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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
2 Cronache 26

Uzzia, re di Giuda; prosperità e potenza

26 (A)Allora tutto il popolo di Giuda prese Uzzia, che aveva sedici anni, e lo fece re al posto di Amasia suo padre. Egli ricostruì Elot[a] e la riconquistò a Giuda, dopo che il re si fu addormentato con i suoi padri.

Uzzia aveva sedici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantadue anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iecolia ed era di Gerusalemme.

Egli fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, interamente come aveva fatto Amasia suo padre. Si diede con diligenza a cercare Dio mentre visse Zaccaria, che aveva l’intelligenza delle visioni di Dio; e finché cercò il Signore, Dio lo fece prosperare.

Egli uscì e mosse guerra ai Filistei, abbatté le mura di Gat, le mura di Iabne e le mura di Asdod e costruì delle città nel territorio di Asdod e in quello dei Filistei. E Dio gli diede aiuto contro i Filistei, contro gli Arabi che abitavano a Gur-Baal e contro i Maoniti. Gli Ammoniti pagavano un tributo a Uzzia, e la sua fama si sparse sino ai confini dell’Egitto, perché era diventato potentissimo. Uzzia costruì pure delle torri a Gerusalemme, sulla porta dell’Angolo, sulla porta della Valle e sulla Svolta, e le fortificò. 10 Costruì delle torri nel deserto e scavò molte cisterne, perché possedeva una grande quantità di bestiame; ne scavò pure nella parte bassa del paese e nella pianura. Aveva dei lavoranti e viticultori per i monti e nelle terre fruttifere, perché amava l’agricoltura. 11 Uzzia aveva inoltre un esercito di combattenti che andava alla guerra per schiere, composte secondo il numero del censimento fattone dal segretario Ieiel e dal commissario Maaseia, e messe sotto il comando di Anania, uno dei generali del re. 12 Il numero totale dei capi delle case patriarcali, degli uomini forti e valorosi, era di duemilaseicento. 13 Essi avevano al loro comando un esercito di trecentosettemilacinquecento combattenti, preparati a entrare in guerra con gran valore, per sostenere il re contro il nemico. 14 Uzzia fornì a tutto l’esercito scudi, lance, elmi, corazze, archi e fionde per scagliare sassi. 15 Fece fare, a Gerusalemme, delle macchine inventate da esperti per collocarle sulle torri e sugli angoli, per scagliare saette e grosse pietre. La sua fama raggiunse paesi lontani, perché egli fu meravigliosamente soccorso, finché divenne potente.

Peccato e castigo di Uzzia

16 (B)Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì, ed egli commise un’infedeltà contro il Signore, il suo Dio, entrando nel tempio del Signore per bruciare dell’incenso sull’altare dei profumi. 17 Ma il sacerdote Azaria entrò dopo di lui con ottanta sacerdoti del Signore, uomini coraggiosi, 18 i quali si opposero al re Uzzia e gli dissero: «Non spetta a te, Uzzia, offrire incenso al Signore, ma ai sacerdoti, figli di Aaronne, che sono consacrati per offrire i profumi! Esci dal santuario, poiché tu hai commesso un’infedeltà! E questo non ti tornerà a gloria davanti a Dio, al Signore». 19 Allora Uzzia, che teneva in mano un turibolo per offrire l’incenso, si adirò. E mentre si adirava contro i sacerdoti, la lebbra gli scoppiò sulla fronte, in presenza dei sacerdoti, nella casa del Signore, presso l’altare dei profumi. 20 Il sommo sacerdote Azaria e tutti gli altri sacerdoti lo guardarono, ed ecco che aveva la lebbra sulla fronte; e lo fecero uscire in fretta, ed egli stesso si affrettò ad andarsene fuori, perché il Signore lo aveva colpito. 21 Il re Uzzia fu lebbroso fino al giorno della sua morte e rimase nell’infermeria come lebbroso, perché era escluso dalla casa del Signore; e Iotan, suo figlio, era a capo della casa reale e rendeva giustizia al popolo del paese.

22 Il rimanente delle azioni di Uzzia, le prime e le ultime, è stato scritto dal profeta Isaia, figlio di Amots.

23 Uzzia si addormentò con i suoi padri e fu sepolto con i suoi padri nel campo delle tombe dei re, perché si diceva: «È lebbroso». E Iotam, suo figlio, regnò al suo posto.

Apocalisse 13

La bestia che sale dal mare

13 (A)Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi[a].

La bestia che io vidi era simile a un leopardo; i suoi piedi erano come quelli dell’orso e la sua bocca come quella del leone. Il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e una grande autorità. Una delle sue teste sembrò ferita a morte[b], ma la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia. E adorarono il dragone perché aveva dato il potere[c] alla bestia, e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? e chi può combattere contro di lei?» E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire[d] per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. Le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli, e le fu dato di avere autorità sopra ogni tribù, popolo[e], lingua e nazione. L’adoreranno tutti gli abitanti della terra il cui nome non è scritto[f] fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato.

Se uno ha orecchi, ascolti. 10 Se uno deve andare in prigionia[g], andrà in prigionia; se uno dev’essere ucciso con la spada[h], bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei santi.

La bestia che sale dalla terra

11 (B)Poi vidi un’altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone.

12 Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata guarita. 13 E operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. 14 E seduceva gli abitanti della terra con i prodigi che le fu concesso di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di erigere un’immagine della bestia che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita. 15 Le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia affinché l’immagine potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l’immagine della bestia. 16 Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. 17 Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero[i] che corrisponde al suo nome.

18 Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei.

Zaccaria 9

Minacce per i popoli; promesse per Israele

(A)Oracolo. La parola del Signore va contro il paese di Adrac e si ferma sopra Damasco; poiché il Signore ha l’occhio su tutti gli uomini e su tutte le tribù d’Israele.

Essa si ferma pure sopra Camat, ai confini di Damasco, su Tiro e Sidone, perché sono così sagge!

Tiro si è costruita una fortezza, ha ammassato argento come polvere e oro come fango di strada.

Ecco, il Signore s’impadronirà di essa, getterà la sua potenza nel mare ed essa sarà consumata dal fuoco.

Ascalon lo vedrà e avrà paura; anche Gaza, e si torcerà dal gran dolore, e così Ecron, perché la sua speranza sarà delusa. Gaza non avrà più re e Ascalon non sarà più abitata.

Dei bastardi abiteranno in Asdod, e io annienterò l’orgoglio dei Filistei.

Toglierò il sangue dalla bocca del Filisteo e le abominazioni dai suoi denti; anche lui sarà un residuo per il nostro Dio, sarà come un capo in Giuda, ed Ecron come il Gebuseo.

Io mi accamperò attorno alla mia casa per difenderla da ogni esercito, da chi va e chi viene; nessun esattore di tributi passerà più da loro, perché ora ho visto con i miei occhi.

(B)Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme! Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile, in groppa a un asino, sopra un puledro, il piccolo dell’asina[a].

10 Io farò sparire i carri da Efraim, i cavalli da Gerusalemme e gli archi di guerra saranno distrutti. Egli parlerà di pace alle nazioni, il suo dominio si estenderà da un mare all’altro e dal fiume sino alle estremità della terra.

11 Per te, Israele, a motivo del sangue del tuo patto, io libererò i tuoi prigionieri dalla fossa senz’acqua.

12 Tornate alla fortezza, o voi prigionieri della speranza! Anche oggi io ti dichiaro: «Ti renderò il doppio».

13 (C)Poiché io piego Giuda come un arco, armo l’arco con Efraim ed ecciterò i tuoi figli, o Sion, contro i tuoi figli, o Iavan, e ti renderò simile alla spada di un eroe.

14 Il Signore apparirà sopra di loro, e la sua freccia partirà come il lampo. Il Signore, Dio, suonerà la tromba e procederà con l’uragano del sud.

15 Il Signore degli eserciti li proteggerà; essi mangeranno, calpesteranno pietre da fionda, berranno, tumulteranno come il vino, saranno pieni come coppe per offerte, come gli angoli dell’altare.

16 Il Signore, il loro Dio, li salverà in quel giorno, come il gregge del suo popolo; perché saranno come pietre di un diadema, che rifulgeranno sulla sua terra.

17 Poiché, come sarà buono, come sarà bello! Il grano farà crescere i giovani e il mosto le vergini.

Giovanni 12

Maria di Betania unge i piedi di Gesù

12 (A)Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov’era Lazzaro [, colui che era morto e] che egli[a] aveva risuscitato dai morti. Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. Allora Maria, presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell’olio. Ma Giuda Iscariota, [figlio di Simone,] uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto quest’olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?» Diceva così non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro, e tenendo la borsa ne portava via quello che vi si metteva dentro. Gesù dunque disse: «Lasciala stare; ella lo ha conservato per il giorno della mia sepoltura[b]. Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me, non mi avete sempre».

Una gran folla di Giudei seppe dunque che egli era lì; e ci andarono non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10 Ma i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, 11 perché a causa sua molti Giudei andavano e credevano in Gesù.

Ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme

12 (B)Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore[c], il re d’Israele!» 14 Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:

15 «Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, montato sopra un puledro d’asina!»[d]

16 I suoi discepoli non compresero subito queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui e che essi gliele avevano fatte.

17 La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e lo aveva risuscitato dai morti, ne rendeva testimonianza. 18 Per questo la folla gli andò incontro, perché avevano udito che egli aveva fatto quel segno. 19 Perciò i farisei dicevano tra di loro: «Vedete che non guadagnate nulla? Ecco, il mondo gli corre dietro!»

Alcuni Greci desiderano vedere Gesù

20 (C)Ora tra quelli che salivano alla festa per adorare c’erano alcuni Greci. 21 Questi dunque, avvicinatisi a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, gli fecero questa richiesta: «Signore, vorremmo vedere Gesù». 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea; e [a loro volta] Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù.

Gesù annuncia la sua crocifissione

23 (D)Gesù rispose loro, dicendo: «L’ora è venuta, che il Figlio dell’uomo deve essere glorificato. 24 In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita la perde[e], e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà in vita eterna. 26 Se uno mi serve, mi segua, e là dove sono io sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà. 27 Ora l’animo mio è turbato[f]; e che dirò? Padre, salvami da quest’ora[g]? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest’ora. 28 Padre, glorifica il tuo nome!» Allora venne una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò di nuovo!»

29 Perciò la folla che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Gli ha parlato un angelo».

30 Gesù disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; 32 e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me». 33 Così diceva per indicare di qual morte doveva morire. 34 La folla quindi[h] gli rispose: «Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno; come mai dunque tu dici che il Figlio dell’uomo dev’essere innalzato? Chi è questo Figlio dell’uomo?» 35 Gesù dunque disse loro: «La luce è ancora per poco tempo tra di voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. 36 Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce». Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro.

37 (E)Sebbene avesse fatto tanti segni in loro presenza, non credevano in lui, 38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia:

«Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? A chi è stato rivelato il braccio del Signore?»[i]

39 Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia:

40 «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito i loro cuori, affinché non vedano con gli occhi, non comprendano con il cuore, non si convertano e io non li guarisca»[j].

41 Queste cose disse Isaia, perché vide[k] la gloria di lui e di lui parlò.

42 Ciò nonostante molti, anche tra i capi, credettero in lui; ma a causa dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; 43 perché amarono la gloria degli uomini più della gloria di Dio.

44 Ma Gesù ad alta voce esclamò: «Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato; 45 e chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46 Io son venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 47 Se uno ode le mie parole e non le osserva[l], io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. 48 Chi mi respinge e non riceve le mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno. 49 Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare; 50 e so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre me le ha dette».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra