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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Deuteronomio 9-10

Rievocazione delle ribellioni d'Israele

(A)Ascolta, *Israele! Oggi tu stai per passare il *Giordano per andare a impadronirti di nazioni piú grandi e piú potenti di te, di città grandi e fortificate fino al cielo, di un popolo grande e alto di statura: dei figli degli *Anachiti che tu conosci e dei quali hai sentito dire: «Chi mai può resistere ai figli di Anac?» Sappi dunque oggi che il Signore, il tuo Dio è colui che marcerà alla tua testa come un fuoco che divora; egli li distruggerà e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in un attimo, come il Signore ti ha detto. Quando il Signore, il tuo Dio, li avrà scacciati davanti a te, non dire nel tuo cuore: «È per la mia giustizia che il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questo paese»; poiché il Signore scaccia davanti a te queste nazioni, per la loro malvagità. No, tu non entri in possesso del loro paese per la tua giustizia, né per la rettitudine del tuo cuore; ma il Signore, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni davanti a te per la loro malvagità e per mantenere la parola giurata ai tuoi padri, ad *Abraamo, a *Isacco e a *Giacobbe. Non è dunque per la tua giustizia che il Signore, il tuo Dio, ti dà il possesso di questo buon paese; perché sei un popolo dal collo duro.

Ricòrdati, non dimenticare come hai provocato all'ira il Signore, il tuo Dio, nel deserto. Dal giorno che uscisti dal paese d'Egitto, fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al Signore.

Anche a Oreb provocaste all'ira il Signore; il Signore si adirò contro di voi, al punto da volervi distruggere. Quando io salii sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole del patto che il Signore aveva stipulato con voi, io rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare pane né bere acqua; 10 il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte con il dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, parlandovi dal fuoco, il giorno dell'assemblea. 11 Fu alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti che il Signore mi diede le due tavole di pietra, le tavole del patto. 12 Poi il Signore mi disse: «Muoviti, scendi presto di qui, perché il tuo popolo che hai fatto uscire dall'Egitto si è corrotto; hanno ben presto lasciato la via che io avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti un'immagine di metallo fuso». 13 Il Signore mi parlò ancora e disse: «Io l'ho visto questo popolo; è un popolo dal collo duro; 14 lasciami fare; io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto il cielo e farò di te una nazione piú potente e piú grande di loro». 15 Cosí io mi volsi e scesi dal monte che era tutto in fiamme; tenevo nelle mie mani le due tavole del patto. 16 Guardai, e vidi che avevate peccato contro il Signore Dio vostro; vi eravate fatti un vitello di metallo fuso, avevate ben presto lasciato la via che il Signore vi aveva ordinato di seguire. 17 Presi le due tavole, le gettai dalle mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi. 18 Poi mi prostrai davanti al Signore, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane e non bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso facendo ciò che è male agli occhi del Signore, per irritarlo. 19 Poiché io avevo paura davanti all'ira e al furore da cui il Signore era invaso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudí anche quella volta. 20 Il Signore si adirò fortemente anche contro *Aaronne, al punto di volerlo far perire; io pregai in quell'occasione anche per Aaronne. 21 Poi presi l'oggetto del vostro delitto, il vitello che avevate fatto, lo gettai nel fuoco, lo frantumai riducendolo in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

22 Anche a Tabera, a Massa e a Chibrot-Attaava voi irritaste il Signore.

23 Quando il Signore volle farvi partire da Cades-Barnea dicendo: «Salite e impossessatevi del paese che io vi do», voi vi ribellaste all'ordine del Signore vostro Dio, non aveste fede in lui e non ubbidiste alla sua voce.

24 Siete stati ribelli al Signore, dal giorno che vi conobbi.

25 Io rimasi dunque cosí prostrato davanti al Signore quei quaranta giorni e quelle quaranta notti, perché il Signore aveva detto di volervi distruggere. 26 Pregai il Signore e dissi: «Signore, Dio, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che hai redento nella tua grandezza, che hai fatto uscire dall'Egitto con mano potente. 27 Ricòrdati dei tuoi servi, Abraamo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo, alla sua malvagità e al suo peccato, 28 affinché il paese dal quale ci hai fatti uscire non dica: “Il Signore non era capace d'introdurli nella terra che aveva loro promessa e, siccome li odiava, li ha fatti uscire di qui per farli morire nel deserto”. 29 Nondimeno, essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che facesti uscire dall'Egitto con la tua grande potenza e con il tuo braccio steso».

Le nuove tavole della legge

10 (B)In quel tempo, il Signore mi disse: «Taglia due tavole di pietra come le prime e sali da me sul monte; fatti anche un'*arca di legno. Io scriverò su quelle tavole le parole che erano sulle prime che hai spezzate, e tu le metterai nell'arca». Io feci allora un'arca di legno d'acacia, e tagliai due tavole di pietra come le prime; poi salii sul monte, tenendo le due tavole in mano. Il Signore scrisse su quelle due tavole ciò che era stato scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che il Signore aveva pronunziato per voi sul monte, parlando dal fuoco, il giorno dell'assemblea. E il Signore me le diede. Allora mi voltai e scesi dal monte; misi le tavole nell'arca che avevo fatta, e sono lí, come il Signore mi aveva ordinato.

I figli d'*Israele partirono da Beerot-Benè-Iaacan per Mosera. Là *Aaronne morí e fu sepolto; ed *Eleazar, suo figlio, divenne sacerdote al suo posto. Di là partirono per Gudgoda, e da Gudgoda per Iotbata, paese di corsi d'acqua. In quel tempo il Signore separò la tribú di *Levi per portare l'arca del patto del Signore, per stare davanti al Signore, per servirlo e per dare la benedizione nel nome di lui, come ha fatto fino a questo giorno. Perciò Levi non ha parte né eredità con i suoi fratelli; il Signore è la sua eredità, come gli ha detto il Signore, il tuo Dio.

10 Io rimasi sul monte, come la prima volta, quaranta giorni e quaranta notti; e il Signore mi esaudí anche questa volta: il Signore non volle distruggerti. 11 Il Signore mi disse: «Àlzati, mettiti in cammino alla testa del popolo, perché entrino nel paese che giurai ai loro padri di dare loro e ne prendano possesso».

Esortazione a ubbidire a Dio

12 (C)E ora, Israele, che cosa chiede da te il Signore, il tuo Dio, se non che tu tema il Signore, il tuo Dio, che tu cammini in tutte le sue vie, che tu lo ami e serva il Signore, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima[a] tua, 13 che tu osservi per il tuo bene i comandamenti del Signore e le sue leggi che oggi ti do? 14 Ecco, al Signore tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e tutto ciò che essa contiene; 15 ma soltanto ai tuoi padri il Signore si affezionò e li amò; poi, dopo di loro, fra tutti i popoli scelse la loro discendenza, cioè voi, come oggi si vede. 16 Circoncidete dunque il vostro cuore e non indurite piú il vostro collo; 17 poiché il Signore, il vostro Dio, è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e tremendo, che non ha riguardi personali e non accetta regali, 18 che fa giustizia all'orfano e alla vedova, che ama lo straniero e gli dà pane e vestito. 19 Amate dunque lo straniero, poiché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. 20 Temi il Signore, il tuo Dio, servilo, tieniti stretto a lui e giura nel suo nome. 21 Egli è l'oggetto delle tue lodi, è il tuo Dio, che ha fatto per te queste cose grandi e tremende che gli occhi tuoi hanno viste. 22 I tuoi padri scesero in Egitto; erano settanta persone e ora il Signore, il tuo Dio, ha fatto di te una moltitudine simile alle stelle del cielo.

Luca 8:4-21

Il seminatore e i diversi terreni

(A)Or come si riuniva una gran folla e la gente di ogni città accorreva a lui, egli disse in *parabola:

«Il seminatore uscí a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. Un'altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità. Un'altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono. Un'altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno». Dicendo queste cose, esclamava: «Chi ha orecchi per udire oda!»

I suoi discepoli gli domandarono che cosa volesse dire questa parabola. 10 Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano[a].

11 Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio. 12 Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il *diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. 13 Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro. 14 Quello che è caduto tra le spine sono coloro[b] che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità. 15 E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza.

La lampada sul candeliere

16 (B)«Nessuno accende una lampada e poi la copre con un vaso, o la mette sotto il letto; anzi la mette sul *candeliere, perché chi entra veda la luce. 17 Poiché non c'è nulla di nascosto che non debba manifestarsi, né di segreto che non debba essere conosciuto e venire alla luce. 18 Attenti dunque a come ascoltate: perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, anche quello che pensa di avere gli sarà tolto».

La madre e i fratelli di Gesú

19 (C)Sua madre e i suoi fratelli vennero a trovarlo; ma non potevano avvicinarlo a motivo della folla. 20 Gli fu riferito: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori, e vogliono vederti». 21 Ma egli rispose loro: «Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Salmi 69:19-36

19 Tu conosci la mia vergogna, il mio disonore e la mia infamia;
davanti a te son tutti i miei nemici.

20 L'oltraggio m'ha spezzato il cuore
e son tutto dolente;
ho aspettato chi mi confortasse,
ma invano;
ho atteso dei consolatori, ma non ne ho trovati.

21 Hanno messo fiele nel mio cibo,
e mi hanno dato da bere aceto per
dissetarmi.

22 La loro tavola imbandita sia per essi come una trappola,
un tranello quando si credono al sicuro!

23 Gli occhi loro si offuschino e piú
non vedano;
indebolisci per sempre i loro fianchi[a].

24 Riversa su di loro il tuo furore,
li raggiunga l'ardore della tua ira.

25 Sia desolata la loro dimora,
nessuno abiti le loro tende[b],

26 poiché perseguitano colui che hai
percosso,
e godono a raccontarsi i dolori di chi hai ferito.

27 Aggiungi questo peccato ai loro
peccati
e non abbian parte alcuna nella tua
giustizia.

28 Siano cancellati dal libro della vita
e non siano iscritti fra i giusti.

29 Io sono misero e afflitto;
il tuo soccorso, o Dio, mi porti in salvo.

30 Celebrerò il nome di Dio con
un canto,
lo esalterò con le mie lodi,

31 che il Signore gradirà piú dei buoi,
piú dei tori con corna e unghie.

32 Gli umili lo vedranno e gioiranno;
o voi che cercate Dio, fatevi animo,

33 poiché il Signore ascolta
i bisognosi,
e non disprezza i suoi prigionieri.

34 Lo lodino i cieli e la terra,
i mari e tutto ciò che si muove in essi!

35 Poiché Dio salverà *Sion,
e ricostruirà le città di *Giuda;
il suo popolo abiterà in Sion e la
possederà.

36 Anche la discendenza dei suoi servi l'avrà in eredità,
e quanti amano il suo nome vi
abiteranno.

Proverbi 12:2-3

L'uomo buono ottiene il favore
del Signore, ma il Signore
condanna l'uomo pieno di malizia.

L'uomo non diventa stabile con
l'*iniquità,
ma la radice dei giusti non sarà mai
smossa.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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