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Bible in 90 Days

An intensive Bible reading plan that walks through the entire Bible in 90 days.
Duration: 88 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Isaia 29:1-41:18

Profezia contro Gerusalemme

29 (A)Guai ad Ariel[a], ad Ariel, città dove accampò Davide! Aggiungete anno ad anno, compiano le feste il loro ciclo!

Poi stringerò Ariel da vicino; vi saranno lamenti e gemiti e mi sarà come un Ariel.

Io porrò il mio accampamento attorno a te come un cerchio, io ti circonderò di fortilizi, eleverò contro di te opere d’assedio.

Sarai abbassata, parlerai da terra e la tua parola uscirà sommessamente dalla polvere; la tua voce salirà dal suolo come quella di uno spettro e la tua parola sorgerà dalla polvere come un bisbiglio.

Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventerà come polvere minuta, e la folla di quei terribili come pula che vola; ciò avverrà a un tratto, in un attimo.

Sarai visitata dal Signore degli eserciti con tuoni, terremoti e grandi rumori, con turbine, tempesta, con fiamma di fuoco divorante.

La folla di tutte le nazioni che marciano contro Ariel, di tutti quelli che attaccano lei e la sua cittadella e la stringono da vicino, sarà come un sogno, come una visione notturna.

Come un affamato sogna ed ecco che mangia, poi si sveglia e ha lo stomaco vuoto; come uno che ha sete sogna di bere, poi si sveglia ed eccolo stanco e assetato, così avverrà della folla di tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion.

(B)Stupitevi pure… sarete stupiti! Chiudete pure gli occhi… diventerete ciechi! Costoro sono ubriachi, ma non di vino; barcollano, ma non per bevande alcoliche.

10 È il Signore che ha sparso su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi, i profeti, ha velato i vostri capi[b], i veggenti.

11 Tutte le visioni profetiche sono divenute per voi come le parole di uno scritto sigillato che si desse a uno che sa leggere, dicendogli: «Ti prego, leggi questo!» Egli risponderebbe: «Non posso, perché è sigillato!»

12 Oppure come uno scritto che si desse a uno che non sa leggere, dicendogli: «Ti prego, leggi questo!» Egli risponderebbe: «Non so leggere».

13 Il Signore ha detto: «Poiché questo popolo si avvicina a me con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il timore che ha di me non è altro che un comandamento imparato dagli uomini[c],

14 in mezzo a questo popolo io continuerò a fare delle meraviglie, meraviglie su meraviglie; la saggezza dei suoi saggi perirà e l’intelligenza dei suoi intelligenti sparirà[d]».

15 Guai a quelli che si allontanano dal Signore in luoghi profondi per nascondere i loro disegni, che fanno le loro opere nelle tenebre e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?»

16 Che perversità è la vostra! Il vasaio sarà forse considerato al pari dell’argilla al punto che l’opera dica all’operaio: «Egli non mi ha fatto»? Al punto che il vaso dica del vasaio: «Non ci capisce nulla»?

Promesse per Israele

17 (C)Ancora un brevissimo tempo e il Libano sarà mutato in un frutteto, e il frutteto sarà considerato come una foresta.

18 In quel giorno i sordi udranno le parole del libro e, liberati dall’oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno;

19 gli umili avranno abbondanza di gioia nel Signore e i più poveri tra gli uomini esulteranno nel Santo d’Israele;

20 poiché il violento sarà scomparso, il beffardo non sarà più e saranno distrutti tutti quelli che vegliano per commettere iniquità,

21 che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi difende le cause alla porta e violano il diritto del giusto per un nulla.

22 Perciò così dice il Signore alla casa di Giacobbe, il Signore che riscattò Abraamo: «Giacobbe non avrà più da vergognarsi e la sua faccia non impallidirà più.

23 Poiché, quando i suoi figli vedranno in mezzo a loro l’opera delle mie mani, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno grandemente il Dio d’Israele;

24 i traviati di spirito impareranno la saggezza e i mormoratori accetteranno l’istruzione».

Annuncio del castigo di Giuda

30 (D)Guai, dice il Signore, ai figli ribelli che formano dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio Spirito, per accumulare peccato su peccato;

che vanno giù in Egitto senza aver consultato la mia bocca, per rifugiarsi sotto la protezione del faraone e cercare riparo all’ombra dell’Egitto!

La protezione del faraone vi tornerà a confusione e il riparo all’ombra dell’Egitto a vergogna.

I prìncipi di Giuda sono già a Soan e i suoi ambasciatori sono già arrivati a Canes;

ma tutti saranno delusi di un popolo che a nulla giova loro, che non reca aiuto né giovamento alcuno, ma è la loro infamia e la loro vergogna.

È pronto il carico delle bestie per la regione meridionale; attraverso un paese di pericoli e angoscia, da cui vengono la leonessa e il leone, la vipera e il drago volante; essi portano le loro ricchezze sul dorso degli asinelli e i loro tesori sulla gobba dei cammelli a un popolo che non gioverà loro nulla.

Poiché il soccorso dell’Egitto è un soffio, una vanità; per questo io chiamo quel paese: «Gran rumore per nulla».

(E)Ora vieni e traccia queste cose in loro presenza sopra una tavola, e scrivile in un libro, perché rimangano per i giorni futuri, per sempre.

Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore,

10 che dicono ai veggenti: «Non vedete!» e a quelli che hanno visioni: «Non ci annunciate visioni di cose vere! Diteci cose piacevoli, vedete cose immaginarie!

11 Uscite fuori di strada, abbandonate il sentiero retto, allontanateci dagli occhi il Santo d’Israele!»

12 Perciò così dice il Santo d’Israele: «Poiché voi disprezzate questa parola e confidate nell’oppressione e nelle vie oblique, e ne fate il vostro appoggio,

13 questa iniquità sarà per voi come una breccia che minaccia rovina, che sporge in un alto muro, il cui crollo avviene a un tratto, in un istante,

14 e che si spezza come si spezza un vaso del vasaio che uno frantuma senza pietà, e tra i rottami del quale non si trova frammento che serva a prendere fuoco dal focolare o ad attingere acqua dalla cisterna.

15 Poiché così aveva detto il Signore, Dio, il Santo d’Israele: «Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza». Ma voi non avete voluto!

16 Avete detto: «No, noi galopperemo sui nostri cavalli!» E per questo galopperete! E: «Cavalcheremo su veloci destrieri!» E per questo quelli che v’inseguiranno saranno veloci!

17 Mille di voi fuggiranno alla minaccia di uno solo; alla minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché rimaniate come un palo in vetta a un monte, come uno stendardo sopra un colle.

Promesse per l’avvenire

18 (F)Tuttavia il Signore desidera farvi grazia, per questo sorgerà per concedervi misericordia; poiché il Signore è un Dio di giustizia. Beati quelli che sperano in lui!

19 Sì, o popolo di Sion che abiti a Gerusalemme, tu non piangerai più! Egli, certo, ti farà grazia all’udire il tuo grido; appena ti avrà udito, ti risponderà.

20 Il Signore vi darà, sì, del pane d’angoscia e dell’acqua d’oppressione, ma quelli che ti insegnano non dovranno più nascondersi; e i tuoi occhi vedranno chi ti insegna.

21 Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: «Questa è la via; camminate per essa!»

22 Considererete come cose contaminate le vostre immagini scolpite, ricoperte d’argento, e le vostre immagini fuse, rivestite d’oro; le getterete via come una cosa impura. «Fuori di qui!», direte loro.

23 Egli ti darà la pioggia per la semenza con cui avrai seminato il suolo, e il pane, che il suolo produrrà saporito e abbondante. In quel giorno il tuo bestiame pascolerà in vasti pascoli;

24 i buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno foraggi salati, ventilati con la pala e il ventilabro.

25 Sopra ogni alto monte e sopra ogni elevato colle ci saranno ruscelli, acque correnti, nel giorno del gran massacro, quando cadranno le torri.

26 La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte più viva, come la luce di sette giorni assieme, nel giorno che il Signore fascerà la ferita del suo popolo e guarirà la piaga da lui fatta con le sue percosse.

Giudizio contro gli Assiri

27 (G)Ecco, il nome del Signore viene da lontano; la sua ira è ardente, grande è il suo furore; le sue labbra sono piene d’indignazione, la sua lingua è come un fuoco divorante;

28 il suo fiato è come un torrente che straripa, che arriva fino al collo. Egli viene a vagliare le nazioni con il vaglio della distruzione e a mettere tra le mascelle dei popoli un morso che li faccia fuorviare.

29 Allora intonerete dei canti, come la notte quando si celebra una festa; avrete la gioia nel cuore, come colui che cammina al suono del flauto per andare al monte del Signore, alla Rocca d’Israele.

30 Il Signore farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce con il suo braccio, nel furore della sua ira, tra le fiamme di un fuoco divorante, in mezzo a una tempesta, a un diluvio di pioggia, e a una gragnuola di sassi.

31 Poiché, alla voce del Signore, l’Assiro sarà costernato; il Signore lo colpirà con il suo bastone;

32 ogni passaggio del flagello destinatogli, che il Signore gli farà piombare addosso, sarà accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre; il Signore combatterà contro di lui a mano alzata.

33 Poiché da lungo tempo Tofet[e] è preparato, è pronto anche per il re; è profondo e ampio. Sul suo rogo c’è fuoco e legna in abbondanza; il soffio del Signore, come un torrente di zolfo, sta per accenderlo.

La salvezza proviene da Dio soltanto

31 (H)Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso; hanno fiducia nei cavalli, confidano nei carri perché sono numerosi, e nei cavalieri perché sono molto potenti, ma non guardano al Santo d’Israele e non cercano il Signore!

Eppure, anch’egli è saggio; fa venire il male e non revoca le sue parole; ma insorge contro la casa dei malvagi e contro il soccorso degli artefici d’iniquità.

Gli Egiziani sono uomini, e non Dio; i loro cavalli sono carne, e non spirito; quando il Signore stenderà la sua mano, il protettore inciamperà, cadrà il protetto e periranno tutti assieme.

(I)Poiché così mi ha detto il Signore: «Come il leone o il leoncello ruggisce sulla sua preda, benché una folla di pastori gli sia raccolta contro, non si spaventa alla loro voce né si lascia intimidire dallo strepito che fanno, così scenderà il Signore degli eserciti a combattere sul monte Sion e sul suo colle.

Come gli uccelli spiegano le ali sulla loro nidiata, così il Signore degli eserciti proteggerà Gerusalemme; la proteggerà, la libererà, la risparmierà, la farà scampare».

Tornate a colui dal quale vi siete così profondamente allontanati, o figli d’Israele!

Poiché, in quel giorno, ognuno getterà via i suoi idoli d’argento e i suoi idoli d’oro, che le vostre mani hanno fatto per peccare.

«Allora l’Assiro cadrà, non per una spada d’uomo, una spada che non è d’uomo lo divorerà; egli fuggirà davanti alla spada e i suoi giovani saranno resi schiavi.

La sua rocca fuggirà spaventata e i suoi prìncipi saranno atterriti davanti al vessillo», dice il Signore, che ha il suo fuoco in Sion e la sua fornace in Gerusalemme.

Futuro regno di pace e di giustizia

32 (J)Ecco, un re regnerà secondo giustizia e, quanto ai prìncipi, governeranno con equità.

Quell’uomo sarà come un riparo dal vento, come un rifugio contro l’uragano, come dei corsi d’acqua in luogo arido, come l’ombra di una gran roccia in una terra riarsa.

Gli occhi di quelli che vedono non saranno più accecati e gli orecchi di quelli che odono saranno attenti.

Il cuore degli sconsiderati capirà la saggezza e la lingua dei balbuzienti parlerà veloce e distinta.

Lo scellerato non sarà più chiamato nobile e l’impostore non sarà più chiamato magnanimo.

Poiché lo scellerato proferisce scelleratezze e il suo cuore si dà all’iniquità per commettere cose empie e dire cose malvagie contro il Signore; per lasciare a bocca asciutta colui che ha fame e far mancare da bere a chi ha sete.

Le armi dell’impostore sono malvagie; egli forma criminosi disegni per distruggere l’indifeso con parole bugiarde e il bisognoso quando afferma ciò che è giusto.

Ma l’uomo nobile forma nobili disegni; egli si impegna per cose nobili.

(K)O donne spensierate, alzatevi e ascoltate la mia voce! O figlie troppo fiduciose, porgete orecchio alla mia parola!

10 Fra un anno e qualche giorno voi tremerete, o donne troppo fiduciose, poiché la vendemmia è passata e non si farà raccolta.

11 Abbiate spavento, o donne spensierate! Tremate, o troppo fiduciose! Spogliatevi, denudatevi, mettetevi il cilicio ai fianchi,

12 picchiandovi il seno a motivo dei campi una volta così belli e delle vigne una volta così feconde.

13 Sulla terra del mio popolo cresceranno pruni e rovi; sì, su tutte le case di piacere della gaia città.

14 Il palazzo infatti sarà abbandonato, la città rumorosa sarà resa deserta, la collina e la torre saranno per sempre ridotte in caverne, in luogo di spasso per gli onagri e di pascolo per greggi,

15 finché su di noi sia sparso lo Spirito dall’alto e il deserto divenga un frutteto, e il frutteto sia considerato come una foresta.

16 (L)Allora la rettitudine abiterà nel deserto e la giustizia abiterà nel frutteto.

17 L’opera della giustizia sarà la pace e l’azione della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre.

18 Il mio popolo abiterà in un territorio di pace, in abitazioni sicure, in quieti luoghi di riposo.

19 Ma la foresta[f] cadrà sotto la grandine e la città sarà profondamente abbassata.

20 Beati voi che seminate in riva a tutte le acque e che lasciate andare libero il piede del bue e dell’asino!

Gerusalemme salvata

33 (M)Guai a te che devasti e non sei stato devastato, che sei perfido e non t’è stata usata perfidia! Quando avrai finito di devastare sarai devastato; quando avrai finito di essere perfido ti sarà usata perfidia.

Signore, abbi pietà di noi! Noi speriamo in te. Sii tu il braccio del popolo ogni mattina, la nostra salvezza in tempo di angoscia!

Alla tua voce tonante fuggono i popoli; quando tu sorgi, si disperdono le nazioni.

Il vostro bottino sarà mietuto come miete il bruco; altri vi si precipiterà sopra come si precipita la locusta.

Eccelso è il Signore perché abita in alto; egli riempie Sion di equità e di giustizia.

I tuoi giorni saranno resi sicuri; la saggezza e la conoscenza sono una ricchezza di liberazione, il timore del Signore è il tesoro di Sion.

Ecco, i loro eroi gridano là fuori; i messaggeri di pace piangono amaramente.

Le strade sono deserte, nessuno passa più per le vie. Il nemico ha rotto il patto, disprezza i testimoni, non tiene in nessun conto gli uomini.

Il paese è nel lutto e langue; il Libano si vergogna e intristisce, Saron è come un deserto, Basan e il Carmelo hanno perduto il fogliame.

10 «Ora sorgerò», dice il Signore; «ora sarò esaltato, ora mi innalzerò.

11 Voi avete concepito pula e partorirete stoppia; il vostro fiato è un fuoco che vi divorerà».

12 I popoli saranno come fornaci da calce, come rovi tagliati che si danno alle fiamme.

13 (N)«O voi che siete lontani, udite quello che ho fatto! Voi che siete vicini, riconoscete la mia potenza!»

14 I peccatori sono presi da spavento in Sion, un tremito si è impadronito degli empi. «Chi di noi potrà resistere al fuoco divorante? Chi di noi potrà resistere alle fiamme eterne?»

15 Colui che cammina per le vie della giustizia e parla rettamente; colui che disprezza i guadagni estorti, che scuote le mani per non accettare regali, che si tura gli orecchi per non udire parlare di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male.

16 Egli abiterà in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sarà dato, la sua acqua gli sarà assicurata.

17 (O)Gli occhi tuoi ammireranno il re nella sua bellezza, contempleranno il paese che si estende lontano.

18 Il tuo cuore mediterà sui terrori passati: «Dov’è il contabile? Dov’è colui che pesava il denaro? Dov’è colui che teneva il conto delle torri[g]

19 Tu non lo vedrai più quel popolo feroce, quel popolo dal linguaggio oscuro che non si comprende, che balbetta una lingua che non si capisce.

20 Contempla Sion, la città delle nostre solennità! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, soggiorno tranquillo, tenda che non sarà mai trasportata, i cui picchetti non saranno mai divelti, il cui cordame non sarà mai strappato.

21 Là il Signore sta per noi in tutta la sua maestà, in luogo di torrenti e di larghi fiumi, dove non giunge nave da remi, dove non passa potente vascello.

22 Poiché il Signore è il nostro giudice, il Signore è il nostro legislatore, il Signore è il nostro re, egli è colui che ci salva.

23 I tuoi cordami, nemico, si sono allentati, non tengono più fermo in piedi l’albero e non spiegano più le vele. Allora si spartirà la preda di un ricco bottino; gli stessi zoppi prenderanno parte al saccheggio.

24 Nessun abitante dirà: «Io sono malato». Il popolo che abita Sion ha ottenuto il perdono della sua iniquità.

Profezia contro Edom

34 (P)Accostatevi, nazioni, per ascoltare! Voi, popoli, state attenti! Ascolti la terra con ciò che la riempie, il mondo con tutto ciò che produce!

Poiché il Signore è indignato contro tutte le nazioni, è adirato contro tutti i loro eserciti; egli le vota allo sterminio, le dà in balìa alla strage.

I loro uccisi sono gettati via, i loro cadaveri esalano fetore e i monti si sciolgono nel loro sangue.

Tutto l’esercito del cielo si dissolve; i cieli sono arrotolati come un libro e tutto il loro esercito cade, come cade la foglia della vite, come cade il fogliame morto dal fico.

La mia spada si è inebriata nel cielo; ecco, essa sta per piombare su Edom, sul popolo che ho votato allo sterminio, per farne giustizia.

La spada del Signore è piena di sangue, è coperta di grasso, di sangue d’agnelli e di capri, di grasso di rognone di montoni; poiché il Signore fa un sacrificio a Bosra e una grande strage nel paese di Edom.

Cadono con quelli i bufali, i vitelli e i tori; il loro suolo è inebriato di sangue, la loro polvere è impregnata di grasso.

Poiché è il giorno della vendetta del Signore, l’anno della retribuzione per la causa di Sion.

I torrenti di Edom saranno mutati in pece e la sua polvere in zolfo; la sua terra diventerà pece ardente.

10 Non si spegnerà né notte né giorno, il fumo ne salirà per sempre[h]; di età in età rimarrà deserta, nessuno vi passerà mai più.

11 Il pellicano e il porcospino ne prenderanno possesso, la civetta e il corvo vi abiteranno; il Signore vi stenderà la corda della desolazione, il livello del deserto.

12 Quanto ai suoi nobili, non ce ne saranno più per proclamare un re; tutti i suoi prìncipi saranno ridotti a nulla.

13 Nei suoi palazzi cresceranno le spine; nelle sue fortezze le ortiche e i cardi; diventerà luogo di sciacalli, un recinto per gli struzzi.

14 Le bestie del deserto vi incontreranno i cani selvatici, le capre selvatiche vi chiameranno le compagne; là Lilit[i] farà la sua abitazione e vi troverà il suo luogo di riposo.

15 Là il serpente farà il suo nido, deporrà le sue uova, le coverà e raccoglierà i suoi piccoli sotto di sé; là si raccoglieranno gli avvoltoi, l’uno chiamando l’altro.

16 Cercate nel libro del Signore e leggete; nessuna di quelle bestie vi mancherà, nessuna sarà privata della sua compagna, poiché la sua bocca l’ha comandato e il suo soffio li radunerà.

17 Egli stesso ha tirato a sorte per essi, la sua mano ha diviso tra di loro con la corda il paese; quelli ne avranno il possesso per sempre, vi abiteranno di età in età.

Liberazione e ritorno d’Israele

35 (Q)Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa;

si coprirà di fiori, festeggerà con gioia e canti d’esultanza; le sarà data la gloria del Libano, la magnificenza del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio.

Fortificate le mani infiacchite, rafforzate le ginocchia vacillanti[j]!

Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: «Siate forti, non temete! Ecco il vostro Dio! Verrà la vendetta, la retribuzione di Dio; verrà egli stesso a salvarvi».

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e saranno sturati gli orecchi dei sordi;

allora lo zoppo salterà come un cervo e la lingua del muto canterà di gioia, perché delle acque sgorgheranno nel deserto e dei torrenti nei luoghi solitari.

Il terreno riarso diventerà un lago e il suolo assetato si muterà in sorgenti d’acqua; nel luogo dove dimorano gli sciacalli vi sarà erba, canne e giunchi.

Là sarà una strada maestra, una via che sarà chiamata «la Via Santa»; nessun impuro vi passerà. Essa sarà per quelli che la seguiranno, per quelli soltanto; anche gli insensati non potranno smarrirvisi.

In quella via non ci saranno leoni; nessuna bestia feroce vi metterà piede o vi apparirà, ma vi cammineranno i redenti.

10 I riscattati dal Signore torneranno, verranno a Sion con canti di gioia; una gioia eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia; il dolore e il gemito scompariranno.

Sennacherib marcia contro Gerusalemme

36 (R)Il quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib, re d’Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le conquistò. Il re d’Assiria mandò Rabsachè, da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia con un grande esercito; e Rabsachè si fermò presso l’acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del lavandaio.

Allora Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e Ioa, figlio di Asaf, l’archivista, si recarono da lui.

Rabsachè disse loro: «Dite a Ezechia: “Così parla il gran re, il re d’Assiria: Che fiducia è questa che tu hai? Io te lo dico, non sono che parole delle labbra; per la guerra ci vuol prudenza e forza. Ora, in chi hai riposto la tua fiducia per ribellarti a me? Ecco, tu confidi nell’Egitto, in quel sostegno di canna rotta, che penetra nella mano di chi vi si appoggia e gliela fora; così è il faraone, re d’Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. Forse mi dirai: ‘Noi confidiamo nel Signore, nel nostro Dio’. Ma non è forse quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: ‘Voi adorerete davanti a questo altare’? Ora fa’ una scommessa con il mio signore, il re d’Assiria: io ti darò duemila cavalli se tu puoi fornire altrettanti cavalieri da cavalcarli. Come potresti tu far voltare le spalle a un ufficiale, uno dei minimi servitori del mio signore? Ma tu confidi nell’Egitto per avere carri e cavalieri. 10 Adesso sono forse salito senza il volere del Signore contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: ‘Sali contro questo paese e distruggilo!’”».

11 Allora Eliachim, Sebna e Ioa dissero a Rabsachè: «Ti prego, parla ai tuoi servi in lingua aramaica, poiché noi la comprendiamo; non parlarci in lingua giudaica, poiché il popolo che sta sulle mura ascolta». 12 Ma Rabsachè rispose: «Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te solamente? Non mi ha forse mandato a dirle a questi uomini che stanno sulle mura e che presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?»

13 Allora Rabsachè, stando in piedi, gridò ad alta voce e disse in lingua giudaica: «Udite le parole del gran re, del re d’Assiria! 14 Così parla il re: “Non v’inganni Ezechia, poiché egli non potrà liberarvi; 15 né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nel Signore, dicendo: ‘Il Signore ci libererà di certo; questa città non sarà data nelle mani del re d’Assiria’. 16 Non date retta a Ezechia, perché così dice il re d’Assiria: ‘Fate la pace con me, arrendetevi a me, e ognuno di voi mangerà il frutto della sua vite e del suo fico e berrà l’acqua della sua cisterna, 17 finché io venga e vi conduca in un paese simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne’. 18 Non v’inganni Ezechia dicendovi: ‘Il Signore ci libererà’. Qualcuno degli dèi delle nazioni ha forse liberato il suo paese dalle mani del re d’Assiria? 19 Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano? 20 Fra tutti gli dèi di questi paesi quali sono quelli che hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Il Signore potrà forse liberare Gerusalemme dalla mia mano?”».

21 E quelli tacquero e non risposero nulla, perché il re aveva dato quest’ordine: «Non gli rispondete». 22 Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e Ioa, figlio di Asaf, l’archivista, andarono da Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabsachè.

Preghiera di Ezechia. Profezia di Isaia. Liberazione di Gerusalemme

37 (S)Quando il re Ezechia ebbe udito questo, si stracciò le vesti, si coprì di un sacco ed entrò nella casa del Signore. Mandò Eliachim, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e i più anziani sacerdoti, coperti di sacchi, dal profeta Isaia, figlio di Amots. Essi gli dissero: «Così parla Ezechia: “Oggi è giorno d’angoscia, di castigo e di disonore; poiché i figli stanno per uscire dal seno materno, però manca la forza per partorirli. Forse il Signore, il tuo Dio, ha udito le parole di Rabsachè, che il re d’Assiria, suo signore, ha mandato per insultare il Dio vivente; e forse il Signore, il tuo Dio, punirà le parole che ha udite. Rivolgigli dunque una preghiera in favore del resto del popolo che rimane ancora”».

I servi del re Ezechia andarono dunque da Isaia. E Isaia disse loro: «Così direte al vostro signore: “Così dice il Signore: ‘Non temere le parole che hai udite, con le quali i servi del re d’Assiria mi hanno insultato. Ecco, io metterò in lui uno spirito tale che, all’udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò morire di spada nel suo paese’”».

(T)Rabsachè tornò dal re d’Assiria e lo trovò che assediava Libna, poiché aveva saputo che il suo signore era partito da Lachis. Il re ricevette questa notizia concernente Tiraca, re d’Etiopia: «Egli si è mosso per farti guerra». Udito questo, inviò dei messaggeri a Ezechia, con questo messaggio: 10 «Dite così a Ezechia, re di Giuda: “Il tuo Dio, nel quale confidi, non t’inganni dicendo: ‘Gerusalemme non sarà data nelle mani del re d’Assiria’. 11 Ecco, tu hai udito quello che i re d’Assiria hanno fatto a tutti i paesi, come li hanno distrutti; e tu riusciresti a scampare? 12 Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Caran, di Resef e dei figli di Eden che sono a Telassar, riuscirono forse a liberarle? 13 Dove sono il re di Camat, il re di Arpad e il re della città di Sefarvaim, di Ena e d’Ivva?”».

14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salì alla casa del Signore e la spiegò davanti al Signore. 15 Ezechia pregò il Signore, dicendo: 16 «Signore degli eserciti, Dio d’Israele, che siedi sopra i cherubini! Tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. 17 Signore, porgi l’orecchio e ascolta! Signore, apri i tuoi occhi e guarda! Ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandate per insultare il Dio vivente! 18 È vero, Signore: i re d’Assiria hanno devastato tutte quelle nazioni e i loro paesi, 19 e hanno dato alle fiamme i loro dèi, perché quelli non erano dèi ma opera di mano d’uomo, legno e pietra; per questo li hanno distrutti. 20 Ma ora, Signore, Dio nostro, liberaci dalle mani di Sennacherib, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei il Signore

21 Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d’Assiria. 22 Questa è la parola che il Signore ha pronunciata contro di lui: “La vergine, figlia di Sion, ti disprezza e si fa beffe di te; la figlia di Gerusalemme scrolla il capo dietro a te.

23 Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e levati in alto i tuoi occhi? Contro il Santo d’Israele.

24 Per bocca dei tuoi servi tu hai insultato il Signore, e hai detto: ‘Con la moltitudine dei miei carri io sono salito in cima alle montagne, sui fianchi del Libano; io abbatterò i suoi cedri più alti e i suoi cipressi più belli; arriverò al suo più remoto nascondiglio, alla sua magnifica foresta.

25 Io, io ho scavato e bevuto dell’acqua; con la pianta dei miei piedi prosciugherò tutti i fiumi d’Egitto’.

26 Non l’hai udito? Da lungo tempo ho preparato questo; da tempi antichi ne ho ideato il progetto; ora ho fatto in modo che si compia: che tu riduca città forti in monti di rovine.

27 I loro abitanti, privi di forza, sono spaventati e confusi; sono come l’erba dei campi, come la tenera verdura, come l’erbetta dei tetti, come grano riarso prima che metta la spiga.

28 Ma io so quando ti siedi, quando esci, quando entri e quando t’infuri contro di me.

29 Poiché ti sei infuriato contro di me, e perché la tua insolenza è salita alle mie orecchie, io ti metterò il mio anello al naso e il mio morso in bocca e ti farò tornare per la via da cui sei venuto”.

30 E questo, Ezechia, ti servirà di segno: quest’anno si mangerà il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che cresce da sé; ma il terzo anno seminerete e mieterete; pianterete vigne e ne mangerete il frutto. 31 E il resto della casa di Giuda che sarà scampato metterà ancora radici in basso e porterà frutto in alto. 32 Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e dal monte di Sion usciranno degli scampati. Lo zelo del Signore degli eserciti farà questo.

33 Perciò così parla il Signore riguardo al re d’Assiria: “Egli non entrerà in questa città e non vi lancerà freccia; non l’assalirà con scudi e non alzerà terrapieno contro di essa.

34 Egli se ne tornerà per la via da cui è venuto, e non entrerà in questa città”, dice il Signore.

35 “Io proteggerò questa città per salvarla, per amore di me stesso e per amore di Davide, mio servo”».

36 L’angelo del Signore uscì e colpì, nel campo degli Assiri, centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò la mattina, eccovi tanti cadaveri.

37 Allora Sennacherib, re d’Assiria, tolse l’accampamento, partì e tornò a Ninive, dove rimase. 38 Mentre stava prostrato nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec e Sareser, suoi figli, lo uccisero a colpi di spada e si rifugiarono nel paese di Ararat. Ed Esaraddon, suo figlio, regnò al suo posto.

Malattia, guarigione e cantico di Ezechia

38 (U)In quel tempo Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui e gli disse: «Così parla il Signore: “Da’ i tuoi ordini alla tua casa, perché sei un uomo morto; non guarirai”».

Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro e pregò il Signore, dicendo: «Signore ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto.

Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia in questi termini: «Va’, e di’ a Ezechia: “Così parla il Signore, Dio di Davide, tuo padre: ‘Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni; libererò te e questa città dalle mani del re d’Assiria e proteggerò questa città. E, da parte del Signore, questo ti servirà di segno che il Signore adempirà la parola da lui pronunciata: ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l’ombra dei gradini che, per effetto del sole, si è allungata sui dieci gradini di Acaz’”». E il sole retrocedette di dieci gradini sui gradini dov’era disceso.

(V)Scritto di Ezechia, re di Giuda, in occasione della sua malattia e della guarigione dal suo male.

10 Io dicevo: «Al declino dei miei giorni devo andarmene alle porte del soggiorno dei morti; io sono privato del resto dei miei anni!»

11 Io dicevo: «Non vedrò più il Signore, il Signore, sulla terra dei viventi; fra gli abitanti del mondo dei trapassati, non vedrò più nessun uomo.

12 La mia abitazione è divelta e portata via lontano da me, come una tenda di pastore. Io ho arrotolato la mia vita, come fa il tessitore; egli mi taglia via dalla trama; dal giorno alla notte tu mi avrai finito.

13 Io speravo fino al mattino… ma come un leone, egli mi spezzava tutte le ossa; dal giorno alla notte tu mi avrai finito.

14 Io stridevo come la rondine, come la gru, io gemevo come la colomba: i miei occhi erano stanchi di guardare in alto. Signore, mi si fa violenza; sii tu il mio garante».

15 Che dirò? Egli mi ha parlato ed egli l’ha fatto; io camminerò con umiltà durante i miei anni, ricordando l’amarezza della mia anima.

16 Signore, mediante queste cose si vive e in tutte queste cose sta la vita del mio spirito; guariscimi dunque e rendimi la vita!

17 Ecco, è per la mia pace che io ho avuto grande amarezza; ma tu, nel tuo amore, mi hai liberato dalla fossa della decomposizione, perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati.

18 Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarti, non è la morte che ti possa celebrare; quelli che scendono nella tomba non possono più sperare nella tua fedeltà.

19 Il vivente, il vivente è quello che ti loda, come faccio io quest’oggi; il padre farà conoscere ai suoi figli la tua fedeltà.

20 Il Signore mi salva! Suoneremo melodie, tutti i giorni della nostra vita, nella casa del Signore.

21 Isaia aveva detto: «Si prenda un impiastro di fichi secchi, lo si applichi sull’ulcera e il re guarirà». 22 Ezechia aveva detto: «Da quale segno riconoscerò che io salirò alla casa del Signore

L’ambasciata babilonese

39 (W)In quel tempo Merodac-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che egli era stato malato ed era guarito. Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli ambasciatori le stanze dove erano le sue cose preziose, l’argento, l’oro, gli aromi, gli oli finissimi, tutto il suo arsenale e tutto quello che si trovava nei suoi magazzini; non vi fu cosa, nel suo palazzo e in tutti i suoi domini, che Ezechia non mostrasse loro.

Allora il profeta Isaia andò dal re Ezechia e gli disse: «Che hanno detto quegli uomini? Da dove ti sono venuti?» Ezechia rispose: «Sono venuti da me da un paese lontano, da Babilonia». Isaia disse: «Che hanno visto in casa tua?» Ezechia rispose: «Hanno visto tutto quello che c’è in casa mia; non c’è nulla nei miei tesori che io non abbia mostrato loro». Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore degli eserciti: “Ecco, verranno giorni in cui tutto quello che c’è in casa tua e tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sarà trasportato a Babilonia; e non ne rimarrà nulla”, dice il Signore. “Saranno presi alcuni dei tuoi figli, usciti da te e da te generati, per farne degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia”». Ezechia rispose a Isaia: «La parola del Signore che tu hai pronunciata è buona». Poi aggiunse: «Perché ci sarà almeno pace e sicurezza durante la mia vita».

La prossima venuta del Signore; fragilità della creatura

40 (X)«Consolate, consolate il mio popolo», dice il vostro Dio.

«Parlate al cuore di Gerusalemme e proclamatele che il tempo della sua schiavitù è compiuto; che il debito della sua iniquità è pagato, che essa ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati».

La voce di uno grida: «Preparate nel deserto la via del Signore, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio[k]!

Ogni valle sia colmata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; i luoghi scoscesi siano livellati, i luoghi accidentati diventino pianeggianti.

Allora la gloria del Signore sarà rivelata e tutti, allo stesso tempo, la vedranno; perché la bocca del Signore l’ha detto».

Una voce dice: «Grida!» E si risponde: «Che griderò?» «Grida che ogni carne è come l’erba e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo.

L’erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio del Signore vi passa sopra; certo, il popolo è come l’erba.

L’erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre[l]».

Tu che porti la buona notizia a Sion, sali sopra un alto monte! Tu che porti la buona notizia a Gerusalemme, alza forte la voce! Alzala, non temere! Di’ alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!»

10 Ecco, il Signore, Dio, viene con potenza, con il suo braccio egli domina. Ecco, il suo salario è con lui, la sua ricompensa lo precede.

11 Come un pastore, egli pascerà il suo gregge: raccoglierà gli agnelli in braccio, li porterà sul petto, condurrà le pecore che allattano.

12 (Y)Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o preso le dimensioni del cielo con il palmo? Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera e i colli con la bilancia?

13 Chi ha preso le dimensioni dello Spirito del Signore o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa?[m]

14 Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione e gli insegnasse il sentiero della giustizia, gli impartisse la saggezza e gli facesse conoscere la via del discernimento?

15 Ecco, le nazioni sono come una goccia che cade da un secchio, come la polvere minuta delle bilance; ecco, le isole sono come pulviscolo che vola.

16 Il Libano non basterebbe a procurare il fuoco e i suoi animali non basterebbero per l’olocausto.

17 Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui; egli le valuta meno che nulla, una vanità.

18 A chi vorreste assomigliare Dio? Con quale immagine lo rappresentereste?

19 Un artista fonde l’idolo, l’orafo lo ricopre d’oro e vi salda delle catenelle d’argento.

20 Colui che la povertà costringe a offrire poco sceglie un legno che non marcisca e si procura un abile artigiano per fare un idolo che non vacilli.

21 Ma non lo sapete? Non l’avete sentito? Non vi è stato annunciato fin dal principio? Non avete riflettuto sulla fondazione della terra?

22 Egli è assiso sulla volta della terra, da lì gli abitanti appaiono come cavallette; egli distende i cieli come una cortina e li spiega come una tenda per abitarvi;

23 egli riduce i prìncipi a nulla e annienta i giudici della terra;

24 appena piantati, appena seminati, appena il loro fusto ha preso radici in terra, egli vi soffia contro e quelli inaridiscono, e l’uragano li porta via come stoppia.

25 «A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?», dice il Santo.

26 Levate gli occhi in alto e guardate: chi ha creato queste cose? Egli le fa uscire e conta il loro esercito, le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non ne manca una.

27 (Z)Perché dici tu, Giacobbe, e perché parli così, Israele: «La mia via è occulta al Signore e al mio diritto non bada il mio Dio»?

28 Non lo sai tu? Non l’hai mai udito? Il Signore è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile.

29 Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato.

30 I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono;

31 ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.

Potenza di Dio e vanità degli idoli

41 (AA)«Isole, fate silenzio davanti a me! Riprendano nuove forze i popoli, si accostino e poi parlino! Veniamo assieme in giudizio!

Chi ha suscitato dall’oriente colui che la giustizia chiama sui suoi passi? Egli dà in sua balìa le nazioni e lo fa dominare sui re; egli riduce la loro spada in polvere e il loro arco come pula portata via dal vento.

Egli li insegue e passa in trionfo per una via che i suoi piedi non hanno mai calcato.

Chi ha operato, chi ha fatto questo? Colui che fin dal principio ha chiamato le generazioni alla vita. Io, il Signore, sono il primo; io sarò con gli ultimi».

Le isole lo vedono e sono prese da paura; le estremità della terra tremano. Essi si avvicinano, arrivano!

Si aiutano a vicenda; ognuno dice al suo fratello: «Coraggio!»

Il fabbro incoraggia l’orafo; chi usa il martello per levigare incoraggia colui che batte l’incudine, e dice della saldatura: «È buona!» Egli fissa l’idolo con dei chiodi perché non si smuova.

(AB)«Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, discendenza di Abraamo, l’amico mio,

tu, che ho preso dalle estremità della terra, che ho chiamato dalle parti più remote di essa, a cui ho detto: “Tu sei il mio servo”, ti ho scelto e non ti ho rigettato.

10 Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia.

11 Ecco, tutti quelli che si sono infiammati contro di te saranno svergognati e confusi; i tuoi avversari saranno ridotti a nulla e periranno;

12 tu li cercherai e non li troverai più. Quelli che litigavano con te, quelli che ti facevano guerra, saranno come nulla, come cosa che più non è;

13 perché io, il Signore, il tuo Dio, fortifico la tua mano destra e ti dico: “Non temere, io ti aiuto!

14 Non temere, o Giacobbe, vermiciattolo, o residuo d’Israele. Io ti aiuto”, dice il Signore. Il tuo Redentore è il Santo d’Israele.

15 Ecco, io faccio di te un erpice nuovo dai denti aguzzi; tu trebbierai i monti e li ridurrai in polvere, e renderai le colline[n] simili alla pula.

16 Tu li ventilerai e il vento li porterà via; il turbine li disperderà; ma tu esulterai nel Signore e ti glorierai del Santo d’Israele.

17 I miseri e i poveri cercano acqua, e non ce n’è; la loro lingua è secca dalla sete. Io, il Signore, li esaudirò. Io, il Dio d’Israele, non li abbandonerò.

18 Io farò scaturire dei fiumi sulle nude alture, delle fonti in mezzo alle valli; farò del deserto uno stagno, della terra arida una terra di sorgenti;

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra