In questo caso, non è quello che senti tu che importa, ma ciò che prova lui. «Ma», potreste dirmi, «perché devo essere condizionato da ciò che pensa qualcun altro?
della coscienza, dico, non tua, ma dell'altro. Per qual motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe esser sottoposta al giudizio della coscienza altrui?