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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Esdra 10

Licenziamento delle mogli straniere

10 (A)Mentre *Esdra pregava e faceva questa confessione piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio, si radunò intorno a lui una grandissima folla di *Israeliti, uomini, donne e bambini; e il popolo piangeva a dirotto.

Allora Secania, figlio di Ieiel, uno dei figli di Elam, disse a Esdra: «Noi siamo stati infedeli al nostro Dio, sposando donne straniere prese dai popoli di questo paese. Tuttavia, rimane ancora, a questo riguardo, una speranza a Israele. Facciamo un patto con il nostro Dio e impegniamoci a rimandare tutte queste donne e i figli nati da loro, come consigliano il mio signore e quelli che tremano davanti ai comandamenti del nostro Dio: si faccia quello che vuole la legge. Àlzati, perché questo è compito tuo, e noi saremo con te. Fatti coraggio e agisci!»

Allora Esdra si alzò, fece giurare ai capi dei *sacerdoti, dei *Leviti, e di tutto Israele che avrebbero fatto come era stato detto. E quelli giurarono. Cosí Esdra si alzò davanti alla casa di Dio e andò nella camera di Iocanan, figlio di Eliasib; e dopo esserci entrato, non mangiò pane né bevve acqua, perché faceva cordoglio per l'infedeltà di quelli che erano stati in esilio.

Si proclamò in *Giuda e a *Gerusalemme che tutti i reduci dall'esilio si radunassero a Gerusalemme; e che chiunque non fosse venuto entro tre giorni, seguendo il consiglio dei capi e degli *anziani, tutti i suoi beni gli sarebbero stati confiscati, ed egli stesso sarebbe stato escluso dalla comunità dei reduci dall'esilio.

Cosí tutti gli uomini di Giuda e di *Beniamino si radunarono a Gerusalemme entro i tre giorni. Era il ventesimo giorno del nono mese. Tutto il popolo stava sulla piazza della casa di Dio, tremante a causa di questo fatto e della gran pioggia. 10 Il sacerdote Esdra si alzò e disse loro: «Voi avete commesso un'infedeltà, sposando donne straniere, e avete reso Israele ancora piú colpevole. 11 Ma ora confessate la vostra colpa al Signore, Dio dei vostri padri, e fate la sua volontà! Separatevi dai popoli di questo paese e dalle donne straniere!»

12 Allora tutta l'assemblea rispose e disse ad alta voce: «Sí, dobbiamo fare come tu hai detto! 13 Ma il popolo è molto numeroso, piove molto e non possiamo stare allo scoperto; e questa non è faccenda di un giorno o due, poiché siamo stati in molti a commettere questo peccato. 14 Rimangano dunque qui i capi di tutta l'assemblea; e tutti quelli che, nelle nostre città, hanno sposato donne straniere vengano nei tempi stabiliti, con gli anziani e con i giudici di ogni città, finché non sia allontanata da noi l'ardente ira del nostro Dio, per questa infedeltà.

15 Ionatan, figlio di Asael, e Iazia, figlio di Ticva, appoggiati da Mesullam e dal Levita Sabtai, furono i soli a opporsi a questo; 16 ma i reduci dall'esilio fecero a quel modo. Furono scelti il sacerdote Esdra e alcuni capi famiglia, secondo le loro case patriarcali, tutti designati per nome, i quali cominciarono a riunirsi il primo giorno del decimo mese, per esaminare i fatti. 17 Il primo giorno del primo mese avevano finito di occuparsi di quanti avevano sposato donne straniere.

18 Tra i figli dei sacerdoti, che avevano sposato donne straniere, si trovarono dei figli di Iesua, figlio di Iosadac, e tra i suoi fratelli: Maaseia, Eliezer, Iarib e Ghedalia. 19 Essi promisero, dando la mano, di mandar via le loro mogli, e offrirono un montone come sacrificio per la loro colpa. 20 Dei figli di Immer: Canani e Zebadia. 21 Dei figli di Carim: Maaseia, Elia, Semaia, Ieiel e Uzzia. 22 Dei figli di Pasur: Elioenai, Maaseia, Ismael, Netaneel, Iozabad, Elasa.

23 Dei Leviti: Iozabad, Simei, Chelaia, detto anche Chelita, Petaia, Giuda ed Eliezer.

24 Dei cantori: Eliasib. Dei portinai: Sallum, Telem e Uri.

25 E degli Israeliti: dei figli di Paros: Ramia, Izzia, Malchia, Miiamin, Eleazar, Malchia e Benaia. 26 Dei figli di Elam: Mattania, Zaccaria, Ieiel, Abdi, Ieremot ed Elia. 27 Dei figli di Zattu: Elioenai, Eliasib, Mattania, Ieremot, Zabad e Aziza. 28 Dei figli di Bebai: Iocanan, Anania, Zabbai, Atlai. 29 Dei figli di Bani: Mesullam, Malluc, Adaia, Iasub, Seal e Ramot. 30 Dei figli di Paat-Moab: Adna, Chelal, Benaia, Maaseia, Mattania, Besaleel, Binnui e Manasse. 31 Dei figli di Carim: Eliezer, Isiia, Malchia, Semaia, Simeone, 32 Beniamino, Malluc, Semaria. 33 Dei figli di Casum: Mettenai, Mattatta, Zabad, Elifelet, Ieremai, Manasse, Simei. 34 Dei figli di Bani: Maadai, Amram, Uel, 35 Benaia, Bedia, Cheluu, 36 Vania, Meremot, Eliasib, 37 Mattania, Mattenia, Iaasai, 38 Bani, Binnui, Simei, 39 Selemia, Natan, Adaia, 40 Macnadbai, Sasai, Sarai, 41 Azareel, Selemia, Semaria, 42 Sallum, Amaria, Giuseppe. 43 Dei figli di Nebo: Ieiel, Mattitia, Zabad, Zebina, Iaddai, Ioel, Benaia.

44 Tutti questi avevano preso delle mogli straniere; e ce n'erano di quelli che da queste mogli avevano avuto dei figli.

1 Corinzi 6

Processi fra cristiani

(A)Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti[a] anziché davanti ai santi? Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto piú possiamo giudicare le cose di questa vita! Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione. Dico questo per farvi vergogna. È possibile che non vi sia tra di voi neppure una persona saggia, capace di pronunciare un giudizio tra un fratello e l'altro? Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi agl'infedeli. Certo è già in ogni modo un vostro difetto che abbiate fra voi dei processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno? Invece siete voi che fate torto e danno; e per giunta a dei fratelli. Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio?

Esortazione a fuggire la dissolutezza

(B)Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adúlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesú Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.

12 (C)Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla. 13 Le vivande sono per il ventre, e il ventre è per le vivande; ma Dio distruggerà queste e quello. Il corpo però non è per la fornicazione, ma è per il Signore, e il Signore è per il corpo; 14 Dio, come ha risuscitato il Signore, cosí risusciterà anche noi mediante la sua potenza. 15 Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo per farne membra di una prostituta? No di certo! 16 Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? «Poiché», Dio dice, «i due diventeranno una sola carne»[b]. 17 Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui. 18 Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. 19 Non sapete che il vostro corpo è il *tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. 20 Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.

Salmi 31:9-18

Abbi pietà di me, o Signore, perché sono tribolato:
l'occhio mio, l'anima mia, le mie viscere si consumano di dolore.

10 La mia vita vien meno per l'affanno,
i miei anni svaniscono nel pianto;
la forza m'è venuta a mancare per
la mia afflizione,
si logorano tutte le mie ossa.

11 A causa dei miei nemici son
diventato obbrobrio,
un grande obbrobrio per i miei vicini,
e uno spavento per i miei conoscenti.
Chi mi vede fuori fugge via da me.

12 Sono dimenticato completamente, come un morto;
sono simile a un vaso rotto.

13 Perché odo le calunnie di molti,
tutto m'incute spavento intorno a me,
mentr'essi si consigliano a mio danno
e meditano di togliermi la vita.

14 Ma io confido in te, o Signore;
io ho detto: «Tu sei il mio Dio».

15 I miei giorni sono nelle tue mani;
liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.

16 Fa' risplendere sul tuo servo la luce del tuo volto;
salvami per la tua benevolenza.

17 O Signore, fa' ch'io non sia confuso,
perché t'invoco;
siano confusi gli empi,
sian ridotti al silenzio nel *soggiorno
dei morti.

18 Ammutoliscano le labbra bugiarde
che parlano contro il giusto con
arroganza,
con alterigia e con disprezzo.

Proverbi 21:3

Praticare la giustizia e l'equità
è cosa che il Signore preferisce ai
sacrifici.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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