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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Isaia 22-24

Profezia contro Gerusalemme

22 (A)Oracolo contro la Valle della Visione[a].
Che hai tu dunque che sei tutta quanta salita sui *tetti,

o città piena di clamori, città di tumulti,
città piena di gaiezza?
I tuoi uccisi non sono uccisi di spada
né morti in battaglia.

Tutti i tuoi capi fuggono assieme,
sono fatti prigionieri senza che l'arco sia stato tirato;
tutti quelli dei tuoi che sono trovati sono fatti prigionieri,
benché fuggiti lontano.

Perciò dico: «Distogliete da me lo sguardo,
io voglio piangere amaramente;
non insistete a volermi consolare
del disastro della figlia del mio popolo!»

È infatti un giorno di tumulto, di calpestio, di perplessità,
il *giorno del Signore, del Dio degli eserciti,
nella Valle delle Visioni.
Si abbattono le mura,
il grido d'angoscia giunge fino ai monti.

*Elam porta la faretra
con delle truppe sui carri, e dei cavalieri;
Chir snuda lo scudo.

Le tue piú belle valli sono piene di carri,
i cavalieri prendono posizione davanti alle tue porte.

Il velo è strappato a *Giuda;
in quel giorno, ecco che volgete lo sguardo all'arsenale della casa della Foresta,

osservate che le brecce della *città di *Davide sono numerose
e raccogliete le acque del serbatoio di sotto;

10 contate le case di *Gerusalemme
e demolite le case per fortificare le mura;

11 fate un bacino fra le due mura
per le acque del serbatoio antico,
ma non volgete lo sguardo a colui che ha fatto queste cose
e non vedete colui che da lungo tempo le ha preparate.

12 Il Signore, Dio degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a fare lamento,
a radervi il capo, a indossare il sacco,

13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa!
Si ammazzano buoi, si scannano pecore,
si mangia carne, si beve vino.
«Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo[b]

14 Ma il Signore degli eserciti me l'ha rivelato chiaramente:
«No, questa *iniquità non la potrete espiare che con la vostra morte»,
dice il Signore, Dio degli eserciti.

15 (B)Cosí parla il Signore, Dio degli eserciti:
«Va' a trovare questo cortigiano,
Sebna, prefetto del palazzo, e digli:

16 Che hai tu qui, e chi hai tu qui,
che ti sei fatto scavare qui un sepolcro?
Scavarsi un sepolcro in alto!…
Lavorarsi una dimora nella roccia!…

17 Ecco, il Signore ti lancerà via con braccio vigoroso,
farà di te un gomitolo,

18 ti farà rotolare, rotolare, come una palla
sopra una spaziosa pianura.
Laggiú morirai, laggiú saranno i tuoi carri superbi,
o vergogna della casa del tuo Signore!

19 Io ti scaccerò dal tuo ufficio
e tu sarai buttato giú dal tuo posto!

20 In quel giorno,
io chiamerò il mio servo Eliachim, figlio di Chilchia;

21 lo vestirò della tua tunica, gli allaccerò la tua cintura,
rimetterò la tua autorità nelle sue mani;
egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per la casa di Giuda.

22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide;
egli aprirà, e nessuno chiuderà;
egli chiuderà, e nessuno aprirà[c].

23 Lo pianterò come un chiodo in un luogo solido;
egli diverrà un trono di gloria per la casa di suo padre.

24 A lui sarà sospesa tutta la gloria della casa di suo padre,
i suoi rampolli nobili e ignobili,
tutti i vasi piú piccoli,
dalle coppe alle bottiglie».

25 «In quel giorno» dice il Signore degli eserciti,
«il chiodo piantato in luogo solido sarà tolto,
sarà strappato, cadrà;
tutto ciò che vi era appeso sarà distrutto»,
poiché il Signore l'ha detto.

Profezia contro Tiro

23 (C)Oracolo contro *Tiro.
Urlate, o navi di Tarsis!
Essa infatti è distrutta; non piú case! Non c'è piú nessuno che entri in essa!
Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia.

Siate pieni di stupore, o abitanti della costa,
che i mercanti di *Sidone, solcando il mare, affollavano!

Attraverso le grandi acque, il grano del Nilo,
il raccolto del fiume, erano la sua entrata;
essa era il mercato delle nazioni.

Vergognati, o Sidone!
Poiché cosí parla il mare, la fortezza del mare[d]:
«Io non sono stata in doglie, e non ho partorito,
non ho nutrito giovani, non ho allevato vergini[e]».

Quando la notizia giungerà in Egitto,
tutti saranno addolorati a sentir le notizie di Tiro.

Passate a Tarsis,
urlate, o abitanti della costa!

È questa la vostra città sempre gaia,
la cui origine data dai giorni antichi?
I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi.

Chi mai ha decretato questo contro Tiro,
la dispensatrice di corone,
i cui mercanti erano príncipi,
i cui negozianti erano dei nobili della terra?

L'ha decretato il Signore degli eserciti,
per offuscare l'orgoglio di ogni splendore,
per avvilire tutti i grandi della terra.

10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo,
figlia di Tarsis! Non c'è piú giogo! [f]

11 Il Signore ha steso la sua mano sul mare,
ha fatto tremare i regni,
ha ordinato riguardo a *Canaan[g] che siano distrutte le sue fortezze,

12 e ha detto: «Tu non continuerai piú a far festa,
o figlia di Sidone, vergine disonorata!
Àlzati, passa nel paese di Chittim[h]!
Neppure là troverai riposo».

13 Ecco il paese dei *Caldei, di questo popolo che già non esisteva,
il paese che l'Assiro assegnò a questi abitatori del deserto.
Essi innalzano le loro torri d'assedio, distruggono i palazzi di Tiro,
ne fanno un monte di rovine.

14 Urlate, o navi di Tarsis,
perché la vostra fortezza è distrutta.

15 (D)In quel giorno, Tiro cadrà nell'oblio per settant'anni,
per la durata della vita di un re.
Dopo settant'anni, avverrà di Tiro
ciò che dice la canzone della prostituta:

16 «Prendi la cetra, va' attorno per la città,
o prostituta dimenticata;
suona bene, moltiplica i canti,
perché qualcuno si ricordi di te».

17 Dopo settant'anni, il Signore visiterà Tiro
ed essa tornerà ai suoi guadagni;
si prostituirà con tutti i regni del mondo
sulla faccia della terra.

18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saranno consacrati al Signore;
non saranno accumulati né riposti;
poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno in presenza del
Signore,
perché mangino, si sazino e si vestano d'abiti sontuosi.

Il mondo giudicato

24 (E)Ecco, il Signore vuota la terra e la rende deserta;
ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti.

Avverrà al *sacerdote lo stesso che al popolo,
al padrone lo stesso che al suo servo,
alla padrona lo stesso che alla serva,
a chi vende lo stesso che a chi compra,
a chi presta lo stesso che a chi prende a imprestito,
al creditore lo stesso che al debitore.

La terra sarà del tutto vuotata, sarà del tutto abbandonata al saccheggio,
poiché il Signore ha pronunziato questa parola.

La terra è in lutto, è spossata,
il mondo langue, è spossato,
gli altolocati fra il popolo della terra languono.

La terra è profanata dai suoi abitanti,
perché essi hanno *trasgredito le leggi, hanno violato il comandamento,
hanno rotto il patto eterno.

Perciò una maledizione ha divorato la terra
e i suoi abitanti ne portano la pena;
perciò gli abitanti della terra sono consumati
e poca è la gente che ne è rimasta.

Il mosto è in lutto, la vigna langue,
tutti quelli che avevano la gioia nel cuore sospirano.

L'allegria dei tamburelli è cessata,
il chiasso della gente in festa è finito,
il suono allegro dell'arpa è cessato.

Non si beve piú vino in mezzo ai canti,
la bevanda alcolica è amara ai bevitori.

10 La città deserta è in rovina;
ogni casa è serrata, nessuno piú vi entra.

11 Per le strade si odono lamenti, perché non c'è vino;
ogni gioia è tramontata,
l'allegrezza è andata via dal paese.

12 Nella città non resta che la desolazione
e la porta sfondata cade in rovina.

13 Poiché avviene in mezzo alla terra, fra i popoli,
ciò che avviene quando si scuotono gli olivi,
quando si racimola dopo la vendemmia.

14 (F)I superstiti alzano la voce, mandano grida di gioia,
acclamano dal mare la maestà del Signore.

15 Glorificate dunque il Signore nelle regioni dell'aurora,
glorificate il nome del Signore, Dio d'*Israele, nelle isole del mare!

16 Dall'estremità della terra udiamo cantare: «Gloria al Giusto!»
Ma io dico: Ahimè! Ahimè! Guai a me!
I perfidi agiscono perfidamente, sí, i perfidi raddoppiano di perfidia.

17 Spavento, fossa, laccio
ti sovrastano, o abitante della terra!

18 Avverrà che chi fuggirà davanti alle grida di spavento cadrà nella fossa;
chi risalirà dalla fossa resterà preso nel laccio.
Poiché si apriranno dall'alto le cateratte,
e le fondamenta della terra tremeranno.

19 La terra si schianterà tutta:
la terra si screpolerà interamente,
la terra tremerà, traballerà.

20 La terra barcollerà come un ubriaco,
vacillerà come una capanna.
Il suo peccato grava su di lei;
essa cade e non si rialzerà mai piú.

21 (G)In quel giorno il Signore punirà nei luoghi eccelsi l'esercito di lassú,
e giú sulla terra i re della terra;

22 saranno riuniti assieme, come si fa dei prigionieri nel carcere sotterraneo;
saranno rinchiusi nella prigione
e dopo molti giorni saranno puniti.

23 La luna sarà coperta di rossore
e il sole di vergogna;
poiché il Signore degli eserciti regnerà
sul monte *Sion e in *Gerusalemme,
fulgido di gloria in presenza dei suoi *anziani.

Galati 2:17-3:9

17 Ma se nel cercare di essere giustificati in Cristo, siamo anche noi trovati peccatori, vuol dire che Cristo è un servitore del peccato? No di certo! 18 Infatti se riedifico quello che ho demolito, mi dimostro trasgressore. 19 Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio. 20 Sono stato crocifisso con Cristo: non sono piú io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel *Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me. 21 Io non annullo la grazia di Dio; perché se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente.

La legge e la fede

(A)O Galati insensati, chi vi ha ammaliati, voi, davanti ai cui occhi Gesú Cristo è stato rappresentato crocifisso? Questo soltanto desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito per mezzo delle opere della legge o mediante la predicazione della fede? Siete cosí insensati? Dopo aver cominciato con lo Spirito, volete ora raggiungere la perfezione con la carne? Avete sofferto tante cose invano? Se pure è proprio invano. Colui dunque che vi somministra lo Spirito e opera miracoli tra di voi, lo fa per mezzo delle opere della legge o con la predicazione della fede?

Cosí anche *Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia[a]. Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli d'Abraamo. La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunziò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni»[b]. In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo.

Salmi 60

Preghiera dopo la sconfitta

60 (A)Al direttore del coro. Su «il giglio della testimonianza». Inno
di *Davide, da insegnare; quand'egli
mosse guerra ai *Siri di Mesopotamia e ai Siri di Soba, e *Ioab tornò, e sconfisse
dodicimila *Idumei nella valle del Sale.
O Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi,
ti sei sdegnato; ristabiliscici ora!

Hai fatto tremare la terra, l'hai
spaccata;
risana le sue fratture, perché sta
per crollare.

Hai fatto vedere al tuo popolo cose
spiacevoli;
ci hai dato da bere un vino che
stordisce.

Ma ora, tu hai dato a quelli che
ti temono una bandiera,
perché si alzino in favor della verità[a]. [Pausa]

Salvaci con la tua destra e rispondici
perché quelli che ami siano liberati.

Dio ha parlato dal suo santuario:
«Io trionferò,
spartirò Sichem e misurerò la valle
di Succot.

Mio è *Galaad, mio è *Manasse,
*Efraim è l'elmo del mio capo, *Giuda è il mio scettro.

*Moab è il catino in cui mi lavo;
sopra *Edom getterò il mio sandalo;
o *Filistia, fammi acclamazioni!»

Chi mi condurrà nella città forte?
Chi mi condurrà fino a Edom?

10 Non sarai forse tu, o Dio, che ci hai respinti
e non esci piú, o Dio, con i nostri
eserciti?

11 Dacci aiuto per superare le difficoltà,
poiché vano è il soccorso dell'uomo.

12 Con Dio noi faremo prodigi,
egli schiaccerà i nostri nemici.

Proverbi 23:15-16

15 Figlio mio, se il tuo cuore è saggio,
anche il mio cuore si rallegrerà;

16 il mio cuore esulterà
quando le tue labbra diranno cose rette.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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