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Bible in 90 Days

An intensive Bible reading plan that walks through the entire Bible in 90 days.
Duration: 88 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Esodo 15:19-28:43

19 Mosè e i figli d’Israele cantarono questo cantico[a] quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono nel mare, e il Signore fece ritornare su di loro le acque del mare, ma i figli d’Israele camminarono sulla terra asciutta in mezzo al mare.

20 Allora Miriam, la profetessa, sorella di Aaronne, prese in mano il timpano e tutte le donne uscirono dietro a lei, con timpani e danze. 21 E Miriam rispondeva: «Cantate al Signore, perché è sommamente glorioso: ha precipitato in mare cavallo e cavaliere».

Israele nel deserto(A)

Le acque di Mara

22 (B)Poi Mosè fece partire gli Israeliti dal mar Rosso ed essi si diressero verso il deserto di Sur; camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua. 23 Quando giunsero a Mara, non potevano bere l’acqua di Mara, perché era amara; perciò quel luogo fu chiamato Mara[b]. 24 Allora il popolo mormorò contro Mosè, dicendo: «Che berremo?» 25 Egli gridò al Signore; e il Signore gli mostrò un legno. Mosè lo gettò nell’acqua, e l’acqua divenne dolce. È lì che il Signore diede al popolo una legge e una prescrizione, e lo mise alla prova, dicendo: 26 «Se tu ascolti attentamente la voce del Signore che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi, porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce».

27 Poi giunsero a Elim, dov’erano dodici sorgenti d’acqua e settanta palme; e si accamparono lì presso le acque.

Le quaglie e la manna

16 (C)Tutta la comunità dei figli d’Israele partì da Elim e giunse al deserto di Sin, che è tra Elim e il Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d’Egitto. Tutta la comunità dei figli d’Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto. I figli d’Israele dissero loro: «Fossimo pur morti per mano del Signore nel paese d’Egitto, quando sedevamo intorno a pentole piene di carne e mangiavamo pane a sazietà! Voi ci avete condotti in questo deserto perché tutta questa assemblea morisse di fame!»

Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io farò piovere pane dal cielo per voi; il popolo uscirà e ne raccoglierà ogni giorno il necessario per la giornata; così lo metterò alla prova e vedrò se cammina o no secondo la mia legge. Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che hanno portato a casa, dovrà essere il doppio di quello che raccolgono ogni altro giorno».

Mosè e Aaronne dissero a tutti i figli d’Israele: «Questa sera voi conoscerete che il Signore è colui che vi ha fatti uscire dal paese d’Egitto. Domattina vedrete la gloria del Signore, poiché egli ha udito i vostri mormorii contro il Signore. Quanto a noi, che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?» E Mosè disse: «Vedrete la gloria del Signore quando stasera egli vi darà carne da mangiare e domattina pane a sazietà; perché il Signore ha udito le lagnanze che voi mormorate contro di lui. Noi infatti, che cosa siamo? I vostri mormorii non sono contro di noi, ma contro il Signore».

Poi Mosè disse ad Aaronne: «Di’ a tutta la comunità dei figli d’Israele: “Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha udito i vostri mormorii”». 10 Mentre Aaronne parlava a tutta la comunità dei figli d’Israele, questi volsero gli occhi verso il deserto, ed ecco la gloria del Signore apparire nella nuvola. 11 E il Signore disse a Mosè: 12 «Io ho udito i mormorii dei figli d’Israele; parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio”».

13 La sera stessa arrivarono delle quaglie che ricoprirono il campo. La mattina c’era uno strato di rugiada intorno al campo; 14 e quando lo strato di rugiada fu sparito, ecco sulla superficie del deserto una cosa minuta, tonda, minuta come brina sulla terra. 15 I figli d’Israele, quando l’ebbero vista, si dissero l’un l’altro: «Che cos’è?[c]» perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «Questo è il pane che il Signore vi dà da mangiare. 16 Ecco quello che il Signore ha comandato: “Ognuno ne raccolga quanto gli basta per il suo nutrimento: un omer a testa, secondo il numero delle persone che vivono con voi; ognuno ne prenda per quelli che sono nella sua tenda”».

17 I figli d’Israele fecero così, ne raccolsero gli uni più e gli altri meno. 18 Lo misurarono con l’omer; chi ne aveva raccolto molto non ne ebbe in eccesso; e chi ne aveva raccolto poco non gliene mancava[d]. Ognuno ne raccolse quanto gliene occorreva per il suo nutrimento. 19 Mosè disse loro: «Nessuno ne conservi fino a domattina». 20 Ma alcuni non ubbidirono a Mosè e ne conservarono fino all’indomani. Quello imputridì e fu infestato dai vermi; e Mosè si adirò contro costoro. 21 Così lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno nella misura che bastava al suo nutrimento; e quando il sole diventava caldo, quello si scioglieva.

22 Il sesto giorno raccolsero il doppio di quel pane: due omer per ciascuno. Tutti i capi della comunità vennero a dirlo a Mosè. 23 Ed egli disse loro: «Questo è quello che ha detto il Signore: “Domani è un giorno solenne di riposo: un sabato[e] sacro al Signore; fate cuocere oggi quello che avete da cuocere, e fate bollire quello che avete da bollire; tutto quel che vi avanza, riponetelo e conservatelo fino a domani”». 24 Essi dunque lo misero da parte fino all’indomani, come Mosè aveva ordinato, e quello non imputridì e non fu infestato dai vermi. 25 Mosè disse: «Mangiatelo oggi, perché oggi è il sabato sacro al Signore; oggi non ne troverete nei campi. 26 Raccoglietene durante sei giorni; ma il settimo giorno è il sabato; in quel giorno non ve ne sarà».

27 Il settimo giorno alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono. 28 Allora il Signore disse a Mosè: «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi? 29 Guardate che il Signore vi ha dato il sabato. Per questo, il sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni. Perciò ognuno stia dov’è, nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno».

30 Così il popolo si riposò il settimo giorno.

31 La casa d’Israele chiamò quel pane manna[f]; esso era simile al seme del coriandolo[g]; era bianco, e aveva il gusto di schiacciata fatta col miele.

32 Mosè disse: «Questo è quello che il Signore ha ordinato: “Riempi un omer di manna, perché sia conservato per i vostri discendenti, perché vedano il pane col quale vi ho nutriti nel deserto, quando vi ho fatti uscire dal paese d’Egitto”». 33 E Mosè disse ad Aaronne: «Prendi un vaso, mettici dentro un omer di manna, e deponilo davanti al Signore, perché sia conservato per i vostri discendenti». 34 Secondo l’ordine che il Signore aveva dato a Mosè, Aaronne lo depose davanti alla Testimonianza, perché fosse conservato.

35 I figli d’Israele mangiarono la manna per quarant’anni, finché arrivarono in terra abitata. Mangiarono la manna finché giunsero ai confini del paese di Canaan.

36 L’omer è la decima parte dell’efa.

L’acqua scaturita dalla roccia di Oreb

17 (D)Poi tutta la comunità dei figli d’Israele partì dal deserto di Sin, marciando a tappe secondo gli ordini del Signore. Si accampò a Refidim, ma non c’era acqua da bere per il popolo. Allora il popolo protestò contro Mosè e disse: «Dacci dell’acqua da bere». Mosè rispose loro: «Perché protestate contro di me? Perché tentate il Signore Là il popolo patì la sete e mormorò contro Mosè, dicendo: «Perché ci hai fatto uscire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?» Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa devo fare per questo popolo? Ancora un po’, e mi lapideranno». Allora il Signore disse a Mosè: «Mettiti di fronte al popolo e prendi con te alcuni degli anziani d’Israele; prendi anche in mano il bastone col quale hai percosso il Fiume e va’. Ecco io starò là davanti a te, sulla roccia che è in Oreb; tu colpirai la roccia: ne scaturirà dell’acqua e il popolo berrà». Mosè fece così in presenza degli anziani d’Israele, e a quel luogo mise il nome di Massa[h] e Meriba[i] a causa della protesta dei figli d’Israele, e perché avevano tentato il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi, sì o no?»

Vittoria su Amalec

(E)Allora venne Amalec per combattere contro Israele a Refidim. E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano». 10 Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle. 11 E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec. 12 Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l’altro dall’altra. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. 13 E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada.

14 Il Signore disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a Giosuè che io cancellerò interamente sotto il cielo la memoria di Amalec».

15 Allora Mosè costruì un altare che chiamò «il Signore è la mia bandiera»; e disse: 16 «Una mano s’è alzata contro il trono del Signore, perciò il Signore farà guerra ad Amalec di generazione in generazione».

Visita di Ietro, suocero di Mosè

18 (F)Ietro, sacerdote di Madian, suocero di Mosè, udì tutto quello che Dio aveva fatto in favore di Mosè e d’Israele suo popolo: come il Signore aveva fatto uscire Israele dall’Egitto. Ietro, suocero di Mosè, aveva preso Sefora, moglie di Mosè, dopo che era stata rimandata, e i due figli di Sefora. Uno si chiamava Ghersom[j]; perché Mosè aveva detto: «Abito in terra straniera». L’altro si chiamava Eliezer[k], perché aveva detto: «Il Dio di mio padre è stato il mio aiuto e mi ha liberato dalla spada del faraone». Ietro, suocero di Mosè, andò da Mosè, con i figli e la moglie di lui, nel deserto dove egli era accampato, al monte di Dio, e fece dire a Mosè: «Io, Ietro, tuo suocero, vengo da te con tua moglie e i suoi due figli con lei».

Allora Mosè uscì a incontrare suo suocero, s’inchinò e lo baciò; s’informarono scambievolmente della loro salute, poi entrarono nella tenda. Allora Mosè raccontò a suo suocero tutto quello che il Signore aveva fatto al faraone e agli Egiziani per amore d’Israele, tutte le sofferenze patite durante il viaggio e come il Signore li aveva liberati. Ietro si rallegrò di tutto il bene che il Signore aveva fatto a Israele, liberandolo dalla mano degli Egiziani. 10 Ietro disse: «Benedetto sia il Signore, che vi ha liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano del faraone; egli ha liberato il popolo dal giogo degli Egiziani! 11 Ora riconosco che il Signore è più grande di tutti gli dèi; tale si è mostrato quando gli Egiziani hanno agito orgogliosamente contro Israele». 12 Ietro, suocero di Mosè, prese un olocausto e dei sacrifici per offrirli a Dio; Aaronne con tutti gli anziani d’Israele vennero a mangiare con il suocero di Mosè davanti a Dio.

13 (G)Il giorno seguente, Mosè si sedette per amministrare la giustizia al popolo, e il popolo rimase intorno a Mosè dal mattino fino alla sera. 14 Quando il suocero di Mosè vide tutto quello che egli faceva per il popolo, disse: «Che cosa fai con il popolo? Perché siedi solo, e tutto il popolo ti sta attorno dal mattino fino alla sera?» 15 Mosè rispose a suo suocero: «Perché il popolo viene da me per consultare Dio. 16 Quando essi hanno qualche questione, vengono da me e io giudico fra l’uno e l’altro, faccio loro conoscere gli ordini di Dio e le sue leggi». 17 Ma il suocero di Mosè gli disse: «Quel che fai non va bene. 18 Tu ti esaurirai certamente e stancherai anche questo popolo che è con te; perché questo compito è troppo pesante per te; tu non puoi farcela da solo. 19 Ascolta la mia voce; io ti darò un consiglio, e Dio sia con te: sii tu il rappresentante del popolo davanti a Dio, e porta a Dio le loro cause. 20 Insegna loro i decreti e le leggi, mostra loro la via per la quale devono camminare e quello che devono fare; 21 ma scegli fra tutto il popolo degli uomini capaci e timorati di Dio: degli uomini fidati, che detestino il guadagno illecito; e stabiliscili sul popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. 22 Essi dovranno amministrare la giustizia al popolo in ogni circostanza. Essi riferiscano a te su ogni questione di grande importanza, ma ogni piccolo affare lo decidano loro. Così alleggerirai il tuo carico, ed essi lo porteranno con te. 23 Se tu fai questo, e se Dio te lo conferma, tu potrai resistere; anche tutto questo popolo arriverà felicemente al luogo che gli è destinato».

24 Mosè ascoltò la voce di suo suocero e fece tutto quello che egli aveva detto. 25 Mosè scelse fra tutto Israele degli uomini capaci e li stabilì capi del popolo: capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. 26 Questi amministravano la giustizia al popolo in ogni tempo; le cause difficili le segnalavano a Mosè, ma ogni piccolo affare lo decidevano loro.

27 Poi Mosè lasciò partire suo suocero, che se ne tornò al suo paese.

Patto sul monte Sinai

19 (H)Nel primo giorno del terzo mese, da quando furono usciti dal paese d’Egitto, i figli d’Israele giunsero al deserto del Sinai. Partiti da Refidim, giunsero al deserto del Sinai e si accamparono nel deserto; qui Israele si accampò di fronte al monte. Mosè salì verso Dio e il Signore lo chiamò dal monte dicendo: «Parla così alla casa di Giacobbe e annuncia questo ai figli d’Israele: “Voi avete visto quello che ho fatto agli Egiziani e come vi ho portato sopra ali d’aquila e vi ho condotti a me. Dunque, se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare; poiché tutta la terra è mia; e mi sarete un regno di sacerdoti, una nazione santa[l]”. Queste sono le parole che dirai ai figli d’Israele».

Allora Mosè venne, chiamò gli anziani del popolo ed espose loro tutte queste parole che il Signore gli aveva ordinato di dire. Tutto il popolo rispose concordemente e disse: «Noi faremo tutto quello che il Signore ha detto». E Mosè riferì al Signore le parole del popolo. Il Signore disse a Mosè: «Ecco, io verrò a te in una fitta nuvola, affinché il popolo oda quando io parlerò con te, e ti presti fede per sempre». E Mosè riferì al Signore le parole del popolo.

10 (I)Allora il Signore disse a Mosè: «Va’ dal popolo, santificalo oggi e domani; fa’ che si lavi le vesti. 11 Siano pronti per il terzo giorno; perché il terzo giorno il Signore scenderà in presenza di tutto il popolo sul monte Sinai. 12 Tu fisserai tutto intorno dei limiti al popolo, e dirai: “Guardatevi dal salire sul monte o dal toccarne i fianchi. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte. 13 Nessuna mano dovrà toccare il colpevole: questo sarà lapidato o trafitto con frecce; animale o uomo che sia, non dovrà vivere![m]” Quando il corno suonerà a distesa, allora essi potranno salire sul monte». 14 E Mosè scese dal monte verso il popolo; santificò il popolo, e quelli si lavarono le vesti. 15 Mosè disse al popolo: «Siate pronti fra tre giorni; non avvicinatevi a donna».

16 Il terzo giorno, come fu mattino, ci furono tuoni, lampi, una fitta nuvola sul monte e si udì un fortissimo suono di tromba. Tutto il popolo che era nell’accampamento tremò. 17 Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento per condurlo a incontrare Dio; e si fermarono ai piedi del monte. 18 Il monte Sinai era tutto fumante, perché il Signore vi era disceso in mezzo al fuoco; il fumo saliva come il fumo di una fornace, e tutto il monte tremava forte.

19 Il suono della tromba si faceva sempre più forte; Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce. 20 Il Signore dunque scese sul monte Sinai, in vetta al monte; e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte, e Mosè vi salì.

21 Il Signore disse a Mosè: «Scendi, avverti solennemente il popolo di non fare irruzione verso il Signore per guardare, altrimenti molti di loro periranno. 22 Anche i sacerdoti che si avvicinano al Signore, si santifichino, affinché il Signore non si avventi contro di loro». 23 Mosè disse al Signore: «Il popolo non può salire sul monte Sinai, poiché tu ce lo hai vietato dicendo: “Fissa dei limiti intorno al monte, e santificalo”». 24 Ma il Signore gli disse: «Va’, scendi; poi risalirai insieme ad Aaronne. Ma i sacerdoti e il popolo non facciano irruzione per salire verso il Signore, affinché egli non si avventi contro di loro». 25 Mosè scese verso il popolo e glielo disse.

I dieci comandamenti

20 (J)Allora Dio pronunciò tutte queste parole:

«Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù.

Non avere altri dèi oltre a me.

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.

Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa’ tutto il tuo lavoro, 10 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11 poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.

12 Onora tuo padre e tua madre[n], affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.

13 Non uccidere[o].

14 Non commettere adulterio[p].

15 Non rubare[q].

16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

17 Non concupire[r] la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».

18 (K)Or tutto il popolo udiva i tuoni, il suono della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tal vista, tremava e stava lontano. 19 E disse a Mosè: «Parla tu con noi e noi ti ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo». 20 Mosè disse al popolo: «Non temete, Dio è venuto per mettervi alla prova, perché ci sia in voi timore di Dio, e così non pecchiate». 21 Il popolo dunque se ne stava lontano, ma Mosè si avvicinò alla nuvola dov’era Dio.

22 Il Signore disse a Mosè: «Parlerai così ai figli d’Israele: “Voi stessi avete visto che io vi ho parlato dai cieli. 23 Non fatevi altri dèi accanto a me; non vi fate dèi d’argento, né dèi d’oro. 24 Fammi un altare di terra, e su questo offri i tuoi olocausti, i tuoi sacrifici di ringraziamento, le tue pecore e i tuoi buoi; in qualunque luogo nel quale farò ricordare il mio nome, io verrò da te e ti benedirò. 25 Se mi fai un altare di pietra, non costruirlo di pietre tagliate; perché alzando su di esse lo scalpello, tu le contamineresti. 26 E non salire al mio altare per dei gradini, affinché la tua nudità non si scopra su di esso”.

Rapporti fra schiavo e padrone

21 (L)«Queste sono le leggi che tu esporrai davanti a loro:

Se compri uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni, ma il settimo se ne andrà libero, senza pagare nulla. Se è venuto solo, se ne andrà solo; se aveva moglie, la moglie se ne andrà con lui. Se il suo padrone gli dà moglie e questa gli partorisce figli e figlie, la moglie e i figli di lei saranno del padrone, ed egli se andrà solo. Ma se lo schiavo fa questa dichiarazione: “Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figli; io non voglio andarmene libero”; allora il suo padrone lo farà comparire davanti a Dio[s], lo farà accostare alla porta o allo stipite; poi il suo padrone gli forerà l’orecchio con una lesina ed egli lo servirà per sempre.

Se uno vende la propria figlia come schiava, questa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. Se lei non piace al suo padrone, che si era proposto di prenderla in moglie, deve permettere che sia riscattata; ma non avrà il diritto di venderla a gente straniera, dopo esserle stato infedele. Se la dà in sposa a suo figlio, dovrà trattarla secondo il diritto delle figlie. 10 Se prende un’altra moglie, non toglierà alla prima né il vitto, né il vestire, né la coabitazione. 11 Se non le fa queste tre cose, lei se ne andrà senza pagare nessun prezzo.

Danni alle persone e relative sanzioni

12 (M)«Chi colpisce un uomo a morte, dev’essere messo a morte. 13 Se non gli ha teso agguato, ma lo uccide involontariamente[t], io stabilirò un luogo dove egli si possa rifugiare. 14 Se qualcuno insidia e uccide il suo prossimo con premeditazione, tu lo strapperai anche dal mio altare, per farlo morire.

15 (N)«Chi percuote suo padre o sua madre deve essere messo a morte.

16 Chi rapisce un uomo – sia che poi lo abbia venduto sia che lo tenga ancora prigioniero – dev’essere messo a morte.

17 Chi maledice suo padre o sua madre dev’essere messo a morte[u].

18 (O)«Se degli uomini litigano e uno percuote l’altro con una pietra o con il pugno, e questo non muore, ma deve mettersi a letto, 19 se poi si alza e può camminare fuori appoggiato al suo bastone, colui che lo percosse sarà assolto; soltanto, lo indennizzerà del tempo che ha perduto e lo farà curare fino a guarigione compiuta.

20 Se uno bastona il suo schiavo o la sua schiava fino a farli morire sotto i colpi, il padrone deve essere punito; 21 ma se sopravvivono un giorno o due, non sarà punito, perché sono denaro suo.

22 Se durante una rissa qualcuno colpisce una donna incinta e questa partorisce senza che ne segua altro danno, colui che l’ha colpita sarà condannato all’ammenda che il marito della donna gli imporrà; e la pagherà come determineranno i giudici; 23 ma se ne segue danno, darai vita per vita, 24 occhio per occhio, dente per dente[v], mano per mano, piede per piede, 25 scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione.

26 Se uno colpisce l’occhio del suo schiavo o l’occhio della sua schiava e glielo fa perdere, li lascerà andare liberi in compenso dell’occhio perduto. 27 Se fa cadere un dente al suo schiavo o un dente alla sua schiava, li lascerà andare liberi in compenso del dente perduto.

28 Se un bue ferisce a morte, con le corna, un uomo o una donna, il bue dovrà essere lapidato, non se ne mangerà la carne e il padrone del bue sarà assolto. 29 Però, se già da tempo il bue era solito attaccare e il padrone è stato avvertito, ma non lo ha tenuto rinchiuso e il bue ha ucciso un uomo o una donna, il bue sarà lapidato e il suo padrone pure sarà messo a morte. 30 Se gli s’impone un risarcimento, egli dovrà pagare, come riscatto della propria vita, tutto quello che gli sarà imposto. 31 Se il bue attacca un figlio o una figlia, gli si applicherà questa medesima legge. 32 Se il bue attacca uno schiavo o una schiava, il padrone del bue pagherà al padrone dello schiavo trenta sicli d’argento e il bue sarà lapidato.

33 Se uno toglie il coperchio a una cisterna, o se uno scava una cisterna e non le fa un coperchio, e poi un bue o un asino vi cade dentro, 34 il padrone della cisterna risarcirà il danno: pagherà in denaro il valore della bestia al padrone e la bestia morta sarà sua.

35 Se il bue di un uomo ferisce mortalmente il bue di un altro, si venderà il bue vivo e se ne dividerà il prezzo; anche il bue morto sarà diviso fra loro. 36 Se poi era noto che quel bue aveva l’abitudine di attaccare e il suo padrone non lo ha tenuto rinchiuso, questi dovrà pagare bue per bue, e la bestia morta sarà sua.

Danni causati a terzi e riparazioni

22 (P)«Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituirà cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora. Se il ladro, còlto nell’atto di fare uno scasso, viene percosso e muore, non vi è delitto di omicidio. Se il sole è già sorto quando avviene il fatto, vi sarà delitto di omicidio. Il ladro dovrà risarcire il furto. Se non può farlo, sarà venduto per pagare ciò che ha rubato. Se il furto, bue o asino o pecora che sia, gli viene trovato vivo nelle mani, restituirà il doppio.

Se uno danneggia un campo o una vigna, lasciando andare le sue bestie a pascere nel campo altrui, risarcirà il danno con il meglio del suo campo e con il meglio della sua vigna.

Se divampa un fuoco e si propaga alle spine distruggendo il grano in covoni o il grano in piedi o il campo, chi avrà acceso il fuoco dovrà risarcire il danno.

Se uno affida al suo vicino del denaro o degli oggetti da custodire, ed essi siano stati rubati dalla casa di quest’ultimo, se il ladro si trova, restituirà il doppio. Se il ladro non si trova, il padrone della casa comparirà davanti a Dio per giurare che non si è appropriato della roba del suo vicino.

In ogni caso di delitto, sia che si tratti di un bue o di un asino o di una pecora o di un vestito o di qualunque oggetto perduto del quale uno dica: “È questo qui!”, la causa delle due parti verrà davanti a Dio; colui che Dio condannerà, restituirà il doppio al suo prossimo.

10 Se uno dà in custodia al suo vicino un asino, un bue, una pecora o qualunque altra bestia, ed essa muore o resta storpiata o è portata via senza che ci siano testimoni, 11 interverrà fra le due parti il giuramento del Signore per sapere se colui che aveva la bestia in custodia non si è appropriato della roba del suo vicino. Il padrone della bestia si accontenterà del giuramento, e l’altro non sarà tenuto a risarcire i danni. 12 Ma se la bestia gli è stata rubata, egli dovrà risarcire il danno al padrone di essa. 13 Se la bestia è stata sbranata, la esibirà come prova, e non sarà tenuto a risarcimento per la bestia sbranata.

14 Se uno prende in prestito dal suo vicino una bestia, e questa resta storpiata o muore essendo assente il padrone di essa, egli dovrà risarcire il danno. 15 Ma se il padrone era con lui, egli non dovrà pagare i danni. Se la bestia è stata presa a nolo, la sua perdita è compresa nel prezzo del nolo.

Prescrizioni varie

16 (Q)«Se uno seduce una fanciulla non ancora fidanzata e si unisce a lei, dovrà pagare la sua dote e prenderla in moglie. 17 Se il padre di lei rifiuta assolutamente di dargliela, il seduttore pagherà una somma pari alla dote che si è soliti dare per le fanciulle.

18 Non lascerai vivere la strega.

19 Chi si accoppia con una bestia dovrà essere messo a morte.

20 Chi offre sacrifici ad altri dèi, anziché solo al Signore, sarà sterminato come anatema.

21 (R)«Non maltratterai lo straniero e non l’opprimerai, perché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto.

22 Non affliggerete la vedova, né l’orfano. 23 Se in qualche modo li affliggi, ed essi gridano a me, io udrò senza dubbio il loro grido; 24 la mia ira si accenderà, io vi ucciderò con la spada, le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.

25 Se tu presti del denaro a qualcuno del mio popolo, al povero che è presso di te, non ti comporterai con lui da usuraio; non gli imporrai interesse.

26 Se prendi in pegno il vestito del tuo prossimo, glielo restituirai prima che tramonti il sole; 27 perché esso è l’unica sua coperta, è la veste con cui si avvolge il corpo. Con che dormirebbe? E se egli grida a me, io lo udrò; perché sono misericordioso.

28 (S)«Non bestemmierai contro Dio e non maledirai il principe[w] del tuo popolo.

29 Non indugerai a offrirmi il tributo dell’abbondanza delle tue raccolte e di ciò che cola dai tuoi frantoi. Mi darai il primogenito dei tuoi figli. 30 Lo stesso farai del tuo grosso e del tuo minuto bestiame: il loro primo parto rimarrà sette giorni presso la madre; l’ottavo giorno me lo darai.

31 Voi sarete degli uomini santi per me; non mangerete carne di bestia trovata sbranata nei campi; la getterete ai cani.

Leggi morali

23 (T)«Non spargere voci calunniose e non favorire l’empio attestando il falso.

Non andare dietro alla folla per fare il male e non deporre in giudizio schierandoti dalla parte della maggioranza per pervertire la giustizia.

Così pure non favorire il povero nel suo processo.

Se incontri il bue del tuo nemico o il suo asino smarrito, non mancare di ricondurglielo. Se vedi l’asino di colui che ti odia caduto a terra sotto il carico, guàrdati bene dall’abbandonarlo, ma aiuta il suo padrone a scaricarlo.

Non violare il diritto del povero nel suo processo.

Rifuggi da ogni parola bugiarda; e non far morire l’innocente e il giusto; perché io non assolverò il malvagio. Non accettare nessun regalo; perché il regalo acceca quelli che ci vedono, e corrompe le parole dei giusti.

Non opprimere lo straniero; voi conoscete lo stato d’animo dello straniero, poiché siete stati stranieri nel paese d’Egitto.

Feste nazionali; il sabato

10 (U)«Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai i frutti; 11 ma il settimo anno la lascerai riposare, incolta; i poveri del tuo popolo ne godranno, e le bestie della campagna mangeranno quel che rimarrà. Lo stesso farai della tua vigna e dei tuoi ulivi.

12 Per sei giorni farai il tuo lavoro; ma il settimo giorno ti riposerai, perché il tuo bue e il tuo asino possano riposarsi e il figlio della tua serva e lo straniero possano riprendere fiato.

13 Farete attenzione a tutte le cose che io vi ho dette, e non pronuncerete il nome di dèi stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca.

14 (V)«Tre volte all’anno mi celebrerai una festa. 15 Osserverai la festa degli Azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come te l’ho ordinato, al tempo stabilito del mese di Abib, perché in quel mese tu uscisti dal paese d’Egitto. Nessuno si presenterà davanti a me a mani vuote. 16 Osserverai la festa della Mietitura[x], con le primizie del tuo lavoro, con quello che avrai seminato nei campi e la festa della Raccolta[y], alla fine dell’anno, quando avrai raccolto dai campi i frutti del tuo lavoro. 17 Tre volte all’anno tutti gli uomini si presenteranno davanti al Signore Dio.

18 Non mi offrirai il sangue della vittima insieme con pane lievitato; il grasso dei sacrifici della mia festa non sarà conservato durante la notte fino al mattino.

19 Porterai alla casa del Signore Dio tuo il meglio delle primizie della terra. Non farai cuocere il capretto nel latte di sua madre.

Istruzioni e promesse riguardo la conquista del paese di Canaan

20 (W)«Io mando un angelo davanti a te per proteggerti lungo la via, e per introdurti nel luogo che ho preparato. 21 Davanti a lui comportati con cautela e ubbidisci alla sua voce. Non ribellarti a lui, perché egli non perdonerà le vostre trasgressioni; poiché il mio nome è in lui. 22 Ma se ubbidisci fedelmente alla sua voce e fai tutto quello che ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici, l’avversario dei tuoi avversari; 23 poiché il mio angelo andrà davanti a te e ti introdurrà nel paese degli Amorei, degli Ittiti, dei Ferezei, dei Cananei, degli Ivvei e dei Gebusei, e li sterminerò.

24 Tu non ti prostrerai davanti ai loro dèi; non servirai loro. Non farai quello che essi fanno; anzi li distruggerai interamente e spezzerai le loro statue. 25 Servirete il Signore, il vostro Dio, ed egli benedirà il tuo pane e la tua acqua; io allontanerò la malattia di mezzo a te. 26 Nel tuo paese non ci sarà donna che abortisca, né donna sterile. Io renderò completo il numero dei tuoi giorni. 27 Io manderò davanti a te il mio terrore, metterò in rotta ogni popolo presso il quale arriverai e farò voltare le spalle davanti a te a tutti i tuoi nemici. 28 Manderò davanti a te i calabroni, che scacceranno gli Ivvei, i Cananei e gli Ittiti dalla tua presenza. 29 Non li scaccerò dalla tua presenza in un anno, affinché il paese non diventi un deserto, e le bestie dei campi non si moltiplichino a tuo danno. 30 Li scaccerò dalla tua presenza a poco a poco, affinché tu cresca di numero e possa prendere possesso del paese. 31 Fisserò i tuoi confini dal mar Rosso al mare dei Filistei, dal deserto sino al fiume[z]; poiché io vi darò nelle mani gli abitanti del paese; tu li scaccerai dalla tua presenza. 32 Non farai nessun patto con loro, né con i loro dèi. 33 Non dovranno abitare nel tuo paese, perché non ti inducano a peccare contro di me: tu serviresti i loro dèi e questo sarebbe un laccio per te».

Mosè risale sul monte Sinai

24 (X)Poi Dio disse a Mosè: «Sali verso il Signore, tu e Aaronne, Nadab e Abiu, e settanta degli anziani d’Israele, e adorate da lontano; poi Mosè solo avanzerà verso il Signore; ma gli altri non si avvicineranno e neppure il popolo salirà con lui».

Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le leggi; e tutto il popolo rispose a una voce e disse: «Noi faremo tutte le cose che il Signore ha dette».

Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Poi si alzò la mattina presto e costruì ai piedi del monte un altare e dodici pietre per le dodici tribù d’Israele. Mandò dei giovani israeliti a offrire olocausti e a immolare tori come sacrifici di riconoscenza al Signore. Mosè prese metà del sangue e la mise in catini; l’altra metà la sparse sull’altare. Poi prese il libro del patto e lo lesse in presenza del popolo, il quale disse: «Noi faremo tutto quello che il Signore ha detto e ubbidiremo». Allora Mosè prese il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del patto che il Signore ha fatto con voi[aa] sul fondamento di tutte queste parole».

(Y)Poi Mosè e Aaronne, Nadab e Abiu e settanta degli anziani d’Israele salirono 10 e videro il Dio d’Israele. Sotto i suoi piedi vi era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso. 11 Ma egli non stese la sua mano contro quegli eletti dei figli d’Israele; anzi essi videro Dio, e mangiarono e bevvero.

12 (Z)Il Signore disse a Mosè: «Sali da me sul monte e fèrmati qui; io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritto, perché siano insegnati ai figli d’Israele». 13 Mosè dunque si alzò con Giosuè suo aiutante; Mosè salì sul monte di Dio 14 e disse agli anziani: «Aspettateci qui, finché non torneremo da voi. Aaronne e Cur sono con voi; chiunque abbia qualche problema si rivolga a loro».

15 Mosè dunque salì sul monte e la nuvola ricoprì il monte. 16 La gloria del Signore rimase sul monte Sinai e la nuvola lo coprì per sei giorni. Il settimo giorno il Signore chiamò Mosè di mezzo alla nuvola. 17 Ai figli d’Israele la gloria del Signore appariva come un fuoco divorante sulla cima del monte. 18 Mosè entrò in mezzo alla nuvola e salì sul monte; Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.

Costruzione del tabernacolo(AA)

Le offerte

25 (AB)Il Signore parlò a Mosè e disse: «Di’ ai figli d’Israele che mi facciano un’offerta. Accetterete l’offerta da ogni uomo che sarà disposto a farmela di cuore. Questa è l’offerta che accetterete da loro: oro, argento e bronzo; stoffe di colore violaceo, porporino, scarlatto; lino fino e pelo di capra; pelli di montone tinte di rosso, pelli di delfino e legno d’acacia; olio per il candelabro, aromi per l’olio dell’unzione e per l’incenso aromatico; pietre d’ònice e pietre da incastonare per l’efod e il pettorale. Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro. Me lo farete in tutto e per tutto secondo il modello del tabernacolo e secondo il modello di tutti i suoi arredi, che io sto per mostrarti.

L’arca del patto

10 (AC)«Faranno dunque un’arca di legno d’acacia; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo, la sua larghezza di un cubito e mezzo e la sua altezza di un cubito e mezzo. 11 La rivestirai d’oro puro; la rivestirai così, sia dentro che fuori; le farai al di sopra una ghirlanda d’oro, che giri intorno. 12 Fonderai per essa quattro anelli d’oro, che metterai ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall’altro lato. 13 Farai anche delle stanghe di legno di acacia e le rivestirai d’oro. 14 Farai passare le stanghe negli anelli ai lati dell’arca, perché servono a portarla. 15 Le stanghe rimarranno negli anelli dell’arca e non ne saranno sfilate. 16 Poi metterai nell’arca la testimonianza che ti darò. 17 Farai anche un propiziatorio d’oro puro; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo e la sua larghezza di un cubito e mezzo. 18 Farai due cherubini d’oro; li farai lavorati al martello, alle due estremità del propiziatorio; 19 fa’ un cherubino per una delle estremità e un cherubino per l’altra; farete in modo che questi cherubini escano dal propiziatorio alle due estremità. 20 I cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; avranno la faccia rivolta l’uno verso l’altro; le facce dei cherubini saranno rivolte verso il propiziatorio. 21 Metterai il propiziatorio in alto, sopra l’arca; e nell’arca metterai la testimonianza che ti darò. 22 Lì io mi incontrerò con te; dal propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull’arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figli d’Israele.

La tavola dei pani della presentazione

23 (AD)«Farai anche una tavola di legno d’acacia; la sua lunghezza sarà di due cubiti, la sua larghezza di un cubito e la sua altezza di un cubito e mezzo. 24 La rivestirai d’oro puro e le farai una ghirlanda d’oro che le giri intorno. 25 Le farai una cornice alta quattro dita; e a questa cornice farai tutt’intorno una ghirlanda d’oro. 26 Le farai pure quattro anelli d’oro e metterai gli anelli ai quattro angoli, ai quattro piedi della tavola. 27 Gli anelli saranno vicinissimi alla cornice per farvi passare le stanghe destinate a portare la tavola. 28 Farai le stanghe di legno d’acacia, le rivestirai d’oro e serviranno a portare la tavola. 29 Farai pure i suoi piatti, le sue coppe, i suoi calici e le sue tazze da servire per le libazioni. Li farai d’oro puro. 30 Metterai sulla tavola il pane della presentazione, che starà sempre davanti a me.

Il candelabro d’oro

31 (AE)«Farai anche un candelabro d’oro puro; il candelabro, il suo piede e il suo tronco saranno lavorati al martello; i suoi calici, i suoi pomi e i suoi fiori saranno tutti di un pezzo col candelabro. 32 Dai lati gli usciranno sei bracci: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall’altro. 33 Sul primo braccio saranno tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore; e sul secondo braccio, tre calici a forma di mandorla, con un pomo e un fiore. Lo stesso per i sei bracci uscenti dal candelabro. 34 Nel tronco del candelabro ci saranno poi quattro calici a forma di mandorla, con i loro pomi e i loro fiori. 35 Ci sarà un pomo sotto i due primi bracci che partono dal candelabro; un pomo sotto i due bracci seguenti, e un pomo sotto i due ultimi bracci che partono dal candelabro: così per i sei bracci uscenti dal candelabro. 36 Questi pomi e questi bracci saranno tutti d’un pezzo col candelabro; il tutto sarà d’oro fino lavorato al martello. 37 Farai pure le sue lampade, in numero di sette; le sue lampade si accenderanno in modo che la luce rischiari lo spazio davanti al candelabro. 38 I suoi smoccolatoi e i suoi piattini saranno d’oro puro. 39 Per fare il candelabro con tutti questi suoi utensili si impiegherà un talento d’oro puro. 40 Vedi di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte[ab].

I teli

26 (AF)«Farai poi il tabernacolo con dieci teli di lino fino ritorto, di filo color violaceo, porporino e scarlatto, con dei cherubini artisticamente lavorati. La lunghezza di ogni telo sarà di ventotto cubiti, e la larghezza di ogni telo di quattro cubiti; tutti i teli saranno della stessa misura. Cinque teli saranno uniti insieme e gli altri cinque teli saranno pure uniti insieme. Farai dei lacci di color violaceo all’orlo del telo che è all’estremità della prima serie; e lo stesso farai all’orlo del telo che è all’estremità della seconda serie. Metterai cinquanta lacci al primo telo, e metterai cinquanta lacci all’orlo del telo che è all’estremità della seconda serie di teli: i lacci si corrisponderanno l’uno all’altro. Farai cinquanta fermagli d’oro, e unirai i teli l’uno all’altro mediante i fermagli, perché il tabernacolo formi un tutto unico.

Farai pure dei teli di pelo di capra che serviranno da tenda per coprire il tabernacolo: di questi teli ne farai undici. La lunghezza di ogni telo sarà di trenta cubiti e la larghezza di ogni telo di quattro cubiti; gli undici teli avranno la stessa misura. Unirai insieme cinque di questi teli da una parte e sei teli dall’altra. Ripiegherai il sesto sulla parte anteriore della tenda. 10 Metterai cinquanta lacci all’orlo del telo che è all’estremità della prima serie, e cinquanta lacci all’orlo del telo che è all’estremità della seconda serie di teli. 11 Farai cinquanta fermagli di bronzo e farai entrare i fermagli nei lacci e unirai così la tenda, in modo che formi un tutto unico. 12 Quanto alla parte che avanza dei teli della tenda, la metà del telo di avanzo ricadrà sulla parte posteriore del tabernacolo. 13 Il cubito che avanza da una parte, come il cubito che avanza dall’altra parte nella lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati del tabernacolo, di qua e di là, per coprirlo.

14 Farai pure per la tenda una coperta di pelli di montone tinte di rosso e sopra questa un’altra coperta di pelli di delfino.

Le assi e le loro basi

15 (AG)«Farai per il tabernacolo delle assi di legno d’acacia, messe per diritto. 16 La lunghezza di un’asse sarà di dieci cubiti e la larghezza di un’asse di un cubito e mezzo. 17 Ogni asse avrà due incastri paralleli; farai così per tutte le assi del tabernacolo. 18 Farai dunque le assi per il tabernacolo: venti assi dal lato meridionale, verso il sud. 19 Metterai quaranta basi d’argento sotto le venti assi: due basi sotto ogni asse per i suoi due incastri. 20 Farai venti assi per il secondo lato del tabernacolo, dal lato nord, 21 e le loro quaranta basi d’argento: due basi sotto ogni asse. 22 Per la parte posteriore del tabernacolo, verso occidente, farai sei assi. 23 Farai pure due assi per gli angoli del tabernacolo, dalla parte posteriore. 24 Queste saranno doppie dal basso in su e al tempo stesso formeranno un tutto unico fino in cima, fino al primo anello. Così sarà per ambedue le assi che saranno ai due angoli. 25 Vi saranno dunque otto assi, con le loro basi d’argento: sedici basi, due basi sotto ogni asse. 26 Farai anche delle traverse di legno d’acacia: cinque per le assi di un lato del tabernacolo; 27 cinque traverse per le assi dell’altro lato del tabernacolo e cinque traverse per le assi della parte posteriore del tabernacolo, a occidente. 28 La traversa di mezzo, in mezzo alle assi, passerà da una parte all’altra. 29 Rivestirai d’oro le assi, farai d’oro i loro anelli per i quali passeranno le traverse e rivestirai d’oro le traverse. 30 Erigerai il tabernacolo secondo la forma esatta che ti è stata mostrata sul monte.

I due veli

31 (AH)«Farai un velo di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto con dei cherubini artisticamente lavorati 32 e lo sospenderai a quattro colonne d’acacia, rivestite d’oro, che avranno i chiodi d’oro e poseranno su basi d’argento. 33 Metterai il velo sotto i fermagli; e lì, di là dal velo, introdurrai l’arca della testimonianza; quel velo sarà per voi la separazione del luogo santo dal santissimo. 34 Metterai il propiziatorio sull’arca della testimonianza nel luogo santissimo. 35 Metterai la tavola fuori del velo e il candelabro di fronte alla tavola dal lato meridionale del tabernacolo; metterai la tavola dal lato di settentrione.

36 Farai pure per l’ingresso della tenda una portiera ricamata di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto. 37 Farai cinque colonne d’acacia per sospendervi la portiera; le rivestirai d’oro, avranno i chiodi d’oro e fonderai per esse cinque basi di bronzo.

L’altare di bronzo

27 (AI)«Farai anche un altare di legno d’acacia, lungo cinque cubiti e largo cinque cubiti. L’altare sarà quadrato, e avrà tre cubiti di altezza. Ai quattro angoli farai dei corni che spuntino dall’altare, e lo rivestirai di bronzo. Farai pure i suoi vasi per raccogliere le ceneri, le sue palette, i suoi catini, i suoi forchettoni e i suoi bracieri; tutti i suoi utensili li farai di bronzo. E gli farai una graticola di bronzo a forma di rete; sopra la rete, ai suoi quattro angoli, farai quattro anelli di bronzo. Porrai la rete sotto la cornice dell’altare, nella parte inferiore, in modo che la rete raggiunga la metà dell’altezza dell’altare. Farai anche delle stanghe per l’altare, delle stanghe di legno d’acacia, e le rivestirai di bronzo. Si faranno passare le stanghe negli anelli; le stanghe saranno ai due lati dell’altare, quando lo si dovrà portare. Lo farai di tavole, vuoto; dovrà essere fatto come ti è stato mostrato sul monte.

Il cortile; la porta del cortile

(AJ)«Farai anche il cortile del tabernacolo; dal lato meridionale, per formare il cortile, ci saranno delle cortine di lino fino ritorto, per una lunghezza di cento cubiti, per un lato. 10 Questo lato avrà venti colonne con le loro venti basi di bronzo; i ganci e le aste delle colonne saranno d’argento. 11 Così pure per il lato di settentrione, per lungo, ci saranno delle cortine lunghe cento cubiti, con venti colonne e le loro venti basi di bronzo; i ganci e le aste delle colonne saranno d’argento. 12 E per largo, dal lato occidentale, il cortile avrà cinquanta cubiti di cortine, con dieci colonne e le loro dieci basi. 13 E per largo, sul davanti, dal lato orientale, il cortile avrà cinquanta cubiti. 14 Da uno dei lati dell’ingresso ci saranno quindici cubiti di cortine, con tre colonne e le loro tre basi. 15 Anche dall’altro lato ci saranno quindici cubiti di cortine, con tre colonne e le loro tre basi.

16 Per l’ingresso del cortile ci sarà una portiera, una cortina ricamata di venti cubiti, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto, con quattro colonne e le loro quattro basi. 17 Tutte le colonne attorno al cortile saranno congiunte con delle aste d’argento; i loro ganci saranno d’argento e le loro basi di bronzo. 18 La lunghezza del cortile sarà di cento cubiti; la larghezza, di cinquanta da ciascun lato; e l’altezza, di cinque cubiti; le cortine saranno di lino fino ritorto, e le basi delle colonne, di bronzo. 19 Tutti gli utensili destinati al servizio del tabernacolo, tutti i suoi picchetti e tutti i picchetti del cortile saranno di bronzo.

L’olio per il candelabro

20 (AK)«Ordinerai ai figli d’Israele che ti portino dell’olio puro, di olive schiacciate, per il candelabro, per tenere le lampade sempre accese. 21 Nella tenda di convegno, fuori del velo che sta davanti alla testimonianza, Aaronne e i suoi figli lo prepareranno perché le lampade ardano dalla sera al mattino davanti al Signore. Questa sarà una regola perenne per i loro discendenti, da essere osservata dai figli d’Israele.

I paramenti del sommo sacerdote

28 (AL)«Tu farai accostare a te, tra i figli d’Israele, tuo fratello Aaronne e i suoi figli con lui perché siano sacerdoti: Aaronne, Nadab, Abiu, Eleazar e Itamar, figli di Aaronne.

A tuo fratello Aaronne farai dei paramenti sacri, in segno di dignità e di gloria. Parlerai a tutti gli uomini sapienti, che io ho riempito di spirito di sapienza, ed essi faranno i paramenti di Aaronne perché sia consacrato e mi serva come sacerdote. Questi sono i paramenti che faranno: un pettorale, un efod, un manto, una tunica lavorata a maglia, un turbante e una cintura. Faranno dunque dei paramenti sacri per Aaronne tuo fratello e per i suoi figli perché mi servano come sacerdoti. Si serviranno d’oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino.

L’efod

(AM)«Faranno l’efod d’oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto, lavorato artisticamente. Esso avrà alle due estremità due spalline, che si uniranno per fissarlo. La cintura che è sull’efod e lo avvolge sarà del medesimo lavoro dell’efod, tutto d’un pezzo con esso; sarà d’oro, di filo color violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto. Prenderai due pietre d’ònice e vi inciderai sopra i nomi dei figli d’Israele: 10 sei nomi sopra una pietra, gli altri sei nomi sopra la seconda pietra, in ordine di nascita. 11 Inciderai su queste due pietre i nomi dei figli d’Israele come fa un incisore quando incide un sigillo; le farai incastonare in montature d’oro. 12 Metterai le due pietre sulle spalline dell’efod. Quelle pietre saranno un memoriale per i figli d’Israele; e Aaronne porterà i loro nomi davanti al Signore sulle sue due spalle, come memoriale. 13 E farai delle montature d’oro 14 e due catenelle d’oro puro che intreccerai come un cordone, e metterai nelle montature le catenelle così intrecciate.

Il pettorale

15 (AN)«Farai pure il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato; lo farai come il lavoro dell’efod: d’oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto. 16 Sarà quadrato e doppio; avrà una spanna di lunghezza e una spanna di larghezza. 17 V’incastonerai una serie di pietre: quattro file di pietre; nella prima fila ci sarà un sardonio, un topazio e uno smeraldo; 18 nella seconda fila, un rubino, uno zaffiro e un calcedonio; 19 nella terza fila, un’opale, un’agata e un’ametista; 20 nella quarta fila, un crisolito, un ònice e un diaspro. Queste pietre saranno incastonate nelle loro montature d’oro. 21 Le pietre corrisponderanno ai nomi dei figli d’Israele, saranno dodici, secondo i loro nomi; saranno incise come dei sigilli, ciascuna con il nome di una delle tribù d’Israele. 22 Sul pettorale farai anche delle catenelle d’oro puro, intrecciate come cordoni. 23 Poi farai due anelli d’oro e li metterai alle due estremità del pettorale. 24 Fisserai i due cordoni d’oro ai due anelli alle estremità del pettorale, 25 attaccherai gli altri due capi dei cordoni alle due montature e li metterai sulle spalline dell’efod, sul davanti. 26 Farai due anelli d’oro e li metterai alle altre due estremità del pettorale, sull’orlo interiore volto verso l’efod. 27 Farai due altri anelli d’oro e li metterai alle due spalline dell’efod, in basso, sul davanti, vicino al punto dove avviene la giuntura, al di sopra della cintura artistica dell’efod. 28 Si fisserà il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell’efod con un cordone violaceo, affinché il pettorale sia al di sopra della cintura artistica dell’efod, e non si possa staccare dall’efod. 29 Così Aaronne, quando entrerà nel santuario, porterà i nomi dei figli d’Israele nel pettorale del giudizio, sul suo cuore, per conservarne sempre il ricordo davanti al Signore. 30 Metterai sul pettorale del giudizio l’urim e il tummim[ac]; essi staranno sul cuore di Aaronne quando egli si presenterà davanti al Signore. Così Aaronne porterà sempre il giudizio dei figli d’Israele sul suo cuore, davanti al Signore.

Il manto dell’efod

31 (AO)«Farai anche il manto dell’efod, tutto di color violaceo. 32 Esso avrà, in mezzo, un’apertura per passarvi il capo; l’apertura avrà intorno un orlo tessuto, come l’apertura d’una corazza, perché non si strappi. 33 All’orlo inferiore del manto, tutto intorno, farai delle melagrane di colore violaceo, porporino e scarlatto; in mezzo a esse, tutt’intorno, porrai dei sonagli d’oro: 34 un sonaglio d’oro e una melagrana, un sonaglio d’oro e una melagrana, sull’orlo del manto, tutto intorno. 35 Aaronne se lo metterà per fare il servizio; quando egli entrerà nel luogo santo davanti al Signore e quando ne uscirà, si udrà il suono, ed egli non morirà.

Il diadema di santità

36 (AP)«Farai anche una piastra d’oro puro, e su essa inciderai, come s’incide sopra un sigillo: Santo al Signore. 37 La fisserai con un nastro violaceo sul turbante e starà sulla sua parte anteriore. 38 Starà sulla fronte di Aaronne, e Aaronne porterà le colpe commesse dai figli d’Israele nelle cose sante che consacreranno, in ogni genere di sante offerte; essa starà sempre sulla sua fronte, per renderli graditi alla presenza del Signore.

I paramenti dei sacerdoti

39 «Farai pure la tunica di lino fino, lavorata a maglia; farai un turbante di lino fino e una cintura ricamata.

40 Per i figli di Aaronne farai delle tuniche, farai delle cinture, farai delle mitre in segno di dignità e come ornamento. 41 Ne vestirai tuo fratello Aaronne e i suoi figli con lui; li ungerai, li consacrerai e li santificherai perché mi servano come sacerdoti. 42 Farai loro anche delle mutande di lino per coprire la loro nudità; esse andranno dai fianchi alle cosce. 43 Aaronne e i suoi figli le porteranno quando entreranno nella tenda di convegno, o quando si avvicineranno all’altare per fare il servizio nel luogo santo, perché non si rendano colpevoli e non muoiano. Questa è una regola perenne per lui e per la sua discendenza dopo di lui.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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