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Bible in 90 Days

An intensive Bible reading plan that walks through the entire Bible in 90 days.
Duration: 88 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Ezechiele 12:21-23:39

21 (A)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

22 «Figlio d’uomo: che proverbio è questo che voi ripetete nel paese d’Israele quando dite: “Passano i giorni e ogni visione si è dimostrata vana”?

23 Perciò di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Io farò cessare questo proverbio, non lo si ripeterà più in Israele”; di’ loro, invece: “Si avvicinano i giorni in cui si realizzerà ogni visione;

24 poiché nessuna visione sarà più vana, né vi sarà più divinazione ingannevole in mezzo alla casa d’Israele.

25 Io, infatti, sono il Signore; qualunque sia la parola che avrò detta, essa sarà messa ad effetto, e non sarà più rinviata; poiché nei vostri giorni, casa ribelle, io pronuncerò una parola e la metterò a effetto”, dice il Signore, Dio».

26 La parola del Signore mi fu ancora rivolta in questi termini:

27 «Figlio d’uomo, ecco, quelli della casa d’Israele dicono: “La visione che ha costui riguarda giorni futuri, egli profetizza per tempi lontani”.

28 Perciò di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Nessuna delle mie parole sarà più rinviata;[a] la parola che avrò pronunciata sarà messa ad effetto”, dice il Signore, Dio».

Contro i falsi profeti e le false profetesse

13 (B)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, profetizza contro i profeti d’Israele che profetizzano, e di’ a quelli che profetizzano secondo la propria volontà: “Ascoltate la parola del Signore!”

Così parla il Signore, Dio: “Guai ai profeti stolti, che seguono il loro proprio spirito e parlano di cose che non hanno viste!

O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi tra le rovine!

Voi non siete saliti alle brecce, non avete costruito riparo attorno alla casa d’Israele, per poter resistere alla battaglia nel giorno del Signore.

Hanno visioni vane, divinazioni bugiarde, costoro che dicono: ‘Il Signore ha detto!’, mentre il Signore non li ha mandati; e sperano che la loro parola si adempia!

Non avete voi visioni vane e non pronunciate forse divinazioni bugiarde, quando dite: ‘Il Signore ha detto’, e io non ho parlato?”

Perciò, così parla il Signore, Dio: “Poiché proferite cose vane e avete visioni bugiarde, eccomi contro di voi”, dice il Signore, Dio.

“La mia mano sarà contro i profeti dalle visioni vane e dalle divinazioni bugiarde; essi non saranno più nel consiglio del mio popolo, non saranno più iscritti nel registro della casa d’Israele, non entreranno nel paese d’Israele; e voi conoscerete che io sono il Signore, Dio.

10 Proprio perché sviano il mio popolo, dicendo: ‘Pace!’ quando non c’è alcuna pace, e perché quando il popolo costruisce un muro, ecco che costoro lo intonacano di malta che non regge,

11 di’ a quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadrà; verrà una pioggia scrosciante, e voi, o pietre di grandine, cadrete, e si scatenerà un vento tempestoso.

12 Ed ecco, quando il muro cadrà, non vi si dirà forse: ‘E dov’è la malta con cui l’avevate intonacato?’”.

13 Perciò così parla il Signore, Dio: “Io, nel mio furore, farò scatenare un vento tempestoso, nella mia ira farò cadere una pioggia scrosciante, e nella mia indignazione delle pietre di grandine sterminatrice.

14 Demolirò il muro che voi avete intonacato con malta che non regge, lo rovescerò a terra e i suoi fondamenti saranno messi allo scoperto; esso cadrà e voi sarete distrutti assieme a esso; e conoscerete che io sono il Signore.

15 Così sfogherò il mio furore su quel muro e su quelli che l’hanno intonacato di malta che non regge; vi dirò: ‘Il muro non è più, e quelli che lo intonacavano non sono più’,

16 cioè i profeti d’Israele, che profetizzano riguardo a Gerusalemme e hanno per lei delle visioni di pace, benché non vi sia alcuna pace”, dice il Signore, Dio.

17 (C)«Tu, figlio d’uomo, volgi la faccia verso le figlie del tuo popolo che profetizzano secondo la propria volontà e profetizza contro di loro,

18 e di’: Così parla il Signore, Dio: “Guai alle donne che cuciono nastri per tutti i gomiti, e fanno veli per le teste di ogni altezza, per dare la caccia alle persone! Pretendereste forse di dare la caccia alle persone del mio popolo e salvare voi stesse?

19 Voi mi oltraggiate in mezzo al mio popolo per delle manciate d’orzo e per dei pezzi di pane, facendo morire coloro che non devono morire e facendo vivere coloro che non devono vivere, mentendo al mio popolo, che dà ascolto alle menzogne”.

20 Perciò, così parla il Signore, Dio: “Eccomi ai vostri nastri, con i quali voi date la caccia alle persone come agli uccelli! Io ve li strapperò dalle braccia e lascerò andare le persone, quelle persone che voi catturate al laccio come gli uccelli.

21 Strapperò pure i vostri veli, libererò il mio popolo dalle vostre mani; ed egli non sarà più nelle vostre mani per cadere nei lacci, e voi conoscerete che io sono il Signore.

22 Poiché avete rattristato il cuore del giusto con le menzogne, quando io non lo rattristavo, e avete rafforzato le mani dell’empio, perché non si convertisse dalla sua via malvagia per ottenere la vita,

23 voi non avrete più visioni vane e non praticherete più la divinazione; io libererò il mio popolo dalle vostre mani e voi conoscerete che io sono il Signore”».

Il Signore non permette agli idolatri di consultarlo

14 (D)Vennero da me alcuni anziani d’Israele e si sedettero davanti a me. La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, questi uomini hanno innalzato idoli nel loro cuore e si sono messi davanti all’intoppo che li fa cadere nella loro iniquità; come potrei io essere consultato da costoro? Perciò parla e di’ loro: Così dice il Signore, Dio: “Chiunque della casa d’Israele innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l’intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità, e poi viene al profeta, io, il Signore, gli risponderò come si merita per la moltitudine dei suoi idoli, allo scopo di toccare il cuore di quelli della casa d’Israele che si sono allontanati da me per i loro idoli”. Perciò di’ alla casa d’Israele: Così parla il Signore, Dio: “Tornate, allontanatevi dai vostri idoli, distogliete le vostre facce da tutte le vostre abominazioni. Poiché, a chiunque della casa d’Israele o degli stranieri che soggiornano in Israele si separa da me, innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l’intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità, e poi viene al profeta per consultarmi per suo mezzo, risponderò io, il Signore, proprio io. Io volgerò la mia faccia contro quell’uomo, ne farò un segno e un proverbio, e lo eliminerò dal mezzo del mio popolo; e voi conoscerete che io sono il Signore.

Se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io, il Signore, sono colui che avrò sedotto quel profeta; stenderò la mia mano contro di lui e lo distruggerò in mezzo al mio popolo d’Israele. 10 Entrambi porteranno la pena della loro iniquità: la pena del profeta sarà pari alla pena di colui che lo consulta, 11 affinché quelli della casa d’Israele non vadano più sviandosi lontano da me e non si contaminino più con tutte le loro trasgressioni; siano invece mio popolo e io sia il loro Dio”, dice il Signore, Dio».

L’esempio dei tre uomini giusti

12 (E)La parola del Signore mi fu ancora rivolta in questi termini:

13 «Figlio d’uomo, se un popolo peccasse contro di me commettendo qualche infedeltà, e io stendessi la mia mano contro di lui, e gli spezzassi l’asse del pane e gli mandassi contro la fame, e ne sterminassi uomini e bestie, 14 e in mezzo a esso si trovassero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, questi non salverebbero che se stessi, per la loro giustizia», dice il Signore, Dio. 15 «Se io facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero, al punto da renderlo un deserto dove nessuno passasse più a causa di quelle bestie, 16 se in mezzo ad esso si trovassero quei tre uomini, com’è vero che io vivo», dice il Signore, Dio, «essi non salverebbero né figli né figlie; essi soltanto sarebbero salvati, ma il paese rimarrebbe desolato. 17 O se io facessi venire la spada contro quel paese e dicessi: “Passi la spada per il paese!” in modo che ne sterminasse uomini e bestie, 18 se in mezzo ad esso si trovassero quei tre uomini, com’è vero che io vivo», dice il Signore, Dio, «essi non salverebbero né figli né figlie, ma essi soltanto sarebbero salvati. 19 O se contro quel paese mandassi la peste e riversassi su di esso il mio furore fino al sangue, per sterminare uomini e bestie, 20 se in mezzo ad esso si trovassero Noè, Daniele e Giobbe, com’è vero che io vivo», dice il Signore, Dio, «essi non salverebbero né figli né figlie; non salverebbero che se stessi, per la loro giustizia».

21 Infatti così parla il Signore, Dio: «Non altrimenti avverrà quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi giudizi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminare uomini e bestie. 22 Ma ecco, ne scamperà un residuo, dei figli e delle figlie, che saranno condotti fuori, che giungeranno a voi e di cui vedrete la condotta e le azioni; allora vi consolerete del male che io faccio venire su Gerusalemme, di tutto quello che faccio venire su di lei. 23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni, e riconoscerete che, non senza ragione, io faccio quello che faccio contro di lei», dice il Signore, Dio.

L’inutilità dell’Israele infedele

15 (F)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, il legno della vite che cos’è più di qualunque altro legno? Che cos’è il tralcio che è fra gli alberi della foresta?

Se ne può prendere il legno per farne un qualunque lavoro? Si può forse ricavarne un piolo per appendervi un qualche oggetto?

Ecco, esso è gettato nel fuoco, perché si consumi: il fuoco ne consuma i due capi e il mezzo si carbonizza; è forse adatto a farne qualcosa?

Ecco, mentre era intatto non se ne poteva fare alcun lavoro; quanto meno se ne potrà fare qualche lavoro quando il fuoco l’abbia consumato o carbonizzato!

Perciò, così parla il Signore, Dio: “Com’è tra gli alberi della foresta il legno della vite, che io destino al fuoco perché lo consumi, così farò degli abitanti di Gerusalemme.

Io volgerò la mia faccia contro di loro: dal fuoco sono usciti e il fuoco li consumerà; riconoscerete che io sono il Signore, quando avrò girato la mia faccia contro di loro.

Renderò il paese desolato, perché hanno agito in modo infedele”, dice il Signore, Dio».

Gerusalemme paragonata a una prostituta

16 (G)La parola del Signore mi fu ancora rivolta, in questi termini:

«Figlio d’uomo, fa’ conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni e di’: Così parla il Signore, Dio, a Gerusalemme: “Per la tua origine e per la tua nascita sei del paese del Cananeo; tuo padre era un Amoreo, tua madre un’Ittita. Quanto alla tua nascita, il giorno che nascesti l’ombelico non ti fu tagliato, non fosti lavata con acqua per pulirti, non fosti sfregata con sale, né fosti fasciata. Nessuno ebbe sguardi di pietà per te per farti una sola di queste cose, mosso a compassione di te; ma fosti gettata nell’aperta campagna, il giorno che nascesti, per il disprezzo che si aveva di te.

Io ti passai accanto, vidi che ti dibattevi nel sangue e ti dissi: ‘Vivi, tu che sei nel sangue!’ Ti ripetei: ‘Vivi, tu che sei nel sangue!’ Io ti feci moltiplicare per miriadi, come il germoglio dei campi. Tu ti sviluppasti, crescesti, giungesti al colmo della bellezza, il tuo seno si formò, la tua capigliatura crebbe abbondante, ma tu eri nuda e scoperta. Io ti passai accanto, ti guardai, ed ecco, il tuo tempo era giunto: il tempo degli amori. Io stesi su di te il lembo della mia veste e coprii la tua nudità; ti feci un giuramento, entrai in un patto con te”, dice il Signore, Dio, “e tu fosti mia.

Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue che avevi addosso e ti unsi con olio. 10 Ti misi delle vesti ricamate, dei calzari di pelle di delfino, ti cinsi il capo di lino fino, ti ricoprii di seta. 11 Ti fornii d’ornamenti, ti misi dei braccialetti ai polsi e una collana al collo. 12 Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi e una magnifica corona in capo. 13 Così fosti adorna d’oro e d’argento; fosti vestita di lino fino, di seta e di ricami. Tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti bellissima e giungesti fino a regnare. 14 La tua fama si sparse fra le nazioni, per la tua bellezza; essa infatti era perfetta, perché io ti avevo rivestita della mia magnificenza”, dice il Signore, Dio.

15 “Ma tu, inebriata della tua bellezza, ti prostituisti sfruttando la tua fama e offrendoti a ogni passante, a chi voleva. 16 Tu prendesti delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi ornati di vari colori e là ti prostituisti: cose tali non ne avvennero mai, e non ne avverranno più. 17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dati, te ne facesti delle immagini d’uomo, e ad esse ti prostituisti; 18 prendesti le tue vesti ricamate e ne ricopristi quelle immagini, davanti alle quali tu mettesti il mio olio e il mio profumo. 19 Così anche il mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l’olio e il miele con cui ti nutrivo, tu li mettesti davanti a loro, come un profumo di odore soave. Questo si fece!”, dice il Signore, Dio.

20 “Prendesti inoltre i tuoi figli e le tue figlie, che mi avevi partoriti, e li offristi loro in sacrificio perché li divorassero. Non bastavano dunque le tue prostituzioni, 21 perché tu avessi anche a scannare i miei figli e a darli loro facendoli passare per il fuoco? 22 In mezzo a tutte le tue abominazioni e alle tue prostituzioni, non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza, quando eri nuda, scoperta, e ti dibattevi nel sangue.

23 Ora, dopo tutta la tua malvagità, guai! guai a te!”, dice il Signore, Dio, 24 “Ti sei costruita un bordello; ti sei fatta un alto luogo in ogni piazza pubblica: 25 hai costruito un alto luogo a ogni capo di strada, hai reso abominevole la tua bellezza, ti sei offerta a ogni passante, hai moltiplicato le tue prostituzioni. 26 Ti sei prostituita agli Egiziani, tuoi vicini dalle membra vigorose, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocare la mia ira. 27 Perciò, ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la razione che ti avevo fissata e ti ho abbandonata in balìa delle figlie dei Filistei, che ti odiano e hanno vergogna della tua condotta scellerata. 28 Non sazia ancora, ti sei pure prostituita agli Assiri; ti sei prostituita a loro, ma neppure allora sei stata sazia! 29 Hai moltiplicato le tue prostituzioni con il paese di Canaan fino in Caldea, ma neppure con questo sei stata sazia. 30 Com’è vile il tuo cuore”, dice il Signore, Dio, “a ridurti a fare tutte queste cose, da sfacciata prostituta! 31 Quando ti costruivi il bordello a ogni capo di strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni pubblica piazza, tu non eri come una prostituta, poiché disprezzavi il salario, 32 ma come una donna adultera, che riceve gli stranieri invece di suo marito. 33 A tutte le prostitute si fanno regali; ma tu hai dato regali a tutti i tuoi amanti, li hai sedotti con i doni, perché venissero a te, da tutte le parti, per le tue prostituzioni. 34 Con te, nelle tue prostituzioni è avvenuto il contrario delle altre donne, poiché non eri tu la sollecitata; in quanto tu pagavi, invece di essere pagata, facevi il contrario delle altre”.

35 (H)«Perciò, prostituta, ascolta la parola del Signore. 36 Così parla il Signore, Dio: “Poiché il tuo denaro è stato dilapidato e la tua nudità è stata scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti, a motivo di tutti i tuoi idoli abominevoli e a causa del sangue dei tuoi figli che hai dato loro, 37 ecco, io radunerò tutti i tuoi amanti ai quali ti sei resa gradita, tutti quelli che hai amati e tutti quelli che hai odiati; li radunerò da tutte le parti contro di te, scoprirò davanti a loro la tua nudità ed essi vedranno tutta la tua nudità. 38 Io ti giudicherò alla stregua delle donne che commettono adulterio e spargono il sangue; farò che il tuo sangue sia sparso dal furore e dalla gelosia. 39 Ti darò nelle loro mani, ed essi abbatteranno il tuo bordello, distruggeranno i tuoi alti luoghi, ti spoglieranno delle tue vesti, ti prenderanno i bei gioielli e ti lasceranno nuda e scoperta. 40 Faranno salire contro di te una moltitudine e ti lapideranno e ti trafiggeranno con le loro spade; 41 daranno alle fiamme le tue case, faranno giustizia di te in presenza di molte donne. Io ti farò cessare dal fare la prostituta e tu non pagherai più nessuno. 42 Così io sfogherò il mio furore su di te e la mia gelosia si distoglierà da te; mi calmerò e non sarò più adirato. 43 Poiché tu non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza e hai provocato la mia ira con tutte queste cose, ecco, anch’io ti farò ricadere sul capo la tua condotta”, dice il Signore, Dio, “e tu non aggiungerai altri delitti a tutte le tue abominazioni.

44 (I)«“Ecco, tutti quelli che usano proverbi faranno di te un proverbio e diranno: ‘Quale la madre, tale la figlia’. 45 Tu sei figlia di tua madre, che ebbe a sdegno suo marito e i suoi figli; sei sorella delle tue sorelle, che ebbero a sdegno i loro mariti e i loro figli. Vostra madre era un’Ittita, e vostro padre un Amoreo. 46 Tua sorella maggiore, che ti sta a sinistra, è Samaria, con le sue figlie; tua sorella minore, che ti sta a destra, è Sodoma, con le sue figlie. 47 Tu non soltanto hai camminato nelle loro vie e commesso le stesse loro abominazioni; era troppo poco! Ma in tutte le tue vie ti sei corrotta più di loro. 48 Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, Dio, “tua sorella Sodoma e le sue figlie non hanno fatto ciò che avete fatto tu e le figlie tue. 49 Ecco, questa fu l’iniquità di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figlie vivevano nell’orgoglio, nell’abbondanza del pane e nell’ozio indolente, ma non sostenevano la mano dell’afflitto e del povero. 50 Erano superbe e commettevano abominazioni in mia presenza; perciò le feci sparire, quando vidi ciò. 51 Samaria non ha commesso la metà dei tuoi peccati; tu hai moltiplicato le tue abominazioni più dell’una e dell’altra, hai giustificato le tue sorelle, con tutte le abominazioni che hai commesse. 52 Anche tu, che difendevi le tue sorelle, subisci il disonore a causa dei tuoi peccati con cui ti sei resa più abominevole di loro! Esse sono più giuste di te. Tu, dunque, vergògnati e subisci il disonore, poiché tu hai fatto apparire giuste le tue sorelle! 53 Ma io farò tornare dalla deportazione quanti di Sodoma e delle sue figlie[b] si trovano là, quanti di Samaria e delle sue figlie, e anche dei tuoi, sono in mezzo a essi, 54 affinché tu subisca il disonore e porti la vergogna di quanto hai fatto, e sia così loro di conforto. 55 Tua sorella Sodoma e le sue figlie torneranno nella loro condizione di prima, Samaria e le sue figlie torneranno nella loro condizione di prima, e tu e le tue figlie tornerete nella vostra condizione di prima. 56 Sodoma, tua sorella, non era neppure nominata dalla tua bocca nei giorni della tua superbia, 57 prima che la tua malvagità fosse messa a nudo, come avvenne quando fosti disprezzata dalle figlie della Siria e da tutti i paesi circostanti, dalle figlie dei Filistei, che t’insultavano da tutte le parti. 58 Tu porti a tua volta il peso della tua scelleratezza e delle tue abominazioni”, dice il Signore.

59 (J)«Poiché, così parla il Signore, Dio: “Io farò a te come hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento, infrangendo il patto. 60 Tuttavia mi ricorderò del patto che feci con te nei giorni della tua giovinezza e stabilirò per te un patto eterno. 61 Tu ti ricorderai della tua condotta e ne avrai vergogna, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono più grandi e quelle che sono più piccole di te; io te le darò per figlie, ma non in virtù del tuo patto. 62 Io stabilirò il mio patto con te e tu conoscerai che io sono il Signore, 63 affinché tu ricordi, tu arrossisca e tu non possa più aprire la bocca dalla vergogna, quando ti avrò perdonato tutto quello che hai fatto”, dice il Signore, Dio».

Parabola delle due aquile; punizione di Sedechia

17 (K)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, proponi un enigma e racconta una parabola alla casa d’Israele e di’: Così parla il Signore, Dio: “Una grande aquila, dalle ampie ali, dalle lunghe penne, coperta di piume di svariati colori, venne al Libano e tolse la cima a un cedro; ne spezzò il più alto dei ramoscelli, lo portò in un paese di commercio e lo mise in una città di mercanti. Poi prese un germoglio del paese e lo mise in un campo da sementa; lo collocò presso acque abbondanti e lo piantò alla maniera del salice. Esso crebbe e diventò una vite estesa, di pianta bassa, in modo da avere i suoi tralci rivolti verso l’aquila e le sue radici sotto di lei. Così diventò una vite che fece dei pampini e mise dei rami.

Ma c’era un’altra grande aquila, dalle ampie ali e dalle piume abbondanti; ed ecco che questa vite volse le sue radici verso di lei; dal suolo dov’era piantata, stese verso l’aquila i suoi tralci perché essa l’annaffiasse. Essa era piantata in un buon terreno, presso acque abbondanti, in modo da poter mettere rami, portare frutto e diventare una vite magnifica”.

Di’: Così parla il Signore, Dio: “Può essa prosperare? La prima aquila non strapperà forse le sue radici e non toglierà via i suoi frutti al punto che si secchi e si secchino tutte le giovani foglie che metteva? Né ci sarà bisogno di molta forza né di molta gente per strapparla dalle radici. 10 Ecco, essa è piantata. Prospererà? Non si seccherà forse completamente appena l’avrà toccata il vento orientale? Seccherà sul suolo dove ha germogliato”».

11 Poi la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: 12 «Di’ dunque a questa casa ribelle: “Non sapete voi che cosa significano queste cose?” Di’ loro: “Ecco, il re di Babilonia è venuto a Gerusalemme, ne ha preso il re e i capi e li ha condotti con sé a Babilonia. 13 Poi ha preso uno di sangue reale, ha stabilito un patto con lui e gli ha fatto prestare giuramento; ha deportato pure gli uomini potenti del paese, 14 perché il regno fosse tenuto umile senza potersi innalzare, e quegli osservasse il patto stabilito con lui e si mantenesse fedele. 15 Ma il nuovo re si è ribellato a lui; ha mandato i suoi ambasciatori in Egitto perché gli fossero dati cavalli e molti uomini. Colui che fa tali cose potrà prosperare? Scamperà? Ha rotto il patto e potrebbe scampare? 16 Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, Dio, “nel paese di quel re che l’aveva fatto re e verso il quale non ha rispettato il giuramento, né osservato il patto, vicino a lui, in mezzo a Babilonia, egli morirà. 17 Il faraone non andrà con il suo potente esercito e con molti uomini a soccorrerlo in guerra, quando si innalzeranno bastioni e si costruiranno torri per sterminare tanti uomini. 18 Egli ha violato il giuramento infrangendo il patto, eppure aveva dato la mano! Ha fatto tutte queste cose e non scamperà”. 19 Perciò così parla il Signore, Dio: “Com’è vero che io vivo, il mio giuramento che egli ha violato, il mio patto che egli ha infranto, io glieli farò ricadere sul capo. 20 Tenderò su di lui la mia rete ed egli rimarrà preso nel mio laccio; lo deporterò a Babilonia e là entrerò in giudizio con lui, per la perfidia di cui si è reso colpevole verso di me. 21 Tutti i fuggiaschi delle sue schiere cadranno per la spada, e quelli che rimarranno saranno dispersi a tutti i venti; voi conoscerete che io, il Signore, ho parlato”.

22 (L)«Così dice il Signore, Dio: “Ma io prenderò l’alta vetta del cedro e la porrò in terra; dai più alti dei suoi giovani rami strapperò un tenero ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto, elevato. 23 Lo pianterò sull’alto monte d’Israele; esso metterà rami, porterà frutto e diventerà un cedro magnifico. Gli uccelli di ogni specie si rifugeranno sotto di lui e troveranno rifugio all’ombra dei suoi rami. 24 Tutti gli alberi della campagna sapranno che io, il Signore, ho abbassato l’albero che era su in alto, ho innalzato l’albero che era giù in basso, ho fatto seccare l’albero verde e ho fatto germogliare l’albero secco. Io, il Signore, l’ho detto e lo farò”».

Ognuno raccoglie ciò che ha seminato

18 (M)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Perché dite nel paese d’Israele questo proverbio: “I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati”? Com’è vero che io vivo», dice il Signore, Dio, «non avrete più occasione di dire questo proverbio in Israele. Ecco, tutte le vite sono mie: è mia tanto la vita del padre quanto quella del figlio; chi pecca morirà.

Se uno è giusto e pratica l’equità e la giustizia, se non mangia sui monti e non alza gli occhi verso gli idoli della casa d’Israele, se non contamina la moglie del suo prossimo, se non si accosta a donna mentre è impura, se non opprime nessuno, se restituisce al debitore il suo pegno, se non commette rapine, se dà il suo pane a chi ha fame e copre di vesti chi è nudo, se non presta a interesse e non dà a usura, se allontana la sua mano dall’iniquità e giudica secondo verità fra uomo e uomo, se segue le mie leggi e osserva le mie prescrizioni agendo con fedeltà, egli è giusto; certamente vivrà», dice il Signore, Dio.

10 «Ma se ha generato un figlio che è un violento, che sparge il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose 11 (cose che il padre non commette affatto): mangia sui monti e contamina la moglie del suo prossimo, 12 opprime l’afflitto e il povero, commette rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi verso gli idoli, fa delle abominazioni, 13 presta a interesse e dà a usura, questo figlio vivrà forse? No, non vivrà! Egli ha commesso tutte queste abominazioni e sarà certamente messo a morte; il suo sangue ricadrà su di lui.

14 Ma se egli ha generato un figlio, il quale, dopo aver visto tutti i peccati che suo padre ha commesso, vi riflette e non fa tali cose: 15 non mangia sui monti, non alza gli occhi verso gli idoli della casa d’Israele, non contamina la moglie del suo prossimo, 16 non opprime nessuno, non prende pegni, non commette rapine, ma dà il suo pane a chi ha fame, copre di vesti chi è nudo, 17 non fa pesare la mano sul povero, non prende interesse né usura, osserva le mie prescrizioni e segue le mie leggi, questo figlio non morrà per l’iniquità del padre; egli certamente vivrà. 18 Suo padre, siccome è stato un oppressore, ha commesso rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al suo popolo, ecco che muore per la sua iniquità.

19 (N)«Se voi diceste: “Perché il figlio non paga per l’iniquità del padre?” Ciò è perché quel figlio pratica l’equità e la giustizia, osserva tutte le mie leggi e le mette a effetto. Certamente egli vivrà. 20 La persona che pecca è quella che morirà, il figlio non pagherà per l’iniquità del padre, e il padre non pagherà per l’iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà sul giusto, l’empietà dell’empio sarà sull’empio. 21 Se l’empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutte le mie leggi e pratica l’equità e la giustizia, egli certamente vivrà, non morirà. 22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesse sarà più ricordata contro di lui; per la giustizia che pratica, egli vivrà. 23 Io provo forse piacere se l’empio muore?», dice il Signore, Dio. «Non ne provo piuttosto quando egli si converte dalle sue vie e vive? 24 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità e imita tutte le abominazioni che l’empio fa, vivrà egli? Nessuno dei suoi atti di giustizia sarà ricordato, perché si è abbandonato all’iniquità e al peccato; per tutto questo morirà.

25 Ma voi dite: “La via del Signore non è retta”. Ascoltate dunque, casa d’Israele! È proprio la mia via quella che non è retta? Non sono piuttosto le vie vostre quelle che non sono rette? 26 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, e per questo muore, muore per l’iniquità che ha commessa. 27 Se l’empio si allontana dall’empietà che commetteva e pratica l’equità e la giustizia, rimarrà in vita. 28 Se ha cura di allontanarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà, non morirà.

29 Ma la casa d’Israele dice: “La via del Signore non è retta”. Sono proprio le mie vie quelle che non sono rette, casa d’Israele? Non sono piuttosto le vie vostre quelle che non sono rette? 30 Perciò io vi giudicherò ciascuno secondo le sue vie, casa d’Israele», dice il Signore, Dio. «Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni e non avrete più occasione di caduta nell’iniquità! 31 Gettate via da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato; fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d’Israele? 32 Io infatti non provo nessun piacere per la morte di colui che muore», dice il Signore, Dio. «Convertitevi dunque, e vivete!»

Lamentazione sui prìncipi d’Israele

19 (O)«Pronuncia un lamento sui prìncipi d’Israele e di’:

“Che cos’era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava accovacciata; in mezzo ai leoncelli allevava i suoi piccoli.

Allevò uno dei suoi piccoli, il quale divenne leoncello[c], imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini.

Ma le nazioni ne sentirono parlare, ed esso fu preso nella loro fossa; lo condussero, con dei ferri alle mascelle, nel paese d’Egitto.

Quando essa vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa, prese un altro dei suoi piccoli[d] e ne fece un leoncello.

Questo andava e veniva fra i leoni e divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini.

Devastò i loro palazzi, desolò le loro città; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito al rumore dei suoi ruggiti.

Ma da tutte le province circostanti le nazioni gli diedero addosso, gli tesero contro le loro reti e fu preso nella loro fossa.

Lo misero in una gabbia con dei ferri alle mascelle e lo condussero al re di Babilonia; lo chiusero in una prigione, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d’Israele.

10 (P)«“Tua madre era, come te, simile a una vigna, piantata presso le acque; era feconda, ricca di tralci, per l’abbondanza delle acque.

11 Aveva rami forti, adatti per scettri da governatori; si elevava sublime tra il folto dei tralci ed era appariscente per la sua elevatezza, per la moltitudine dei suoi rami.

12 Ma è stata sradicata con furore e gettata a terra; il vento orientale ne ha seccato il frutto; i rami forti ne sono stati rotti e seccati, il fuoco li ha divorati.

13 Ora è piantata nel deserto, in un suolo arido e assetato;

14 un fuoco è uscito dal suo ramo e ne ha divorato fronda e frutto, al punto che in essa non c’è più né ramo forte né scettro per governare”. Questo il lamento, che rimarrà un lamento».

Infedeltà d’Israele e bontà di Dio

20 (Q)Il settimo anno, il decimo giorno del quinto mese, alcuni anziani d’Israele vennero a consultare il Signore e si sedettero davanti a me. La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, parla agli anziani d’Israele e di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Siete venuti per consultarmi? Com’è vero che io vivo, io non mi lascerò consultare da voi”, dice il Signore, Dio. “Giudicali tu, figlio d’uomo, giudicali tu! Fa’ loro conoscere le abominazioni dei loro padri”. Di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Il giorno che io scelsi Israele e alzai la mano per fare un giuramento alla discendenza della casa di Giacobbe, e mi feci loro conoscere nel paese d’Egitto, alzai la mano per loro, dicendo: ‘Io sono il Signore, il vostro Dio’. Quel giorno alzai la mano, giurando che li avrei fatti uscire dal paese d’Egitto per introdurli in un paese che io avevo cercato per loro, paese dove scorrono il latte e il miele, il più splendido di tutti i paesi. Dissi loro: ‘Gettate via, ognuno di voi, le abominazioni che attirano i vostri sguardi e non vi contaminate con gli idoli d’Egitto; io sono il Signore, il vostro Dio!’

Ma essi si ribellarono a me e non vollero darmi ascolto; nessuno di essi gettò via le abominazioni che attiravano il loro sguardo e non abbandonarono gli idoli d’Egitto. Allora parlai di voler riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira in mezzo al paese d’Egitto. Tuttavia io agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni in mezzo alle quali essi si trovavano, in presenza delle quali io mi ero fatto loro conoscere, allo scopo di farli uscire dal paese d’Egitto. 10 Così li condussi fuori dal paese d’Egitto e li guidai nel deserto. 11 Diedi loro le mie leggi e feci loro conoscere i miei precetti, per i quali l’uomo che li metterà in pratica vivrà. 12 A loro diedi anche i miei sabati perché servissero di segno tra me e loro, perché conoscessero che io sono il Signore che li santifico.

13 Ma la casa d’Israele si ribellò contro di me nel deserto; non camminarono secondo le mie leggi, rigettarono i miei precetti, per i quali l’uomo che li metterà in pratica vivrà, e profanarono gravemente i miei sabati; perciò io parlai di riversare su di loro il mio furore nel deserto, per distruggerli. 14 Io agii tuttavia per amore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali io li avevo condotti fuori dall’Egitto. 15 Alzai perfino la mano nel deserto, giurando loro che non li avrei fatti entrare nel paese che avevo dato loro, paese dove scorrono il latte e il miele, il più splendido di tutti i paesi, 16 perché avevano rigettato i miei precetti, non avevano camminato secondo le mie leggi e avevano profanato i miei sabati, poiché il loro cuore andava dietro ai loro idoli. 17 Ma l’occhio mio li guardò con misericordia e non li distrussi, non li sterminai del tutto nel deserto, 18 ma dissi ai loro figli nel deserto: ‘Non camminate secondo i precetti dei vostri padri, non osservate le loro prescrizioni, non vi contaminate mediante i loro idoli! 19 Io sono il Signore, il vostro Dio; camminate secondo le mie leggi, osservate i miei precetti e metteteli in pratica. 20 Santificate i miei sabati e siano essi un segno fra me e voi, dal quale si conosca che io sono il Signore, il vostro Dio’.

21 Ma i figli si ribellarono a me, non camminarono secondo le mie leggi e non osservarono i miei precetti per metterli in pratica (le leggi per le quali l’uomo che le mette in pratica vivrà). Profanarono i miei sabati e perciò parlai di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira nel deserto. 22 Tuttavia ritirai la mia mano e agii per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali li avevo condotti fuori dall’Egitto. 23 Ma alzai pure la mano nel deserto, giurando loro che li avrei dispersi fra le nazioni e li avrei disseminati per tutti i paesi, 24 perché non mettevano in pratica i miei precetti, rigettavano le mie leggi, profanavano i miei sabati e i loro occhi andavano dietro agli idoli dei loro padri. 25 Diedi loro perfino delle leggi non buone e dei precetti per i quali non potevano vivere. 26 Li contaminai con i loro doni, quando facevano passare per il fuoco ogni primogenito, per ridurli alla desolazione affinché conoscessero che io sono il Signore”.

27 (R)«Perciò, figlio d’uomo, parla alla casa d’Israele e di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “I vostri padri mi hanno ancora oltraggiato in questo, comportandosi perfidamente verso di me: 28 quando li ebbi introdotti nel paese che avevo giurato di dare loro, volsero i loro sguardi verso ogni alto colle e verso ogni albero verdeggiante; là offrirono i loro sacrifici, presentarono le loro offerte provocanti, misero i loro profumi di odore soave e sparsero le loro libazioni. 29 Io dissi loro: ‘Che cos’è l’alto luogo dove andate?’ Tuttavia si è continuato a chiamarlo alto luogo fino a oggi”.

30 Perciò, di’ alla casa d’Israele: Così parla il Signore, Dio: “Quando vi contaminate seguendo le vie dei vostri padri e vi prostituite ai loro idoli esecrandi, 31 quando, offrendo i vostri doni e facendo passare per il fuoco i vostri figli, vi contaminate fino a oggi con tutti i vostri idoli, dovrei forse lasciarmi consultare da voi, casa d’Israele? Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, Dio, “io non mi lascerò consultare da voi! 32 Non avverrà affatto quello che vi passa per la mente quando dite: ‘Noi saremo come le nazioni, come le famiglie degli altri paesi, e renderemo un culto al legno e alla pietra!’ 33 Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, Dio, “con mano forte, con braccio disteso, con furore scatenato, io regnerò su di voi! 34 Vi condurrò fuori dai popoli, vi raccoglierò dai paesi dove sarete stati dispersi, con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato; 35 vi condurrò nel deserto dei popoli e verrò in giudizio con voi faccia a faccia. 36 Come venni in giudizio con i vostri padri nel deserto del paese d’Egitto, così verrò in giudizio con voi”, dice il Signore, Dio; 37 “vi farò passare sotto la verga e vi rimetterò nei vincoli del patto; 38 separerò da voi i ribelli e quelli che mi sono infedeli. Io li condurrò fuori dal paese dove sono stranieri, ma non entreranno nel paese d’Israele, e voi conoscerete che io sono il Signore”.

Promessa di restaurazione

39 (S)«A voi dunque, casa d’Israele, così parla il Signore, Dio: “Andate, servite ognuno i vostri idoli, poiché non volete ascoltarmi! Ma il mio santo nome non lo profanerete più con i vostri doni e con i vostri idoli! 40 Poiché sul mio monte santo, sull’alto monte d’Israele”, dice il Signore, Dio, “là tutti quelli della casa d’Israele, tutti coloro che saranno nel paese, mi serviranno; là io mi compiacerò di loro, là io chiederò le vostre offerte e le primizie dei vostri doni in tutto quello che mi consacrerete. 41 Io mi compiacerò di voi come di un profumo di odore soave, quando vi avrò condotti fuori dai popoli e vi avrò radunati dai paesi dove sarete stati dispersi; io sarò santificato in voi davanti alle nazioni. 42 Voi conoscerete che io sono il Signore, quando vi avrò condotti nella terra d’Israele, paese che giurai di dare ai vostri padri. 43 Là vi ricorderete della vostra condotta e di tutte le azioni con le quali vi siete contaminati; sarete disgustati di voi stessi, per tutte le malvagità che avete commesse. 44 Conoscerete che io sono il Signore, quando avrò agito con voi per amore del mio nome e non secondo la vostra condotta malvagia, né secondo le vostre azioni corrotte, o casa d’Israele!”, dice il Signore, Dio».

La spada del Signore contro Gerusalemme e contro gli Ammoniti

21 (T)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno, rivolgi la parola al sud, profetizza contro la foresta della regione meridionale,

e di’ alla foresta della regione meridionale: “Ascolta la parola del Signore!” Così parla il Signore, Dio: “Ecco, io accendo in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco; la fiamma dell’incendio non si spegnerà e tutto ciò che è sulla faccia del suolo ne sarà bruciato, dalla regione meridionale al settentrione;

ogni carne vedrà che io, il Signore, ho acceso il fuoco, ed esso non sarà spento!”».

E io dissi: «Ahimè, Signore, Dio! Costoro dicono di me: “Egli non fa che parlare in parabole”».

(U)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme, rivolgi la parola ai luoghi santi, profetizza contro il paese d’Israele

e di’ al paese d’Israele: Così parla il Signore: “Eccomi a te! Io toglierò la mia spada dal fodero e sterminerò in mezzo a te giusti e malvagi.

Appunto perché voglio sterminare in mezzo a te giusti e malvagi, la mia spada uscirà dal fodero per colpire ogni carne dalla regione meridionale al settentrione;

10 ogni carne saprà che io, il Signore, ho tolto la mia spada dal fodero e non vi sarà più rimessa”.

11 Tu, figlio d’uomo, gemi! con il cuore rotto, nell’amarezza, gemi davanti ai loro occhi.

12 Quando ti chiederanno: “Perché gemi?”, rispondi: “Per la notizia che sta per giungere; ogni cuore sarà afflitto, tutte le mani diverranno fiacche, tutti gli spiriti verranno meno, tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua. Ecco, la cosa giunge e avverrà!”, dice il Signore, Dio».

13 La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

14 «Figlio d’uomo, profetizza e di’: “Così parla il Signore”. Di’: “La spada, la spada è aguzza; essa è anche affilata:

15 aguzza, per fare un macello; affilata, per scintillare. Dovremmo dunque rallegrarci, ripetendo: ‘Lo scettro di mio figlio disprezza ogni legno’?

16 Il Signore l’ha data ad affilare, perché la si impugni; la spada è aguzza e affilata per metterla in mano di chi uccide”.

17 Grida e urla, figlio d’uomo, poiché essa è per il mio popolo, è per tutti i prìncipi d’Israele; essi sono dati in balìa della spada con il mio popolo; perciò percuotiti la coscia!

18 “Sì, la prova sarà fatta. Che accadrà, se questo scettro che disprezza tutto non sarà più?”, dice il Signore, Dio.

19 Tu, figlio d’uomo, profetizza e batti le mani; la spada raddoppi, triplichi i suoi colpi; la spada che fa strage, la spada che uccide anche chi è grande, la spada che li circonda.

20 Io ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte, perché il loro cuore venga meno e cresca il numero dei caduti; sì, essa è fatta per folgorare, è aguzza per il macello.

21 Spada, raccogliti! Volgiti a destra, attenta! Volgiti a sinistra, dovunque è diretto il tuo filo!

22 Anch’io batterò le mani e sfogherò il mio furore! Io, il Signore, ho parlato».

23 (V)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

24 «Tu, figlio d’uomo, fatti due vie per le quali passi la spada del re di Babilonia; partano entrambe dal medesimo paese. Traccia un segnale indicatore all’inizio della strada che porta a una città. 25 Fa’ una strada per la quale la spada vada a Rabba, città dei figli di Ammon, e un’altra perché vada in Giuda, a Gerusalemme, città fortificata. 26 Infatti il re di Babilonia sta sul bivio, all’inizio delle due strade, per tirare presagi: scuote le frecce, consulta gli idoli, esamina il fegato. 27 La sorte, che è nella destra, designa Gerusalemme per collocarvi degli arieti, per aprire la bocca a ordinare il massacro, per alzare la voce in grida di guerra, per collocare gli arieti contro le porte, per elevare bastioni, per costruire torri. 28 Ma essi non vedono in questo che una divinazione bugiarda; essi, a cui sono stati fatti tanti giuramenti. Ma ora egli si ricorderà della loro iniquità, perché siano presi.

29 Perciò, così parla il Signore, Dio: “Poiché avete fatto ricordare la vostra iniquità mediante le vostre manifeste trasgressioni, al punto che i vostri peccati si manifestano in tutte le vostre azioni, poiché ne rievocate il ricordo, sarete presi dalla sua mano.

30 Tu, empio, condannato alla spada, o principe d’Israele, il cui giorno è giunto al tempo del colmo dell’iniquità, 31 così parla il Signore, Dio: Il turbante sarà tolto, il diadema sarà levato; le cose cambieranno; ciò che è in basso sarà innalzato e ciò che è in alto sarà abbassato. 32 Rovina, rovina, rovina. Questo farò di lei; anch’essa non sarà più, finché non venga colui a cui appartiene il giudizio e al quale lo rimetterò”.

33 (W)«Tu, figlio d’uomo, profetizza e di’: Così parla il Signore, Dio, riguardo ai figli di Ammon e al loro obbrobrio, di’: “La spada, la spada è sguainata; è affilata per massacrare, per divorare, per folgorare. 34 Mentre ci sono per te visioni vane, mentre ci sono per te divinazioni bugiarde, essa ti farà cadere fra i cadaveri degli empi, il cui giorno è giunto al tempo del colmo dell’iniquità. 35 Riponi la spada nel fodero! Io ti giudicherò nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine; 36 riverserò su di te la mia indignazione, soffierò contro di te nel fuoco della mia ira e ti darò in mano di uomini brutali, artefici di distruzione. 37 Tu sarai preda del fuoco, il tuo sangue sarà in mezzo al paese; tu non sarai più ricordata, perché io, il Signore ho parlato”».

I delitti di Gerusalemme

22 (X)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Ora, figlio d’uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu questa città di sangue? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni e di’: Così parla il Signore, Dio: “O città che spandi il sangue in mezzo a te stessa perché il tuo tempo giunga, e che ti fai idoli per contaminarti! Per il sangue che hai sparso ti sei resa colpevole, e per gli idoli che hai fatto ti sei contaminata. Tu hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni; perciò io ti espongo all’insulto delle nazioni e allo scherno di tutti i paesi. Quelli che ti sono vicini e quelli che ti sono lontani si faranno beffe di te, o tu che sei macchiata d’infamia e piena di disordine!

Ecco, i prìncipi d’Israele, ognuno secondo il suo potere, sono intenti a spargere il sangue in mezzo a te; in te si disprezza il padre e la madre, in mezzo a te si opprime lo straniero, in te si calpesta l’orfano e la vedova. Tu disprezzi le mie cose sante, tu profani i miei sabati. In te c’è gente che calunnia per spargere il sangue; in te si mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze. 10 In te si viola l’intimità del proprio padre, in te si violenta la donna impura per le sue mestruazioni; 11 in te l’uno commette abominazioni con la moglie del prossimo, l’altro contamina con incesto la propria nuora, l’altro violenta sua sorella, figlia di suo padre. 12 In te si prendono regali per spargere il sangue; tu prendi interessi, dai ad usura, trai guadagno dal prossimo con la violenza, e dimentichi me”, dice il Signore, Dio.

13 “Ma ecco, io batto le mani, a motivo del disonesto guadagno che fai e del sangue da te sparso in mezzo a te. 14 Il tuo cuore reggerà forse, o le tue mani saranno forti il giorno che io agirò contro di te? Io, il Signore, ho parlato e lo farò. 15 Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi e toglierò via da te tutta la tua immondezza; 16 tu sarai profanata da te stessa agli occhi delle nazioni e conoscerai che io sono il Signore”».

17 (Y)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

18 «Figlio d’uomo, quelli della casa d’Israele per me sono diventati tante scorie: tutti quanti non sono che bronzo, stagno, ferro, piombo in mezzo al crogiuolo; sono tutti scorie d’argento. 19 Perciò, così parla il Signore, Dio: “Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco, io vi raduno in mezzo a Gerusalemme. 20 Come si raduna l’argento, il bronzo, il ferro, il piombo e lo stagno nel crogiuolo, e si soffia sul fuoco per fonderli, così, nella mia ira e nel mio furore, io vi radunerò, vi metterò là e vi fonderò. 21 Vi radunerò, soffierò contro di voi sul fuoco del mio furore e voi sarete fusi in mezzo a Gerusalemme. 22 Come l’argento è fuso nel crogiuolo, così voi sarete fusi nella città; voi saprete che io, il Signore, riverso su di voi il mio furore”».

Peccati dei capi e del popolo d’Israele

23 (Z)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

24 «Figlio d’uomo, di’ a Gerusalemme: “Tu sei una terra che non è stata purificata, che non è stata bagnata di pioggia in un giorno d’ira”. 25 In lei i suoi profeti cospirano; come un leone ruggente che sbrana la preda, costoro divorano la gente, pigliano tesori e cose preziose, moltiplicano le vedove in mezzo a lei. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro. 27 I suoi capi, in mezzo a lei, sono come lupi che sbranano la loro preda: spargono il sangue, fanno perire la gente per saziare la loro cupidigia. 28 I loro profeti intonacano per loro tutto questo con malta che non regge: hanno visioni vane, pronosticano loro la menzogna e dicono: “Così parla il Signore, Dio”, mentre il Signore non ha parlato affatto. 29 Il popolo del paese si dà alla violenza, commette rapine, calpesta l’afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni giustizia. 30 Io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l’ho trovato. 31 Perciò io riverserò su di loro il mio sdegno; io li consumerò con il fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, Dio.

Le due sorelle prostitute: Samaria e Gerusalemme

23 (AA)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, c’erano due donne, figlie di una medesima madre,

le quali si prostituirono in Egitto; si prostituirono nella loro giovinezza; là furono premute le loro mammelle e là fu schiacciato il loro vergine seno.

I loro nomi sono: quello della maggiore, Oola[e]; quello della sorella, Ooliba[f]. Esse divennero mie e mi partorirono figli e figlie; questi sono i loro veri nomi: Oola è Samaria, Ooliba è Gerusalemme.

E, mentre era mia, Oola si prostituì, si appassionò per i suoi amanti, gli Assiri, che erano suoi vicini,

vestiti di porpora, governatori e magistrati, tutti bei giovani, cavalieri in groppa ai loro cavalli.

Essa si prostituì con loro, che erano tutti il fiore dei figli d’Assiria, e si contaminò con tutti quelli per i quali si appassionava, con tutti i loro idoli.

Essa non rinunciò alle prostituzioni commesse con gli Egiziani, quando quelli si erano uniti a lei nella sua giovinezza, schiacciavano il suo vergine seno e sfogavano su di lei la loro lussuria.

Perciò io l’abbandonai in balìa dei suoi amanti, in balìa dei figli d’Assiria, per i quali si era appassionata.

10 Essi ebbero rapporti sessuali con lei, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero con la spada. Essa diventò famosa fra le donne, e su di lei furono eseguiti dei giudizi.

11 Sua sorella vide questo, e tuttavia si corruppe più di lei nei suoi amori; le sue prostituzioni sorpassarono le prostituzioni di sua sorella.

12 Si appassionò per i figli d’Assiria, che erano suoi vicini, governatori e magistrati, vestiti pomposamente, cavalieri in groppa ai loro cavalli, tutti giovani e belli.

13 Io vidi che essa si contaminava; entrambe seguivano la medesima via,

14 ma questa superò l’altra nelle sue prostituzioni. Vide degli uomini disegnati sui muri, delle immagini di Caldei dipinte in rosso,

15 con delle cinture ai fianchi, con degli ampi turbanti in capo, dall’aspetto di capitani, tutti quanti ritratti dei figli di Babilonia, della Caldea, loro terra natìa;

16 come li vide, si appassionò per loro, e mandò ad essi dei messaggeri, in Caldea.

17 I figli di Babilonia vennero da lei, al letto degli amori, e la contaminarono con le loro fornicazioni; ed essa si contaminò con loro; poi si allontanò da loro.

18 Essa mise a nudo le sue prostituzioni, mise a nudo la sua vergogna, e io mi allontanai da lei, come mi ero allontanato da sua sorella.

19 Tuttavia essa moltiplicò le sue prostituzioni, ricordandosi dei giorni della sua giovinezza, quando si era prostituita nel paese d’Egitto;

20 si appassionò per quei fornicatori dalla carne come la carne degli asini e dal membro come il membro dei cavalli.

21 Così tu tornasti all’infamia della tua giovinezza, quando gli Egiziani ti schiacciavano le mammelle a motivo del tuo vergine seno.

22 Perciò, Ooliba, così parla il Signore, Dio: “Ecco, io susciterò contro di te i tuoi amanti, da cui ti sei allontanata, e li farò venire contro di te da tutte le parti:

23 i figli di Babilonia e tutti i Caldei, prìncipi, ricchi e grandi, e tutti i figli d’Assiria con loro, giovani e belli, tutti, governatori e magistrati, capitani e consiglieri, tutti in groppa ai loro cavalli.

24 Essi verranno contro di te con armi, carri e veicoli, e con una moltitudine di popoli; con scudi grandi e piccoli, e con elmi, si schierano contro di te tutto intorno. Io rimetto in mano loro il giudizio ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi.

25 Io darò sfogo alla mia gelosia contro di te ed essi ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e le orecchie, e ciò che rimarrà di te cadrà per la spada; prenderanno i tuoi figli e le tue figlie, e ciò che rimarrà di te sarà divorato dal fuoco.

26 Ti spoglieranno delle tue vesti, porteranno via gli oggetti di cui ti adorni.

27 Io farò cessare la tua lussuria, la tua prostituzione cominciata nel paese d’Egitto, e tu non alzerai più gli occhi verso di loro, non ti ricorderai più dell’Egitto”.

28 Infatti così parla il Signore, Dio: “Ecco, io ti do in mano di quelli che detesti, in mano di quelli da cui ti sei allontanata.

29 Essi ti tratteranno con odio, porteranno via tutto il frutto del tuo lavoro e ti lasceranno nuda e scoperta; così saranno messe allo scoperto la vergogna della tua impudicizia, la tua lussuria e le tue prostituzioni.

30 Queste cose ti saranno fatte, perché ti sei prostituita correndo dietro alle nazioni, perché ti sei contaminata con i loro idoli.

31 Tu hai camminato per la via di tua sorella e io ti metto in mano la sua coppa”.

32 Così parla il Signore, Dio: “Tu berrai la coppa di tua sorella, coppa profonda e ampia; sarai esposta alle risa e alle beffe; la coppa è di gran capacità.

33 Tu sarai riempita di ebbrezza e di dolore: è la coppa della desolazione e della devastazione, è la coppa di tua sorella Samaria.

34 Tu la berrai, la vuoterai, ne morderai i pezzi e te ne squarcerai il seno; poiché io ho parlato”, dice il Signore, Dio.

35 Perciò così parla il Signore, Dio: “Poiché tu mi hai dimenticato e mi hai buttato dietro alle spalle, porta dunque anche tu la pena della tua scelleratezza e delle tue prostituzioni”».

36 Il Signore mi disse: «Figlio d’uomo, non dovrai giudicare forse Oola e Ooliba? Dichiara loro dunque le loro abominazioni!

37 Infatti hanno commesso adulterio, hanno sangue nelle loro mani; hanno commesso adulterio con i loro idoli, e gli stessi figli che mi avevano partoriti li hanno fatti passare per il fuoco perché servissero loro di pasto.

38 Anche questo mi hanno fatto: in quel medesimo giorno hanno contaminato il mio santuario e hanno profanato i miei sabati.

39 Dopo aver immolato i loro figli ai loro idoli, in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario per profanarlo; ecco quello che hanno fatto in mezzo alla mia casa.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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