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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Levitico 2-3

Le offerte

(A)«“Quando qualcuno offrirà al Signore un’oblazione, la sua offerta sarà di fior di farina, su cui verserà dell’olio, e vi aggiungerà dell’incenso. La porterà ai sacerdoti figli di Aaronne; il sacerdote prenderà una manciata piena del fior di farina spruzzata d’olio, con tutto l’incenso, e farà bruciare ogni cosa sull’altare, come ricordo. Questo è un sacrificio di profumo soave, consumato dal fuoco per il Signore. Ciò che rimarrà dell’oblazione sarà per Aaronne e per i suoi figli; è cosa santissima tra i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore.

Quando offrirai come oblazione una cosa cotta nel forno, offrirai focacce azzime di fior di farina impastata con olio o gallette azzime unte d’olio.

Se la tua oblazione è cotta sulla piastra, sarà di fior di farina, impastata con olio, azzima. La dividerai in porzioni e vi verserai sopra dell’olio: è un’oblazione.

Se la tua oblazione è cotta in padella, sarà fatta di fior di farina con olio.

Porterai al Signore l’oblazione fatta di queste cose; sarà presentata al sacerdote, che la porterà sull’altare. Il sacerdote preleverà dall’oblazione la parte che dev’essere offerta come ricordo e la farà fumare sull’altare. È un sacrificio di profumo soave, consumato dal fuoco per il Signore. 10 Ciò che rimarrà dell’oblazione sarà per Aaronne e per i suoi figli; è cosa santissima tra i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore.

11 (B)«“Qualunque oblazione offrirete al Signore sarà senza lievito; non farete bruciare nulla che contenga lievito o miele, come sacrificio consumato dal fuoco per il Signore. 12 Potrete offrirne al Signore come oblazione di primizie; ma queste offerte non saranno poste sull’altare come offerte di profumo soave. 13 Condirai con sale ogni oblazione e non lascerai la tua oblazione priva di sale, segno del patto del tuo Dio. Su tutte le tue offerte metterai del sale.

14 (C)«“Se fai al Signore un’oblazione di primizie, offrirai, come primizie, delle spighe tostate al fuoco e chicchi di grano nuovo, tritati. 15 Vi metterai sopra dell’olio e vi aggiungerai dell’incenso: è un’oblazione. 16 Il sacerdote farà fumare come ricordo una parte del grano tritato e dell’olio, con tutto l’incenso. È un sacrificio consumato dal fuoco per il Signore.

I sacrifici di riconoscenza

(D)«“Quando uno offrirà un sacrificio di riconoscenza[a], se offre bestiame grosso, un maschio o una femmina, l’offrirà senza difetto davanti al Signore. Poserà la mano sulla testa della sua offerta, la sgozzerà all’ingresso della tenda di convegno e i sacerdoti, figli di Aaronne, spargeranno il sangue sull’altare da ogni lato. Di questo sacrificio di riconoscenza offrirà, come sacrificio consumato dal fuoco per il Signore, il grasso che copre le interiora e tutto il grasso che vi aderisce, i due rognoni, il grasso che c’è sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato, che staccherà vicino ai rognoni. I figli di Aaronne faranno bruciare tutto questo sull’altare sopra l’olocausto, che è sulla legna messa sul fuoco. Questo è un sacrificio di profumo soave, consumato dal fuoco per il Signore.

Se l’offerta che egli fa come sacrificio di riconoscenza al Signore è di bestiame minuto, un maschio o una femmina, l’offrirà senza difetto. Se presenta come offerta un agnello, l’offrirà davanti al Signore. Poserà la mano sulla testa della sua offerta, la sgozzerà all’ingresso della tenda di convegno e i figli di Aaronne ne spargeranno il sangue sull’altare da ogni lato. Di questo sacrificio di riconoscenza offrirà, come sacrificio consumato dal fuoco per il Signore, il grasso, tutta la coda che egli staccherà presso l’estremità della spina dorsale, il grasso che copre le interiora, tutto il grasso che vi aderisce, 10 i due rognoni, il grasso che vi è sopra, che copre i fianchi, e la rete del fegato che staccherà vicino ai rognoni. 11 Il sacerdote farà bruciare tutto questo sull’altare. È un cibo consumato dal fuoco per il Signore.

12 Se la sua offerta è una capra, l’offrirà davanti al Signore. 13 Poserà la mano sulla testa della vittima, la sgozzerà all’ingresso della tenda di convegno e i figli di Aaronne ne spargeranno il sangue sull’altare da ogni lato. 14 Della vittima offrirà, come sacrificio consumato dal fuoco per il Signore, il grasso che copre le interiora, tutto il grasso che vi aderisce, 15 i due rognoni, il grasso che c’è sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato che si staccherà vicino ai rognoni. 16 Il sacerdote farà bruciare tutto questo sull’altare. È un cibo di profumo soave, consumato dal fuoco. Tutto il grasso appartiene al Signore.

17 Questa è una legge perenne per tutte le vostre generazioni. In tutti i luoghi dove abiterete non mangerete né grasso né sangue”».

Giovanni 21

Gesù appare in riva al mare di Galilea

21 (A)Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.

Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono [subito] sulla barca; e quella notte non presero nulla. Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti[a]), trascinando la rete con i pesci.

Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora[b] salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù [allora] venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce.

14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai [suoi] discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.

Gesù e Pietro

15 (B)Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni[c], mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».

Il discepolo che Gesù amava

20 (C)Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa? Tu, seguimi». 23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa?»

24 Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.

25 Ora vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero. [Amen.]

Proverbi 18

18 Chi si separa dagli altri cerca la propria soddisfazione e si irrita contro tutto ciò che è giusto.

Lo stolto prende piacere non nell’intelligenza, ma soltanto nel manifestare ciò che ha nel cuore.

Quando viene l’empio, viene anche il disprezzo, e con la vergogna viene il disonore.

Le parole della bocca di un uomo sono acque profonde; la fonte di saggezza è un ruscello che scorre perenne.

Non è bene avere per l’empio dei riguardi personali, per fare torto al giusto nel giudizio.

Le labbra dello stolto causano liti, e la sua bocca attira percosse.

La bocca dello stolto è la sua rovina, e le sue labbra sono un laccio per la sua anima.

Le parole del maldicente sono come ghiottonerie e penetrano fino all’intimo delle viscere.

Anche colui che è sfaticato nel suo lavoro è fratello del dissipatore.

10 Il nome del Signore è una forte torre; il giusto vi corre e vi trova un alto rifugio.

11 I beni del ricco sono la sua roccaforte; sono come un’alta muraglia, nella sua immaginazione.

12 Prima della rovina il cuore dell’uomo s’innalza, ma l’umiltà precede la gloria.

13 Chi risponde prima di avere ascoltato mostra la sua follia e rimane confuso.

14 Lo spirito dell’uomo lo sostiene quand’egli è infermo, ma lo spirito abbattuto chi lo solleverà?

15 Il cuore dell’uomo intelligente acquista la scienza, e l’orecchio dei saggi la cerca.

16 I regali che uno fa gli aprono la strada e gli danno accesso tra i grandi.

17 Il primo a perorare la propria causa pare che abbia ragione; ma viene l’altra parte e lo mette alla prova.

18 La sorte fa cessare le liti e decide fra i grandi.

19 Un fratello offeso è più inespugnabile di una fortezza, e le liti tra fratelli sono come le sbarre di un castello.

20 Con il frutto della sua bocca l’uomo sazia il corpo; si sazia con il frutto delle sue labbra.

21 Morte e vita sono in potere della lingua; chi l’ama ne mangerà i frutti.

22 Chi ha trovato moglie ha trovato un bene e ha ottenuto un favore dal Signore.

23 Il povero parla supplicando, e il ricco risponde con durezza.

24 Chi ha molti amici può esserne sopraffatto, ma c’è un amico che è più affezionato di un fratello.

Colossesi 1

Indirizzo e saluti(A)

(B)Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timoteo ai santi e fedeli fratelli in Cristo che sono in Colosse: grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre [e dal Signore Gesù Cristo].

Rendimento di grazie e preghiera di Paolo

(C)Noi ringraziamo Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, pregando sempre per voi, perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Cristo Gesù e dell’amore che avete per tutti i santi[a], a causa della speranza che vi è riservata nei cieli, della quale avete già sentito parlare mediante la predicazione della verità del vangelo. Esso è in mezzo a voi, e nel mondo intero porta frutto e cresce[b], come avviene anche tra di voi dal giorno che ascoltaste e conosceste la grazia di Dio in verità, secondo quello che avete imparato da Epafra, il nostro caro compagno di servizio, che è fedele ministro di Cristo per voi. Egli ci ha anche fatto conoscere il vostro amore nello Spirito.

(D)Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi e di domandare che siate ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale, 10 perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; 11 fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti; 12 ringraziando con gioia il Padre che vi ha[c] messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

Il primato di Cristo

13 (E)Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione [per mezzo del suo sangue], il perdono dei peccati. 15 Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli che è il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. 19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza 20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.

21 Anche voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, 22 ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili, 23 se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore.

Il combattimento dell’apostolo

24 (F)Ora sono lieto di soffrire per voi; e quel che manca alle afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne a favore del suo corpo che è la chiesa. 25 Di questa io sono diventato servitore, secondo l’incarico che Dio mi ha dato per voi di annunciare nella sua totalità la parola di Dio, 26 cioè, il mistero che è stato nascosto per tutti i secoli e per tutte le generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi. 27 Dio ha voluto far loro conoscere quale sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra gli stranieri, cioè Cristo in voi, la speranza della gloria, 28 che noi proclamiamo, esortando ciascun uomo e ciascun uomo istruendo in ogni sapienza, affinché presentiamo ogni uomo perfetto in Cristo [Gesù]. 29 A questo fine mi affatico, combattendo con la sua forza, che agisce in me con potenza.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra