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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giobbe 23-27

Giobbe vorrebbe difendere la sua causa davanti a Dio

23 (A)Allora *Giobbe rispose e disse:

«Anche oggi il mio lamento è una rivolta,
per quanto io cerchi di contenere il mio gemito.

Oh, sapessi dove trovarlo!
Potessi arrivare fino al suo trono!

Esporrei la mia causa davanti a lui,
riempirei d'argomenti la mia bocca.

Saprei quel che mi risponderebbe,
capirei quello che avrebbe da dirmi.

Impiegherebbe tutta la sua forza per combattermi?
No, egli mi ascolterebbe!

Là troverebbe un uomo retto
a discutere con lui,
e sarei dal mio giudice assolto
per sempre.

Ma, ecco, se vado a oriente,
egli non c'è;
se a occidente non lo trovo;

se a settentrione, quando vi opera,
io non lo vedo;
si nasconde egli a sud, io non lo scorgo.

10 Ma la via che io batto egli la conosce;
se mi mettesse alla prova, ne uscirei
come l'oro.

11 Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme,
mi sono tenuto sulla sua via senza
deviare;

12 non mi sono scostato dai
comandamenti delle sue labbra,
ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca.

13 Ma la sua decisione è una;
chi lo farà mutare?
Quello che desidera, lo fa;

14 egli eseguirà quel che di me ha decretato;
di cose come queste ne ha molte
in mente.

15 Perciò davanti a lui io sono atterrito;
quando ci penso, ho paura di lui.

16 Dio mi ha tolto il coraggio,
l'Onnipotente mi ha spaventato.

17 Questo mi annienta; non le
tenebre,
non la fitta oscurità che mi ricopre.

Giobbe descrive la via degli empi

24 (B)«Perché non sono
dall'Onnipotente fissati
dei tempi in cui renda la giustizia?
Perché quelli che lo conoscono non
vedono quei giorni?

Gli empi spostano i confini,
rapiscono greggi e le conducono al
pascolo;

portano via l'asino dell'orfano,
prendono in pegno il bue della vedova;

mandano via dalla strada i bisognosi,
i poveri del paese si nascondono tutti
insieme.

Eccoli, che come onagri del deserto
escono al loro lavoro in cerca di cibo;
solo il deserto dà pane ai loro figli.

Raccolgono nei campi la loro
pastura,
racimolano nella vigna dell'empio;

passano la notte nudi, senza vestito,
senza una coperta che li ripari dal
freddo.

Bagnati dagli acquazzoni di
montagna,
per mancanza di rifugi, si stringono alle rocce.

Ce n'è di quelli che strappano dalla mammella l'orfano,
che prendono pegni dai poveri!

10 E questi se ne vanno, nudi,
senza vestiti;
hanno fame, e portano i covoni.

11 Fanno l'olio nel recinto dell'empio;
calcano l'uva nel *tino e patiscono
la sete.

12 Sale dalle città il gemito dei
moribondi;
i feriti implorano aiuto,
e Dio non si cura di queste infamie!

13 Ce ne sono di quelli che si ribellano alla luce,
non ne conoscono le vie,
non ne battono i sentieri.

14 L'assassino si alza sul far
del giorno;
ammazza il misero e il povero;
e la notte fa il ladro.

15 L'occhio dell'adultero spia
il crepuscolo,
dicendo: “Nessuno mi vedrà!”
e si copre con un fazzoletto il volto.

16 I ladri, di notte, sfondano le case;
di giorno, si tengono rinchiusi;
non conoscono la luce.

17 Il mattino è per essi come ombra
di morte;
appena lo scorgono provano i terrori del buio.

18 Voi dite: “L'empio è un fuscello
sulla faccia delle acque;
la sua parte sulla terra è maledetta;
non prenderà piú la via delle vigne”.

19 Come la siccità e il calore
assorbono le acque della neve,
cosí il *soggiorno dei morti inghiotte
chi ha peccato.

20 Il grembo che lo portò,
lo dimentica;
i vermi ne fanno il loro pasto delizioso,
nessuno piú lo ricorda.
L'iniquo sarà troncato come un albero:

21 egli che divorava la sterile,
priva di figli,
e non faceva del bene alla vedova!

22 Invece, Dio con la sua forza
prolunga i giorni dei prepotenti,
i quali risorgono, quand'ormai
disperavano della vita.

23 Dà loro sicurezza, fiducia,
e i suoi occhi vegliano sul loro
cammino.

24 Salgono in alto, poi scompaiono
a un tratto;
cadono, sono mietuti come gli altri
mortali;
sono falciati come le spighe del grano maturo.

25 Se cosí non è, chi mi smentirà,
chi annienterà il mio dire?»

Per Bildad nessuno è giusto davanti a Dio

25 (C)Allora Bildad di Suac rispose
e disse:

«A Dio appartiene il dominio e
il terrore:
egli fa regnare la pace nei suoi luoghi altissimi.

Le sue legioni si possono forse
contare?
Su chi non si leva la sua luce?

Come può dunque l'uomo essere
giusto davanti a Dio?
Come può essere puro il nato
di donna?

Ecco, la luna stessa manca di
chiarore,
e le stelle non sono pure agli occhi
di lui;

quanto meno l'uomo, che è un
verme,
il figlio d'uomo che è un
vermiciattolo!»

Giobbe loda la potenza di Dio

26 (D)Allora *Giobbe rispose e disse:

«Come hai ben aiutato
il debole!
Come hai sorretto il braccio senza
forza!

Come hai ben consigliato chi è privo di saggezza!
E che abbondanza di sapere tu gli hai comunicato!

Ma, a chi ti credi di aver parlato?
E di chi è lo spirito che parla per mezzo tuo?

Davanti a Dio tremano le ombre
disotto alle acque e ai loro abitanti.

Davanti a lui il *soggiorno dei morti è nudo,
l'abisso è senza velo.

Egli distende il settentrione sul
vuoto,
sospende la terra sul nulla.

Rinchiude le acque nelle sue nubi,
e le nubi non scoppiano per il peso.

Nasconde l'aspetto del suo trono,
vi distende sopra le sue nuvole.

10 Ha tracciato un cerchio sulla
superficie delle acque
là dove la luce confina con le tenebre.

11 Le colonne del cielo sono scosse,
tremano alla sua minaccia.

12 Con la sua forza egli solleva il mare,
con la sua intelligenza ne abbatte
l'orgoglio[a].

13 Al suo soffio il cielo torna sereno[b], la sua mano trafigge il serpente agile.

14 Ecco, questi non sono che gli
estremi lembi della sua azione.
Non ce ne giunge all'orecchio che
un breve sussurro.
Ma il tuono delle sue potenti opere chi può comprenderlo?»

Ultima risposta di Giobbe: egli sostiene la sua innocenza

27 (E)*Giobbe riprese il suo discorso e disse:

«Come vive Dio che mi nega
giustizia,
come vive l'Onnipotente che mi
amareggia la vita,

finché avrò fiato
e il soffio di Dio sarà nelle mie narici,

le mie labbra, no, non diranno nulla d'ingiusto,
la mia lingua non proferirà falsità.

Lungi da me l'idea di darvi ragione!
Fino all'ultimo respiro non mi lascerò togliere la mia integrità.

Ho preso a difendere la mia giustizia e non cederò;
il cuore non mi rimprovera uno solo
dei miei giorni.

Sia trattato da malvagio il mio
nemico,
da perverso chi si erge contro di me!

Quale speranza rimane mai
all'empio
quando Dio gli toglie,
gli rapisce la vita?

Dio presterà orecchio al grido di lui,
quando gli piomberà addosso
l'angoscia?

10 Potrà egli trovare piacere
nell'Onnipotente?
Invocare Dio in ogni tempo?

11 (F)«Io vi mostrerò il modo di agire
di Dio,
non vi nasconderò i disegni
dell'Onnipotente.

12 Ma queste cose voi tutti le avete
osservate,
perché dunque vi perdete in vani
discorsi?

13 Ecco la parte che Dio riserva
all'empio,
l'eredità che l'uomo violento riceve
dall'Onnipotente.

14 Se ha figli in gran numero sono per la spada;
la sua discendenza non avrà pane
da sfamarsi.

15 I superstiti sono sepolti dalla
morte,
e le vedove loro non li piangono.

16 Se accumula l'argento come
polvere,
se ammucchia vestiti come fango,

17 li ammucchia, sí, ma se ne vestirà
il giusto;
e l'argento l'avrà come sua parte
l'innocente.

18 La casa che si costruisce è come quella del tarlo,
come il capanno che fa il guardiano della vigna.

19 Va a letto ricco, ma per l'ultima
volta;
apre gli occhi e non è piú.

20 Terrori lo sorprendono come
acque;
nel cuore della notte lo rapisce
un uragano.

21 Il vento d'oriente lo porta via,
ed egli se ne va;
lo spazza in un turbine dal luogo suo.

22 Dio gli scaglia addosso le sue
frecce, senza pietà,
per quanto egli tenti di scampare ai
suoi colpi.

23 La gente batte le mani quando
cade,
fischia dietro a lui quando lascia
il luogo dove stava.

2 Corinzi 1:12-2:11

Sincerità di Paolo

12 (A)Questo, infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la sincerità di Dio[a], non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio. 13 Poiché non vi scriviamo altro se non quello che potete leggere e comprendere; e spero che sino alla fine capirete, 14 come in parte avete già capito, che noi siamo il vostro vanto, come anche voi sarete il nostro nel *giorno del nostro Signore Gesú.

15 Con questa fiducia, per procurarvi un duplice beneficio, volevo venire prima da voi 16 e, passando da voi, volevo andare in Macedonia; poi dalla Macedonia ritornare in mezzo a voi e voi mi avreste fatto proseguire per la *Giudea. 17 Prendendo dunque questa decisione ho forse agito con leggerezza? Oppure le mie decisioni sono dettate dalla carne, in modo che in me ci sia allo stesso tempo il «sí, sí» e il «no, no»? 18 Or come è vero che Dio è fedele, la parola che vi abbiamo rivolta non è «sí» e «no». 19 Perché il *Figlio di Dio, Cristo Gesú, che è stato da noi predicato fra voi, cioè da me, da *Silvano e da *Timoteo, non è stato «sí» e «no»; ma è sempre stato «sí» in lui. 20 Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro «sí» in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l'Amen alla gloria di Dio. 21 Or colui che con voi ci fortifica in Cristo e che ci ha unti, è Dio; 22 egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Tristezza e gioia di Paolo

23 (B)Ora io chiamo Dio come testimone sulla mia vita che è per risparmiarvi che non sono piú venuto a Corinto. 24 Noi non signoreggiamo sulla vostra fede, ma siamo collaboratori della vostra gioia, perché nella fede già state saldi.

Avevo infatti deciso in me stesso di non venire a rattristarvi una seconda volta. Perché, se io vi rattristo, chi mi rallegrerà, se non colui che sarà stato da me rattristato? Vi ho scritto a quel modo affinché, al mio arrivo, io non abbia tristezza da coloro dai quali dovrei avere gioia; avendo fiducia, riguardo a voi tutti, che la mia gioia è la gioia di tutti voi. Poiché vi ho scritto in grande afflizione e in angoscia di cuore con molte lacrime, non già per rattristarvi, ma per farvi conoscere l'amore grandissimo che ho per voi.

Perdono per il colpevole

(C)Or se qualcuno è stato causa di tristezza, egli ha rattristato non tanto me quanto, in qualche misura, per non esagerare, tutti voi. Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza; quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché non abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza. Perciò vi esorto a confermargli il vostro amore; poiché anche per questo vi ho scritto: per vedere alla prova se siete ubbidienti in ogni cosa. 10 A chi voi perdonate qualcosa, perdono anch'io; perché anch'io quello che ho perdonato, se ho perdonato qualcosa, l'ho fatto per amor vostro, davanti a Cristo, 11 affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo le sue macchinazioni.

Salmi 41

Preghiera di un malato tradito dall'amico

41 (A)Al direttore del coro.
Salmo di *Davide.
Beato chi ha cura del povero!
Nel giorno della sventura il Signore
lo libererà.

Il Signore lo proteggerà
e lo manterrà in vita;
egli sarà felice sulla terra,
e tu non lo darai in balía dei suoi
nemici.

Il Signore lo sosterrà quando sarà
a letto, ammalato;
tu lo consolerai nella sua malattia.

Io ho detto: «O Signore, abbi pietà
di me;
guarisci l'anima mia, perché ho peccato contro di te».

I miei nemici mi augurano del male, dicendo:
«Quando morrà? E quando sarà
dimenticato il suo nome?»

E se uno di loro viene a vedermi,
dice menzogne;
il suo cuore accumula malvagità dentro di sé;
e, appena uscito, sparla.

Tutti quelli che m'odiano bisbigliano tra loro contro di me;
contro di me tramano il male.

«È stato colpito», essi dicono,
«da un male incurabile;
e, ora che è steso su un letto, non si
rialzerà mai piú».

Anche l'amico con il quale vivevo in pace,
in cui avevo fiducia, e che mangiava
il mio pane,
si è schierato contro di me[a].

10 Ma tu, o Signore, abbi pietà di me
e rialzami,
e io renderò loro quel che si meritano.

11 Cosí saprò che tu mi gradisci:
se il mio nemico non trionferà di me.

12 Tu mi sosterrai nella mia integrità
e mi accoglierai alla tua presenza
per sempre.

13 Sia benedetto il Signore, il Dio
d'*Israele, ora e sempre. Amen!
Amen!

Proverbi 22:5-6

Spine e lacci sono sulla via del
perverso;
chi ha cura della sua vita se ne tiene
lontano.

Insegna al ragazzo la condotta che
deve tenere;
anche quando sarà vecchio non se ne
allontanerà.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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