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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Ecclesiaste 4-6

I mali e i tormenti della vita

(A)Mi sono messo poi a considerare tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole; ed ecco, le lacrime degli oppressi, i quali non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori c'è la violenza, mentre quelli non hanno chi li consoli. Perciò ho stimato i morti, che sono già morti, piú felici dei vivi, che sono vivi tuttora; piú felice degli uni e degli altri è colui che non è ancora venuto all'esistenza, e non ha ancora visto le azioni malvagie che si commettono sotto il sole.

(B)Ho anche visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell'uno contro l'altro. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento. Lo stolto incrocia le braccia e divora la sua carne. Vale piú una mano piena, con riposo, che entrambe le mani piene, con travaglio e corsa dietro al vento.

Ho anche visto un'altra vanità sotto il sole: un tale è solo, senza nessuno che gli stia vicino; non ha né figlio né fratello, e tuttavia si affatica senza fine, i suoi occhi non si saziano mai di ricchezze. Non riflette: «Ma per chi dunque mi affatico e mi privo di ogni bene?» Anche questa è una vanità, un'ingrata occupazione.

Due valgono piú di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica. 10 Infatti, se l'uno cade, l'altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senz'avere un altro che lo rialzi! 11 Cosí pure, se due dormono assieme, si riscaldano; ma chi è solo, come farà a riscaldarsi? 12 Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe cosí presto.

13 Meglio un ragazzo povero e saggio che un re vecchio e stolto che non sa piú ascoltare i consigli. 14 È uscito di prigione per essere re: egli, che era nato povero nel suo futuro regno. 15 Ho visto tutti i viventi che vanno e vengono sotto il sole unirsi al ragazzo che doveva succedere al re e regnare al suo posto. 16 Era immensa la moltitudine di tutti coloro alla cui testa egli si trovava. Eppure, quelli che verranno in seguito non si rallegreranno di lui! Anche questo è vanità, e un correre dietro al vento.

Il pericolo della lingua

(C)Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di Dio e avvicínati per ascoltare, anziché per offrire il sacrificio de
gli stolti, i quali non sanno neppure che fanno male.

Non essere precipitoso nel parlare e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a Dio; perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; le tue parole siano dunque poche; poiché con le molte occupazioni vengono i sogni, e con le molte parole, i ragionamenti insensati.

Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo; perché egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto. Meglio è per te non far voti, che farne e poi non adempierli. Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole; non dire davanti al messaggero di Dio: «È stato uno sbaglio». Dio dovrebbe forse adirarsi per le tue parole e distruggere l'opera delle tue mani? Infatti, se vi sono vanità nei molti sogni, ve ne sono anche nelle molte parole; perciò temi Dio!

Illusione delle ricchezze

(D)Se vedi nella provincia l'oppressione del povero e la violazione del diritto e della giustizia, non te ne meravigliare; poiché sopra un uomo in alto veglia uno che sta piú in alto, e sopra di loro sta un Altissimo. Ma vantaggioso per un paese è, per ogni rispetto, un re, che si occupi dei campi.

10 Chi ama l'argento non è saziato con l'argento; e chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta. Anche questo è vanità. 11 Quando abbondano i beni, abbondano anche quelli che li mangiano; e quale vantaggio ne viene ai possessori, se non di vedere quei beni con i loro occhi? 12 Dolce è il sonno del lavoratore, abbia egli poco o molto da mangiare; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire.

13 C'è un male grave che io ho visto sotto il sole; delle ricchezze conservate dal loro possessore, per sua sventura. 14 Queste ricchezze vanno perdute per qualche avvenimento funesto; e se ha generato un figlio, questi resta senza nulla in mano. 15 Uscito nudo dal grembo di sua madre, quel possessore se ne va com'era venuto; di tutta la sua fatica non può prendere nulla da portare con sé. 16 Anche questo è un male grave: che egli se ne vada tale e quale era venuto; qual profitto gli viene dall'avere faticato per il vento? 17 Per di piú, durante tutta la vita egli mangia nelle tenebre e ha molti fastidi, malanni e crucci.

18 Ecco quello che ho visto: buona e bella cosa è per l'uomo mangiare, bere, godere del benessere in mezzo a tutta la fatica che egli sostiene sotto il sole, tutti i giorni di vita che Dio gli ha dati; poiché questa è la sua parte. 19 E ancora se Dio ha dato a un uomo ricchezze e tesori, e gli ha dato potere di goderne, di prenderne la sua parte e di gioire della sua fatica, è questo un dono di Dio; 20 un tale uomo infatti non si ricorderà troppo dei giorni della sua vita, poiché Dio gli concede gioia nel cuore.

Insoddisfazione dell'uomo

(E)C'è un male che ho visto sotto il sole e che grava di frequente sugli uomini: eccone uno a cui Dio dà ricchezze, tesori e gloria, al punto che nulla gli manca di tutto ciò che può desiderare, ma Dio non gli dà il potere di goderne; ne gode uno straniero. Ecco una vanità, un male grave. Se uno generasse cento figli, vivesse molti anni tanto che i giorni dei suoi anni si moltiplicassero, se egli non si sazia di beni e non ha sepoltura, io dico che un aborto è piú felice di lui; perché l'aborto nasce invano, se ne va nelle tenebre e il suo nome resta coperto di tenebre; non ha neppure visto né conosciuto il sole e tuttavia ha piú riposo di quell'altro. Anche se questi vivesse due volte mille anni, se non gode benessere, a che scopo? Non va tutto a finire in un medesimo luogo?

Tutta la fatica dell'uomo è per la sua bocca, però l'appetito suo non è mai sazio. Che vantaggio ha il saggio sullo stolto? O che vantaggio ha il povero che sa come comportarsi in presenza dei viventi? Vedere con gli occhi vale piú del lasciare vagare i propri desideri. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento. 10 Ciò che esiste è già stato chiamato per nome da tempo, ed è noto che cosa l'uomo è, e che non può contendere con Colui che è piú forte di lui. 11 Moltiplicare le parole significa moltiplicare la vanità; che vantaggio ne viene all'uomo? 12 Infatti, chi può sapere ciò che è buono per l'uomo nella sua vita, durante tutti i giorni della sua vita vana, che egli passa come un'ombra? Chi sa dire all'uomo quel che sarà dopo di lui sotto il sole?

2 Corinzi 6:14-7:7

Necessità di una scelta

14 (A)Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'*iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? 15 E quale accordo fra Cristo e Beliar[a]? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? 16 E che armonia c'è fra il *tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio:
«Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo[b].
17 Perciò, uscite di mezzo a loro
e separatevene, dice il Signore,
e non toccate nulla d'impuro;[c]
e io vi accoglierò.
18 E sarò per voi come un padre
e voi sarete come figli e figlie,
dice il Signore onnipotente».[d]

Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio.

La tristezza secondo Dio

(B)Fateci posto nei vostri cuori[e]! Noi non abbiamo fatto torto a nessuno, non abbiamo rovinato nessuno, non abbiamo sfruttato nessuno. Non lo dico per condannarvi, perché ho già detto prima che voi siete nei nostri cuori per la morte e per la vita[f]. Grande è la franchezza che uso con voi e molto ho da vantarmi di voi; sono pieno di consolazione, sovrabbondo di gioia in ogni nostra tribolazione. Da quando siamo giunti in Macedonia, infatti, la nostra carne non ha avuto nessun sollievo, anzi, siamo stati tribolati in ogni maniera; combattimenti di fuori, timori di dentro. Ma Dio, che consola gli afflitti, ci consolò con l'arrivo di *Tito[g]; e non soltanto con il suo arrivo, ma anche con la consolazione da lui ricevuta in mezzo a voi. Egli ci ha raccontato il vostro vivo desiderio di vedermi, il vostro pianto, la vostra premura per me; cosí mi sono piú che mai rallegrato.

Salmi 47

Sovranità di Dio

47 (A)Al direttore del coro.
Dei figli di *Core. Salmo.
Battete le mani, o popoli tutti;
acclamate Dio con grida di gioia!

Poiché il Signore, l'Altissimo,
è tremendo,
re supremo su tutta la terra.

Egli sottomette i popoli a noi
e pone le nazioni sotto i nostri piedi.

Egli ha scelto per noi la nostra
eredità,
gloria di *Giacobbe che egli ama.
[Pausa]

Dio sale tra grida di trionfo,
il Signore sale al suono di trombe.

Cantate a Dio, cantate;
cantate al nostro re, cantate!

Poiché Dio è re di tutta la terra;
cantategli un inno solenne.

Dio regna sui popoli;
Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si riuniscono
insieme al popolo del Dio d'*Abraamo;
perché a Dio appartengono i potenti
della terra[a];
egli è l'Altissimo.

Proverbi 22:16

16 Chi opprime il povero, l'arricchisce;
chi dona al ricco, non fa che
impoverirlo.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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