Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

Bible in 90 Days

An intensive Bible reading plan that walks through the entire Bible in 90 days.
Duration: 88 days
La Bibbia della Gioia (BDG)
Version
Galati 3:26 - Colossesi 4:18

26 perché ora siamo tutti figli di Dio, grazie alla fede in Gesù Cristo. 27 Difatti, voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non ha più importanza allora essere Ebreo o pagano, schiavo o libero e neppure uomo o donna, perché, uniti a Cristo, siete tutti un solo essere. 29 E, se appartenete a Cristo, siete veri discendenti di Abramo e riceverete lʼeredità che Dio ha promesso.

Mi spiego meglio. Se un minorenne riceve una grande eredità, in teoria è padrone di tutto, ma in pratica, finché non è cresciuto, la sua condizione è tale e quale a quella di uno schiavo. Egli deve dipendere da tutori e amministratori, finché non avrà raggiunto lʼetà stabilita da suo padre.

Dio ha comprato la nostra libertà

Così eravamo anche noi prima che venisse Cristo. Eravamo come minorenni alle dipendenze degli elementi di questo mondo. Ma, al momento stabilito, Dio mandò suo Figlio. Egli nacque da una donna, e fu sottoposto allʼintransigenza della legge per riscattare noi che dipendevamo dalla legge e farci godere dei privilegi di veri figli di Dio. E siccome ora siete suoi figli, Dio ha mandato nel vostro cuore lo Spirito di suo Figlio, che grida: Abbà! Padre! Ora non siete più schiavi, ma veri figli di Dio, e dato che siete suoi figli, siete anche suoi eredi, perché così ha deciso il Signore.

Nel passato, prima di conoscere Dio, eravate schiavi di dèi, che in realtà sono soltanto idoli. Ma ora che avete conosciuto Dio, o meglio ancora, che Dio ha conosciuto voi, come potete tornare di nuovo sui vostri passi e ridiventare schiavi di una altra religione povera, debole e inutile, basata sul tentativo di guadagnarsi il cielo ubbidendo alle leggi di Mosè? 10 Voi cercate di guadagnarvi il favore di Dio, osservando scrupolosamente le ricorrenze che cadono in certi giorni, mesi, stagioni o anni. 11 Ho paura per voi. Temo che tutto il lavoro che ho fatto per voi non sia servito a niente!

12 Cari fratelli, davanti a queste cose, fate come me, vi prego, perché io sono libero da queste imposizioni come lo eravate voi. 13 Voi non mi avete mai fatto alcun torto, anzi, vi ricordate la prima volta che vi parlai del Vangelo? Fu in occasione di quella mia malattia. 14 E anche se si trattava di una cosa ripugnante, non mi avete disprezzato, né avete provato disgusto per me, anzi, mi avete accolto e curato come se fossi stato un angelo di Dio, o Gesù Cristo stesso!

15 Dovʼè finito, dunque, quello spirito gioioso di allora? Posso dire che in quei giorni, se vi fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi per darmeli!

16 Sono dunque diventato vostro nemico, perché vi ho detto la verità?

17 Quei falsi maestri che ci tengono tanto a guadagnarsi le vostre simpatie, non lo fanno per il vostro bene. Vogliono staccarvi da me, perché prestiate più attenzione a loro. 18 È bello che le persone siano gentili nei confronti del prossimo per scopi buoni e col cuore sincero, ma sempre, non solo quando io sono fra voi. 19 Figli miei, quanto mi fate soffrire! Ancora una volta provo per voi le doglie di una madre in travaglio; spasimo in attesa del momento in cui finalmente sarete ripieni di Cristo. 20 Come vorrei essere con voi adesso e non parlarvi con questo tono, perché a questa distanza francamente non so più che cosa fare per voi!

21 Ora ditemi, voi che pensate di dover obbedire alle leggi ebraiche per essere salvati, perché non volete capire il vero significato di quelle leggi? 22 Infatti le Scritture ci dicono che Abramo ebbe due figli: uno dalla moglie schiava ed uno da quella libera. 23 Non ci fu niente di straordinario nella nascita del bambino della schiava. Ma il bambino della moglie libera nacque soltanto in seguito ad una promessa di Dio.

24-25 Ora, questa storia vera è una dimostrazione dei due diversi modi dʼagire di Dio. Un modo fu quello di dare le sue leggi da osservare. E questo avvenne sul monte Sinai (che è un monte dellʼArabia), quando il Signore diede i dieci comandamenti a Mosè. Nella mia allegoria la moglie schiava di Abramo, Agar, rappresenta lʼattuale Gerusalemme, città madre dei Giudei, centro del sistema che concepisce un modo sbagliato per piacere a Dio lo sforzarsi di obbedire ai comandamenti. Infatti i Giudei, che cercano di seguire questo sistema, ne sono schiavi, figli della schiava. 26 Sara, invece, rappresenta la nostra città madre, la Gerusalemme celeste, che non è schiava delle leggi ebraiche.

27 A lei si riferiva Isaia, quando fece questa profezia: «Rallegrati, sterile che non partorisci, prorompi e grida, tu che non hai doglie: perché molti sono i figli della derelitta, più che di colei che ha marito!»

28 Voi ed io, cari fratelli, siamo i figli che Dio ha promesso, tali e quali ad Isacco. 29 E noi, che siamo nati per lo Spirito Santo, siamo perseguitati ora da quelli che vogliono farci osservare le leggi ebraiche, proprio come allora Isacco, il figlio nato per intervento di Dio, fu perseguitato da Ismaele, figlio nato per una decisione umana.

30 Ma che dice la Scrittura? «Caccia via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non potrà essere tuo erede insieme col figlio della donna libera». 31 Cari fratelli, noi non siamo figli schiavi, dipendenti dalle leggi ebraiche, ma figli della donna libera, accettati da Dio grazie alla nostra fede.

Cristo ci ha liberati, assicuratevi quindi di rimanere liberi, e non vi lasciate incatenare di nuovo alle leggi e alle cerimonie ebraiche! Ascoltatemi bene, perché è importante: se sperate nella circoncisione e nellʼosservanza delle leggi ebraiche per essere giusti agli occhi di Dio, allora Cristo non può salvarvi. Lo ripeto: chiunque cerca di ottenere il favore di Dio con la circoncisione è impegnato ad obbedire per sempre a tutte le altre leggi ebraiche, pena la morte. Cristo non vi serve a niente, se pensate di esaurire il vostro debito con Dio osservando quelle leggi. In questo caso non avete più la grazia di Dio.

Invece noi, con lʼaiuto dello Spirito Santo, facciamo affidamento sulla morte di Cristo perché i nostri peccati siano cancellati e per essere giustificati agli occhi del Signore. A noi, che abbiamo avuto da Cristo la vita eterna, non importa proprio niente di essere circoncisi, né di osservare o meno le cerimonie ebraiche, ciò che veramente conta è soltanto la fede che agisce per mezzo dellʼamore.

Stavate andando così bene! Chi vi ha sbarrato la strada per impedirvi di seguire la verità? Certamente non è stato Dio, perché è stato proprio lui a chiamarvi alla libertà in Cristo. Ma badate bene: un poʼ di lievito fa fermentare tutta la pasta.

10 Ho fede che il Signore vi riporterà a pensarla come me riguardo a queste cose. Ma chi vi ha turbato e confuso, chiunque sia, avrà ciò che si merita!

11 Certa gente ha il coraggio di dire che sono proprio io a predicare che la circoncisione e le leggi ebraiche sono necessarie per essere salvati. Ebbene, se predicassi così, gli Ebrei non mi perseguiterebbero di certo! Il fatto che sia ancora perseguitato, dimostra che sto ancora predicando che la salvezza si ottiene solo mediante la fede nella croce di Cristo.

12 Ma perché questi maestri che portano fra voi tanto scompiglio non si fanno addirittura castrare e vi lasciano finalmente in pace?! 13 Cari fratelli, voi avete ricevuto la libertà: non la libertà di fare il male, ma la libertà dʼamarvi e servirvi a vicenda. 14 Infatti tutta la legge si riassume in questʼunico comandamento: «Ama il prossimo tuo come te stesso». 15 Se invece di amarvi, vi comportate come belve, mordendovi e sbranandovi fra voi, badate di non distruggervi a vicenda!

Ubbidite allo Spirito Santo

16 Vi dico dunque: obbedite soltanto allo Spirito Santo; egli vi dirà dove andare e cosa fare. In questo modo non correrete più il rischio di fare cose sbagliate per soddisfare il vostro egoismo naturale. 17 Perché, per istinto, a noi piace fare certe cose che sono proprio il contrario di ciò che lo Spirito Santo cʼinsegna; e le buone cose che desideriamo fare quando lo Spirito ci guida sono esattamente il contrario dei nostri desideri naturali. Queste due forze dentro di noi sono sempre in lotta fra loro; e così non possiamo fare ciò che vorremmo. 18 Invece, quando vi lasciate guidare dallo Spirito Santo, non avete più bisogno di sforzarvi per obbedire alle leggi ebraiche.

19 Tutti sanno quali sono i risultati, se si seguono gli istinti carnali: relazioni sessuali illecite, immoralità, vita viziosa, 20 idolatria, spiritismo (e cioè lʼincoraggiare lʼattività dei diavoli), odio e discordie, gelosie, ira, liti, convinzione che nessuno è nel giusto allʼinfuori di quelli che appartengono al proprio gruppo. 21 Ed ancora: invidia, ubriachezza, orge ed altre cose del genere. Vi ripeto di nuovo ciò che ho detto prima: quelli che fanno queste cose non faranno parte del regno di Dio.

22 Ma quando è lo Spirito Santo che guida la nostra vita, ecco che cosa produrrà in noi: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, dolcezza, autocontrollo. 23 Ecco, allora, che non ci troveremo più in conflitto con la legge ebraica.

24 Quelli che appartengono a Cristo hanno crocifisso alla sua croce il proprio egoismo con le sue voglie e le sue passioni.

25 Perciò, se ora viviamo per la potenza dello Spirito Santo, anche la nostra vita deve essere guidata dallo Spirito Santo! 26 Allora non avremo più bisogno di cercare onori e popolarità, che portano a gelosie e provocazioni.

Fratelli, se scoprite che qualcuno di voi sta commettendo un errore, voi che siete guidati dallo Spirito dovete aiutarlo con dolcezza e umiltà a ritornare sulla strada giusta, tenendo presente che la prossima volta potrebbe capitare anche a voi. Aiutatevi nelle difficoltà e nei problemi, ubbidirete così alla legge di Cristo. Se qualcuno crede di essere troppo importante per sottomettersi a questo insegnamento, sʼinganna, anzi non vale proprio niente.

Ciascuno si assicuri piuttosto di fare del suo meglio, perché allora avrà la soddisfazione personale di un lavoro ben fatto e non avrà bisogno di paragonarsi a nessun altro. Ognuno di noi deve sopportare i propri errori, i propri pesi, perché nessuno di noi è perfetto!

Quelli che imparano la Parola di Dio devono retribuire i propri insegnanti.

Non scoraggiatevi…

Non fatevi illusioni, non ci si può beffare di Dio: quello che si semina si raccoglie. Chi vive per soddisfare i propri desideri corrotti, seminerà del male e senza dubbio mieterà la corruzione e la morte spirituale. Chi, invece, semina le buone cose dello Spirito, mieterà dallo Spirito Santo la vita eterna. Non stanchiamoci allora di fare il bene, perché, a suo tempo, se non ci scoraggiamo e rinunciamo, avremo un raccolto di benedizioni. 10 Questa è la ragione per cui, man mano che si presenta lʼoccasione, dobbiamo fare sempre del bene a tutti e, in primo luogo, ai nostri fratelli nella fede.

11 Queste parole di chiusura le ho scritte di mia mano, guardate con che carattere grande! 12 Quei vostri maestri, che cercano di convincervi a farvi circoncidere, lo fanno soltanto per una ragione: per essere ben voluti e per evitare la persecuzione che subirebbero se ammettessero che soltanto la croce di Cristo può dare la salvezza. 13 Infatti, neppure loro che sono circoncisi ubbidiscono alle leggi ebraiche, ma vogliono farvi circoncidere per vantarsi che siete loro discepoli.

14 Per quanto mi riguarda, Dio voglia ché non mi vanti di niente allʼinfuori della croce del nostro Signore Gesù Cristo, per la quale è morto il mio interesse per le cose attraenti di questo mondo, ed io sono morto per il mondo. 15 Perciò non conta niente essere o non essere circoncisi; ciò che conta è se siamo diventati davvero persone nuove e diverse.

16 Dio doni pace e misericordia a tutti quelli che vivono secondo questo principio e a quelli che costituiscono il vero popolo di Dio. 17 Dʼora in poi, nessuno mi dia più delle noie, perché porto nel mio corpo le cicatrici delle frustate e delle ferite che ho ricevuto dai nemici di Cristo: il segno che indica che appartengo a lui.

18 Cari fratelli, la grazia del Signor nostro Gesù sia con tutti voi. Paolo.

Io, Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, scrivo ai fratelli cristiani di Efeso sempre fedeli a Gesù Cristo. A voi auguro grazia e pace da parte di Dio, nostro Padre, e del Signore Gesù Cristo. Benedetto sia Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nel cielo ci ha benedetto con ogni benedizione spirituale, perché apparteniamo a Cristo.

Il grande piano di Dio

Molto tempo fa, ancor prima di creare il mondo, Dio ci scelse perché gli appartenessimo, in virtù di ciò che Cristo avrebbe fatto per noi. Nel suo amore, egli decise di renderci santi e senza difetti di fronte a lui. Il suo piano immutabile è stato attuato per far sì che diventassimo suoi figli, mandando Gesù Cristo a morire per noi, secondo il suo volere.

Sia lodato il Signore per il dono meraviglioso che ci ha fatto per mezzo di Gesù, suo amatissimo Figlio. Da Cristo, dal suo sangue versato per noi, abbiamo la redenzione, vale a dire il perdono di tutti i peccati. Questa è la ricchezza della grazia di Dio. Egli ce lʼha donata in abbondanza, dandoci sapienza e intelligenza e rivelandoci il motivo segreto per cui ha mandato Cristo, rivelandoci il piano che aveva già deciso e preparato sin dai tempi dei tempi. 10 E questo è il suo scopo quando i tempi saranno maturati, egli riunirà tutte le cose, sia in cielo che in terra, sotto un unico capo: Cristo. 11 E anche noi, grazie a ciò che Cristo ha fatto, abbiamo parte nel suo progetto e siamo destinati ad essere suoi eredi, perché Dio stesso lo vuole. Infatti tutte queste cose accadono, perché egli stesso decise così tanto tempo fa, perché 12 potessimo lodare ed esaltare la sua gloria per le grandi cose che ha fatto per noi, per noi che siamo stati i primi a credere in Cristo. 13 E grazie a ciò che Cristo ha fatto, anche voi, dopo che avete ascoltato la buona notizia della vostra salvezza e dopo aver confidato in Cristo, avete ricevuto il sigillo di quello Spirito Santo che era stato promesso a tutti noi cristiani. 14 Lo Spirito Santo che è dentro di noi è la garanzia che Dio ci darà tutto ciò che ha promesso; e il sigillo dello Spirito su di noi sta ad indicare che Dio ci ha già acquistati e ci garantisce di prenderci con sé. Per noi questa è una ragione di più per lodare il nostro Dio glorioso. 15 Per tutto questo, perché ho saputo della vostra grande fede nel Signore Gesù e dellʼamore che avete verso tutti i cristiani, 16-17 non smetto di ringraziare Dio per voi. Prego per voi continuamente, chiedendo a Dio, il Padre glorioso del nostro Signore Gesù Cristo, di darvi la saggezza di vedere chiaramente e di conoscere fino in fondo Cristo e tutto quello che ha fatto per voi. 18 Prego che i vostri cuori siano inondati di luce, perché sappiate a quale futuro Dio vi ha chiamati e quanta gloria la sua eredità riserva a noi cristiani. 19 Prego anche che incominciate a capire quanto sia immensa la sua potenza in quelli che credono in lui. Con la stessa straordinaria potenza 20 Dio ha resuscitato Cristo dalla morte e lo ha fatto sedere al posto dʼonore alla sua destra in cielo 21 molto, molto più in alto di qualsiasi altro principe, autorità, dittatore o capo. Proprio così, egli stesso si trova al di sopra di qualsiasi altro, non solo di questo mondo, ma anche del mondo che verrà. 22 Infatti, come dicono le Scritture: «Dio gli ha affidato tutto ciò che ha creato, dandogli autorità su tutte le cose» e lo ha eletto capo supremo della Chiesa, 23 che è il suo corpo, la pienezza di Cristo, che in tutti porta a compimento ogni cosa.

Allora… e adesso

Una volta voi eravate morti per sempre a causa dei vostri peccati. Voi seguivate lʼandazzo di questo mondo ed eravate proprio come tutti gli altri, pieni di peccati e obbedienti a Satana, il principe del potere che è nellʼaria, che ora agisce nel cuore di quelli che si ribellano al Signore. Del resto, anche tutti noi eravamo tali e quali a loro, la nostra vita era la dimostrazione del male dentro di noi, e facevamo tutte quelle brutte cose che ci suggerivano le nostre passioni e i nostri cattivi pensieri. Quindi, per natura, meritavamo la stessa condanna di Dio, esattamente come tutti gli altri.

Ma Dio, così ricco di misericordia, ci amava tanto che, benché fossimo spiritualmente condannati a morte per i nostri peccati, ci ha fatti vivere, resuscitando Cristo (ricordate che è soltanto per il suo dono immeritato che siamo stati salvati!). Con Cristo il Signore ci ha risuscitati e con lui ci ha fatto sedere nel cielo, per mostrare anche nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia, che si è manifestata in tutto ciò che ha fatto per noi per mezzo di Gesù Cristo. È per la sua grazia che siete stati salvati per mezzo della fede in Gesù Cristo. E ciò non viene da voi ma è dono di Dio! La salvezza non è la ricompensa delle nostre buone opere, affinché nessuno di noi se ne possa vantare. 10 È Dio stesso che ci ha fatto così e ci ha dato nuova vita in Gesù Cristo, per farci compiere quelle buone opere che egli aveva preparato per noi fin da principio. Dio stesso ha cominciato il cambiamento in noi, rendendoci capaci di fare il bene.

11 Non scordatevi mai che una volta eravate pagani, chiamati «senza Dio» e «non circoncisi» dai Giudei. (Comunque anche loro non erano puri, benché osservassero le cerimonie e i riti religiosi e si circoncidessero in segno di devozione). 12 Ricordate che allora eravate senza Cristo, non appartenevate al popolo di Dio, ed eravate estranei ai patti della promessa. Perciò nel mondo eravate persone senza Dio e senza speranza.

Cristo ha gettato il ponte

13 Ma ora appartenete a Gesù Cristo, ed anche se una volta eravate molto lontani da Dio, ora siete stati avvicinati a lui, per mezzo del sangue versato da Gesù Cristo. 14 Perché Cristo stesso è la nostra via di pace. Egli ha stabilito la pace fra noi Giudei e voi pagani, e ha fatto di noi tutti un solo popolo, abbattendo la barriera che ci separava. 15 Con la sua morte, egli ha messo fine alla discordia che cʼera fra noi, una frattura causata dalle leggi ebraiche che favorivano i Giudei ed escludevano i pagani, perché Cristo è morto per annullare tutto il sistema delle leggi ebraiche. Allora, egli ha fuso insieme i due gruppi che si contrastavano e li ha resi parte di se stesso; da questa fusione ha formato un uomo nuovo; così, finalmente, cʼè stata la pace. 16 Come parte dello stesso corpo, le nostre discordie sono scomparse, perché entrambi siamo stati riconciliati con Dio; le ostilità finalmente sono state eliminate sulla croce. 17 Ed egli ha portato questa buona notizia di pace, tanto a voi pagani, che eravate così lontani da lui, quanto a noi Giudei, che eravamo vicini. 18 Ora tutti noi, sia Giudei che pagani, possiamo presentarci a Dio Padre uniti dallo stesso Spirito Santo, grazie a ciò che Gesù Cristo ha fatto per noi.

19 Ora davanti a Dio voi non siete più stranieri né ospiti, ma fate parte del popolo e della famiglia di Dio, come ogni altro cristiano. 20 Ora siete parte di quellʼedificio che ha come fondamenta gli apostoli e i profeti; un edificio del quale Gesù Cristo stesso è la pietra angolare, la più importante, 21 sulla quale tutto lʼedificio, solidamente costruito, si va innalzando fino a diventare un tempio santo per il Signore. 22 Ed anche voi, uniti a lui e a tutti gli altri, fate parte di questo edificio dove abita Dio per mezzo dello Spirito Santo.

Io Paolo, servo di Cristo, sono qui in prigione per voi, per aver predicato che voi pagani fate parte della famiglia di Dio. 2-3 Senza dubbio già sapete che Dio mi ha affidato questo speciale incarico di parlarvi del Vangelo. Come vi ho già accennato brevemente in precedenza, Dio stesso mi ha rivelato questo suo piano segreto, e cioè che anche i pagani erano inclusi nella sua grazia. Vi dico queste cose, perché sappiate fino a che punto sono al corrente del mistero che riguarda Gesù Cristo. In passato Dio non rivelò mai a nessuno il suo piano così chiaramente come lo ha rivelato ai giorni nostri, per mezzo dello Spirito Santo, agli apostoli e ai profeti. E questo è il segreto: i pagani erediteranno insieme con i Giudei tutte le benedizioni di Dio. Tutti, sia Giudei che pagani, sono invitati ad appartenere alla sua Chiesa, e tutte le promesse di Dio, che si avverano in Gesù Cristo, valgono sia per i Giudei che per i pagani, quando accettano il suo Vangelo, di cui io sono diventato ministro. Per grazia di Dio, e per la sua potenza, mi è stato donato il meraviglioso privilegio di parlare a tutti di questo piano.

A me, proprio a me che sono lʼultimo di tutti i cristiani, Dio ha dato questa grazia: di portare ai pagani la buona notizia degli infiniti tesori che possono trovare in Cristo; e di spiegare a tutti che Dio è anche il loro Salvatore, proprio come, fin dai tempi dei tempi, aveva programmato con amore e in segreto, lui, il Creatore di tutte le cose. 10 E per quale ragione? Per dimostrare, per mezzo della sua Chiesa composta da Ebrei e pagani, a tutte le potenze del cielo gli infiniti aspetti della sua sapienza. 11 Fin dai tempi dei tempi questo era lo scopo di Dio, che egli ha raggiunto per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.

12 Uniti a Cristo, ora possiamo presentarci a Dio senza paura, sicuri di essere ben accolti, perché abbiamo fede in lui.

13 Perciò, vi prego, non lasciatevi scoraggiare a causa delle sofferenze che devo patire adesso per voi, anzi, dovete esserne orgogliosi! 14-15 Quando penso alla saggezza di Dio e allo scopo del suo piano, cado in ginocchio davanti al Padre, a lui che è Padre di ogni famiglia, sia in cielo che in terra.

16 Lo prego che, per mezzo della sua immensa e gloriosa potenza, vi dia la straordinaria forza interiore dello Spirito Santo, e 17 che Cristo abiti sempre più nei vostri cuori e viva dentro di voi per mezzo della fede. A lui chiedo che restiate profondamente radicati e fondati nellʼamore.

18-19 Così voi, insieme con tutti i credenti, potrete conoscere e capire fino in fondo lʼampiezza, la lunghezza, la altezza e la profondità dellʼamore di Cristo che supera qualsiasi umana conoscenza. Allora, finalmente, sarete ripieni di Dio stesso.

20 Sia gloria a Dio ché, per mezzo della sua straordinaria potenza che agisce dentro di noi, può fare molto di più di quanto noi oseremmo soltanto chiedere o pensare, infinitamente di più di ciò che domandiamo, desideriamo e speriamo.

21 A lui sia gloria nella Chiesa e in Gesù Cristo, in ogni momento e per sempre. Amen.

Io dunque, che sono in prigione per servire il Signore, vi raccomando di vivere e dʼagire in modo degno di chi è stato scelto per ricevere tali benedizioni! Siate sempre umili e gentili, pazienti lʼuno verso lʼaltro, e sopportate i reciproci errori con amore.

Fate sempre tutto il possibile per rimanere uniti col vincolo della pace nello Spirito Santo.

A ciascuno un dono diverso

Noi facciamo tutti parte del medesimo corpo, abbiamo il medesimo spirito e siamo tutti stati chiamati allo stesso glorioso futuro. Per noi cʼè soltanto un Signore, una fede, un battesimo, e tutti noi abbiamo lo stesso Dio e Padre che è al di sopra di tutti, in tutti e agisce per mezzo di tutti. Eppure Cristo ha dato a ciascuno di noi la grazia sotto forma di doni diversi, nella misura che egli stesso ha stabilito.

A ciò si riferisce il salmista, quando dice: «Quando Cristo è salito trionfante in cielo, egli ha portato con sé molti nemici fatti prigionieri e ha distribuito doni agli uomini». Notate, dice: Cristo «è salito» in cielo. Questo significa che prima dovette scendere, giù nelle parti inferiori della terra. 10 Chi è disceso è lo stesso che e salito al di sopra di tutti i cieli allo scopo di completare ogni cosa con la sua presenza.

11 Ebbene, è proprio lui che ha dato diversi doni agli uomini: alcuni hanno ricevuto la particolare capacità di essere apostoli, altri il dono della profezia, altri ancora quello di portare la gente a Cristo, aiutandola ad avere lui come proprio Salvatore; altri, invece, hanno il dono di prendersi cura di quelli che appartengono a Dio, proprio come fa un pastore con le pecore, guidandoli e insegnando loro le vie del Signore.

12 Come mai Cristo ci dà queste particolari capacità di fare bene certe cose? Perché così noi, che apparteniamo a Dio, ci perfezioniamo nel servizio che facciamo per lui, rendendo forte la Chiesa, il corpo di Cristo, 13 finché tutti non saremo arrivati allʼunità con la stessa fede e la stessa piena conoscenza del nostro Salvatore, il Figlio di Dio. Così raggiungeremo una maturità completa, allʼaltezza della perfetta grandezza di Cristo.

14 Allora non saremo più come bambini, sempre pronti a cambiare idea da un momento allʼaltro, perché qualcuno ci ha ingannato o ci ha mentito con astuzia, facendoci cadere in errore. 15-16 Vivremo, invece, nella verità e nellʼamore; così sotto ogni aspetto ci avvicineremo sempre più a Cristo, che è il capo del suo corpo, la Chiesa. Sotto la sua guida tutto il corpo ben collegato e tenuto unito dalle giunture starà bene, ben proporzionato e armonioso, grazie al contributo di ogni singola parte. Da Cristo, in proporzione allʼattività di ogni parte, tutto il corpo riceverà quella forza che lo fa crescere nellʼamore.

Vivete la nuova vita

17 Vi prego, dunque, anzi vi scongiuro nel nome del Signore: non vivete più come quelli che non credono in Dio, con i loro pensieri vuoti e confusi! 18 Essi sono lontani da Dio, perché non hanno voluto saperne di lui, perciò non possono capire le sue vie. 19 A loro ormai non importa più che cosa sia giusto o sbagliato; si sono abbandonati al vizio fino a commettere ogni genere di sconcezza per i loro desideri incontentabili.

20 Ma non è questo che Cristo ci ha insegnato! 21 Se gli avete dato ascolto per davvero e avete imparato da lui le sue verità, 22 allora sapete già che cosa dovete fare: sbarazzatevi della vostra vecchia natura che si corrompe e segue solo le passioni che ingannano, sbarazzatevene come di un vestito vecchio!

23 Ora tutte le vostre inclinazioni e i vostri pensieri devono migliorare continuamente. 24 Proprio così, dovete diventare uomini nuovi, creati simili a Dio per vivere una vita santa e retta. Rivestitevi allora di questa nuova natura!

25 Perciò, basta con le bugie! Diciamoci invece la verità altrimenti, siccome siamo parte gli uni degli altri, quando mentiamo ai nostri fratelli, facciamo del male a noi stessi. 26 Se siete in collera, attenti a non peccare, coltivando la vostra rabbia; anzi, non lasciate che il sole tramonti prima che vi sia passata, 27 perché quando siete arrabbiati date un buon punto dʼappiglio al diavolo.

28 Se qualcuno fra voi rubava, ora non lo faccia più; si serva piuttosto delle mani per lavorare onestamente, tanto da poterne dare anche a quelli che ne hanno bisogno. 29 Che nessuna cattiva parola vi esca di bocca! Piuttosto, quando è il caso, dite soltanto buone parole, che facciano bene a chi vʼascolta. 30 Non rattristate lo Spirito Santo col modo in cui vivete, ricordate che da lui avete ricevuto come un sigillo, un segno da presentare il giorno in cui la redenzione sarà completa. 31 Fate sparire dalla vostra vita qualsiasi amarezza, la collera e il risentimento. Evitate le ingiurie, le offese e le malignità di qualsiasi genere. 32 Siate invece gentili gli uni verso gli altri, pieni di tenerezza, pronti a perdonarvi a vicenda, come anche Dio ha perdonato voi, perché appartenete a Cristo.

Il vostro scopo: piacere a Dio

Seguite lʼesempio di Dio in tutto ciò che fate, proprio come un figlio amato imita il proprio padre. Siate pieni di amore per gli altri, seguendo lʼesempio di Cristo che ci ha amato e ha dato la sua vita per noi, offrendola a Dio come un sacrificio per i nostri peccati. E Dio lo ha gradito, perché quellʼatto dʼamore è stato per lui come un dolce profumo.

Fra voi, che appartenete a Dio, non si devono neppure nominare certi peccati sessuali, né lʼimpurità, né lʼavarizia; che nessuno possa accusarvi di cose del genere! Lo stesso vale per ciò che è disonesto, sciocco o triviale non sono cose per voi. Ricordatevi invece della bontà di Dio e ringraziatelo continuamente.

Di una cosa potete essere certi: il Regno di Cristo e di Dio non apparterrà mai a chi è spudorato, vizioso, avaro, (perché lʼavaro è un idolatra: ama e adora le cose attraenti di questa vita più di Dio). Non fatevi ingannare da quelli che cercano di scusare questi peccati, perché tutti quelli che li commettono attirano sopra di sé lʼira terribile di Dio. Perciò non frequentatela neppure la gente di questo genere! Perché, anche se una volta il vostro cuore era nel buio più completo, ora è pieno della luce del Signore, ed il vostro comportamento lo deve dimostrare! Grazie a questa luce che è dentro di voi, dovete fare soltanto ciò che è bene, giusto e vero.

10 Imparate ciò che piace al Signore, 11 e non prendete parte, insieme con certi individui, aglʼinutili piaceri del male e delle tenebre; condannateli apertamente piuttosto! 12 Perché è una vergogna soltanto parlare delle cose che quella gente fa di nascosto! 13 Ma quando voi condannate apertamente queste cose, mettendo in piena luce il loro peccato, essi, rendendosi conto del proprio errore, possono arrivare addirittura a pentirsi e a diventare figli della luce! 14 Per questo Dio dice nelle Scritture: « Svegliati, sorgi dai morti, tu che dormi, e Cristo ti darà la luce». 15-16 Perciò fate attenzione a come vi comportate; questi sono giorni difficili. Non siate stupidi, ma saggi, approfittando di ogni occasione per fare del bene. 17 Non agite senza riflettere, ma cercate invece di capire e di fare ciò che vuole il Signore. 18 Non bevete troppo vino, che porta al vizio; siate invece pieni di Spirito Santo e guidati da lui.

19 Parlate molto fra voi del Signore; intrattenetevi con salmi, inni e canti spirituali, cantando con tutto il cuore al Signore. 20 Ringraziate continuamente di tutto il nostro Dio e Padre nel nome del nostro Signore Gesù Cristo.

Regole per una famiglia felice

21 Per il rispetto che dovete a Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri. 22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore, 23 perché il marito è capo della moglie, come Cristo è capo della Chiesa, che è il suo corpo. Egli ha dato la sua vita per essere il Salvatore della Chiesa! 24 Così voi mogli dovete obbedire volentieri in tutto ai vostri mariti, proprio come la Chiesa obbedisce a Cristo.

25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa fino a sacrificare la sua vita per lei, 26 per renderla santa e pura, purificata dallʼacqua della Parola; 27 per farla comparire alla sua presenza gloriosa, senza la minima macchia, né la più piccola ruga o altre cose del genere, ma santa e senza difetti. 28 È così che i mariti dovrebbero trattare le proprie mogli, amandole come il proprio corpo, una parte di se stessi. Dato che moglie e marito sono un solo essere, chi ama sua moglie ama se stesso! 29-30 Nessuno ha mai odiato il proprio corpo, anzi, ognuno di noi se ne prende cura in tutti i modi, proprio come Cristo si prende cura del proprio, la Chiesa, di cui noi tutti facciamo parte.

31 Che il marito e la moglie sono un solo corpo è dimostrato dalle Scritture che dicono: «Per questo lʼuomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola». 32 So che è difficile da capire, ma sono convinto che queste parole si riferiscono anche a Cristo e alla Chiesa.

33 Perciò ripeto: lʼuomo deve amare sua moglie come ama se stesso; e la moglie deve rispettare suo marito.

Figli, ubbidite ai vostri genitori, perché è stato Dio stesso che ha stabilito la loro autorità su di voi, e questa è senzʼaltro una regola giusta. «Onora tuo padre e tua madre», questo è il primo dei dieci comandamenti di Dio accompagnato da una promessa. E questa è la promessa se onorate vostro padre e vostra madre, «avrete una vita lunga e ricca di benedizioni sulla terra».

Ed ora un suggerimento per voi genitori. Non esasperate i vostri figli, allevateli piuttosto con amore e disciplina, con suggerimenti e consigli che vengono dal Signore.

Servi, ubbidite ai vostri padroni, cercando di fare del vostro meglio, con premura e rispetto, come se serviste Cristo stesso. 6-7 Non lavorate sodo soltanto quando il padrone vi guarda per poi battere la fiacca quando è lontano. Lavorate con impegno e serenamente tutto il giorno, come se lavoraste per Cristo, e non per gli uomini, facendo la volontà di Dio con tutto il vostro cuore. Ricordatevi, schiavi o liberi che siate, il Signore vi ripagherà per ogni buona azione che fate.

E voi, padroni, fate altrettanto verso i vostri schiavi. Non maltrattateli e ricordatevi che voi stessi siete schiavi di Cristo, e in cielo avete lo stesso padrone che hanno loro, un padrone che non fa differenze personali.

La vostra forza viene soltanto da Dio

10 Per ultima cosa voglio ricordarvi che dovete prendere forza dal Signore, dalla sua potenza straordinaria. 11 Indossate tutta lʼarmatura di Dio per poter resistere a tutte le manovre e ai tranelli del diavolo. 12 Infatti, noi non combattiamo contro persone in carne e ossa, ma contro spiriti senza corpo, contro potenti esseri diabolici, prìncipi malvagi delle tenebre, che dominano questo mondo; e contro gli spiriti maligni che sono nel mondo invisibile dello spirito.

13 Perciò, servitevi di ogni parte dellʼarmatura di Dio per poter far fronte al nemico nel giorno della lotta, e per poter restare in piedi, dopo aver compiuto tutto il vostro dovere.

14 Ma per far questo avete bisogno della forte cintura della verità, della corazza della giustizia di Dio 15 e dei sandali che vi rendono veloci a predicare il Vangelo della pace di Dio. 16 In tutte le battaglie servitevi dello scudo della fede, con cui potete spegnere le frecce infuocate di Satana. 17 Prendete anche lʼelmo della salvezza e la spada dello Spirito Santo, che è la parola di Dio. 18 Pregate sempre: chiedete a Dio il suo aiuto in ogni occasione e in tutti i modi, lasciandovi guidare dallo Spirito Santo. Supplicatelo, ricordandogli le vostre necessità, e continuate a pregare con convinzione per tutti i cristiani.

19 Pregate anche per me e chiedete a Dio di darmi le parole giuste per far conoscere la verità del suo messaggio. 20 Ora sono ambasciatore in catene per aver predicato questo messaggio da Dio, ma pregate che possa continuare a parlare coraggiosamente di lui anche qui in prigione, come è mio dovere.

21 Tìchico, il nostro caro fratello e collaboratore fedele nel lavoro del Signore, vi dirà tutto. 22 Ve lʼho mandato apposta, perché sappiate come stiamo e vi sia dʼincoraggiamento.

23 Cari fratelli cristiani, che Dio Padre e il nostro Signore Gesù Cristo vi diano pace, amore e fede.

24 La grazia sia con tutti quelli che amano sinceramente il nostro Signore Gesù Cristo. Paolo.

Questa lettera è scritta da Paolo e Timòteo, servi di Gesù Cristo, ed è indirizzata ai vescovi, ai diaconi e a tutti i credenti della città di Filippi.

Io prego che Dio, nostro Padre, e il Signore Gesù Cristo diano a ciascuno di voi le più grandi benedizioni e la pace nel vostro cuore e nella vostra vita. Ogni volta che mi ricordo di voi, ringrazio il mio Dio. Quando prego per voi, il mio cuore si riempie di gioia per tutto lʼaiuto che mi avete dato nel diffondere il Vangelo di Cristo dal giorno in cui lʼavete conosciuto fino ad ora. Sono sicuro che Dio, che ha cominciato in voi la sua opera, vi aiuterà a crescere nella sua grazia fino a completare questa sua opera in voi il giorno in cui Gesù Cristo tornerà.

Parole dʼaffetto

È naturale che provi questi sentimenti nei vostri confronti, perché voi avete un posto particolare nel mio cuore. Infatti, voi tutti avete partecipato con me alle benedizioni di Dio, sia quando ero in prigione che quando ero libero e difendevo la verità, parlando agli altri di Cristo. Dio solo sa quanto è profondo il mio amore per voi e quanto desidero rivedervi, con lo stesso affetto di Gesù Cristo. La mia preghiera per voi è questa: il vostro amore aumenti sempre più e allo stesso tempo maturino in voi la sensibilità e la conoscenza spirituale, 10 in modo che possiate sempre distinguere chiaramente la differenza fra il bene e il male, perché siate sinceri e irreprensibili da adesso fino a quando il nostro Signore tornerà. 11 Che possiate sempre fare quelle azioni giuste e buone che dimostrano che siete figli di Dio, perché ciò porterà gloria e lode al Signore.

12 E voglio che sappiate questo, cari fratelli; ogni cosa che mi è accaduta ha contribuito al progresso del Vangelo. 13 Perché tutti quanti qui intorno a me, compresi i soldati del palazzo del governatore, sanno che sono prigioniero semplicemente perché sono cristiano. 14 E grazie al fatto che sono prigioniero, la maggior parte dei cristiani del luogo non ha più paura della prigione! In qualche modo la mia pazienza li ha rincuorati e si sono fatti più coraggiosi che mai nel parlare agli altri di Cristo.

15 Alcuni, è vero, predicano il Vangelo di Cristo solo perché sono invidiosi e in polemica con me. Vogliono farsi la reputazione di predicatori coraggiosi! Ma altri lo fanno con sincerità 16-17 e predicano perché mi amano, perché sanno che il Signore mi ha portato qui per servirsi di me per difendere la verità. Invece, quelli che predicano per farmi ingelosire pensano che con il loro successo aumenteranno i miei dispiaceri mentre sono qui in prigione. 18 Ma che importa, per qualsiasi motivo lo facciano, rimane il fatto che la buona notizia di Cristo viene predicata ed io ne sono felice!

Ecco perché devo continuare a vivere

19 Sono felice perché so che, siccome voi pregate per me e lo Spirito di Gesù Cristo mi assiste, tutto ciò che mi accade sarà per la mia liberazione. 20 Infatti vivo nella ferma convinzione e nella speranza che non dovrò mai vergognarmi di niente, ma ora come sempre sarò pronto a parlare di Cristo senza peli sulla lingua, esaltandolo sia con la vita che con la morte. 21 Per me infatti vivere significa predicare Cristo e morire è tutto un guadagno! 22 Ma se vivere mi darà più occasioni di portare la gente a Cristo, allora non so davvero che cosa sia meglio, se vivere o morire! 23 Sono messo alle strette; da una parte desidero lasciare questa vita per essere con Cristo: quanto sarei più felice che restare qui! 24 Ma dallʼaltra capisco che per voi è molto più utile che rimanga quaggiù. 25 Cʼè ancora bisogno di me, perciò sono certo che resterò sulla terra ancora per un poʼ, per aiutarvi a progredire e perché abbiate la gioia che viene dalla fede. 26 Così, quando tornerò di nuovo a trovarvi, vi farò felici ed avrete una ragione di più per glorificare Gesù Cristo che mi ha protetto.

27 Ma, qualsiasi cosa mi succeda, ricordate sempre di vivere come si addice a dei veri credenti in modo che, sia che vi riveda o no, possa continuare a sapere che restate ben fermi in uno stesso spirito e che lottate uniti per la fede che nasce dal Vangelo, 28 senza nessun timore, qualunque cosa facciano i vostri nemici. In questo essi riconosceranno la prova della loro rovina, ma per voi sarà un chiaro segno che Dio è con voi e vi ha dato la salvezza. 29 Perché, non soltanto avete ricevuto il privilegio di credere in Cristo, ma anche di soffrire per lui. 30 Stiamo sostenendo insieme la stessa lotta. Voi mi avete già visto lottare per Cristo in passato ed ancora adesso, come ben sapete, mi trovo nel bel mezzo di una grande e terribile lotta.

Imitate lʼamore di Cristo

Che cosa cʼè di più prezioso dellʼincoraggiamento reciproco fra cristiani? Trovate conforto nellʼamore di Cristo? Non significa niente per voi il fatto che siamo fratelli nel Signore e che abbiamo lo stesso Spirito? Se veramente cʼè in voi affetto e comprensione, allora fatemi davvero felice amandovi a vicenda e vivendo in perfetto accordo, collaborando insieme uniti da uno stesso sentimento, una stessa anima e uno stesso scopo.

Non siate egoisti, non fate niente per far buona impressione agli altri. Siate umili, invece, considerando gli altri migliori di voi. Non pensate soltanto al vostro interesse, ma preoccupatevi piuttosto di quello degli altri.

Il vostro comportamento deve essere quello che ci ha insegnato Gesù Cristo che, benché fosse Dio, non si fece forte dei suoi diritti divini, ma mise da parte la sua straordinaria potenza e la sua gloria, assumendo lʼaspetto di un servo e diventando simile agli uomini, tanto da sembrare tale e quale a loro. Egli si abbassò talmente, da ubbidire fino al punto di morire sulla croce come un criminale.

Per questo Dio lo ha innalzato fino al cielo e gli ha dato un nome che è al di sopra di tutti gli altri, 10 perché nel nome di Gesù ognuno, sia in cielo sia sulla terra che sotto la terra, pieghi le ginocchia, 11 ed ogni lingua dichiari che Gesù Cristo è il Signore, per la gloria di Dio Padre.

12 Così, miei cari, come eravate ubbidienti verso di me, quando ero con voi, siatelo ancora di più adesso che non ci sono, adoperandovi per fare quelle buone azioni che sono il risultato della salvezza, obbedendo a Dio con profonda riverenza ed evitando tutto ciò che potrebbe dispiacergli. 13 Perché Dio, nella sua bontà, agisce dentro di voi e vi rende capaci non soltanto di desiderare, ma anche di fare ciò che egli vuole.

14 Fate ogni cosa senza protestare né discutere, 15 in modo che nessuno possa muovervi la minima critica. Dovete vivere in modo pulito e innocente, da veri figli di Dio. In questo mondo oscuro, pieno di gente perversa e corrotta, fate in modo di risplendere fra gli altri come stelle nel cielo, 16 tenendo alta la parola che dà la vita.

Allora, quando Cristo tornerà, potrò dire che il mio lavoro fra voi è servito a qualcosa. 17 Ed anche se il mio sangue dovesse essere versato per essere aggiunto al sacrificio che la vostra fede offre a Dio, in parole povere, se anche dovessi morire per voi, ne sarei contento, e vi comunico la mia gioia. 18 E anche voi dovrete esserne felici e rallegrarvi con me per questo privilegio.

Nostalgia dei fratelli cristiani

19 Spero, con lʼaiuto del Signore Gesù, di mandarvi presto Timòteo. Così, quando tornerà, potrà confortarmi con le vostre notizie. 20 Non cʼè nessuno come Timòteo che si preoccupi di voi e provi per voi i miei stessi sentimenti. 21 Tutti gli altri, per lo più, cercano il proprio interesse, non quello del Signore Gesù. 22 Ma voi conoscete Timòteo, è stato come un figlio per me, collaborando con tanto impegno a diffondere il messaggio di Cristo. 23 Spero dunque di mandarvelo non appena vedrò che piega prende la situazione; 24 ma per la fiducia che ho nel Signore credo che presto potrò venire a trovarvi anchʼio.

25 Nel frattempo, ho pensato che fosse il caso di rimandarvi Epafrodìto. Voi me lo avevate mandato perché mi fosse dʼaiuto, ebbene, lui ed io siamo stati come fratelli, compagni di lavoro e di lotta. 26 Ora però lo rimando a casa, perché ha molta nostalgia di tutti voi ed è preoccupato, perché avete saputo che era ammalato. 27 Infatti è stato molto ammalato, quasi in punto di morte, ma Dio ha avuto pietà di lui ed anche di me e non ha permesso che avessi anche questo dolore, oltre a tutto il resto.

28 Perciò ci tengo molto che ritorni da voi, perché so quanto vi farà piacere rivederlo. Questo mi farà felice e alleggerirà le mie preoccupazioni. 29 Accoglietelo dunque come un fratello nel Signore, con grande gioia, e abbiate stima degli uomini di questa pasta, 30 perché Epafrodìto ha rasentato la morte per lavorare per Cristo. Infatti ha messo a repentaglio la vita, mentre cercava di fare per me quelle cose che a voi erano impossibili, data la lontananza.

Qualsiasi cosa accada, cari fratelli, siate felici, perché siete uniti al Signore. Non mi stancherò mai di dirvelo ed anche a voi farà bene sentirvelo ripetere.

Attenzione ai falsi maestri

Fate attenzione a quegli uomini malvagi, veri e propri cani pericolosi, li chiamo io, che vi spingono a farvi circoncidere per essere salvati. Non è mutilando il nostro corpo che diventiamo figli di Dio, bensì adorando il Signore guidati dallo Spirito Santo. Questa soltanto è la vera circoncisione. Noi cristiani siamo fieri di ciò che Cristo ha fatto per noi e sappiamo bene che non cʼè niente che possiamo fare per salvarci per conto nostro.

Eppure, se ci fosse qualcuno con valide ragioni per vantarsi di poter mettere fiducia nella propria carne, quello sarei io. Se cʼè qualcuno che pensa di aver motivi per porre fiducia nei propri sforzi, sappia che io ne ho molti di più. Perché sono stato circonciso quando avevo otto giorni e sono un vero Israelita, nato in una famiglia della tribù di Beniamino. Perciò, se cʼè un vero Ebreo, quello sono io! Cʼè di più, appartenevo alla setta dei Farisei, che osserva strettamente tutte le leggi e le tradizioni ebraiche; e per quanto riguarda la mia sincerità, ci credevo talmente che ho perseguitato in tutti i modi la Chiesa e mi consideravo giusto, perché cercavo di osservare le regole e i precetti ebraici nei minimi particolari.

Ma tutte queste cose, che una volta ritenevo molto importanti, le considero soltanto un danno, ora che fondo la mia fede e la mia speranza soltanto in Cristo. Anzi, per la verità, considero qualsiasi altra cosa un danno rispetto al vantaggio immenso di conoscere Gesù Cristo, il mio Signore. Ho rinunciato a tutte queste cose, considerandole come spazzatura, per poter avere Cristo ed essere unito a lui nella salvezza. Non quella salvezza che si cerca di ottenere con un buon comportamento o con lʼubbidienza alle leggi di Mosè, ma quella che si ottiene per mezzo della fede in Cristo, perché Dio ci rende giusti ai suoi occhi soltanto se abbiamo fede in Cristo. 10 Mi sono disfatto di qualsiasi altra cosa: è stato lʼunico modo valido per poter conoscere fino in fondo Cristo e la potenza della sua resurrezione, e scoprire che cosa significa soffrire e morire unito a lui, 11 per giungere anchʼio alla nuova vita con la resurrezione dai morti.

12 Non voglio dire di essere già arrivato alla perfezione e di aver già ottenuto il premio, ma continuo la mia corsa per tentare di afferrarlo, perché anchʼio sono stato afferrato da Cristo.

13 No, cari fratelli, non credo davvero dʼaver già conquistato il mio premio, ma io sto impegnandomi con tutte le mie forze per questo: dimenticare tutto il passato per lanciarmi verso ciò che mi aspetta. 14 Continuo a correre verso il traguardo per ricevere il premio per cui Dio ci ha chiamati, grazie a ciò che Cristo ha fatto per noi.

15 Spero che tutti voi, che siete cristiani maturi, abbiate gli stessi sentimenti per quanto riguarda queste cose. Se invece non siete dʼaccordo su certi punti, sono certo che Dio ve li chiarirà, 16 soltanto però se seguite fino in fondo la verità, come avete fatto finora.

17 Cari fratelli, fate come me e osservate quelli che vivono seguendo il mio esempio. 18 Perché, ve lʼho già detto tante volte e ve lo ripeto ancora una volta con le lacrime agli occhi: ce ne sono molti che si comportano come nemici della croce di Cristo. 19 La loro fine sarà la perdizione, perché il loro dio è la loro ingordigia. Si vantano di ciò di cui, invece, dovrebbero vergognarsi, e tutti quanti non pensano che alle soddisfazioni di questo mondo. 20 La nostra patria invece è il cielo, dovʼè il Signore Gesù Cristo, nostro Salvatore, e da dove aspettiamo il suo ritorno. 21 Quando tornerà, egli trasformerà questi nostri corpi mortali in corpi gloriosi uguali al suo, lo farà con la stessa potenza con cui sottomette qualsiasi altra cosa.

Ultime disposizioni e… una preghiera

Cari fratelli cristiani, ho tanta voglia di rivedervi! Voi siete la mia gloria e la ricompensa del mio lavoro. Miei amati fratelli, restate fermamente uniti nel Signore!

Ed ora voglio raccomandare a quelle due care donne, Evòdia e Sìntiche di vivere dʼamore e dʼaccordo con lʼaiuto del Signore. E mi rivolgo anche a te, mio caro Sinzigo, pregandoti di aiutarle, perché Evòdia e Sìntiche hanno lottato al mio fianco per diffondere il Vangelo, insieme con Clemente e con tutti gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono scritti nel libro della vita.

Siate sempre felici di appartenere al Signore! Lo ripeto: siate sempre felici! Che tutti vedano la vostra bontà e la vostra dolcezza. Ricordatevi che il Signore verrà presto! Non state in ansia per nessuna cosa, ma in ogni cosa rivolgetevi a Dio, chiedendogli ciò di cui avete bisogno, con la preghiera e la domanda, in ringraziamento. Se farete questo, vivrete nella pace di Dio, che supera di gran lunga qualsiasi immaginazione umana. La sua pace proteggerà i vostri cuori e i vostri pensieri, tenendoli uniti a Gesù Cristo.

Ed ora, fratelli, mentre concludo questa lettera, voglio dirvi ancora una cosa: indirizzate i vostri pensieri su tutto ciò che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode. Continuate a mettere in pratica tutto ciò che avete imparato, ricevuto, udito e visto in me. E il Dio della pace sarà con voi.

10 Mi ha fatto immenso piacere vedere quanto interesse avete di nuovo per me, e ne ho ringraziato il Signore. So che lʼavete sempre avuto, ma finora vi era mancata lʼoccasione per dimostrarmelo. 11 Non vi parlo così, perché adesso mi trovo in ristrettezze; infatti ho imparato a tirare avanti sia con molto sia con poco.

12 So come fare a vivere con quasi niente o nellʼabbondanza. Ho imparato il segreto di accontentarmi della condizione in cui mi trovo, sia che abbia lo stomaco pieno o vuoto, sia nellʼabbondanza che nella miseria. 13 Posso fare tutto ciò che Dio mi chiede, perché Cristo mi dà forza e potenza. 14 Comunque avete fatto bene ad aiutarmi in questa difficoltà.

15 Voi di Filippi lo sapete bene: da quando ho cominciato a parlarvi del Vangelo, dopo aver lasciato la Macedonia, nessuna chiesa, eccetto la vostra, ha avuto con me rapporti così stretti di dare e avere. 16 Perfino quando ero in Tessalonica mi avete aiutato due volte. 17 Ma anche se ho gradito i vostri doni, ciò che mi sta più a cuore è la ben meritata ricompensa che riceverete dal Signore per la vostra bontà.

18 Per il momento ho tutto ciò di cui posso aver bisogno, anzi, anche di più! Sono provvisto di tutto, grazie a quello che mi avete mandato quando è venuto Epafrodìto. I vostri doni sono come un sacrificio dal dolce profumo che piace a Dio. 19 Sarà lui che vi darà generosamente tutto ciò che vi occorre secondo le sue ricchezze. E vi darà la gloria, grazie a ciò che Gesù Cristo ha fatto per voi. 20 Al nostro Dio e Padre sia gloria per sempre. Amen, Paolo.

P.S. 21 Salutatemi uno ad uno tutti i cristiani; anche i fratelli che sono qui con me vi mandano i loro saluti, 22 come pure tutti gli altri cristiani del posto, specialmente quelli che lavorano al servizio dellʼimperatore romano. 23 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia col vostro spirito.

Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo scrivono ai fedeli fratelli cristiani di Colosse. Che Dio, nostro Padre, vi dia grazia e pace. Ogni volta che preghiamo per voi, cominciamo sempre col ringraziare Dio, Padre del nostro Signore, Gesù Cristo. Lo ringraziamo, perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Gesù Cristo e del vostro amore verso tutti i fratelli cristiani. La vostra fede e il vostro amore si fondano sulla speranza. Voi infatti siete in attesa delle gioie del cielo e avete questa speranza fin da quando vi è stata predicata la verità del Vangelo. Lo stesso Vangelo che è giunto a voi, si sta diffondendo in tutto il mondo, cambiando ovunque gli uomini proprio come ha cambiato voi dal primo giorno che lʼavete udito e avete conosciuto lʼimmensa grazia di Dio nella verità.

Èpafra, il nostro caro collaboratore, è quello che vi ha portato questa buona notizia. È lui che lavora per voi come servo fedele di Gesù Cristo, e ci ha parlato del grande amore verso il prossimo che vi ha dato lo Spirito Santo. Perciò, dal momento in cui abbiamo avuto queste notizie continuiamo a pregare e a chiedere a Dio di aiutarvi a conoscere la sua volontà; e di rendervi saggi e istruiti per quanto riguarda le cose spirituali. 10 Così il vostro modo di vivere sarà degno del Signore, ed ogni cosa che farete gli piacerà. Tutte le vostre azioni saranno buone e imparerete a conoscere il Signore sempre di più.

11 A Dio chiediamo anche di farvi diventare forti, per mezzo della sua forza potente e gloriosa, perché possiate continuare su questa strada, sempre pieni della gioia e della pazienza che vengono dal Signore, qualsiasi cosa succeda. 12 Ringraziate il Padre che vi ha resi degni di partecipare a tutte le cose meravigliose che appartengono a quelli che vivono nel regno della luce. 13 Egli ci ha liberati dal potere delle tenebre, il regno di Satana, per portarci nel regno del suo amato Figlio, 14 che ha comprato la nostra libertà con il suo sangue ed ha perdonato tutti i nostri peccati.

La gloria di Cristo

15 Cristo è lʼimmagine del Dio invisibile primogenito della creazione. Infatti, 16 Cristo stesso è il Creatore che fece tutte le cose, sia in cielo che in terra, le visibili e le invisibili: sia i troni che i domini, sia le autorità che le potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo suo e per la sua gloria. 17 Cristo esisteva già prima di qualsiasi altra cosa, e tutte le cose sussistono in lui. 18 Cristo è anche il capo del corpo costituito dalla sua gente, la Chiesa, che egli stesso ha fondato, ed è il primo di tutti quelli che risorgono dai morti. In ogni cosa Cristo è il primo. 19 Poiché Dio ha voluto essere presente in suo Figlio con tutto se stesso; 20 e per mezzo suo ha riconciliato con sé tutte le cose, sia in cielo che in terra, si può dire che il sangue versato da Cristo sulla croce ha riappacificato tutti con Dio. 21 Questo vale anche per voi, che una volta eravate così lontani da Dio. Eravate suoi nemici e lʼodiavate, ed eravate separati da lui a causa dei vostri pensieri e delle vostre azioni malvagie. 22 Ma ora Cristo vi ha dato la pace con Dio, per mezzo della morte sulla croce del suo corpo umano, per presentarvi a Dio santi, immacolati e senza che nessuno possa muovervi la minima accusa. 23 Lʼunica condizione, però, è che voi crediate pienamente alla verità, nella quale dovete rimanere ben fondati e saldi, forti nel Signore; e che non permettiate a nessuno di sviarvi dalla vostra speranza della buona notizia che Gesù è morto per voi, per salvarvi. Questo è il Vangelo che ognuno di voi ha udito e che ora è divulgato in tutto il mondo. Ed io, Paolo, sono stato scelto da Dio per annunciarlo alla gente.

24 Fa parte del mio compito soffrire per voi, ed io ne sono felice, perché così completo il piano di sofferenza che Cristo ha stabilito per me, per il bene del suo corpo, che è la Chiesa.

25 Dio mi ha mandato ad aiutare la sua Chiesa e a rivelare il suo piano segreto a voi pagani. 26-27 Il Signore ha sempre tenuto nascosto questo segreto per tutti i secoli e le generazioni passate, ma adesso, finalmente, ha voluto svelarlo a quelli che lo amano e vivono per lui, ed ha riservato anche per voi pagani le ricchezze e la gloria del suo piano. E questo è il segreto: Cristo presente nel vostro cuore è la vostra unica speranza di gloria. 28 Cristo, di cui parliamo ovunque, ammonendo e insegnando a tutti nel migliore dei modi, perché, per mezzo di Lui, ogni uomo possa diventare perfetto davanti a Dio, 29 questo è il mio lavoro, e lo posso portare avanti soltanto perché sono sostenuto dalla potente forza di Cristo, che agisce dentro di me.

Voglio che sappiate quanto ho lottato, pregando per voi, per la chiesa di Laodicèa e per i tanti altri amici che non mi hanno mai conosciuto personalmente. Questo è ciò che ho chiesto a Dio per voi: che siate incoraggiati e, uniti nellʼamore, possiate fare lʼesperienza straordinaria di conoscere Cristo fino in fondo, con la piena convinzione dellʼintelligenza. Perché il piano segreto di Dio finalmente ora è stato rivelato: è Cristo stesso. In lui stanno nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza.

Che nessuno sciupi la vostra fede

Vi dico queste cose, perché temo che qualcuno possa imbrogliarvi con dei bei discorsi. Anche se sono lontano da voi, il mio cuore è con voi, e sono felice di sapere che vi comportate bene e che restate ben fermi nella fede in Cristo. Ora come avete creduto che Cristo vi salva, così camminate in Lui. Mantenetevi in unione vitale con Cristo. Come alberi che hanno in lui le loro radici, prendete da lui il vostro nutrimento; come case che hanno in lui le loro fondamenta, tenete salda in lui la vostra fede, tanto da diventare forti e vigorosi nella verità che avete imparato. La vostra vita sia piena di gioia e di gratitudine per tutto ciò che Dio ha fatto per voi.

State attenti che nessuno rovini la vostra fede e la vostra gioia con la filosofia e con i ragionamenti inutili e sbagliati che si basano sui pensieri e le tradizioni degli uomini, anziché su ciò che Cristo ha detto. In Cristo cʼè corporalmente la pienezza della divinità, 10 perciò quando avete Cristo, avete tutto e, strettamente uniti a lui, siete riempiti di Dio. È lui il Signore di tutti i signori, dominatore di ogni potenza.

11 Quando voi avete accettato Cristo, egli vi ha liberato dalla debolezza davanti al peccato, e non per mezzo della circoncisione, un semplice intervento sul corpo, ma con un intervento spirituale, fatto da Cristo. 12 Perché nel battesimo avete sepolto con Cristo la vostra vecchia natura corrotta, per poi risorgere con lui ad una nuova vita, per mezzo della fede nella potenza di Dio, che ha resuscitato Cristo dalla morte.

13 A causa dei vostri peccati e della vostra vecchia natura corrotta, di fatto, voi eravate come morti. Ma Dio vi ha fatto rivivere con Cristo; egli ha perdonato tutti i nostri peccati, 14 eliminando lʼatto di accusa contro di noi: lʼelenco dei comandamenti che noi non abbiamo osservato. Dio ha tolto di mezzo le accuse contro di noi, inchiodandole alla croce di Cristo. 15 In questo modo Dio ha disarmato ogni autorità e ogni potenza, e le ha esposte allo scherno della gente, dopo averle vinte per mezzo della croce di Cristo.

16 Perciò, nessuno ha il diritto di criticarvi per ciò che mangiate o bevete, né se osservate o meno le feste ebraiche, le cerimonie del sabato o per la luna nuova. 17 Perché queste sono state soltanto regole provvisorie, che hanno avuto fine con lʼarrivo di Cristo. Erano soltanto lʼombra delle cose reali, e cioè, di Cristo stesso. 18 Non lasciate che chiunque che si compiace nella falsa umiltà e nellʼadorare gli angeli, vi dica che perderete il premio. Magari vi raccontano di aver avuto delle visioni, e per questo vorrebbero obbligarvi. Costoro sono soltanto degli esaltati, 19 ma una cosa è certa: non sono uniti a Cristo, il capo a cui siamo uniti tutti noi, che siamo il suo corpo. E questo corpo, tenuto ben saldo dalle giunture e dalle articolazioni, può crescere soltanto se prende nutrimento da Cristo, un nutrimento che viene da Dio. 20 Se davvero fate conto di essere morti con Cristo, e ciò vi ha liberati dalla ricerca della salvezza per mezzo degli insegnamenti di questo mondo, perché allora continuate a seguirli, restando legati a certi precetti? 21 Perché vi lasciate dire: «Questo non si può prendere, quello non si può assaggiare, o questʼaltro non si può toccare?» 22 Questi precetti non sono né più né meno che insegnamenti umani, destinati a scomparire con lʼuso. 23 È vero che tali regole possono anche sembrare sagge perché, oltre a richiedere grande devozione, umiliano e fanno soffrire il corpo, ma in realtà non servono a niente per dominare i pensieri e i desideri carnali. Anzi, servono soltanto a renderci orgogliosi.

Pensate alle cose di lassù

Ora che siete stati resuscitati con Cristo dalla morte, cercate i ricchi tesori e le gioie del cielo, dove Cristo stesso siede al posto dʼonore, accanto a Dio. Rivolgete le vostre menti al cielo, e non perdete tempo a preoccuparvi delle cose di questa terra! Per quanto riguarda le cose di questo mondo, dovete avere lo stesso interesse che hanno i morti, perché la vostra vita vera è in cielo, con Cristo e con Dio. Quando Cristo, che è la nostra vera vita, tornerà di nuovo, allora anche voi risplenderete di gloria con lui.

Perciò, sbarazzatevi dei comportamenti tipici di questo mondo: le immoralità, gli atti impuri, la lussuria, le voglie inconfessate e lʼavidità delle cose allettanti di questa vita, che è un tipo dʼidolatria. La tremenda collera di Dio si scatena su quelli che fanno queste cose. Quando facevate ancora parte di questo mondo, eravate dediti a questi vizi, ma ora è tempo di gettare via tutto: la collera, lʼodio, le malignità, la maldicenza, le parole volgari. E basta con le falsità fra voi!

Era la vostra vecchia vita, con tutta la sua malvagità, che vi portava a fare queste cose, ma ora ve ne siete liberati come si smette un vestito vecchio. 10 Ora siete persone nuove che imparano sempre più ciò che è giusto, per diventare sempre più uguali a Cristo, che ha creato questa nuova vita dentro di noi. 11 In questa nuova vita non conta la nazionalità, né la razza, né la cultura e neppure la posizione sociale; queste cose non hanno significato. Ciò che conta è avere Cristo dentro di noi. Cristo, che è disponibile allo stesso modo per tutti.

12 Siete stati scelti da Dio, che vi ama e vi ha dato questo nuovo tipo di vita. Perciò dovete avere sentimenti nuovi: siate pieni di compassione, bontà e dolcezza verso gli altri; siate umili e pazienti. 13 Sopportatevi a vicenda, e se qualcuno ha motivo di lamentarsi degli altri, sia pronto a perdonare senza portare rancori. Ricordate: come il Signore ha perdonato voi, così voi dovete perdonare gli altri.

14 Prima di tutto, fate sì che sia lʼamore a guidare la vostra vita, perché soltanto con lʼamore si può vivere uniti in perfetta armonia. 15 Fate in modo che la pace, che è un dono di Cristo, sia sempre presente nel vostro cuore. Questo è il vostro dovere e il vostro privilegio, che non dovete trascurare per fare veramente parte del suo corpo. E non dimenticatevi di essergli riconoscenti!

16 Ricordatevi sempre di ciò che Cristo ha insegnato, e fate in modo che le sue parole arricchiscano la vostra vita e vi rendano saggi. Istruitevi e correggetevi a vicenda con tutta la saggezza possibile. Cantate salmi, inni e canti spirituali al Signore con gioia e con cuore riconoscente. 17 Qualsiasi cosa fate o dite, fatelo come rappresentanti del Signore Gesù, ringraziando Dio Padre, per mezzo suo.

Nelle famiglie dei credenti…

18 Voi mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come si conviene a chi appartiene al Signore. 19 E voi, mariti, amate le vostre mogli e non siate duri nei loro confronti. 20 Voi figli, obbedite sempre ai vostri genitori, perché così fate piacere al Signore. 21 Voi padri, non irritate i vostri figli, perché potrebbero scoraggiarsi.

22 Voi servi, obbedite in tutto ai padroni che avete su questa terra, non solo quando vi tengono dʼocchio, ma sempre; obbedite loro con impegno e sincerità, per lʼamore che provate verso il Signore e perché volete piacergli. 23 Lavorate serenamente, qualunque sia il vostro lavoro, fatelo come se steste lavorando per il Signore, e non semplicemente per il vostro padrone, 24 ricordando che è il Signore Gesù che vi darà la ricompensa. In realtà è per lui che state lavorando, 25 e se non fate del vostro meglio, sarete retribuiti come meritate, chiunque voi siate, perché Dio non fa preferenze.

Voi padroni, siate giusti e onesti con tutti i vostri dipendenti. Ricordatevi sempre che anche voi avete un padrone in cielo, che vi sorveglia attentamente.

Pregate in continuazione senza stancarvi, ricordandovi di ringraziare il Signore. Non dimenticate di pregare anche per noi, perché Dio ci dia buone occasioni di proclamare il mistero di Cristo. È per questo che ora mi trovo in prigione. Ma voi pregate che io possa ancora predicare liberamente e con sicurezza, così comʼè mio dovere.

Cogliete tutte le occasioni possibili per parlare agli altri del Vangelo, e comportatevi saggiamente nei vostri rapporti con quelli che non sono credenti. Il vostro parlare sia sempre con gentilezza, condito con sale, per poter rispondere a tutti nel modo migliore.

Saluti

Di tutto ciò che mi riguarda vʼinformerà Tichico, il nostro caro fratello che serve fedelmente con me il Signore. Lʼho mandato da voi appunto per farvi sapere come sto, per consolarvi ed incoraggiarvi. Vi ho mandato anche Onèsimo, un altro fratello caro e fedele, che è uno dei vostri. Egli e Tichico vi porteranno le ultime notizie.

10 Vi saluta Aristarco, che è qui in prigione con me, ed anche Marco, parente di Barnaba. Riguardo a Marco, come ho detto prima, se viene, accoglietelo bene. 11 Vi saluta anche Gesù, detto il Giusto. Questi sono i soli Giudei cristiani che lavorano qui con me; sapeste di che consolazione mi sono stati!

12 Un saluto anche da Èpafra, vostro concittadino, servo del Signore Gesù Cristo, che non cessa di pregare per voi, chiedendo a Dio di rendervi forti e perfetti, e di aiutarvi a sapere quale è la sua volontà in tutto ciò che fate. 13 Posso assicurarvi che Èpafra non cessa di pregare per voi ed anche per i credenti di Laodicèa e di Geràpoli.

14 Vi saluta Luca, il nostro caro medico, insieme con Dema.

15 Vi prego di salutare gli amici cristiani di Laodicèa, salutatemi anche Ninfa e tutti quelli che si riuniscono in casa sua. 16 Dopo che avete letto questa lettera, passatela alla chiesa di Laodicèa, e voi potete leggere quella che ho scritto loro. 17 Dite ad Archippo: «Bada di eseguire bene lʼincarico che il Signore ti ha dato».

18 Ecco il mio saluto personale, scritto di mio pugno: ricordatevi di me che sono in prigione. La grazia di Dio sia con voi. Paolo.

La Bibbia della Gioia (BDG)

La Bibbia della Gioia Copyright © 1997, 2006 by Biblica, Inc.® Used by permission. All rights reserved worldwide.