The Daily Audio Bible
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16 Ecco, io mando un gran numero di pescatori a pescarli», dice il Signore;
«inoltre manderò gran numero di cacciatori a dar loro la caccia
sopra ogni monte, sopra ogni collina
e nelle fessure delle rocce.
17 Poiché i miei occhi sono su tutte le loro vie;
esse non sono nascoste davanti alla mia faccia,
la loro iniquità non rimane occulta ai miei occhi.
18 Prima darò loro una doppia retribuzione per la loro iniquità e per il loro peccato,
perché hanno profanato il mio paese,
con quei cadaveri che sono i loro idoli ripugnanti,
e hanno riempito la mia eredità delle loro abominazioni».
19 Signore, mia forza, mia fortezza e mio rifugio nel giorno dell'avversità!
A te verranno le nazioni dalle estremità della terra
e diranno: «I nostri padri non hanno ereditato che menzogne,
vanità, e cose che non giovano a
nulla.
20 L'uomo dovrebbe farsi degli dèi?
Ma già essi non sono dèi».
21 «Perciò, ecco, io farò loro conoscere, questa volta
farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza;
sapranno che il mio nome è il Signore.
Il peccato scolpito sul cuore
17 (A)«Il peccato di *Giuda è scritto con uno stilo di ferro,
con una punta di diamante;
è scolpito sulla tavola del loro cuore
e sui corni dei vostri altari.
2 Come si ricordano dei loro figli, cosí si ricordano dei loro altari
e dei loro idoli di *Astarte presso gli alberi verdeggianti
sugli alti colli.
3 O mia montagna che domini la campagna, io darò i tuoi beni, tutti i tuoi tesori,
e i tuoi alti luoghi come preda, a causa dei peccati che tu hai commessi entro tutti i tuoi confini!
4 Tu, per tua colpa, perderai l'eredità che io ti avevo data;
e ti farò servire i tuoi nemici, in un paese che non conosci,
perché avete acceso il fuoco della mia ira,
ed esso arderà per sempre».
5 (B)Cosí parla il Signore:
«Maledetto l'uomo che confida nell'uomo
e fa della carne il suo braccio,
e il cui cuore si allontana dal Signore!
6 Egli è come una tamerice nel deserto:
quando giunge il bene, egli non lo vede;
abita in luoghi aridi, nel deserto,
in terra salata, senza abitanti.
7 Benedetto l'uomo che confida nel Signore,
e la cui fiducia è il Signore!
8 Egli è come un albero piantato vicino all'acqua,
che distende le sue radici lungo il fiume;
non si accorge quando viene la calura
e il suo fogliame rimane verde;
nell'anno della siccità non è in affanno
e non cessa di portar frutto».
9 (C)Il cuore è ingannevole piú di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno;
chi potrà conoscerlo?
10 «Io, il Signore, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni,
per retribuire ciascuno secondo le sue vie,
secondo il frutto delle sue azioni».
11 Chi acquista ricchezze, ma non con giustizia,
è come la pernice che cova uova che non ha fatte;
nel bel mezzo dei suoi giorni egli deve lasciarle;
quando arriva la sua fine, non è che uno stolto.
12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio,
è il luogo del nostro *santuario.
13 Speranza d'*Israele, o Signore,
tutti quelli che ti abbandonano saranno confusi;
quelli che si allontanano da te saranno iscritti sulla polvere,
perché hanno abbandonato il Signore, la sorgente delle acque vive.
14 (D)Guariscimi, Signore, e sarò guarito;
salvami, e sarò salvo;
poiché tu sei la mia lode.
15 Ecco, essi mi dicono:
«Dov'è la parola del Signore?
che essa si compia, dunque!»
16 Quanto a me, io non mi sono rifiutato di essere loro pastore agli ordini tuoi,
né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai;
quanto è uscito dalle mie labbra è stato manifesto davanti a te.
17 Non essere per me uno spavento;
tu sei il mio rifugio nel giorno della calamità.
18 Siano confusi i miei persecutori; non io sia confuso;
siano spaventati essi, non io sia spaventato;
fa' venire su di loro il giorno della calamità
e colpiscili con doppia distruzione!
La santificazione del sabato
19 (E)Cosí mi ha detto il Signore: «Va' e férmati alla porta dei figli del popolo per la quale entrano ed escono i figli di Giuda, e a tutte le porte di *Gerusalemme, e di' loro:
20 “Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda, e tutto Giuda, e voi tutti gli abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte!
21 Cosí parla il Signore:
Per amore della vostra stessa vita,
guardatevi dal portare nessun carico
e dal farlo passare per le porte di Gerusalemme, in giorno di sabato;
22 non tirate fuori dalle vostre case nessun carico
e non fate nessun lavoro in giorno di sabato;
ma santificate il giorno del sabato,
come io comandai ai vostri padri.
23 Essi, però, non diedero ascolto, non prestarono orecchio,
ma irrigidirono il collo
per non ascoltare, e per non ricevere istruzione.
24 Se voi mi ascoltate attentamente, dice il Signore,
se non fate entrare nessun carico
per le porte di questa città in giorno di sabato,
ma santificate il giorno del sabato
e non fate in esso nessun lavoro,
25 i re e i príncipi che siedono sul trono di *Davide
entreranno per le porte di questa città
su carri e su cavalli:
entreranno essi, i loro príncipi, gli uomini di Giuda, gli abitanti di Gerusalemme;
e questa città sarà abitata per sempre.
26 Dalle città di Giuda, dai luoghi circostanti di Gerusalemme,
dal paese di *Beniamino, dalla pianura,
dal monte e dalla *regione meridionale,
si verrà a portare olocausti, vittime,
offerte, incenso,
e a offrire sacrifici di ringraziamento nella casa del Signore.
27 Ma, se non mi date ascolto
e non santificate il giorno del sabato
e non vi astenete dal portare carichi
e dall'introdurne per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato,
io accenderò un fuoco alle porte della città,
ed esso divorerà i palazzi di Gerusalemme,
e non si estinguerà”».
Il vaso del vasaio
18 (F)Ecco la parola che fu rivolta a *Geremia da parte del Signore:
2 «Àlzati, scendi in casa del vasaio,
e là ti farò udire le mie parole».
3 Allora io scesi in casa del vasaio,
ed ecco egli stava lavorando alla ruota;
4 il vaso che faceva si guastò,
come succede all'argilla in mano del vasaio; da capo ne fece un altro
come a lui parve bene di farlo.
5 La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:
6 «Casa d'*Israele, non posso io far di voi quello che fa questo vasaio?»
Dice il Signore.
«Ecco, quel che l'argilla è in mano al vasaio,
voi lo siete in mano mia, casa d'*Israele!
7 A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno,
di sradicare, di abbattere, di distruggere;
8 ma, se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagità,
io mi pento del male che avevo pensato di farle.
9 In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno,
di costruire e di piantare;
10 ma, se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi
senza dare ascolto alla mia voce,
io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla.
Insensibilità di Giuda
11 (G)«Ora parla agli uomini di *Giuda e agli abitanti di *Gerusalemme, e di':
“Cosí parla il Signore:
Ecco, io preparo contro di voi del male,
e formo contro di voi un disegno.
Si converta ora ciascuno di voi dalla sua malvagità,
cambiate le vostre vie e le vostre azioni!”
12 Ma costoro dicono: “È inutile;
noi vogliamo camminare seguendo i nostri pensieri,
vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio”».
13 Perciò, cosí parla il Signore:
«Chiedete dunque fra le nazioni
chi ha udito tali cose!
La vergine d'Israele ha fatto una cosa orribile, enorme.
14 La neve del Libano scompare mai dalle rocce che dominano la campagna?
O le acque che vengono di lontano, fresche, correnti, si asciugano mai?
15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani;
lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, che erano i sentieri antichi,
per seguire sentieri laterali, una via non appianata,
16 e per far cosí del loro paese una desolazione, un oggetto di continuo scherno;
talché tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo.
17 Io li disperderò davanti al nemico, come fa il vento orientale;
io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità».
Congiura contro Geremia
18 (H)Essi hanno detto:
«Venite, tramiamo insidie contro Geremia;
poiché la legge non verrà meno per mancanza di *sacerdoti,
né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di *profeti.
Venite, attacchiamolo con la lingua
e non diamo retta a nessuna delle sue parole».
19 Signore, volgi a me la tua attenzione
e odi la voce dei miei avversari.
20 Il male sarà forse reso in cambio del bene?
Essi infatti hanno scavato una fossa per me.
Ricòrdati come io mi sono presentato davanti a te
per parlare in loro favore,
e per distogliere la tua ira da loro.
21 Perciò abbandona i loro figli alla fame;
dalli in balia della spada;
le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove;
i loro mariti siano feriti a morte;
i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia.
22 Un grido si oda uscire dalle loro case,
quando tu farai piombar su di loro all'improvviso le bande nemiche;
poiché hanno scavato una fossa per catturarmi,
e hanno teso dei lacci ai miei piedi.
23 Tu, Signore, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire;
non perdonare la loro *iniquità,
non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi!
Siano essi abbattuti davanti a te!
Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!
Esortazione alla santità
4 (A)Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già cosí che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesú a progredire sempre di piú. 2 Infatti sapete quali istruzioni vi abbiamo date nel nome del Signore Gesú. 3 Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, 4 che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo[a] in santità e onore, 5 senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri[b] che non conoscono Dio; 6 che nessuno opprima il fratello né lo sfrutti negli affari[c]; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e dichiarato prima. 7 Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione. 8 Chi dunque disprezza questi precetti[d], non disprezza un uomo, ma quel Dio che vi fa anche dono del suo Santo Spirito.
9 (B)Quanto all'amore fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, 10 e veramente lo fate verso tutti i fratelli che sono nell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, ad abbondare in questo sempre di piú, 11 e a cercare di vivere in pace, di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato di fare, 12 affinché camminiate dignitosamente verso quelli di fuori e non abbiate bisogno di nessuno.
Il rapimento della chiesa; il ritorno del Signore
13 (C)Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesú morí e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesú, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati[e]. 15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e cosí saremo sempre con il Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
5 (D)Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 2 perché voi stessi sapete molto bene che il *giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. 3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.
Esortazione ad ascoltare il Signore
81 (A)Al direttore del coro. Sulla ghittea. Salmo di *Asaf.
Cantate con gioia a Dio, nostra forza;
mandate grida di esultanza al Dio
di *Giacobbe.
2 Intonate un salmo e fate risonare
il tamburello,
l'arpa melodiosa, insieme alla cetra.
3 Sonate la tromba alla nuova luna,
alla luna piena, al giorno della nostra *festa.
4 Poiché questo è uno statuto per
*Israele,
una legge del Dio di Giacobbe.
5 Egli lo stabilí come una
testimonianza di *Giuseppe,
quando uscí contro il paese d'Egitto.
Io udii allora un linguaggio che non
conoscevo:
6 «O Israele, io ho sottratto le tue
spalle ai pesi;
le tue mani han lasciato le ceste.
7 Nell'angoscia gridasti a me e io ti
liberai;
ti risposi nascosto in mezzo ai tuoni,
ti misi alla prova presso le acque
di Meriba. [Pausa]
8 Ascolta, popolo mio, e io ti
ammonirò;
o Israele, se tu mi ascoltassi!
9 Non ci sia in mezzo a te nessun
dio straniero,
e non adorare un dio estraneo.
10 Io sono il Signore, il Dio tuo, che ti fece risalire dal paese d'Egitto;
apri la tua bocca, e io la riempirò.
11 Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha ubbidito.
12 Perciò li abbandonai alla durezza
del loro cuore,
perché camminassero secondo i loro
piani.
13 Oh, se il mio popolo volesse
ascoltarmi,
se Israele volesse camminar nelle mie
vie!
14 Subito umilierei i loro nemici
e rivolgerei la mia mano contro i loro avversari.
15 Quelli che odiano il Signore
striscerebbero davanti a lui,
e la loro sorte sarebbe decisa per sempre.
16 Io nutrirei Israele con fior di
frumento
e lo sazierei di miele che stilla dalla
roccia».
6 Non fare il vanaglorioso in presenza del re
e non occupare il posto dei grandi;
7 poiché è meglio ti sia detto:
«Sali qui»,
anziché essere abbassato davanti al
principe che i tuoi occhi hanno visto.
8 Non ti affrettare a intentare processi,
perché alla fine tu non sappia che fare,
quando il tuo prossimo ti avrà
svergognato.
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