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Bible in 90 Days

An intensive Bible reading plan that walks through the entire Bible in 90 days.
Duration: 88 days
La Nuova Diodati (LND)
Version
Marco 9:14 - Luca 1:80

14 Ritornato poi dai discepoli, vide una grande folla intorno a loro e degli scribi, che disputavano con loro.

15 E subito tutta la folla, vedutolo, sbigottí e accorse a salutarlo.

16 Allora egli domandò agli scribi: «Di che cosa discutete con loro?».

17 Ed uno della folla, rispondendo, disse: «Maestro, ti avevo condotto mio figlio che ha uno spirito muto,

18 e dovunque lo afferra, lo strazia ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Cosí ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto».

19 Ed egli, rispondendogli, disse: «O generazione incredula, fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? portatelo da me».

20 Ed essi glielo portarono. Ma appena lo vide, lo spirito lo scosse con violenza, e il fanciullo, caduto a terra, si rotolava schiumando.

21 E Gesú domandò al padre di lui: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli disse: «Dalla sua fanciullezza.

22 E spesso lo ha gettato nel fuoco e nell'acqua per distruggerlo ma, se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».

23 E Gesú gli disse: «Se tu puoi credere, ogni cosa è possibile a chi crede».

24 Subito il padre del fanciullo, gridando con lacrime, disse: «Io credo Signore, sovvieni alla mia incredulità».

25 Allora Gesú, vedendo accorrere la folla, sgridò lo spirito immondo dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare mai piú in lui».

26 E il demone, gridando e straziandolo grandemente, se ne uscí. E il fanciullo divenne come morto, sicché molti dicevano: «E' morto».

27 Ma Gesú, presolo per mano, lo sollevò, ed egli si alzò in piedi.

28 Or quando Gesú fu entrato in casa, i suoi discepoli lo interrogarono in privato: «Perché non abbiamo noi potuto scacciarlo?».

29 Ed egli disse loro: «Questa specie di spiriti non si può scacciare in altro modo, se non con la preghiera e il digiuno».

30 Poi, partiti di là, attraversarono la Galilea; ed egli non voleva che alcuno lo sapesse.

31 Egli infatti ammaestrava i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sarà presto dato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno; ma dopo essere stato ucciso, risusciterà il terzo giorno»

32 Essi però non comprendevano questo parlare e avevano timore di interrogarlo.

33 Giunsero poi a Capernaum, e quando fu in casa, domandò loro: «Di che discutevate fra di voi per la strada?».

34 Ed essi tacquero, perché per via avevano discusso intorno a chi fra di loro fosse il piú grande.

35 Allora, postosi a sedere, egli chiamò i dodici, e disse loro: «Se alcuno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti».

36 E preso un bambino, lo pose in mezzo a loro; poi, presolo in braccio, disse loro:

37 «Chiunque riceve uno di questi bambini nel mio nome, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato».

38 Allora Giovanni, prendendo la parola, gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto un tale che non ci segue scacciare demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perché non ci segue».

39 Ma Gesú disse: «Non glielo proibite, perché nessuno può fare un'opera potente nel nome mio, e subito dopo dire male di me.

40 Poiché chi non è contro di noi, è per noi.

41 Chiunque infatti vi dà da bere un bicchiere d'acqua nel nome mio, perché siete di Cristo, io vi dico in verità che non perderà affatto la sua ricompensa».

42 «E chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata intorno al collo una pietra da mulino e che fosse gettato in mare.

43 Ora, se la tua mano ti è occasione di peccato, tagliala; è meglio per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile,

44 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne.

45 E se il tuo piede ti è occasione di peccato, taglialo, è meglio per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella Geenna, nel fuoco inestinguibile,

46 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne.

47 E se l'occhio tuo ti è occasione di peccato, cavalo; è meglio per te entrare con un occhio solo nella vita, che averne due ed essere gettato nella Geenna del fuoco,

48 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne.

49 Poiché ognuno deve essere salato col fuoco, e ogni sacrificio deve essere salato col sale.

50 Il sale è buono, ma se il sale diviene insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri».

10 Poi, partendo di là, si recò nel territorio della Giudea lungo il Giordano, e di nuovo le folle si radunarono intorno a lui, ed egli nuovamente, come al solito, le ammaestrava.

E i farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «E' lecito al marito ripudiare la moglie?».

Ed egli, rispondendo, disse loro: «Che cosa vi ha comandato Mosè?».

Essi dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di divorzio e di ripudiare la moglie».

E Gesú, rispondendo, disse loro: «Fu a causa della durezza del vostro cuore che egli scrisse questa disposizione;

ma al principio della creazione, Dio li fece maschio e femmina.

Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie;

e i due diverranno una stessa carne; cosí non sono piú due, ma una sola carne.

L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha unito!».

10 E in casa i suoi discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento.

11 Allora egli disse loro: «Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei.

12 Similmente, se la moglie lascia il proprio marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

13 Allora, gli furono presentati dei fanciulli, perché li toccasse, ma i discepoli sgridavano coloro che li portavano.

14 E Gesú, nel vedere ciò, si indignò, e disse loro: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio.

15 In verità vi dico che chiunque non riceve il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrerà in esso».

16 E, presili in braccio, li benedisse, imponendo loro le mani.

17 Ora, mentre stava per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro; e inginocchiatosi davanti a lui, gli chiese: «Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?».

18 E Gesú gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.

19 Tu conosci i comandamenti: "Non commettere adulterio. Non uccidere. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non frodare. Onora tuo padre e tua madre"».

20 Ed egli, rispondendo, gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia fanciullezza».

21 Allora Gesú, fissandolo nel volto, l'amò e gli disse: «Una cosa ti manca; va

22 Ma egli, rattristatosi per quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni.

23 Allora Gesú, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!».

24 E i discepoli sbigottirono alle sue parole. Ma Gesú, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Figli, quanto è difficile, per coloro che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio.

25 E piú facile che un cammello passi per la cruna, di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».

26 Ed essi, ancora piú stupiti, dicevano fra di loro: «E chi dunque può essere salvato?».

27 Ma Gesú, fissando lo sguardo su di loro, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio»,

28 E Pietro prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito».

29 Allora Gesú, rispondendo, disse: «Io vi dico in verità che non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o poderi per amor mio e dell'evangelo,

30 che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle madre, figli e poderi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna.

31 Ma molti primi saranno ultimi, e molti ultimi saranno primi».

32 Or essi si trovavano in viaggio per salire a Gerusalemme, e Gesú li precedeva, ed essi erano sgomenti e lo seguivano con timore. Ed egli presi nuovamente i dodici in disparte, prese a dir loro quello che gli sarebbe accaduto:

33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; ed essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno nelle mani dei gentili,

34 i quali lo scherniranno, lo flagelleranno, gli sputeranno addosso e l'uccideranno, ma il terzo giorno egli risusciterà».

35 Allora Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendo: «Maestro, noi desideriamo che tu faccia per noi ciò che ti chiederemo».

36 Ed egli disse loro: «Che volete che io vi faccia?».

37 Essi gli dissero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria».

38 E Gesú disse loro: «Voi non sapete quello che domandate. Potete voi bere il calice che io berrò ed essere battezzati del battesimo di cui io sono battezzato?». Essi gli dissero: «Sí, lo possiamo».

39 E Gesú disse loro: «Voi certo berrete il calice che io bevo e sarete battezzati del battesimo di cui io sono battezzato,

40 ma quanto a sedere alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me darlo, ma è per coloro ai quali è stato preparato».

41 Udito ciò, gli altri dieci cominciarono ad indignarsi contro Giacomo e Giovanni.

42 Ma Gesú, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti i sovrani delle nazioni le signoreggiano, e i loro grandi esercitano dominio su di esse;

43 ma tra voi non sarà cosí; anzi chiunque vorrà diventare grande tra voi, sarà vostro servo;

44 e chiunque fra voi vorrà essere il primo, sarà schiavo di tutti.

45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».

46 Giunsero cosí a Gerico. E come egli usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una grande folla, un certo figlio di Timeo, Bartimeo il cieco, sedeva lungo la strada mendicando.

47 Or avendo udito che chi passava era Gesú il Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Gesú, Figlio di Davide, abbi pietà di me!».

48 Molti lo sgridavano affinché tacesse ma egli gridava ancora piú forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».

49 E Gesú, fermatosi, ordinò che lo si chiamasse. Chiamarono dunque il cieco dicendogli: «Fatti animo, alzati, egli ti chiama!».

50 Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzò e venne a Gesú.

51 E Gesú, rivolgendogli la parola, disse: «Che vuoi che io ti faccia?». Il cieco gli disse: «Rabboni, che io recuperi la vista!».

52 E Gesú gli disse: «Va la tua fede a ti ha guarito». E in quell'istante recuperò la vista e si mise a seguire Gesú per la via.

11 Ora quando furono giunti vicino a Gerusalemme, verso Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, Gesú mandò due dei suoi discepoli,

dicendo loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte e, appena entrati in esso, troverete un puledro d'asino legato, sul quale nessuno è ancora salito; scioglietelo e conducetelo da me.

E se qualcuno vi dice: "Perché fate questo?". Rispondete: "Il Signore ne ha bisogno. Lo rimanderà qui subito"».

Essi dunque andarono e trovarono il puledro legato vicino ad una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero.

Alcuni dei presenti dissero loro: «Cosa fate? Perché sciogliete il puledro?».

Ed essi risposero loro come Gesú aveva loro indicato, e quelli li lasciarono andare.

Allora essi condussero il puledro a Gesú, vi posero sopra i loro mantelli, ed egli vi si sedette sopra.

E molti stendevano i loro vestiti sulla strada, e altri tagliavano rami dagli alberi e li spargevano sulla strada.

E tanto quelli che precedevano come quelli che seguivano, gridando, dicevano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!

10 Benedetto il regno di Davide nostro padre, che viene nel nome del Signore. Osanna nei luoghi altissimi!».

11 Cosí Gesú entrò in Gerusalemme e nel tempio; e, dopo aver osservato bene ogni cosa, essendo ormai tardi, uscí con i dodici diretto a Betania.

12 Il giorno seguente, usciti da Betania, egli ebbe fame.

13 E, vedendo da lontano un fico che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualcosa; ma, avvicinatosi ad esso, non vi trovò altro che foglie, perché non era il tempo dei fichi.

14 Allora Gesú, rivolgendosi al fico, disse: «Nessuno mangi mai piú frutto da te in eterno». E i suoi discepoli l'udirono.

15 Cosí giunsero a Gerusalemme. E Gesú, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi.

16 E non permetteva ad alcuno di portare oggetti attraverso il tempio.

17 E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?" Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladroni!».

18 Ora gli scribi e i capi dei sacerdoti, avendo udito queste cose, cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era rapita in ammirazione del suo insegnamento.

19 E, quando fu sera, Gesú uscí fuori dalla città.

20 Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo videro seccato fin dalle radici.

21 E Pietro, ricordandosi, gli disse: «Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato».

22 Allora Gesú, rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio!

23 Perche in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: "Spostati e gettati nel mare" e non dubiterà in cuor suo ma crederà che quanto dice avverrà qualunque cosa dirà, gli sarà concesso.

24 Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete.

25 E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati.

26 Ma se voi non perdonate, neanche il Padre vostro, che è nei cieli, perdonerà i vostri peccati».

27 Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; e mentre egli passeggiava per il tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani, si accostarono a lui,

28 e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato codesta autorità per fare queste cose?».

29 E Gesú, rispondendo, disse loro: «Anch'io vi domanderò una cosa, rispondetemi dunque, ed io vi dirò con quale autorità faccio queste cose.

30 Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».

31 Ed essi ragionavano tra di loro, dicendo: «Se diciamo dal cielo, egli dirà: "Perché dunque non gli credeste?"

32 Ma se diciamo dagli uomini, noi abbiamo paura del popolo, poiché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta».

33 Perciò, rispondendo, dissero a Gesú: «Non lo sappiamo». E Gesú, rispondendo, disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

12 Poi egli cominciò a parlar loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, vi fece attorno una siepe, vi scavò un luogo dove pigiare l'uva, vi costruí una torre, e l'affidò a dei vignaioli, poi se ne andò lontano.

Nella stagione della raccolta inviò a quei vignaioli un servo per ricevere da loro la sua parte del frutto della vigna.

Ma essi lo presero, lo batterono e lo rimandarono a mani vuote.

Egli mandò loro di nuovo un altro servo; ma essi, dopo avergli tirate delle pietre, lo ferirono alla testa e lo rimandarono vilipeso.

Ne inviò ancora un altro e questi lo uccisero. Poi ne mandò molti altri, e di questi alcuni furono percossi, altri uccisi.

Gli restava ancora uno da mandare: il suo amato figlio. Per ultimo mandò loro anche lui, dicendo: "avranno almeno rispetto per mio figlio"

Ma quei vignaioli dissero fra loro: "Costui è l'erede, venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra"

Cosí lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna.

Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri.

10 Non avete neppure letto questa scrittura: "La pietra che gli edificatori hanno scartata è divenuta la testata d'angolo.

11 Ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri"?».

12 Allora essi cercavano di prenderlo, perché avevano capito che egli aveva detto quella parabola contro di loro; ma ebbero paura della folla; e, lasciatolo, se ne andarono.

13 Gli mandarono poi alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nelle parole.

14 Ed essi, giunti, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. è lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?».

15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché lo veda».

16 Essi glielo portarono. Ed egli disse loro: «Di chi è questa immagine e questa iscrizione?». Essi gli dissero: «Di Cesare».

17 Allora Gesú rispose e disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio». Ed essi si meravigliarono di lui.

18 Poi si presentarono a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo interrogarono, dicendo:

19 «Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello di lui deve sposare la vedova per suscitare una discendenza a suo fratello.

20 Ora vi erano sette fratelli; il primo prese moglie e morí senza lasciare figli.

21 Quindi la prese il secondo, ma anche questi morí senza lasciare figli; cosí pure il terzo.

22 Tutti e sette l'ebbero per moglie, e morirono senza lasciare figli. Infine, dopo tutti, morí anche la donna.

23 Nella risurrezione dunque, quando risusciteranno, di chi di loro sarà ella moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta per moglie».

24 Ma Gesú, rispondendo, disse loro: «Non è proprio per questo che siete in errore, perché non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio?

25 Infatti, quando gli uomini risusciteranno dai morti, né si ammoglieranno nè si mariteranno, ma saranno come gli angeli in cielo.

26 Riguardo poi alla risurrezione dei morti, non avete letto nel libro di Mosé come Dio gli parlò dal roveto, dicendo io sono il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe

27 Egli non è Dio dei morti, ma Dio dei viventi. Voi, dunque, vi sbagliate grandemente».

28 Allora uno degli scribi che aveva udita la loro discussione, riconoscendo che egli aveva loro risposto bene, si accostò e gli domandò: «Qual è il primo comandamento di tutti?».

29 E Gesú gli rispose: «Il primo comandamento di tutti è: "ascolta, Israele: Il Signore Dio nostro è l'unico Signore",

30 e: "ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Questo è il primo comandamento.

31 E il secondo è simile a questo: "ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi».

32 Allora lo scriba gli disse: «Bene, Maestro. Hai detto secondo verità che vi è un sol Dio e non ve n'è alcun altro all'infuori di lui;

33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l'anima e con tutta la forza, e amare il prossimo come se stessi vale piú di tutti gli olocausti e i sacrifici»,

34 E Gesú, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno ardiva piú interrogarlo.

35 E Gesú, insegnando nel tempio, prese a dire: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è Figlio di Davide?

36 Poiché Davide stesso, per lo Spirito Santo, disse: "il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi".

37 Davide stesso dunque lo chiama Signore; come può dunque egli essere suo figlio?». E la maggior parte della folla lo ascoltava con piacere.

38 Ed egli diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti ed essere salutati nelle piazze,

39 e avere i primi seggi nelle sinagoghe, e i primi posti nei conviti,

40 che divorano le case delle vedove e per mettersi in mostra, fanno lunghe preghiere; essi riceveranno una piú dura condanna».

41 E Gesú, postosi a sedere di fronte alla cassa del tesoro, osservava come la gente vi gettava il denaro; e tanti ricchi ne gettavano molto.

42 Venuta una povera vedova, vi gettò due spiccioli, cioè un quadrante.

43 E Gesú, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro piú di tutti gli altri.

44 Poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, mentre ella, nella sua povertà, vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

13 Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!».

E Gesú, rispondendo, gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà diroccata».

E, come egli era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte:

«Dicci, quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose dovranno compiersi?».

E Gesú, rispondendo loro, prese a dire: «Guardate che nessuno vi seduca.

Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "sono io" e ne sedurranno molti.

Ora, quando udrete parlare di guerre e di rumori di guerre, non vi turbate perché bisogna che queste cose avvengano; ma non sarà ancora la fine.

Infatti si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi, carestie ed agitazioni. Queste cose non saranno altro che l'inizio delle doglie di parto.

Badate a voi stessi! Poiché vi consegneranno ai tribunali e sarete battuti nelle sinagoghe; sarete portati davanti ai governatori e ai re, per causa mia, in testimonianza a loro.

10 Ma prima bisogna che l'evangelo sia predicato fra tutte le genti.

11 Ora, quando vi condurranno via per consegnarvi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che dovrete dire, e non lo premeditate; ma dite ciò che vi sarà dato in quell'istante, perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.

12 Ora, il fratello consegnerà a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.

13 E voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

14 «Or quando vedrete l'abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele, posta dove non dovrebbe essere (chi legge intenda), allora coloro che saranno nella Giudea fuggano ai monti.

15 E chi sarà sul tetto di casa non scenda, né entri in casa a prendere qualcosa da casa sua.

16 E chi sarà nei campi non torni indietro a prendersi il vestito.

17 Or guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni!

18 E pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno.

19 Perché in quei giorni vi sarà una grande tribolazione, la piú grande che sia mai venuta dall'inizio della creazione fatta da Dio fino ad oggi, né mai piú vi sarà.

20 E se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti, che egli ha scelto, il Signore ha abbreviato quei giorni.

21 Allora, se qualcuno vi dirà: "ecco qui il Cristo" ovvero: "eccolo là", non gli credete.

22 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.

23 Voi però state attenti; ecco, io vi ho predetto ogni cosa».

24 «Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore;

25 le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate.

26 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire nelle nuvole, con grande potenza e gloria.

27 Egli allora manderà i suoi angeli e raccoglierà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.

28 Or dal fico imparate questa similitudine: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi sapete che l'estate è vicina.

29 Cosí anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte.

30 In verità vi dico che questa generazione non passerà, prima che tutte queste cose siano avvenute.

31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

32 «Ma quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, né gli angeli nel cielo, né il Figlio, ma solo il Padre.

33 State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento.

34 E come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la propria casa, dandone l'autorità ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio ordinasse di vegliare.

35 Vegliate dunque, perché non sapete quando il padrone di casa verrà; se di sera, a mezzanotte, al cantar del gallo o al mattino;

36 perché, venendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.

37 Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».

14 Ora, due giorni dopo era la Pasqua e la festa degli Azzimi; e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesú con inganno e ucciderlo.

Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo».

Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, entrò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato di autentico nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di alabastro, glielo versò sul capo.

Alcuni si sdegnarono fra di loro e dissero: «Perché tutto questo spreco di olio?

Poiché si poteva vendere quest'olio per piú di trecento denari e darli ai poveri». Ed erano indignati contro di lei.

Ma Gesú disse: «Lasciatela fare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di me.

Perché i poveri li avrete sempre con voi; e quando volete, potete far loro del bene, ma non avrete sempre me.

Ella ha fatto ciò che poteva; ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura.

Ma in verità vi dico che in tutto il mondo, ovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che costei ha fatto».

10 Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti, per consegnarlo nelle loro mani.

11 Ed essi, udito ciò, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Cosí egli cercava un'occasione propizia per tradirlo.

12 Ora, nel primo giorno della festa degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a prepararti da mangiare la Pasqua?».

13 Allora egli mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e incontrerete un uomo, che porta una brocca piena d'acqua; seguitelo.

14 E là dove entrerà, dite al padron di casa: "Il Maestro chiede: Dov'è la stanza in cui mangerò la Pasqua con i miei discepoli?"

15 Egli allora vi mostrerà una grande sala di sopra arredata e pronta; là apparecchiate per noi».

16 I suoi discepoli andarono e, giunti in città, trovarono come egli aveva loro detto; e apparecchiarono la Pasqua.

17 Quando fu sera, egli giunse con i dodici.

18 E, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesú disse: «In verità vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà».

19 Allora essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?». E un altro disse: «Sono forse io?».

20 Ed egli, rispondendo, disse loro: «è uno dei dodici che intinge con me nel piatto.

21 Si, il Figlio dell'uomo se ne va come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito. Sarebbe stato meglio per lui, se quell'uomo non fosse mai nato!».

22 E mentre essi mangiavano, Gesú prese del pane e, dopo averlo benedetto lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo».

23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero.

24 Quindi disse loro: «Questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto, che è sparso per molti.

25 In verità vi dico che non berrò piú del frutto della vigna fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio».

26 E, dopo aver cantato un inno, uscirono, dirigendosi verso il monte degli Ulivi.

27 E Gesú disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati di me questa notte, perché sta scritto: "Percuoterò il Pastore e le pecore saranno disperse".

28 Ma dopo che sarò risuscitato, io vi precederò in Galilea».

29 E Pietro gli disse: «Anche se tutti gli altri si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò».

30 E Gesú gli disse: «In verità ti dico che oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte».

31 Ma egli con piú fermezza diceva: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò affatto». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.

32 Poi essi arrivarono ad un luogo chiamato Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui, finché io abbia pregato».

33 Quindi prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e cominciò ad essere preso da timore e angoscia;

34 e disse loro: «L'anima mia è grandemente rattristata, fino alla morte, rimanete qui e vegliate».

35 E, andato un poco avanti, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, si allontanasse da lui quell'ora.

36 E disse: «Abba, Padre, ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi».

37 Quindi, tornato indietro, trovò i discepoli che dormivano e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non hai avuto la forza di vegliare una sola ora?

38 Vegliate e pregate per non entrare in tentazione, certo lo spirito è pronto, ma la carne è debole».

39 Se ne andò di nuovo e pregò, dicendo le medesime parole.

40 Ritornato, trovò i discepoli nuovamente addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti e non sapevano che cosa rispondergli.

41 Infine, ritornò per la terza volta e disse loro: «Dormite pure ora e riposatevi, basta! L'ora è giunta. Ecco, il Figlio dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori.

42 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».

43 E in quell'istante, mentre egli parlava ancora, giunse Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran turba con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti dagli scribi e dagli anziani.

44 Or chi lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò è lui. Pigliatelo e conducetelo via sotto buona scorta».

45 E, come fu giunto, subito si accostò a lui e disse: «Rabbi, Rabbi»; e lo baciò caldamente!

46 Essi allora gli misero le mani addosso e lo arrestarono.

47 E uno dei presenti trasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise un orecchio.

48 Allora Gesú, rispondendo. disse: «Siete venuti con spade e bastoni per catturarmi, come se fossi un brigante?

49 Eppure, ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e voi non mi avete preso; ma questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture!».

50 Allora i discepoli, abbandonatolo, se ne fuggirono tutti.

51 Ed un certo giovane lo seguiva, avvolto in un lenzuolo sul corpo nudo, ed essi lo afferrarono.

52 Ma egli, lasciato il lenzuolo. se ne fuggí nudo dalle loro mani.

53 Essi allora condussero Gesú dal sommo sacerdote, presso il quale si radunarono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.

54 E Pietro lo seguí da lontano fin dentro il cortile del sommo sacerdote, dove si mise a sedere con le guardie, scaldandosi vicino al fuoco.

55 Ora i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio, cercavano qualche testimonianza contro Gesú, per farlo morire; ma non ne trovavano.

56 Molti infatti deponevano il falso contro di lui; ma le loro testimonianze non erano concordi.

57 Allora alcuni, alzatisi, testimoniarono il falso contro di lui, dicendo:

58 «Noi l'abbiamo udito dire: "Io distruggerò questo tempio fatto da mani, e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani"».

59 Ma neppure su questo la loro testimonianza era concorde.

60 Allora il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesú, dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».

61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo, il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?».

62 E Gesú disse: «Sí, io lo sono. E voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza e venire con le nuvole del cielo».

63 Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?

64 Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E tutti lo giudicarono reo di morte.

65 Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a bendargli il viso, a dargli degli schiaffi ed a dirgli: «Indovina». E le guardie lo percuotevano.

66 Or mentre Pietro era giú nel cortile, sopraggiunse una serva del sommo sacerdote.

67 E, visto Pietro che si scaldava, lo guardò attentamente e disse: «Anche tu eri con Gesú Nazareno».

68 Ma egli negò dicendo: «Non lo conosco e non capisco ciò che dici». Uscí quindi fuori nel vestibolo, e il gallo cantò.

69 Or la serva, vedutolo di nuovo, cominciò a dire ai presenti: «Costui è uno di loro».

70 Ma egli negò ancora. E, poco dopo, i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Veramente tu sei uno di loro; infatti sei Galileo e il tuo parlare lo rivela».

71 Ma egli cominciò a maledire e a giurare: «Io non conosco quest'uomo di cui parlate».

72 E il gallo cantò per la seconda volta; allora Pietro si ricordò della parola che Gesú gli aveva detta: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». E, pensando a ciò, scoppiò a piangere.

15 E al mattino presto, i capi dei sacerdoti con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesú, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato.

E Pilato gli domandò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli, rispondendo, gli disse: «Tu lo dici».

E i capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; ma egli non rispondeva nulla.

Pilato lo interrogò di nuovo, dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano?».

Ma Gesú non rispose piú nulla, tanto che Pilato ne rimase meravigliato.

Or ad ogni festa era solito rilasciare loro un prigioniero, chiunque essi chiedessero.

Vi era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme ad altri compagni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una sommossa.

E la folla, gridando, cominciò a domandare che facesse come aveva sempre fatto per loro.

Allora Pilato rispose loro, dicendo: «Volete che vi liberi il re dei Giudei?».

10 Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia.

11 Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere piuttosto che liberasse loro Barabba.

12 E Pilato, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Che volete dunque che faccia di colui che voi chiamate il re dei Giudei?».

13 Ed essi gridarono di nuovo: «Crocifiggilo!».

14 E Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridarono ancora piú forte: «Crocifiggilo!».

15 Perciò Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba. E, dopo aver flagellato Gesú, lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

16 Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè nel pretorio, e convocarono l'intera coorte.

17 Lo vestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo.

18 Cominciarono poi a salutarlo dicendo: «Salve, re dei Giudei!».

19 E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, lo adoravano.

20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono delle sue vesti, poi lo portarono fuori per crocifiggerlo.

21 E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirene che tornava dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo, perché portasse la sua croce.

22 Poi condussero Gesú al luogo detto Golgota che significa: Luogo del teschio.

23 Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra, ma egli non lo prese.

24 E, dopo averlo crocifisso, spartirono le sue vesti, tirandole a sorte, per sapere che cosa toccasse a ciascuno.

25 Era l'ora terza quando lo crocifissero.

26 E l'iscrizione che indicava il motivo della condanna, posta sopra lui, diceva: "il re dei Giudei"

27 Crocifissero pure con lui due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra.

28 Cosí si adempí la Scrittura che dice: «Egli è stato annoverato fra i malfattori».

29 E coloro che passavano lí vicino lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo riedifichi

30 salva te stesso e scendi giú dalla croce!».

31 Similmente anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano tra di loro: «Egli ha salvato gli altri, e non può salvare se stesso.

32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, affinché lo vediamo e crediamo». Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo ingiuriavano.

33 Poi, venuta l'ora sesta, si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona.

34 E all'ora nona, Gesú gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lammà sabactanì?». Che, tradotto vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?.».

35 E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: «Ecco, egli chiama Elia!».

36 Allora uno di loro accorse, inzuppò una spugna nell'aceto e, postala su una canna, gli diede da bere, dicendo: «Lasciate, vediamo se viene Elia a tirarlo giú».

37 Ma Gesú, emesso un forte grido, rese lo spirito.

38 Allora il velo del tempio, si squarciò in due, dall'alto in basso.

39 E il centurione che stava di fronte a Gesú, visto che dopo aver gridato cosí aveva reso lo spirito, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio».

40 Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano, fra di esse vi erano Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il minore e di Iose e Salome

41 che lo seguivano e lo servivano quando era in Galilea; e ce n'erano molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

42 Poi, avvicinandosi ormai la sera, poiché era la Preparazione, cioè la vigilia del sabato,

43 Giuseppe d'Arimatea, un rispettabile membro del consiglio, che aspettava anch'egli il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato e domandò il corpo di Gesú.

44 E Pilato si meravigliò che fosse già morto. E, chiamato il centurione, gli domandò se fosse morto da molto tempo.

45 E, rassicurato dal centurione, concesse il corpo a Giuseppe.

46 E questi, comperato un lenzuolo e deposto Gesú dalla croce, lo avvolse nel lenzuolo e lo mise in un sepolcro che era stato scavato nella roccia; poi rotolò una pietra davanti all'entrata del sepolcro.

47 E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, osservavano dove egli veniva deposto.

16 Ora, trascorso il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome acquistarono degli aromi a per andare ad imbalsamare Gesú.

La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole.

E dicevano fra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra dall'entrata del sepolcro?».

Ma, alzando gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata, sebbene fosse molto grande.

Entrate dunque nel sepolcro, videro un giovanetto che sedeva dal lato destro vestito di bianco, e rimasero spaventate.

Ed egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesú il Nazareno che è stato crocifisso; è risuscitato, non è qui, ecco il luogo dove l'avevano posto.

Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete come vi ha detto».

Ed esse, uscite prontamente, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremore e stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.

Ora Gesú, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni.

10 Ed ella andò e l'annunciò a quelli che erano stati con lui, i quali erano afflitti e piangevano.

11 Ma essi, sentendo dire che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.

12 Dopo queste cose, apparve in altra forma a due di loro, che erano in cammino verso la campagna,

13 Anch'essi andarono ad annunziarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.

14 Infine apparve agli undici mentre erano a tavola e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a coloro che lo avevano visto risuscitato.

15 Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura;

16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.

17 E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue;

18 prenderanno in mano dei serpenti anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno».

19 Il Signore Gesú dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio.

20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l'accompagnavano. Amen.

Poiché molti hanno intrapreso ad esporre ordinatamente la narrazione delle cose che si sono verificate in mezzo a noi,

come ce le hanno trasmesse coloro che da principio ne furono testimoni oculari e ministri della parola,

è parso bene anche a me, dopo aver indagato ogni cosa accuratamente fin dall'inizio, di scrivertene per ordine, eccellentissimo Teofilo,

affinché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate.

Ai giorni di Erode, re della Giudea, vi era un certo sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia; sua moglie era discendente da Aaronne e si chiamava Elisabetta.

Erano entrambi giusti agli occhi di Dio, camminando irreprensibili in tutti i comandamenti e le leggi del Signore.

Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed entrambi erano già avanzati in età.

Or avvenne che, mentre Zaccaria esercitava il suo ufficio sacerdotale davanti a Dio nell'ordine della sua classe,

secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio del Signore per bruciare l'incenso.

10 Intanto l'intera folla del popolo stava fuori in preghiera, nell'ora dell'incenso.

11 Allora un angelo del Signore gli apparve, stando in piedi alla destra dell'altare dell'incenso.

12 Al vederlo Zaccaria fu turbato e preso da paura,

13 Ma l'angelo gli disse: «Non temere Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, al quale porrai nome Giovanni.

14 Ed egli sarà per te motivo di gioia e di allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita.

15 Perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà né vino né bevande inebrianti e sarà ripieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre.

16 E convertirà molti dei figli d'Israele al Signore, loro Dio.

17 Ed andrà davanti a lui nello spirito e potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto».

18 E Zaccaria disse all'angelo: «Da che cosa conoscerò questo? Poiché io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni».

19 E l'angelo, rispondendo, gli disse: «Io sono Gabriele che sto alla presenza di Dio, e sono stato mandato per parlarti e annunziarti queste buone novelle.

20 Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo».

21 Intanto il popolo aspettava Zaccaria e si meravigliava che egli si trattenesse cosí a lungo nel tempio.

22 Ma, quando uscí, non poteva parlare loro; allora essi compresero che egli aveva avuto una visione nel tempio; egli faceva loro dei cenni, ma rimase muto.

23 E avvenne che, quando furono compiuti i giorni del suo servizio, egli ritornò a casa sua.

24 Ora, dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta concepí; e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva:

25 «Ecco cosa mi ha fatto il Signore nei giorni, in cui ha volto il suo sguardo su di me per rimuovere la mia vergogna tra gli uomini».

26 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,

27 ad una vergine fidanzata a un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria.

28 E l'angelo, entrato da lei, disse: «Salve, o grandemente favorita, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne»

29 Ma quando lo vide, ella rimase turbata alle sue parole, e si domandava cosa potesse significare un tale saluto.

30 E l'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.

31 Ed ecco, tu concepirai nel grembo e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesú.

32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre;

33 e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine».

34 E Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché io non conosco uomo?».

35 E l'angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà, pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato figlio di Dio.

36 Ed ecco Elisabetta, tua parente, ha anch'ella concepito un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese per lei, che era chiamata sterile

37 poiché nulla è impossibile con Dio».

38 Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

39 Ora in quei giorni Maria si levò e si recò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda,

40 ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta.

41 E avvenne che, appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le sobbalzò nel grembo, ed Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo,

42 ed esclamò a gran voce, dicendo: «Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo.

43 E perché mi accade questo, che la madre del mio Signore venga a me?

44 Poiché, ecco, appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, il bambino è sobbalzato di gioia nel mio grembo.

45 Ora, beata è colei che ha creduto, perché le cose dettele da parte del Signore avranno compimento».

46 E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore,

47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore,

48 perché egli ha avuto riguardo alla bassezza della sua serva, poiché ecco d'ora in poi tutte le generazioni mi proclameranno beata,

49 perché il Potente mi ha fatto cose grandi, e Santo è il suo nome!

50 E la sua misericordia si estende di generazione in generazione verso coloro che lo temono.

51 Egli ha operato potentemente col suo braccio; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

52 ha rovesciato i potenti dai loro troni ed ha innalzato gli umili

53 ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote.

54 Egli ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia

55 come aveva dichiarato ai nostri padri, ad Abrahamo e alla sua progenie, per sempre».

56 E Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, poi se ne tornò a casa sua.

57 Ora giunse per Elisabetta il tempo di partorire, e diede alla luce un figlio.

58 I suoi vicini e i parenti, udendo che il Signore le aveva usato grande misericordia, si rallegrarono con lei.

59 Ed avvenne che nell'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e intendevano chiamarlo Zaccaria, col nome di suo padre;

60 ma sua madre intervenne e disse: «No, si chiamerà invece Giovanni».

61 Ed essi le dissero: «Non vi è alcuno nella tua parentela che si chiami con questo nome».

62 Cosí domandarono con cenni a suo padre, come voleva che lo si chiamasse.

63 Egli allora chiese una tavoletta e vi scrisse: «Il suo nome è Giovanni». E tutti si meravigliarono.

64 In quell'istante la sua bocca si aperse e la sua lingua si sciolse, e parlava benedicendo Dio.

65 E tutti i loro vicini furono presi da timore, e tutte queste cose erano divulgate per tutta la regione montuosa della Giudea.

66 E tutti coloro che le udirono, le riposero nel cuore loro, dicendo: «Chi sarà mai questo bambino?». E la mano del Signore era con lui.

67 E Zaccaria, suo padre, fu ripieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo:

68 «Benedetto sia il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e compiuto la redenzione per il suo popolo;

69 e ci ha suscitato una potente salvezza nella casa di Davide suo servo

70 come egli aveva dichiarato per bocca dei suoi santi profeti fin dai tempi antichi, perché fossimo salvati

71 dai nostri nemici e dalle mani di tutti coloro che ci odiano,

72 per usare misericordia verso i nostri padri e ricordarsi del suo santo patto,

73 il giuramento fatto ad Abrahamo nostro padre,

74 per concederci che, liberati dalle mani dei nostri nemici, lo potessimo servire senza paura,

75 in santità e giustizia davanti a lui tutti i giorni della nostra vita.

76 E tu, o piccolo bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché tu andrai davanti alla faccia del Signore a preparare le sue vie,

77 per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza, nel perdono dei loro peccati;

78 grazie alle viscere di misericordia de nostro Dio, per cui l'aurora dall'alto ci visiterà,

79 per illuminare quelli che giacevano nelle tenebre e nell'ombra della morte, per guidare i nostri passi nella via della pace».

80 Intanto il bambino cresceva e si fortificava nello spirito, e rimase nei deserti fino al giorno che egli doveva manifestarsi ad Israele.

La Nuova Diodati (LND)

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