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Bible in 90 Days

An intensive Bible reading plan that walks through the entire Bible in 90 days.
Duration: 88 days
La Bibbia della Gioia (BDG)
Version
1 Tessalonicesi 1 - Filemone

Questa lettera è scritta da Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa di Tessalonica. A voi, che appartenete a Dio Padre e al Signore Gesù Cristo auguriamo grazia e pace.

Noi ringraziamo sempre Dio e preghiamo in continuazione per voi. Quando parliamo di voi a Dio, nostro Padre, non ci dimentichiamo mai dei vostri atti dʼamore, della vostra grande fede e della vostra incrollabile speranza nel ritorno del nostro Signore, Gesù Cristo.

Una grande fede

Sappiamo bene, cari fratelli, che Dio vi ama e vi ha scelti per essere suoi. Perché, quando vi abbiamo portato il Vangelo, per voi non sono state soltanto parole, anzi, avete ascoltato con profondo interesse; e ciò che vi abbiamo detto ha avuto in voi un potente effetto, perché lo Spirito Santo vi ha dato la profonda convinzione che ciò che dicevamo era vero. Del resto, voi ben sapete come ci siamo comportati tra voi per il vostro bene, e questa è stata la prova tangibile della verità del nostro messaggio. Così, dopo aver ricevuto il nostro annuncio, con la gioia che viene dallo Spirito Santo, avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, nonostante i dispiaceri e le grandi difficoltà.

Voi stessi, allora, siete diventati un esempio per tutti gli altri cristiani della Macedonia e di tutta la Grecia. Infatti, la parola del Signore da voi è rimbalzata, non solo in Grecia, ma perfino oltre i vostri confini. Ovunque andiamo, incontriamo gente che ci parla della vostra fede straordinaria in Dio. Non abbiamo bisogno di aprir bocca, perché sono gli altri che ci parlano della meravigliosa accoglienza che ci avete fatto e di come avete abbandonato i vostri idoli per rivolgervi a Dio, per servire soltanto il vero Dio Vivente 10 e per aspettare dal cielo il ritorno di suo Figlio. Questo Figlio è Gesù, che Dio ha resuscitato dai morti; egli è il solo che ci libera dalla condanna di Dio ormai vicina.

Voi stessi ben sapete, cari fratelli, quanto sia stata preziosa quella visita. Certo ricordate come siamo stati maltrattati a Filippi, proprio poco prima di venire da voi; e quanto abbiamo sofferto in quella città. Eppure Dio ci ha dato il coraggio di annunciare a voi lo stesso Vangelo senza esitazioni, nonostante fossimo in mezzo a molte lotte circondati da nemici Da ciò potete constatare che non predicavamo con lʼintenzione di dire il falso, di imbrogliarvi o con scopi disonesti, ma eravamo perfettamente leali e sinceri.

Siamo inviati da Dio

Siccome Dio ci ha messi alla prova e ci ha giudicati degni di affidarci il Vangelo da predicare, noi non cambiamo nemmeno una virgola al suo messaggio (magari per compiacere quelli che ci ascoltano), perché serviamo soltanto lui, che conosce e giudica anche le nostre intenzioni più nascoste.

Infatti, come ben sapete, non abbiamo mai cercato, neppure una volta, di convincervi con lʼadulazione, e tanto meno abbiamo mai finto di esservi amici per interesse: Dio ne è testimone! Così pure non abbiamo mai cercato i complimenti di nessuno, né vostri né dʼaltri, anche se, come apostoli di Cristo, avremmo potuto far sentire il peso della nostra autorità. Invece, siamo stati gentili con voi, come una madre che nutre e cura teneramente i suoi bambini. Nel nostro profondo amore per voi avremmo voluto donarvi non soltanto il Vangelo, ma la nostra stessa vita, tanto ci eravate diventati cari!

Non vi ricordate, cari fratelli, quanto abbiamo lavorato fra voi? Giorno e notte abbiamo tribolato e sudato per guadagnare abbastanza da vivere, per non essere di peso a nessuno di voi, mentre vi predicavamo la Buona Notizia di Dio. 10 Voi stessi ci siete testimoni, come pure Dio, che siamo stati giusti, onesti e irreprensibili verso di voi. 11 Sapete pure che abbiamo agito verso ciascuno di voi come fa un padre con i suoi figli; non ve lo ricordate? Vi abbiamo corretto e incoraggiato, 12 scongiurandovi di vivere in modo degno di Dio, dal momento che Egli vi ha invitato nel suo regno per condividere la sua gloria. 13 E mai ci stancheremo di ringraziare il Signore perché, quando noi vi abbiamo annunziato il Vangelo, voi non avete neppure pensato che si trattasse di parole nostre, ma lo avete accettato per ciò che realmente è: Parola di Dio, che è allʼopera in voi che credete. 14 E poi, cari fratelli, state imitando con la vostra sofferenza le chiese della Giudea, perché avete sofferto anche voi da parte dei vostri connazionali come loro da parte dei Giudei; 15 questi hanno ucciso i profeti e perfino il Signore Gesù ed ora perseguitano anche noi. Essi sono avversari di Dio e contemporaneamente nemici di tutti gli uomini, 16 cercano dʼimpedirci di predicare ai pagani, per timore che alcuni di loro possano essere salvati. Così non fanno altro che colmare la misura dei loro peccati; ma ormai il castigo di Dio è piombato su di loro con tutta la sua forza.

17 Cari fratelli, subito dopo che ci siamo separati (ma eravate lontano dagli occhi, non dal cuore), abbiamo fatto di tutto per potervi rivedere ancora una volta. 18 Così, per un paio di volte, abbiamo cercato di venire da voi (almeno io, Paolo), ma Satana ci ha messo i bastoni fra le ruote. 19 Voi, infatti, siete la nostra speranza, la nostra gioia e la nostra gloriosa corona, di cui saremo fieri davanti al nostro Signore Gesù al suo ritorno. 20 Sì, la nostra gloria e la nostra gioia siete voi!

Buone notizie da Timòteo

Infine, non potendo più resistere, ho preferito rimanere solo ad Atene 2-3 e vi ho mandato il fratello Timòteo, nostro collaboratore al servizio di Dio. Ve lʼho mandato per rafforzare la vostra fede e per incoraggiarvi, perché nessuno si perda dʼanimo davanti a queste tribolazioni. Naturalmente, voi sapete bene che soffrire fa parte del piano di Dio per noi cristiani. Già da quando eravamo con voi, vi avevamo detto che presto saremmo stati perseguitati; e così è stato, come ben sapete.

Ecco perché, non potendo più aspettare, ho mandato Timòteo a vedere se la vostra fede era ancora forte. Avevo paura che Satana vi avesse tentato, e che tutto il nostro lavoro tra voi fosse stato inutile. Ma ora Timòteo è appena ritornato con le buone notizie che la vostra fede e il vostro amore sono più forti che mai. Mi ha detto anche che avete un bel ricordo della nostra visita e che desiderate rivederci quanto lo desideriamo noi. Così, fratelli, la vostra fede ci è stata di grande conforto in mezzo a tutte queste angustie e tribolazioni. Adesso sì che ci sentiamo rivivere, perché sappiamo che restate saldi nel Signore!

Come possiamo ringraziare abbastanza Dio per tutta la gioia che ci avete dato? 10 Giorno e notte preghiamo in continuazione per voi, chiedendo a Dio di potervi rivedere e di colmare qualsiasi piccola lacuna ci possa ancora essere nella vostra fede. 11 Che Dio stesso, nostro Padre, e il nostro Signore, Gesù Cristo, ci appianino la strada per tornare da voi! 12 Possa il Signore far crescere in abbondanza il vostro amore fra voi e verso tutti gli altri, così come trabocca il nostro per voi. 13 Questo farà sì che i vostri cuori si rinforzino nella fede, perché siate santi e perfetti davanti a Dio, nostro Padre, quando il nostro Signore Gesù tornerà insieme con tutti quelli che gli appartengono.

Mirate alla purezza

Vorrei aggiungere questo, cari fratelli: voi avete imparato da noi come dovete comportarvi per piacere a Dio. E già vi comportate così, perché conoscete i comandamenti che vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù stesso. Ora vi preghiamo, anzi vi scongiuriamo, nel nome del Signore Gesù, di migliorare sempre di più. 3-4 Perché Dio vuole che siate puri e non abbiate niente a che fare con i peccati del sesso. Ciascuno di voi sappia vivere con la propria moglie in santità e rispetto, senza abbandonarsi allʼimpeto delle passioni, come fanno i pagani, che non conoscono Dio.

Questa è la volontà di Dio: che nessuno di voi danneggi il proprio fratello, portandogli via la moglie, né con la violenza, né con lʼinganno, perché, come vi ho già detto e ridetto, il Signore, punirà chi commette queste cose. Perché Dio non ci ha chiamati a vivere nellʼimmoralità, ma ad una vita santa e pura. Perciò, chi disprezza queste norme, non disprezza soltanto dei regolamenti umani, ma Dio stesso che vi ha dato il suo Spirito Santo.

Per quanto riguarda lʼamore fraterno, che ci dovrebbe essere tra la gente di Dio, non cʼè bisogno che ve ne parli io, perché Dio stesso vʼinsegna ad amarvi a vicenda. 10 Il vostro amore è già forte verso tutti i fratelli cristiani sparsi per lʼintera Macedonia. Nonostante ciò, cari fratelli, vi incoraggio ad amarvi sempre di più. 11 La vostra maggiore aspirazione devʼessere quella di vivere una vita tranquilla, badando ai fatti vostri e guadagnando da vivere con il vostro lavoro, come vi ho già raccomandato di fare. 12 Così quelli che non sono credenti avranno fiducia e rispetto di voi, e voi non sarete di peso a nessuno.

Che cosa succede a un credente, quando muore?

13 Ma ora, cari fratelli, voglio che sappiate ciò che succede ad un credente quando muore, in modo che, quando capiterà a voi, non siate troppo addolorati, come quelli che non hanno nessuna speranza. 14 Siccome crediamo che Gesù Cristo è morto e risorto, dobbiamo anche credere che, quando Gesù tornerà, ricondurrà con lui tutti i credenti che sono morti.

15 Questo che vi dico viene direttamente dal Signore: noi che siamo vivi, se ancora saremo in vita quando tornerà il Signore, non andremo ad incontrarlo prima di quelli che sono nella tomba. 16 Quel giorno, il Signore stesso, ad un dato segnale, alla voce di un arcangelo e allo squillo della tromba di Dio, scenderà dal cielo, e allora i credenti morti saranno i primi a risorgere per andargli incontro. 17 Poi noi, che saremo ancora vivi, verremo presi insieme a loro e portati in alto tra le nuvole per incontrare il Signore. Così rimarremo con lui per sempre. 18 Consolatevi, dunque, e incoraggiatevi a vicenda con queste parole.

Quando succederà tutto questo? Non cʼè bisogno che vi dica niente in proposito, cari fratelli, perché sapete benissimo che nessuno lo sa. Il giorno del Signore verrà improvvisamente, come un ladro di notte. Quando la gente dirà: «Tutto va bene, cʼè pace e sicurezza dappertutto», allora ecco inaspettatamente la rovina, improvvisa come le doglie di una donna incinta. E non ci sarà scampo.

Ma voi, cari fratelli, non siete allʼoscuro, per quanto riguarda queste cose, e quando verrà quel giorno, non vi coglierà di sorpresa come un ladro. Infatti, voi siete tutti figli della luce e del giorno. Noi credenti non facciamo parte delle tenebre e della notte. Perciò dobbiamo stare in guardia e non dormire come fanno gli altri; dobbiamo rimanere svegli e pronti per il suo ritorno! Di notte la gente dorme e di notte si ubriaca. Ma noi, che facciamo parte del giorno, dobbiamo restare sobri, protetti dalla corazza della fede e dellʼamore, e con lʼelmo della gioiosa speranza della salvezza.

Perché Dio non ci ha destinati a subire il suo castigo, ma ci ha scelto per salvarci, grazie a ciò che ha fatto il nostro Signore, Gesù Cristo. 10 Egli è morto per noi, per farci vivere sempre con lui, sia che noi siamo morti o vivi al momento del suo ritorno. 11 Perciò, incoraggiatevi ed edificatevi a vicenda, come infatti state già facendo.

Ultime raccomandazioni

12 Cari fratelli, vi preghiamo di avere riguardo per i rappresentanti della vostra chiesa, che lavorano tanto fra voi e vi mettono in guardia contro tutto ciò che è male. 13 Teneteli in grande considerazione ed amateli con tutto il cuore, perché non si risparmiano per aiutarvi.

14 E vivete in pace fra voi. Fratelli, correggete quelli che vivono male, confortate gli abbattuti, prendetevi cura di quelli che sono deboli e siate pazienti con tutti. 15 Badate che nessuno ripaghi il male col male, ma cercate sempre di fare del bene, tanto fra voi che a tutti gli altri. 16 Siate sempre contenti 17 e continuate a pregare. 18 Qualunque cosa accada, ringraziate sempre il Signore, perché è questo che Dio vuole da voi che appartenete a Gesù Cristo.

19 Non ostacolate lʼazione dello Spirito Santo 20 e non disprezzate quelli che profetizzano, 21 ma controllate tutto ciò che viene detto per accertarvi che sia vero e, se lo è, accettatelo. 22 Tenetevi alla larga da ogni specie di male. 23 Che il Signore, che dona la pace, vi renda completamente puri e devoti a lui, e che tutto il vostro essere: spirito, anima e corpo, sia conservato forte e senza difetti fino al giorno del ritorno del nostro Signore, Gesù Cristo. 24 Dio, che vi ha chiamati ad essere suoi figli, è fedele, e farà tutto questo per voi, come ha promesso. 25 Fratelli, pregate per noi. 26 Salutate per me con un bacio fraterno tutti gli altri credenti. 27 Vi scongiuro, nel nome del Signore, di fare in modo che questa lettera sia letta a tutti i fratelli. 28 La grazia del Signore nostro, Gesù Cristo, sia con voi tutti. Paolo.

Questa lettera è scritta da Paolo, Silvano e Timòteo alla chiesa di Tessalonica, unita a Dio, nostro Padre, e al Signore Gesù Cristo.

Che Dio Padre e il Signore Gesù Cristo vi diano ricche benedizioni e la pace del cuore e della mente.

Cari fratelli, noi ringraziamo Dio per voi. Non soltanto è giusto, ma ne sentiamo anche il dovere, perché la vostra fede fa grandi progressi, e il vostro amore reciproco aumenta di giorno in giorno.

Lo scopo della sofferenza

Siamo orgogliosi di parlare di voi a tutte le altre comunità cristiane. Raccontiamo della vostra pazienza e dellʼincrollabile fede che avete in Dio, nonostante tutte le persecuzioni e le tribolazioni che state passando. Questo è soltanto un esempio del modo giusto in cui Dio agisce: egli si serve delle vostre sofferenze per prepararvi per il suo Regno, mentre, allo stesso tempo, ritiene giusto giudicare e punire quelli che vi fanno del male.

Ma Dio darà sollievo tanto a voi, che soffrite, quanto a noi; ciò accadrà quando il Signore verrà improvvisamente dal cielo e apparirà coi suoi potenti angeli in mezzo a lingue di fuoco, per punire quelli che non vogliono conoscere Dio e rifiutano di accettare la salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. La loro pena sarà la perdizione eterna: separati per sempre dal Signore non potranno vedere la gloria della sua potenza, 10 quando quel giorno egli verrà per essere glorificato e ammirato per tutto ciò che ha fatto per quelli che hanno creduto. E anche voi sarete fra quelli che lo loderanno, perché avete creduto a ciò che vi abbiamo detto di lui.

11 Per questo continuiamo a pregare per voi, perché il nostro Dio vi consideri degni della vita cui vi chiama e, con la sua potenza, vi aiuti a mettere in atto tutti i vostri buoni propositi ispirati dalla sua bontà e dalla vostra fede. 12 Allora tutti loderanno il nome di Gesù Cristo, nostro Signore, per i risultati che vedranno in voi, mentre la vostra gloria più grande sarà quella di appartenere a lui. Questo è il dono del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.

Il ritorno di Cristo

Ed ora, fratelli, per quanto riguarda il ritorno del nostro Signore Gesù Cristo e del nostro incontro con lui, vi raccomando una cosa: non lasciatevi confondere le idee dalle dicerie, secondo le quali il giorno del ritorno del Signore sarebbe imminente. Se qualcuno vi racconta di aver avuto delle visioni o dei messaggi speciali da Dio in proposito, oppure delle lettere che fanno passare per nostre, non ci credete. Non lasciatevi ingannare da ciò che dicono, perché il giorno del ritorno del Signore non arriverà prima che siano accadute due cose: dapprima il periodo di grande ribellione contro Dio, poi lʼapparizione sulla scena mondiale dellʼuomo della ribellione e della perdizione, il figlio dellʼinferno. Egli è lʼavversario che si mette al di sopra di tutto ciò che è chiamato «Dio» o è oggetto di adorazione, fino al punto di sedersi nel tempio di Dio e pretendere di essere Dio. Non vi ricordate che, quando ero ancora con voi, vi dicevo già queste cose? E ora voi sapete perché quellʼessere infernale ancora non riesce a fare la sua apparizione: cʼè qualcosa che lo trattiene fino a quando non sarà venuto il suo momento. La forza misteriosa del male e dellʼinferno è già allʼopera, ma perché si manifesti in pieno bisogna che sia tolto di mezzo chi la trattiene adesso. Allora apparirà lʼempio che il Signore Gesù distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà con lo splendore del suo arrivo. 9-10 Questo uomo di peccato verrà come strumento di Satana; pieno di diabolica potenza, ingannerà completamente quelli che sono già sulla via dellʼinferno, perché non hanno accettato e amato quella verità che li avrebbe salvati. 11 Perciò Dio lascerà che credano alle menzogne con tutto il loro cuore. 12 Così saranno condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno goduto dei propri peccati.

13 Noi, però, sentiamo il dovere di ringraziare continuamente Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Egli, fin da principio, vi ha scelto per darvi la salvezza, purificandovi con lʼopera dello Spirito Santo e con la vostra fede nella verità. 14 Per bocca nostra il Signore vi ha parlato del Vangelo. Per mezzo nostro vi ha chiamati a partecipare alla gloria del nostro Signore Gesù Cristo. 15 Restate dunque forti, fratelli, fedeli agli insegnamenti che vi abbiamo dato, sia a voce che per lettera. 16 Questo vi auguro: che il Signore nostro, Gesù Cristo, e Dio nostro Padre, che ci ha amato e ci ha donato unʼeterna consolazione e una valida speranza, 17 consolino i vostri cuori e vi aiutino in ogni buona cosa che dite o fate!

Restate nella verità

Per concludere, fratelli, giunto al termine di questa lettera, vi chiedo di pregare per noi. Per prima cosa pregate che il messaggio del Signore continui a diffondersi e sia glorificato come lo è fra voi. Pregate anche perché Dio ci liberi da certi uomini malvagi, poiché non tutti amano il Signore. Ma Dio è fedele; egli vi renderà forti e vi proteggerà dagli attacchi del diavolo. E noi abbiamo questa fiducia nel Signore: ora e sempre metterete in pratica le cose che vi abbiamo insegnato. Che il Signore vi dia una conoscenza sempre più profonda dellʼamore di Dio e vi dia quella pazienza che è un dono di Cristo.

Una raccomandazione importante

Ora, cari fratelli, abbiamo un ordine da darvi nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con la sua autorità state lontano da quei cristiani che passano il tempo nellʼozio e non seguono le istruzioni che vi abbiamo dato. Perché voi ben capite come dovete fare per seguire il nostro esempio: ricordatevi sempre che quando eravamo con voi non siamo mai rimasti con le mani in mano, e tanto meno ci siamo fatti mantenere dagli altri, ma giorno e notte abbiamo lavorato con fatica e sacrifici per guadagnare quello che ci serviva per vivere. Anche se avevamo qualche diritto, volevamo servirvi dʼesempio ed insegnarvi che bisogna lavorare per vivere. 10 Prova ne è che, mentre eravamo ancora lì da voi, vi abbiamo dato questa regola: «Chi non lavora non deve neppure mangiare».

11 Nonostante ciò, abbiamo saputo che alcuni di voi vivono in maniera sregolata: non vogliono lavorare e sprecano il loro tempo in sciocchezze. 12 In nome del Signore Gesù Cristo, ordiniamo ed esortiamo questi tali a starsene tranquilli e a guadagnarsi il pane che mangiano. 13 Ai rimanenti di voi dico questo, fratelli: non stancatevi mai di fare del bene.

14 Se qualcuno non vuole obbedire a ciò che diciamo in questa lettera, guardate bene di chi si tratta ed evitatelo, in modo che si vergogni di se stesso. 15 Non consideratelo però come un nemico, ma parlategli come si fa ad un fratello che ha bisogno di essere corretto. 16 Il Signore della pace vi dia egli stesso la sua pace sempre e in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi.

17 Ecco il mio saluto, che scrivo di mio pugno, come faccio di solito al termine di tutte le mie lettere, a riprova che sono davvero io che scrivo. Questa è la mia calligrafia. 18 La grazia del nostro Signore, Gesù Cristo, sia con tutti voi. Paolo.

Questa lettera è scritta da Paolo, apostolo di Gesù Cristo per ordine di Dio, nostro Salvatore, e di Gesù Cristo nostra unica speranza, ed è indirizzata a Timòteo.

Timòteo, per quanto riguarda la fede, sei per me come un figlio. Possano Dio, nostro Padre, e il nostro Signore Gesù Cristo darti grazia, misericordia e pace.

Attenti ai falsi maestri!

3-4 Come già ti dissi mentre partivo per la Macedonia, ti prego di rimanere lì ad Efeso per far tacere quei tali che stanno insegnando altre false dottrine.

Metti fine una buona volta ai miti, alle favole e alle genealogie interminabili. Queste idee strambe suscitano soltanto discussioni, anziché aiutare la gente ad accettare il piano di Dio, che si fonda sulla fede. Ciò che mi sta più a cuore è che tutti i cristiani siano guidati dallʼamore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera, cose che questi «maestri» hanno perso di vista, per sprecare il loro tempo in discussioni e chiacchiere inutili.

Pretendono di essere dottori nella legge di Dio, mentre non conoscono in realtà né quello di cui parlano, né quello che affermano con tanta sicurezza. Ora, noi sappiamo bene che le leggi sono buone, quando se ne fa lʼuso che intende il Signore. Esse non sono state fatte per i giusti, bensì per i peccatori, che le rifiutano e si ribellano a Dio. Servono per gli empi, per gli scellerati e per quelli che non rispettano Dio e ciò che è sacro; servono per chi alza le mani sui genitori e per gli assassini. 10-11 È così: queste leggi sono state fatte perché possano riconoscersi peccatori tutti quelli che sono immorali, pervertiti, trafficanti di uomini e donne, bugiardi, tutti quelli che sono spergiuri e che vanno contro il giusto insegnamento del Vangelo che ci fa conoscere la gloria del Signore benedetto, Vangelo di cui mi è stata affidata la predicazione.

12 Ringrazio Gesù Cristo, nostro Signore, che mi ha considerato degno di fiducia e mi ha dato la forza di compiere il servizio che mi ha affidato. 13 Ha chiamato me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e lo avevo offeso. Ma Dio ha avuto pietà di me, perché in quel periodo non conoscevo Cristo e non mi rendevo conto di ciò che facevo. 14 Quanto è stato misericordioso il Signore, che mi ha mostrato la via per credere in lui e mi ha riempito dellʼamore di Gesù Cristo!

15 Questo è un fatto sicuro, degno di essere accettato da tutti con piena fiducia: Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il peggiore. 16 Ma Dio ha avuto pietà di me, perché Cristo mi potesse usare come esempio, per dimostrare a tutti quanto sia grande la sua pazienza perfino verso i peccatori più incalliti, in modo che anche gli altri credano in lui e possano avere la vita eterna. 17 Sia gloria e onore a Dio per sempre! A lui che è il Re di tutte le età, lʼinvisibile che non muore mai, il solo e unico Dio, pieno di saggezza. Amen.

18 Ed ora, Timòteo, figlio mio, ecco lʼincarico che ho per te: in accordo con le profezie che sono state fatte su di te, perché, fondato su di esse, tu combatta con impegno la buona battaglia. 19 Aggrappati forte alla tua fede in Cristo e mantieni sempre pulita la tua coscienza, facendo ciò che è giusto. Perché alcuni, per aver disobbedito alla propria coscienza, hanno fallito nella fede. 20 Fra questi ci sono Imenèo e Alessandro, che ho abbandonato in mano a Satana, perché li punisca, così impareranno a non bestemmiare.

Come e per che cosa si deve pregare

Mi raccomando, dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano domande, preghiere, intercessioni e ringraziamenti per tutti gli uomini.

Pregate per i re e per tutti quelli che sono al potere e che hanno grandi responsabilità, affinché si possa vivere tutti in pace una vita serena e dedicata al Signore. Questa è una cosa buona che piace a Dio, nostro Salvatore. Egli vuole che tutti gli uomini siano salvati e comprendano la verità fino in fondo. Cʼè un unico Dio, Egli sta da una parte, mentre tutti gli uomini sono dalla parte opposta, e cʼè un solo mediatore che può riunire gli uomini a Dio: Gesù Cristo uomo, che ha dato la vita come prezzo di riscatto per tutti noi.

Questo è il messaggio che, al momento opportuno, Dio ha dato al mondo. Per questo io sono stato scelto come araldo e apostolo di Dio, per insegnare questa verità ai pagani e indicar loro come possono essere salvati per mezzo della fede. È la pura verità. Io voglio dunque che in qualsiasi luogo, gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera, né discussioni. 9-10 Così pure voglio che le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia. Le donne cristiane devono essere notate per la loro bontà e gentilezza, come si conviene a donne che dicono di amare Dio, non per il modo in cui si acconciano i capelli, né per i gioielli o i vestiti eleganti. 11 Devono ascoltare e imparare in silenzio e con umiltà.

12 Non permetto a nessuna donna dʼinsegnare, né di comandare al marito; le donne devono starsene tranquille. 13 Perché? Perché Dio creò per primo Adamo e poi Eva. 14 E non fu Adamo a lasciarsi ingannare da Satana, ma Eva, che si rese colpevole di peccato. 15 Perciò Dio mandò alle donne i dolori del parto. Tuttavia salverà la loro anima, a condizione che perseverino nella fede, nellʼamore e nella sottomissione a Dio.

Regole per la scelta di pastori e diaconi

Se qualcuno desidera avere un incarico di dirigente nella chiesa, bisogna dire che la sua è unʼaspirazione buona e lecita. Ma chi dirige una comunità cristiana deve essere irreprensibile, fedele alla propria moglie, e deve avere la testa sulle spalle. Inoltre, deve essere equilibrato, dignitoso, ospitale e capace dʼinsegnare le Scritture.

Non deve bere troppo, né essere violento o attaccabrighe, ma è suo dovere essere gentile e pacifico e non attaccato ai soldi. Bisogna che sappia dirigere bene la propria famiglia e crescere figli ubbidienti e rispettosi. Perché, se uno non sa dirigere la propria famiglia, come farà ad avere cura della Chiesa di Dio?

Inoltre bisogna che non sia convertito da poco, perché potrebbe montarsi la testa per essere stato scelto tanto presto, e si sa, lʼorgoglio porta al peccato. La caduta di Satana ne è un chiaro esempio. Infine, deve essere stimato anche da quelli che sono fuori dalla Chiesa, ossia dai non credenti, in modo che Satana non possa intrappolarlo con critiche e accuse, impedendogli di condurre liberamente il suo gregge.

Anche i diaconi devono essere uomini dignitosi, sinceri nel parlare, non dediti al vino, né avidi di sporchi guadagni. Conservino invece la profonda verità della fede in una coscienza pura. 10 Perciò, prima di diventare diaconi, devono essere messi alla prova con altri incarichi nella Chiesa e, soltanto più tardi, se si comportano come si deve, possono assumere lʼincarico di diacono.

11 Inoltre, le loro mogli devono essere dignitose, non pettegole, capaci di controllarsi e fedeli in tutto. 12 Anche i diaconi devono essere fedeli alla propria moglie e devono saper dirigere come si deve figli e famiglia. 13 Quelli che sono stati buoni diaconi, saranno ricompensati sia dal rispetto degli altri, sia dal fatto che aumenterà in loro la sicurezza nella fede in Gesù Cristo. 14 Ti scrivo queste cose ora, anche se spero di venire presto da te, 15 in modo che, se ritardo, tu sappia come bisogna comportarsi nella Chiesa del Dio Vivente, colonna e sostegno della verità.

16 Senza dubbio grande è il mistero della nostra fede: Cristo venne sulla terra come uomo, e fu dichiarato senza peccato dallo Spirito Santo. Egli apparve agli angeli e fu predicato alle nazioni pagane; molte persone di questo mondo gli credettero, credettero in lui che fu elevato alla gloria in cielo.

Le idee ispirate dal diavolo

Lo Spirito Santo parla chiaro: ci dice che negli ultimi tempi alcuni sʼallontaneranno da Cristo per dar retta a certi «maestri», le cui idee sono ispirate dai demòni. Questi maestri bugiardi hanno la coscienza già bollata a fuoco. Essi vieteranno il matrimonio e lʼuso di certi cibi che Dio ha creato, perché quelli che sono veri cristiani se ne servano con animo riconoscente. Infatti tutto ciò che Dio ha creato è buono: non cʼè niente che non si possa mangiare, purché ne ringraziamo il Signore. Ogni cosa è consacrata dalla parola di Dio e dalla preghiera.

Se spiegherai questo agli altri fratelli, farai il tuo dovere e sarai un buon ministro di Gesù Cristo, nutrito dalle parole della fede e dal vero insegnamento che hai seguito.

Non perdere tempo a discutere sciocche idee, miti o favole; cosa da vecchie comari. Impiega, invece, il tuo tempo e le tue energie a tenerti in buona forma spirituale. La ginnastica del corpo serve a ben poco, mentre lʼamore verso Dio ti serve in tutto ciò che fai. Perciò, allenati spiritualmente e datti da fare per essere un cristiano migliore, perché ciò non ti servirà soltanto adesso, in questa vita, ma anche in quella futura. 9-10 Questa è la verità, degna di essere accettata con fiducia. Appunto per questo noi lavoriamo sodo e lottiamo: per far sì che la gente creda, perché la nostra speranza è nel Dio Vivente, che è morto per salvare tutti, soprattutto quelli che hanno creduto in lui.

11 Insegna queste cose, e fai in modo che tutti le imparino bene. 12 Non permettere che nessuno ti critichi, perché sei giovane, ma sii dʼesempio ai credenti: nel parlare, nel comportamento, nellʼamore, nella fede e nella purezza. 13 Finché non arrivo io, leggi e spiega le Scritture alla Chiesa predica la Parola di Dio.

14 Non trascurare le capacità che Dio ti ha dato per mezzo dei suoi profeti, quando i responsabili delle comunità hanno posato le mani su tuo capo. 15 Coltiva questi doni e dedicati anima e corpo ai tuoi compiti in modo che tutti possano notare i tuo progressi. 16 Bada a te stesso e a ciò che insegni. Persevera in ciò che è giusto, perché così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.

Non rimproverare mai duramente un uomo anziano, ma esortalo con rispetto, come se fosse tuo padre. Parla ai più giovani come se fossero tuoi fratelli. Tratta le donne più anziane come madri e le ragazze come tue sorelle, con pensieri puliti nei loro confronti.

La chiesa deve prendersi cura delle vedove che sono veramente sole e non hanno nessuno che le aiuti. Ma se una vedova ha dei figli o dei nipoti, sono costoro che devono assumersene la responsabilità, perché lʼamore deve cominciare nella propria famiglia, ricambiando ai genitori il bene ricevuto. È così, infatti, che piace a Dio.

La chiesa deve prendersi cura delle vedove che sono povere e sole al mondo, se hanno riposto la loro speranza in Dio e passano molto tempo a pregare. Al contrario, quelle che pensano solo a divertirsi e si abbandonano ai piaceri, anche se sono vive, sono come morte. Tu faʼ queste raccomandazioni, in modo che gli interessati sappiano e facciano ciò che è giusto.

Ma chi non si prende cura dei parenti che ne hanno bisogno, soprattutto di quelli di casa sua, non ha il diritto di dire di essere cristiano. Le persone di questo genere sono peggiori di chi non crede in Dio.

Una vedova che chiede un lavoro particolare nella chiesa non deve avere meno di sessantʼanni, deve essere stata fedele al marito e 10 godere di una buona reputazione per il bene che ha fatto. Ha cresciuto bene i suoi figli? È stata generosa e servizievole verso i forestieri e gli altri cristiani? Ha soccorso i malati e i bisognosi? È stata sempre pronta a cooperare nelle opere buone? Se la risposta è «sì», la donna può essere iscritta nella lista speciale delle vedove.

11 Le vedove più giovani, invece, non devono essere ammesse in questo gruppo, perché, dopo un poʼ, prese da desideri sessuali, possono trascurare il loro servizio per Cristo e risposarsi. 12 Di conseguenza si rendono colpevoli di non aver mantenuto il loro primo impegno. 13 Inoltre si abituano allʼozio e perdono tempo nei pettegolezzi di casa in casa, mettendo il naso negli affari degli altri. 14 Perciò, desidero che le vedove più giovani si risposino, abbiano figli e si prendano cura della propria casa, così nessuno avrà occasione di criticarle. 15 Perché già alcune di loro si sono allontanate dalla Chiesa per andar dietro a Satana.

16 Voglio ricordarvi di nuovo che i parenti di una vedova devono prendersi cura di lei, senza aspettare che sia la Chiesa a farlo, così la comunità potrà aiutare quelle vedove che sono veramente sole e non sanno a chi rivolgersi.

17 I responsabili, che fanno bene il proprio lavoro, devono essere ricompensati e tenuti in massima considerazione, specialmente quelli che lavorano duramente, insegnando e predicando. 18 Infatti le Scritture dicono: «Non mettere la museruola al bue che trebbia, lascia che mangi mentre lavora!» E in un altro passo: «Quelli che lavorano hanno diritto alla loro paga!»

19 Non date ascolto alle accuse contro un responsabile, a meno che non ci siano due o tre testimoni a suo carico. 20 Se ha mancato davvero ai propri doveri, allora deve essere rimproverato davanti a tutta la chiesa, affinché nessun altro segua il suo esempio.

21 Ti scongiuro, alla presenza di Dio, del Signore Gesù Cristo e dei santi angeli, di mettere in pratica ciò che ti ho detto, senza fare preferenze per nessuno. Tutti devono essere trattati esattamente allo stesso modo. 22 Non aver fretta quando scegli un responsabile, non renderti complice dei peccati degli altri e conservati puro. 23 Non bere soltanto acqua, prendi anche un poʼ di vino ogni tanto, che ti fa bene allo stomaco, dato che sei spesso indisposto.

24 Ricordati che certi uomini vivono nel peccato e tutti lo sanno. In situazioni del genere devi intervenire, ma in altri casi certi peccati saranno scoperti soltanto il giorno del giudizio. 25 Allo stesso modo, certe opere buone sono conosciute da tutti e quelle che non lo sono, non possono rimanere nascoste.

Lavoro e denaro…

I dipendenti cristiani devono lavorare con impegno per i loro padroni e rispettarli, perché non si creda che i cristiani sono lavoratori da poco, e per questo motivo si possa parlar male del nome e dellʼinsegnamento del Signore. Se il padrone è cristiano, i dipendenti non devono trattarlo con meno rispetto, anzi, devono lavorare ancor di più, appunto perché chi riceve il beneficio dei loro servizi è un fratello nella fede.

Insegna queste verità, Timòteo, ed incoraggia tutti ad osservarle. Si sa che certuni possono rinnegare queste cose, che sono le parole del Signore nostro, Gesù Cristo, e lʼinsegnamento della nostra fede, che è in armonia con lʼamore. Se qualcuno insegna diversamente è superbo e ignorante, dedito ai giochi di parole e alle questioni inutili, da cui nascono invidia, discordia, maldicenza, sospetti maligni e discussioni senza fine. Costoro hanno la mente bacata dal peccato ed hanno perduto il senso della verità; per loro il Vangelo è soltanto un mezzo per far soldi. State alla larga da gente del genere!

Volete davvero essere ricchi? Lo siete già, se avete la fede e vi accontentate. Dopo tutto, quando veniamo al mondo non ci portiamo appresso niente; e neppure possiamo portare niente con noi, quando moriamo. Perciò, quando abbiamo da mangiare e da vestirci, accontentiamoci. Quelli invece che vogliono accumulare ricchezze, cadono nella tentazione di commettere qualsiasi cattiva azione pur di far soldi e si lasciano ingannare, sopraffatti da desideri stupidi, che li mandano in rovina e in perdizione. 10 Perché lʼamore per i soldi è il primo gradino verso tutti i peccati. Certe persone si sono perfino allontanate da Dio per questo, creandosi unʼinfinità di dispiaceri.

11 Ma tu, Timòteo, uomo di Dio, evita tutte queste cose. Impegnati invece in tutto ciò che è giusto e buono, coltivando la tua fede nel Signore, lʼamore per gli altri, la pazienza e la dolcezza. 12 Combatti la buona battaglia della fede. Afferra la vita eterna, che Dio ti ha dato, quando hai fatto quella bella testimonianza di fede alla presenza di tanti testimoni.

13 Ti scongiuro davanti a Dio, che dà la vita ad ogni cosa, e davanti a Gesù Cristo, che testimoniò la sua fede alla presenza di Ponzio Pilato: 14 ubbidisci a tutto ciò che Dio ti ha detto di fare e conservati puro in modo che nessuno possa trovarti in errore da adesso fino al ritorno del nostro Signore Gesù Cristo. 15 Perché, quando sarà il momento, Cristo sarà reso visibile dallʼunico Dio, benedetto e onnipotente, il Re dei re, il Signore dei signori, 16 il solo che non può mai morire e abita in una luce inaccessibile, a cui nessun uomo si può avvicinare. Nessun comune mortale lo ha mai visto, né può vederlo. A lui onore e potenza per sempre. Amen.

I ricchi

17 Raccomanda ai ricchi di non essere superbi e di non far affidamento sul loro denaro, che presto scomparirà. La loro speranza invece si deve fondare in Dio, che ci dà ogni cosa in abbondanza, perché ne possiamo godere. 18 Raccomanda ai ricchi di servirsi del proprio denaro per fare del bene, arricchendosi di opere buone, e di essere pronti a dare a chi è nel bisogno e a dividere con altri qualsiasi cosa Dio ha dato loro. 19 Così facendo, si metteranno da parte un vero tesoro in cielo; e questo è lʼunico sicuro investimento per lʼeternità. Vivranno inoltre una vita cristiana fruttifera qui in terra.

20 Timòteo, non venir meno a queste cose, di cui Dio ti ha incaricato. Evita le chiacchiere inutili e contrarie alla fede con quelli che si vantano della loro «sapienza» e, così facendo, dimostrano di esserne privi. 21 Alcuni di questi hanno perso la cosa più importante della vita: la fede, perché non conoscono Dio. La grazia di Dio sia con tutti voi. Paolo.

Questa lettera è scritta da Paolo, apostolo di Gesù Cristo, mandato da Dio ad annunciare a tutti la vita eterna, che Dio ha promesso per mezzo della fede in Gesù Cristo; ed è indirizzata a Timòteo, suo carissimo figlio.

Che Dio Padre e Gesù Cristo, nostro Signore, ti diano grazia, misericordia e pace.

Lʼaffetto di Paolo per Timòteo

Giorno e notte, nelle mie preghiere, quando parlo di te, Timòteo, ringrazio Dio, che servo con cuore sincero, come hanno fatto i miei antenati.

Quanto desidero rivederti! Sarebbe per me il massimo della gioia, perché ricordo ancora le tue lacrime, quando ci lasciammo. Conosco la tua fede sincera, la stessa fede che animò prima tua nonna Lòide, poi tua madre Eunìce, ed ora anima anche te.

Per questa ragione, ti raccomando di ravvivare il dono di Dio, che hai ricevuto quando ti ho posto le mani sul capo. Perché lo Spirito Santo, dono di Dio, non vuole che tu abbia paura, ma che tu sia saggio, forte e pieno dʼamore. Se mantieni viva in te questa potenza interiore, non avrai mai paura di parlare agli altri del Signore, né ti vergognerai di me che sono in prigione per amore di Cristo, ma sarai pronto anche tu a soffrire con me per il Signore, perché egli te ne darà la forza.

È lui che ci ha salvati e ci ha scelti per portare avanti il suo santo lavoro; non per merito nostro, ma per sua decisione e generosità. Da sempre questo era il suo piano preparato per noi: donarci la salvezza per mezzo di Gesù Cristo. 10 Ora tutto questo ci è stato rivelato con lʼarrivo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, che ha infranto la potenza della morte e ci ha indicato la via della vita eterna, per mezzo della fede in lui. 11 E Dio mi ha scelto come apostolo per predicare e insegnare questo messaggio ai pagani.

12 Ecco perché sto soffrendo qui in prigione, ma non me ne vergogno, perché io so in chi ho riposto la mia fiducia e sono certo che egli ha la potenza di custodire tutto ciò che mi ha affidato fino al giorno del suo ritorno.

13 Attieniti alle sane istruzioni che ti ho dato con la fedeltà e lʼamore che vengono da Gesù Cristo. 14 Con lʼaiuto dello Spirito Santo che abita in noi custodisci il buon deposito che Dio ti ha affidato.

15 Come sai, tutti i cristiani dellʼAsia mi hanno abbandonato, perfino Figello ed Ermogene se ne sono andati. 16 Che il Signore benedica Onesìforo e tutta la sua famiglia, perché molte volte è venuto a farmi visita e mi ha confortato. Non si è mai vergognato del fatto che fossi in prigione, 17 anzi, quando è venuto a Roma, sʼè messo a cercarmi dappertutto finché non mi ha trovato. 18 Che il Signore gli faccia trovare misericordia il giorno in cui Cristo tornerà. E non solo per questo, tu sai meglio di me quanto mi abbia aiutato mentre ero ad Èfeso.

Siate forti con la forza di Cristo

Timòteo, figlio mio, attingi forza dalla grazia che è in Gesù Cristo, perché devi insegnare agli altri quelle cose che mi hai sentito dire alla presenza di tanti testimoni. Insegna queste grandi verità a uomini fedeli, capaci a loro volta di trasmetterle ad altri.

Sopporta anche tu le sofferenze come un buon soldato di Gesù Cristo. E, come soldato di Cristo, non impicciarti degli affari del mondo, altrimenti non potrai soddisfare chi ti ha arruolato nel suo esercito. Per fare il lavoro del Signore segui le sue regole, proprio come un atleta si attiene a certe regole, altrimenti viene squalificato e non vince nessun premio. Lavora sodo, come un contadino infaticabile, che deve essere il primo ad avere la sua parte del raccolto. Rifletti su questi tre esempi; il Signore ti aiuterà a capire.

Non dimenticarti mai del fatto straordinario che Gesù Cristo fu uomo, discendente del re Davide e, resuscitando dai morti, dimostrò di essere Dio. È stato perché ho predicato queste grandi verità che adesso sono nei guai, rinchiuso in prigione come un delinquente. Ma, incatenando me, non possono incatenare la Parola di Dio! 10 Perciò sono più che pronto a soffrire, se ciò servirà a portare la salvezza e la gloria eterna che sono in Gesù Cristo a quelli che Dio ha prescelto.

11 Questa verità mi consola: se moriamo con Cristo vuol dire che vivremo con lui. 12 Se portiamo pazienza nelle difficoltà, un giorno regneremo con lui. Ma se rinunciamo davanti alle sofferenze e rinneghiamo Cristo, allora anche lui rinnegherà noi. 13 Se noi siamo senza fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.

Evita le discussioni inutili

14 Ricorda queste cose ai credenti, scongiurandoli, nel nome del Signore, di non sollevare discussioni sulle parole; sono cose che non servono a niente, se non a confondere chi ascolta. 15 Datti da fare in modo che il Signore possa dirti: «Bravo!» Cerca di essere un buon lavoratore che tiene alta la verità e non dovrà vergognarsi di niente, quando Dio controllerà il suo lavoro. 16 Evita i discorsi frivoli e mondani, e ricordati che quelli che li fanno progrediscono sempre più sulla strada del peccato e insegnano falsità che si diffondono come la cancrena in una ferita. 17 Fra questi ci sono Imenèo e Filèto. 18 Essi si sono sviati dalla verità, predicando la menzogna che la resurrezione dei morti è già avvenuta e, così facendo, hanno indebolito la fede di alcuni che credono in loro.

19 Ma la verità di Dio rimane solida come una roccia che niente può smuovere, un fondamento su cui sono scritte queste parole: «Il Signore conosce quelli che sono davvero suoi» e «Chiunque dice di essere cristiano non deve fare cose sbagliate».

20 In una casa grande non ci sono soltanto vasi dʼoro e dʼargento, ce ne sono anche di legno e di terracotta. I primi si riservano per le occasioni speciali, gli altri servono in cucina o per gli usi più umili. 21 Se restate lontani dai peccati di cui vi ho parlato, sarete come quei vasi dʼoro purissimo, i migliori della casa, che Cristo stesso può usare per fare opere buone.

22 Evita tutto ciò che ti porta ai cattivi desideri, tipici dei giovani, resta aggrappato, invece, a tutto ciò che ti spinge a desiderare di comportarti nel modo giusto. Impegnati a conservare la fede, lʼamore e la pace, non stancarti di frequentare quelli che amano il Signore ed hanno il cuore puro.

23 Te lo ripeto, non farti coinvolgere in discussioni sciocche e inutili, che provocano soltanto litigi. 24-25 Chi ha scelto di servire il Signore non deve essere litigioso, ma gentile e paziente con tutti, e deve essere capace di insegnare agli altri. Deve saper sopportare i torti ed essere dolce ed umile, quando cerca di insegnare a quelli che si oppongono. Se un credente parlerà loro con dolcezza e cortesia sarà più facile, con lʼaiuto di Dio, che essi riconoscano i propri errori e giungano alla verità. 26 Allora, tornati in sé, si libereranno dalla trappola del peccato di Satana, che li aveva presi prigionieri per farli ubbidire alla sua volontà.

Ci aspettano momenti difficili…

Ora, sappi questo, Timòteo, che negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili. Perché gli uomini saranno egoisti, presi dal denaro, vanitosi, arroganti, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, né sentimenti, sleali e maldicenti. Senza limiti ai piaceri, saranno crudeli, spietati e nemici del bene. Tradiranno i propri amici e litigheranno per un nonnulla; pieni dʼorgoglio, a Dio preferiranno i piaceri della vita. Andranno, sì, in chiesa, ma in realtà non crederanno a niente di ciò che ascoltano. Stai lontano da gente del genere!

Ce ne sono fra loro di quelli che sʼintrufolano nelle case per circuire certe stupide donnette cariche di peccati e in balia di ogni sorta di passioni, per insegnare loro delle nuove dottrine. Donne di quello stampo sono sempre pronte a imparare, ma non arrivano mai alla verità. Questi «maestri» si oppongono alla verità, come i maghi egiziani Iannes e Iambres si opposero a Mosè. Sono uomini dalla mente bacata e non valgono niente in materia di fede.

Ma non andranno molto lontano, perché un giorno la loro falsità sarà nota a tutti, come avvenne nel caso di Iannes e Iambres.

10 Tu, invece, hai seguito da vicino il mio insegnamento, il mio modo di vivere, i miei progetti, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, 11 la mia costanza, le persecuzioni e le sofferenze che mi toccarono ad Antiochia, Icònio e Listra. Sai bene quali persecuzioni ho dovuto sopportare, ma il Signore mʼha liberato da tutte!

12 Si sa, tutti quelli che vogliono rimanere fedeli a Dio, uniti a Gesù Cristo, vivendo in modo pio, saranno perseguitati. 13 Ma i malvagi e glʼimpostori andranno di male in peggio, perché sono allo stesso tempo imbroglioni e imbrogliati.

14 Tu, invece, rimani fedele a ciò che hai imparato. Sai bene che sono tutte cose vere, perché puoi fidarti di noi che te le abbiamo insegnate. 15 Fin da bambino conosci le Sacre Scritture che possono darti quella saggezza che, per mezzo della fede in Gesù Cristo, porta alla salvezza. 16 Tutto ciò che è scritto nella Bibbia è stato ispirato da Dio e serve ad insegnarci la verità, ci convince, ci corregge e ci aiuta a fare ciò che è giusto. 17 In questo modo il credente viene perfezionato e preparato a fare opere buone.

Ti scongiuro davanti a Dio e a Gesù Cristo, che giudicherà i vivi e i morti, quando tornerà per costituire il suo regno: predica la Parola di Dio, insisti in ogni occasione opportuna e inopportuna. Correggi e sgrida, quando ce nʼè bisogno, e incoraggia tutti con grande pazienza a fare il bene, senza smettere mai dʼinsegnare la parola di Dio.

Perché verrà il tempo in cui le persone non vorranno più ascoltare la verità, ma sʼaffideranno a unʼinfinità di «maestri» su misura. Proprio così, non vorranno più saperne di ciò che dice la Bibbia per dare ascolto alle favole.

Un buon consiglio

Tu, però, sii prudente in tutto e non aver paura di soffrire per il Signore. Per mezzo del Vangelo, porta la gente a Cristo e completa il tuo servizio per il Signore.

Ti parlo così, perché non resterò ad aiutarti ancora per molto. Il mio sangue sta per essere versato come un sacrificio a Dio, e sʼavvicina sempre più il momento di partire per il mio ultimo viaggio.

Ho combattuto la buona battaglia per il mio Signore, sono giunto al termine della mia corsa e mi sono mantenuto fedele. Ora per me è giunto il momento di non combattere più e riposare. Non mi resta altro che ricevere la corona della giustizia che il Signore, giudice giusto, mi darà il giorno del suo ritorno. E non soltanto a me, ma anche a tutti quelli che aspettano con desiderio il suo ritorno.

Ultime raccomandazioni

Cerca di venire il più presto possibile. 10 Dema mi ha abbandonato ha preferito le cose di questo mondo ed è partito per Tessalonica. Anche Crescente e Tito sono partiti: Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. 11 Soltanto Luca è rimasto con me. Quando vieni, porta con te Marco, perché ho bisogno di lui.

12 Ho mandato Tìchico ad Efeso. 13 Quando verrai, portami il mantello che ho lasciato a Troade da Carpo, ed anche i libri, soprattutto le pergamene. 14 Alessandro, il ramaio, mi ha fatto tanto male. Il Signore lo punirà per ciò che ha fatto, 15 ma anche tu guardati da lui, perché si è messo contro ciò che abbiamo predicato con tutte le sue forze.

16 La prima volta che sono stato portato davanti al giudice non cʼera nessuno ad aiutarmi. Mi hanno abbandonato tutti. Spero che Dio non ne tenga conto! 17 Ma il Signore mʼha assistito e, anche in quella occasione, mi ha dato la forza di predicare, affinché potessi annunciare senza compromessi il suo Vangelo a tutti quelli che non conoscono Dio, e così non sono finito sbranato dai leoni. 18 Il Signore mi libererà sempre da ogni male e mi porterà nel suo regno in cielo. A Dio sia la gloria per sempre. Amen.

19 Salutami Priscilla ed Aquila e quelli che vivono a casa di Onesìforo. 20 Eràsto è rimasto a Corinto e ho lasciato Tròfimo malato a Mileto.

21 Cerca di venire prima dellʼinverno! Eubùlo ti saluta e ti salutano Pudente, Lino, Claudia e tutti i fratelli nella fede. 22 Il Signore Gesù sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi. Paolo.

Questa lettera è scritta da Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo. Sono stato incaricato di portare alla fede quelli che Dio ha scelto; sono stato chiamato a far conoscere la verità, che è la base del vero credo, nella speranza della vita eterna che Dio ha promesso fin dai tempi dei tempi. Dio non mente mai, ed ora, nel tempo da lui stabilito, ha fatto conoscere a tutti la buona notizia della salvezza per mezzo della predicazione che Dio stesso, nostro Salvatore, mi ha ordinato di fare. A te Tito, mio vero figlio nella fede, auguro che Dio Padre e Gesù Cristo, nostro Salvatore, ti diano grazia e pace.

Norme per eleggere i responsabili della Chiesa

Ti ho lasciato a Creta, perché tu finisca di sistemare quanto resta da fare per le chiese locali, e cioè che tu elegga dei responsabili in ogni città, basandoti sulle norme che ti ho raccomandato. Quelli che scegli devono godere di buona reputazione, avere una sola moglie, figli credenti, senza fama di essere viziosi o ribelli ai genitori. Il responsabile di una chiesa deve essere un uomo irreprensibile, perché è un ministro di Dio. Non deve essere arrogante, né collerico; non devʼessere dedito allʼalcool, né violento e neppure avido di guadagni disonesti. Al contrario, bisogna che sia ospitale, amante del bene, saggio, giusto, pio e padrone di sé. Deve restare fermamente legato alla verità che ha imparato; così sarà capace dʼinsegnare come si deve e di convincere dei propri errori quelli che sʼoppongono alla sana dottrina.

10 Infatti molti sono i ribelli, i chiacchieroni e glʼimbroglioni, soprattutto fra quelli che sostengono che i cristiani devono obbedire alle leggi ebraiche. 11 Bisogna turare la bocca a chi dice queste assurdità! Costoro, per amore di guadagno disonesto, mettono a soqquadro intere famiglie, insegnando quel che non si deve. 12 Uno di questi, proprio un loro profeta di Creta, ha detto una volta: «I Cretesi sono tutti bugiardi, animali indolenti che vivono soltanto per soddisfare lo stomaco». 13 Questo è vero. Per questa ragione rimprovera quei cristiani con la dovuta severità, affinché conservino una fede sana e 14 non diano retta alle favole dei Giudei ed agli ordini di quelli che voltano le spalle alla verità.

15 Chi è puro di cuore vede bontà e purezza dappertutto; ma chi è corrotto e non ha fede trova il male dappertutto, perché i suoi pensieri sporchi e il suo cuore ribelle sporcano tutto ciò che vede e sente. 16 Queste persone dicono di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti: sono spregevoli, ribelli e incapaci di qualsiasi opera buona.

Consigli a chi insegna

Tu, invece, insegna a vivere rettamente, secondo la sana dottrina cristiana.

I vecchi siano sobri, degni di rispetto, pieni di buon senso e forti per quanto riguarda la fede, lʼamore e la pazienza.

Allo stesso modo, insegna alle donne in età a comportarsi come si conviene a persone credenti. Che non siano maldicenti e non abbiano il vizio di bere, ma sappiano dare saggi consigli. Sono loro che devono insegnare alle più giovani ad amare i propri mariti e i propri figli; ad essere sagge, caste, buone, attente alle cure della casa e sottomesse ai loro mariti. Così quelli che le conoscono non potranno dir male della fede cristiana.

Così pure, consiglia i giovani ad essere riflessivi in ogni circostanza. Tu stesso devi servir loro di esempio nelle buone opere. Ogni cosa che insegni deve lasciar trasparire il tuo amore per la verità e il fatto che ne sei pienamente convinto. La tua conversazione devʼessere tanto pulita e logica che chi è contro di noi rimanga confuso, non trovando niente da criticare in ciò che dici.

Ai servi raccomanda di ubbidire ai loro padroni e di fare tutto il possibile per accontentarli. Non devono contraddirli, 10 né derubarli, ma dimostrare di essere fedeli in tutto e per tutto. Così facendo, faranno nascere negli altri il desiderio di credere nel nostro Dio e Salvatore.

11 Perché il dono gratuito della salvezza eterna adesso viene offerto a tutti. 12 Questo dono ci insegna a rinunciare a tutto ciò che è contrario a Dio, cioè ai peccati e ai cattivi desideri, e a vivere in questo mondo con equilibrio, giustizia e amore verso Dio. 13 Intanto, noi aspettiamo ciò che costituisce la nostra beata speranza, vale a dire, lʼapparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore: Gesù Cristo. 14 Egli sacrificò se stesso per noi, per liberarci da ogni peccato e fare di noi un popolo, il suo popolo, che si distingue per lʼentusiasmo con cui fa il bene. 15 Insegna queste cose e incoraggia i tuoi fratelli a metterle in pratica, correggendoli, quando è necessario, col peso di tutta la tua autorità. Nessuno deve sottovalutarti.

Ultime raccomandazioni

Ricorda loro che devono stare sottomessi ai governanti e alle autorità, e che devono ubbidire ed essere sempre pronti a fare del bene. Non devono dir male di nessuno, e neppure essere attaccabrighe; al contrario, devono essere indulgenti, mostrando a tutti la massima comprensione.

Una volta, anche noi eravamo pazzi e ribelli, traviati dagli altri, schiavi dʼogni tipo di piacere e di cattivi desideri. La nostra vita era piena di cattiveria e dʼinvidia. Odiavamo gli altri e gli altri odiavano noi.

Ma il giorno in cui Dio, nostro Salvatore, ci ha rivelato la sua bontà e il suo amore per lʼumanità, egli ci ha salvato, non perché fossimo abbastanza buoni da essere salvati, ma solo perché ha avuto pietà di noi. Ci ha salvati, lavandoci dai nostri peccati e, per mezzo dello Spirito Santo, ci ha resi uomini nuovi. Dio ha sparso su di noi in abbondanza lo Spirito Santo, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, perché potessimo essere giusti ai suoi occhi. Così, perdonati e rinnovati per la sua grazia, diventassimo eredi della vita eterna. Queste cose che ti ho detto sono tutte vere e voglio che tu insista nel ripeterle, in modo che quelli che hanno creduto in Dio stiano sempre attenti a fare il bene. Ecco ciò che è veramente buono ed utile agli uomini!

Non lasciarti invischiare in questioni stupide circa le genealogie, né in liti o polemiche riguardanti le leggi ebraiche, perché sono tutte cose sciocche e inutili. 10 Se qualcuno provoca fra voi delle divisioni, devʼessere avvertito un paio di volte, dopo di che, tronca ogni rapporto con lui. 11 Un uomo del genere è completamente fuori strada. Continua a peccare e si condanna da sé.

12 Quando ti avrò mandato Àrtema o Tìchico, vieni da me a Nicòpoli al più presto, perché ho deciso di passare là lʼinverno. 13 Fai tutto il possibile perché a Zena, lʼavvocato, e ad Apollo non manchi niente per il loro viaggio, 14 perché anche i nostri devono imparare ad aiutare quelli che hanno urgenti necessità, dando così prova della loro fede.

15 Tutti quelli che sono con me ti salutano. Salutami tutti gli amici cristiani. La grazia di Dio sia con tutti voi. Paolo.

Questa lettera è scritta da Paolo, tenuto prigioniero per avere predicato il Vangelo di Gesù Cristo, e dal fratello Timòteo: al caro Filemone, nostro collaboratore, alla comunità cristiana che si riunisce in casa sua, alla sorella Appia e ad Archippo, nostro compagno nella lotta.

Che Dio, nostro Padre, e il Signore Gesù Cristo vi diano grazia e pace.

Paolo chiede un favore

Quando prego per te, caro Filemone ringrazio continuamente il mio Dio, perché sento sempre parlare del tuo amore verso tutti i cristiani e della tua fede nel Signore Gesù.

Prego che questa fede che ci lega operi in te sempre di più e ti faccia conoscere tutto il bene che è in nostro potere di fare vivendo per Cristo. Non puoi immaginare quanta gioia e consolazione mi ha dato sapere che il tuo amore, fratello mio, ha risollevato il cuore di coloro che appartengono a Dio. 8-9 Ora voglio chiederti un favore. Con lʼautorità che Cristo mi ha dato, potrei facilmente ordinarti di fare ciò che è tuo dovere, ma ti voglio bene e preferisco soltanto pregarti. Io, Paolo, vecchio e ora anche in prigione per amore di Gesù Cristo, 10 ti chiedo un favore per Onèsimo, che ora è come un figlio per me, dopo che lʼho portato al Signore durante la mia prigionia. 11 È quellʼOnèsimo (il cui nome significa «utile») che in passato non ti è stato davvero utile, ma ora può esserlo, sia a te che a me. 12 Te lo rimando, e con lui ti mando una parte di me.

13 Avrei voluto tenerlo con me, perché mi fosse dʼaiuto al posto tuo, ora che sono qui in prigione per aver predicato il Vangelo, 14 ma non voglio che tu ti senta obbligato ad essere generoso, ma che tu agisca spontaneamente. 15 Forse Onèsimo è stato lontano da te per un poʼ di tempo, perché ora tu possa riaverlo con te per sempre; 16 non più soltanto come schiavo, ma molto di più, come un fratello. Onèsimo è molto caro a me, è vero, ma ancor di più deve esserlo a te, perché ora non è soltanto un tuo schiavo, ma anche un tuo fratello in Cristo.

17 Se mi consideri davvero tuo amico, riservagli la stessa accoglienza che faresti a me, se venissi a trovarti. 18 Se ti ha fatto qualche torto o ti deve qualcosa, metti tutto sul mio conto. 19 Io, Paolo, lo garantisco personalmente, scrivendolo qui di mio pugno: «Pagherò tutto io». Vorrei però ricordarti che anche tu mi sei debitore: mi devi te stesso! 20 Sì, caro fratello, conto su di te come cristiano: dona al mio cuore questa gioia in Cristo!

21 Ti scrivo fiducioso che farai ciò che ti chiedo ed anche di più.

22 Ancora una cosa: ti prego di preparare un alloggio anche per me, perché spero che Dio risponderà alle vostre preghiere e mi lascerà tornare da voi.

23 Ti saluta Èpafra, anche lui mio compagno di prigione per aver predicato Gesù Cristo. 24 E ti salutano gli altri miei collaboratori: Marco, Aristarco, Dema e Luca.

25 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con voi. Paolo.

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