Bible in 90 Days
La rovina di Gerusalemme
2 (A)Come mai il Signore, nella sua ira, ha coperto di una nube oscura la figlia di Sion? Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d’Israele e non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi, nel giorno della sua ira!
2 Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i territori di Giacobbe; nella sua ira ha rovesciato, ha atterrato le fortezze della figlia di Giuda, ne ha profanato il regno e i capi.
3 Nella sua ira ardente ha infranto tutta la potenza[a] d’Israele; ha ritirato la propria destra in presenza del nemico. Ha consumato Giacobbe come fuoco fiammeggiante che divora tutto intorno.
4 Ha teso il suo arco come il nemico, ha alzato la destra come un avversario e ha trucidato tutti quelli che erano più cari a vedersi; ha riversato il suo furore come un fuoco sulla tenda della figlia di Sion.
5 Il Signore è divenuto come un nemico: ha divorato Israele, ha divorato tutti i suoi palazzi, ha distrutto le sue fortezze; ha moltiplicato alla figlia di Giuda i lamenti e i gemiti.
6 Ha spogliato la sua capanna come un giardino, ha distrutto il luogo del suo convegno; il Signore ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni e i sabati e, nell’indignazione della sua ira, ha rigettato re e sacerdoti.
7 Il Signore ha provato disgusto per il suo altare, ha detestato il suo santuario; ha dato i muri dei palazzi di Sion in mano dei nemici, i quali hanno alzato grida nella casa del Signore come in un giorno di festa.
8 Il Signore ha deciso di distruggere le mura della figlia di Sion. Ha steso la corda, non ha ritirato la mano prima di averli distrutti; ha coperto di lutto bastioni e mura: gli uni e le altre sono distrutti.
9 Le sue porte sono sprofondate in terra; egli ha distrutto, spezzato le sue sbarre. Il suo re e i suoi capi sono fra le nazioni; non c’è più legge, e anche i suoi profeti non ricevono più visioni dal Signore.
10 Gli anziani della figlia di Sion stanno per terra in silenzio; si sono gettati della polvere sul capo, si sono vestiti di sacchi. Le vergini di Gerusalemme curvano il capo al suolo.
11 I miei occhi si consumano in lacrime, le mie viscere si commuovono, il mio fegato si spande in terra per il disastro della figlia del mio popolo, al pensiero dei bambini e dei lattanti che venivano meno per le piazze della città.
12 Essi chiedevano alle loro madri: «Dov’è il pane, dov’è il vino?» Intanto venivano meno come feriti a morte nelle piazze della città ed esalavano l’ultimo respiro sul seno delle loro madri.
13 Che ti dirò? A che ti paragonerò, o figlia di Gerusalemme? Chi troverò simile a te per consolarti, vergine figlia di Gerusalemme? Infatti la tua ferita è larga quanto il mare; chi potrà guarirti?
14 I tuoi profeti hanno avuto per te visioni vane e illusorie; non hanno messo a nudo la tua iniquità per distogliere da te la deportazione. Le profezie che hanno fatto a tuo riguardo non erano che oracoli vani e seduttori.
15 Tutti i passanti battono le mani al vederti; fischiano e scuotono il capo quando vedono la figlia di Gerusalemme: «È questa la città che la gente chiamava una bellezza perfetta, la gioia di tutta la terra?»
16 Tutti i tuoi nemici aprono larga la bocca contro di te, fischiano e digrignano i denti; dicono: «L’abbiamo inghiottita! Sì, questo è il giorno che aspettavamo; ci siamo giunti, lo vediamo!»
17 Il Signore ha fatto quanto si era proposto. Ha adempiuto la parola che aveva pronunciata fin dai giorni antichi: ha distrutto senza pietà, ha fatto di te la gioia del nemico; ha esaltato la potenza[b] dei tuoi avversari.
18 Il loro cuore grida al Signore: «O mura della figlia di Sion, spandete lacrime come un torrente, giorno e notte! Non vi date pace, non abbiano riposo le pupille degli occhi vostri!
19 Alzatevi, gridate di notte, al principio di ogni veglia! Spandete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore! Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame agli angoli di tutte le strade!
20 Guarda, Signore, considera! Chi mai hai trattato così? Delle donne hanno divorato il frutto del loro grembo, i bambini che accarezzavano! Sacerdoti e profeti sono stati massacrati nel santuario del Signore!
21 Bambini e vecchi giacciono a terra nelle vie; le mie vergini e i miei giovani sono caduti per la spada. Tu li hai uccisi nel giorno della tua ira, li hai massacrati senza pietà.
22 Tu hai convocato, come a un giorno di festa solenne, i miei terrori da tutte le parti; nel giorno dell’ira del Signore non c’è stato superstite né fuggiasco. Quelli che io avevo accarezzati e allevati, il mio nemico li ha consumati!»
Dolori e conforti
3 (B)Io sono l’uomo che ha visto l’afflizione sotto la verga del suo furore.
2 Egli mi ha condotto, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce.
3 Sì, contro di me di nuovo volge la sua mano tutto il giorno.
4 Egli ha consumato la mia carne e la mia pelle, ha spezzato le mie ossa.
5 Ha costruito contro di me e mi ha circondato di veleno e di affanno.
6 Mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi, come quelli che sono morti da lungo tempo.
7 Mi ha circondato di un muro, perché non esca; mi ha caricato di pesanti catene.
8 Anche quando grido e chiamo aiuto, egli chiude l’accesso alla mia preghiera.
9 Egli mi ha sbarrato la via con blocchi di pietra, ha sconvolto i miei sentieri.
10 È stato per me come un orso in agguato, come un leone in luoghi nascosti.
11 Mi ha sviato dal mio cammino e mi ha squarciato, mi ha reso desolato.
12 Ha teso il suo arco, mi ha posto come bersaglio delle sue frecce.
13 Mi ha fatto penetrare nelle reni le frecce della sua faretra.
14 Io sono diventato lo scherno di tutto il mio popolo, la sua canzone di tutto il giorno.
15 Egli mi ha saziato d’amarezza, mi ha abbeverato d’assenzio.
16 Mi ha spezzato i denti con la ghiaia, mi ha affondato nella cenere.
17 Tu mi hai allontanato dalla pace, io ho dimenticato il benessere.
18 Io ho detto: «È sparita la mia fiducia, non ho più speranza nel Signore!»
19 (C)Ricòrdati della mia afflizione, della mia vita raminga, dell’assenzio e del veleno!
20 Io me ne ricordo sempre, e ne sono intimamente prostrato.
21 Ecco ciò che voglio richiamare alla mente, ciò che mi fa sperare:
22 è una grazia del Signore che non siamo stati completamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite,
23 si rinnovano ogni mattina. Grande è la tua fedeltà!
24 «Il Signore è la mia parte», io dico, «perciò spererò in lui».
25 Il Signore è buono con quelli che sperano in lui, con chi lo cerca.
26 È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore.
27 È bene per l’uomo portare il giogo della sua giovinezza.
28 Si sieda solitario e stia in silenzio quando il Signore glielo impone!
29 Metta la sua bocca nella polvere! Forse c’è ancora speranza.
30 Porga la guancia a chi lo percuote, si sazi pure di offese!
31 Il Signore infatti non respinge per sempre,
32 ma se affligge, ha pure compassione, secondo la sua immensa bontà;
33 poiché non è volentieri che egli umilia e affligge i figli dell’uomo.
34 Quando uno schiaccia sotto i piedi tutti i prigionieri della terra,
35 quando uno vìola i diritti di un uomo in presenza dell’Altissimo,
36 quando si fa torto a qualcuno nella sua causa, il Signore non lo vede forse?
37 Chi mai dice una cosa che si avveri, se il Signore non l’ha comandato?
38 Il male e il bene non procedono forse dalla bocca dell’Altissimo?
39 Perché si rammarica la creatura vivente? L’uomo vive malgrado i suoi peccati!
40 (D)Esaminiamo la nostra condotta, valutiamola, e torniamo al Signore!
41 Eleviamo le mani e i nostri cuori a Dio nei cieli!
42 «Noi abbiamo peccato, siamo stati ribelli, e tu non hai perdonato.
43 Ti sei avvolto nella tua ira e ci hai inseguiti; tu hai ucciso senza pietà.
44 Ti sei avvolto in una nuvola, perché la preghiera non potesse raggiungerti;
45 tu hai fatto di noi delle spazzature, dei rifiuti, in mezzo ai popoli.
46 Tutti i nostri nemici aprono larga la bocca contro di noi.
47 Ci sono toccati il terrore, la fossa, la desolazione e la rovina».
48 I miei occhi si sciolgono in fiumi di lacrime per la rovina della figlia del mio popolo.
49 (E)L’occhio mio piange senza posa, senza alcun riposo,
50 finché dal cielo il Signore non guardi e non veda il nostro stato.
51 L’occhio mio mi tormenta per tutte le figlie della mia città.
52 Quelli che mi sono nemici senza motivo mi hanno dato la caccia come a un uccello.
53 Hanno voluto annientare la mia vita nella fossa, mi hanno gettato pietre addosso.
54 Le acque salivano fin sopra il mio capo; io dicevo: «È finita per me!»
55 Io ho invocato il tuo nome, o Signore, dal fondo della fossa.
56 Tu hai udito la mia voce; non chiudere l’orecchio al mio sospiro, al mio grido!
57 Nel giorno che io ti ho invocato ti sei avvicinato; tu hai detto: «Non temere!»
58 O Signore, tu hai difeso la mia causa, tu hai redento la mia vita.
59 O Signore, tu vedi il torto che mi è fatto, giudica tu la mia causa!
60 Tu vedi tutto il loro rancore, tutte le loro macchinazioni contro di me.
61 Tu odi i loro insulti, Signore, tutte le loro macchinazioni contro di me,
62 il linguaggio dei miei avversari e ciò che meditano contro di me tutto il giorno!
63 Guarda! Quando si siedono, quando si alzano, io sono la loro canzone.
64 Tu li retribuirai, Signore, secondo l’opera delle loro mani.
65 Darai loro indurimento di cuore, la tua maledizione.
66 Li inseguirai nella tua ira e li sterminerai sotto i cieli del Signore.
Lamentazioni sulla sorte del popolo
4 (F)Come mai si è oscurato l’oro, s’è alterato l’oro più puro? Come mai le pietre del santuario si trovano sparse qua e là agli angoli di tutte le strade?
2 I nobili figli di Sion, pregiati come oro fino, come mai sono considerati quali vasi di terra, opera di mani di vasaio?
3 Perfino gli sciacalli porgono le mammelle e allattano i loro piccoli; la figlia del mio popolo è divenuta crudele, come gli struzzi del deserto.
4 La lingua del lattante gli si attacca al palato per la sete; i bambini chiedono pane, e non c’è chi gliene dia.
5 Quelli che si nutrivano di cibi delicati cadono d’inedia per le strade; quelli che erano allevati nella porpora abbracciano il letamaio.
6 Il castigo dell’iniquità della figlia del mio popolo è più grande di quello del peccato di Sodoma, che fu distrutta in un attimo, senza che mano d’uomo la colpisse.
7 I suoi prìncipi erano più splendenti della neve, più bianchi del latte; avevano il corpo più vermiglio del corallo, il loro volto era uno zaffiro.
8 Il loro aspetto ora è più cupo del nero, non si riconoscono più per le vie; la loro pelle è attaccata alle ossa, è secca, è diventata come il legno.
9 Gli uccisi di spada sono stati più felici di quelli che muoiono di fame; poiché questi deperiscono estenuati, per mancanza di prodotti dei campi.
10 Mani di donne, sebbene pietose, hanno fatto cuocere i propri bambini; sono serviti loro di cibo, nella rovina della figlia del mio popolo.
11 Il Signore ha esaurito il suo furore, ha riversato la sua ira ardente, ha acceso in Sion un fuoco che ne ha divorato le fondamenta.
12 Né i re della terra né alcun abitante del mondo avrebbero mai creduto che l’avversario, il nemico, sarebbe entrato nelle porte di Gerusalemme.
13 Così è avvenuto a causa dei peccati dei suoi profeti, delle iniquità dei suoi sacerdoti, che hanno sparso nel mezzo di lei il sangue dei giusti.
14 Essi vagavano come ciechi per le strade, sporchi di sangue, in modo che non si potevano toccare le loro vesti.
15 «Fatevi in là! Un impuro!» si gridava al loro apparire; «Fatevi in là! Fatevi in là! Non lo toccate!» Quando fuggivano, peregrinavano qua e là, e si diceva fra le nazioni: «Non restino più qui!»
16 La faccia del Signore li ha dispersi, egli non volge più verso di loro il suo sguardo; non si è portato rispetto ai sacerdoti, non si è avuto pietà dei vecchi.
17 A noi si consumavano ancora gli occhi in cerca di un soccorso, aspettato invano; dai nostri posti di vedetta scrutavamo la venuta di una nazione che non poteva salvarci.
18 Si spiavano i nostri passi, impedendoci di camminare per le nostre piazze. «La nostra fine è prossima. I nostri giorni sono compiuti, la nostra fine è giunta!»
19 I nostri persecutori sono stati più leggeri delle aquile nei cieli; ci hanno dato la caccia su per le montagne, ci hanno teso agguati nel deserto.
20 Colui che ci fa respirare[c], l’unto del Signore, è stato preso nelle loro fosse; egli, del quale dicevamo: «Alla sua ombra noi vivremo tra le nazioni».
21 Esulta, gioisci, o figlia di Edom, che risiedi nel paese di Uz! Anche fino a te passerà la coppa; tu ti ubriacherai e ti denuderai.
22 Il castigo della tua iniquità è finito, o figlia di Sion! Egli non ti manderà più in esilio; egli punisce l’iniquità tua, o figlia di Edom, mette allo scoperto i tuoi peccati.
La situazione dopo la conquista di Gerusalemme
5 (G)Ricòrdati, Signore, di quello che ci è avvenuto! Guarda e vedi la nostra infamia!
2 La nostra eredità è passata agli stranieri, le nostre case agli estranei.
3 Noi siamo diventati orfani, senza padre, le nostre madri sono come vedove.
4 Noi beviamo la nostra acqua dietro pagamento, la nostra legna noi la compriamo.
5 Con il giogo sul collo, siamo inseguiti; siamo spossati, non abbiamo riposo.
6 Abbiamo teso la mano verso l’Egitto e verso l’Assiria, per saziarci di pane.
7 I nostri padri hanno peccato e non sono più; noi portiamo la pena delle loro iniquità.
8 Degli schiavi dominano su di noi e non c’è chi ci liberi dalle loro mani.
9 Noi raccogliamo il nostro pane a rischio della nostra vita, affrontando la spada del deserto.
10 La nostra pelle brucia come un forno per l’arsura della fame.
11 Essi hanno disonorato le donne a Sion, le vergini delle città di Giuda.
12 I capi sono stati impiccati dalle loro mani, la persona anziana non è stata rispettata.
13 I giovani hanno portato le macine, i ragazzini hanno vacillato sotto il carico della legna.
14 I vecchi hanno abbandonato la porta della città, i giovani la musica dei loro strumenti.
15 La gioia è scomparsa dai nostri cuori, le nostre danze sono mutate in lutto.
16 La corona ci è caduta dal capo; guai a noi, perché abbiamo peccato!
17 Per questo langue il nostro cuore, per questo si oscurano i nostri occhi:
18 perché il monte di Sion è desolato e vi passeggiano le volpi.
19 Ma tu, Signore, regni per sempre; il tuo trono dura d’età in età.
20 Perché dovresti dimenticarci per sempre e abbandonarci per lungo tempo?
21 Facci tornare a te, o Signore, e noi torneremo! Ridonaci dei giorni come quelli di un tempo!
22 Ci hai forse rigettati davvero? Sei tu adirato fortemente contro di noi?
Vocazione di Ezechiele; la gloria del Signore(H)
1 (I)Il trentesimo anno, il quinto giorno del quarto mese, mentre mi trovavo presso il fiume Chebar[d] fra i deportati, i cieli si aprirono e io ebbi delle visioni divine. 2 Il quinto giorno del mese (era il quinto anno della deportazione del re Ioiachin), 3 la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzi, nel paese dei Caldei, presso il fiume Chebar; in quel luogo la mano del Signore fu sopra di lui.
4 Io guardai, ed ecco venire dal settentrione un vento tempestoso, una grossa nuvola con un fuoco folgorante e uno splendore intorno ad essa; nel centro vi era come un bagliore di metallo in mezzo al fuoco. 5 Nel centro appariva la forma di quattro esseri viventi, e questo era l’aspetto loro: avevano aspetto umano. 6 Ognuno di essi aveva quattro facce e quattro ali. 7 I loro piedi erano diritti e la pianta dei loro piedi era come la pianta del piede di un vitello; brillavano come il bagliore del bronzo lucente. 8 Avevano mani d’uomo sotto le ali, ai loro quattro lati; tutti e quattro avevano le loro facce e le loro ali. 9 Le loro ali si univano l’una all’altra; camminando non si voltavano, ognuno camminava diritto davanti a sé. 10 Quanto all’aspetto delle loro facce, essi avevano tutti una faccia d’uomo, tutti e quattro una faccia di leone a destra, tutti e quattro una faccia di bue a sinistra e tutti e quattro una faccia d’aquila. 11 Le loro facce e le loro ali erano separate nella parte superiore; ognuno aveva due ali che si univano a quelle dell’altro e due che coprivano loro il corpo. 12 Camminavano ognuno diritto davanti a sé; andavano dove lo Spirito li faceva andare e, camminando, non si voltavano. 13 L’aspetto di quegli esseri viventi era come di carboni incandescenti, come di fiaccole; quel fuoco circolava in mezzo agli esseri viventi, era un fuoco scintillante, e dal fuoco uscivano dei lampi. 14 Le creature viventi correvano in tutte le direzioni, simili al fulmine.
15 Mentre guardavo gli esseri viventi, ecco una ruota in terra presso ciascuno di essi, verso le loro quattro facce. 16 L’aspetto delle ruote era come il bagliore del crisolito, tutte e quattro si somigliavano; il loro aspetto e la loro struttura erano come se una ruota fosse in mezzo a un’altra ruota. 17 Quando si muovevano, andavano tutte e quattro dal proprio lato e, andando, non si voltavano. 18 I loro cerchi erano alti e imponenti; i cerchi di tutte e quattro erano pieni d’occhi tutto intorno. 19 Quando gli esseri viventi camminavano, le ruote si muovevano accanto a loro; quando gli esseri viventi si alzavano su da terra, si alzavano anche le ruote. 20 Dovunque lo Spirito voleva andare, andavano anch’esse; le ruote si alzavano accanto a quelli, perché lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote. 21 Quando quelli camminavano, anche le ruote si muovevano; quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; e quando quelli si alzavano su dalla terra, anche queste si alzavano accanto a essi, perché lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote.
22 Sopra le teste degli esseri viventi c’era come una volta di un bagliore come di cristallo di ammirevole splendore, e si estendeva su in alto, sopra le loro teste. 23 Sotto la volta le loro ali erano diritte, l’una verso l’altra; ciascuno ne aveva due che coprivano il corpo. 24 Quando camminavano, io sentivo il rumore delle loro ali, come il rumore delle grandi acque, come la voce dell’Onnipotente: un rumore di gran tumulto, come il rumore di un accampamento; quando si fermavano, abbassavano le loro ali; 25 si udiva un rumore che veniva dall’alto, dalla volta che era sopra le loro teste.
26 Al di sopra della volta che era sopra le loro teste, c’era come una pietra di zaffiro, che pareva un trono; e su questa specie di trono appariva come la figura di un uomo, che vi stava seduto sopra, su in alto. 27 Vidi pure come un bagliore di metallo, come del fuoco, che lo circondava tutto intorno, dalla sembianza dei suoi fianchi in su; e dalla sembianza dei suoi fianchi in giù vidi come del fuoco, come uno splendore tutto attorno a lui. 28 Quale è l’aspetto dell’arco che è nella nuvola in un giorno di pioggia, tale era l’aspetto di quello splendore che lo circondava. Era un’apparizione dell’immagine della gloria del Signore. A quella vista caddi sulla mia faccia e udii la voce di uno che parlava.
Missione di Ezechiele
2 (J)Mi disse: «Figlio d’uomo, àlzati in piedi, io ti parlerò». 2 Mentre egli mi parlava, lo Spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi; io udii colui che mi parlava.
3 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, io ti mando ai figli d’Israele, a nazioni ribelli, che si sono ribellate a me; essi e i loro padri si sono rivoltati contro di me fino a questo giorno. 4 A questi figli dalla faccia dura e dal cuore ostinato io ti mando. Tu dirai loro: “Così parla il Signore, Dio”. 5 Sia che ti ascoltino sia che non ti ascoltino, poiché sono una casa ribelle, essi sapranno che c’è un profeta in mezzo a loro. 6 Tu, figlio d’uomo, non aver paura di loro, né delle loro parole, poiché tu stai in mezzo a ortiche e spine, abiti fra gli scorpioni; non aver paura delle loro parole, non ti sgomentare davanti a loro, poiché sono una famiglia di ribelli. 7 Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che ti ascoltino sia che non ti ascoltino, poiché sono ribelli. 8 Tu, figlio d’uomo, ascolta ciò che ti dico; non essere ribelle come questa famiglia di ribelli; apri la bocca e mangia ciò che ti do».
9 Io guardai, ed ecco una mano stava stesa verso di me, la quale teneva il rotolo di un libro; 10 lo srotolò davanti a me; era scritto di dentro e di fuori e conteneva lamentazioni, gemiti e guai.
3 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, mangia ciò che trovi; mangia questo rotolo, poi va’ e parla alla casa d’Israele».
2 Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo.
3 Mi disse: «Figlio d’uomo, nùtriti il ventre e riempiti le viscere di questo rotolo che ti do». Io lo mangiai, e in bocca mi fu dolce come del miele.
4 (K)Egli mi disse: «Figlio d’uomo, va’, recati alla casa d’Israele e riferisci loro le mie parole; 5 poiché tu sei mandato non a un popolo dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, ma alla casa d’Israele, 6 non a molti popoli dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, di cui tu non capisca le parole. Certo, se io ti mandassi a loro, essi ti darebbero ascolto; 7 ma la casa d’Israele non ti vorrà ascoltare, perché non vogliono ascoltare me; infatti tutta la casa d’Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato. 8 Ecco io rendo dura la tua faccia, perché tu possa opporla alla faccia loro, e rendo dura la tua fronte, perché tu possa opporla alla fronte loro; 9 io rendo la tua fronte come un diamante, più dura della selce. Non li temere, non ti sgomentare davanti a loro, perché sono una casa ribelle». 10 Poi mi disse: «Figlio d’uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che io ti dirò e ascoltale con le tue orecchie. 11 Va’ dai figli del tuo popolo che sono in esilio, parla loro e di’ loro: “Così parla il Signore, Dio”, sia che ti ascoltino sia che non ti ascoltino».
12 Lo Spirito mi portò in alto[e], e io udii dietro a me il suono d’un gran fragore che diceva: «Benedetta sia la gloria del Signore dal suo luogo!» 13 Udii pure il rumore delle ali degli esseri viventi che battevano l’una contro l’altra, il rumore delle ruote accanto a essi e il suono di un gran fragore. 14 Lo Spirito mi portò in alto e mi condusse via; io andai, pieno di amarezza nello sdegno del mio spirito; la mano del Signore era forte su di me. 15 Giunsi da quelli che erano deportati a Tel-Abib, presso il fiume Chebar, e mi fermai dove essi abitavano; e là abitai sette giorni, triste e silenzioso, in mezzo a loro.
16 (L)Dopo sette giorni, la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: 17 «Figlio d’uomo, io ti ho stabilito come sentinella per la casa d’Israele; quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia. 18 Quando io dirò all’empio: “Certo morirai!”, se tu non l’avverti e non parli per avvertire quell’empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell’empio morirà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 19 Ma se tu avverti l’empio ed egli non si ritira dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 20 Quando un giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morirà, perché tu non l’avrai avvertito; morirà per il suo peccato, e le cose giuste che avrà fatte non saranno più ricordate; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 21 Però, se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli certamente vivrà, perché è stato avvertito, e tu avrai salvato te stesso».
22 (M)In quel luogo la mano del Signore fu sopra di me, ed egli mi disse: «Àlzati, va’ nella pianura, e là io parlerò con te». 23 Io dunque mi alzai, uscii nella pianura, ed ecco che là c’era la gloria del Signore, gloria simile a quella che avevo vista presso il fiume Chebar, e caddi faccia a terra. 24 Ma lo Spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi, e il Signore mi parlò e mi disse: «Va’, chiuditi in casa tua! 25 A te, figlio d’uomo, ecco, ti saranno messe addosso delle corde, con esse sarai legato e tu non andrai in mezzo a loro. 26 Io farò in modo che la lingua ti si attacchi al palato, perché tu rimanga muto e tu non possa essere per essi uno che li riprende; perché sono una casa ribelle. 27 Ma quando io ti parlerò, ti aprirò la bocca e tu dirai loro: “Così parla il Signore, Dio”. Chi ascolta, ascolti, chi non vuole ascoltare, non ascolti; poiché sono una casa ribelle.
L’assedio di Gerusalemme
4 (N)«Tu, figlio d’uomo, prendi un mattone, mettitelo davanti e disegnaci sopra una città, Gerusalemme; 2 cingila d’assedio, costruisci contro di lei una torre, fa’ contro di lei dei bastioni, circondala di vari accampamenti e disponi contro di lei, tutto intorno, degli arieti. 3 Prendi poi una piastra di ferro e piazzala come un muro di ferro fra te e la città. Volta la tua faccia contro di essa; sia assediata, e tu cingila d’assedio. Questo sarà un segno per la casa d’Israele.
4 Poi sdràiati sul tuo lato sinistro e metti su questo lato l’iniquità della casa d’Israele; per il numero di giorni che starai sdraiato su quel lato, tu porterai la loro iniquità. 5 Io ti conterò gli anni della loro iniquità in un numero pari a quello di quei giorni: trecentonovanta giorni. Tu porterai così l’iniquità della casa d’Israele. 6 Quando avrai compiuto quei giorni, ti sdraierai di nuovo sul tuo lato destro e porterai l’iniquità della casa di Giuda per quaranta giorni: t’impongo un giorno per ogni anno. 7 Tu volgerai la tua faccia e il tuo braccio nudo verso l’assedio di Gerusalemme, e profetizzerai contro di essa. 8 Ecco, io ti metterò addosso delle corde, e tu non potrai voltarti da un lato sull’altro finché tu non abbia compiuto i giorni del tuo assedio. 9 Prendi anche frumento, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta; mettili in un vaso e fattene del pane sufficiente per tutto il tempo che starai sdraiato sul tuo lato; ne mangerai per trecentonovanta giorni. 10 Il cibo che mangerai sarà del peso di venti sicli per giorno; lo mangerai una volta al giorno. 11 Berrai pure dell’acqua a misura, la sesta parte di un hin; la berrai una volta al giorno. 12 Mangerai delle focacce d’orzo, che metterai a cuocere sopra escrementi d’uomo, in loro presenza». 13 Il Signore disse: «Così i figli d’Israele mangeranno il loro pane contaminato fra le nazioni dove io li caccerò».
14 Allora io dissi: «Ahimè, Signore, Dio, ecco, io non mi sono mai contaminato; dalla mia infanzia a ora, non ho mai mangiato carne di bestia morta da sé o sbranata, e non mi è mai entrata in bocca nessuna carne impura». 15 Egli mi disse: «Guarda, io ti do dello sterco bovino, invece di escrementi d’uomo; sopra quello cuocerai il tuo pane!» 16 Poi mi disse: «Figlio d’uomo, io farò mancare del tutto il sostegno del pane a Gerusalemme; essi mangeranno con angoscia pane razionato e berranno acqua a misura, nel terrore, 17 perché mancheranno di pane e di acqua. Saranno tutti avviliti e si consumeranno a causa della loro iniquità.
Giudizio e dispersione d’Israele
5 (O)«Tu, figlio d’uomo, prendi una spada affilata, un rasoio da barbiere, prendila e fattela passare sul capo e sulla barba; poi prendi una bilancia da pesare e dividi i peli che avrai tagliati. 2 Bruciane una terza parte nel fuoco in mezzo alla città, quando i giorni dell’assedio saranno compiuti; poi prendine un’altra terza parte e percuotila con la spada attorno alla città; disperdi al vento l’ultima terza parte, dietro alla quale io sguainerò la spada. 3 Di questa, prendi una piccola quantità e legala nei lembi della tua veste, 4 e di questa prendi ancora una parte, gettala nel fuoco e bruciala nel fuoco; di là uscirà un fuoco contro tutta la casa d’Israele.
5 Così parla il Signore, Dio: “Ecco Gerusalemme! Io l’avevo posta in mezzo alle nazioni e agli altri paesi che la circondavano. 6 Essa, per darsi all’empietà, si è ribellata alle mie leggi più delle nazioni, e alle mie prescrizioni più dei paesi che la circondavano, poiché ha disprezzato le mie leggi e non ha camminato seguendo le mie prescrizioni”. 7 Perciò così parla il Signore, Dio: “Poiché voi siete stati più ribelli delle nazioni che vi circondano, in quanto non avete camminato seguendo le mie prescrizioni, non avete osservato le mie leggi e non avete neppure agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano, 8 così parla il Signore, Dio: Eccomi, vengo io da te! Eseguirò in mezzo a te i miei giudizi in presenza delle nazioni; 9 farò a te quello che non ho mai fatto e che non farò mai più così, a motivo di tutte le tue abominazioni. 10 Perciò, in mezzo a te, dei padri mangeranno i loro figli, e dei figli mangeranno i loro padri; io eseguirò su di te dei giudizi e disperderò a tutti i venti quel che rimarrà di te. 11 Perciò, com’è vero che io vivo”, dice il Signore, Dio, “poiché tu hai contaminato il mio santuario con tutte le tue infamie e con tutte le tue abominazioni, anch’io ti raderò, l’occhio mio non risparmierà nessuno e anch’io non avrò pietà. 12 Una terza parte di te morirà di peste e sarà consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadrà per la spada attorno a te, e ne disperderò a tutti i venti l’altra terza parte e sguainerò contro di essa la spada.
13 Così si sfogherà la mia ira: io riverserò su di loro il mio furore e sarò soddisfatto; essi conosceranno che io, il Signore, ho parlato nella mia gelosia, quando avrò sfogato su di loro il mio furore. 14 Farò di te, sotto gli occhi di tutti i passanti, una desolazione, il vituperio delle nazioni che ti circondano. 15 La tua infamia e il tuo disonore serviranno di ammonimento e di stupore per le nazioni che ti circondano, quando io avrò eseguito su di te i miei giudizi con ira, con furore, con indignati castighi – io, il Signore, ho parlato – 16 quando avrò scoccato contro di loro i letali dardi della fame, apportatori di distruzione e che io scaglierò per distruggervi, quando avrò aggravato su di voi la fame e vi avrò sottratto il sostegno del pane, 17 quando avrò mandato contro di voi la fame e le bestie feroci che ti priveranno dei figli, quando la peste e il sangue ti avranno devastata, e quando io avrò fatto venire su di te la spada. Io, il Signore, ho parlato”».
Distruzione dell’idolatria
6 (P)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d’uomo, volta la tua faccia verso i monti d’Israele, profetizza contro di loro
3 e di’: “O monti d’Israele, ascoltate la parola del Signore, Dio! Così parla il Signore, Dio, ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: ‘Eccomi, io farò venire su di voi la spada e distruggerò i vostri alti luoghi.
4 I vostri altari saranno devastati, le vostre colonne solari saranno spezzate, e farò cadere i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli.
5 Disseminerò i cadaveri dei figli d’Israele davanti ai loro idoli, spargerò le vostre ossa attorno ai vostri altari.
6 Dovunque abitate, le città saranno rese desolate, gli alti luoghi devastati, affinché i vostri altari siano desolati e segno di colpa, i vostri idoli siano infranti e scompaiano, le vostre colonne solari siano spezzate e tutte le vostre opere siano spazzate via.
7 I morti cadranno in mezzo a voi, e voi conoscerete che io sono il Signore.
8 Tuttavia, io vi lascerò un residuo; poiché avrete alcuni scampati dalla spada in mezzo alle nazioni, quando sarete dispersi in vari paesi.
9 I vostri superstiti si ricorderanno di me fra i popoli dove saranno stati deportati, poiché io spezzerò il loro cuore adultero che si è allontanato da me e farò piangere i loro occhi che hanno commesso adulterio con i loro idoli; avranno disgusto di loro stessi, per i mali che hanno commessi con tutte le loro abominazioni.
10 Conosceranno che io sono il Signore e che non invano li ho minacciati di far loro questo male’”.
11 Così parla il Signore, Dio: “Batti le mani e i piedi, e di’: ‘Ahimè!’ a causa di tutte le scellerate abominazioni della casa d’Israele, che cadrà di spada, di fame e di peste.
12 Chi sarà lontano morirà di peste, chi sarà vicino cadrà di spada, chi sarà rimasto e sarà assediato, perirà di fame; io sfogherò così il mio furore su di loro.
13 Voi conoscerete che io sono il Signore, quando i loro morti saranno in mezzo ai loro idoli, attorno ai loro altari, sopra ogni alto colle, su tutte le vette dei monti, sotto ogni albero verdeggiante, sotto ogni quercia dal folto fogliame, là dove essi offrivano profumi di odore soave a tutti i loro idoli.
14 Io stenderò su di loro la mia mano e renderò il paese più solitario e desolato del deserto di Dibla, dovunque essi abitano; conosceranno che io sono il Signore”».
Imminenza del castigo
7 (Q)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d’uomo, così parla il Signore, Dio, riguardo al paese d’Israele: “La fine, la fine viene sulle quattro estremità del paese!
3 La tua fine è imminente; io manderò contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
4 Il mio occhio ti sarà addosso senza pietà, io non avrò compassione; ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te; e voi conoscerete che io sono il Signore”.
5 Così parla il Signore, Dio: “Sventura! Ecco viene una sventura!
6 La fine viene, viene la fine! Essa si sveglia per te! Ecco viene!
7 Viene il tuo turno, o abitante del paese! Il tempo viene, il giorno si avvicina: giorno di tumulto, e non di grida gioiose su per i monti.
8 Ora, tra breve, io spanderò su di te il mio furore, sfogherò su di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
9 Il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione; ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te, e voi conoscerete che io sono il Signore, colui che colpisce.
10 Ecco il giorno! Ecco viene! Viene il tuo turno! La verga è fiorita! L’orgoglio è sbocciato!
11 La violenza si alza come verga dell’empietà; nulla più rimane di essi, della loro folla tumultuosa, del loro fracasso, nulla della loro magnificenza!
12 Giunge il tempo, il giorno si avvicina! Chi compra non si rallegri, chi vende non se ne dispiaccia, perché un’ira ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine.
13 Infatti chi vende non tornerà in possesso di ciò che avrà venduto, anche se fosse tuttora in vita; poiché la visione contro tutta la loro moltitudine non sarà revocata, e nessuno potrà con il suo peccato salvare la propria vita.
14 Suona la tromba, tutto è pronto, ma nessuno va alla battaglia; infatti la mia ira ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine.
15 (R)Di fuori, la spada; di dentro, la peste e la fame! Chi è nei campi morirà di spada; chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste.
16 Quelli di loro che riusciranno a scampare staranno su per i monti come le colombe delle valli, tutti quanti gemendo, ognuno per la propria iniquità.
17 Tutte le mani diverranno fiacche, tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua.
18 Si vestiranno di sacchi, lo spavento servirà loro di coperta; la vergogna sarà su tutti i volti, avranno tutti il capo rasato.
19 Getteranno il loro argento per le strade, il loro oro sarà per essi immondizia; il loro argento e il loro oro non li potranno salvare nel giorno del furore del Signore; non potranno saziare la loro fame né riempire le loro viscere, perché furono quelli l’intoppo che li fece cadere nella loro iniquità.
20 La bellezza dei loro ornamenti era per loro fonte d’orgoglio, e ne hanno fatto delle immagini delle loro abominazioni, delle loro divinità esecrande; perciò io farò in modo che siano per essi una cosa immonda.
21 Abbandonerò tutto come preda in mano agli stranieri, come bottino in mano agli empi della terra, che lo profaneranno.
22 Allontanerò la mia faccia da loro e i nemici profaneranno il mio tesoro: dei briganti vi entreranno e lo profaneranno.
23 Prepara le catene! Poiché questo paese è pieno di assassini, questa città è piena di violenza.
24 Io farò venire le più malvagie delle nazioni, che s’impadroniranno delle loro case; farò venir meno la superbia dei potenti e i loro santuari saranno profanati.
25 Viene la rovina! Essi cercheranno la pace, ma non la troveranno.
26 Verrà sventura dopo sventura, allarme dopo allarme; chiederanno visioni ai profeti, ai sacerdoti mancherà la conoscenza della legge, agli anziani il consiglio.
27 Il re sarà in lutto, il principe rivestito di desolazione, le mani del popolo del paese tremeranno di spavento. Io li tratterò secondo la loro condotta, li giudicherò secondo quanto meritano; e conosceranno che io sono il Signore”».
Idolatria d’Israele
8 (S)Il sesto anno, il quinto giorno del sesto mese, mentre stavo seduto in casa mia e gli anziani di Giuda erano seduti in mia presenza, la mano del Signore Dio cadde su di me.
2 Io guardai, ed ecco una figura d’uomo, che aveva l’aspetto del fuoco; dai fianchi in giù pareva fuoco, e dai fianchi in su aveva un aspetto risplendente, come un bagliore di metallo. 3 Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all’ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov’era situato l’idolo della gelosia, che provoca gelosia. 4 Ed ecco, là era la gloria del Dio d’Israele, come nella visione che avevo avuta nella valle.
5 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, alza ora gli occhi verso il settentrione». Io alzai gli occhi verso il settentrione, ed ecco che al settentrione della porta dell’altare, all’ingresso, stava quell’idolo della gelosia. 6 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, vedi ciò che fanno costoro? Le grandi abominazioni che la casa d’Israele commette qui, perché io mi allontani dal mio santuario? Ma tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi».
7 Egli mi condusse all’ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nel muro. 8 Allora egli mi disse: «Figlio d’uomo, adesso fa’ un’apertura nel muro». Quando io ebbi fatto un’apertura nel muro, ecco una porta. 9 Egli mi disse: «Entra, e guarda le scellerate abominazioni che costoro commettono qui». 10 Io entrai, e guardai; ed ecco ogni sorta di figure di rettili e di bestie abominevoli, e tutti gli idoli della casa d’Israele dipinti sul muro tutto attorno; 11 settanta fra gli anziani della casa d’Israele, in mezzo ai quali era Iaazania, figlio di Safan, stavano in piedi davanti a quelli, tenendo ciascuno un turibolo in mano, dal quale saliva il profumo in nuvole d’incenso. 12 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, hai visto ciò che gli anziani della casa d’Israele fanno nelle tenebre, ciascuno nelle camere riservate alle sue immagini? Infatti dicono: “Il Signore non ci vede, il Signore ha abbandonato il paese”». 13 Poi mi disse: «Tu vedrai altre abominazioni, ancora più grandi, che costoro commettono».
14 (T)Mi condusse all’ingresso della porta della casa del Signore, che è verso settentrione; ed ecco, là sedevano delle donne che piangevano Tammuz[f]. 15 Egli mi disse: «Hai visto, figlio d’uomo? Tu vedrai abominazioni ancora più grandi di queste».
16 Mi condusse nel cortile della casa del Signore; ed ecco, all’ingresso del tempio del Signore, fra il portico e l’altare, circa venticinque uomini che voltavano le spalle alla casa del Signore e la faccia verso l’oriente; si prostravano verso l’oriente, davanti al sole. 17 Egli mi disse: «Hai visto, figlio d’uomo? È forse poca cosa per la casa di Giuda commettere le abominazioni che commette qui, perché debba anche riempire il paese di violenza e tornare sempre a provocare la mia ira? Ecco che s’accostano il ramo al naso[g]. 18 Anch’io agirò con furore, il mio occhio sarà senza pietà e io non avrò misericordia; per quanto gridino ad alta voce ai miei orecchi, io non darò loro ascolto».
Giudizio contro gli idolatri
9 (U)Poi gridò ad alta voce alle mie orecchie e disse: «Fate avvicinare quelli che debbono punire la città, e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione».
2 Ed ecco venire dal lato della porta superiore che guarda verso settentrione sei uomini, ognuno dei quali aveva in mano la sua arma di distruzione. In mezzo a loro c’era un uomo vestito di lino, che aveva un corno da scrivano alla cintura; essi vennero a mettersi di fianco all’altare di bronzo. 3 E la gloria del Dio d’Israele si alzò dal cherubino sul quale stava, e andò verso la soglia della casa. Il Signore chiamò l’uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, e gli disse: 4 «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa’ un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo a lei». 5 Agli altri, in modo che io sentissi, disse: «Passate per la città dietro a lui e colpite; il vostro occhio sia senza pietà, e non abbiate compassione. 6 Uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno; cominciate dal mio santuario». Essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa. 7 Poi egli disse loro: «Contaminate la casa e riempite di cadaveri i cortili! Uscite!» Quelli uscirono e andarono colpendo per la città.
8 Mentre essi colpivano e io ero rimasto solo, caddi faccia a terra e gridai: «Ahimè, Signore, Dio, distruggerai forse tutto ciò che è rimasto d’Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?» 9 Egli mi rispose: «L’iniquità della casa d’Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue e la città è piena d’ingiustizie, poiché dicono: “Il Signore ha abbandonato il paese, il Signore non vede nulla”. 10 Perciò, anche il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta».
11 Ed ecco, l’uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, venne a fare il suo rapporto e disse: «Ho fatto come tu mi hai comandato».
La gloria di Dio abbandona il tempio
10 (V)Io guardai, ed ecco, sulla distesa sopra il capo dei cherubini, c’era come una pietra di zaffiro; si vedeva come una specie di trono che stava sopra di loro. 2 Il Signore parlò all’uomo vestito di lino e disse: «Va’ fra le ruote sotto i cherubini, rièmpiti le mani di carboni ardenti, tolti in mezzo ai cherubini, e spargili sulla città». Ed egli vi andò in mia presenza.
3 I cherubini stavano al lato destro della casa, quando l’uomo entrò là; la nuvola riempì il cortile interno. 4 La gloria del Signore si alzò sopra i cherubini, muovendosi verso la soglia della casa; la casa fu riempita della nuvola e il cortile fu ricolmo dello splendore della gloria del Signore. 5 Il rumore delle ali dei cherubini si udì fino al cortile esterno, simile alla voce del Dio onnipotente quand’egli parla.
6 Quando il Signore ebbe dato all’uomo vestito di lino l’ordine di prendere del fuoco in mezzo alle ruote che sono tra i cherubini, quegli venne a fermarsi presso una delle ruote. 7 Uno dei cherubini stese la mano fra gli altri cherubini verso il fuoco che era in mezzo ai cherubini, ne prese e lo mise nelle mani dell’uomo vestito di lino, che lo ricevette e uscì. 8 Vidi che i cherubini avevano una forma di mano d’uomo sotto le ali.
9 (W)Io guardai, ed ecco quattro ruote presso i cherubini, una ruota presso ogni cherubino; le ruote avevano il bagliore di una pietra di crisolito. 10 A vederle, tutte e quattro avevano una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all’altra. 11 Quando si muovevano, si muovevano dai loro quattro lati; muovendosi non si voltavano, ma seguivano la direzione dal luogo verso il quale guardava il capo e, andando, non si voltavano. 12 Tutto il corpo dei cherubini, i loro dorsi, le loro mani, le loro ali, come pure le ruote, le ruote di tutti e quattro, erano pieni d’occhi tutto attorno. 13 Udii che le ruote erano chiamate Turbine. 14 Ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era una faccia di cherubino; la seconda faccia, una faccia d’uomo; la terza, una faccia di leone; la quarta, una faccia d’aquila. 15 I cherubini si alzarono. Erano gli stessi esseri viventi che avevo visti presso il fiume Chebar. 16 Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro; e quando i cherubini spiegavano le ali per alzarsi da terra, anche le ruote non deviavano dal loro lato. 17 Quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; quando quelli s’innalzavano, anche queste s’innalzavano con loro, perché lo spirito degli esseri viventi era in esse.
18 La gloria del Signore partì dalla soglia della casa e si fermò sui cherubini. 19 I cherubini spiegarono le loro ali e s’innalzarono su dalla terra; io li vidi partire, con le ruote accanto a loro. Si fermarono all’ingresso della porta orientale della casa del Signore, e la gloria del Dio d’Israele stava sopra di loro, su in alto. 20 Erano gli stessi esseri viventi che avevo visti sotto il Dio d’Israele presso il fiume Chebar; riconobbi che erano cherubini. 21 Ognuno di essi aveva quattro facce, ognuno quattro ali; sotto le loro ali appariva la forma di mani d’uomo. 22 Quanto all’aspetto delle loro facce, erano le facce che avevo viste presso il fiume Chebar; erano le stesse sembianze, i medesimi cherubini. Ognuno andava diritto davanti a sé.
Giudizio contro gli empi; promessa di restaurazione
11 (X)Poi lo Spirito mi portò in alto e mi condusse alla porta orientale della casa del Signore che guardava verso oriente. Ed ecco, all’ingresso della porta, venticinque uomini; in mezzo a essi vidi Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia, capi del popolo. 2 Il Signore mi disse: «Figlio d’uomo, questi sono gli uomini che tramano iniquità e danno cattivi consigli in questa città. 3 Essi dicono: “Il tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case! Questa città è la pentola e noi siamo la carne”. 4 Perciò profetizza contro di loro, profetizza, figlio d’uomo!»
5 Lo Spirito del Signore cadde su di me e mi disse: «Di’: Così parla il Signore: “Voi parlate a quel modo, casa d’Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente.
6 Voi avete moltiplicato i vostri omicidi in questa città, ne avete riempito di cadaveri le strade”.
7 Perciò così parla il Signore, Dio: “I vostri morti, che avete stesi in mezzo a questa città, sono la carne, e la città è la pentola; ma voi ne sarete portati fuori.
8 Voi avete paura della spada, e io farò venire su di voi la spada”, dice il Signore, Dio.
9 “Io vi porterò fuori dalla città e vi darò in mano di stranieri; eseguirò su di voi i miei giudizi.
10 Voi cadrete per la spada, io vi giudicherò sulle frontiere d’Israele, e voi conoscerete che io sono il Signore.
11 Questa città non sarà per voi una pentola, voi non sarete in mezzo a lei la carne; io vi giudicherò sulle frontiere d’Israele.
12 Voi conoscerete che io sono il Signore, del quale non avete seguito le prescrizioni né messo in pratica le leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano”».
13 (Y)Mentre io profetizzavo, Pelatia, figlio di Benaia morì; io caddi faccia a terra e gridai ad alta voce: «Ahimè, Signore, Dio, vuoi tu porre fine al resto d’Israele?»
14 La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:
15 «Figlio d’uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado e tutta quanta la casa d’Israele sono quelli ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: “Statevene lontani dal Signore! A noi è dato il possesso del paese”.
16 Perciò di’: Così parla il Signore, Dio: “Sebbene io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi per i paesi, io sarò per loro, per qualche tempo, un santuario nei paesi dove sono andati”.
17 Perciò di’: Così parla il Signore, Dio: “Io vi raccoglierò in mezzo ai popoli, vi radunerò dai paesi dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d’Israele.
18 Quelli vi giungeranno, e ne toglieranno tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni.
19 Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra e metterò in loro un cuore di carne,
20 perché camminino secondo le mie prescrizioni e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
21 Ma quanto a quelli il cui cuore è attaccato alle loro cose esecrande e alle loro abominazioni, io farò ricadere sul loro capo la loro condotta”, dice il Signore, Dio».
22 (Z)Poi i cherubini spiegarono le loro ali, e le ruote si mossero accanto a loro; la gloria del Dio d’Israele stava su di loro, in alto. 23 La gloria del Signore s’innalzò in mezzo alla città e si fermò sul monte situato a oriente della città. 24 Lo Spirito mi portò in alto e mi condusse in Caldea presso i deportati, in visione, mediante lo Spirito di Dio; la visione che avevo avuta scomparve davanti a me 25 e io riferii ai deportati tutte le parole che il Signore mi aveva dette in visione.
Giudizio contro il re; dispersione del popolo
12 (AA)La parola del Signore mi fu ancora rivolta in questi termini:
2 «Figlio d’uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle che ha occhi per vedere e non vede, orecchi per udire e non ode, perché è una casa ribelle. 3 Perciò, figlio d’uomo, prepàrati un bagaglio da esiliato e parti di giorno, in loro presenza, come se tu andassi in esilio; parti, in loro presenza, dal luogo dove tu sei, per un altro luogo; forse vi porranno mente, perché sono una casa ribelle. 4 Metti dunque fuori, di giorno, in loro presenza, il tuo bagaglio, simile a quello di chi va in esilio; poi la sera, esci tu stesso, in loro presenza, come fanno quelli che se ne vanno esuli. 5 Fa’, in loro presenza, un foro nel muro, e attraverso di esso porta fuori il tuo bagaglio. 6 Portalo sulle spalle, in loro presenza; portalo fuori quando farà buio; copriti la faccia per non vedere la terra, perché io faccio di te un segno per la casa d’Israele».
7 Io feci così come mi era stato comandato: portai fuori di giorno il mio bagaglio, bagaglio di esiliato, e sulla sera feci con le mie mani un foro nel muro; quando fu buio portai fuori il bagaglio e me lo misi sulle spalle in loro presenza.
8 La mattina la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:
9 «Figlio d’uomo, la casa d’Israele, questa casa ribelle, non ti ha chiesto: “Che fai?” 10 Di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Quest’oracolo concerne il principe che è in Gerusalemme e tutta la casa d’Israele di cui essi fanno parte.
11 Di’: ‘Io sono per voi un segno; come ho fatto io, così sarà fatto a loro: essi andranno in esilio, in schiavitù’.
12 Il principe che è in mezzo a loro porterà il suo bagaglio sulle spalle quando farà buio, e partirà; si farà un foro nel muro per farlo uscire di là, ed egli si coprirà la faccia per non vedere con i suoi occhi la terra.
13 Io stenderò su di lui la mia rete, egli sarà preso nel mio laccio; lo deporterò a Babilonia, nella terra dei Caldei, ma egli non la vedrà, e laggiù morrà.
14 Io disperderò a tutti i venti quelli che lo circondano per aiutarlo, tutti i suoi eserciti, e sguainerò la spada dietro a loro.
15 Essi conosceranno che io sono il Signore, quando li avrò sparsi fra le nazioni e dispersi nei paesi stranieri.
16 Ma lascerò di loro alcuni pochi uomini scampati dalla spada, dalla fame e dalla peste, affinché raccontino tutte le loro abominazioni fra le nazioni dove saranno giunti; conosceranno che io sono il Signore”».
17 (AB)La parola del Signore mi fu ancora rivolta, in questi termini:
18 «Figlio d’uomo, mangia il tuo pane con tremore, bevi la tua acqua con preoccupazione e angoscia;
19 di’ al popolo del paese: Così parla il Signore, Dio, riguardo agli abitanti di Gerusalemme nella terra d’Israele: “Mangeranno il loro pane con angoscia e berranno la loro acqua con spavento, poiché il loro paese sarà desolato, spogliato di tutto ciò che contiene, a causa della violenza di tutti quelli che l’abitano.
20 Le città abitate saranno ridotte in rovina e il paese sarà desolato; e voi conoscerete che io sono il Signore”».
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