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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Giosué 20-21

Le sei città di rifugio

20 (A)Poi il Signore disse a Giosuè: «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “Stabilite le città di rifugio, delle quali vi parlai per mezzo di Mosè, affinché l’omicida che avrà ucciso qualcuno senza averne l’intenzione, possa mettersi al sicuro; esse vi serviranno di rifugio contro il vendicatore del sangue. L’omicida fuggirà in una di quelle città; e, fermatosi all’ingresso della porta della città, esporrà il suo caso agli anziani di quella città; questi lo accoglieranno presso di loro dentro la città, gli daranno una dimora, ed egli si stabilirà fra loro. E se il vendicatore del sangue lo inseguirà, essi non gli daranno nelle mani l’omicida, poiché ha ucciso il prossimo senza averne l’intenzione, senza averlo odiato prima. L’omicida rimarrà in quella città finché, alla morte del sommo sacerdote che sarà in funzione in quei giorni, comparirà in giudizio davanti alla comunità. Allora l’omicida potrà tornarsene e rientrare nella sua città e nella sua casa, nella città da cui era fuggito”».

Essi dunque consacrarono Chedes in Galilea nella regione montuosa di Neftali, Sichem nella regione montuosa di Efraim e Chiriat-Arba, cioè Ebron, nella regione montuosa di Giuda. E di là dal Giordano, a oriente di Gerico, scelsero, nella tribù di Ruben: Beser, nel deserto, nell’altopiano; Ramot, in Galaad, nella tribù di Gad, e Golan, in Basan, nella tribù di Manasse. Queste furono le città assegnate a tutti i figli d’Israele e allo straniero residente fra loro, affinché chiunque avesse ucciso qualcuno involontariamente potesse rifugiarvisi e non avesse a morire per mano del vendicatore del sangue, prima di essere comparso davanti alla comunità.

Le quarantotto città date ai Leviti

21 (B)I capifamiglia dei Leviti si avvicinarono al sacerdote Eleazar, a Giosuè, figlio di Nun, e ai capifamiglia delle tribù dei figli d’Israele, parlarono loro a Silo, nel paese di Canaan, e dissero: «Il Signore comandò, per mezzo di Mosè, che ci fossero date città da abitare, con le campagne circostanti per il nostro bestiame».

Allora i figli d’Israele diedero ai Leviti, dalla loro eredità, le seguenti città con le campagne circostanti, secondo il comandamento del Signore.

Si tirò a sorte per le famiglie dei Cheatiti; e i figli del sacerdote Aaronne, che erano Leviti, ebbero in sorte tredici città della tribù di Giuda, della tribù di Simeone e della tribù di Beniamino. Al resto dei figli di Cheat toccarono in sorte dieci città delle famiglie della tribù di Efraim, della tribù di Dan e della mezza tribù di Manasse. Ai figli di Gherson toccarono in sorte tredici città delle famiglie della tribù d’Issacar, della tribù di Ascer, della tribù di Neftali e della mezza tribù di Manasse in Basan. Ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, toccarono dodici città della tribù di Ruben, della tribù di Gad e della tribù di Zabulon. I figli d’Israele diedero dunque in sorte queste città, con le campagne circostanti, ai Leviti, come il Signore aveva comandato per mezzo di Mosè.

(C)Diedero cioè, della tribù dei figli di Giuda e della tribù dei figli di Simeone, le città qui menzionate per nome, 10 le quali toccarono ai figli di Aaronne tra le famiglie dei Cheatiti, figli di Levi, perché il primo lotto fu per loro. 11 Furono dunque date loro Chiriat-Arba, cioè Ebron (Arba era il padre di Anac) nella regione montuosa di Giuda, con la campagna circostante; 12 ma diedero il territorio della città e i suoi villaggi come possesso a Caleb, figlio di Gefunne. 13 E diedero ai figli del sacerdote Aaronne la città di rifugio per l’omicida, Ebron e la campagna circostante; poi Libna e la campagna circostante, 14 Iattir e la sua campagna circostante, Estemoa e la sua campagna circostante, 15 Colon e la sua campagna circostante, Debir e la sua campagna circostante, 16 Ain e la sua campagna circostante, Iutta e la sua campagna circostante, e Bet-Semes e la sua campagna circostante: nove città di queste due tribù. 17 E della tribù di Beniamino: Gabaon e la sua campagna circostante, Gheba e la sua campagna circostante, 18 Anatot e la sua campagna circostante, e Almon e la sua campagna circostante: quattro città. 19 Totale delle città dei sacerdoti figli di Aaronne: tredici città e le loro campagne circostanti.

20 (D)Alle famiglie dei figli di Cheat, cioè al rimanente dei Leviti, figli di Cheat, toccarono delle città della tribù di Efraim. 21 Fu loro data la città di rifugio per l’omicida, Sichem, con la sua campagna circostante, nella regione montuosa di Efraim; poi Ghezer e la sua campagna circostante, 22 Chibesaim e la sua campagna circostante, e Bet-Oron e la sua campagna circostante: quattro città. 23 Della tribù di Dan: Elteche e la sua campagna circostante, Ghibbeton e la sua campagna circostante, 24 Aialon e la sua campagna circostante, Gat-Rimmon e la sua campagna circostante: quattro città. 25 Della mezza tribù di Manasse: Tanac e la sua campagna circostante, Gat-Rimmon e la sua campagna circostante: due città. 26 Totale: dieci città con le loro campagne circostanti, che toccarono alle famiglie degli altri figli di Cheat.

27 Ai figli di Gherson, che erano delle famiglie dei Leviti, furono date: della mezza tribù di Manasse, la città di rifugio per l’omicida, Golan in Basan e la sua campagna circostante, e Beestra e la sua campagna circostante: due città; 28 della tribù d’Issacar, Chision e la sua campagna circostante, Dabrat e la sua campagna circostante, 29 Iarmut e la sua campagna circostante, En-Gannim e la sua campagna circostante: quattro città; 30 della tribù di Ascer, Miseal e la sua campagna circostante, Abdon e la sua campagna circostante, 31 Chelcat e la sua campagna circostante, e Reob e la sua campagna circostante: quattro città; 32 e della tribù di Neftali, la città di rifugio per l’omicida, Chedes in Galilea e la sua campagna circostante, Cammot-Dor e la sua campagna circostante, e Cartan e la sua campagna circostante: tre città. 33 Totale delle città dei Ghersoniti, secondo le loro famiglie: tredici città e le loro campagne circostanti.

34 E alle famiglie dei figli di Merari, cioè al rimanente dei Leviti, furono date: della tribù di Zabulon, Iocneam e la sua campagna circostante, Carta e la sua campagna circostante, 35 Dimna e la sua campagna circostante, e Naalal e la sua campagna circostante: quattro città; 36 della tribù di Ruben, Beser e la sua campagna circostante, Iasa e la sua campagna circostante, 37 Chedemot e la sua campagna circostante e Mefaat e la sua campagna circostante: quattro città[a]; 38 e della tribù di Gad, la città di rifugio per l’omicida, Ramot in Galaad e la sua campagna circostante, Maanaim e la sua campagna circostante, 39 Chesbon e la sua campagna circostante, e Iaezer e la sua campagna circostante: in tutto quattro città. 40 Totale delle città date in sorte ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, formanti il resto delle famiglie dei Leviti: dodici città.

41 Totale delle città dei Leviti in mezzo alle proprietà dei figli d’Israele: quarantotto città e le loro campagne circostanti. 42 Ciascuna di queste città aveva la sua campagna tutt’intorno; così era di tutte queste città.

Il compimento delle promesse divine

43 (E)Il Signore diede dunque a Israele tutto il paese che aveva giurato ai padri di dar loro, e i figli d’Israele ne presero possesso, e vi si stanziarono. 44 E il Signore diede loro pace da ogni parte, come aveva giurato ai loro padri; nessuno di tutti i loro nemici potè resistere davanti a loro; il Signore diede loro nelle mani tutti quei nemici. 45 Di tutte le buone parole che il Signore aveva dette alla casa d’Israele non una cadde a terra: tutte si compirono.

Atti 1

Introduzione. Ascensione di Gesù(A)

(B)Nel mio primo libro, o Teofilo, ho parlato di tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti.

Ai quali anche, dopo che ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi vedere da loro per quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio.

Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me. Perché Giovanni battezzò, sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni». Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» Egli rispose loro: «Non spetta a voi sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità. Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni[a] in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi. 10 E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».

L’attesa dello Spirito Santo

12 (C)Allora essi tornarono a Gerusalemme dal monte chiamato dell’Uliveto, che è vicino a Gerusalemme, non distandone che un cammin di sabato[b]. 13 Quando furono entrati, salirono nella sala di sopra dove di consueto si trattenevano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d’Alfeo e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo. 14 Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera[c], con le donne e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.

Mattia scelto al posto di Giuda

15 (D)In quei giorni Pietro, alzatosi in mezzo ai fratelli[d] (il numero delle persone riunite era di circa centoventi), disse:

16 «Fratelli[e], era necessario che si adempisse la profezia della Scrittura pronunciata dallo Spirito Santo[f] per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù. 17 Perché egli era uno di noi[g] e aveva ricevuto la sua parte di questo ministero[h]. 18 Egli dunque acquistò un campo con il salario della sua iniquità; poi, essendosi precipitato, gli si squarciò il ventre, e tutte le sue interiora si sparsero. 19 Questo è divenuto così noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel campo è stato chiamato nella loro lingua “Acheldama”, cioè “campo di sangue”. 20 Infatti sta scritto nel libro dei Salmi:

“La sua dimora diventi deserta e più nessuno abiti in essa”[i]; e:
“Il suo incarico lo prenda un altro”[j].

21 Bisogna dunque che tra gli uomini che sono stati in nostra compagnia tutto il tempo che il Signore Gesù visse con noi[k], 22 a cominciare dal battesimo di Giovanni fino al giorno che egli, tolto da noi, è stato elevato in cielo, uno diventi testimone con noi della sua risurrezione».

23 Essi ne presentarono due: Giuseppe, detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. 24 Poi in preghiera dissero: «Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, mostra quale di questi due hai scelto 25 per prendere, in questo ministero e apostolato, il posto[l] che Giuda ha abbandonato per andarsene al suo luogo». 26 Tirarono quindi a sorte e la sorte cadde su Mattia, che fu aggiunto agli undici apostoli.

Geremia 10

Il Signore e gli idoli

10 (A)Ascoltate la parola che il Signore vi rivolge, casa d’Israele!

Così parla il Signore: «Non imparate a camminare nella via delle nazioni e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni quelle che ne hanno paura.

Infatti i costumi dei popoli sono vanità; poiché si taglia un albero nella foresta e le mani dell’operaio lo lavorano con l’ascia,

lo si adorna d’argento e d’oro, lo si fissa con chiodi e martelli perché non si muova.

Gli idoli sono come spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non li temete! perché non possono fare nessun male, e non è in loro potere di fare del bene».

Non c’è nessuno pari a te, Signore; tu sei grande, e grande in potenza è il tuo nome.

Chi non ti temerebbe, re delle nazioni[a]? Poiché questo ti è dovuto; poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni non c’è nessuno pari a te.

Ma costoro tutti insieme sono stupidi e insensati; non è che una dottrina di vanità, non è altro che legno,

argento battuto in lastre portato da Tarsis, oro venuto da Ufaz, opera di scultore e di mano d’orefice; sono vestiti di porpora e di scarlatto, sono tutti lavoro di abili artefici.

10 Ma il Signore è il vero Dio, egli è il Dio vivente e il re eterno; per la sua ira trema la terra e le nazioni non possono resistere davanti al suo sdegno.

11 «Così direte loro: “Gli dèi che non hanno fatto i cieli e la terra scompariranno dalla terra e da sotto il cielo[b]”».

12 Egli, con la sua potenza, ha fatto la terra; con la sua saggezza ha stabilito fermamente il mondo e con la sua intelligenza ha disteso i cieli.

13 Quando fa udire la sua voce, c’è un rumore di acque nel cielo; egli fa salire i vapori dalle estremità della terra, fa guizzare i lampi per la pioggia e sprigiona il vento dai suoi serbatoi.

14 Ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza; ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite, perché le sue immagini fuse sono menzogna e non c’è soffio vitale in loro.

15 Sono vanità, lavoro d’inganno; nel giorno del castigo periranno.

16 A loro non somiglia Colui che è la parte di Giacobbe; perché egli ha formato tutte le cose, e Israele è la tribù della sua eredità. Il suo nome è: il Signore degli eserciti.

L’imminenza del castigo

17 (B)Raccogli da terra il tuo bagaglio, tu che sei circondata d’assedio!

18 Infatti così parla il Signore: «Ecco, questa volta io scaglierò lontano gli abitanti del paese e li stringerò da vicino affinché non sfuggano».

19 Guai a me a causa della mia ferita! La mia piaga è dolorosa; ma io ho detto: «Questo è il mio male e lo devo sopportare».

20 Le mie tende sono guaste, tutto il mio cordame è rotto; i miei figli sono andati lontano da me e non sono più; non c’è più nessuno che stenda la mia tenda, che innalzi i miei teli.

21 Perché i pastori sono stati stupidi e non hanno cercato il Signore; perciò non hanno prosperato e tutto il loro gregge è stato disperso.

22 Ecco, un rumore giunge, un gran tumulto arriva dal paese del settentrione per ridurre le città di Giuda in desolazione, in un covo di sciacalli.

23 Signore, io so che la via dell’uomo non è in suo potere, e che non è in potere dell’uomo che cammina il dirigere i suoi passi.

24 Signore, correggimi, ma con giusta misura; non nella tua ira, perché tu non mi riduca a poca cosa!

25 Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono, sui popoli che non invocano il tuo nome, poiché hanno divorato Giacobbe; sì, lo hanno divorato, lo hanno consumato, hanno distrutto il suo territorio.

Matteo 24

Il discorso profetico di Gesù, 24–25
Distruzione di Gerusalemme e venuta del Figlio dell’uomo

24 (A)Mentre Gesù usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici del tempio. Ma egli rispose loro[a]: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata».

Mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si avvicinarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?»

Gesù rispose loro: «Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”. E ne sedurranno molti. Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che [tutto] questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie [, pestilenze] e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori. Allora vi abbandoneranno all’oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome. 10 Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda. 11 Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. 12 Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà. 13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 14 E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine.

15 (B)«Quando dunque vedrete l’abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!), 16 allora quelli che saranno nella Giudea fuggano ai monti[b]; 17 chi sarà sulla terrazza non scenda per prendere quello che è in casa sua[c]; 18 e chi sarà nel campo non torni indietro a prendere la sua veste[d]. 19 Guai alle donne che saranno incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 20 Pregate che la vostra fuga non avvenga d’inverno né di sabato; 21 perché allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno[e] scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati. 23 Allora, se qualcuno vi dice: “Il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non lo credete; 24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, ve l’ho predetto. 26 Se dunque vi dicono: “Eccolo, è nel deserto”, non vi andate; “Eccolo, è nelle stanze interne”, non lo credete; 27 infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà [anche] la venuta del Figlio dell’uomo. 28 Dovunque sarà il cadavere, lì si raduneranno le aquile.

29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. 30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. 31 E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba[f] per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli. 32 Imparate dal fico questa similitudine: quando già i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l’estate è vicina. 33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte. 34 Io vi dico in verità che questa generazione[g] non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Esortazione alla vigilanza

36 (C)«Ma quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio[h], ma il Padre solo[i]. 37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà [anche] alla venuta del Figlio dell’uomo. 38 Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e si andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39 e la gente non si accorse di nulla finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così sarà {anche} alla venuta del Figlio dell’uomo. 40 Allora due saranno nel campo: l’uno sarà preso e l’altro lasciato; 41 due donne macineranno al mulino: l’una sarà presa e l’altra lasciata. 42 Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno[j] il vostro Signore verrà. 43 Ma sappiate questo: che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte[k] il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. 44 Perciò anche voi siate pronti; perché, nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà.

45 Qual è mai il servo fedele e prudente che il [suo] padrone ha costituito sui suoi domestici per dare loro il vitto a suo tempo? 46 Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà così occupato! 47 Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni. 48 Ma se quel servo malvagio dice in cuor suo: “Il mio padrone tarda [a venire]”, 49 e comincia a battere i suoi[l] conservi, e mangia e beve[m] con gli ubriaconi, 50 il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se l’aspetta, nell’ora che non sa, 51 e lo punirà severamente[n] e gli assegnerà la sorte degli ipocriti. Lì ci sarà pianto e stridor di denti.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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