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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giobbe 37-39

37 «A tale spettacolo il mio cuore trema
e balza fuori dal suo posto.

Udite, udite il fragore della sua voce,
il rombo che esce dalla sua bocca!

Egli lo lancia sotto tutti i cieli
e il suo lampo guizza fino alle estremità della terra.

Dopo il lampo, una voce rugge;
egli tuona con la sua voce maestosa;
quando si ode la voce, il fulmine non è già piú nella sua mano.

Dio tuona con la sua voce in modo prodigioso;
grandi cose egli fa che noi non
comprendiamo.

Dice alla neve: “Cadi sulla terra!”
Lo dice alla pioggia, alla pioggia
torrenziale.

Rende inerte[a] ogni mano d'uomo,
perché tutti i mortali, che sono opera sua, imparino a conoscerlo.

Le bestie selvagge vanno nel covo
e stanno accovacciate entro le tane.

Dal sud viene l'uragano,
il freddo viene dal nord.

10 Al soffio di Dio si forma il ghiaccio
e si contrae la distesa delle acque.

11 Egli carica pure le nubi di umidità,
disperde lontano le nuvole che portano i suoi lampi

12 ed esse, da lui guidate, vagano nei loro giri
per eseguire i suoi comandi
sopra la faccia di tutta la terra;

13 e le manda come flagello, oppure
come beneficio alla sua terra,
o come prova della sua bontà.

14 (A)«Porgi l'orecchio a questo,
*Giobbe;
férmati e considera le meraviglie di Dio!

15 Sai tu come Dio le diriga
e faccia guizzare il lampo dalle sue
nubi?

16 Conosci tu l'equilibrio delle nuvole,
le meraviglie di colui la cui scienza
è perfetta?

17 Sai come mai i tuoi abiti sono caldi
quando la terra si assopisce sotto
il soffio dello scirocco?

18 Puoi tu, come lui, distendere i cieli
e farli solidi come uno specchio
di metallo?

19 Insegnaci tu che cosa dirgli!
Nelle nostre tenebre, noi siamo senza parole.

20 Gli si annunzierà forse che io voglio parlare?
Ma chi mai può desiderare di essere inghiottito?

21 Nessuno può fissare il sole che
sfolgora nel cielo,
quando c'è passato il vento a renderlo limpido.

22 Dal settentrione viene l'oro;
Dio è circondato da una maestà
terribile;

23 l'Onnipotente noi non lo possiamo scoprire.
Egli è grande in forza,
in equità, in perfetta giustizia;
egli non opprime nessuno[b].

24 Perciò gli uomini lo temono;
egli non degna d'uno sguardo chi
si crede saggio».

Il Signore risponde a Giobbe descrivendo le sue opere

38 (B)Allora il Signore rispose a
*Giobbe dal seno della
tempesta, e disse:

«Chi è costui che oscura i miei
disegni
con parole prive di senno?

Cingiti i fianchi come un prode;
io ti farò delle domande e tu
insegnami!

Dov'eri tu quando io fondavo la terra?
Dillo, se hai tanta intelligenza.

Chi ne fissò le dimensioni, se lo sai,
o chi tirò sopra di essa la corda
da misurare?

Su che furono poggiate le sue
fondamenta,
o chi ne pose la pietra angolare,

quando le stelle del mattino
cantavano tutte assieme
e tutti i *figli di Dio alzavano grida
di gioia?

Chi chiuse con porte il mare
balzante fuori dal grembo materno,

quando gli diedi le nubi come
rivestimento
e per fasce l'oscurità,

10 quando gli tracciai dei confini,
gli misi sbarre e porte?

11 Allora gli dissi: “Fin qui tu verrai,
e non oltre;
qui si fermerà l'orgoglio dei tuoi flutti”.

12 Hai tu mai, in vita tua, comandato al mattino,
o insegnato il suo luogo all'aurora,

13 perché essa afferri i lembi della
terra,
e ne scuota via i malvagi?

14 La terra si trasfigura come creta
sotto il sigillo
e appare come vestita di un ricco
manto;

15 i malfattori sono privati della luce
loro,
e il braccio, alzato già, è spezzato.

16 Sei tu penetrato fino alle sorgenti del mare?
Hai tu passeggiato in fondo all'abisso?

17 Le porte della morte sono state da te scoperte?
Hai tu veduto le porte dell'ombra di
morte?

18 Hai tu abbracciato con lo sguardo l'ampiezza della terra?
Parla, se la conosci tutta!

19 Dov'è la via che guida al soggiorno della luce?
Le tenebre dove hanno la loro sede?

20 Le puoi tu guidare verso i loro
domini
e conosci i sentieri per ricondurle
a casa?

21 Lo sai di sicuro! Perché tu eri allora già nato,
e il numero dei tuoi giorni è grande!…

22 Sei forse entrato nei depositi della neve?
Li hai visti i depositi della grandine,

23 che io tengo in serbo per i giorni della sciagura,
per il giorno della battaglia e della
guerra?

24 Per quali vie si diffonde la luce
e si sparge il vento orientale sulla
terra?

25 Chi ha aperto i canali
all'acquazzone
e segnato la via al lampo dei tuoni,

26 perché la pioggia cada sulla terra
inabitata,
sul deserto dove non sta nessun uomo,

27 e disseti le solitudini desolate,
sicché vi germogli e cresca l'erba?

28 Ha forse la pioggia un padre?
Chi genera le gocce della rugiada?

29 Dal seno di chi esce il ghiaccio,
e la brina del cielo chi la dà alla luce?

30 Le acque, divenute come pietra,
si nascondono,
e la superficie dell'abisso si congela.

31 Puoi tu stringere i legami delle
Pleiadi,
o potresti sciogliere le catene
d'Orione?

32 Puoi tu, al suo tempo, far apparire le costellazioni
e guidare l'Orsa maggiore insieme
ai suoi piccini?

33 Conosci le leggi del cielo?
Regoli il suo dominio sulla terra?

34 Puoi alzare la voce fino alle nubi
e far in modo che piogge abbondanti
ti ricoprano?

35 I fulmini partono forse al tuo
comando?
Ti dicono essi: “Eccoci qua”?

36 Chi ha messo negli strati delle nubi saggezza,
o chi ha dato intelletto alla metèora[c]?

37 Chi conta con saggezza le nubi?
Chi versa gli otri del cielo,

38 quando la polvere stemperata
diventa una massa in fusione
e le zolle dei campi si saldano fra loro?

Dio si prende cura degli animali

39 (C)«Sei tu che cacci la preda per
la leonessa,
che sazi la fame dei leoncelli,

40 quando si appiattano nelle tane
e si mettono in agguato nella macchia?

41 Chi provvede il pasto al corvo
quando i suoi piccini gridano a Dio
e vanno peregrinando senza cibo?

39 «Sai quando figliano le
capre selvatiche?
Hai osservato quando le cerve
partoriscono?

Conti i mesi della loro pregnanza
e sai il momento in cui devono
sgravarsi?

Si accosciano, fanno i loro piccini,
e sono subito liberate dalle loro doglie;

i loro piccini si fanno forti, crescono all'aperto,
se ne vanno, e non tornano piú
alle madri.

Chi manda libero l'onagro
e chi scioglie i legami all'asino selvatico?

A lui ho dato per dimora il deserto
e la terra salata per abitazione.

Egli si beffa del frastuono della città
e non ode grida di padrone.

Percorre le montagne della sua
pastura
e va in cerca di ogni filo di verde.

Il bufalo vorrà forse servirti
o passar la notte presso la tua
mangiatoia?

10 Legherai il bufalo con una corda
perché faccia il solco?
Erpicherà egli le valli dietro a te?

11 Ti fiderai di lui perché la sua forza
è grande?
Lascerai a lui il tuo lavoro?

12 Conterai su di lui perché ti porti
a casa il raccolto
e ti ammucchi il grano sull'aia?

13 Lo struzzo batte allegramente le ali;
ma le sue penne e le sue piume sono
forse di cicogna[d]?

14 No, poich'esso abbandona sulla
terra le proprie uova,
le lascia scaldare sopra la sabbia.

15 Egli dimentica che un piede
le potrà schiacciare,
che le bestie dei campi le potranno
calpestare.

16 Tratta duramente i suoi piccini,
quasi non fossero suoi;
la sua fatica sarà vana, ma ciò non
lo turba,

17 perché Dio l'ha privato di saggezza,
non gli ha impartito intelligenza.

18 Ma quando si muove e prende
lo slancio,
si beffa del cavallo e di chi lo cavalca.

19 Sei tu che dai al cavallo la forza?
Che gli vesti il collo di una fremente
criniera?

20 Sei tu che lo fai saltare come
la *locusta?
Il fiero suo nitrito incute spavento.

21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza;
si slancia incontro alle armi.

22 Disprezza la paura, non trema,
non indietreggia davanti alla spada.

23 Gli risuona addosso la faretra,
la folgorante lancia e la freccia.

24 Con fremente furia divora la terra.
Non sta piú fermo quando suona
la tromba.

25 Come ode lo squillo, dice: “Aha!”
E fiuta da lontano la battaglia,
la voce tonante dei capi, e il grido
di guerra.

26 È la tua intelligenza che allo
sparviere fa spiccare il volo
e spiegare le ali verso il sud?

27 È forse al tuo comando che l'aquila si alza in alto
e fa il suo nido nei luoghi elevati?

28 Abita nelle rocce e vi pernotta;
sta sulla punta delle rupi, sulle vette
scoscese;

29 di là spia la preda
e i suoi occhi mirano lontano.

30 I suoi piccini si abbeverano
di sangue,
e dove sono i corpi morti, là essa
si trova[e]».

2 Corinzi 4:13-5:10

13 Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato»[a], anche noi crediamo, perciò parliamo, 14 sapendo che colui che risuscitò il Signore Gesú, risusciterà anche noi con Gesú, e ci farà comparire con voi alla sua presenza. 15 Tutto ciò infatti avviene per voi, affinché la grazia che abbonda per mezzo di un numero maggiore di persone, moltiplichi il ringraziamento alla gloria di Dio.

Sofferenze momentanee e gloria futura

16 (A)Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre piú grande, smisurato peso eterno di gloria, 18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli. Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi. Poiché noi che siamo in questa tenda, gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. Or colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito.

Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione); ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore. Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo. 10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.

Salmi 44:9-26

Ma ora ci hai respinti e coperti
di vergogna
e non marci piú alla testa dei nostri
eserciti.

10 Tu permetti che voltiamo le spalle davanti al nemico,
quelli che ci odiano ci depredano.

11 Ci hai svenduti come pecore
destinate al macello,
ci hai dispersi tra le nazioni.

12 Tu vendi il tuo popolo per pochi
soldi,
e non ne hai fissato un prezzo alto.

13 Ci hai esposti al disprezzo dei nostri vicini,
alle beffe e allo scherno di chi ci sta
intorno.

14 Ci hai resi la favola delle nazioni;
i popoli scuotono il capo, quando
si tratta di noi.

15 Il mio disonore mi sta sempre
davanti,
la vergogna mi copre la faccia

16 a causa delle parole di chi m'insulta e mi oltraggia,
a causa del nemico e di quanti vogliono vendicarsi.

17 Tutto questo ci è avvenuto, eppure non ti abbiamo dimenticato
e non siamo stati infedeli al tuo patto.

18 Il nostro cuore non si è rivolto
indietro,
i nostri passi non si sono sviati dalla
tua via,

19 ma tu ci hai frantumati cacciandoci in dimore di sciacalli
e hai steso su di noi l'ombra della
morte.

20 Se avessimo dimenticato il nome
del nostro Dio,
e avessimo teso le mani verso un dio
straniero,

21 Dio, forse, non l'avrebbe scoperto?
Infatti, egli conosce i pensieri piú
nascosti.

22 Per causa tua siamo ogni giorno
messi a morte,
considerati come pecore da macello[a].

23 Risvégliati! Perché dormi, Signore?
Déstati, non respingerci per sempre!

24 Perché nascondi il tuo volto
e ignori la nostra afflizione e la nostra oppressione?

25 Poiché l'anima nostra è abbattuta
nella polvere;
il nostro corpo giace per terra.

26 Ergiti in nostro aiuto,
liberaci nella tua bontà.

Proverbi 22:13

13 Il pigro dice: «Là fuori c'è un leone;
sarò ucciso per la strada».

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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