Signore, l'Eterno: Come il legno della vite fra gli alberi della foresta l'ho destinato ad essere bruciato nel fuoco, cosí farò con gli abitanti di Gerusalemme.
7 Volgerò contro di loro la mia faccia. Sono usciti da un fuoco, ma un'altro fuoco li divorerà. Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, quando volgerò contro di loro la mia faccia.
8 Cosí renderò il paese una desolazione, perché sono stati ripetutamente infedeli», dice il Signore, l'Eterno.
16 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta dicendo:
2 «Figlio d'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni,
3 e di': «Cosí dice il Signore, l'Eterno a Gerusalemme: La tua origine e la tua nascita sono dal paese di Canaan; tuo padre era un Amorreo e tua madre una Hittea.
4 Alla tua nascita, il giorno in cui fosti partorita, non ti fu tagliato l'ombelico, non fosti lavata con acqua per pulirti, non fosti sfregata con sale né fosti avvolta in fasce.
5 Nessun occhio ebbe alcun riguardo di te per farti una sola di queste cose, avendo compassione di te; il giorno in cui nascesti tu fosti invece gettata in aperta campagna, per la ripugnanza che avevano nei tuoi confronti.
6 Io ti passai vicino, vidi che ti dibattevi nel sangue e ti dissi mentre eri nel tuo sangue: "Vivi!" Sí, ti dissi mentre eri nel tuo sangue: "Vivi!".
7 Ti feci crescere a miriadi come i germogli dei campi; e tu crescesti, ti facesti grande e diventasti molto bella. Il tuo seno si formò la tua capigliatura crebbe abbondante ma tu eri nuda e nel bisogno.
8 Io ti passai vicino e ti guardai, ed ecco, il tuo tempo era il tempo dell'amore. Cosí stesi il lembo della mia veste su di te e copersi la tua nudità, ti feci un giuramento, stabilii un patto con te e tu divenisti mia», dice il Signore, l'Eterno.
9 «Ti lavai con acqua, ti ripulii interamente del sangue e ti unsi con olio.
10 Ti feci quindi indossare vesti ricamate, ti misi calzari di pelle di tasso, ti cinsi il capo di lino fino e ti ricopersi di seta.
11 Ti abbellii di ornamenti ti misi i braccialetti ai polsi e una collana al collo.
12 Ti misi un anello al naso, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul capo
13 Cosí fosti adorna d'oro e d'argento e fosti rivestita di lino fino di seta e di ricami. Tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti molto, molto bella e giungesti fino a regnare.
14 La tua fama si diffuse tra le nazioni per la tua bellezza, che era perfetta, a motivo del mio splendore che avevo riposto su di te», dice il Signore, l'Eterno.
15 Ma tu ponesti la fiducia nella tua bellezza e ti prostituisti a motivo della tua fama e prodigasti le tue prostituzioni a ogni passante, che era consenziente.
16 Tu prendesti alcune delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi di vari colori e su di essi ti prostituisti, cose che non avrebbero dovuto accadere e neppure esserci.
17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dato, te ne facesti delle immagini d'uomo e ad esse ti prostituisti;
18 poi prendesti le tue vesti ricamate, le ricopristi e offristi davanti ad esse il mio olio e il mio incenso.
19 Anche il mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele di cui ti nutrivo, li ponesti davanti ad esse come un profumo di soave odore; cosí è avvenuto», dice il Signore, l'Eterno.
20 «Inoltre prendesti i tuoi figli e le tue figlie che mi avevi partorito e li sacrificasti loro per essere divorati. Erano forse poca cosa le tue prostituzioni,
21 che tu dovesti scannare i miei figli e offrirli loro facendoli passare per il fuoco?
22 Con tutte le tue abominazioni e le tue prostituzioni non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza, quando eri nuda e nel bisogno e ti dibattevi nel sangue.
23 Ora dopo tutta la tua malvagità, Guai, guai a te!», dice il Signore, l'Eterno;
24 «in ogni piazza ti sei costruita una nicchia e ti sei fatta un alto luogo;
25 all'inizio di ogni strada hai costruito un alto luogo, hai reso abominevole la tua bellezza, e hai allargato le tue gambe ad ogni passante, moltiplicando le tue prostituzioni.
26 Ti sei pure prostituita agli Egiziani, tuoi corpulenti vicini, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocarmi ad ira.
27 Perciò, ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la tua porzione assegnata e ti ho dato in balìa di quelli che ti odiano, le figlie dei Filistei, che hanno vergogna della tua condotta scellerata.
28 Non ancora soddisfatta, ti sei prostituita agli Assiri; sí, ti sei prostituita a loro, senza però essere soddisfatta.
29 Cosí hai moltiplicato le tue prostituzioni col paese di Canaan fino in Caldea, ma neppure con questo sei stata soddisfatta.
30 Com'è depravato il tuo cuore», dice il Signore, l'Eterno, «nel fare tutte queste cose da sfacciata prostituta!
31 Ti costruivi la nicchia all'inizio di ogni strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni piazza, però non eri come una prostituta, perché disprezzavi la paga,
32 ma come una donna adultera, che invece di suo marito accoglie gli stranieri.
33 A tutte le prostitute si fanno regali, ma tu hai fatto regali a tutti i tuoi amanti e con doni li hai indotti a venire a te da ogni parte per le tue prostituzioni.
34 Nelle tue prostituzioni ti sei comportata al contrario delle altre donne: nessuno ti correva dietro per prostituirsi in quanto tu davi la paga invece di ricevere la paga, cosí ti sei comportata al contrario delle altre».
35 Perciò, o prostituta ascolta la parola dell'Eterno.
36 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché il tuo denaro è stato sperperato e la tua nudità scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli e a motivo del sangue dei tuoi figli che hai loro offerto,
37 ecco, io radunerò tutti i tuoi amanti con i quali hai provato piacere, tutti quelli che hai amato insieme a quelli che hai odiato; li radunerò da ogni parte contro di te e scoprirò davanti a loro la tua nudità, perché essi vedano tutta la tua nudità.
38 Ti giudicherò come si giudicano le adultere e quelle che spandono sangue e farò venire su di te il sangue del furore e della gelosia.
39 Ti darò quindi nelle loro mani ed essi abbatteranno la tua nicchia e demoliranno i tuoi alti luoghi, ti spoglieranno inoltre delle tue vesti, porteranno via i tuoi splendidi gioielli e ti lasceranno nuda e nel bisogno.
40 Poi faranno salire contro di te una moltitudine e ti lapideranno con pietre e ti trafiggeranno con le loro spade.
41 Daranno alle fiamme le tue case ed eseguiranno giudizi su di te sotto gli occhi di molte donne; ti farò smettere dal prostituirti e non darai piú alcuna paga.
42 Cosí placherò il mio furore su di te e la mia gelosia si allontanerà da te; mi acqueterò e non mi adirerò piú.
43 Poiché tu non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza e mi hai fatto infuriare con tutte queste cose, ecco, anch'io ti farò ricadere sul capo, le tue azioni», dice il Signore, l'Eterno, «cosí non commetterai altre scelleratezze oltre tutte le tue abominazioni.
44 Chiunque proferirà proverbi, proferirà questo proverbio contro di te: "Quale la madre, tale la figlia".
45 Tu sei veramente figlia di tua madre che ha rigettato il proprio marito e i propri figli, e sei sorella delle tue sorelle che hanno rigettato i loro mariti e i loro figli. Vostra madre era una Hittea e vostro padre un Amorreo.
46 Tua sorella maggiore è Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra; tua sorella minore è Sodoma, che con le sue figlie abita alla tua destra.
47 Tu non soltanto hai camminato nelle loro vie e commesso le loro abominazioni ma, come se questo fosse troppo poco, in tutte le tue vie ti sei corrotta piú di loro.
48 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «tua sorella Sodoma e le sue figlie non hanno fatto ciò che hai fatto tu con le tue figlie.
49 Ecco, questa fu l'iniquità di tua sorella Sodoma: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane e in una grande indolenza, ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero.
50 Erano altezzose e commettevano abominazioni davanti a me; perciò le tolsi di mezzo, quando vidi ciò.
51 Samaria non ha neppure commesso la metà dei tuoi peccati; tu hai moltiplicato le tue abominazioni piú di loro e hai giustificato le tue sorelle con tutte le abominazioni che hai commesso.
52 Tu, che hai giudicato le tue sorelle, porta il tuo vituperio, perché con i peccati che hai commesso ti sei resa piú abominevole di loro; esse sono piú giuste di te. Su vergognati e porta il tuo vituperio, perché hai giustificato le tue sorelle.
53 Quando farò ritornare i loro prigionieri, i prigionieri di Sodoma e le sue figlie, i prigionieri di Samaria e le sue figlie, allora farò ritornare anche i prigionieri della tua cattività che sono in mezzo a loro,
54 affinché porti il tuo vituperio e ti vergogni di tutto ciò che hai fatto, quando le hai confortate.
55 Quando le tue sorelle, Sodoma e le sue figlie, ritorneranno nella loro condizione di prima e Samaria e le sue figlie ritorneranno nella loro condizione di prima, anche tu e le tue figlie ritornerete nella vostra condizione di prima.
56 Tua sorella Sodoma non era neppure menzionata dalla tua bocca nei giorni del tuo orgoglio,
57 prima che la tua malvagità fosse messa a nudo, come avvenne quando fosti oltraggiata dalle figlie della Siria e da tutti quelli intorno ad essa, dalle figlie dei Filistei, che ti disprezzavano da ogni parte.
58 Tu porti la pena della tua scelleratezza e delle tue abominazioni», dice l'Eterno.
59 Poiché cosí dice il Signore, l'Eterno: «Io farò a te come hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento rompendo il patto».
60 «Tuttavia mi ricorderò del patto stabilito con te nei giorni della tua giovinezza e stabilirò con te un patto eterno.
61 Allora ti ricorderai della tua condotta e ti vergognerai, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono piú grandi e quelle che sono piú piccole di te; e io le darò a te per figlie, ma non in virtú del tuo patto.
62 IO stabilirò il mio patto con te e tu riconoscerai che io sono l'Eterno
63 perché ti ricordi, ti vergogni e non apra piú la tua bocca a motivo della tua confusione quando avrò fatto espiazione per tutto ciò che hai fatto», dice il Signore, l'Eterno.
17 La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo:
2 «Figlio d'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola alla casa d'Israele, e di'
3 Cosí dice il Signore l'Eterno: Una grande aquila dalle grandi ali e dalle lunghe penne, ricoperta di piume di svariati colori andò al Libano e tolse la cima di un cedro;
4 staccò il piú alto dei suoi ramoscelli, lo portò in un paese di commercio e lo pose in una città di mercanti.
5 Poi prese un po' di seme del paese e lo piantò in un campo fertile, lo collocò presso acque abbondanti e lo piantò come un salice.
6 Esso crebbe e divenne una vite estesa ma bassa, i cui rami erano rivolti verso l'aquila, mentre le sue radici erano sotto di essa. Cosí diventò una vite che fece rami e mise fronde.
7 Ma c'era un'altra grande aquila, dalle grandi ali e dalle molte piume, ed ecco questa vite rivolse le sue radici verso di essa e distese i suoi rami verso di essa perché l'irrigasse dal solco dov'era piantata.
8 Essa era piantata in un buon terreno presso acque abbondanti, perché potesse mettere rami, portare frutto e diventare una vite magnifica.
9 Di' Cosí dice il Signore l'Eterno. Potrà prosperare? L'aquila non sradicherà forse le sue radici e non taglierà via i suoi frutti per lasciare che si secchi? Cosí tutte le foglie che ha messo si seccheranno. Non ci vorrà tanta forza né molta gente per svellerla dalle radici.
10 Ecco, essa è piantata. Potrà prosperare? Non si seccherà forse completamente, quando il vento dell'est la toccherà? Seccherà nel solco dov'era cresciuta!».
11 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
12 «Di' dunque a questa casa ribelle: Non capite cosa significano queste cose? Di' loro: Ecco, il re di Babilonia è venuto a Gerusalemme, ne ha preso il re e i capi e li ha condotti con sé a Babilonia.
13 Poi ha preso uno di stirpe reale, ha stabilito un patto con lui e gli ha fatto prestare giuramento, Egli ha portato via anche gli uomini potenti del paese,
14 perché il regno fosse abbassato e non si innalzasse ma, osservando il suo patto, potesse essere stabile.
15 Ma questi si è ribellato contro di lui mandando i suoi ambasciatori in Egitto, perché gli dessero cavalli e tanta gente. Potrà prosperare, potrà scampare chi ha fatto tali cose? Può rompere il patto e ciò nonostante scampare?
16 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «egli morirà nel luogo dove dimora il re che lo ha fatto re e di cui ha disprezzato il giuramento e rotto il patto, vicino a lui, in mezzo a Babilonia.
17 Faraone non gli presterà aiuto col suo potente esercito e con tanta gente in guerra, quando eleveranno terrapieni e costruiranno torri per sterminare molte vite umane.
18 Egli ha disprezzato il giuramento infrangendo il patto; eppure ecco, dopo aver dato la mano, ha fatto tutte queste cose. Egli non scamperà».
19 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Com'è vero che io vivo, il mio giuramento che ha disprezzato e il mio patto che ha infranto li farò ricadere sul suo capo.
20 Stenderò su di lui la mia rete e sarà preso nel mio laccio. Lo condurrò a Babilonia e là eseguirò il giudizio su di lui per il tradimento commesso contro di me.
21 Tutti i fuggiaschi con le sue schiere cadranno di spada, mentre i superstiti saranno dispersi a tutti i venti. Cosí riconoscerete che io, l'Eterno, ho parlato».
22 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Io prenderò un ramoscello dalla punta del cedro piú alto e lo pianterò; dalla cima dei suoi giovani rami staccherò un tenero ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto ed elevato.
23 Lo pianterò sull'alto monte d'Israele; metterà rami, porterà frutto e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui dimoreranno uccelli di ogni specie; essi dimoreranno all'ombra dei suoi rami,
24 Cosí tutti gli alberi della campagna sapranno che io, l'Eterno, ho abbassato l'albero alto e innalzato l'albero basso, ho fatto seccare l'albero verde e fatto germogliare l'albero secco. Io, l'Eterno, ho parlato e lo farò».
18 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
2 «Cosa intendete dire quando usate questo proverbio circa il paese d'Israele, dicendo: I padri hanno mangiato l'uva acerba e i denti dei figli si sono allegati?
3 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «non userete piú questo proverbio in Israele.
4 Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l'anima del padre come l'anima del figlio sono mie. L'anima che pecca morirà.
5 Se uno è giusto e pratica l'equità e la giustizia,
6 se non mangia sui monti e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del suo vicino e non si accosta a donna mentre è impura,
7 se non opprime nessuno, se restituisce il suo pegno al debitore, se non compie alcuna rapina, se dà il suo pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo.
8 se non presta a interesse e non dà ad usura, se ritrae la sua mano dall'iniquità e giudica secondo equità fra uomo e uomo,
9 se cammina nei miei statuti e osserva i miei decreti agendo con fedeltà, questi è giusto e certamente vivrà», dice il Signore, l'Eterno.
10 «Ma se ha generato un figlio violento, che spande il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose
11 (mentre il padre non ha commesso nessuna di queste cose), e mangia sui monti e contamina la moglie del suo vicino,
12 opprime il povero e il bisognoso, compie rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi agli idoli, commette abominazioni,
13 presta a interesse e dà ad usura, vivrà forse costui? Egli non vivrà. Poiché ha commesso tutte queste abominazioni certamente morrà; il suo sangue ricadrà su lui.
14 Ma se costui genera un figlio che, vedendo tutti i peccati commessi dal padre, se ne rende conto ma non li commette
15 non mangia sui monti, non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, non contamina la moglie del suo vicino,
16 non opprime alcuno, non prende pegni, non compie rapine, ma dà il suo pane all'affamato, copre di vesti l'ignudo,
17 trattiene la sua mano dall'opprimere il povero, non prende interesse né usura, osserva i miei decreti e cammina nei miei statuti, costui non morirà per l'iniquità del padre; egli certamente vivrà.
18 Suo padre invece, poiché ha oppresso e ha compiuto rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al suo popolo, ecco egli morirà per la sua iniquità.
19 Tuttavia voi dite: "Perché il figlio non porta l'iniquità del padre?" Poiché il figlio pratica l'equità e la giustizia, osserva tutti i miei statuti e li mette in pratica, certamente egli vivrà.
20 L'anima che pecca morirà, il figlio non porterà l'iniquità del padre e il padre non porterà l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà su di lui, l'empietà dell'empio sarà su di lui.
21 Se però l'empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutti i miei statuti e pratica l'equità e la giustizia, egli certamente vivrà; non morirà.
22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesso sarà piú ricordata contro di lui; egli vivrà per la giustizia che pratica.
23 Provo forse piacere della morte dell'empio?»; dice il Signore, l'Eterno, «e non piuttosto che egli si converta dalle sue vie e viva?
24 Ma se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità e imita tutte le abominazioni che l'empio fa vivrà forse costui? Tutta la giustizia che ha compiuto non sarà piú ricordata; per la trasgressione che ha compiuto e per il peccato che ha commesso, egli morirà a causa di essi.
25 Tuttavia voi dite: "La via del Signore non è giusta". Ascoltate ora, o casa d'Israele: è proprio la mia via che non è giusta, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste?
26 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, e a causa di questo muore, muore per l'iniquità che ha commesso.
27 Se invece l'empio si allontana dall'empietà che commetteva e pratica l'equità e la giustizia, egli salverà la sua anima.
28 Poiché ha considerato di allontanarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morirà.
29 Tuttavia la casa d'Israele dice: "La via del Signore non è giusta". Sono proprio le mie vie che non sono giuste, o casa d'Israele, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste?
30 Perciò giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d'Israele», dice il Signore, l'Eterno. «Ravvedetevi e abbandonate tutte le vostre trasgressioni cosí l'iniquità non vi sarà piú causa di rovina.
31 Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo. Perché mai vorreste morire, o casa d'Israele?
32 Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore», dice il Signore, l'Eterno. «Convertitevi dunque e vivrete».
19 Tu innalza una lamentazione sui principi d'Israele e di':
2 «Che cos'era tua madre? Una leonessa: stava accovacciata tra i leoni, allevava i suoi piccoli in mezzo ai leoncelli.
3 Fece crescere uno dei suoi piccoli che divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda e divorò uomini.
4 Anche le nazioni sentirono parlare di lui; egli fu preso nella loro fossa e lo condussero incatenato nel paese d'Egitto.
5 Quando essa vide che l'attesa si protraeva e la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello.
6 Esso andava e veniva fra i leoni; divenne un leoncello, imparò a sbranare la preda e divorò uomini.
7 Venne a conoscere i loro luoghi desolati e devastò le loro città; il paese con tutto quello che conteneva fu desolato al rumore del suo ruggito.
8 Ma contro di lui vennero le nazioni da tutte le regioni circostanti, tesero su di lui la loro rete e fu preso nella loro fossa.
9 Lo misero incatenato in una gabbia e lo condussero al re di Babilonia; lo condussero in una fortezza, perché la sua voce non fosse piú udita sui monti d'Israele.
10 Tua madre era simile a una vite piantata vicino alle acque; era rigogliosa e aveva molti rami per l'acqua abbondante.
11 Aveva rami robusti idonei per scettri reali, nella sua altezza sovrastava sul folto dei rami ed appariva nella sua elevatezza per la moltitudine dei suoi rami.
12 Ma fu sradicata con furore e gettata a terra; il vento dell'est ne seccò il frutto i suoi forti rami furono strappati via e seccarono, il fuoco li divorò.
13 Ora è piantata nel deserto in un suolo arido ed assetato;
14 un fuoco è uscito da una verga dei suoi rami e ne ha divorato il frutto; in essa non c'è piú alcun ramo robusto idoneo per scettri reali». Questa è una lamentazione ed è diventata una lamentazione.
20 Or avvenne nel settimo anno, il dieci del quinto mese, che alcuni degli anziani, d'Israele, vennero a consultare l'Eterno e sedettero davanti a me.
2 Quindi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
3 «Figlio d'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Siete venuti per consultarmi? Com'è vero che io vivo, non mi lascerò consultare da voi», dice il Signore, l'Eterno.
4 «Vuoi giudicarli, vuoi giudicarli, figlio d'uomo? Fa' loro conoscere le abominazioni dei loro padri,
5 e di' loro: Cosí dice il Signore, l'Eterno: il giorno in cui scelsi Israele e alzai la mano in giuramento ai discendenti della casa di Giacobbe, e mi feci loro conoscere nel paese d'Egitto, alzai la mano in giuramento a loro, dicendo: "Io sono l'Eterno, il vostro DIO"
6 In quel giorno alzai la mano giurando loro di farli uscire dal paese d'Egitto e di condurli in un paese che avevo esplorato per loro dove scorre latte e miele, la gloria di tutti i paesi.
7 Quindi dissi loro: Ognuno getti via le abominazioni che sono davanti ai suoi occhi e non contaminatevi con gli idoli d'Egitto. Io sono l'Eterno, il vostro DIO.
8 Ma essi si ribellarono, contro di me e non vollero ascoltarmi nessuno d'essi gettò via le abominazioni che erano davanti ai suoi occhi e non abbandonò gli idoli d'Egitto. Allora decisi di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira in mezzo al paese d'Egitto.
9 Tuttavia io agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni in mezzo alle quali si trovavano, agli occhi delle quali mi ero fatto loro conoscere, per farli uscire dal paese d'Egitto.
10 Cosí li feci uscire dal paese d'Egitto e li condussi nel deserto.
11 Diedi loro i miei statuti e feci loro conoscere i miei decreti, osservando i quali l'uomo vivrà per essi.
12 Inoltre diedi loro i miei sabati, affinché fossero un segno fra me e loro, perché conoscessero che io, sono l'Eterno che li santifico.
13 Ma la casa d'Israele si ribellò contro di me nel deserto; non camminarono secondo i miei statuti e rigettarono i miei decreti, osservando i quali l'uomo vivrà per essi, e profanarono grandemente i miei sabati. Cosí io decisi di riversare su di loro il mio furore nel deserto, per consumarli.
14 Tuttavia io agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni, agli occhi delle quali io li avevo fatti uscire dall'Egitto.
15 Alzai perfino la mano nel deserto, giurando loro che non li avrei fatti entrare nel paese che avevo loro dato, dove scorre latte e miele, la gloria di tutti i paesi,
16 perché avevano rigettato i miei decreti, non avevano camminato secondo i miei statuti e avevano profanato i miei sabati, perché il loro cuore andava dietro ai loro idoli.
17 Tuttavia il mio occhio li risparmiò dalla distruzione e non li sterminai interamente nel deserto.
18 Dissi quindi ai loro figli nel deserto: "Non camminate secondo gli statuti dei vostri padri, non osservate i loro decreti e non contaminatevi con i loro idoli.
19 Io sono l'Eterno, il vostro DIO, camminate secondo i miei statuti, osservate i miei decreti e metteteli in pratica,
20 santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, affinché conosciate che io sono l'Eterno il vostro DIO"
21 Ma i figli si; ribellarono contro di me; non camminarono secondo i miei statuti e non osservarono i miei decreti per metterli in pratica, osservando i quali l'uomo vivrà per essi; profanarono i miei sabati, e cosí io decisi di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira nel deserto.
22 Tuttavia io ritirai la mia mano ed agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni, agli occhi delle quali li avevo fatti uscire dall'Egitto.
23 Alzai però la mano nel deserto, giurando loro che li avrei dispersi fra le nazioni e li avrei disseminati per tutti i paesi,
24 perché non mettevano in pratica i miei decreti, ma rigettavano i miei statuti, profanavano i miei sabati, e i loro occhi erano rivolti agli idoli dei loro padri.
25 Perciò diedi loro statuti non buoni e decreti per i quali non potevano vivere;
26 e li contaminai con i loro stessi doni, in quanto facevano passare per il fuoco ogni loro primogenito, per ridurli alla desolazione affinché riconoscessero che io sono l'Eterno.
27 Perciò figlio d'uomo, parla alla casa d'Israele e di' loro: Cosí dice il Signore, l'Eterno. I vostri padri mi hanno oltraggiato anche in questo, comportandosi infedelmente con me:
28 dopo che li ebbi introdotti nel paese, per il quale avevo alzato la mano e giurato, essi volsero lo sguardo ad ogni alto colle e a ogni albero frondoso e là offrirono i loro sacrifici e là presentarono le loro offerte provocanti; là pure misero i loro profumi di odor soave e là versarono le loro libazioni.
29 Allora dissi loro: Che cos'è l'alto luogo al quale voi andate?. Cosí si è continuato a chiamarlo alto luogo fino al giorno d'oggi.
30 Per questo di' alla casa d'Israele: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Volete contaminarvi seguendo le vie dei vostri padri e prostituirvi ai loro idoli esecrandi?
31 Quando infatti offrite i vostri doni e fate passare per il fuoco i vostri figli, vi contaminate fino al giorno d'oggi con tutti i vostri idoli. Perciò non mi lascerò consultare da voi, o casa d'Israele. Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io non mi lascerò consultare da voi.
32 E non avverrà affatto ciò che vi viene in mente, quando dite: "Noi saremo come i gentili, come le famiglie degli altri paesi, che rendono un culto al legno e alla pietra"».
33 «Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io regnerò su di voi con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato.
34 Vi farò uscire di mezzo ai popoli e vi radunerò dai paesi nei quali siete stati dispersi con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato,
35 e vi condurrò nel deserto dei popoli, e là eseguirò il mio giudizio su di voi, faccia a faccia.
36 Come ho eseguito il mio giudizio sui vostri padri nel deserto del paese d'Egitto, cosí eseguirò il mio giudizio su di voi», dice il Signore, l'Eterno.
37 «Vi farò passare sotto la verga e vi riporterò nei vincoli del patto.
38 Separerò di mezzo a voi i ribelli, e quelli che sono infedeli verso di me; li farò uscire dal paese dove dimorano, ma non entreranno nel paese d'Israele; allora riconoscerete che io sono l'Eterno.
39 Voi dunque, casa d'Israele», cosí parla il Signore, l'Eterno: «Andate, servite ognuno i vostri idoli; ma in seguito mi darete ascolto e non profanerete più il mio santo nome con i vostri doni e con i vostri idoli.
40 Poiché sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele», dice il Signore, l'Eterno, «là tutta la casa d'Israele, tutti quanti saranno nel paese, mi servirà; là io mi compiacerò di loro, là richiederò le vostre offerte e le primizie dei vostri doni insieme a tutte le vostre cose consacrate.
41 Io mi compiacerò di voi come di un profumo di odore soave, quando vi avrò fatti uscire di mezzo ai popoli e vi avrò radunati dai paesi nei quali siete stati dispersi; e sarò santificato in voi agli occhi, delle nazioni.
42 Voi riconoscerete che io sono l'Eterno, quando vi condurrò nella terra d'Israele, nel paese per il quale avevo alzato la mano e giurato di dare ai vostri padri.
43 Là ricorderete la vostra condotta e tutte le azioni con le quali vi siete contaminati e proverete disgusto di voi stessi per tutte le malvagità che avete commesso.
44 Cosí riconoscerete che io sono l'Eterno, quando agirò con voi per amore del mio nome e non secondo la vostra condotta malvagia né secondo le vostre azioni corrotte, o casa d'Israele dice il Signore, l'Eterno».
45 (021-1) La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo:
46 (021-2) «Figlio d'uomo. rivolgi la faccia verso il sud, parla apertamente contro il sud e profetizza contro la foresta della campagna, il Neghev,
47 (021-3) e di' alla foresta del Neghev: Ascolta la parola dell'Eterno. Cosí dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io accendo in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco; la fiamma ardente non si spegnerà e ogni faccia dal sud al nord sarà bruciata.
48 (021-4) Ogni carne vedrà che io, l'Eterno, l'ho acceso; non si spegnerà».
49 (021-5) Allora dissi: «Ah, Signore, Eterno essi dicono di me: Costui non parla forse in parabole?
21 (021-6) La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
2 (021-7) «Figlio d'uomo, rivolgi la faccia verso Gerusalemme, parla apertamente contro i luoghi santi e profetizza contro il paese d'Israele;
3 (021-8) e di' al paese d'Israele: Cosí dice l'Eterno: Ecco io sono contro di te. Io estrarrò la mia spada dal suo fodero e reciderò da te giusti e malvagi.
4 (021-9) Poiché voglio recidere da te giusti e malvagi, la mia spada uscirà dal suo fodero contro ogni carne dal sud al nord.
5 (021-10) Cosí ogni carne riconoscerà che io l'Eterno, ho estratto la mia spada dal suo fodero e non vi rientrerà piú.
6 (021-11) Perciò tu, figlio d'uomo, gemi con i lombi rotti e gemi con dolore davanti ai loro occhi.
7 (021-12) E avverrà che quando ti domanderanno: "Perché gemi?" risponderai: "Per la notizia che sta per giungere ogni cuore si struggerà, tutte le mani s'indeboliranno, tutti gli spiriti verranno meno e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua". Ecco la cosa giunge e si compirà», dice il Signore, l'Eterno.
8 (021-13) La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
9 (021-14) «Figlio d'uomo, profetizza e di Cosí dice il Signore. Di Una spada, una spada è affilata e anche lucidata.
10 (021-15) affilata per fare un gran massacro e affilata per lampeggiare. Potremo forse rallegrarci? Voi disprezzate lo scettro di mio figlio come se fosse un qualsiasi legno.
11 (021-16) Il Signore l'ha data a lucidare per impugnarla, la spada è affilata e lucidata per darla in mano di chi uccide.
12 (021-17) Grida e urla, figlio d'uomo, perché sarà usata contro il mio popolo, contro tutti i principi d'Israele, essi saranno consegnati in potere della spada insieme al mio popolo. Perciò percuotiti la coscia,
13 (021-18) perché è una prova. Che cosa accadrebbe se non ci fosse piú neppure lo scettro sprezzante?», dice il Signore, l'Eterno.
14 (021-19) «Perciò tu, figlio d'uomo, profetizza e batti le mani, lascia che la spada raddoppi e triplichi i suoi colpi: è la spada del massacro, è la spada del grande massacro, che li circonda da ogni lato.
15 (021-20) Ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte perché il loro cuore si strugga e molti cadano. Ah è fatta per brillare, è affilata per il massacro.
16 (021-21) Spada, sii spietata, volgiti a destra volgiti a sinistra, ovunque è diretta la tua lama.
17 (021-22) Anch'io batterò le mani e sfogherò il mio furore. Io, l'Eterno, ho parlato».
18 (021-23) La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
19 (021-24) «Tu, figlio d'uomo, traccia due strade, per le quali passi la spada del re di Babilonia, partiranno ambedue dallo stesso paese. Metti un indicatore stradale, mettilo all'inizio della strada che porta alla città.
20 (021-25) Traccia una strada per la quale la spada vada a Rabbah, città dei figli di Ammon, e un'altra perché vada in Giuda, contro Gerusalemme, città fortificata.
21 (021-26) Infatti il re di Babilonia sta al crocevia della strada, all'inizio delle due strade, per fare divinazione: agita le frecce, consulta gli idoli domestici, esamina il fegato.
22 (021-27) Nella sua destra il responso della divinazione designa Gerusalemme per collocarvi gli arieti, per aprire la bocca e ordinare il massacro, per alzar la voce con grida di guerra, per collocare gli arieti contro le porte, per innalzare terrapieni e per costruire torri,
23 (021-28) Ma per essi questo sarà come una falsa divinazione agli occhi di quelli che hanno fatto loro giuramenti. Ma egli si ricorderà della loro iniquità, perché siano presi».
24 (021-29) Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché avete fatto ricordare la vostra iniquità, essendo le vostre trasgressioni messe a nudo e i vostri peccati palesati in tutte le vostre azioni; poiché siete stati ricordati, sarete presi dalla mano del nemico.
25 (021-30) E tu, o corrotto e malvagio principe d'Israele, il cui giorno è giunto al tempo della punizione finale»
26 (021-31) cosi dice il Signore, l'Eterno: «Deponi il turbante, togliti la corona; le cose non saranno piú le stesse: ciò che è basso sarà innalzato e ciò che è alto sarà abbassato.
27 (021-32) Devastazione, devastazione, io la compirò. Ed essa non sarà piú restaurata, finché non verrà colui a cui appartiene il giudizio e al quale io la darò.
28 (021-33) E tu, figlio d'uomo, profetizza e di Cosí dice il Signore, l'Eterno, riguardo ai figli di Ammon a e riguardo al loro obbrobrio e di' la spada, la spada è sguainata, è lucidata per il massacro, per divorare, per lampeggiare.
29 (021-34) mentre hanno per te false visioni e fanno a te divinazioni bugiarde, per metterti sul collo dei malvagi uccisi, il cui giorno è giunto al tempo della punizione finale.
30 (021-35) Rimetti la spada nel suo fodero. Io ti giudicherò nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine.
31 (021-36) Riverserò su di te la mia indignazione, soffierò contro di te nel fuoco della mia ira e ti consegnerò in mano di uomini brutali, artefici di distruzione.
32 (021-37) Sarai preda del fuoco, il tuo sangue sarà sparso in mezzo al paese; non sarai piú ricordata, perché io, l'Eterno, ho parlato».
22 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
2 «Ora, figlio d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai la città sanguinaria? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni
3 Poi di Cosí dice il Signore, l'Eterno: La città versa il sangue nel suo mezzo per far venire il suo tempo; inoltre fa idoli contro se stessa per contaminarsi.
4 Per il sangue che hai versato ti sei resa colpevole e ti sei contaminata per gli idoli che hai fatto. Hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni, perciò ti renderò il vituperio delle nazioni e lo scherno di tutti i paesi.
5 Quelli che sono vicini e quelli che sono lontani da te si faranno beffe di te o contaminata di fama e piena di disordine.
6 Ecco i principi d'Israele: ognuno ha usato il suo potere per versare il sangue in te.
7 In te si disprezza il padre e la madre in mezzo a te si opprime lo straniero, in te si maltratta l'orfano e la vedova.
8 Tu hai disprezzato le mie cose sante e hai profanato i miei sabati.
9 In te c'è gente che calunnia per versare sangue, in te c'è chi mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze.
10 In te si scopre la nudità del padre, in te si umilia la donna durante la sua impurità.
11 Uno commette abominazione con la moglie del suo prossimo, l'altro contamina d'incesto la sua nuora un'altro ancora in te umilia sua sorella, figlia di suo padre.
12 In te si ricevono regali per versare il sangue, tu esigi interesse ad usura, hai realizzato guadagni dal prossimo con inganno e hai dimenticato me», dice il Signore l'Eterno.
13 «Ma ecco io batto le mani per il disonesto guadagno che hai fatto e per il sangue versato che è in mezzo a te.
14 Potrà reggere il tuo cuore o potranno rimanere forti le tue mani nei giorni in cui agirò contro di te? Io l'Eterno, ho parlato e lo farò.
15 Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi ed eliminerò da te la tua immondizia.
16 Tu profanerai te stessa agli occhi delle nazioni e riconoscerai che io sono l'Eterno».
17 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
18 «Figlio d'uomo, la casa d'Israele è diventata per me tutta scorie: sono tutti bronzo, stagno, ferro e piombo in mezzo a una fornace; sono diventati scorie d'argento».
19 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco io vi radunerò in mezzo a Gerusalemme.
20 Come si raduna argento, bronzo, ferro piombo e stagno in mezzo alla fornace e si soffia su di essi il fuoco per fonderli cosí nella mia ira e nel mio furore vi radunerò, vi metterò là e vi fonderò
21 Vi radunerò e soffierò su di voi col fuoco della mia ira e voi sarete fusi in mezzo ad essa.
22 Come l'argento è fuso in mezzo alla fornace cosí voi sarete fusi in mezzo alla città; e riconoscerete che io l'Eterno, ho riversato su di voi il mio furore».
23 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
24 «Figlio d'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra che non è stata purificata o bagnata da pioggia in un giorno di indignazione.
25 La cospirazione dei suoi profeti nel suo mezzo è come un leone ruggente che sbrana la preda, essi divorano la gente, si appropriano di tesori e cose preziose, accrescono le vedove in mezzo ad essa.
26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza tra l'impuro e il puro e distolgono i loro occhi dai miei sabati, per cui io sono profanato in mezzo a loro.
27 I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda per versare sangue e distruggere anime per realizzare un ingiusto guadagno.
28 I suoi profeti intonacano per loro con malta che non regge avendo visioni false e proferendo divinazioni bugiarde per loro, e dicono: Cosí dice il Signore, l'Eterno mentre l'Eterno non ha parlato.
29 Il popolo del paese pratica l'oppressione, compie rapine, maltratta il povero e il bisognoso e opprime lo straniero violando la giustizia.
30 Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi, ma non l'ho trovato.
31 Perciò io riverserò su di loro la mia indignazione, li consumerò col fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno.
23 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
2 «Figlio d'uomo, c'erano due donne figlie della stessa madre,
3 che si prostituirono in Egitto. Si prostituirono nella loro giovinezza; là furono compresse le loro mammelle e là fu stretto il loro vergine seno.
4 I loro nomi sono: Oholah la maggiore e Oholibah sua sorella. Esse erano mie e partorirono figli e figlie. I loro nomi sono: Oholah è Samaria, Oholibah è Gerusalemme.
5 Anche se era mia, Oholah si prostituí e si infiammò per i suoi amanti, gli Assiri suoi vicini,
6 vestiti di porpora, governatori e principi, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli.
7 Ella si prostituí con loro, con tutti i migliori uomini di Assiria, e si contaminò con tutti quelli per i quali si era infiammata, con tutti i loro idoli.
8 Non abbandonò le prostituzioni dell'Egitto, quando si erano coricati con lei nella sua giovinezza, avevano stretto il suo vergine seno e riversato su di lei la loro prostituzione.
9 Perciò l'abbandonai in mano dei suoi amanti, in mano dei figli di Assiria, per i quali si era infiammata.
10 Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e li uccisero con la spada. Ella divenne una favola fra le donne ed eseguirono su di lei la punizione.
11 Sua sorella Oholibah vide questo, ma nei suoi amoreggiamenti divenne piú corrotta di lei e le sue prostituzioni furono peggiori di quelle della sua sorella.
12 Si infiammò per i figli di Assiria suoi vicini, governatori e principi vestiti splendidamente, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti.
13 Io vidi che si era contaminata, entrambe seguivano la stessa via.
14 Ma essa aumentò le sue prostituzioni; vide uomini ritratti sulla parete, immagini di Caldei dipinte in rosso,
15 con cinture intorno ai lombi, con ampi turbanti in capo, tutti con l'aspetto di capitani, somiglianti ai figli di Babilonia in Caldea, loro terra natìa.
16 Appena li vide, essa si infiammò per loro e mandò loro messaggeri in Caldea.
17 Allora i figli di Babilonia vennero da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro prostituzioni. Essa si contaminò con loro, ma poi si allontanò da loro.
18 Essa mise a nudo le sue prostituzioni e mise a nudo la sua vergogna, perciò io mi allontanai da lei, come mi ero allontanato da sua sorella.
19 Tuttavia essa moltiplicò le sue prostituzioni, ricordandosi dei giorni della sua giovinezza, quando si era prostituita nel paese di Egitto.
20 Si infiammò per i suoi amanti, la cui carne è come la carne degli asini e la cui emissione è come quella dei cavalli.
21 Cosí tu ricordasti la dissolutezza della tua gioventú, quando gli Egiziani stringevano il tuo seno per le tue mammelle giovanili.
22 Perciò, Oholibah, cosí dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io susciterò contro di te i tuoi amanti, dai quali ti sei allontanata, e li farò venire contro di te da tutte le parti:
23 i figli di Babilonia e tutti i Caldei, quelli di Pekod, Shoa e Koa, tutti i figli di Assiria con loro, tutti giovani attraenti, governatori e principi, capitani e uomini famosi, tutti montati su cavalli.
24 Essi verranno contro di te con armi, carri e ruote e con una moltitudine di popoli; disporranno tutt'intorno contro di te scudi piccoli e grandi ed elmi. Rimetterò loro il giudizio, ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi.
25 Indirizzerò la mia gelosia contro di te, ed essi ti tratteranno con furore: ti asporteranno il naso e gli orecchi, e i tuoi superstiti cadranno di spada, prenderanno i tuoi figli e le tue figlie e i tuoi superstiti saranno divorati dal fuoco.
26 Ti spoglieranno delle tue vesti e porteranno via i tuoi bei gioielli.
27 Cosí farò cessare la tua dissolutezza e la tua prostituzione iniziata nel paese d'Egitto; non alzerai piú gli occhi verso di loro e non ti ricorderai piú dell'Egitto».
28 Poiché cosí dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io ti do in mano di quelli che odii, in mano di quelli dai quali ti sei allontanata.
29 Essi ti tratteranno con odio, porteranno via tutto il frutto del tuo lavoro e ti lasceranno nuda e nel bisogno. Sarà messa a nudo la torpitudine delle tue prostituzioni, sí, la dissolutezza delle tue prostituzioni.
30 Queste cose ti saranno fatte, perché ti sei prostituita andando dietro alle nazioni perché ti sei contaminata con i loro idoli.
31 Tu hai camminato per la via di tua sorella, perciò ti metterò in mano la sua stessa coppa».
32 Cosí dice il Signore l'Eterno: «Tu berrai la coppa di tua sorella, profonda e larga; sarai derisa e schernita, perché la coppa ha grande capacità.
33 Sarai ricolma di ubriachezza e di dolore, la coppa della desolazione e della devastazione la coppa di tua sorella Samaria.
34 Tu la berrai, la scolerai, ne romperai i cocci e ti lacererai il seno, perché io ho parlato». dice il Signore, l'Eterno.
35 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché mi hai dimenticato e mi hai gettato dietro le spalle, porterai anche tu la pena della tua dissolutezza e delle tue prostituzioni».
36 Quindi l'Eterno mi disse: «Figlio d'uomo non giudicherai tu Oholah, e Oholibah? Dichiara dunque loro le loro abominazioni.
37 Infatti hanno commesso adulterio, hanno sangue sulle loro mani, hanno commesso adulterio con i loro idoli e hanno addirittura fatto passare per il fuoco per essere divorati gli stessi loro figli che mi avevano partorito.
38 E anche questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati,
39 Dopo aver immolato i loro figli ai loro idoli, in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario per profanarlo ecco cosa hanno fatto in mezzo al mio tempio.
Copyright © 1991 by La Buona Novella s.c.r.l.