Bible in 90 Days
2 Come mai nella sua ira il Signore ha coperto con una nube la figlia di Sion? Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d'Israele e non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi nel giorno della sua ira.
2 Il Signore ha distrutto senza pietà tutte le dimore di Giacobbe; nella sua ira ha demolito le fortezze della figlia di Giuda, le ha gettate a terra, profanando il regno e i suoi capi.
3 Con ira ardente egli ha infranto tutta la potenza d'Israele, ha ritirato la propria destra davanti al nemico, ha bruciato in mezzo a Giacobbe come un fuoco fiammeggiante che divora tutt'intorno.
4 Ha teso il suo arco come un nemico, ha alzato la destra come un avversario, ha distrutto tutto ciò che era piacevole agli occhi nella tenda della figlia di Sion ha riversato il suo furore come un fuoco.
5 Il Signore è divenuto come un nemico; ha divorato Israele, ha divorato tutti i suoi palazzi, ha distrutto le sue fortezze, ha moltiplicato nella figlia di Giuda cordoglio e lamento.
6 Ha devastato il suo tabernacolo, come un giardino, ha distrutto il suo luogo d'assemblea, l'Eterno ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni e i sabati e nel furore della sua ira ha rigettato re e sacerdote.
7 Il Signore ha abbandonato il suo altare, ha rigettato il suo santuario, ha consegnato nelle mani del nemico le mura delle sue fortezze, essi hanno alzato grida nella casa dell'Eterno come in un giorno di festa solenne.
8 L'Eterno ha deciso di distruggere le mura della figlia di Sion, ha teso la corda, non ha ritirato la mano dal distruggere, ha fatto gemere bastioni e mura ambedue languono.
9 Le sue porte sono affondate nella terra; egli ha distrutto e spezzato le sue sbarre; il suo re e i suoi capi si trovano fra le nazioni; non c'è piú legge, e i suoi profeti non ricevono alcuna visione dall'Eterno.
10 Gli anziani, della figlia di Sion siedono per terra in silenzio; han gettato polvere sul loro capo, si sono cinti di sacco; le vergini di Gerusalemme piegano fino a terra il loro capo.
11 I miei occhi si consumano per il piangere, le mie viscere fremono, il mio fegato si spande in terra per la distruzione della figlia del mio popolo, per il venir meno dei bambini e dei lattanti nelle piazze della città.
12 Essi chiedevano alle loro madri: «Dov'è il grano e il vino?», mentre venivano meno come feriti a morte nelle piazze della città e rendevano l'anima nel grembo delle loro madri.
13 Come potrò esortarti? A che cosa ti rassomiglierò, o figlia di Gerusalemme? Che cosa paragonerò a te per consolarti, o vergine figlia di Gerusalemme? Poiché la tua rovina è grande come il mare; chi potrà guarirti?
14 I tuoi profeti hanno avuto per te visioni false e insensate; non hanno messo a nudo la tua iniquità, per allontanare da te la cattività; essi hanno proferito per te profezie false e ingannevoli.
15 Tutti i passanti battono le mani contro di te; fischiano e scuotono la testa contro la figlia di Gerusalemme: «E' questa la città che chiamavano "la bellezza perfetta" "la gioia di tutta la terra"?».
16 Tutti i tuoi nemici spalancano la bocca contro di te; fischiano e digrignano i denti, dicono: «L'abbiamo inghiottita! Sí, questo è il giorno che aspettavamo; siamo arrivati a vederlo».
17 L'Eterno ha compiuto ciò che aveva ideato; ha adempiuto la parola che aveva decretato dai giorni antichi. Ha distrutto senza alcuna pietà, ha fatto in modo che il nemico si rallegrasse su di te, ha esaltato la potenza dei tuoi avversari.
18 Il loro cuore grida al Signore: «O mura della figlia di Sion, fate scorrere come un torrente, le lacrime giorno e notte. Non datevi pace, non abbiano riposo le pupille dei vostri occhi.
19 Alzatevi, gridate nella notte, all'inizio di ogni vigilia. Effondete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore. Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame all'imbocco di tutte le strade».
20 «Guarda, o Eterno, e considera. Chi hai trattato in questo modo? Dovevano le donne mangiare il frutto del loro grembo i bambini che accarezzavano? Dovevano il sacerdote e il profeta essere massacrati nel santuario del Signore?
21 Fanciulli e vecchi giacciono a terra per le strade; le mie vergini e i miei giovani sono caduti di spada; tu li hai uccisi nel giorno della tua ira, li hai massacrati senza pietà,
22 Tu hai convocato come ad un giorno di festa i terrori che mi circondano da ogni lato. Nel giorno dell'ira dell'Eterno non c'è stato né fuggiasco né superstite. Quelli che avevo allattato e allevato li ha sterminati il mio nemico».
3 Io sono l'uomo che ha visto l'afflizione sotto la verga del suo furore.
2 Egli mi ha guidato e mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce.
3 Sí, contro di me egli ha volto ripetutamente la sua mano tutto il giorno.
4 Egli ha consumato la mia carne e la mia pelle, ha frantumato le mie ossa
5 Ha costruito bastioni contro di me, mi ha circondato di amarezza e di affanno.
6 Mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi, come i morti da lungo tempo.
7 Mi ha costruito attorno un muro, perché non esca; ha reso pesante la mia catena.
8 Anche quando grido e chiedo aiuto a gran voce, egli rifiuta di ascoltare la mia preghiera.
9 Egli ha sbarrato le mie vie con pietre tagliate, ha reso i miei sentieri tortuosi.
10 Egli è stato per me come un orso in agguato, come un leone in luoghi nascosti.
11 Ha deviato le mie vie, mi ha dilaniato e mi ha reso desolato.
12 Ha teso il suo arco e mi ha fatto il bersaglio delle sue frecce.
13 Ha fatto penetrare nel mio cuore le frecce della sua faretra.
14 Sono diventato lo scherno di tutto il mio popolo, la sua canzone di tutto il giorno.
15 Mi ha saziato di amarezza, mi ha fatto bere assenzio,
16 Mi ha spezzato i denti con la ghiaia, mi ha coperto di cenere.
17 Hai allontanato la mia anima dalla pace, ho dimenticato il benessere.
18 Ho detto: «E' scomparsa la mia fiducia e la mia speranza nell'Eterno».
19 Ricordati della mia afflizione e del mio vagare, dell'assenzio e dell'amarezza.
20 L'anima mia se ne ricorda del continuo ed è abbattuta dentro di me.
21 Questo voglio richiamare alla mente e perciò voglio sperare.
22 E' una grazia dell'Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le sue compassioni non sono esaurite.
23 Si rinnovano ogni mattina; grande è la tua fedeltà.
24 «L'Eterno è la mia parte», dice l'anima mia, «perciò spererò in lui».
25 L'Eterno è buono con quelli che sperano in lui, con l'anima che lo cerca.
26 Buona cosa è aspettare in silenzio la salvezza dell'Eterno.
27 Buona cosa è per l'uomo portare il giogo nella sua giovinezza.
28 Sieda solitario e stia in silenzio quando Dio glielo impone.
29 Metta la sua bocca nella polvere, forse c'è ancora speranza.
30 Porga la guancia a chi lo percuote, si sazi di vituperio.
31 Poiché il Signore non rigetta per sempre;
32 ma, se affligge, avrà compassione, secondo la moltitudine delle sue misericordie,
33 poiché non è volentieri che umilia ed affligge i figli degli uomini.
34 Quando uno schiaccia sotto i suoi piedi tutti i prigionieri della terra,
35 quando uno perverte il diritto di un uomo alla presenza dell'Altissimo.
36 quando si fa torto ad un uomo nella sua causa, il Signore non lo vede?
37 Chi mai dice qualcosa che poi si avvera, se il Signore non la comandato?
38 Il male e il bene non procedono forse dalla bocca dell'Altissimo?
39 Perché mai si lamenta un uomo vivente, un uomo per la punizione dei suoi peccati?
40 Esaminiamo le nostre vie, scrutiamole e ritorniamo all'Eterno.
41 Eleviamo i nostri cuori e le nostre mani a Dio nei cieli.
42 Noi abbiamo peccato, siamo stati ribelli e tu non hai perdonato.
43 Ti sei avvolto nell'ira e ci hai inseguito, hai ucciso senza pietà.
44 Ti sei avvolto in una nuvola, perché nessuna preghiera potesse passare.
45 Ci hai reso spazzatura e rifiuto in mezzo al popoli.
46 Tutti i nostri nemici hanno spalancato la bocca contro di noi.
47 Ci sono venuti addosso terrore, laccio, desolazione e rovina.
48 Rivi d'acqua scorrono dai miei occhi per la rovina della figlia del mio popolo.
49 Il mio occhio versa lacrime senza smettere, senza interruzione,
50 fino a quando l'Eterno non guardi dal cielo e non veda.
51 Il mio occhio procura dolore alla mia anima per tutte le figlie della mia città.
52 Quelli che mi odiano senza ragione mi hanno dato la caccia come a un uccello.
53 Hanno distrutto la mia vita nella fossa, mi hanno tirato pietre.
54 Le acque scorrevano sopra il mio capo, io dicevo: «E' finita per me».
55 Ho invocato il tuo nome, o Eterno, dal fondo della fossa.
56 Tu hai udito la mia voce; non nascondere il tuo orecchio al mio sospiro, al mio grido di aiuto.
57 Quando ti ho invocato ti sei avvicinato; hai detto: «Non temere!».
58 O Signore, tu hai difeso la causa a dell'anima mia, tu hai redento la mia vita.
59 O Eterno, tu hai visto il torto da me subito, difendi la mia causa!
60 Hai visto tutto il loro spirito di vendetta, tutte le loro macchinazioni contro di me.
61 Hai udito i loro insulti, o Eterno, tutte le loro macchinazioni contro di me.
62 i discorsi di quelli che si levano contro di me, ciò che meditano contro di me tutto il giorno.
63 Osserva quando si siedono e quando si alzano, io sono la loro canzone.
64 Ripagali, o Eterno, secondo l'opera delle loro mani.
65 Rendili duri di cuore, la tua maledizione sia su di loro.
66 Inseguili nella tua ira e distruggili da sotto i cieli dell'Eterno.
4 Come si è annerito l'oro, si è alterato l'oro migliore! Le pietre del santuario sono sparse all'imbocco di tutte le strade.
2 I preziosi figli di Sion valutati come oro fino, come mai sono ritenuti quali vasi di argilla, lavoro delle mani di vasaio?
3 Perfino gli sciacalli porgono le mammelle per allattare i loro piccoli, ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele come gli struzzi del deserto.
4 La lingua del lattante si attacca al suo palato per la sete; i bambini domandano pane ma non c'è chi ne dia loro.
5 Quelli che mangiavano cibi squisiti languono per le strade; quelli che erano allevati nella porpora abbracciano il letamaio.
6 La punizione dell'iniquità della figlia del mio popolo è maggiore della punizione del peccato di Sodoma, che fu distrutta in un attimo, senza che mano d'uomo le venisse contro.
7 I suoi principi erano piú splendenti della neve, piú bianchi del latte, avevano il corpo piú rosso dei coralli, il loro volto era come uno zaffiro.
8 Ora il loro aspetto è piú nero dell'oscurità; non si riconoscono piú nelle strade; la loro pelle aderisce alle loro ossa, si è seccata, è divenuta come un legno.
9 Gli uccisi di spada stanno meglio di quelli che muoiono di fame, perché questi deperiscono estenuati per mancanza dei prodotti del campo.
10 Le mani delle donne pietose hanno fatto cuocere i loro stessi bambini, son serviti loro di cibo, nella rovina della figlia del mio popolo.
11 L'Eterno ha esaurito il suo furore, ha riversato la sua ira ardente, ha acceso in Sion un fuoco, che ha divorato le sue fondamenta.
12 I re della terra e tutti gli abitanti del mondo non avrebbero mai creduto che l'avversario e il nemico sarebbero entrati nelle porte di Gerusalemme.
13 Ma questo è avvenuto per i peccati dei suoi profeti e per le iniquità dei suoi sacerdoti, che hanno versato in mezzo ad essa il sangue dei giusti.
14 Essi erravano come ciechi per le strade, contaminati di sangue, di modo che nessuno poteva toccare le loro vesti.
15 Al loro apparire la gente gridava: «Allontanatevi, un impuro! Allontanatevi, allontanatevi, non toccatelo!». Quando fuggivano e andavano errando fra le nazioni dicevano: «Non potranno piú rimanere qui».
16 La faccia dell'Eterno li ha dispersi, non volgerà piú su di loro il suo sguardo; non hanno avuto rispetto per i sacerdoti né hanno usato pietà per i vecchi.
17 Inoltre i nostri occhi si consumavano nell'attesa di un vano soccorso. Dal nostro posto di osservazione aspettavamo invano una nazione che non poteva salvarci.
18 Ci davano la caccia ad ogni passo, impedendoci di camminare per le nostre piazze. La nostra fine è prossima, i nostri giorni sono compiuti, la nostra fine è giunta.
19 I nostri persecutori sono stati piú veloci delle aquile del cielo; Ci hanno inseguito sui monti, ci hanno teso agguati nel deserto.
20 Il soffio delle nostre narici, l'unto dell'Eterno è stato preso nelle loro fosse, lui, del quale dicevamo: «Alla sua ombra noi vivremo fra le nazioni».
21 Rallegrati e gioisci, o figlia di Edom, che dimori nel paese di Uts. Anche a te giungerà il calice; ti ubriacherai e scoprirai la tua nudità.
22 La punizione della tua iniquità si è compiuta, o figlia di Sion. Egli non ti manderà piú in cattività, ma punirà la tua iniquità, o figlia di Edom, metterà allo scoperto i tuoi peccati.
5 Ricordati, Eterno, di quanto ci è accaduto, guarda e vedi il nostro obbrobrio.
2 La nostra eredità è passata a stranieri, le nostre case a estranei.
3 Noi siamo diventati orfani, senza padre, le nostre madri sono come vedove.
4 Dobbiamo pagare per l'acqua che beviamo, la nostra legna l'abbiamo solo a pagamento.
5 Siamo inseguiti con un giogo sul collo, siamo esausti e non abbiamo alcun riposo.
6 Abbiamo teso la mano all'Egitto e all'Assiria, per saziarci di pane.
7 I nostri padri hanno peccato e non sono piú, e noi portiamo la punizione delle loro iniquità.
8 Schiavi dominano su di noi, nessuno può liberarci dalle loro mani.
9 Ci procuriamo il pane a rischio della nostra vita, davanti alla spada del deserto.
10 La nostra pelle si è riscaldata come un forno per l'ardore della fame.
11 Hanno violentato le donne in Sion, le vergini nelle città di Giuda.
12 I capi sono stati impiccati dalle loro mani, la persona dei vecchi non è stata rispettata.
13 I giovani sono stati messi a macinare, i ragazzi sono caduti sotto il carico delle legna.
14 I vecchi hanno smesso di radunarsi alla porta, i giovani hanno smesso di suonare i loro strumenti.
15 La gioia dei nostri cuori è venuta meno, la nostra danza si è mutata in lutto.
16 La corona è caduta dal nostro capo; guai a noi, perché abbiamo peccato!
17 Per questo si è ammalato il nostro cuore, per queste cose si sono oscurati i nostri occhi:
18 per il monte di Sion che è desolato, e vi scorazzano le volpi.
19 Ma tu, o Eterno, rimani per sempre, e il tuo trono di generazione in generazione.
20 Perché ci dimenticheresti per sempre e ci abbandoneresti per un lungo tempo?
21 Facci ritornare a te, o Eterno, e noi ritorneremo; ristabilisci i nostri giorni come In passato.
22 Ci hai forse interamente rigettati o sei tu grandemente adirato contro di noi?
1 Nel trentesimo anno, il cinque del quarto mese, avvenne che, mentre mi trovavo tra i deportati presso il fiume Kebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni da parte di DIO.
2 Il cinque del mese (era il quinto anno della cattività del re Jehoiakin),
3 la parola dell'Eterno fu espressamente rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzi, nel paese dei Caldei, presso il fiume Kebar; e là fu sopra di lui la mano dell'Eterno.
4 Mentre guardavo, ecco venire dal nord un vento di tempesta, una grossa nuvola con un fuoco che si avvolgeva su se stesso; intorno ad esso e dal mezzo di esso emanava un grande splendore come il colore di bronzo incandescente in mezzo al fuoco.
5 Dal suo mezzo appariva la sembianza di quattro esseri viventi; e questo era il loro aspetto: avevano la sembianza d'uomo.
6 Ognuno di essi aveva quattro facce e ognuno quattro ali.
7 Le loro gambe erano diritte e la pianta dei loro piedi era come la pianta del piede di un vitello, e sfavillavano come il bronzo lucidato.
8 Sui loro quattro lati, sotto le ali, avevano mani d'uomo; e tutti e quattro avevano le proprie facce e le proprie ali.
9 Le loro ali si toccavano l'una con l'altra; avanzando, non si voltavano, ma ciascuno andava diritto davanti a sé.
10 Quanto all'aspetto delle loro facce, avevano tutti la faccia di uomo, tutti e quattro la faccia di leone destra, tutti e quattro la faccia di bue a sinistra, e tutti e quattro la faccia di aquila.
11 Tali erano le loro facce. Le loro ali erano distese verso l'alto, ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il loro corpo.
12 Ciascuno andava diritto davanti a sé andavano ovunque lo spirito voleva andare e, andando, non si voltavano.
13 Quanto all'aspetto degli esseri viventi, essi sembravano come carboni ardenti, come fiaccole. Il fuoco si muoveva in mezzo agli esseri viventi; il fuoco era risplendente e dal fuoco si sprigionavano lampi.
14 Gli esseri viventi correvano avanti e indietro, sembravano come un fulmine.
15 Come guardavo gli esseri viventi, ecco una ruota in terra accanto agli esseri viventi con le loro quattro facce.
16 L'aspetto delle ruote e la loro fattura era come l'aspetto di colore del crisolito tutte e quattro si somigliavano. Il loro aspetto e la loro fattura era come quella di una ruota in mezzo a un'altra ruota.
17 Quando si muovevano, andavano verso una delle loro quattro direzioni e, andando, non si voltavano.
18 Quanto ai loro cerchi, erano alti e imponenti; e i cerchi di tutti e quattro erano pieni di occhi tutt'intorno.
19 Quando gli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e quando gli esseri viventi si alzavano da terra, si alzavano anche le ruote.
20 Dovunque lo spirito voleva andare, andavano anch'essi, perché là andava lo spirito; le ruote si alzavano con essi perché lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote.
21 Quando essi si muovevano, anche le ruote si muovevano; quando essi si fermavano, anch'esse Si fermavano, e quando essi si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano con essi, perché lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote.
22 Sopra le teste degli esseri viventi c'era la sembianza di un firmamento, simile al colore di un maestoso cristallo, disteso sopra le loro teste.
23 Sotto il firmamento si stendevano diritte le loro ali, l'una verso l'altra, ciascuno ne aveva due che coprivano un lato e due che coprivano l'altro lato del corpo.
24 Quando essi si muovevano, io sentivo il fragore delle loro ali, come il fragore delle grandi acque, come la voce dell'Onnipotente, il rumore di un gran tumulto, come lo strepito di un esercito; quando si fermavano, abbassavano le loro ali.
25 E si udiva un rumore dal di sopra del firmamento che era sopra le loro teste quando si fermavano, abbassavano le loro ali.
26 Al di sopra del firmamento che stava sopra le loro teste, c'era la sembianza di un trono che sembrava come una pietra di zaffiro, e su questa specie di trono, in alto su di esso, stava una figura dalle sembianze di uomo.
27 Da ciò che sembravano i suoi lombi, in su vidi pure come il colore di bronzo incandescente che sembrava come fuoco tutt'intorno dentro di esso; e da ciò che sembravano i suoi lombi in giú vidi qualcosa somigliante al fuoco e che emanava tutt'intorno un grande splendore.
28 Come l'aspetto dell'arcobaleno nella nuvola in un giorno di pioggia, cosí era l'aspetto di quello splendore che lo circondava. Questa era un'apparizione dell'immagine della gloria dell'Eterno. Quando la vidi, caddi sulla mia faccia e udii la voce di uno che parlava.
2 E mi disse: «Figlio d'uomo, alzati in piedi e io ti parlerò».
2 Mentre egli mi parlava, lo Spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi, e io udii colui che mi parlava.
3 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a nazioni ribelli che si sono ribellate contro di me, essi e i loro padri si sono rivoltati contro di me fino a questo giorno,
4 Quelli ai quali ti mando sono figli dalla faccia dura e dal cuore ostinato, e tu dirai loro: Cosí dice il Signore, l'Eterno
5 Sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare, perché sono una casa ribelle, sapranno tuttavia che c'è un profeta in mezzo a loro.
6 E tu, figlio d'uomo, non aver paura di loro e non aver paura delle loro parole, anche se ti trovi attorniato da ortiche e da spine e abiti in mezzo a scorpioni; non aver paura delle loro parole e non spaventarti di fronte a loro, perché sono una casa ribelle
7 Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare, perché sono ribelli.
8 E tu, figlio d'uomo, ascolta ciò che ti dico; non essere ribelle come questa casa ribelle; apri la bocca e mangia ciò che ti do».
9 Io guardai, ed ecco una mano tesa verso di me; ed ecco in essa vi era il rotolo di un libro.
10 Egli lo distese quindi davanti a me era scritto di dentro e di fuori e vi erano scritti lamenti, gemiti e guai.
3 Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, mangia ciò che tu trovi; mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele».
2 Cosí io apersi la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo.
3 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ciba il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo rotolo che ti do». Cosí io lo mangiai e fu nella mia bocca dolce come il miele.
4 Mi disse ancora: «Figlio d'uomo, va
5 perché non sei mandato a un popolo dal linguaggio oscuro e dalla lingua difficile, ma alla casa d'Israele,
6 non a molti popoli dal linguaggio oscuro e dalla lingua difficile, dei quali non comprendi le parole. Certamente se ti avessi mandato da loro, ti avrebbero ascoltato.
7 Ma la casa d'Israele non vorrà ascoltarti, perché non vogliono ascoltare me. Infatti tutta la casa d'Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato.
8 Ecco, io ho reso la tua faccia dura contro la loro faccia e ho reso la tua fronte dura contro la loro fronte.
9 Io ho reso la tua fronte come un diamante, piú dura della selce; non temerli, non aver paura di fronte a loro, perché sono una casa ribelle».
10 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che ti dirò e ascoltale con le tue orecchie.
11 E va
12 Quindi lo Spirito mi sollevò e udii dietro a me il suono di un grande fragore che diceva: «Benedetta sia la gloria dell'Eterno dalla sua dimora!».
13 Udii pure il rumore delle ali degli esseri viventi che battevano l'una contro l'altra, il rumore delle ruote accanto ad esse, e il suono di un grande fragore.
14 Cosí lo Spirito mi sollevò e mi portò via, e io andai pieno di amarezza nello sdegno del mio spirito; ma la mano dell'Eterno era forte su di me.
15 Giunsi quindi da quelli che erano in cattività a Tel-abib presso il fiume Kebara e mi fermai dove essi dimoravano e vi rimasi sette giorni in mezzo a loro, stordito.
16 Alla fine dei sette giorni avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
17 «Figlio d'uomo, io t'ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele quando udrai una parola dalla mia bocca, li avvertirai da parte mia.
18 Se io dico all'empio: "Certamente morirai" e tu non l'avverti e non parli per avvertire l'empio di abbandonare la sua via malvagia perché salvi la sua vita, quell'empio morirà nella sua iniquità, ma del suo sangue domanderò conto a te.
19 Ma se tu avverti l'empio, ed egli non si ritrae dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà nella sua iniquità, ma tu avrai salvato la tua anima.
20 Se poi un giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette iniquità, io gli metterò davanti un ostacolo ed egli morirà; poiché tu non l'hai avvertito egli morirà nel suo peccato, e le cose giuste da lui fatte non saranno piú ricordate, ma del suo sangue domanderò conto alla tua mano.
21 Se però tu avverti il giusto perché non pecchi e non pecca, egli certamente vivrà perché è stato avvertito, e tu avrai salvato la tua anima».
22 Là fu quindi su di me la mano dell'Eterno e mi disse: «Alzati, esci nella pianura e là io ti parlerò».
23 Cosí mi alzai e uscii nella pianura, ed ecco là stava la gloria dell'Eterno, come la gloria che avevo visto presso il fiume Kebar, e caddi sulla mia faccia.
24 Ma lo Spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e mi parlò e mi disse: «Va' chiuditi in casa tua.
25 Ed ecco, figlio d'uomo, a te metteranno addosso delle corde, con esse ti legheranno e cosí non potrai uscire in mezzo a loro.
26 Io farò aderire la tua lingua al palato e resterai muto, cosí non sarai piú per loro uno che li rimprovera, perché sono una casa ribelle,
27 Ma quando ti parlerò, ti aprirò la bocca e tu dirai loro: "Cosí dice il Signore, l'Eterno" Chi vuole ascoltare ascolti, e chi rifiuta di ascoltare rifiuti pure, perché sono una casa ribelle».
4 «Tu, figlio d'uomo, prenditi una tavoletta d'argilla, mettila davanti a te e disegnavi sopra una città, Gerusalemme;
2 cingila d'assedio, costruisci contro di essa una torre, innalza contro di essa terrapieni, metti contro di essa accampamenti e colloca tutt'intorno ad essa gli arieti.
3 Prenditi poi una piastra di ferro e mettila come un muro di ferro tra te e la città; volgi la tua faccia contro di essa ed essa sarà assediata, e tu la cingerai d'assedio. Questo sarà un segno per la casa d'Israele.
4 Coricati quindi sul fianco sinistro e deponi su di esso l'iniquità della casa d'Israele. Per il numero di giorni in cui rimarrai coricato su di esso, porterai la loro iniquità.
5 Io ho infatti deposto su di te gli anni della loro iniquità in base al numero dei giorni a in cui rimarrai coricato: trecentonovanta giorni. Tu porterai cosí l'iniquità della casa d'Israele.
6 Terminati questi, ti coricherai di nuovo sul tuo fianco destro e porterai l'iniquità della casa di Giuda per quaranta giorni. Ho deposto su di te un giorno per ogni anno.
7 Tu volgerai la tua faccia e il tuo braccio nudo verso l'assedio di Gerusalemme e profetizzerai contro di essa.
8 Ed ecco, ti metto addosso delle corde e tu non potrai voltarti da un fianco all'altro, finché tu non abbia compiuto i giorni del tuo assedio.
9 Prenditi anche frumento, orzo, fave, lenticchie, miglio e farro, mettili in un vaso e fattene del pane; ne mangerai durante tutti i giorni in cui rimarrai coricato sul tuo fianco, e cioè per trecentonovanta giorni.
10 Il cibo che mangerai sarà del peso di venti sicli per giorno; lo mangerai in particolari momenti, ogni giorno.
11 Berrai pure acqua razionata: un sesto di un hin; la berrai in particolari momenti ogni giorno.
12 Mangerai questo cibo in forma di focacce d'orzo, che cuocerai con escrementi umani sotto i loro occhi».
13 Poi l'Eterno disse: «Cosí i figli d'Israele mangeranno il loro pane contaminato in mezzo alle nazioni tra le quali io li disperderò».
14 Allora io dissi: «Ah, Signore, Eterno, ecco, io non mi sono mai contaminato; dalla mia fanciullezza fino ad ora non ho mai mangiato carne di bestia morta naturalmente o sbranata, e non mi è mai entrata in bocca alcuna carne impura».
15 Egli allora mi disse: «Ecco, io ti do sterco di bue invece di escrementi umani, sopra quello cuocerai il tuo pane».
16 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, io farò mancare il sostegno del pane in Gerusalemme; essi mangeranno il pane a peso e nell'afflizione e berranno l'acqua razionata nel terrore,
17 perché mancheranno di pane e acqua e si guarderanno l'un l'altro sgomenti, struggendosi nella loro iniquità».
5 «Tu, figlio d'uomo, prenditi una lama affilata e usala come un rasoio da barbiere, facendola passare sulla tua testa e sulla tua barba; poi prenderai una bilancia da pesare e dividerai i peli in tre parti.
2 Ne brucerai un terzo nel fuoco in mezzo alla città al termine dei giorni dell'assedio. Ne prenderai quindi un terzo e la colpirai intorno con la spada, e un terzo lo disperderai al vento, dietro ad essi io sguainerò la spada.
3 Prenderai pure un piccolo numero di peli e li legherai nei lembi della tua veste.
4 Di questi ne prenderai ancora alcuni e li getterai in mezzo al fuoco, e li brucerai nel fuoco; di là uscirà un fuoco contro tutta la casa d'Israele.
5 Cosí dice il Signore, l'Eterno: "Questa è Gerusalemme. Io l'avevo posta in mezzo alle nazioni e agli altri paesi che la circondavano.
6 Essa si è ribellata alle mie leggi per compiere empietà piú delle nazioni e ai miei statuti piú dei paesi che la circondano. Sí, essi hanno disprezzato le mie leggi e non hanno camminato secondo i miei statuti".
7 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: "Poiché voi siete stati piú insubordinati delle nazioni che vi circondano, non avete camminato secondo i miei statuti, non avete osservato le mie leggi e non avete neppur agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano",
8 cosí dice il Signore, l'Eterno: "Ecco, io, io stesso, sono contro di te ed eseguirò in mezzo a te i miei giudizi davanti alle nazioni;
9 e farò in mezzo a te ciò che non ho mai fatto e che non farò mai piú, a motivo di tutte le tue abominazioni.
10 Perciò in mezzo a te i padri mangeranno i loro figli e i figli mangeranno i loro padri eseguirò i miei giudizi su di te e disperderò a tutti i venti tutto ciò che rimarrà di te.
11 Perciò, com'è vero che io vivo dice il Signore, l'Eterno, perché tu hai contaminato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue abominazioni, ritirerò da te il mio favore, il mio occhio non avrà compassione e non userò alcuna pietà.
12 Una terza parte di te morirà di peste e sarà consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadrà di spada intorno a te e disperderò l'altra terza parte a tutti i venti, e sguainerò contro di essi la spada.
13 Cosí darò sfogo alla mia ira e soddisferò su di loro il mio furore e sarò pago. Allora essi sapranno che io, l'Eterno, ho parlato nella mia gelosia, quando sfogherò su di loro il mio furore.
14 Inoltre ti farò diventare una desolazione e un obbrobrio tra le nazioni che ti circondano, sotto gli occhi di tutti i passanti.
15 E questo sarà un obbrobrio, un oggetto di scherno, una lezione e un oggetto di stupore per le nazioni che ti circondano, quando eseguirò su di te i miei giudizi con ira, con furore e con indignati castighi. Io, l'Eterno, ho parlato.
16 Quando scaglierò contro di loro i terribili dardi della fame, apportatori di distruzione e che io manderò per distruggervi, aggraverò su di voi la fame e vi toglierò il sostegno del pane,
17 Cosí manderò contro di voi la fame e belve malefiche che ti priveranno di figli. Peste e massacro passeranno in mezzo a te e farò venire su di te la spada. Io, l'Eterno, ho parlato"».
6 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso i monti d'Israele e profetizza contro di essi
3 e di': "I monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, l'Eterno. Cosí dice il Signore, l'Eterno, ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Ecco, io farò venire su di voi la spada e distruggerò i vostri alti luoghi.
4 I vostri altari saranno desolati e i vostri altari per l'incenso, saranno infranti, e farò cadere i vostri uccisi davanti ai vostri idoli.
5 Stenderò i cadaveri dei figli d'Israele davanti ai loro idoli e spargerò le vostre ossa attorno ai vostri altari.
6 In tutti i vostri luoghi abitati le città saranno devastate e gli alti luoghi desolati, affinché i vostri altari siano devastati e desolati, i vostri idoli siano infranti e fatti scomparire, i vostri altari siano distrutti e le vostre opere siano spazzate via.
7 I morti cadranno in mezzo a voi e voi riconoscerete che io sono l'Eterno.
8 Tuttavia vi lascerò un residuo, poiché avrete alcuni che scamperanno dalla spada fra le nazioni, quando sarete dispersi in vari paesi.
9 E i vostri scampati si ricorderanno di me fra le nazioni dove saranno condotti in cattività, perché sono stato fiaccato per il loro cuore adultero che si è allontanato da me e per i loro occhi che si prostituiscono dietro i loro idoli. Proveranno disgusto per se stessi per le malvagità da loro commesse in tutte le loro abominazioni.
10 Allora riconosceranno che io sono l'Eterno e che non invano ho parlato di fare loro questo male.
11 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Batti le mani, pesta i piedi e di Ahimè, per tutte le malvagie abominazioni della casa d'Israele, perché cadranno di spada, di fame e di peste.
12 Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada e chi è rimasto ed è assediato perirà di fame; cosí sfogherò il mio furore su di loro.
13 Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, quando i loro uccisi cadranno in mezzo ai loro idoli, attorno ai loro altari, sopra ogni alto colle, su tutte le sommità dei monti, sotto ogni albero verdeggiante, sotto ogni quercia frondosa, ovunque offrivano profumi odorosi a tutti i loro idoli.
14 Cosí stenderò contro di loro la mia mano e renderò il paese desolato, sí, piú desolato del deserto di Diblah, in tutti i loro luoghi abitati; allora riconosceranno che io sono l'Eterno"».
7 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
2 «E tu, figlio d'uomo, cosí dice il Signore, l'Eterno, al paese d'Israele: La fine! E' giunta la fine sulle quattro estremità del paese.
3 Ora ti sovrasta la fine e io manderò contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo le tue vie e ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
4 Il mio occhio non ti risparmierà e non avrò pietà, ma ti farò ricadere addosso le tue vie, e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; allora riconoscerete che io sono l'Eterno».
5 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Una calamità, una calamità senza precedenti, ecco è venuta.
6 La fine è giunta, la fine è giunta. Si è destata per te; ecco, è giunta.
7 E' giunta su di te la rovina, o abitante del paese. Il tempo è arrivato è vicino il giorno dei guai e non di grida di gioia sui monti.
8 Ora, tra poco, verserò il mio furore su di te e sfogherò su di te la mia ira, ti giudicherò secondo le tue vie e ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
9 Il mio occhio non ti risparmierà e non avrò pietà, ma ti farò ricadere addosso le tue vie e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; allora riconoscerete che io sono l'Eterno che colpisce.
10 Ecco il giorno, eccolo giunto. E' arrivata la rovina. La verga è fiorita, l'orgoglio è sbocciato.
11 La violenza è cresciuta come verga di empietà. Non rimarrà nessuno di essi, nessuno della loro moltitudine, nessuno di essi; non ci sarà alcun lamento per loro.
12 Il tempo è arrivato, il giorno si avvicina. Chi compra non si rallegri, chi vende non si addolori, perché un'ira ardente sovrasta su tutta la loro moltitudine.
13 Poiché chi vende non tornerà in possesso di ciò che ha venduto, anche se rimarrà ancora in vita, perché la visione riguarda tutta la sua moltitudine e non sarà revocata, e nessuno potrà preservare la propria vita, vivendo nell'iniquità.
14 Hanno suonato la tromba, e tutti sono pronti, ma nessuno va alla battaglia, perché l'ardore della mia ira è contro tutta la loro moltitudine.
15 Di fuori la spada, di dentro la peste e la fame. Chi è nei campi morirà per la spada, chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste.
16 Ma i loro fuggiaschi che riusciranno a mettersi in salvo staranno su per i monti come le colombe della valle, tutti gemendo ciascuno per la propria iniquità.
17 Tutte le mani diverranno fiacche e tutte le ginocchia saranno deboli come acqua.
18 Si vestiranno di sacco e lo spavento li coprirà, la vergogna sarà su tutti i volti e la calvizie su tutte le loro teste.
19 Getteranno il loro argento per le strade e il loro oro diventerà un'immondezza. Il loro argento e il loro oro non li potranno salvare nel giorno del furore dell'Eterno non potranno saziare la loro anima né riempire il loro ventre, perché la loro iniquità è divenuta una causa d'intoppo.
20 Hanno fatto della bellezza dei loro ornamenti un motivo di orgoglio, ne hanno fatto immagini delle loro abominazioni e i loro idoli esecrandi. Per questo li renderò per loro un'immondezza,
21 e li darò come preda nelle mani degli stranieri e come bottino agli empi della terra che lo profaneranno.
22 Distoglierò da loro la mia faccia ed essi profaneranno il mio luogo segreto; vi entreranno uomini violenti e lo profaneranno.
23 Prepara una catena, perché il paese è pieno di delitti di sangue e la città è piena di violenza.
24 Farò venire le nazioni malvagie che s'impadroniranno delle loro case; farò venir meno la superbia dei potenti e i loro luoghi sacri saranno profanati.
25 La distruzione giunge. Essi cercheranno la pace, ma non vi sarà.
26 Verrà calamità su calamità, e ci saranno cattive notizie dietro cattive notizie. Allora chiederanno una visione a un profeta, ma la legge verrà meno al sacerdote e il consiglio agli anziani.
27 Il re sarà in lutto, il principe si vestirà di desolazione e le mani del popolo del paese saranno prese da spavento. Io li tratterò secondo la loro condotta e li giudicherò secondo i loro giudizi; allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
8 Nel sesto anno, nel sesto mese, il cinque del mese, avvenne che mentre ero seduto in casa mia e gli anziani di Giuda stavano seduti di fronte a me, la mano del Signore, l'Eterno, cadde in quel luogo su di me.
2 Io guardai, ed ecco una figura di uomo dall'aspetto di fuoco; da ciò che sembravano i suoi lombi, in giú pareva di fuoco, e da ciò che sembravano i suoi lombi in su pareva splendente come il colore di bronzo incandescente,
3 Egli stese una forma di mano e mi afferrò per una ciocca dei miei capelli, e lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi trasportò in visioni di DIO a Gerusalemme, all'ingresso della porta interna che guarda a nord, dove era posto l'idolo della gelosia, che provoca a gelosia.
4 Ed ecco, là era la gloria del DIO d'Israele, simile alla visione che avevo visto nella pianura.
5 Quindi egli mi disse: «Figlio d'uomo, alza ora i tuoi occhi verso il nord». Cosí alzai i miei occhi verso il nord, ed ecco, a nord della porta dell'altare, proprio all'ingresso, c'era l'idolo della gelosia.
6 Ed egli mi disse: «Figlio d'uomo, vedi ciò che fanno costoro, le grandi abominazioni che qui commette la casa d'Israele e che mi fanno allontanare dal mio santuario? Ma tu vedrai abominazioni ancora piú grandi».
7 Cosí egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nella parete.
8 Allora mi disse: «Figlio d'uomo, fa' un foro nella parete». Cosí feci un foro nella parete, ed ecco un'apertura.
9 Egli mi disse: «Entra e guarda le malvagie abominazioni che costoro commettono qui».
10 Cosí entrai a guardare, ed ecco ogni sorta di rettili e di bestie abominevoli e tutti gl'idoli della casa d'Israele, intagliati tutt'intorno sulla parete.
11 E davanti ad essi stavano settanta uomini fra gli anziani della casa d'Israele, in mezzo ai quali era Jaazaniah, figlio di Shafan, ciascuno con il suo turibolo in mano, dal quale saliva una densa nuvola d'incenso.
12 Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, hai visto ciò che gli anziani della casa d'Israele fanno nell'oscurità, ciascuno nella camera delle sue immagini? Infatti dicono: "L'Eterno non ci vede, l'Eterno ha abbandonato il paese.
13 Poi mi disse: «Tu vedrai abominazioni ancora piú grandi che commettono».
14 Allora mi condusse all'ingresso della porta della casa dell'Eterno, che è verso il nord; ed ecco, là sedevano donne che piangevano Tammuz.
15 Quindi mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? Tu vedrai abominazioni ancora piú grandi di queste».
16 Allora mi condusse nel cortile interno della casa dell'Eterno; ed ecco, all'ingresso del tempio, dell'Eterno, fra il portico e l'altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio dell'Eterno e la faccia rivolta a est, che adoravano il sole a est.
17 Poi mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? E' forse piccola cosa per la casa di Giuda commettere le abominazioni che commette qui? Essi infatti hanno riempito il paese di violenza e mi hanno ripetutamente provocato ad ira. Ed ecco, si portano il ramo al naso.
18 Perciò anch'io agirò con furore; il mio occhio non avrà compassione e non userò alcuna pietà. Anche se faranno pervenire alte grida ai miei orecchi, non li ascolterò».
9 Poi gridò ad alta voce ai miei orecchi, dicendo: «Fate avvicinare quelli che devono punire la città, ognuno con la sua arma di distruzione in mano».
2 Ed ecco venire dalla direzione della porta superiore che guarda a nord sei uomini, ognuno con la sua arma di sterminio in mano. In mezzo a loro stava un uomo vestito di lino, che aveva un calamaio di corno da scriba, al fianco. Appena giunti, si fermarono presso l'altare di bronzo.
3 Allora la gloria del DIO d'Israele, si alzò dal cherubino, sul quale stava, andando verso la soglia del tempio. Egli chiamò l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio di corno da scriba al fianco,
4 e l'Eterno disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono nel suo mezzo».
5 E agli altri disse, in modo che io sentissi: «Passate per la città dietro di lui e colpite; il vostro occhio non abbia compassione e non usate alcuna pietà.
6 Uccidete fino allo sterminio vecchi giovani, vergini, bambini e donne, ma non avvicinatevi ad alcuno su cui ci sia il segno; incominciate dal mio santuario». Cosí essi incominciarono dagli anziani, che erano davanti al tempio.
7 Quindi disse loro: «Contaminate il tempio e riempite di uccisi i cortili. Uscite!». Essi allora uscirono e fecero strage nella città.
8 Mentre essi facevano strage ed io ero rimasto solo, caddi sulla mia faccia e gridai, dicendo: «Ah, Signore, Eterno, distruggerai tu tutto il residuo d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?».
9 Egli mi rispose: «L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è estremamente grande; il paese è pieno di sangue e la città è piena di depravazione. Infatti dicono: "L'Eterno ha abbandonato il paese, l'Eterno non vede".
10 Perciò anche il mio occhio non avrà compassione e non userò alcuna pietà, ma farò ricadere sul loro capo la loro condotta».
11 Ed ecco l'uomo vestito di lino, che aveva un calamaio di corno da scriba al fianco, fece il suo rapporto, dicendo: «Ho fatto come mi hai comandato».
10 Io guardavo ed ecco, sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini, appariva sopra di essi come una pietra di zaffiro che somigliava nella forma a un trono.
2 L'Eterno parlò quindi all'uomo vestito di lino e disse: «Va' fra le ruote sotto il cherubino, riempiti le mani di carboni ardenti che sono fra i cherubini e spargili sulla città». Ed egli vi andò mentre io guardavo.
3 Quando l'uomo entrò, i cherubini stavano sulla destra del tempio e la nuvola riempiva il cortile interno.
4 Quindi la gloria dell'Eterno si alzò sopra il cherubino muovendo verso la soglia del tempio; allora il tempio fu ripieno della nuvola e il cortile fu ripieno dello splendore della gloria dell'Eterno.
5 Il rumore delle ali dei cherubini fu udito fin nel cortile esterno, come la voce di Dio onnipotente quando parla.
6 Ora, quando l'Eterno ebbe comandato all'uomo vestito di lino, dicendo: «Prendi il fuoco fra le ruote che sono tra i cherubini», egli andò a fermarsi vicino a una ruota.
7 Allora un cherubino stese la mano fra i cherubini verso il fuoco che era fra i cherubini, ne prese e lo mise nelle mani dell'uomo vestito di lino, che lo ricevette ed uscí.
8 Ora i cherubini sembravano avere la forma di una mano d'uomo sotto alle ali.
9 Guardai ancora ed ecco, a fianco dei cherubini vi erano quattro ruote, una ruota a fianco di ogni cherubino e un'altra ruota per ogni altro cherubino; le ruote avevano l'aspetto di una pietra di topazio.
10 Sembravano avere tutt'e quattro la medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all'altra.
11 Quando si muovevano, andavano verso una delle loro quattro direzioni e andando non si voltavano, ma seguivano la direzione verso la quale la testa era rivolta e, andando, non si voltavano.
12 Tutto il loro corpo, il loro dorso, le loro mani, le loro ali e le ruote, erano pieni di occhi tutt'intorno, sí, le ruote stesse che i quattro avevano.
13 Io udii che le ruote erano chiamate "Turbine".
14 Ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era faccia di cherubino, la seconda faccia era faccia d'uomo, la terza faccia di leone, la quarta faccia di aquila.
15 Poi i cherubini si alzarono. Essi erano gli stessi esseri viventi che avevo visto presso il fiume Kebar.
16 Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote si muovevano al loro fianco e, quando i cherubini spiegavano le ali per alzarsi da terra, le ruote non si allontanavano dal loro fianco.
17 Quando essi si fermavano, si fermavano anch'esse; quando essi si alzavano, si alzavano anch'esse con loro, perché lo spirito degli esseri viventi era in esse.
18 La gloria dell'Eterno si allontanò quindi dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini.
19 Poi i cherubini spiegarono le loro ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; mentre si allontanavano anche le ruote erano accanto a loro. Si fermarono quindi all'ingresso della porta che guarda a est della casa dell'Eterno, mentre la gloria del DIO d'Israele, stava in alto su di loro.
20 Erano gli stessi esseri viventi che avevo visto sotto il DIO d'Israele presso il fiume Kebara e riconobbi che erano cherubini.
21 Ognuno di loro aveva quattro facce, ognuno quattro ali, e sotto le loro ali appariva la forma di mani d'uomo.
22 Quanto all'aspetto delle loro facce, erano le stesse facce che avevo visto presso il fiume Kebar; erano le stesse loro sembianze e gli stessi cherubini. Ognuno andava diritto davanti a sé.
11 Poi lo Spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale della casa dell'Eterno che guarda a est; ed ecco, all'Ingresso della porta c'Erano venticinque uomini, tra i quali vidi Jaazaniah, figlio di Azzur, e Pelatiah, figlio di Benaiah, capi del popolo.
2 Egli mi disse: «figlio d'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno cattivi consigli in questa città.
3 Essi dicono: "Il tempo non è vicino. Edifichiamo case! Questa città è la pentola e noi siamo la carne".
4 Perciò profetizza contro di loro, profetizza, figlio d'uomo».
5 Quindi lo Spirito dell'Eterno cadde su di me e mi disse: «Di Cosí dice l'Eterno: Voi dite cosí, o casa d'Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente.
6 Voi avete moltiplicato quelli da voi trafitti a morte in questa città e avete riempito di uccisi le sue strade».
7 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «I vostri uccisi che avete ammucchiato in mezzo ad essa sono la carne e questa città è la pentola, ma io vi farò uscire dal suo mezzo.
8 Voi avete paura della spada, e io farò venire su di voi la spada», dice il Signore, l'Eterno.
9 «Io vi farò uscire dal suo mezzo, vi darò in mano di stranieri ed eseguirò su di voi i miei giudizi.
10 Voi cadrete di spada, vi giudicherò sui confini d'Israele; allora riconoscerete, che io sono l'Eterno.
11 Questa città non sarà per voi una pentola e voi non sarete la carne nel suo mezzo; io vi giudicherò sui confini d'Israele.
12 Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, perché non avete camminato nei miei statuti né avete eseguito le mie leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano».
13 Or avvenne che, mentre io profetizzavo, Pelatiah, figlio di Benaiah, morí. Allora mi gettai con la faccia a terra e gridai ad alta voce, dicendo: «Ah, Signore, Eterno, vuoi distruggere completamente il residuo d'Israele?».
14 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
15 «Figlio d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi stessi parenti, quelli con te redenti e tutta la casa d'Israele sono coloro ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: Allontanatevi pure dall'Eterno; questo paese ci è stato dato in eredità.
16 Perciò di Cosí dice il Signore, l'Eterno: Benché io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi in paesi stranieri, io sarò per loro per un po' di tempo un santuario nei paesi dove sono andati.
17 Perciò di Cosí dice il Signore, l'Eterno: Vi raccoglierò fra i popoli, vi radunerò dai paesi in cui siete stati dispersi e vi darò la terra d'Israele.
18 Essi vi ritorneranno e toglieranno via tutte le sue cose esecrande e tutte le sue abominazioni.
19 E io darò loro un altro cuore e metterò dentro di loro un nuovo spirito toglierò via dalla loro carne il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne,
20 perché camminino nei miei statuti e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; allora essi saranno il mio popolo e io sarò il loro DIO.
21 Ma quanto a quelli il cui cuore esegue le loro cose esecrande e le loro abominazioni, farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno.
22 Poi i cherubini spiegarono le loro ali e le ruote si mossero accanto a loro, e la gloria del DIO d'Israele stava in alto su di loro.
23 La gloria dell'Eterno si alzò dal mezzo della città e si fermò sul monte che è ad est della città.
24 Quindi lo Spirito mi sollevò e mi trasportò in Calde fra quelli che erano in cattività, in una visione per lo Spirito di DIO, e la visione che avevo visto scomparve davanti a me levandosi in alto;
25 e io riferii a quelli che erano in cattività tutte le cose che l'Eterno mi aveva fatto vedere.
12 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
2 «Figlio d'uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle, che hanno occhi per vedere ma non vedono, orecchi per udire ma non odono, perché sono una casa ribelle,
3 Perciò, figlio d'uomo, preparati un bagaglio da esule e va' in esilio di giorno sotto i loro occhi. Tu partirai per l'esilio dal luogo dove stai a un altro luogo sotto i loro occhi; forse si renderanno conto che sono una casa ribelle.
4 Porterai dunque fuori di giorno, sotto i loro occhi, il tuo bagaglio, come il bagaglio di uno che va in esilio; poi alla sera uscirai sotto i loro occhi, come quelli che vanno in esilio.
5 Fa' un foro nella parete sotto i loro occhi e attraverso questo porta fuori il tuo bagaglio.
6 Lo porterai sulle spalle sotto i loro occhi, lo porterai fuori al buio; ti coprirai la faccia per non vedere la terra, perché ho fatto di te un segno per la casa d'Israele»,
7 Io feci esattamente come mi era stato comandato: di giorno portai fuori il mio bagaglio, come il bagaglio di uno che va in esilio e alla sera feci un foro nella parete con le mani; quando fu buio portai fuori il bagaglio e me lo misi sulle spalle sotto i loro occhi.
8 Al mattino la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
9 «Figlio d'uomo, non ti ha chiesto la casa d'Israele, questa casa ribelle: "che cosa fai?"
10 Di' loro: Cosí dice il Signore, l'Eterno: "Questo oracolo riguarda il principe che è in Gerusalemme e tutta la casa d'Israele che vi abita".
11 Di' Io sono un segno per voi, come ho fatto io, cosí sarà fatto a loro: essi andranno in esilio, in cattività.
12 Il principe che è in mezzo a loro porterà il suo bagaglio sulle spalle al buio e uscirà; faranno un foro nella parete per farlo uscire attraverso di esso, egli si coprirà la faccia per non vedere con i suoi occhi la terra.
13 Ma io stenderò la mia rete su di lui ed egli sarà preso nel mio laccio, lo condurrò quindi a Babilonia, nel paese dei Caldei, egli però non la vedrà e là morirà.
14 Disperderò a tutti i venti quelli che gli stanno intorno per aiutarlo e tutte le sue truppe, e snuderò la spada dietro a loro.
15 Allora riconosceranno che io sono l'Eterno quando li avrò disseminati tra le nazioni e dispersi nei vari paesi.
16 Ma ne risparmierò un piccolo numero dalla spada, dalla fame e dalla peste, affinché raccontino tutte le loro abominazioni tra le nazioni dove andranno; allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
17 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
18 «Figlio d'uomo, mangia il tuo pane con tremore e bevi la tua acqua con trepidazione e con ansietà.
19 Dirai quindi al popolo del paese: Cosí dice il Signore, l'Eterno, agli abitanti di Gerusalemme, nella terra d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'afflizione e berranno la loro acqua nel terrore, perché il loro paese sarà spogliato di tutto ciò che contiene per la malvagità di tutti quelli che l'abitano.
20 Le città abitate saranno distrutte e il paese sarà desolato; cosí riconoscerete che io sono l'Eterno».
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