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Bible in 90 Days

An intensive Bible reading plan that walks through the entire Bible in 90 days.
Duration: 88 days
Conferenza Episcopale Italiana (CEI)
Version
Proverbi 7:1-20:21

Figlio mio, custodisci le mie parole
e fà tesoro dei miei precetti.
Osserva i miei precetti e vivrai,
il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi.
Lègali alle tue dita,
scrivili sulla tavola del tuo cuore.
Dì alla sapienza: «Tu sei mia sorella»,
e chiama amica l'intelligenza,
perché ti preservi dalla donna forestiera,
dalla straniera che ha parole di lusinga.
Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le grate,
ecco vidi fra gli inesperti,
scorsi fra i giovani un dissennato.
Passava per la piazza, accanto all'angolo della straniera,
e s'incamminava verso la casa di lei,
all'imbrunire, al declinare del giorno,
all'apparir della notte e del buio.
10 Ecco farglisi incontro una donna,
in vesti di prostituta e la dissimulazione nel cuore.
11 Essa è audace e insolente,
non sa tenere i piedi in casa sua.
12 Ora è per la strada, ora per le piazze,
ad ogni angolo sta in agguato.
13 Lo afferra, lo bacia
e con sfacciataggine gli dice:
14 «Dovevo offrire sacrifici di comunione;
oggi ho sciolto i miei voti;
15 per questo sono uscita incontro a te
per cercarti e ti ho trovato.
16 Ho messo coperte soffici sul mio letto,
tela fine d'Egitto;
17 ho profumato il mio giaciglio di mirra,
di aloè e di cinnamòmo.
18 Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
19 poiché mio marito non è in casa,
è partito per un lungo viaggio,
20 ha portato con sé il sacchetto del denaro,
tornerà a casa il giorno del plenilunio».
21 Lo lusinga con tante moine,
lo seduce con labbra lascive;
22 egli incauto la segue,
come un bue va al macello;
come un cervo preso al laccio,
23 finché una freccia non gli lacera il fegato;
come un uccello che si precipita nella rete
e non sa che è in pericolo la sua vita.
24 Ora, figlio mio, ascoltami,
fà attenzione alle parole della mia bocca.
25 Il tuo cuore non si volga verso le sue vie,
non aggirarti per i suoi sentieri,
26 perché molti ne ha fatti cadere trafitti
ed erano vigorose tutte le sue vittime.
27 La sua casa è la strada per gli inferi,
che scende nelle camere della morte.

Seconda personificazione della Sapienza

La Sapienza forse non chiama
e la prudenza non fa udir la voce?
In cima alle alture, lungo la via,
nei crocicchi delle strade essa si è posta,
presso le porte, all'ingresso della città,
sulle soglie degli usci essa esclama:
«A voi, uomini, io mi rivolgo,
ai figli dell'uomo è diretta la mia voce.
Imparate, inesperti, la prudenza
e voi, stolti, fatevi assennati.
Ascoltate, perché dirò cose elevate,
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
perché la mia bocca proclama la verità
e abominio per le mie labbra è l'empietà.
Tutte le parole della mia bocca sono giuste;
niente vi è in esse di fallace o perverso;
tutte sono leali per chi le comprende
e rette per chi possiede la scienza.
10 Accettate la mia istruzione e non l'argento,
la scienza anziché l'oro fino,
11 perché la scienza vale più delle perle
e nessuna cosa preziosa l'uguaglia».

Autoelogio della Sapienza. La sapienza regale

12 Io, la Sapienza, possiedo la prudenza
e ho la scienza e la riflessione.
13 Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia, l'arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
14 A me appartiene il consiglio e il buon senso,
io sono l'intelligenza, a me appartiene la potenza.
15 Per mezzo mio regnano i re
e i magistrati emettono giusti decreti;
16 per mezzo mio i capi comandano
e i grandi governano con giustizia.
17 Io amo coloro che mi amano
e quelli che mi cercano mi troveranno.
18 Presso di me c'è ricchezza e onore,
sicuro benessere ed equità.
19 Il mio frutto val più dell'oro, dell'oro fino,
il mio provento più dell'argento scelto.
20 Io cammino sulla via della giustizia
e per i sentieri dell'equità,
21 per dotare di beni quanti mi amano
e riempire i loro forzieri.

La Sapienza creatrice

22 Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, fin d'allora.
23 Dall'eternità sono stata costituita,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
24 Quando non esistevano gli abissi, io fui generata;
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;
25 prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io sono stata generata.
26 Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi,
né le prime zolle del mondo;
27 quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull'abisso;
28 quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell'abisso;
29 quando stabiliva al mare i suoi limiti,
sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia;
quando disponeva le fondamenta della terra,
30 allora io ero con lui come architetto
ed ero la sua delizia ogni giorno,
dilettandomi davanti a lui in ogni istante;
31 dilettandomi sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.

L'invito supremo

32 Ora, figli, ascoltatemi:
beati quelli che seguono le mie vie!
33 Ascoltate l'esortazione e siate saggi,
non trascuratela!
34 Beato l'uomo che mi ascolta,
vegliando ogni giorno alle mie porte,
per custodire attentamente la soglia.
35 Infatti, chi trova me trova la vita,
e ottiene favore dal Signore;
36 ma chi pecca contro di me, danneggia se stesso;
quanti mi odiano amano la morte».

La Sapienza ospitale

La Sapienza si è costruita la casa,
ha intagliato le sue sette colonne.
Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino
e ha imbandito la tavola.
Ha mandato le sue ancelle a proclamare
sui punti più alti della città:
«Chi è inesperto accorra qui!».
A chi è privo di senno essa dice:
«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
Abbandonate la stoltezza e vivrete,
andate diritti per la via dell'intelligenza».

Contri i beffardi

Chi corregge il beffardo se ne attira il disprezzo,
chi rimprovera l'empio se ne attira l'insulto.
Non rimproverare il beffardo per non farti odiare;
rimprovera il saggio ed egli ti amerà.
Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio;
istruisci il giusto ed egli aumenterà la dottrina.
10 Fondamento della sapienza è il timore di Dio,
la scienza del Santo è intelligenza.
11 Per mezzo mio si moltiplicano i tuoi giorni,
ti saranno aggiunti anni di vita.
12 Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio,
se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.

La follia scimmiotta la Sapienza

13 Donna irrequieta è follia,
una sciocca che non sa nulla.
14 Sta seduta alla porta di casa,
su un trono, in un luogo alto della città,
15 per invitare i passanti
che vanno diritti per la loro strada:
16 «Chi è inesperto venga qua!».
E a chi è privo di senno essa dice:
17 «Le acque furtive sono dolci,
il pane preso di nascosto è gustoso».
18 Egli non si accorge che là ci sono le ombre
e che i suoi invitati
se ne vanno nel profondo degli inferi.

II. LA GRANDE RACCOLTA SALOMONICA

10 Proverbi di Salomone.

Il figlio saggio rende lieto il padre;
il figlio stolto contrista la madre.
Non giovano i tesori male acquistati,
mentre la giustizia libera dalla morte.
Il Signore non lascia patir la fame al giusto,
ma delude la cupidigia degli empi.
La mano pigra fa impoverire,
la mano operosa arricchisce.
Chi raccoglie d'estate è previdente;
chi dorme al tempo della mietitura si disonora.
Le benedizioni del Signore sul capo del giusto,
la bocca degli empi nasconde il sopruso.
La memoria del giusto è in benedizione,
il nome degli empi svanisce.
L'assennato accetta i comandi,
il linguacciuto va in rovina.
Chi cammina nell'integrità va sicuro,
chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto.
10 Chi chiude un occhio causa dolore,
chi riprende a viso aperto procura pace.
11 Fonte di vita è la bocca del giusto,
la bocca degli empi nasconde violenza.
12 L'odio suscita litigi,
l'amore ricopre ogni colpa.
13 Sulle labbra dell'assennato si trova la sapienza,
per la schiena di chi è privo di senno il bastone.
14 I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente.
15 I beni del ricco sono la sua roccaforte,
la rovina dei poveri è la loro miseria.
16 Il salario del giusto serve per la vita,
il guadagno dell'empio è per i vizi.
17 E' sulla via della vita chi osserva la disciplina,
chi trascura la correzione si smarrisce.
18 Placano l'odio le labbra sincere,
chi diffonde la calunnia è uno stolto.
19 Nel molto parlare non manca la colpa,
chi frena le labbra è prudente.
20 Argento pregiato è la lingua del giusto,
il cuore degli empi vale ben poco.
21 Le labbra del giusto nutriscono molti,
gli stolti muoiono in miseria.
22 La benedizione del Signore arricchisce,
non le aggiunge nulla la fatica.
23 E' un divertimento per lo stolto compiere il male,
come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente.
24 Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
25 Al passaggio della bufera l'empio cessa di essere,
ma il giusto resterà saldo per sempre.
26 Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi
così è il pigro per chi gli affida una missione.
27 Il timore del Signore prolunga i giorni,
ma gli anni dei malvagi sono accorciati.
28 L'attesa dei giusti finirà in gioia,
ma la speranza degli empi svanirà.
29 La via del Signore è una fortezza per l'uomo retto,
mentre è una rovina per i malfattori.
30 Il giusto non vacillerà mai,
ma gli empi non dureranno sulla terra.
31 La bocca del giusto esprime la sapienza,
la lingua perversa sarà tagliata.
32 Le labbra del giusto stillano benevolenza,
la bocca degli empi perversità.

11 La bilancia falsa è in abominio al Signore,
ma del peso esatto egli si compiace.
Viene la superbia, verrà anche l'obbrobrio,
mentre la saggezza è presso gli umili.
L'integrità degli uomini retti li guida,
la perversità dei perfidi li rovina.
Non serve la ricchezza nel giorno della collera,
ma la giustizia libera dalla morte.
La giustizia dell'uomo onesto gli spiana la via;
per la sua empietà cade l'empio.
La giustizia degli uomini retti li salva,
nella cupidigia restano presi i perfidi.
Con la morte dell'empio svanisce ogni sua speranza,
la fiducia dei malvagi scompare.
Il giusto sfugge all'angoscia,
al suo posto subentra l'empio.
Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo,
ma i giusti si salvano con la scienza.
10 Della prosperità dei giusti la città si rallegra,
per la scomparsa degli empi si fa festa.
11 Con la benedizione degli uomini retti
si innalza una città,
la bocca degli empi la demolisce.
12 Chi disprezza il suo prossimo è privo di senno,
l'uomo prudente invece tace.
13 Chi va in giro sparlando svela il segreto,
lo spirito fidato nasconde ogni cosa.
14 Senza una direzione un popolo decade,
il successo sta nel buon numero di consiglieri.
15 Chi garantisce per un estraneo si troverà male,
chi avversa le strette di mano a garanzia,
vive tranquillo.
16 Una donna graziosa ottiene gloria,
ma gli uomini laboriosi acquistano ricchezza.
17 Benefica se stesso l'uomo misericordioso,
il crudele invece tormenta la sua stessa carne.
18 L'empio realizza profitti fallaci,
ma per chi semina la giustizia il salario è sicuro.
19 Chi pratica la giustizia si procura la vita,
chi segue il male va verso la morte.
20 I cuori depravati sono in abominio al Signore
che si compiace di chi ha una condotta integra.
21 Certo non resterà impunito il malvagio,
ma la discendenza dei giusti si salverà.
22 Un anello d'oro al naso d'un porco,
tale è la donna bella ma priva di senno.
23 La brama dei giusti è solo il bene,
la speranza degli empi svanisce.
24 C'è chi largheggia e la sua ricchezza aumenta,
c'è chi risparmia oltre misura e finisce nella miseria.
25 La persona benefica avrà successo
e chi disseta sarà dissetato.
26 Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo,
la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende.
27 Chi è sollecito del bene trova il favore,
chi ricerca il male, male avrà.
28 Chi confida nella propria ricchezza cadrà;
i giusti invece verdeggeranno come foglie.
29 Chi crea disordine in casa erediterà vento
e lo stolto sarà schiavo dell'uomo saggio.
30 Il frutto del giusto è un albero di vita,
il saggio conquista gli animi.
31 Ecco, il giusto è ripagato sulla terra,
tanto più lo saranno l'empio e il peccatore.

12 Chi ama la disciplina ama la scienza,
chi odia la correzione è stolto.
Il buono si attira il favore del Signore,
ma egli condanna l'intrigante.
Non resta saldo l'uomo con l'empietà,
ma la radice dei giusti non sarà smossa.
La donna perfetta è la corona del marito,
ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa.
I pensieri dei giusti sono equità,
i propositi degli empi sono frode.
Le parole degli empi sono agguati sanguinari,
ma la bocca degli uomini retti vi si sottrarrà.
Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti sta salda.
Un uomo è lodato per il senno,
chi ha un cuore perverso è disprezzato.
Un uomo di poco conto che basta a se stesso
vale più di un uomo esaltato a cui manca il pane.
10 Il giusto ha cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
11 Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,
chi insegue chimere è privo di senno.
12 Le brame dell'empio sono una rete di mali,
la radice dei giusti produce frutti.
13 Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio,
ma il giusto sfuggirà a tale angoscia.
14 Ognuno si sazia del frutto della sua bocca,
ma ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere.
15 Lo stolto giudica diritta la sua condotta,
il saggio, invece, ascolta il consiglio.
16 Lo stolto manifesta subito la sua collera,
l'accorto dissimula l'offesa.
17 Chi aspira alla verità proclama la giustizia,
il falso testimone proclama l'inganno.
18 V'è chi parla senza riflettere: trafigge come una spada;
ma la lingua dei saggi risana.
19 La bocca verace resta ferma per sempre,
la lingua bugiarda per un istante solo.
20 Amarezza è nel cuore di chi trama il male,
gioia hanno i consiglieri di pace.
21 Al giusto non può capitare alcun danno,
gli empi saranno pieni di mali.
22 Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore
che si compiace di quanti agiscono con sincerità.
23 L'uomo accorto cela il sapere,
il cuore degli stolti proclama la stoltezza.
24 La mano operosa ottiene il comando,
quella pigra sarà per il lavoro forzato.
25 L'affanno deprime il cuore dell'uomo,
una parola buona lo allieta.
26 Il giusto è guida per il suo prossimo,
ma la via degli empi fa smarrire.
27 Il pigro non troverà selvaggina;
la diligenza è per l'uomo un bene prezioso.
28 Nella strada della giustizia è la vita,
il sentiero dei perversi conduce alla morte.

13 Il figlio saggio ama la disciplina,
lo spavaldo non ascolta il rimprovero.
Del frutto della sua bocca
l'uomo mangia ciò che è buono;
l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi.
Chi sorveglia la sua bocca conserva la vita,
chi apre troppo le labbra incontra la rovina.
Il pigro brama, ma non c'è nulla per il suo appetito;
l'appetito dei diligenti sarà soddisfatto.
Il giusto odia la parola falsa,
l'empio calunnia e disonora.
La giustizia custodisce chi ha una condotta integra,
il peccato manda in rovina l'empio.
C'è chi fa il ricco e non ha nulla;
c'è chi fa il povero e ha molti beni.
Riscatto della vita d'un uomo è la sua ricchezza,
ma il povero non si accorge della minaccia.
La luce dei giusti allieta,
la lucerna degli empi si spegne.
10 L'insolenza provoca soltanto contese,
la sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio.
11 Le ricchezze accumulate in fretta diminuiscono,
chi le raduna a poco a poco le accresce.
12 Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore,
un desiderio soddisfatto è albero di vita.
13 Chi disprezza la parola si rovinerà,
chi rispetta un comando ne avrà premio.
14 L'insegnamento del saggio è fonte di vita
per evitare i lacci della morte.
15 Un aspetto buono procura favore,
ma il contegno dei perfidi è rude.
16 L'accorto agisce sempre con riflessione,
lo stolto mette in mostra la stoltezza.
17 Un cattivo messaggero causa sciagure,
un inviato fedele apporta salute.
18 Povertà e ignominia a chi rifiuta l'istruzione,
chi tien conto del rimprovero sarà onorato.
19 Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore,
ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male.
20 Và con i saggi e saggio diventerai,
chi pratica gli stolti ne subirà danno.
21 La sventura perseguita i peccatori,
il benessere ripagherà i giusti.
22 L'uomo dabbene lascia eredi i nipoti,
la proprietà del peccatore è riservata al giusto.
23 Il potente distrugge il podere dei poveri
e c'è chi è eliminato senza processo.
24 Chi risparmia il bastone odia suo figlio,
chi lo ama è pronto a correggerlo.
25 Il giusto mangia a sazietà,
ma il ventre degli empi soffre la fame.

14 La sapienza di una massaia costruisce la casa,
la stoltezza la demolisce con le mani.
Chi procede con rettitudine teme il Signore,
chi si scosta dalle sue vie lo disprezza.
Nella bocca dello stolto c'è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
Senza buoi, niente grano,
l'abbondanza del raccolto sta nel vigore del toro.
Il testimone vero non mentisce,
quello falso spira menzogne.
Il beffardo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per il prudente.
Allontànati dall'uomo stolto,
e non ignorerai le labbra sapienti.
La sapienza dell'accorto sta nel capire la sua via,
ma la stoltezza degli sciocchi è inganno.
Fra gli stolti risiede la colpa,
fra gli uomini retti la benevolenza.
10 Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l'estraneo.
11 La casa degli empi rovinerà,
ma la tenda degli uomini retti avrà successo.
12 C'è una via che sembra diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
13 Anche fra il riso il cuore prova dolore
e la gioia può finire in pena.
14 Chi è instabile
si sazierà dei frutti della sua condotta,
l'uomo dabbene si sazierà delle sue opere.
15 L'ingenuo crede quanto gli dici,
l'accorto controlla i propri passi.
16 Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto è insolente e presuntuoso.
17 L'iracondo commette sciocchezze,
il riflessivo sopporta.
18 Gli inesperti erediteranno la stoltezza,
i prudenti si coroneranno di scienza.
19 I malvagi si inchinano davanti ai buoni,
gli empi davanti alle porte del giusto.
20 Il povero è odioso anche al suo amico,
numerosi sono gli amici del ricco.
21 Chi disprezza il prossimo pecca,
beato chi ha pietà degli umili.
22 Non errano forse quelli che compiono il male?
Benevolenza e favore per quanti compiono il bene.
23 In ogni fatica c'è un vantaggio,
ma la loquacità produce solo miseria.
24 Corona dei saggi è la loro accortezza,
corona degli stolti la loro stoltezza.
25 Salvatore di vite è un testimone vero;
chi spaccia menzogne è un impostore.
26 Nel timore del Signore è la fiducia del forte;
per i suoi figli egli sarà un rifugio.
27 Il timore del Signore è fonte di vita,
per evitare i lacci della morte.
28 Un popolo numeroso è la gloria del re;
la scarsità di gente è la rovina del principe.
29 Il paziente ha grande prudenza,
l'iracondo mostra stoltezza.
30 Un cuore tranquillo è la vita di tutto il corpo,
l'invidia è la carie delle ossa.
31 Chi opprime il povero offende il suo creatore,
chi ha pietà del misero lo onora.
32 Dalla propria malvagità è travolto l'empio,
il giusto ha un rifugio nella propria integrità.
33 In un cuore assennato risiede la sapienza,
ma in seno agli stolti può scoprirsi?
34 La giustizia fa onore a una nazione,
ma il peccato segna il declino dei popoli.
35 Il favore del re è per il ministro intelligente,
il suo sdegno è per chi lo disonora.

15 Una risposta gentile calma la collera,
una parola pungente eccita l'ira.
La lingua dei saggi fa gustare la scienza,
la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
In ogni luogo sono gli occhi del Signore,
scrutano i malvagi e i buoni.
Una lingua dolce è un albero di vita,
quella malevola è una ferita al cuore.
Lo stolto disprezza la correzione paterna;
chi tiene conto dell'ammonizione diventa prudente.
Nella casa del giusto c'è abbondanza di beni,
sulla rendita dell'empio incombe il dissesto.
Le labbra dei saggi diffondono la scienza,
non così il cuore degli stolti.
Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore,
la supplica degli uomini retti gli è gradita.
La condotta perversa è in abominio al Signore;
egli ama chi pratica la giustizia.
10 Punizione severa per chi abbandona il retto sentiero,
chi odia la correzione morirà.
11 Gl'inferi e l'abisso sono davanti al Signore,
tanto più i cuori dei figli dell'uomo.
12 Lo spavaldo non vuol essere corretto,
egli non si accompagna con i saggi.
13 Un cuore lieto rende ilare il volto,
ma, quando il cuore è triste, lo spirito è depresso.
14 Una mente retta ricerca il sapere,
la bocca degli stolti si pasce di stoltezza.
15 Tutti i giorni son brutti per l'afflitto,
per un cuore felice è sempre festa.
16 Poco con il timore di Dio
è meglio di un gran tesoro con l'inquietudine.
17 Un piatto di verdura con l'amore
è meglio di un bue grasso con l'odio.
18 L'uomo collerico suscita litigi,
il lento all'ira seda le contese.
19 La via del pigro è come una siepe di spine,
la strada degli uomini retti è una strada appianata.
20 Il figlio saggio allieta il padre,
l'uomo stolto disprezza la madre.
21 La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno;
l'uomo prudente cammina diritto.
22 Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle prese da molti consiglieri.
23 E' una gioia per l'uomo saper dare una risposta;
quanto è gradita una parola detta a suo tempo!
24 Per l'uomo assennato la strada della vita è verso l'alto,
per salvarlo dagli inferni che sono in basso.
25 Il Signore abbatte la casa dei superbi
e rende saldi i confini della vedova.
26 Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi,
ma gli sono gradite le parole benevole.
27 Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti;
ma chi detesta i regali vivrà.
28 La mente del giusto medita prima di rispondere,
la bocca degli empi esprime malvagità.
29 Il Signore è lontano dagli empi,
ma egli ascolta la preghiera dei giusti.
30 Uno sguardo luminoso allieta il cuore;
una notizia lieta rianima le ossa.
31 L'orecchio che ascolta un rimprovero salutare
avrà la dimora in mezzo ai saggi.
32 Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso,
chi ascolta il rimprovero acquista senno.
33 Il timore di Dio è una scuola di sapienza,
prima della gloria c'è l'umiltà.

16 All'uomo appartengono i progetti della mente,
ma dal Signore viene la risposta.
Tutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi,
ma chi scruta gli spiriti è il Signore.
Affida al Signore la tua attività
e i tuoi progetti riusciranno.
Il Signore ha fatto tutto per un fine,
anche l'empio per il giorno della sventura.
E' un abominio per il Signore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
con il timore del Signore si evita il male.
Quando il Signore si compiace della condotta di un uomo,
riconcilia con lui anche i suoi nemici.
Poco con onestà è meglio
di molte rendite senza giustizia.
La mente dell'uomo pensa molto alla sua via,
ma il Signore dirige i suoi passi.
10 Un oracolo è sulle labbra del re,
in giudizio la sua bocca non sbaglia.
11 La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
12 E' in abominio ai re commettere un'azione iniqua,
poiché il trono si consolida con la giustizia.
13 Delle labbra giuste si compiace il re
e ama chi parla con rettitudine.
14 L'ira del re è messaggera di morte,
ma l'uomo saggio la placherà.
15 Nello splendore del volto del re è la vita,
il suo favore è come nube di primavera.
16 E' molto meglio possedere la sapienza che l'oro,
il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento.
17 La strada degli uomini retti è evitare il male,
conserva la vita chi controlla la sua via.
18 Prima della rovina viene l'orgoglio
e prima della caduta lo spirito altero.
19 E' meglio abbassarsi con gli umili
che spartire la preda con i superbi.
20 Chi è prudente nella parola troverà il bene
e chi confida nel Signore è beato.
21 Sarà chiamato intelligente chi è saggio di mente;
il linguaggio dolce aumenta la dottrina.
22 Fonte di vita è la prudenza per chi la possiede,
castigo degli stolti è la stoltezza.
23 Una mente saggia rende prudente la bocca
e sulle sue labbra aumenta la dottrina.
24 Favo di miele sono le parole gentili,
dolcezza per l'anima e refrigerio per il corpo.
25 C'è una via che pare diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
26 L'appetito del lavoratore lavora per lui,
perché la sua bocca lo stimola.
27 L'uomo perverso produce la sciagura,
sulle sue labbra c'è come un fuoco ardente.
28 L'uomo ambiguo provoca litigi,
chi calunnia divide gli amici.
29 L'uomo violento seduce il prossimo
e lo spinge per una via non buona.
30 Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha gia commesso il male.
31 Corona magnifica è la canizie,
ed essa si trova sulla via della giustizia.
32 Il paziente val più di un eroe,
chi domina se stesso val più di chi conquista una città.
33 Nel grembo si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.

17 Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio
di una casa piena di banchetti festosi e di discordia.
Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all'eredità.
Il crogiuolo è per l'argento e il forno per l'oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.
Il maligno presta attenzione a un labbro maledico,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito.
Corona dei vecchi sono i figli dei figli,
onore dei figli i loro padri.
Non conviene all'insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
Il dono è come un talismano per il proprietario:
dovunque si volga ha successo.
Chi copre la colpa si concilia l'amicizia,
ma chi la divulga divide gli amici.
10 Fa più una minaccia all'assennato
che cento percosse allo stolto.
11 Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
12 Meglio incontrare un'orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
13 Chi rende male per bene
vedrà sempre la sventura in casa.
14 Iniziare un litigio è come aprire una diga,
prima che la lite si esasperi, troncala.
15 Assolvere il reo e condannare il giusto
sono due cose in abominio al Signore.
16 A che serve il denaro in mano allo stolto?
Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno?
17 Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
18 E' privo di senno l'uomo che offre garanzie
e si dà come garante per il suo prossimo.
19 Chi ama la rissa ama il delitto,
chi alza troppo l'uscio cerca la rovina.
20 Un cuore perverso non troverà mai felicità,
una lingua tortuosa andrà in malora.
21 Chi genera uno stolto ne avrà afflizione;
non può certo gioire il padre di uno sciocco.
22 Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.
23 L'iniquo accetta regali di sotto il mantello
per deviare il corso della giustizia.
24 L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
25 Un figlio stolto è un tormento per il padre
e un'amarezza per colei che lo ha partorito.
26 Non sta bene multare chi ha ragione
e peggio ancora colpire gli innocenti.
27 Chi è parco di parole possiede la scienza;
uno spirito calmo è un uomo intelligente.
28 Anche lo stolto, se tace, passa per saggio
e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.

18 Chi si tiene appartato cerca pretesti
e con ogni mezzo attacca brighe.
Lo stolto non ama la prudenza,
ma vuol solo far mostra dei suoi sentimenti.
Con l'empietà viene il disprezzo,
con il disonore anche l'ignominia.
Le parole della bocca dell'uomo sono acqua profonda,
la fonte della sapienza è un torrente che straripa.
Non è bene usar riguardi all'empio
per far torto al giusto in un giudizio.
Le labbra dello stolto provocano liti
e la sua bocca gli provoca percosse.
La bocca dello stolto è la sua rovina
e le sue labbra sono un laccio per la sua vita.
Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono in fondo alle viscere.
Chi è indolente nel lavoro
è fratello del dissipatore.
10 Torre fortissima è il nome del Signore:
il giusto vi si rifugia ed è al sicuro.
11 I beni del ricco sono la sua roccaforte,
come un'alta muraglia, a suo parere.
12 Prima della caduta il cuore dell'uomo si esalta,
ma l'umiltà viene prima della gloria.
13 Chi risponde prima di avere ascoltato
mostra stoltezza a propria confusione.
14 Lo spirito dell'uomo lo sostiene nella malattia,
ma uno spirito afflitto chi lo solleverà?
15 La mente intelligente acquista la scienza,
l'orecchio dei saggi ricerca il sapere.
16 Il dono fa largo all'uomo
e lo introduce alla presenza dei grandi.
17 Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione,
ma viene il suo avversario e lo confuta.
18 La sorte fa cessar le discussioni
e decide fra i potenti.
19 Un fratello offeso è più irriducibile d'una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
20 Con la bocca l'uomo sazia il suo stomaco,
egli si sazia con il prodotto delle labbra.
21 Morte e vita sono in potere della lingua
e chi l'accarezza ne mangerà i frutti.
22 Chi ha trovato una moglie ha trovato una fortuna,
ha ottenuto il favore del Signore.
23 Il povero parla con suppliche,
il ricco risponde con durezza.
24 Ci sono compagni che conducono alla rovina,
ma anche amici più affezionati di un fratello.

19 Meglio un povero di condotta integra
che un ricco di costumi perversi.
Lo zelo senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi inciampa.
La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo
e poi egli si adira contro il Signore.
Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha.
Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
Molti sono gli adulatori dell'uomo generoso
e tutti sono amici di chi fa doni.
Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
Chi acquista senno ama se stesso
e chi agisce con prudenza trova fortuna.
Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10 Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11 E' avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno
ed è sua gloria passar sopra alle offese.
12 Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone
e il suo favore è come la rugiada sull'erba.
13 Un figlio stolto è una calamità per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14 La casa e il patrimonio si ereditano dai padri,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
15 La pigrizia fa cadere in torpore,
l'indolente patirà la fame.
16 Chi custodisce il comando custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17 Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore
che gli ripagherà la buona azione.
18 Correggi tuo figlio finché c'è speranza,
ma non ti trasporti l'ira fino a ucciderlo.
19 Il violento deve essere punito,
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20 Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio in avvenire.
21 Molte sono le idee nella mente dell'uomo,
ma solo il disegno del Signore resta saldo.
22 Il pregio dell'uomo è la sua bontà,
meglio un povero che un bugiardo.
23 Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura.
24 Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma stenta persino a riportarla alla bocca.
25 Percuoti il beffardo e l'ingenuo diventerà accorto,
rimprovera l'intelligente e imparerà la lezione.
26 Chi rovina il padre e fa fuggire la madre
è un figlio disonorato e infame.
27 Figlio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione,
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28 Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca degli empi ingoia l'iniquità.
29 Per i beffardi sono pronte le verghe
e il bastone per le spalle degli stolti.

20 Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso;
chiunque se ne inebria non è saggio.
La collera del re è simile al ruggito del leone;
chiunque lo eccita rischia la vita.
E' una gloria per l'uomo astenersi dalle contese,
attaccar briga è proprio degli stolti.
Il pigro non ara d'autunno,
e alla mietitura cerca, ma non trova nulla.
Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano,
l'uomo accorto le sa attingere.
Molti si proclamano gente per bene,
ma una persona fidata chi la trova?
Il giusto si regola secondo la sua integrità;
beati i figli che lascia dietro di sé!
Il re che siede in tribunale
dissipa ogni male con il suo sguardo.
Chi può dire: «Ho purificato il cuore,
sono mondo dal mio peccato?».
10 Doppio peso e doppia misura
sono due cose in abominio al Signore.
11 Gia con i suoi giochi il fanciullo dimostra
se le sue azioni saranno pure e rette.
12 L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede:
l'uno e l'altro ha fatto il Signore.
13 Non amare il sonno per non diventare povero,
tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà.
14 «Robaccia, robaccia» dice chi compra:
ma mentre se ne va, allora se ne vanta.
15 C'è oro e ci sono molte perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite.
16 Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per un altro
e tienilo in pegno per gli estranei.
17 E' piacevole all'uomo il pane procurato con frode,
ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia.
18 Pondera bene i tuoi disegni, consigliandoti,
e fà la guerra con molta riflessione.
19 Chi va in giro sparlando rivela un segreto,
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
20 Chi maledice il padre e la madre
vedrà spegnersi la sua lucerna nel cuore delle tenebre.
21 I guadagni accumulati in fretta da principio
non saranno benedetti alla fine.