Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

Bible in 90 Days

An intensive Bible reading plan that walks through the entire Bible in 90 days.
Duration: 88 days
La Nuova Diodati (LND)
Version
Isaia 1-13

La visione d'Isaia, figlio di Amots, che egli ebbe riguardo a Giuda, e a Gerusalemme ai giorni di Uzziah, di Jotham, di Achaz e di Ezechia re di Giuda.

Udite, o cieli, e ascolta, o terra, perché l'Eterno ha parlato: «Ho allevato dei figli e li ho fatti crescere, ma essi si sono ribellati contro di me.

Il bue riconosce il suo proprietario e l'asino la mangiatoia del suo padrone, ma Israele non ha conoscenza e il mio popolo non ha intendimento».

Guai, nazione peccatrice, popolo carico di iniquità, razza di malfattori, figli che operano perversamente! Hanno abbandonato l'Eterno, hanno disprezzato il Santo d'Israele, si sono sviati e voltati indietro.

Perché volete essere ulteriormente colpiti? Vi ribellereste ancor di piú. Tutto il capo è malato, tutto il cuore langue.

Dalla pianta del piede fino alla testa non vi è nulla di sano: solo ferite, lividure e piaghe aperte, che non sono state pulite né fasciate né lenite con olio.

Il vostro paese è desolato, le vostre città arse dal fuoco, il vostro suolo lo divorano gli stranieri sotto i vostri occhi; è una desolazione come se fosse distrutto da stranieri.

Cosí la figlia di Sion è rimasta come un capanno in una vigna, come una capanna in un campo di cocomeri, come una città assediata.

Se l'Eterno degli eserciti non ci avesse lasciato un piccolo residuo, saremmo come Sodoma, assomiglieremmo a Gomorra.

10 Ascoltate la parola dell'Eterno, o capi di Sodoma, prestate orecchio alla legge del nostro DIO, o popolo di Gomorra!

11 «Che m'importa la moltitudine dei vostri sacrifici, dice l'Eterno. Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate; il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri non lo gradisco.

12 Quando venite a presentarvi davanti a me, chi ha richiesto questo da voi, che calpestiate i miei cortili?

13 Smettete di portare oblazioni inutili; l'incenso, è per me un abominio; non posso sopportare i noviluni e i sabati, il convocare assemblee e l'iniquità assieme alle riunioni sacre.

14 Io odio i vostri noviluni e le vostre feste solenni; sono un peso per me, sono stanco di sopportarle.

15 Quando stendete le vostre mani, io nascondo i miei occhi da voi; anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue.

16 Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia presenza la malvagità delle vostre azioni, cessate di fare il male.

17 Imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova.

18 Venite quindi e discutiamo assieme, dice l'Eterno, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.

19 Se siete disposti a ubbidire, mangerete le cose migliori del paese;

20 ma se rifiutate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada», perché la bocca dell'Eterno ha parlato.

21 Come mai la città fedele è divenuta una prostituta? Era piena di rettitudine, la giustizia vi dimorava, ma ora vi abitano gli assassini.

22 ll tuo argento è diventato scorie, il tuo vino è stato diluito con acqua.

23 I tuoi principi sono ribelli e compagni di ladri; tutti amano regali e corrono dietro alle ricompense. Non fanno giustizia all'orfano, e la causa della vedova non giunge davanti a loro.

24 Perciò il Signore, l'Eterno degli eserciti, il Potente d'Israele dice: «Ah, mi vendicherò dei miei avversari e farò vendetta dei miei nemici.

25 Metterò nuovamente la mia mano su di te, ti purificherò delle tue scorie come con la soda e rimuoverò tutto il tuo piombo.

26 Ristabilirò i tuoi giudici come erano all'inizio, e i tuoi consiglieri come erano al principio. Dopo questo, sarai chiamata" la città della giustizia", "la città fedele".

27 Sion sarà redenta mediante la rettitudine, e i suoi convertiti mediante la giustizia.

28 Ma i ribelli e i peccatori saranno distrutti assieme, e quelli che abbandonano l'Eterno saranno sterminati.

29 Allora avrete vergogna delle querce che avete amato e arrossirete dei giardini che avete scelto.

30 Poiché sarete come una quercia dalle foglie appassite e come un giardino senz'acqua.

31 L'uomo forte sarà come stoppia e la sua opera come una favilla; bruceranno insieme tutte e due e nessuno li spegnerà».

Parola che Isaia, figlio di Amots ebbe in visione riguardo a Giuda e a Gerusalemme.

Negli ultimi giorni avverrà che il monte della casa dell'Eterno sarà stabilito in cima ai monti e si ergerà al di sopra dei colli, e ad esso affluiranno tutte le nazioni.

Molti popoli verranno dicendo: «Venite, saliamo al monte dell'Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola dell'Eterno.

Egli farà giustizia fra le nazioni e sgriderà molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà piú la spada contro un'altra nazione e non insegneranno piú la guerra.

O casa di Giacobbe, venite e camminiamo nella luce dell'Eterno!

Poiché tu, o Eterno, hai abbandonato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perché sono pieni di pratiche orientali praticano la magia come i Filistei, stringono alleanze con i figli degli stranieri.

Il loro paese è pieno d'argento e d'oro e i loro tesori sono senza fine, il loro paese è pieno di cavalli e i loro carri sono senza fine.

Il loro paese è pieno di idoli; si prostrano davanti all'opera delle loro stesse mani, davanti a ciò che le loro dita hanno fatto.

Perciò l'uomo comune è umiliato e l'uomo eminente è abbassato, ma tu non li perdoni.

10 Entra nella roccia e nasconditi nella polvere davanti al terrore dell'Eterno e davanti allo splendore della sua maestà.

11 Lo sguardo altero dell'uomo sarà abbassato e l'orgoglio dei mortali sarà umiliato; soltanto l'Eterno sarà esaltato in quel giorno.

12 Poiché il giorno dell'Eterno degli eserciti verrà contro tutto ciò che è orgoglioso ed altero, e contro tutto ciò che si innalza, per abbassarlo,

13 contro tutti i cedri del Libano, alti ed elevati, e contro tutte le querce di Bashan,

14 contro tutti gli alti monti e contro tutti i colli elevati,

15 contro ogni torre eccelsa e contro ogni muro fortificato,

16 contro tutte le navi di Tarshish, e contro tutte le cose piacevoli.

17 L'alterigia dell'uomo sarà abbassata e l'orgoglio degli uomini eminenti sarà umiliato; soltanto l'Eterno sarà esaltato in quel giorno.

18 Gli idoli saranno interamente aboliti.

19 Gli uomini entreranno nelle caverne delle rocce e negli antri della terra davanti al terrore dell'Eterno e allo splendore della sua maestà, quando si leverà per far tremare la terra.

20 In quel giorno gli uomini getteranno ai topi e ai pipistrelli i loro idoli d'argento e i loro idoli d'oro, che si erano fabbricati per adorarli,

21 per entrare nelle fenditure delle rocce e nei crepacci delle rupi davanti al terrore dell'Eterno e davanti allo splendore della sua maestà, quando si leverà per far tremare la terra.

22 Cessate di confidare nell'uomo, nelle cui narici non c'è che un soffio: quale conto si può fare di lui?

Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, sta per togliere a Gerusalemme, e a Giuda ogni sostegno e appoggio, ogni sostegno di pane e ogni sostegno di acqua,

il prode e il guerriero, il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano,

il capo di una cinquantina e il notabile, il consigliere, l'esperto in arti magiche e l'abile incantatore.

Darò loro dei ragazzi come principi, e dei bambini li domineranno.

Il popolo sarà oppresso, l'uno dall'altro, e ognuno dal suo prossimo; il fanciullo sarà insolente verso il vecchio, lo spregevole verso l'uomo onorato.

Uno afferrerà il proprio fratello nella casa di suo padre e dirà: «Tu hai un mantello, sii nostro capo e prenditi cura di questa rovina».

Ma in quel giorno egli dichiarerà solennemente, dicendo: «Io non fascerò le vostre ferite, perché in casa mia non c'è né pane né mantello; non fatemi capo del popolo».

Gerusalemme infatti barcolla e Giuda cade, perché la loro lingua e le loro opere sono contro l'Eterno, per provocare ad ira lo sguardo della sua maestà.

La loro parzialità con le persone testimonia contro di essi; mettono in mostra il loro peccato come Sodoma e non lo nascondono. Guai a loro, perché fanno del male a se stessi.

10 Dite al giusto che avrà bene, perché mangerà il frutto delle sue opere.

11 Guai all'empio! Gli verrà addosso la sventura, perché gli sarà reso quel che le sue mani hanno fatto.

12 Gli oppressori del mio popolo sono fanciulli, e donne dominano su di lui. O mio popolo, quelli che ti guidano ti conducono fuori strada e distruggono il sentiero che tu percorri.

13 L'Eterno si presenta per accusare e prende posto per giudicare i popoli.

14 L'Eterno entra in giudizio con gli anziani, del suo popolo e con i suoi principi: «Siete voi che avete divorato la vigna; le spoglie del povero si trovano nelle vostre case.

15 Quale diritto avete di calpestare il mio popolo e di pestare la faccia dei poveri?», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti.

16 L'Eterno dice ancora: «Poiché le figlie di Sion sono altezzose e procedono con il collo teso e con sguardi provocanti, camminando a piccoli passi e facendo tintinnare gli anelli ai loro piedi,

17 il Signore colpirà con la scabbia la sommità del capo delle figlie di Sion, e l'Eterno metterà a nudo le loro vergogne».

18 In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento degli anelli alle caviglie, i cappellini e le lunette,

19 gli orecchini, i braccialetti e i veli,

20 i turbanti, le catenine ai piedi, le cinture, i vasetti di profumo e gli amuleti,

21 gli anelli, i gioielli al naso,

22 gli abiti da festa, le mantelline, gli scialli e le borsette,

23 gli specchi, le camicette, i cappucci e le vestaglie.

24 E avverrà che invece di profumo vi sarà marciume, invece della cintura una corda, invece di riccioli calvizie, invece di una veste costosa un sacco stretto, un marchio di fuoco invece di bellezza.

25 I tuoi uomini cadranno di spada, e i tuoi prodi in battaglia.

26 Le sue porte gemeranno e saranno in lutto; tutta desolata siederà per terra.

In quel giorno sette donne afferreranno un uomo e diranno: «Noi mangeremo il nostro pane e ci vestiremo delle nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo nome, per togliere la nostra vergogna».

In quel giorno il germoglio, dell'Eterno sarà tutto splendore e gloria, e il frutto della terra sarà l'orgoglio e l'ornamento per gli scampati d'Israele.

Ed avverrà che chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme, sarà chiamato santo, cioè chiunque in Gerusalemme sarà iscritto tra i vivi.

Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà eliminato il sangue dal mezzo di Gerusalemme col soffio di giudizio e col soffio di sterminio,

allora l'Eterno creerà su ogni dimora del monte Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo durante il giorno, e uno splendore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché su tutta la gloria vi sarà una protezione.

E vi sarà una tenda per far ombra contro il caldo di giorno, e per servire di rifugio e di asilo contro la tempesta e la pioggia.

Voglio cantare per il mio diletto un cantico del mio amico circa la sua vigna. Il mio diletto aveva una vigna su una collina molto fertile.

La circondò con una siepe, ne tolse via le pietre, vi piantò viti di ottima qualità, vi costruí in mezzo una torre e vi scavò un torchio. Egli si aspettava che producesse uva buona, invece fece uva selvatica.

Or dunque, o abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, giudicate fra me e la mia vigna.

Che cosa si sarebbe potuto ancora fare alla mia vigna che io non vi abbia già fatto? Perché, mentre io mi aspettavo che producesse uva buona, essa ha fatto uva selvatica?

Ma ora vi farò sapere ciò che sto per fare alla mia vigna: rimuoverò la sua siepe e sarà interamente divorata, abbatterò il suo muro e sarà calpestata.

La ridurrò a un deserto: non sarà né potata né zappata, ma vi cresceranno rovi e spine; e comanderò alle nubi di non farvi cadere alcuna pioggia.

Or la vigna dell'Eterno degli eserciti è la casa d'Israele, e gli uomini di Giuda sono la piantagione della sua delizia. Egli si aspettava rettitudine ed ecco spargimento di sangue, giustizia ed ecco grida di angoscia.

Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finché non vi sia piú spazio, e cosi rimaniate soli ad abitare in mezzo al paese.

Alle mie orecchie l'Eterno degli eserciti ha giurato: «In verità molte case diventeranno una desolazione, grandi e belle case rimarranno senza abitanti».

10 Poiché dieci iugeri di vigna produrranno solo un bato, e un homer di seme produrrà solo un'efa.

11 Guai a quelli che si alzano al mattino presto per correre dietro a bevande inebrianti e si attardano fino a sera finche il vino li infiammi!

12 Nei loro banchetti vi è la cetra, l'arpa, il tamburello, il flauto e il vino, ma non prestano attenzione all'opera dell'Eterno e non considerano ciò che ha fatto con le sue mani.

13 Perciò il mio popolo va in cattività per mancanza di conoscenza, la sua nobiltà muore di fame e la sua folla sarà arsa dalla sete.

14 Perciò lo Sceol, ha dilatato le sue fauci e ha aperto in modo smisurato la sua bocca, e in esso scenderanno la sua gloria, la sua folla, il suo frastuono e chi in essa festeggia.

15 L'uomo comune sarà umiliato, l'uomo importante sarà abbassato e gli occhi dei superbi saranno umiliati.

16 Ma l'Eterno degli eserciti sarà esaltato nel giudizio, e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia.

17 Allora gli agnelli pascoleranno come nei loro pascoli e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi.

18 Guai a quelli che tirano l'iniquità con corde di falsità e il peccato come con corde da carro,

19 e dicono: «Faccia presto, realizzi l'opera sua, affinché la possiamo vedere. Si avvicini e si compia il disegno del Santo d'Israele, affinché lo possiamo conoscere».

20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!

21 Guai a quelli che sono saggi ai loro occhi e intelligenti davanti a loro stessi!

22 Guai ai campioni nel bere il vino e abili nel mescolare bevande inebrianti,

23 che assolvono il malvagio per un regalo e privano il giusto del suo diritto!.

24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e la fiamma consuma la paglia, cosí la loro radice sarà come marciume e il loro fiore sarà portato via come polvere, perché hanno rigettato la legge dell'Eterno degli eserciti e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele.

25 Per questo l'ira dell'Eterno si è accesa contro il suo popolo; egli ha steso la sua mano contro di lui e lo ha colpito cosí i monti hanno tremato e i loro cadaveri giacciono come spazzatura in mezzo alle strade; malgrado ciò la sua ira non si è placata e la sua mano rimane distesa.

26 Egli alzerà una bandiera per le nazioni lontane e fischierà loro dalle estremità della terra, ed ecco, esse verranno velocemente e prontamente.

27 Nessuno fra esse sarà stanco o vacillerà, nessuno sonnecchierà o dormirà, la cintura dei loro lombi, non si scioglierà, né si romperà il legaccio dei loro calzari.

28 Le loro frecce sono acuminate e tutti i loro archi sono tesi; gli zoccoli dei loro cavalli sembreranno pietre e le ruote dei loro carri un turbine.

29 Il loro ruggito sarà come quello di un leone, ruggiranno come leoncelli; sí, ruggiranno, afferreranno la preda e la porteranno via al sicuro e nessuno gliela strapperà.

30 In quel giorno ruggiranno contro Giuda, come rugge il mare; a guardare il paese, ecco tenebre e angoscia, e la luce sarà oscurata dalle nuvole.

Nell'anno della morte del re Uzziah, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto ed elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio.

Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno di essi aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava.

L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è l'Eterno degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria».

Gli stipiti della porta furono scossi dalla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempí di fumo.

Allora io dissi: «Ahimé! Io sono perduto, perché sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; eppure i miei occhi hanno visto il Re, l'Eterno degli eserciti».

Allora uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, che aveva preso con le molle dall'altare.

Con esso mi toccò la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, la tua iniquità è rimossa e il tuo peccato è espiato».

Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». Io risposi: «Eccomi, manda me!».

Allora egli disse: «Va' e di' a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, guardate pure, ma senza discernere!

10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, indurisci i suoi orecchi e chiudi i suoi occhi, affinché non veda con i suoi occhi, né oda con i suoi orecchi né intenda con il suo cuore, e cosí si converta e sia guarito».

11 Io dissi: «Fino a quando, Signore?». Egli rispose: «Finché le città siano devastate e senza abitanti, le case siano senza alcun uomo e il paese sia devastato e desolato

12 e finché l'Eterno abbia allontanato la gente e vi sia un grande abbandono in mezzo al paese.

13 Rimarrà ancora un decimo della popolazione, ma a sua volta sarà distrutto come però al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti rimane il ceppo, così una progenie santa sarà il suo ceppo».

Or avvenne ai giorni di Achaz figlio di Jotham, figlio di Uzziah, re di Giuda, che Retsin re di Siria, e Pekah figlio di Remaliah, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono ad espugnarla.

Fu perciò riferito alla casa di Davide, dicendo: «I Siri si sono accampati in Efraim». Cosí il cuore di Achaz e il cuore del suo popolo tremarono, come tremano gli alberi della foresta per il vento.

Allora l'Eterno disse a Isaia: «Va' incontro ad Achaz, tu e tuo figlio Scear-Jashub, all'estremità del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio,

e digli: Guarda di star tranquillo, non aver paura e il tuo cuore non venga meno a motivo di questi due mozziconi di tizzoni fumanti, per l'ira ardente di Retsin e della Siria, e del figlio di Remaliah.

Poiché la Siria, Efraim e il figlio di Remaliah hanno ideato del male contro di te, dicendo:

Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo, apriamoci una breccia nelle sue mura e stabiliamo come re nel suo mezzo il figlio di Tabeel"».

Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Questo non avverrà, non succederà,

perché la capitale della Siria è Damasco e il capo di Damasco è Retsin. Fra sessantacinque anni Efraim sarà fatto a pezzi e non sarà piú popolo.

La capitale di Efraim è Samaria, e il capo di Samaria è il figlio di Remaliah. Se non credete, certamente non sarete resi stabili».

10 L'Eterno parlò di nuovo ad Achaz gli disse:

11 «Chiedi per te un segno all'Eterno, il tuo DIO; chiedilo o nelle profondità o nelle altezze».

12 Ma Achaz rispose: «Io non chiederò nulla, non voglio tentare l'Eterno».

13 Allora Isaia disse: «Ascoltate ora, o casa di Davide! E forse poca cosa per voi lo stancare gli uomini, che volete stancare anche il mio DIO?

14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio e gli porrà nome Emmanuele

15 Egli mangerà panna e miele fino a quando sappia rigettare il male e scegliere il bene.

16 Ma prima che il fanciullo sappia rigettare il male e scegliere il bene, il paese che temi a motivo dei suoi due re sarà abbandonato.

17 L'Eterno farà venire il re di Assiria su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre dei giorni quali non vennero da quando Efraim si separò da Giuda.

18 In quel giorno avverrà che l'Eterno fischierà alle mosche che sono all'estremità dei fiumi d'Egitto, e alle api che sono nel paese di Assiria.

19 Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli desolate, nelle fenditure delle rocce, su tutti i cespugli spinosi e su tutti i pascoli.

20 In quel giorno il Signore con un rasoio preso a nolo oltre il Fiume, cioè con il re di Assiria, raderà la testa e i peli delle gambe, e raschierà via anche la barba.

21 In quel giorno avverrà che uno manterrà una giovane vacca e due pecore,

22 e per l'abbondanza del latte che daranno, egli mangerà panna, perché panna e miele mangeranno tutti i superstiti lasciati in mezzo al paese.

23 In quel giorno ogni luogo dove ci potevano essere mille viti del valore di mille sicli d'argento, diventerà preda dei rovi e dei pruni.

24 Vi si entrerà con frecce e arco, perché tutto il paese sarà rovi e pruni.

25 E su tutti i colli che erano dissodati con la zappa non si passerà piú per paura dei rovi e dei pruni; saranno un luogo dove si manderanno i buoi e che sarà calpestato dalle pecore».

L'Eterno mi disse: «Prenditi una tavoletta grande e scrivici sopra con caratteri ordinari: "Maher-Shalal-Hashbaz"».

Allora presi con me, come testimoni fidati per testimoniare, il sacerdote Uria e Zaccaria, figlio di Jeberekiah.

Mi unii pure alla profetessa, ed ella concepí e diede alla luce un figlio. Allora l'Eterno mi disse: «Chiamalo Mahershalal-Hash-Baz;

poiché prima che il bambino sappia dire: "padre mio" o "madre mia" le ricchezze di Damasco e il bottino di Samaria saranno portati davanti al re di Assiria».

L'Eterno mi parlò ancora e mi disse:

«Poiché questo popolo ha disprezzato le acque di Siloe, che scorrono dolcemente e si rallegra a motivo di Retsin e del figlio di Remaliah,

perciò ecco, il Signore farà salire su di loro le acque del Fiume, possenti e copiose, cioè il re di Assiria e tutta la sua gloria; si eleverà sopra tutti i suoi canali e strariperà da tutte le sue sponde.

Passerà attraverso Giuda, strariperà e passerà oltre fino ad arrivare al collo, e le sue ali spiegate copriranno tutta l'estensione del tuo paese, o Emmanuele.

Associatevi pure tumultuosamente, o popoli, ma sarete frantumati; ascoltate, o voi tutti paesi lontani. Cingetevi pure, ma sarete frantumati; cingetevi pure, ma sarete frantumati.

10 Fate pure dei piani, ma saranno sventati. Proferite una parola, ma non si realizzerà, perché Dio è con noi»

11 Poiché cosí mi ha parlato l'Eterno con mano potente e mi ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, dicendo:

12 «Non chiamate congiura tutto ciò che questo popolo chiama congiura, non temete ciò che esso teme e non spaventatevi.

13 L'Eterno degli eserciti, lui dovete santificare. Sia lui il vostro timore, sia lui il vostro spavento».

14 Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d'intoppo, una roccia d'inciampo per le due case d'Israele, un laccio una trappola per gli abitanti di Gerusalemme.

15 Tra di loro molti inciamperanno, cadranno, saranno infranti rimarranno nel laccio e saranno presi.

16 «Chiudi questa testimonianza, sigilla questa legge fra i miei discepoli».

17 Io aspetto l'Eterno, che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe, e spero in lui.

18 Ecco, io e i figli che l'Eterno mi ha dato, siamo segni e presagi in Israele, da parte dell'Eterno degli eserciti, che dimora sul monte Sion.

19 Se vi si dice: «Consultate i medium e I maghi, che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Non deve un popolo consultare il suo DIO? Deve forse rivolgersi ai morti per conto dei vivi?».

20 Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce.

21 Si aggirerà per il paese affranto e affamato; e quando sarà affamato si irriterà e maledirà il suo re e il suo DIO. Volgerà lo sguardo in alto,

22 poi lo volgerà verso la terra, ed ecco calamità, tenebre, oscurità piena di angoscia, e sarà sospinto nelle piú fitte tenebre.

(08-23) Ma le tenebre non dureranno sempre su colei che ora è nell'angoscia. Come nei tempi passati egli ha coperto di obbrobrio il paese di Zabulon, e il paese di Neftali, cosí in avvenire coprirà di gloria la terra vicina al mare, oltre il Giordano, la Galilea dei gentili.

(09-1) Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano nel paese dell'ombra della morte, si è levata una luce.

(09-2) Tu hai accresciuto la nazione, hai aumentato la loro gioia; essi gioiscono davanti a te come si gioisce alla mietitura, e come si giubila quando si divide il bottino.

(09-3) Poiché tu hai spezzato il giogo che gravava su di lui, il bastone sulle sue spalle e la verga di chi l'opprimeva, come nel giorno di Madian.

(09-4) Poiché ogni calzatura di guerriero nella mischia e ogni mantello rotolato nel sangue, sarà destinato ad essere arso e sarà esca del fuoco.

(09-5) Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno. Principe della pace.

(09-6) Non ci sarà fine all'incremento del suo impero e pace sul trono di Davide e sul suo regno, per stabilirlo fermamente e rafforzarlo mediante il giudizio e la giustizia, ora e sempre. Questo farà lo zelo dell'Eterno degli eserciti.

(09-7) Il Signore manda una parola contro Giacobbe, ed essa è caduta

(09-8) Tutto il popolo la conoscerà, Efraim e gli abitanti di Samaria, che nel loro orgoglio e arroganza di cuore dicono:

10 (09-9) «I mattoni sono caduti, ma noi ricostruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con cedri».

11 (09-10) Per questo l'Eterno susciterà contro di lui gli avversari di Retsin e spronerà i suoi nemici:

12 (09-11) i Siri dall'oriente, i Filistei dall'occidente, che divoreranno Israele a bocca spalancata. Malgrado tutto ciò la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.

13 (09-12) Tuttavia il popolo non torna a colui che lo colpisce e non cerca l'Eterno degli eserciti.

14 (09-13) Perciò l'Eterno reciderà da Israele capo e coda, ramo di palma e giunco in un solo giorno.

15 (09-14) L'anziano, e il notabile sono il capo, e il profeta che insegna la menzogna è la coda.

16 (09-15) Quelli che guidano questo popolo lo fanno sviare, e quelli che sono da loro guidati sono divorati.

17 (09-16) Perciò l'Eterno non si compiacerà dei suoi giovani, né avrà compassione dei suoi orfani e delle sue vedove, perché tutti sono ipocriti e perversi, e ogni bocca proferisce follia. Malgrado tutto ciò la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.

18 (09-17) Poiché la malvagità arde come un fuoco, che divora rovi e pruni e divampa nel folto della foresta, che salgono quindi in alto come una colonna di fumo.

19 (09-18) Per l'ira dell'Eterno degli eserciti il paese brucia e il popolo è come esca per il fuoco; nessuno ha pietà del proprio fratello.

20 (09-19) Si strappa via a destra, ma si è ancora affamati; si divora a sinistra, ma non ci si sazia; ognuno divora la carne del proprio braccio:

21 (09-20) Manasse, divora Efraim, ed Efraim Manasse; e insieme sono contro Giuda. Malgrado tutto ciò la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa

10 Guai a quelli che promulgano decreti iniqui e a quelli che continuano a redigere sentenze ingiuste

per negare giustizia ai miseri, per spogliare del diritto i poveri del mio popolo, e far cosí delle vedove la loro preda e degli orfani il loro bottino.

Che farete nel giorno del castigo e della distruzione che verrà da lontano? Da chi fuggirete in cerca di aiuto e a chi lascerete la vostra ricchezza?

Non resterà loro che curvarsi fra i prigionieri o cadere fra gli uccisi. Malgrado tutto ciò la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.

Guai all'Assiria, la verga della mia ira nelle cui mani c'è il bastone della mia indignazione!

Io la manderò contro una nazione empia e contro il popolo della mia ira. Le comanderò di saccheggiarlo, di depredarlo e di calpestarlo come il fango delle strade.

Essa però non intende cosí e nel suo cuore non pensa cosí, ma ha in cuore di distruggere e di sterminare un gran numero di nazioni.

Infatti dice: «I miei principi non sono tutti quanti re?

Non è Kalno come Karkemish? Non è Hamath come Arpad? Non è Samaria come Damasco?

10 Come la mia mano ha raggiunto i regni degli idoli le cui immagini scolpite erano piú numerose di quelle di Gerusalemme e di Samaria,

11 come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, non farò pure cosí a Gerusalemme e ai suoi idoli?».

12 Ma avverrà che, quando il Signore avrà portato a termine tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, egli dirà: «Io punirò il frutto dell'alterigia del cuore del re di Assiria e la gloria dei suoi occhi alteri».

13 Infatti egli dice: «L'ho fatto con la forza della mia mano e con la mia sapienza, perché sono intelligente, ho rimosso i confini dei popoli, ho depredato i loro tesori e come uomo potente ho deposto quelli che erano sul trono.

14 La mia mano ha trovato come un nido le ricchezze dei popoli, come uno raccoglie delle uova abbandonate, cosí io ho raccolto la terra intera e non ci fu nessuno che abbia mosso le ali, o abbia aperto il becco e pigolato».

15 La scure si gloria forse con chi taglia con essa o si fa grande la sega con chi la maneggia? Come se la verga dovesse dirigere colui che la alza, o come se il bastone potesse alzarsi come se non fosse legno!

16 Perciò il Signore, l'Eterno degli eserciti, manderà la consunzione tra le sue schiere piú valide, e al posto della sua gloria egli accenderà un fuoco, come il fuoco di un incendio.

17 Cosí la luce d'Israele diventerà un fuoco e il suo Santo una fiamma, che arderà e divorerà i suoi rovi e i suoi pruni in un sol giorno.

18 Egli consumerà la gloria della sua foresta e della sua fertile campagna dall'anima fino al corpo; sarà come un ammalato che viene meno.

19 Il resto degli alberi della sua foresta sarà ridotto a un numero cosí esiguo che persino un bambino potrebbe farne il conto.

20 In quel giorno avverrà che il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe non si appoggeranno piú su colui che li colpiva, ma si appoggeranno in verità sull'Eterno, il Santo d'Israele.

21 Un residuo, il residuo di Giacobbe tornerà al Dio potente.

22 Poiché, anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare solo un suo residuo tornerà; lo sterminio decretato farà traboccare la giustizia.

23 Infatti il Signore, l'Eterno degli eserciti, compirà lo sterminio decretato in mezzo a tutta la terra.

24 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno degli eserciti: «O popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiro, che ti percuote con la verga e alza il suo bastone contro di te, come fece l'Egitto.

25 Poiché ancora un breve tempo, e l'indignazione cesserà, mentre la mia ira si volgerà alla loro distruzione.

26 L'Eterno degli eserciti leverà contro di lui la sferza, come quando colpí Madian al masso di Horeb; e come distese il suo bastone sul mare, cosí lo alzerà ancora come fece in Egitto.

27 In quel giorno avverrà che il suo carico sarà allontanato dalle tue spalle e il suo giogo dal tuo collo; il giogo sarà distrutto dall'unzione dell'olio».

28 Egli arriva a Aiath, oltrepassa Migron, depone i suoi bagagli a Mikmash.

29 Valicano il passo, si accampano a Gheba; Ramah trema, Ghibeah di Saul è fuggita.

30 Alza la tua voce, o figlia di Gallim! Presta attenzione, o Laish! Povera Anathoth!

31 Madmenah è fuggita, gli abitanti di Ghebim cercano un rifugio.

32 Tuttavia oggi farà sosta a Nob, agitando il pugno contro il monte della figlia di Sion, la collina di Gerusalemme.

33 Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, stroncherà i rami con terribile violenza; i piú alti saranno tagliati, i piú altezzosi saranno abbassati.

34 Egli abbatterà con la scure il folto della foresta, e il Libano cadrà sotto i colpi del Potente.

11 Poi un ramoscello uscirà dal tronco di Isai e un germoglio spunterà dalle sue radici.

Lo Spirito dell'Eterno riposerà su lui: spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell'Eterno.

Il suo diletto sarà nel timore dell'Eterno, non giudicherà secondo le apparenze, non darà sentenze per sentito di re,

ma giudicherà i poveri con giustizia e farà decisioni eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca e col soffio delle sue labbra farà morire l'empio.

La giustizia sarà la cintura dei suoi lombi, e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.

Il lupo abiterà con l'agnello e il leopardo giacerà col capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato, staranno insieme e un bambino li guiderà.

La vacca pascolerà con l'orsa, i loro piccoli giaceranno insieme, e il leone si nutrirà di paglia come il bue.

Il lattante giocherà sulla buca dell'aspide, e il bambino divezzato metterà la sua mano nel covo della vipera.

Non si farà né male né distruzione su tutto il mio monte santo, poiché il paese sarà ripieno della conoscenza dell'Eterno, come le acque ricoprono il mare.

10 In quel giorno avverrà che la radice di Isai si ergerà come una bandiera per i popoli; le nazioni lo cercheranno, e il luogo del suo riposo, sarà glorioso.

11 In quel giorno avverrà che il Signore stenderà la sua mano una seconda volta per riscattare il residuo del suo popolo superstite dall'Assiria e dall'Egitto, da Pathros e dall'Etiopia, da Elam, da Scinar e da Hamath e dalle isole del mare.

12 Egli alzerà il vessillo per le nazioni, raccoglierà gli espulsi d'Israele e radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra.

13 La gelosia di Efraim scomparirà e gli avversari di Giuda saranno annientati; Efraim non invidierà piú Giuda e Giuda non sarà piú ostile ad Efraim.

14 Essi piomberanno a volo sulle spalle dei Filistei verso occidente, insieme saccheggeranno i figli dell'oriente; metteranno le loro mani su Edom, e su Moab, e i figli di Ammon saranno loro sudditi.

15 L'Eterno distruggerà interamente la lingua del mare d'Egitto, e con la potenza del suo soffio agiterà la sua mano sul fiume e lo colpirà dividendolo in sette canali, cosí da poterlo attraversare con i sandali.

16 Vi sarà una strada per il residuo del suo popolo rimasto in Assiria, come ce ne fu una per Israele il giorno che uscí dal paese d'Egitto.

12 In quel giorno dirai: «Io ti celebro, o Eterno. Anche se ti eri adirato con me, la tua ira si è calmata e mi hai consolato.

Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia e non avrò paura, perché l'Eterno, sí, l'Eterno è la mia forza e il mio cantico, ed è stato la mia salvezza».

Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza.

In quel giorno direte: «Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome è eccelso!

Cantate lodi all'Eterno, perché ha fatto cose grandiose; questo sia noto in tutta la terra.

Grida ed esulta di gioia, o abitatrice di Sion, perché grande è in mezzo a te il Santo d'Israele».

13 Profezia su Babilonia, data in visione a Isaia, figlio di Amots.

«Issate una bandiera su un alto monte, alzate la voce verso di loro, agitate la mano perché entrino nelle porte dei principi.

Io ho dato ordini a quelli che sono a me consacrati, ho chiamato i miei prodi per eseguire la mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza.

C'è il rumore di una grande moltitudine sui monti, simile a quello di un popolo immenso; il rumore tumultuoso di regni, di nazioni radunate. L'Eterno degli eserciti passa in rassegna l'esercito per la battaglia.

Vengono da un paese lontano, dalla estremità dei cieli, l'Eterno e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutta la terra.

Urlate, perché il giorno dell'Eterno è vicino; esso viene come una devastazione da parte dell'Onnipotente.

Perciò tutte le mani saranno fiacche e ogni cuor d'uomo verrà meno.

Saranno colti da spavento, spasimi e dolori li prenderanno, si contorceranno come una partoriente, si guarderanno l'un l'altro sbigottiti, le loro facce saranno facce di fuoco.

Ecco, il giorno dell'Eterno viene: giorno crudele, d'indignazione e d'ira ardente, per fare della terra un deserto e sterminare da essa i peccatori.

10 Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni non faranno piú brillare la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà piu la sua luce.

11 Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per la loro iniquità; metterò fine all'alterigia dei superbi e abbatterò l'arroganza dei tiranni.

12 Renderò l'uomo mortale piú raro dell'oro fino, l'umanità piú rara dell'oro di Ofir.

13 Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo a causa dell'indignazione dell'Eterno degli eserciti nel giorno della sua ira ardente.

14 Allora, come una gazzella inseguita o come un gregge che nessuno raduna, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese.

15 Chiunque sarà trovato sarà trafitto, e chiunque sarà preso cadrà di spada.

16 I loro bambini saranno sfracellati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate e le loro mogli saranno violentate.

17 Ecco, io suscito contro di essi i Medi che non penseranno all'argento e non prenderanno alcun piacere nell'oro.

18 I loro archi atterreranno i giovani; non avranno pietà del frutto del grembo; il loro occhio non risparmierà i bambini.

19 Cosí Babilonia, lo splendore dei regni, la gloria dell'orgoglio dei Caldei, sarà come Sodoma e Gomorra quando DIO le sovvertí.

20 Essa non sarà mai piú abitata né popolata di generazione in generazione l'Arabo non vi pianterà piú la tenda, né i pastori vi faranno sostare le greggi.

21 Ma vi riposeranno le fiere del deserto, le sue case saranno piene di gufi, vi dimoreranno gli struzzi vi danzeranno i satiri.

22 Le iene ululeranno nelle sue case desolate, gli sciacalli nei suoi palazzi lussuosi. Il suo tempo si avvicina, i suoi giorni non saranno prolungati».

La Nuova Diodati (LND)

Copyright © 1991 by La Buona Novella s.c.r.l.