Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

Bible in 90 Days

An intensive Bible reading plan that walks through the entire Bible in 90 days.
Duration: 88 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Proverbi 7:1-20:21

Le seduzioni della prostituta

(A)Figlio mio, custodisci le mie parole, fa’ tesoro dei miei precetti.

Osserva i miei precetti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi.

Lègateli alle dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore.

Di’ alla sapienza: «Tu sei mia sorella», e chiama l’intelligenza amica tua,

affinché ti preservino dalla donna altrui, dall’estranea che usa parole seducenti.

Ero alla finestra della mia casa, dietro la mia persiana, e stavo guardando;

vidi, tra gli sciocchi, scòrsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno

che passava per la strada, presso l’angolo dov’essa abitava, e si dirigeva verso la casa di lei,

al crepuscolo, sul declinare del giorno, quando la notte si faceva nera, oscura.

10 Ecco farglisi incontro una donna in abito da prostituta e astuta di cuore,

11 turbolenta e proterva, che non teneva piede in casa:

12 ora in strada, ora per le piazze e in agguato presso ogni angolo.

13 Essa lo prese, lo baciò e sfacciatamente gli disse:

14 «Dovevo fare un sacrificio di riconoscenza; oggi ho sciolto i miei voti;

15 perciò ti son venuta incontro per cercarti, e ti ho trovato.

16 Ho abbellito il mio letto con morbidi tappeti; con coperte ricamate con filo d’Egitto;

17 l’ho profumato di mirra, di aloè e di cinnamomo.

18 Vieni, inebriamoci d’amore fino al mattino, sollazziamoci in amorosi piaceri,

19 poiché mio marito non è a casa: è andato in viaggio lontano;

20 ha preso con sé un sacchetto di denaro, non tornerà a casa che al plenilunio».

21 Lei lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra.

22 Egli le andò dietro subito, come un bue va al macello, come uno stolto è condotto ai ceppi che lo castigheranno,

23 come un uccello si affretta al laccio, senza sapere che è teso contro la sua vita, finché una freccia gli trapassi il fegato.

24 Or dunque, figlioli, ascoltatemi, state attenti alle parole della mia bocca.

25 Il tuo cuore non si lasci trascinare nelle vie di una tale donna; non ti sviare per i suoi sentieri;

26 perché molti ne ha fatti cadere feriti a morte, e grande è il numero di quelli che ha uccisi.

27 La sua casa è la via del soggiorno dei morti, la strada che scende in grembo alla morte.

I meravigliosi precetti della saggezza

(B)La saggezza non chiama forse? L’intelligenza non fa udire la sua voce?

Essa sta in piedi in cima ai luoghi più elevati, sulla strada, agli incroci;

grida presso le porte della città, all’ingresso, negli androni:

«Chiamo voi, o uomini nobili, la mia voce si rivolge ai figli del popolo.

Imparate, o semplici, l’accorgimento, e voi, stolti, diventate intelligenti!

Ascoltate, perché dirò cose eccellenti, le mie labbra si apriranno per insegnare cose rette.

Infatti la mia bocca esprime la verità, le mie labbra detestano l’empietà.

Tutte le parole della mia bocca sono conformi a giustizia, non c’è nulla di ambiguo o di perverso in esse.

Sono tutte rette per l’uomo intelligente, giuste per quelli che hanno trovato la scienza.

10 Ricevete la mia istruzione anziché l’argento, e la scienza anziché l’oro scelto;

11 poiché la saggezza vale più delle perle, tutti gli oggetti preziosi non la equivalgono.

12 Io, la saggezza, sto con l’accorgimento e ho trovato la scienza della riflessione.

13 Il timore del Signore è odiare il male; io odio la superbia, l’arroganza, la via del male e la bocca perversa.

14 A me appartiene il consiglio e il successo; io sono l’intelligenza, a me appartiene la forza.

15 Per mio mezzo regnano i re, e i prìncipi decretano ciò che è giusto.

16 Per mio mezzo governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra.

17 Io amo quelli che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano.

18 Con me sono ricchezze e gloria, i beni duraturi e la giustizia.

19 Il mio frutto è migliore dell’oro fino, il mio prodotto vale più dell’argento selezionato.

20 Io cammino per la via della giustizia, per i sentieri dell’equità,

21 per far ereditare ricchezze a quelli che mi amano e per riempire i loro tesori.

22 (C)«Il Signore mi ebbe con sé[a] al principio dei suoi atti, prima di fare alcuna delle sue opere più antiche.

23 Fui stabilita fin dall’eternità, dal principio, prima che la terra fosse.

24 Fui generata quando non c’erano ancora abissi, quando ancora non c’erano sorgenti rigurgitanti d’acqua.

25 Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima che esistessero le colline,

26 quand’egli ancora non aveva fatto né la terra né i campi né le prime zolle della terra coltivabile.

27 Quand’egli disponeva i cieli io ero là; quando tracciava un circolo sulla superficie dell’abisso,

28 quando condensava le nuvole in alto, quando rafforzava le fonti dell’abisso,

29 quando assegnava al mare il suo limite perché le acque non oltrepassassero il loro confine, quando poneva le fondamenta della terra,

30 io ero presso di lui come un artefice. Ero sempre esuberante di gioia giorno dopo giorno, mi rallegravo in ogni tempo in sua presenza;

31 mi rallegravo nella parte abitabile della sua terra, trovavo la mia gioia tra i figli degli uomini.

32 Ora, figlioli, ascoltatemi; beati quelli che osservano le mie vie!

33 Ascoltate l’istruzione, siate saggi, e non la rifiutate!

34 Beato l’uomo che mi ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, che vigila alla soglia della mia casa!

35 Chi mi trova infatti trova la vita e ottiene il favore del Signore.

36 Ma chi pecca contro di me fa torto a se stesso; tutti quelli che mi odiano amano la morte».

L’invito della saggezza e l’invito della follia

(D)La saggezza ha fabbricato la sua casa, ha lavorato le sue colonne in numero di sette;

ha ammazzato i suoi animali, ha preparato il suo vino e ha anche apparecchiato la sua mensa.

Ha mandato fuori le sue ancelle; dall’alto dei luoghi elevati della città essa chiama:

«Chi è sciocco venga qua!» A quelli che sono privi di senno dice:

«Venite, mangiate il mio pane e bevete il vino che ho preparato!

Lasciate, sciocchi, la stoltezza e vivrete; camminate per la via dell’intelligenza!»

Chi corregge il beffardo si attira insulti, chi riprende l’empio riceve affronto.

Non riprendere il beffardo, per evitare che ti odi; riprendi il saggio e ti amerà.

Istruisci il saggio e diventerà più saggio che mai; insegna al giusto e accrescerà il suo sapere.

10 Il principio della saggezza è il timore del Signore, e conoscere il Santo è l’intelligenza.

11 Per mio mezzo infatti ti saranno moltiplicati i giorni, ti saranno aumentati anni di vita.

12 Se sei saggio, sei saggio per te stesso; se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.

13 (E)La follia è una donna turbolenta, sciocca, che non sa nulla.

14 Siede alla porta di casa, sopra una sedia, nei luoghi elevati della città,

15 per chiamare quelli che passano per la via, che vanno diritti per la loro strada, dicendo:

16 «Chi è sciocco venga qua!» E a chi è privo di senno dice:

17 «Le acque rubate sono dolci, il pane mangiato di nascosto è delizioso».

18 Ma egli non sa che là sono i defunti, che i suoi convitati giacciono in fondo al soggiorno dei morti.

La saggezza e il timore del Signore contrapposti alla saggezza umana e al peccato

(F)10 (G)Proverbi di Salomone. Un figlio saggio rallegra suo padre, ma un figlio stolto è un dolore per sua madre.

I tesori di empietà non fruttano, ma la giustizia libera dalla morte.

Il Signore non permette che il giusto soffra la fame, ma respinge insoddisfatta l’avidità degli empi.

Chi lavora con mano pigra impoverisce, ma la mano laboriosa fa arricchire.

Chi raccoglie durante l’estate è un figlio prudente, ma chi dorme durante la mietitura è un figlio che fa vergogna.

Benedizioni si posano sul capo dei giusti, ma la violenza copre la bocca degli empi.

La memoria del giusto è in benedizione, ma il nome degli empi marcisce.

Chi ha il cuore saggio accetta i precetti, ma chi ha le labbra stolte va in rovina.

Chi cammina nell’integrità cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sarà scoperto.

10 Chi ammicca con l’occhio causa dolore, e chi ha le labbra stolte va in rovina.

11 La bocca del giusto è una fonte di vita, ma la bocca degli empi nasconde violenza.

12 L’odio provoca liti, ma l’amore copre ogni colpa[b].

13 Sulle labbra dell’uomo intelligente si trova la saggezza, ma il bastone è per il dorso di chi è privo di senno.

14 I saggi tengono in serbo la scienza, ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.

15 I beni del ricco sono la sua fortezza; la rovina dei poveri è la loro povertà.

16 Il guadagno del giusto serve per la vita, il salario dell’empio serve per il peccato.

17 Chi tiene conto della correzione segue il cammino della vita, ma chi non fa caso alla riprensione si smarrisce.

18 Chi dissimula l’odio ha labbra bugiarde, e chi sparge calunnie è uno stolto.

19 Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è prudente.

20 La lingua del giusto è argento scelto; il cuore degli empi vale poco.

21 Le labbra del giusto nutrono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno.

22 Quel che fa ricchi è la benedizione del Signore, e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla.

23 Commettere un delitto per lo stolto è come un divertimento; così è la saggezza per l’uomo intelligente.

24 All’empio succede quello che teme, ma ai giusti è concesso quello che desiderano.

25 Come tempesta che passa, l’empio non è più, ma il giusto ha un fondamento eterno.

26 Come l’aceto ai denti e il fumo agli occhi, così è il pigro per chi lo manda.

27 Il timore del Signore accresce i giorni, ma gli anni degli empi saranno accorciati.

28 L’attesa dei giusti è gioia, ma la speranza degli empi perirà.

29 La via del Signore è una fortezza per l’uomo integro, ma una rovina per i malfattori.

30 Il giusto non sarà mai smosso, ma gli empi non abiteranno la terra.

31 La bocca del giusto fa fiorire la saggezza, ma la lingua perversa sarà soppressa.

32 Le labbra del giusto conoscono ciò che è gradito, ma la bocca degli empi è piena di perversità.

11 La bilancia falsa è un abominio per il Signore, ma il peso giusto gli è gradito.

Venuta la superbia, viene anche l’infamia, ma la saggezza è con gli umili.

L’integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina.

Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell’ira, ma la giustizia salva dalla morte.

La giustizia dell’uomo integro gli appiana la via, ma l’empio cade per la sua empietà.

La giustizia degli uomini retti li libera, ma i perfidi restano presi nella loro malizia.

Quando un empio muore, la sua speranza perisce, e l’attesa degli empi è annientata.

Il giusto è salvato dalla tribolazione, e l’empio ne prende il posto.

Con la sua bocca l’ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati grazie alla loro scienza.

10 Quando i giusti prosperano, la città gioisce; quando periscono gli empi sono grida di esultanza.

11 Con la benedizione dei giusti si costruisce una città, ma con la bocca degli empi essa viene diroccata.

12 Chi disprezza il prossimo è privo di senno, ma l’uomo intelligente tace.

13 Chi va sparlando svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale tiene celata la cosa.

14 Quando manca una saggia direzione il popolo cade; nel gran numero dei consiglieri sta la salvezza.

15 Chi si fa garante per un altro ne soffre danno, ma chi odia farsi garante per la condotta altrui è tranquillo.

16 La donna che ha grazia riceve onore, e gli uomini forti ottengono la ricchezza.

17 L’uomo buono fa del bene a se stesso, ma il crudele tortura la sua propria carne.

18 L’empio fa un’opera illusoria, ma chi semina giustizia ha una ricompensa sicura.

19 Così la giustizia conduce alla vita, ma chi va dietro al male si avvia verso la morte.

20 I perversi di cuore sono un abominio per il Signore, ma gli integri nella loro condotta gli sono graditi.

21 No, certo, il malvagio non rimarrà impunito, ma la discendenza dei giusti scamperà.

22 Una donna bella, ma senza giudizio, è un anello d’oro nel grifo di un porco.

23 Il desiderio dei giusti è il bene soltanto, ma la prospettiva degli empi è l’ira.

24 C’è chi offre liberalmente e diventa più ricco, e c’è chi risparmia più del giusto e non fa che impoverire.

25 Chi è benefico sarà nell’abbondanza, e chi annaffia sarà egli pure annaffiato.

26 Chi fa incetta del grano è maledetto dal popolo, ma la benedizione è sul capo di chi lo vende.

27 Chi si adopera per il bene si attira benevolenza, ma chi cerca il male, male lo colpirà.

28 Chi confida nelle sue ricchezze cadrà, ma i giusti rinverdiranno come fogliame.

29 Chi getta lo scompiglio in casa sua erediterà vento, e lo stolto sarà lo schiavo di chi ha il cuore saggio.

30 Il frutto del giusto è un albero di vita, e il saggio attira a sé le persone.

31 Ecco, il giusto riceve la sua retribuzione sulla terra, quanto più l’empio e il peccatore!

12 Chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stupido.

L’uomo buono ottiene il favore del Signore, ma il Signore condanna l’uomo pieno di malizia.

L’uomo non diventa stabile con l’iniquità, ma la radice dei giusti non sarà mai smossa.

La donna virtuosa è la corona del marito, ma quella che fa vergogna gli è un tarlo nelle ossa.

I pensieri dei giusti sono equità, ma i disegni degli empi sono frode.

Le parole degli empi insidiano la vita, ma la bocca degli uomini retti procura la liberazione.

Gli empi, una volta rovesciati, non sono più, ma la casa dei giusti rimane in piedi.

L’uomo è lodato in proporzione al suo senno, ma chi ha il cuore pervertito sarà disprezzato.

È meglio essere in umile stato e avere un servo, che fare il borioso e mancar di pane.

10 Il giusto ha cura della vita del suo bestiame, ma il cuore degli empi è crudele.

11 Chi coltiva la sua terra avrà pane da saziarsi, ma chi va dietro ai fannulloni è privo di senno.

12 L’empio agogna la preda dei malvagi, ma la radice dei giusti porta il suo frutto.

13 Nel peccato delle labbra sta un’insidia funesta, ma il giusto sfuggirà a tale afflizione.

14 Per il frutto della sua bocca l’uomo è saziato di beni, e a ognuno è reso secondo l’opera delle sue mani.

15 La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio.

16 Lo stolto lascia scorgere subito il suo cruccio, ma chi dissimula un affronto è uomo prudente.

17 Chi dice la verità proclama ciò che è giusto, ma il falso testimone parla con inganno.

18 C’è chi, parlando senza riflettere, trafigge come spada, ma la lingua dei saggi procura guarigione.

19 Il labbro veritiero è stabile per sempre, ma la lingua bugiarda non dura che un istante.

20 L’inganno è nel cuore di chi trama il male, ma per chi nutre propositi di pace c’è gioia.

21 Nessun male colpisce il giusto, ma gli empi sono pieni di guai.

22 Le labbra bugiarde sono un abominio per il Signore, ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi.

23 L’uomo accorto nasconde quello che sa, ma il cuore degli stolti proclama la loro follia.

24 La mano dei diligenti dominerà, ma la pigra sarà tributaria.

25 La sofferenza del cuore abbatte l’uomo, ma la parola buona lo rallegra.

26 Il giusto indica la strada al suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire.

27 Il pigro non arrostisce la sua selvaggina, ma l’operosità è per l’uomo un tesoro prezioso.

28 Nel sentiero della giustizia sta la vita, e nella via che essa traccia non c’è morte.

13 Il figlio saggio ascolta l’istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri.

Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene, ma il desiderio dei perfidi è la violenza.

Chi sorveglia la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina.

Il pigro desidera e non ha nulla, ma l’operoso sarà pienamente soddisfatto.

Il giusto odia la menzogna, ma l’empio getta sugli altri discredito e vergogna.

La giustizia protegge chi cammina nell’integrità, ma l’empietà abbatte il peccatore.

C’è chi fa il ricco e non ha nulla, e c’è chi fa il povero e ha grandi beni.

La ricchezza di un uomo serve come riscatto della sua vita, ma il povero non ode mai minacce.

La luce dei giusti è gaia, ma la lampada degli empi si spegne.

10 Dall’orgoglio non viene che contesa, ma la saggezza è con chi dà retta ai consigli.

11 La ricchezza male acquistata va diminuendo, ma chi accumula a poco a poco, l’aumenta.

12 La speranza insoddisfatta fa languire il cuore, ma il desiderio realizzato è un albero di vita.

13 Chi disprezza la parola si costituisce, di fronte ad essa, debitore, ma chi rispetta il comandamento sarà ricompensato.

14 L’insegnamento del saggio è una fonte di vita per schivare le insidie della morte.

15 Buon senno procura favore, ma la via dei perfidi è senza fine.

16 Ogni uomo accorto agisce con conoscenza, ma l’insensato fa sfoggio di follia.

17 Il messaggero malvagio cade in sciagure, ma l’ambasciatore fedele porta guarigione.

18 Miseria e vergogna a chi rifiuta la correzione, ma chi dà retta alla riprensione è onorato.

19 Il desiderio adempiuto è dolce all’anima, ma agli insensati fa orrore evitare il male.

20 Chi va con i saggi diventa saggio, ma il compagno degli insensati diventa cattivo.

21 Il male perseguita i peccatori, ma il giusto è ricompensato con il bene.

22 L’uomo buono lascia un’eredità ai figli dei suoi figli, ma la ricchezza del peccatore è riservata al giusto.

23 Il campo lavorato dal povero dà cibo in abbondanza, ma c’è chi perisce per mancanza di equità.

24 Chi risparmia la verga odia suo figlio, ma chi lo ama lo corregge per tempo.

25 Il giusto ha di che mangiare a sazietà, ma il ventre degli empi manca di cibo.

14 La donna saggia costruisce la sua casa, ma la stolta l’abbatte con le proprie mani.

Chi cammina nella rettitudine teme il Signore, ma chi è traviato nelle sue vie lo disprezza.

Nella bocca dello stolto germoglia la superbia, ma le labbra dei saggi sono la loro custodia.

Dove mancano i buoi è vuoto il granaio, ma l’abbondanza della raccolta sta nella forza del bue.

Il testimone fedele non mente, ma il testimone falso spaccia menzogne.

Il beffardo cerca la saggezza e non la trova, ma per l’uomo intelligente la scienza è cosa facile.

Vattene lontano dallo stolto; sulle sue labbra certo non hai trovato scienza.

La saggezza dell’uomo accorto sta nel discernere la propria strada, ma la follia degli stolti non è che inganno.

Gli insensati si burlano del peccato, ma il favore del Signore sta fra gli uomini retti.

10 Il cuore conosce la propria amarezza, e alla sua gioia non partecipa un estraneo.

11 La casa degli empi sarà distrutta, ma la tenda degli uomini retti fiorirà.

12 C’è una via che all’uomo sembra diritta, ma essa conduce alla morte.

13 Anche ridendo, il cuore può essere triste; e la gioia può finire in dolore.

14 Lo sviato di cuore avrà la ricompensa del suo modo di vivere, e l’uomo dabbene, quella delle opere sue.

15 L’ingenuo crede a tutto quel che si dice, ma l’uomo prudente fa attenzione ai suoi passi.

16 Il saggio teme, ed evita il male, ma lo stolto è arrogante e presuntuoso.

17 Chi è pronto all’ira commette follie, e l’uomo pieno di malizia diventa odioso.

18 Gli sciocchi ereditano stoltezza, ma i prudenti s’incoronano di scienza.

19 I malvagi si inchinano davanti ai buoni, e gli empi, alle porte dei giusti.

20 Il povero è odiato anche dal suo compagno, ma gli amici del ricco sono molti.

21 Chi disprezza il prossimo pecca, ma beato chi ha pietà dei miseri!

22 Quelli che meditano il male non sono forse traviati? Ma quelli che meditano il bene trovano grazia e fedeltà.

23 In ogni fatica c’è profitto, ma il chiacchierare procura la miseria.

24 La corona dei saggi è la loro ricchezza, ma la follia degli stolti non è che follia.

25 Il testimone veritiero salva delle persone, ma spaccia menzogne il falso testimone.

26 C’è grande sicurezza nel timore del Signore; egli sarà un rifugio per i figli di chi lo teme.

27 Il timore del Signore è fonte di vita e fa evitare le insidie della morte.

28 La moltitudine del popolo è la gloria del re, ma la scarsezza dei sudditi è la rovina del principe.

29 Chi è lento all’ira ha molto buon senso, ma chi è pronto ad andare in collera mostra la sua follia.

30 Un cuore calmo è la vita del corpo, ma l’invidia è la carie delle ossa.

31 Chi opprime il povero offende colui che l’ha fatto, ma chi ha pietà del bisognoso lo onora.

32 L’empio è travolto dalla sua sventura, ma il giusto spera anche nella morte.

33 La saggezza riposa nel cuore dell’uomo intelligente, ma in mezzo agli stolti deve essere resa manifesta.

34 La giustizia innalza una nazione, ma il peccato è la vergogna dei popoli.

35 Il favore del re è per il servo prudente, ma la sua ira è per chi lo offende.

15 La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l’ira.

La lingua dei saggi è ricca di scienza, ma la bocca degli stolti sgorga follia.

Gli occhi del Signore sono in ogni luogo, osservano i cattivi e i buoni.

La lingua che calma è un albero di vita, ma la lingua perversa strazia lo spirito.

L’insensato disprezza l’istruzione di suo padre, ma chi tiene conto della riprensione diviene accorto.

Nella casa del giusto c’è grande abbondanza, ma nell’accumulo dell’empio c’è imbroglio.

Le labbra dei saggi diffondono scienza, ma non così il cuore degli stolti.

Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore, ma la preghiera degli uomini retti gli è gradita.

La via dell’empio è in abominio al Signore, ma egli ama chi segue la giustizia.

10 Una dura correzione spetta a chi lascia la retta via; chi odia la riprensione morirà.

11 Il soggiorno dei morti e l’abisso stanno davanti al Signore; quanto più i cuori dei figli degli uomini!

12 Il beffardo non ama che altri lo riprenda; egli non va dai saggi.

13 Il cuore allegro rende gioioso il volto, ma quando il cuore è triste lo spirito è abbattuto.

14 Il cuore dell’uomo intelligente cerca la scienza, ma la bocca degli stolti si pasce di follia.

15 Tutti i giorni sono brutti per l’afflitto, ma per il cuore contento è sempre allegria.

16 Meglio poco con il timore del Signore, che gran tesoro con turbamento.

17 Meglio un piatto d’erbe dov’è l’amore, che un bue ingrassato dov’è l’odio.

18 L’uomo collerico fa nascere contese, ma chi è lento all’ira calma le liti.

19 La via del pigro è come una siepe di spine, ma il sentiero degli uomini retti è piano.

20 Il figlio saggio rallegra il padre, ma l’uomo stolto disprezza sua madre.

21 La follia è una gioia per chi è privo di senno, ma l’uomo intelligente cammina diritto per la sua via.

22 I disegni falliscono dove mancano i consigli, ma riescono dove sono molti i consiglieri.

23 Uno prova gioia quando risponde bene; è buona la parola detta a suo tempo!

24 Per l’uomo sagace la via della vita conduce in alto, gli fa evitare il soggiorno dei morti, situato in basso.

25 Il Signore rovescia la casa dei superbi, ma rende stabili i confini della vedova.

26 I pensieri malvagi sono in abominio al Signore, ma le parole benevole sono pure ai suoi occhi.

27 Chi è avido di lucro turba la sua casa, ma chi odia i regali vivrà.

28 Il cuore del giusto medita la sua risposta, ma la bocca degli empi sgorga cose malvagie.

29 Il Signore è lontano dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti.

30 Uno sguardo luminoso rallegra il cuore; una buona notizia fortifica le ossa.

31 L’orecchio attento alla riprensione che conduce alla vita, abiterà tra i saggi.

32 Chi rifiuta l’istruzione disprezza se stesso, ma chi dà retta alla riprensione acquista senno.

33 Il timore del Signore è scuola di saggezza, e l’umiltà precede la gloria.

16 All’uomo spettano i disegni del cuore, ma la risposta della lingua viene dal Signore.

Tutte le vie dell’uomo a lui sembrano pure, ma il Signore pesa gli spiriti.

Affida al Signore le tue opere, e i tuoi progetti avranno successo.

Il Signore ha fatto ogni cosa per uno scopo; anche l’empio, per il giorno della sventura.

Chi ha un cuore superbo è in abominio al Signore; certo è che non rimarrà impunito.

Con la bontà e con la fedeltà l’iniquità si espia, e con il timore del Signore si evita il male.

Quando il Signore gradisce le vie di un uomo, riconcilia con lui anche i suoi nemici.

Meglio poco con giustizia, che grandi entrate senza equità.

Il cuore dell’uomo medita la sua via, ma il Signore dirige i suoi passi.

10 Sulle labbra del re sta una sentenza divina; quando pronuncia il giudizio la sua bocca non erra.

11 La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore; tutti i pesi[c] del sacchetto sono opera sua.

12 I re hanno orrore di fare il male, perché il trono è reso stabile con la giustizia.

13 Le labbra giuste sono gradite ai re; essi amano chi parla rettamente.

14 Ira del re vuol dire messaggeri di morte, ma l’uomo saggio la placherà.

15 La serenità del volto del re dà la vita, e il suo favore è come nuvola di pioggia primaverile.

16 L’acquisto della saggezza è migliore di quello dell’oro, l’acquisto dell’intelligenza preferibile a quello dell’argento!

17 La strada maestra dell’uomo retto è evitare il male; chi bada alla sua via preserva se stesso.

18 La superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta.

19 È meglio essere umili con i poveri che spartire la preda con i superbi.

20 Chi presta attenzione alla parola se ne troverà bene, e beato colui che confida nel Signore!

21 Il saggio di cuore è chiamato intelligente, e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere.

22 Il senno, per chi lo possiede, è fonte di vita, ma la stoltezza è il castigo degli stolti.

23 Il cuore del saggio gli rende assennata la bocca e aumenta il sapere sulle sue labbra.

24 Le parole gentili sono un favo di miele; dolcezza all’anima, salute alle ossa.

25 C’è una via che all’uomo sembra diritta, ma finisce con il condurre alla morte.

26 La fame del lavoratore lavora per lui, perché la sua bocca lo stimola.

27 L’uomo cattivo va scavando il male ad altri; sulle sue labbra c’è come un fuoco consumante.

28 L’uomo perverso semina contese, il maldicente disunisce gli amici migliori.

29 L’uomo violento trascina il compagno e lo conduce per una via non buona.

30 Chi chiude gli occhi per tramare cose perverse, chi si morde le labbra, ha già compiuto il male.

31 I capelli bianchi sono una corona d’onore; la si trova sulla via della giustizia.

32 Chi è lento all’ira vale più del prode guerriero; chi ha autocontrollo vale più di chi espugna città.

33 Si getta la sorte nel grembo, ma ogni decisione viene dal Signore.

17 È meglio un tozzo di pane secco con la pace, che una casa piena di carni con la discordia.

Un servo sagace dominerà su un figlio che fa vergogna e avrà parte all’eredità insieme con i fratelli.

Il crogiuolo è per l’argento e il fornello per l’oro, ma chi prova i cuori è il Signore.

Il malvagio dà ascolto alle labbra inique, e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua.

Chi deride il povero oltraggia Colui che l’ha fatto; chi si rallegra dell’altrui sventura non rimarrà impunito.

I figli dei figli sono la corona dei vecchi, e i padri sono la gloria dei loro figli.

Un parlare solenne non si addice all’uomo da nulla; quanto meno si addicono a un principe labbra bugiarde!

Il regalo è una pietra preziosa agli occhi di chi lo possiede; dovunque si volga, egli ha successo.

Chi copre gli sbagli si procura amore, ma chi sempre vi torna su disunisce gli amici migliori.

10 Un rimprovero fa più impressione all’uomo intelligente, che cento percosse allo stolto.

11 Il malvagio non cerca che ribellione, ma un messaggero crudele gli sarà mandato contro.

12 Meglio imbattersi in un’orsa derubata dei suoi piccoli, che in un insensato nella sua follia.

13 Il male non si allontanerà dalla casa di chi rende male per bene.

14 Cominciare una contesa è dar la stura all’acqua; perciò ritìrati prima che la lite s’inasprisca.

15 Chi assolve il reo e chi condanna il giusto sono entrambi detestati dal Signore.

16 A che serve il denaro in mano allo stolto? Ad acquistare saggezza? Ma se non ha senno!

17 L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella sventura.

18 L’uomo privo di senno dà la mano e si fa garante per altri davanti al suo prossimo.

19 Chi ama le liti ama il peccato; chi alza troppo la sua porta cerca la rovina.

20 Chi ha il cuore falso non trova bene, e chi ha la lingua perversa cade nella sciagura.

21 Chi genera uno stolto ne avrà dolore, e il padre dell’uomo da nulla non avrà gioia.

22 Un cuore allegro è un buon rimedio, ma uno spirito abbattuto fiacca le ossa.

23 L’empio accetta regali di nascosto per pervertire le vie della giustizia.

24 La saggezza sta davanti a chi ha intelligenza, ma gli occhi dello stolto vagano agli estremi confini della terra.

25 Un figlio stolto è una tribolazione per il padre e un’amarezza per colei che l’ha partorito.

26 Non è bene condannare il giusto, fosse anche a un’ammenda, né colpire i prìncipi per la loro onestà.

27 Chi modera le sue parole possiede la scienza, e chi ha lo spirito calmo è un uomo intelligente.

28 Anche lo stolto, quando tace, passa per saggio; chi tiene chiuse le labbra è un uomo intelligente.

18 Chi si separa dagli altri cerca la propria soddisfazione e si irrita contro tutto ciò che è giusto.

Lo stolto prende piacere non nell’intelligenza, ma soltanto nel manifestare ciò che ha nel cuore.

Quando viene l’empio, viene anche il disprezzo, e con la vergogna viene il disonore.

Le parole della bocca di un uomo sono acque profonde; la fonte di saggezza è un ruscello che scorre perenne.

Non è bene avere per l’empio dei riguardi personali, per fare torto al giusto nel giudizio.

Le labbra dello stolto causano liti, e la sua bocca attira percosse.

La bocca dello stolto è la sua rovina, e le sue labbra sono un laccio per la sua anima.

Le parole del maldicente sono come ghiottonerie e penetrano fino all’intimo delle viscere.

Anche colui che è sfaticato nel suo lavoro è fratello del dissipatore.

10 Il nome del Signore è una forte torre; il giusto vi corre e vi trova un alto rifugio.

11 I beni del ricco sono la sua roccaforte; sono come un’alta muraglia, nella sua immaginazione.

12 Prima della rovina il cuore dell’uomo s’innalza, ma l’umiltà precede la gloria.

13 Chi risponde prima di avere ascoltato mostra la sua follia e rimane confuso.

14 Lo spirito dell’uomo lo sostiene quand’egli è infermo, ma lo spirito abbattuto chi lo solleverà?

15 Il cuore dell’uomo intelligente acquista la scienza, e l’orecchio dei saggi la cerca.

16 I regali che uno fa gli aprono la strada e gli danno accesso tra i grandi.

17 Il primo a perorare la propria causa pare che abbia ragione; ma viene l’altra parte e lo mette alla prova.

18 La sorte fa cessare le liti e decide fra i grandi.

19 Un fratello offeso è più inespugnabile di una fortezza, e le liti tra fratelli sono come le sbarre di un castello.

20 Con il frutto della sua bocca l’uomo sazia il corpo; si sazia con il frutto delle sue labbra.

21 Morte e vita sono in potere della lingua; chi l’ama ne mangerà i frutti.

22 Chi ha trovato moglie ha trovato un bene e ha ottenuto un favore dal Signore.

23 Il povero parla supplicando, e il ricco risponde con durezza.

24 Chi ha molti amici può esserne sopraffatto, ma c’è un amico che è più affezionato di un fratello.

19 Meglio un povero che cammina nella sua integrità, che chi è perverso di labbra e anche stolto.

Lo zelo senza conoscenza non è cosa buona; chi cammina in fretta sbaglia strada.

La stoltezza dell’uomo ne perverte la via, ma il suo cuore si irrita contro il Signore.

Le ricchezze procurano gran numero di amici, ma il povero è abbandonato anche dal suo compagno.

Il falso testimone non rimarrà impunito, chi spaccia menzogne non avrà scampo.

Molti corteggiano l’uomo generoso, tutti sono amici dell’uomo che offre regali.

Tutti i fratelli del povero lo odiano; quanto più gli amici suoi si allontaneranno da lui! Egli li supplica con parole, ma già sono scomparsi.

Chi acquista senno ama se stesso, e chi serba con cura l’intelligenza troverà del bene.

Il falso testimone non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne perirà.

10 Vivere nel lusso non s’addice allo stolto; quanto meno si addice allo schiavo dominare sui prìncipi!

11 Il senno rende l’uomo lento all’ira ed egli considera un suo onore passare sopra le offese.

12 L’ira del re è come il ruggito di un leone, ma il suo favore è come rugiada sull’erba.

13 Un figlio stolto è una grande sciagura per suo padre, e le risse di una moglie sono il gocciolare continuo di un tetto.

14 Casa e ricchezze sono un’eredità dei padri, ma una moglie giudiziosa è un dono del Signore.

15 La pigrizia fa cadere nel torpore, e la persona indolente patirà la fame.

16 Chi osserva il precetto preserva la sua vita, ma chi non si dà pensiero della propria condotta morrà.

17 Chi ha pietà del povero presta al Signore, che gli contraccambierà l’opera buona.

18 Castiga tuo figlio mentre c’è ancora speranza, ma non lasciarti andare sino a farlo morire.

19 L’uomo dalla collera violenta deve essere punito, perché, se lo liberi, dovrai tornare daccapo.

20 Ascolta il consiglio e ricevi l’istruzione, affinché tu diventi saggio per il resto della vita.

21 Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma il piano del Signore è quello che sussiste.

22 Ciò che rende caro l’uomo è la bontà, e un povero vale più di un bugiardo.

23 Il timore del Signore conduce alla vita; chi l’ha si sazia e passa la notte senza essere visitato dal male.

24 Il pigro tuffa la mano nel piatto e non fa neppure tanto da portarla alla bocca.

25 Percuoti il beffardo, e l’ingenuo diventerà prudente; riprendi l’intelligente e imparerà la scienza.

26 Il figlio che fa vergogna e disonore rovina suo padre e scaccia sua madre.

27 Cessa, figlio mio, d’ascoltare l’istruzione, se ti vuoi allontanare dalle parole della scienza.

28 Il testimone iniquo si burla della giustizia, e la bocca degli empi trangugia l’iniquità.

29 I giudici sono stabiliti per i beffardi, e le percosse per il dorso degli stolti.

20 Il vino è schernitore, la bevanda alcolica è turbolenta, chiunque se ne lascia sopraffare non è saggio.

Il terrore che incute il re è come il ruggito di un leone; chi lo irrita pecca contro se stesso.

È una gloria per l’uomo l’astenersi dalle contese, ma chiunque è insensato mostra i denti.

Il pigro non ara a causa del freddo; alla raccolta verrà a cercare, ma non ci sarà nulla.

I disegni del cuore dell’uomo sono acque profonde, ma l’uomo intelligente saprà attingervi.

Molta gente vanta la propria bontà, ma un uomo fedele chi lo troverà?

I figli del giusto, che cammina nella sua integrità, saranno beati dopo di lui.

Il re, seduto sul trono dove rende giustizia, dissipa con il suo sguardo ogni male.

Chi può dire: «Ho purificato il mio cuore, sono puro dal mio peccato»?

10 Doppio peso e doppia misura sono entrambi in abominio al Signore.

11 Anche il bambino dimostra con i suoi atti se la sua condotta sarà pura e retta.

12 L’orecchio che ascolta e l’occhio che vede li ha fatti entrambi il Signore.

13 Non amare il sonno, perché tu non impoverisca; tieni aperti gli occhi e avrai pane da saziarti.

14 «Cattivo! Cattivo!» dice il compratore; ma, andandosene, si vanta dell’acquisto.

15 C’è dell’oro e abbondanza di perle, ma le cose più preziose sono le labbra ricche di scienza.

16 Prendigli il vestito, poiché ha fatto cauzione per altri; fatti dare dei pegni, poiché si è reso garante di stranieri.

17 Il pane frodato è dolce all’uomo, ma, dopo, avrà la bocca piena di ghiaia.

18 I disegni sono resi stabili dal consiglio; fa’ dunque la guerra con una saggia direzione.

19 Chi va sparlando palesa i segreti; perciò non t’immischiare con chi apre troppo le labbra.

20 Chi maledice suo padre e sua madre avrà la lucerna spenta nelle tenebre più fitte.

21 L’eredità acquistata con precipitazione all’inizio, alla fine non sarà benedetta.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra