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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
2 Cronache 1-3

Storia di Salomone(A)

Salomone re d'Israele. Dio gli concede saggezza e gloria

(B)*Salomone, figlio di *Davide, si stabilí saldamente nel suo regno; il Signore, il suo Dio, fu con lui e lo fece diventare molto potente.

Salomone parlò a tutto *Israele, ai capi delle migliaia e delle centinaia, ai *giudici, a tutti i príncipi di tutto Israele, e ai capi delle case patriarcali. Poi, con tutti i partecipanti all'assemblea, si recò all'alto luogo situato a Gabaon; là infatti si trovava la *tenda di convegno di Dio, che *Mosè, servo del Signore, aveva fatta nel deserto. Quanto all'*arca di Dio, Davide l'aveva trasportata da Chiriat-Iearim al luogo che egli le aveva preparato; poiché egli aveva innalzato per essa una tenda a *Gerusalemme. Davanti al *tabernacolo del Signore, a Gabaon, si trovava anche l'altare di rame fatto da Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur. Salomone e l'assemblea andarono là a consultare il Signore. Sull'altare di rame, che era davanti alla tenda di convegno, Salomone offrí mille olocausti in presenza del Signore.

Quella notte Dio apparve a Salomone, e gli disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti dia». Salomone rispose a Dio: «Tu hai trattato con grande benevolenza Davide, mio padre, e mi hai fatto regnare al suo posto. Ora, o Signore, Dio, si avveri la promessa da te fatta a mio padre Davide, perché mi hai costituito re di un popolo numeroso come la polvere della terra! 10 Dammi dunque saggezza e intelligenza, perché io sappia come comportarmi di fronte a questo popolo; poiché chi potrebbe mai amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è cosí numeroso?»

11 Dio disse a Salomone: «Poiché questo è ciò che hai nel cuore, e non hai chiesto ricchezze, né beni, né gloria, né la morte dei tuoi nemici, e nemmeno una lunga vita, ma hai chiesto per te saggezza e intelligenza per poter amministrare la giustizia per il mio popolo del quale ti ho fatto re, 12 la saggezza e l'intelligenza ti sono concesse; e, oltre a questo, ti darò ricchezze, beni e gloria, come non ne ebbero mai i re che ti hanno preceduto, e come non ne avrà mai nessuno dei tuoi successori».

13 (C)Salomone ritornò a Gerusalemme dall'alto luogo situato a Gabaon, e dalla tenda di convegno, e regnò sopra Israele. 14 Salomone radunò carri e cavalieri, ed ebbe millequattrocento carri e dodicimila cavalieri, che distribuí nelle città dove teneva i carri, e presso di sé a Gerusalemme. 15 Il re fece in modo che l'argento e l'oro erano a Gerusalemme cosí comuni come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura. 16 I cavalli che Salomone aveva, gli venivano condotti dall'Egitto; le carovane di mercanti del re andavano a prenderli a branchi, per un prezzo convenuto; 17 e facevano uscire dall'Egitto e giungere a destinazione un carro per seicento *sicli d'argento, e un cavallo per centocinquanta sicli. Nello stesso modo, tramite quei mercanti, se ne facevano venire per tutti i re degli Ittiti e per i re della *Siria.

Preparativi per la costruzione del tempio

(D)*Salomone decise di costruire una casa per il nome del Signore, e un palazzo reale per sé.

Salomone arruolò settantamila uomini per portare pesi, ottantamila per tagliar pietre nella montagna, e tremilaseicento per sorvegliarli.

Poi Salomone mandò a dire a Curam re di *Tiro: «Fa' con me come facesti con *Davide mio padre, al quale mandasti dei cedri per la costruzione del suo palazzo. Io sto per costruire una casa per il nome del Signore mio Dio, per consacrargliela, per bruciare davanti a lui il profumo fragrante, per esporvi permanentemente i *pani della presentazione, e per offrirvi gli olocausti del mattino e della sera, dei sabati, dei noviluni, e delle *feste del Signore nostro Dio. Questa è una legge perenne per *Israele. La casa che io sto per costruire sarà grande, perché il nostro Dio è piú grande di tutti gli dèi. Ma chi sarà tanto capace da costruirgli una casa, se i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerlo? E chi sono io per costruirgli una casa, anche soltanto per bruciarvi dei profumi davanti a lui? Mandami dunque un uomo abile a lavorare l'oro, l'argento, il rame, il ferro, la porpora, lo scarlatto, il violaceo, che sappia fare ogni sorta di lavori d'intaglio, collaborando con gli artisti che sono presso di me in *Giuda e a *Gerusalemme, e che Davide mio padre aveva preparati. Mandami anche dal Libano legnami di cedro, di cipresso e di sandalo; perché io so che i tuoi servi sono abili nel tagliare il legname del Libano; ed ecco, i miei servi saranno con i tuoi servi, per prepararmi del legname in abbondanza; poiché la casa che io sto per costruire sarà grande e meravigliosa. 10 E ai tuoi servi che abbatteranno e taglieranno il legname io darò ventimila *cori di grano battuto, ventimila cori[a] d'orzo, ventimila *bati[b] di vino e ventimila bati d'olio».

11 Curam, re di Tiro, rispose cosí in una lettera, che mandò a Salomone: «Il Signore, perché ama il suo popolo, ti ha costituito re su di esso». 12 Curam aggiunse: «Benedetto sia il Signore, Dio d'Israele, che ha fatto i cieli e la terra, perché ha dato al re Davide un figlio saggio, pieno di senno e d'intelligenza, il quale costruirà una casa per il Signore, e un palazzo reale per sé! 13 Io ti mando dunque un uomo abile e intelligente, Curam-Abi, 14 figlio di una donna della tribú di *Dan e di padre di Tiro, il quale è abile a lavorare l'oro, l'argento, il rame, il ferro, la pietra, il legno, la porpora, il violaceo, il bisso, lo scarlatto. Inoltre sa fare ogni sorta di lavori d'intaglio, ed eseguire qualsiasi lavoro d'arte gli si affidi. Egli collaborerà con i tuoi artisti e con gli artisti del mio signore Davide, tuo padre. 15 Ora dunque mandi il mio signore ai suoi servi il grano, l'orzo, l'olio e il vino, di cui egli ha parlato; 16 noi, dal canto nostro, taglieremo del legname del Libano, quanto te ne occorrerà; te lo spediremo per mare su zattere fino a *Iafo, e tu lo farai trasportare a Gerusalemme».

17 Salomone fece fare il conto di tutti gli stranieri che si trovavano nel paese d'Israele, e dei quali già Davide suo padre aveva fatto il censimento. Se ne trovarono centocinquantatremilaseicento. 18 Ne prese settantamila per portar pesi, ottantamila per tagliar pietre nella montagna, e tremilaseicento per sorvegliare e far lavorare il popolo.

Costruzione del tempio

(E)*Salomone cominciò a costruire la casa del Signore a *Gerusalemme sul monte Moria, dove il Signore era apparso a *Davide suo padre, nel luogo che Davide aveva preparato, nell'aia di Ornan[c], il Gebuseo. Egli cominciò la costruzione il secondo giorno del secondo mese del quarto anno del suo regno.

Queste sono le misure delle fondamenta gettate da Salomone per la costruzione della casa di Dio: la lunghezza, in *cubiti dell'antica misura, era di sessanta cubiti[d]; la larghezza, di venti cubiti[e]. Il portico, sul davanti della casa, aveva venti cubiti di lunghezza, corrispondenti alla larghezza della casa, e centoventi d'altezza[f]. Salomone ricoprí d'oro finissimo l'interno della casa.

Egli ricoprí la casa maggiore di legno di cipresso, poi la rivestí d'oro finissimo e vi fece scolpire delle palme e delle catenelle. Rivestí questa casa di pietre preziose, per ornamento; e l'oro era di quello di Parvaim. Rivestí pure d'oro la casa, le travi, gli stipiti, le pareti e le porte; e sulle pareti fece intagliare dei *cherubini.

Costruí il luogo santissimo. Esso aveva venti cubiti[g] di lunghezza, corrispondenti alla larghezza della casa, e venti cubiti di larghezza. Lo ricoprí d'oro finissimo, del valore di seicento *talenti; e il peso dell'oro per i chiodi era di cinquanta *sicli. Rivestí d'oro anche le camere superiori.

10 Nel luogo santissimo fece scolpire due statue di cherubini, che furono ricoperti d'oro. 11 Le ali dei cherubini avevano venti cubiti[h] di lunghezza. L'ala del primo, lunga cinque cubiti[i], toccava la parete della casa; anche l'altra ala, pure di cinque cubiti, toccava l'ala del secondo cherubino. 12 L'ala del secondo cherubino, lunga cinque cubiti, toccava la parete della casa; l'altra ala, pure di cinque cubiti, arrivava all'ala dell'altro cherubino. 13 Le ali di questi cherubini, spiegate, misuravano venti cubiti. Essi stavano in piedi, e avevano le facce rivolte verso la sala.

14 Fece la *cortina di filo violaceo, porporino, scarlatto e di bisso, e vi fece ricamare dei cherubini.

15 (F)Fece pure davanti alla casa due colonne di trentacinque cubiti[j] d'altezza; e il capitello, in cima a ciascuna, era di cinque cubiti. 16 Fece delle catenelle, come quelle che erano nel *santuario, e le pose in cima alle colonne; e fece cento melagrane, che sospese alle catenelle. 17 Eresse le colonne davanti al *tempio: una a destra e l'altra a sinistra; e chiamò quella di destra Iachin[k], e quella di sinistra Boaz[l].

Romani 6

Morire con Cristo per rinascere in Cristo

(A)Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi? No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?

O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesú, siamo stati battezzati nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, cosí anche noi camminassimo in novità di vita. Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo piú al peccato; infatti colui che è morto, è libero dal peccato. Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore piú; la morte non ha piú potere su di lui. 10 Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio. 11 Cosí anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesú.

12 Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; 13 e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'*iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;

14 infatti il peccato non avrà piú potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.

15 (B)Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!

16 Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia? 17 Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; 18 e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. 19 Parlo alla maniera degli uomini, a causa della debolezza della vostra carne; poiché, come già prestaste le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità per commettere l'iniquità, cosí prestate ora le vostre membra a servizio della giustizia per la santificazione. 20 Perché quando eravate schiavi del peccato, eravate liberi riguardo alla giustizia. 21 Quale frutto dunque avevate allora? Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte. 22 Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna; 23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesú, nostro Signore.

Salmi 16

Ricompensa e fede del giusto

16 (A)Inno di *Davide.
Proteggimi, o Dio, perché io
confido in te[a].

Ho detto a Dio: «Tu sei il mio
Signore;
non ho bene alcuno all'infuori di te».

Quanto ai santi che son sulla terra,
essi sono la gente onorata in cui
ripongo tutto il mio affetto.

I dolori di quelli che corrono dietro ad altri dèi saran moltiplicati;
io non offrirò le loro *libazioni di
sangue,
né le mie labbra proferiranno i loro
nomi.

Il Signore è la mia parte di eredità
e il mio calice;
tu sostieni quel che mi è toccato
in sorte.

La sorte mi ha assegnato luoghi
deliziosi;
una bella eredità mi è toccata!

Benedirò il Signore che mi consiglia;
anche il mio cuore mi istruisce di notte.

Io ho sempre posto il Signore
davanti agli occhi miei;
poich'egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso.

Perciò il mio cuore si rallegra,
l'anima[b] mia esulta;
anche la mia carne dimorerà al sicuro;

10 poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte[c],
né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione[d].

11 Tu m'insegni la via della vita;
ci sono gioie a sazietà in tua presenza;
alla tua destra[e] vi son delizie in eterno.

Proverbi 19:20-21

20 Ascolta il consiglio e ricevi
l'istruzione,
affinché tu diventi saggio per il resto
della vita.

21 Ci sono molti disegni nel cuore
dell'uomo,
ma il piano del Signore è quello che
sussiste.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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