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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
2 Cronache 27-28

Iotam, re di Giuda

27 (A)Iotam aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusa, figlia di Sadoc.

Egli fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, interamente come aveva fatto Uzzia suo padre; soltanto non entrò nel tempio del Signore, ma il popolo continuava a corrompersi.

Egli costruì la porta superiore della casa del Signore e fece molti lavori sulle mura di Ofel. Costruì anche delle città nella regione montuosa di Giuda e dei castelli e delle torri nelle foreste.

Egli mosse guerra al re dei figli di Ammon e vinse gli Ammoniti. I figli di Ammon gli diedero quell’anno cento talenti d’argento, diecimila cori di grano e diecimila d’orzo; e altrettanto gli pagarono il secondo e il terzo anno. Così Iotam divenne potente, perché camminò con costanza davanti al Signore, suo Dio.

Il rimanente delle azioni di Iotam, tutte le sue guerre e le sue imprese si trovano scritte nel libro dei re d’Israele e di Giuda. Aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme.

Iotam si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. E Acaz, suo figlio, regnò al suo posto.

Acaz, re di Giuda; idolatria e disastri

28 (B)Acaz aveva vent’anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme. Egli non fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, come aveva fatto Davide suo padre, ma seguì la via dei re d’Israele e fece perfino delle immagini di metallo fuso per i Baal. Bruciò dei profumi nella valle di Ben-Innom e fece passare per il fuoco i suoi figli, seguendo le pratiche abominevoli delle nazioni che il Signore aveva scacciate davanti ai figli d’Israele. Offriva sacrifici e incenso sugli alti luoghi, sulle colline e sotto ogni albero verdeggiante.

Perciò il Signore, il suo Dio, lo diede nelle mani del re di Siria; i Siri lo sconfissero e gli presero un gran numero di prigionieri che deportarono a Damasco. E fu anche dato in mano del re d’Israele, che gli inflisse una grande sconfitta. Infatti Peca, figlio di Remalia, uccise in un giorno, in Giuda, centoventimila uomini, tutta gente valorosa, perché avevano abbandonato il Signore, Dio dei loro padri. Zicri, un prode di Efraim, uccise Maaseia, figlio del re, Azricam, maggiordomo del palazzo reale, ed Elcana, che teneva il secondo posto dopo il re. I figli d’Israele condussero via dai loro fratelli duecentomila prigionieri, fra donne, figli e figlie; e ne ricavarono pure un grande bottino, che portarono a Samaria.

Là c’era un profeta del Signore, di nome Oded. Egli uscì incontro all’esercito che tornava a Samaria e disse loro: «Ecco, il Signore, Dio dei vostri padri, nella sua ira contro Giuda, ve li ha dati nelle mani; e voi li avete uccisi con tal furore, che è giunto fino al cielo. 10 E ora pretendete di sottomettere come schiavi e come schiave i figli e le figlie di Giuda e di Gerusalemme! Ma voi, voi stessi, non siete forse colpevoli verso il Signore, vostro Dio? 11 Ascoltatemi dunque, e rimandate i prigionieri che avete fatti tra i vostri fratelli; perché l’ardente ira del Signore vi sovrasta».

12 Allora alcuni tra i capi dei figli di Efraim, Azaria figlio di Iocanan, Berechia figlio di Mesillemot, Ezechia figlio di Sallum e Amasa figlio di Cadlai, si alzarono contro quelli che tornavano dalla guerra 13 e dissero loro: «Voi non condurrete qua dentro i prigionieri, perché voi vi proponete una cosa che ci renderà colpevoli davanti al Signore, accrescendo il numero dei nostri peccati e delle nostre colpe; poiché noi siamo già molto colpevoli e l’ira del Signore arde contro Israele».

14 Allora i soldati abbandonarono i prigionieri e il bottino in presenza dei capi e di tutta l’assemblea. 15 Gli uomini già citati per nome si alzarono e presero i prigionieri. Del bottino si servirono per rivestire tutti quelli di loro che erano nudi; li rivestirono, li calzarono, diedero loro da mangiare e da bere, li unsero, condussero sopra degli asini tutti quelli che non si reggevano per la fatica e li condussero a Gerico, la città delle palme, dai loro fratelli. Poi se ne tornarono a Samaria.

16 (C)In quel tempo il re Acaz mandò a chiedere soccorso ai re d’Assiria. 17 Gli Edomiti erano venuti di nuovo, avevano sconfitto Giuda e condotto via dei prigionieri. 18 I Filistei pure avevano invaso le città della pianura e della regione meridionale di Giuda, e avevano preso Bet-Semes, Aialon, Ghederot, Soco e i villaggi che ne dipendevano, Timna e i villaggi che ne dipendevano, Ghimzo e i villaggi che ne dipendevano, e vi si erano stabiliti. 19 Poiché il Signore aveva umiliato Giuda a causa di Acaz, re d’Israele, perché aveva rotto ogni freno in Giuda e aveva commesso ogni sorta d’infedeltà contro il Signore, 20 Tiglat-Pileser, re d’Assiria, marciò contro di lui, lo ridusse alle strette e non lo sostenne affatto. 21 Infatti Acaz aveva spogliato la casa del Signore, il palazzo del re e dei capi, e aveva dato tutto al re d’Assiria; ma a nulla gli era giovato.

22 Nel tempo in cui si trovava alle strette, questo medesimo re Acaz continuò più che mai a commettere delle infedeltà contro il Signore. 23 Offrì sacrifici agli dèi di Damasco, che l’avevano sconfitto, e disse: «Poiché gli dèi dei re di Siria aiutano quelli, io offrirò loro dei sacrifici ed essi aiuteranno anche me». Ma furono invece la rovina sua e di tutto Israele. 24 Acaz radunò gli utensili della casa di Dio, fece a pezzi gli utensili della casa di Dio, chiuse le porte della casa del Signore, si fece degli altari a ogni incrocio di Gerusalemme 25 e stabilì degli alti luoghi in tutte le città di Giuda per offrire incenso ad altri dèi. Così provocò l’ira del Signore, Dio dei suoi padri.

26 Il rimanente delle sue imprese e di tutte le sue azioni, le prime e le ultime, si trova scritto nel libro dei re di Giuda e d’Israele.

27 Acaz si addormentò con i suoi padri e fu sepolto in città, a Gerusalemme, perché non lo vollero mettere nelle tombe dei re d’Israele. Ed Ezechia, suo figlio, regnò al suo posto.

Apocalisse 14

L’Agnello e i suoi redenti

14 (A)Poi guardai e vidi[a] l’Agnello[b] che stava in piedi sul monte Sion, e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre[c] scritto sulla fronte. Udii una voce dal cielo simile a un fragore di grandi acque e al rumore di un forte tuono; e la voce che udii era come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe[d]. Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono, davanti alle quattro creature viventi e agli anziani. Nessuno poteva imparare il cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati riscattati dalla terra. Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché sono vergini. Essi sono quelli che seguono l’Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati[e] tra gli uomini per essere primizie a Dio e all’Agnello. Nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili[f].

Tre angeli proclamano i giudizi di Dio

(B)Poi vidi un altro[g] angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunciarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo. Egli diceva con voce forte: «Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l’ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque».

Poi un secondo angelo[h] seguì dicendo: «Caduta, caduta è Babilonia[i] la grande[j], che ha fatto bere a tutte le nazioni il vino dell’ira della sua prostituzione».

Seguì un terzo angelo, dicendo a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua immagine, e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, 10 egli pure berrà il vino dell’ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello». 11 Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli[k]. Chiunque adora la bestia e la sua immagine, e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte.

12 Qui è la costanza dei santi che osservano[l] i comandamenti di Dio e la fede in Gesù.

13 E udii una voce dal cielo che [mi] diceva: «Scrivi: beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono».

La mèsse e la vendemmia

14 (C)Poi guardai e vidi[m] una nube bianca; e sulla nube stava seduto uno, simile a un figlio d’uomo, che aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata. 15 Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che stava seduto sulla nube: «Metti mano alla tua falce[n] e mieti; poiché è giunta l’ora[o] di mietere, perché la mèsse della terra è matura[p]». 16 Colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra, e la terra fu mietuta.

17 Poi dal tempio, che è nel cielo, uscì un altro angelo; anch’egli aveva una falce affilata. 18 E un altro angelo, che aveva potere sul fuoco, uscì dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Metti mano alla tua falce[q] affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». 19 L’angelo lanciò la sua falce sulla terra e vendemmiò la vigna della terra e gettò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio. 20 Il tino fu pigiato fuori dalla città e dal tino uscì tanto sangue che giungeva fino al morso dei cavalli, per una distesa di milleseicento stadi[r].

Zaccaria 10

10 (A)Chiedete al Signore la pioggia nella stagione di primavera! Il Signore che produce i lampi darà loro abbondanza di pioggia, a ciascuno erba nel proprio campo.

Poiché gli idoli domestici dicono cose vane, gli indovini vedono menzogne, i sogni mentono e danno un vano conforto; perciò costoro vanno smarriti come pecore, sono afflitti, perché non c’è pastore.

La mia ira si è accesa contro i pastori e io punirò i capri; perché il Signore degli eserciti visita il suo gregge, la casa di Giuda, e ne fa come il suo cavallo d’onore nella battaglia.

Da lui uscirà la pietra angolare, da lui il paletto, da lui l’arco di battaglia, da lui usciranno tutti i condottieri insieme.

Saranno come prodi che calpestano il fango delle strade in battaglia, combatteranno perché il Signore è con loro; ma quelli che sono in groppa ai cavalli saranno confusi.

(B)«Io rafforzerò la casa di Giuda, salverò la casa di Giuseppe e li ricondurrò, perché ho pietà di loro; saranno come se non li avessi mai scacciati, perché io sono il Signore, il loro Dio, e li esaudirò.

Quelli di Efraim saranno come un prode, e il loro cuore si rallegrerà come per effetto del vino; i loro figli lo vedranno e si rallegreranno, il loro cuore esulterà nel Signore.

Con un fischio li raccoglierò, perché li voglio riscattare; essi si moltiplicheranno come già si moltiplicarono.

Poi li disperderò fra i popoli ed essi si ricorderanno di me nei paesi lontani; vivranno con i loro figli e torneranno.

10 Io li farò tornare dal paese d’Egitto e li raccoglierò dall’Assiria; li farò venire nel paese di Galaad e in Libano, ma non vi si troverà posto sufficiente per loro.

11 Egli passerà per il mare della distretta; ma nel mare egli colpirà i flutti, e tutte le profondità del fiume saranno prosciugate. L’orgoglio dell’Assiria sarà abbattuto e lo scettro d’Egitto sarà tolto via.

12 Li renderò forti nel Signore, ed essi cammineranno nel suo nome», dice il Signore.

Giovanni 13

L’ultima cena; Gesù lava i piedi ai suoi discepoli

13 (A)Ora prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

Durante la cena[a], quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù[b], sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell’acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio del quale era cinto. Si avvicinò dunque a Simon Pietro, il quale gli disse: «Tu, Signore, lavare i piedi a me?» Gesù gli rispose: «Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo». Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non hai parte alcuna con me». E Simon Pietro: «Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!» 10 Gesù gli disse: «Chi è lavato tutto non ha bisogno che di aver lavati i piedi, è tutto quanto puro; e voi siete puri, ma non tutti». 11 Perché sapeva chi era colui che lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».

12 Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: «Capite quello che vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15 Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. 16 In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. 17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate.

Gesù annuncia il tradimento di Giuda

18 (B)«Non parlo di voi tutti: io conosco quelli che ho scelti; ma così è affinché sia adempiuta la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane[c], ha levato contro di me il suo calcagno”[d].

19 Ve lo dico fin d’ora, prima che accada; affinché quando sarà accaduto, voi crediate che io sono[e].

20 In verità, in verità vi dico: chi riceve colui che io avrò mandato riceve me, e chi riceve me riceve colui che mi ha mandato».

21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e apertamente dichiarò così: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli [allora] si guardavano l’un l’altro, non sapendo di chi parlasse. 23 Ora, a tavola, inclinato sul petto di Gesù, stava uno dei discepoli, quello che Gesù amava. 24 Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale parlava. 25 Egli, chinatosi così[f] sul petto di Gesù, gli domandò: «Signore, chi è?» 26 Gesù rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E, intinto il boccone, lo prese[g] e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota[h]. 27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto». 28 {Ma} nessuno dei commensali comprese perché gli avesse detto così. 29 Difatti alcuni pensavano che, siccome Giuda teneva la borsa, Gesù gli avesse detto: «Compra quel che ci occorre per la festa»; oppure che desse qualcosa ai poveri. 30 Egli dunque, preso il boccone, uscì subito; ed era notte.

31 (C)Quando egli fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. 32 {Se Dio è glorificato in lui,} Dio lo glorificherà anche in se stesso, e lo glorificherà presto.

33 Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: “Dove vado io, voi non potete venire”, così lo dico ora a voi. 34 Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. 35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Gesù annuncia il rinnegamento di Pietro

36 (D)Simon Pietro gli domandò: «Signore, dove vai?» Gesù {gli} rispose: «Dove vado io non puoi seguirmi per ora, ma mi seguirai più tardi». 37 Pietro gli disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!» 38 Gesù [gli] rispose: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico che il gallo non canterà prima che tu non mi abbia rinnegato tre volte».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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