e avevano servito per far passare la famiglia del re e per fare quanto a lui sarebbe piaciuto. Intanto Simeì, figlio di Ghera, si gettò ai piedi del re nel momento in cui passava il Giordano
e disse al re: «Non mi imputi il mio signore alcuna colpa e dimentichi il male che il tuo servo ha fatto il giorno in cui il re mio signore usciva da Gerusalemme; il re non ne tenga conto.
gli disse: «Non tenga conto, il mio signore, della mia *iniquità e dimentichi la perversa condotta tenuta dal suo servo il giorno in cui il re mio signore usciva da *Gerusalemme; non me ne serbi rancore il re!
gli disse: «Non tenga conto il mio signore della mia iniquità, e dimentichi la perversa condotta tenuta dal suo servo il giorno in cui il re mio signore usciva da Gerusalemme; non me ne serbi rancore il re!