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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Numeri 27

Legge relativa alle eredità

27 (A)Allora si fecero avanti le figlie di Selofead, figlio di Chefer, figlio di Galaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, delle famiglie di Manasse, figlio di Giuseppe, che si chiamavano Mala, Noa, Cogla, Milca e Tirsa; esse si presentarono davanti a Mosè, davanti al sacerdote Eleazar, davanti ai capi e a tutta la comunità all’ingresso della tenda di convegno, e dissero: «Nostro padre morì nel deserto, e non stava in mezzo a coloro che si adunarono contro il Signore, non era della gente di Core, ma morì a causa del suo peccato, e non ebbe figli maschi. Perché il nome di nostro padre dovrebbe scomparire dalla sua famiglia? Infatti non ha avuto figli maschi. Dacci una proprietà in mezzo ai fratelli di nostro padre».

Mosè portò la loro causa davanti al Signore. E il Signore disse a Mosè: «Le figlie di Selofead dicono bene. Sì, tu darai loro in eredità una proprietà in mezzo ai fratelli del loro padre, e farai passare ad esse l’eredità del loro padre. Parlerai pure ai figli d’Israele, e dirai: “Quando uno morirà senza lasciar figli maschi, farete passare la sua eredità a sua figlia. Se non ha una figlia, darete la sua eredità ai suoi fratelli. 10 Se non ha fratelli, darete la sua eredità ai fratelli di suo padre. 11 E se non ci sono fratelli del padre, darete la sua eredità al parente più stretto nella sua famiglia; apparterrà a lui. Questo sarà per i figli d’Israele una norma di diritto, come il Signore ha ordinato a Mosè”».

Giosuè designato come successore di Mosè

12 (B)Poi il Signore disse a Mosè: «Sali su questo monte di Abarim e contempla il paese che io do ai figli d’Israele. 13 Quando l’avrai visto, anche tu sarai riunito ai tuoi padri, come fu riunito Aaronne tuo fratello, 14 perché vi ribellaste all’ordine che vi diedi nel deserto di Sin quando la comunità si mise a contestare, e voi non le deste testimonianza della mia santità, a proposito di quelle acque. Sono le acque della contestazione di Cades, nel deserto di Sin».

15 Mosè disse al Signore: 16 «Il Signore, il Dio che dà lo spirito a ogni creatura, costituisca su questa comunità un uomo 17 che esca davanti a loro ed entri davanti a loro e li faccia uscire e li faccia entrare, affinché la comunità del Signore non sia come un gregge senza pastore».

18 Il Signore disse a Mosè: «Prendi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo Spirito; imporrai la tua mano su di lui; 19 lo farai comparire davanti al sacerdote Eleazar e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini in loro presenza 20 e lo farai partecipe della tua autorità, affinché tutta la comunità dei figli d’Israele gli obbedisca. 21 Egli si presenterà davanti al sacerdote Eleazar, che consulterà per lui il giudizio dell’urim[a] davanti al Signore; egli e tutti i figli d’Israele con lui e tutta la comunità usciranno all’ordine di Eleazar ed entreranno all’ordine suo».

22 Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleazar e davanti a tutta la comunità; 23 impose su di lui le sue mani e gli diede i suoi ordini, come il Signore aveva comandato per mezzo di Mosè.

Salmi 70-71

Preghiera di liberazione

70 (A)Al direttore del coro.

Di Davide. Per far ricordare.

Affrèttati, o Dio, a liberarmi!

Signore, affrèttati in mio aiuto!

Siano confusi e si vergognino

quelli che cercano l’anima mia!

Voltino le spalle e siano coperti d’infamia

quelli che desiderano il mio male!

Indietreggino, sotto il peso della loro infamia,

quelli che mi deridono.

Gioiscano ed esultino in te quelli che ti cercano;

e quelli che amano la tua salvezza dicano sempre:

«Sia glorificato Dio!»

Ma io sono misero e povero;

o Dio, affrèttati a venire in mio aiuto;

tu sei il mio sostegno e il mio liberatore;

Signore, non tardare!

Preghiera fiduciosa di un perseguitato

71 (B)In te confido, o Signore,

fa’ che io non sia mai confuso.

Per la tua giustizia, liberami, mettimi al sicuro!

Porgi a me il tuo orecchio, e salvami!

Sii per me una rocca in cui trovo scampo,

una fortezza dove io possa sempre rifugiarmi!

Tu hai dato ordine di salvarmi,

perché sei il mio baluardo e la mia fortezza.

Mio Dio, liberami dalla mano dell’empio,

dalla mano del perverso e del violento!

Poiché tu sei la mia speranza, Signore, Dio;

sei la mia fiducia sin dalla mia infanzia.

Tu sei stato il mio sostegno fin dal grembo materno,

tu m’hai tratto dal grembo di mia madre;

a te va sempre la mia lode.

Io sono per molti come un prodigio:

tu sei il mio rifugio sicuro.

Sia la mia bocca piena della tua lode,

ed esalti ogni giorno la tua gloria!

Non respingermi nel tempo della vecchiaia,

non abbandonarmi quando le mie forze declinano.

10 Perché i miei nemici sparlano di me,

e quelli che spiano l’anima mia tramano insieme,

11 dicendo: «Dio l’ha abbandonato;

inseguitelo e prendetelo, perché non c’è nessuno che lo liberi».

12 O Dio, non allontanarti da me;

mio Dio, affrèttati a soccorrermi!

13 Siano confusi, siano annientati gli avversari dell’anima mia,

siano coperti di vergogna e disonore quelli che desiderano il mio male!

14 Ma io spererò sempre,

e a tutte le tue lodi ne aggiungerò altre.

15 La mia bocca racconterà ogni giorno

la tua giustizia e le tue liberazioni,

perché sono innumerevoli.

16 Proclamerò i prodigi del Signore Dio,

ricercherò la tua giustizia, la tua soltanto.

17 O Dio, tu mi hai istruito sin dalla mia infanzia,

e io, fino a oggi, ho annunciato le tue meraviglie.

18 E ora che sono giunto alla vecchiaia e alla canizie,

o Dio, non abbandonarmi,

finché non abbia raccontato i prodigi del tuo braccio a questa generazione

e la tua potenza a quelli che verranno.

19 Anche la tua giustizia, Dio, è eccelsa;

e tu hai fatto cose grandi;

o Dio, chi è simile a te?

20 Tu, che ci hai fatto vedere molte e gravi difficoltà,

ci darai di nuovo la vita

e ci farai risalire dagli abissi della terra;

21 tu accrescerai la mia grandezza

e ritornerai a consolarmi.

22 Allora ti celebrerò con il saltèrio,

celebrerò la tua verità, o mio Dio!

A te salmeggerò con la cetra, o Santo d’Israele!

23 Le mie labbra esulteranno, quando salmeggerò a te,

e così l’anima mia, che tu hai riscattata.

24 Anche la mia lingua parlerà tutto il giorno della tua giustizia,

perché sono stati svergognati, sono stati umiliati

quelli che desideravano il mio male.

Isaia 17-18

Profezia contro la Siria

17 (A)Oracolo contro Damasco. «Ecco, Damasco è tolto dal numero delle città e non sarà più che un ammasso di rovine.

Le città di Aroer sono abbandonate; sono lasciate alle mandrie che vi si riposano, e nessuno le spaventa.

Non ci sarà più fortezza in Efraim né reame in Damasco; del residuo di Siria avverrà ciò che è avvenuto della gloria dei figli d’Israele», dice il Signore degli eserciti.

«In quel giorno la gloria di Giacobbe sarà diminuita e il grasso del suo corpo dimagrirà.

Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano e con il braccio falcia le spighe; avverrà come quando si raccolgono le spighe nella valle di Refaim.

Vi rimarrà qualcosa da spigolare, come quando si scuote l’olivo: restano due o tre olive nelle cime più alte, quattro o cinque nei rami più carichi», dice il Signore, Dio d’Israele.

In quel giorno l’uomo volgerà lo sguardo verso il suo Creatore e i suoi occhi guarderanno al Santo d’Israele;

non volgerà più lo sguardo verso gli altari, opera delle sue mani; non guarderà più a ciò che le sue dita hanno fatto, agli idoli di Astarte e alle colonne solari.

In quel giorno le sue fortezze saranno abbandonate, come le foreste e le sommità dei monti furono abbandonate all’avvicinarsi dei figli d’Israele: sarà una desolazione.

10 Poiché hai dimenticato il Dio della tua salvezza e non ti sei ricordato della Rocca della tua forza, ti sei fatto piantagioni piacevoli e hai piantato tralci stranieri.

11 Il giorno che li piantasti li circondasti di una siepe e ben presto[a] facesti fiorire le tue piante, ma la raccolta ti sfugge nel giorno dell’angoscia, del disperato dolore.

12 (B)Oh, che rumore di popoli numerosi! Muggono come muggono i mari. Che tumulto di nazioni!

13 Le nazioni rumoreggiano come rumoreggiano le grandi acque. Ma egli le minaccia ed esse fuggono lontano, cacciate, come la pula dei monti dal vento, come un turbine di polvere dall’uragano.

14 Alla sera, ecco il terrore; prima del mattino, non sono più. Ecco la fine di quanti ci spogliano, ecco la sorte di chi ci saccheggia!

Il disastro degli Assiri annunciato all’Etiopia

18 (C)Oh, paese dalle ali strepitanti oltre i fiumi dell’Etiopia,

che invia messaggeri per mare in navicelle di papiro, voganti a pelo d’acqua! Andate, veloci messaggeri, verso la nazione dall’alta statura e dalla pelle lucida, verso il popolo temuto fin nelle regioni lontane, nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi!

Voi tutti, abitanti del mondo, voi tutti che abitate sulla terra, quando il vessillo sarà issato sui monti, guardate! Quando la tromba suonerà, ascoltate!

Poiché così mi ha detto il Signore: «Io me ne starò tranquillo e guarderò dal mio posto, come un calore sereno alla luce del sole, come una nube di rugiada nel calore della mietitura».

Ma prima della mietitura, quando la fioritura sarà passata e il fiore sarà divenuto grappolo formato, egli taglierà i tralci con il coltello, taglierà e reciderà i pampini.

Gli Assiri saranno tutti assieme abbandonati agli uccelli rapaci dei monti e alle bestie della terra: gli uccelli rapaci passeranno l’estate sui loro cadaveri e le bestie della terra vi passeranno l’inverno.

In quel tempo, offerte saranno portate al Signore degli eserciti dalla nazione dall’alta statura e dalla pelle lucida, dal popolo temuto fin nelle regioni lontane, dalla nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi: saranno portate al luogo dov’è il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion.

1 Pietro 5

Doveri degli anziani e dei giovani; saluti

(A)Esorto dunque[a] gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: pascete il gregge di Dio che è tra di voi, {sorvegliandolo,} non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio[b]; non per vile guadagno, ma di buon animo; non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

(B)Così anche voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. E tutti rivestitevi di umiltà gli uni verso gli altri[c], perché Dio resiste ai superbi ma dà grazia agli umili[d].

Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo, gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.

Siate sobri, vegliate; il vostro avversario[e], il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.

10 Or il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati[f] alla sua gloria eterna in Cristo {Gesù}, dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente[g]. 11 A lui sia la [gloria e la] potenza, in eterno[h]. Amen.

12 (C)Per mezzo di Silvano, che considero vostro fedele fratello, vi ho scritto brevemente, esortandovi e attestando che questa è la vera grazia di Dio; in essa state saldi[i].

13 La chiesa che è in Babilonia[j], eletta come voi, vi saluta. Anche Marco, mio figlio, vi saluta. 14 Salutatevi gli uni gli altri con un bacio d’amore fraterno. Pace a voi tutti che siete in Cristo [Gesù]. [Amen.]

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra