Bible in 90 Days
24 Le classi dei figli di Aaronne furono queste. I figli di Aaronne furono Nadab, Abihu Eleazar e Ithamar.
2 Nadab e Abihu morirono prima del loro padre senza lasciare figli; perciò esercitarono il sacerdozio Eleazar e Ithamar.
3 Poi Davide, insieme a Tsadok dei figli di Eleazar e ad Ahimelek dei figli di Ithamar li divise secondo i compiti del loro servizio.
4 Poiché si trovarono piú capifamiglia tra i figli di Eleazar che tra i figli di Ithamar, essi furono divisi cosí: per i figli di Eleazar, sedici capi di case paterne, e per i figli di Ithamar, otto capi secondo le loro case paterne.
5 Essi furono divisi a sorte tanto gli uni che gli altri, perché c'erano principi del santuario e principi di DIO sia fra i figli di Eleazar che tra i figli di Ithamar.
6 Lo scriba Scemaiah, figlio di Nathaneel, un Levita, li iscrisse alla presenza del re, dei principi del sacerdote Tsadok, di Ahimelek figlio di Abiathar e dei capi delle case paterne dei sacerdoti e dei Leviti. Si tirò a sorte una casa paterna per Eleazar e una per Ithamar.
7 Il primo designato dalla sorte fu Jehoiarib il secondo Jedaiah.
8 il terzo Harim, il quarto Seorim.
9 il quinto Malkijah il sesto Mijamim,
10 il settimo Hakkots l'ottavo Abijah.
11 il nono Jeshua, il decimo Scekaniah,
12 l'undicesimo Eliascib, il dodicesimo Jakim,
13 il tredicesimo Huppah il quattordicesimo Jescebeab,
14 il quindicesimo Bilgah, il sedicesimo Immer,
15 il diciassettesimo Hezir, il diciottesimo Happitsets,
16 il diciannovesimo Pethahiah, il ventesimo Jehezekel,
17 il ventunesimo Jakin, il ventiduesimo Gamul,
18 il ventitreesimo Delaiah, il ventiquattresimo Maaziah.
19 Questi erano i turni per il loro servizio, quando entravano nella casa dell'Eterno, secondo le norme stabilite per loro da Aaronne, loro padre, come gli aveva comandato l'Eterno il DIO d'Israele.
20 Quanto al resto dei figli di Levi, dei figli di Amram, Shubael; dei figli di Shubael, Jehdia.
21 Per Rehabiah, dei figli di Rehabiah il capo era Ishshiah.
22 Per gli Itshariti, Scelomoth; per i figli di Scelomoth, Jahath.
23 Dei figli di Hebron, Jeriah fu il primo, Amariah il secondo, Jahaziel il terzo e Jekameam il quarto.
24 Dei figli di Uzziel, Mikah, dei figli di Mikah, Shamir;
25 il fratello di Mikah, Ishshiah; dei figli di Ishshiah, Zaccaria.
26 I figli di Merari furono Mahli e Musci; il figlio di Jaaziah, Beno.
27 I figli di Merari tramite Jaaziah furono Beno, Shoham, Zakkur e Ibri.
28 Di Mahli, Eleazar, che non ebbe figli.
29 Di Kish, il figlio di Kish, Jerahmeel.
30 I figli di Musci furono Mahli, Eder e Jerimoth. Questi furono i figli dei Leviti, secondo le loro case paterne.
31 Anch'essi, come i figli di Aaronne loro fratelli, tirarono a sorte alla presenza del re Davide, di Tsadok, di Ahimelek e dei capi delle case paterne dei sacerdoti e dei Leviti. I capi delle case paterne furono trattati nello stesso modo dei loro giovani fratelli.
25 Poi Davide e i capi dell'esercito appartarono per il servizio alcuni dei figli di Asaf, di Heman, e di Jeduthun perché cantassero inni sotto ispirazione con cetre, con arpe e con cembali. Il numero degli uomini che prestavano questo servizio era:
2 dei figli di Asaf: Zakkur, Josef, Nethaniah, Asarelah; i figli di Asaf erano sotto la direzione di Asaf, che cantava gli inni sotto ispirazione in base agli ordini del re.
3 Di Jeduthun, i figli di Jeduthun: Ghedaliah, Tseri, Jeshaiah, Scimei, Hashabiah e Mattihiah, sei, sotto la direzione del loro padre Jeduthun, che cantava inni sotto ispirazione con la cetra per celebrare e lodare l'Eterno.
4 Di Heman, i figli di Heman: Bukkiah, Mattaniah, Uzziel, Scebuel, Jerimoth, Hananiah, Hanani, Eliathah, Ghiddalti, Romamti-Ezer, Joshbekashah, Mallothi, Hothir e Mahazioth.
5 Tutti questi erano figli di Heman veggente del re, secondo la parola di DIO di esaltare la sua potenza. DIO infatti aveva dato a Heman quattordici figli e tre figlie.
6 Tutti questi erano sotto la direzione del loro padre per cantare nella casa dell'Eterno con cembali, arpe e cetre per il servizio della casa di DIO. Asaf, Jeduthun e Heman stavano agli ordini del re.
7 Il loro numero, insieme ai loro fratelli addestrati a cantare all'Eterno, tutti quelli veramente capaci, era di duecentottantotto.
8 Per i loro turni di servizio tirarono a sorte i piccoli come i grandi, i maestri come i discepoli.
9 Il primo designato dalla sorte per Asaf fu Josef, il secondo Ghedaliah, con i suoi fratelli e i suoi figli, dodici in tutto;
10 il terzo fu Zakkur, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
11 il quarto fu Jitsri, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
12 il quinto fu Nethaniah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
13 il sesto fu Bukkiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
14 il settimo fu Jesharelah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
15 l'ottavo fu Jeshaiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
16 il nono fu Mattaniah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
17 il decimo fu Scimei, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
18 l'undicesimo fu Azarel, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
19 il dodicesimo fu Hashabiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
20 il tredicesimo fu Shubael, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
21 il quattordicesimo fu Mattithiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
22 il quindicesimo fu Jerimoth, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
23 il sedicesimo fu Hananiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
24 il diciassettesimo fu Joshbekashah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
25 il diciottesimo fu Hanani, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
26 il diciannovesimo fu Mallothi, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
27 il ventesimo fu Eliathah, con i suoi figli e i suoi fratelli dodici in tutto;
28 il ventunesimo fu Hothir, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
29 il ventiduesimo fu Ghiddalti, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
30 il ventitreesimo fu Mahazioth, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;
31 il ventiquattresimo fu Romamti-Ezer, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto.
26 Per le classi dei portinai: dei Korahiti, Mescelemiah, figlio di Kore, dei figli di Asaf.
2 I figli di Mescelemiah furono Zaccaria il primogenito, Jediael il secondo, Zebadiah il terzo, Jathniel il quarto.
3 Elam il quinto, Jehohanan il sesto, Eljehoenai il settimo.
4 I figli di Obed-Edom furono Scemaiah il primogenito, Jehozabad il secondo, Joah il terzo, Sakar il quarto, Nethanel il quinto;
5 Ammiel il sesto, Issacar il settimo, Peulthai l'ottavo, poiché DIO l'aveva benedetto.
6 A Scemaiah, suo figlio, nacquero dei figli che signoreggiarono sulle loro case paterne, perché erano uomini forti e valorosi.
7 I figli di Scemaiah furono Othni, Rafael Obed e Elzabad, i cui fratelli Elihu e Semakiah furono uomini valorosi.
8 Tutti questi erano figli di Obededom; essi, i loro figli e i loro fratelli erano uomini valenti e pieni di forza e adatti per il servizio: sessantadue discendenti di Obed-Edom.
9 Mescelemiah ebbe figli e fratelli, diciotto uomini valorosi.
10 Hosah, dei figli di Merari, ebbe per figli: Scimri il capo (sebbene non fosse il primogenito, suo padre lo costituí capo),
11 Hilkiah il secondo, Tebaliah il terzo Zaccaria il quarto: tutti insieme i figli e i fratelli di Hosah erano tredici.
12 A queste classi di portinai, tramite i loro capi, come anche ai loro fratelli furono affidati i compiti del servizio della casa dell'Eterno.
13 Tirarono a sorte per ciascuna porta, i piccoli come i grandi, secondo le loro case paterne.
14 Per la porta a est la sorte designò Scelemiah. Tirarono poi a sorte per suo figlio Zaccaria, un consigliere assennato e la sorte gli assegnò la porta a nord;
15 A Obed-Edom a sud, e ai suoi figli i magazzini.
16 A Shuppim e a Hosah a ovest, con la porta Shalleketh, sulla via della salita: un posto di guardia di fronte all'altro.
17 Sul lato est erano fissi sei Leviti ogni giorno, sul lato nord quattro ogni giorno, sul lato sud quattro ogni giorno, e ai magazzini due per ciascuno.
18 Al Parbar, sul lato ovest, erano addetti quattro per la strada e due per il Parbar.
19 Queste erano le classi dei portinai scelti tra i figli di Kore e i figli di Merari.
20 Dei Leviti, Ahijah era preposto ai tesori della casa di DIO e ai tesori delle cose consacrate.
21 I figli di Ladan, i figli dei Ghershoniti discesi da Ladan, i capi delle case paterne di Ladan, il Ghershonita, cioè Jehieli.
22 I figli di Jehieli, Zetham e Joel suo fratello, erano preposti ai tesori della casa dell'Eterno.
23 Fra gli Amramiti, gli Jitshariti, gli Hebroniti e gli Uzzieliti;
24 Scebuel, figlio di Ghershom, figlio di Mosè, era sovrintendente dei tesori.
25 I suoi fratelli, tramite Eliezer, furono suo figlio Rehabiah, il cui figlio fu Jeshaiah, il cui figlio fu Joramil cui figlio fu Zikri, il cui figlio fu Scelomith.
26 Questo Scelomith e i suoi fratelli erano preposti a tutti i tesori delle cose sacre, che il re Davide, i capi delle case paterne e i capi dell'esercito avevano consacrate.
27 Essi avevano consacrato parte del bottino ottenuto in guerra per mantenere la casa dell'Eterno.
28 Inoltre tutto ciò che era stato consacrato da Samuele il veggente, da Saul figlio di Kish, da Abner figlio di Ner e da Joab figlio di Tseruiah, e qualunque cosa consacrata da qualsiasi altro era sotto la responsabilità di Scelomith e dei suoi fratelli.
29 Fra gli Jitshariti, Kenaiah e i suoi figli erano addetti agli affari esterni d'Israele, in qualità di magistrati e giudici.
30 Fra gli Hebroniti Hashabiah e i suoi fratelli millesettecento uomini valorosi, furono preposti alla sorveglianza d'Israele, di qui dal Giordano, a occidente in tutti gli affari dell'Eterno e nel servizio del re.
31 Jerijah era il capo degli Hebroniti secondo le generazioni delle loro case paterne. Nel quarantesimo anno del regno di Davide si fecero ricerche e si trovarono fra loro uomini forti e valorosi a Jazer di Galaad.
32 I suoi fratelli erano duemilasettecento uomini valorosi, capi di case paterne. Il re Davide affidò loro la sorveglianza dei Rubeniti, dei Gaditi della mezza tribú di Manasse, per tutte le cose che riguardavano DIO e gli affari del re.
27 Ora ecco i figli d'Israele, secondo il loro numero, i capi delle case materne i capi di migliaia e di centinaia e i loro ufficiali al servizio del re in tutto ciò che riguardava le divisioni che entravano e uscivano mese dopo mese, tutti i mesi dell'anno; ogni divisione era composta di ventiquattromila uomini.
2 A capo della prima divisione, per il primo mese, c'era Jashobeam, figlio di Zabdiel, e la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
3 Egli era dei figli di Perets ed era il capo di tutti gli ufficiali dell'esercito per il primo mese.
4 A capo della divisione del secondo mese c'era Dodai, lo Ahohita; nella sua divisione l'ufficiale piú importante era Mikloth; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
5 Il capo della terza divisione per il terzo mese era Benaiah, figlio del sacerdote Jehoiada; egli era capo e la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
6 Questo Benaiah era un prode fra i trenta e ora capo dei trenta; nella sua divisione c'era anche suo figlio Ammizabad.
7 Il quarto capo per il quarto mese era Asahel, fratello di Joab; dopo di lui veniva suo figlio Zebadiah, la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
8 Il quinto capo per il quinto mese era il comandante Shamhuth, lo Izrahita; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
9 Il sesto capo per il sesto mese era Ira, figlio di Ikkesh il Tekoita; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
10 Il settimo capo per il settimo mese era Helets il Pelonita, dei figli di Efraim; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
11 L'ottavo capo per l'ottavo mese era Sibbekai lo Hushathita, degli Zarhiti; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
12 Il nono capo per il nono mese era Abiezer di Anatoth, dei Beniaminiti; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
13 Il decimo capo per il decimo mese era Maharai di Netofa degli Zerahiti; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
14 L'undicesimo capo per l'undicesimo mese era Benaiah di Pirathon, dei figli di Efraim; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
15 Il dodicesimo capo per il dodicesimo mese era Heldai di Netofa, della famiglia di Othniel; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini.
16 Inoltre i capi sulle tribú d'Israele erano i seguenti: il capo sui Rubeniti era Eliezer figlio di Zikri; sui Simeoniti, Scefatiah figlio di Maakah;
17 sui Leviti, Hashabiah figlio di Kemuel; su Aaronne Tsadok;
18 su Giuda, Elihu, uno dei fratelli di Davide; su Issacar, Omri figlio di Mikael;
19 su Zabulon, Ishmaiah figlio di Obadiah; su Neftali, Jerimoth figlio di Azriel;
20 sui figli di Efraim, Hoshea figlio di Azariah; sulla mezza tribú di Manasse, Ioel figlio di Pedaiah;
21 sulla mezza tribú di Manasse in Galaad Iddo figlio di Zaccaria, su Beniamino, Jaasiel figlio di Abner;
22 su Dan, Azareel figlio di Jeroham. Questi erano i capi delle tribú d'Israele.
23 Ma Davide non fece il censimento di quelli al di sotto dei vent'anni, perché l'Eterno aveva detto che avrebbe moltiplicato Israele come le stelle del cielo.
24 Joab, figlio di Tseruiah, aveva cominciato il censimento, ma non lo portò a termine; per esso l'ira dell'Eterno si rovesciò su Israele e il numero dei censiti non fu riportato nelle Cronache del re Davide.
25 Azmaveth, figlio di Adiel era preposto ai tesori del re; Gionathan, figlio di Uzziah, era preposto ai tesori che erano nella campagna, nelle città, nei villaggi e nelle torri;
26 Ezri, figlio di Kelub, era preposto ai lavoratori dei campi che coltivavano la terra;
27 Scimei da Ramah era preposto alle vigne; Zabdi di Sefam era preposto al prodotto delle vigne depositato nelle cantine;
28 Baal-Hanan di Gheder era preposto agli uliveti e ai sicomori che erano in pianura; Joash era preposto ai depositi d'olio;
29 Scitrai di Sharon era preposto alle mandrie che pascolavano a Sharon; Shafat, figlio di Adlai, era preposto alle mandrie che erano nelle valli;
30 Obil, l'Ismaelita, era preposto ai cammelli, Jehdeiah di Merenoth era preposto agli asini;
31 Jaziz, lo Hagarita, era preposto alle greggi. Tutti questi erano amministratori dei beni del re Davide.
32 Gionathan, zio di Davide, era consigliere, uomo intelligente e scriba, Jehiel figlio di Hakmoni, stava con i figli del re;
33 Ahithofel era consigliere del re Hushai, l'Arkita, era amico del re.
34 Ad Ahithofel successero Jehoiada, figlio di Benaiah, e Abiathar; il capo dell'esercito del re era Joab.
28 Or Davide convocò a Gerusalemme tutti i capi d'Israele, i capi delle tribú, i capi delle divisioni che erano al servizio del re, i capi di migliaia, i capi di centinaia, gli amministratori di tutti i beni e del bestiame appartenente al re e ai suoi figli, insieme con i funzionari, i prodi e tutti i guerrieri valorosi.
2 Poi il re Davide si alzò in piedi e disse: «Ascoltatemi, fratelli miei e popolo mio! Io avevo in cuore di costruire una casa di riposo per l'arca, del patto dell'Eterno, per lo sgabello dei piedi del nostro DIO, e avevo fatto preparativi per costruirla.
3 Ma DIO mi disse: "Tu non costruirai una casa al mio nome, perché sei stato uomo di guerra e hai sparso sangue".
4 Tuttavia l'Eterno, il DIO d'Israele, ha scelto me fra tutta la casa di mio padre, perché divenissi re d'Israele per sempre. Egli infatti ha scelto Giuda come principe e nella casa di Giuda la casa di mio padre e tra i figli di mio padre gli è piaciuto di fare me re di tutto Israele.
5 Fra tutti i miei figli (poiché l'Eterno mi ha dato molti figli) egli ha scelto mio figlio Salomone, perché sieda sul trono del regno dell'Eterno sopra Israele.
6 Egli mi ha detto: "Sarà tuo figlio Salomone che costruirà la mia casa e i miei cortili, perché mi sono scelto lui come figlio, e io sarò per lui come un padre.
7 Renderò stabile il suo regno per sempre, se persevererà fermamente nei miei comandamenti e nei miei decreti, come fa oggi".
8 Or dunque davanti a tutto Israele, l'assemblea dell'Eterno, e davanti al nostro DIO che ci ascolta, osservate e ricercate tutti i comandamenti dell'Eterno, il nostro DIO, affinché possiate possedere questo buon paese e lasciarlo in eredità ai vostri figli dopo di voi, per sempre.
9 Tu, Salomone figlio mio, riconosci il DIO di tuo padre e servilo con cuore integro e con animo volenteroso, perché l'Eterno investiga tutti i cuori e comprende tutti gli intenti dei pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascerà trovare da te; ma se lo abbandoni, egli ti rigetterà per sempre.
10 Ora considera che l'Eterno ti ha scelto per costruire una casa come santuario, sii forte e mettiti al lavoro!».
11 Allora Davide diede a suo figlio Salomone il progetto del portico del tempio, dei suoi edifici, delle sue stanze, dei cuoi tesori, delle sue stanze superiori, delle sue camere interne e del luogo per propiziatorio,
12 e il progetto di tutto ciò che aveva in mente per lo Spirito riguardo ai cortili della casa dell'Eterno, a tutte le stanze laterali, ai tesori della casa di DIO e ai tesori delle cose consacrate.
13 alle classi dei sacerdoti e dei Leviti, tutto il lavoro riguardante il servizio della casa dell'Eterno e a tutti gli utensili, necessari al servizio della casa dell'Eterno.
14 Gli diede l'oro indicando il peso per gli oggetti d'oro, per tutti gli utensili usati in ogni genere di servizio, e l'argento indicando il peso per tutti gli utensili, d'argento, per tutti gli utensili usati in ogni genere di servizio.
15 Gli diede pure il peso d'oro per i candelabri d'oro e per le loro lampade d'oro, indicando il peso di ogni candelabro e delle sue lampade, e il peso d'argento per i candelabri d'argento, indicando il peso per ogni candelabro e per le sue lampade, secondo l'uso di ogni candelabro.
16 Gli diede, indicando il peso, l'oro per le tavole dei pani della presentazione, per ogni tavola, e l'argento per le tavole d'argento,
17 e l'oro puro per i forchettoni, per le bacinelle e per i calici, e l'oro, indicando il peso, per le coppe d'oro, per ogni coppa, e l'argento, indicando il peso, per le coppe d'argento, per ogni coppa.
18 Gli diede anche oro raffinato per l'altare, dell'incenso, indicando il peso, e per il modello del carro, cioè i cherubini d'oro che spiegavano le ali e coprivano l'arca del patto dell'Eterno.
19 «Tutto questo». disse Davide, «mi è stato dato per iscritto dalla mano dell'Eterno, che mi ha fatto comprendere tutti i lavori di questo progetto».
20 Davide disse quindi a suo figlio Salomone: «Sii forte e coraggioso e mettiti al lavoro, non temere e non sgomentarti, perché l'Eterno DIO il mio DIO, sarà con te. Egli non ti lascerà e non ti abbandonerà, finché non avrai terminato tutto il lavoro per il servizio della casa dell'Eterno.
21 Ed ecco le classi dei sacerdoti e dei Leviti per tutto il servizio della casa di DIO; inoltre per ogni lavoro saranno a tua disposizione ogni sorta di esperti volenterosi in ogni attività; anche i capi e tutto il popolo saranno interamente ai tuoi ordini».
29 Poi il re Davide disse a tutta l'assemblea: «Salomone, mio figlio, il solo che DIO abbia scelto, è ancora giovane e inesperto, mentre l'opera è grande, perché questo palazzo non destinato a un uomo, ma all'Eterno DIO.
2 Con tutte le mie possibilità ho fatto preparare per la casa del mio DIO oro per le cose d'oro, argento perle cose d'argento, bronzo per le cose di bronzo, ferro per le cose di ferro, legno per le cose di legno, pietre d'onice e pietre da incastonare, pietre brillanti e di diversi colori, ogni sorta di pietre preziose e marmo in gran quantità.
3 Inoltre, poiché ho riposto il mio amore sulla casa del mio DIO, oltre a tutto ciò che ho preparato per la casa del santuario, dono per la casa del mio DIO il mio personale tesoro d'oro e d'argento:
4 tremila talenti d'oro, dell'oro di Ofir, e settemila talenti d'argento raffinato per rivestire le pareti del santuario,
5 l'oro per le cose d'oro, l'argento per le cose d'argento e per tutti i lavori da eseguirsi a mano da abili artigiani. Chi è oggi disposto a riempire la sua mano per consacrarla all'Eterno?».
6 Allora i capi delle case paterne i capi delle tribú d'Israele, i capi delle migliaia e delle centinaia e gli amministratori degli affari del re fecero delle offerte volontarie,
7 e diedero per il lavoro della casa di DIO cinquemila talenti d'oro, diecimila darici, d'oro, diecimila talenti d'argento, diciottomila talenti di bronzo e centomila talenti di ferro.
8 Chiunque possedeva pietre preziose, le consegnò nelle mani di Jehiel, il Gherhonita, perché fossero riposte nel tesoro della casa dell'Eterno.
9 Il popolo si rallegrò delle loro offerte volontarie, perché avevano fatto quelle offerte all'Eterno con tutto il cuore; anche il re Davide si rallegrò grandemente.
10 Cosí Davide benedisse l'Eterno davanti a tutta l'assemblea e disse: «Benedetto sei tu, o Eterno, DIO di Israele, nostro padre, per tutta l'eternità.
11 Tua, o Eterno è la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, perché tutto ciò che è in cielo e sulla terra è tuo. Tuo, o Eterno, è il regno, e tu ti innalzi sovrano sopra ogni cosa.
12 Da te vengono la ricchezza e la gloria; tu domini su tutto; nella tua mano, sono la forza e la potenza, e tu hai il potere di rendere grande e di dare forza a tutti.
13 Ora dunque, o DIO nostro, noi ti ringraziamo e celebriamo il tuo nome glorioso.
14 Ma chi sono io e chi è il mio popolo, che siamo in grado di offrirti tutto questo spontaneamente? Tutte le cose infatti vengono da te, e noi ti abbiamo semplicemente dato ciò che abbiamo ricevuto dalla tua mano.
15 Poiché noi siamo stranieri e pellegrini davanti a te come furono i nostri padri. I nostri giorni sulla terra sono come un'ombra e non c'è speranza.
16 O Eterno, DIO nostro, tutta questa abbondanza di cose che abbiamo preparato per costruire un tempio a te, al tuo santo nome, viene dalla tua mano, è tutto tuo.
17 lo so o mio DIO, che tu provi il cuore e ti compiaci della rettitudine. Perciò nella rettitudine del mio cuore ti ho offerto spontaneamente tutte queste cose, e ora vedo con gioia il tuo popolo, che è qui presente fare le sue offerte spontaneamente.
18 O Eterno DIO di Abrahamo, di Isacco e di Israele, nostri padri, mantieni sempre queste disposizioni e pensieri nel cuore del tuo popolo e dirigi i loro cuori verso di te;
19 e da' a Salomone, mio figlio, un cuore integro, perché osservi i tuoi comandamenti, i tuoi precetti e i tuoi statuti, perché faccia tutte queste cose e costruisca il tempio per il quale ho fatto i preparativi».
20 Poi Davide disse a tutta l'assemblea: «Ora benedite l'Eterno, il vostro DIO». Tutta l'assemblea allora benedisse l'Eterno, il DIO dei loro padri; si inchinarono e si prostrarono davanti all'Eterno e davanti al re.
21 Il giorno dopo immolarono sacrifici all'Eterno e gli offrirono olocausti: mille torelli, mille montoni, mille agnelli con le relative libazioni, e numerosi sacrifici per tutto Israele.
22 In quel giorno mangiarono e bevvero davanti all'Eterno con grande gioia; e per la seconda volta proclamarono re Salomone, figlio di Davide e lo unsero davanti all'Eterno perchè fosse principe e Tsadok perché fosse sacerdote.
23 Poi Salomone sedette sul trono dell'Eterno come re al posto di Davide, suo padre; prosperò e tutto Israele gli ubbidí.
24 Tutti i capi, gli uomini prodi e anche tutti i figli del re Davide si sottomisero al re Salomone.
25 Cosí l'Eterno rese assai grande Salomone davanti a tutto Israele e gli diede una maestà regale che nessun altro re prima di lui in Israele aveva mai avuto.
26 Ora Davide, figlio di Isai, regnò su tutto Israele.
27 Il tempo che regnò sopra Israele fu di quarant'anni: a Hebron regnò sette anni, e a Gerusalemme regnò trentatrè anni.
28 Morí molto vecchio d'età, sazio di giorni, di ricchezze e di gloria. Al suo posto regnò suo figlio Salomone.
29 Ora le gesta del re Davide, le prime come le ultime, sono scritte nel libro del veggente Samuele, nel libro del profeta Nathan e nel libro del veggente Gad,
30 con tutto ciò che riguarda il suo regno, la sua potenza e i fatti che accaddero a lui a Israele e a tutti i regni degli altri paesi.
1 Salomone, figlio di Davide, si stabilí saldamente nel suo regno, e l'Eterno, il suo DIO, fu con lui e lo rese estremamente grande.
2 Salomone parlò a tutto Israele, ai capi delle migliaia e delle centinaia, ai giudici, a tutti i principi di tutto Israele, capi delle case paterne.
3 Poi Salomone insieme a tutta l'assemblea si recò all'alto luogo, che c'era a Gabaon, perché là si trovava la tenda di convegno di DIO che Mosè, servo dell'Eterno, aveva costruito nel deserto.
4 L'arca di DIO, invece, Davide l'aveva trasportata da Kirjath-Jearim al luogo che egli aveva preparato per essa; egli infatti aveva piantato per essa una tenda a Gerusalemme.
5 L'altare di bronzo, fatto da Betsaleel, figlio di Uri, figlio di Ur, lo pose davanti al tabernacolo dell'Eterno. Salomone e l'assemblea vi andarono a ricercare l'Eterno.
6 Là Salomone salí all'altare di bronzo davanti all'Eterno che era alla tenda di convegno, e su di esso offrí mille olocausti.
7 In quella notte DIO apparve a Salomone e gli disse: «Chiedi ciò che vuoi che io ti conceda».
8 Salomone rispose a Dio: «Tu hai usato grande benevolenza a Davide, mio padre, e hai fatto regnare me al suo posto.
9 Ora, o Eterno DIO, si avveri la tua promessa fatta a Davide mio padre, perché tu mi hai fatto re sopra un popolo numeroso come la polvere della terra!
10 Dammi dunque sapienza e intelligenza, affinché io possa uscire ed entrare davanti a questo popolo, perché chi mai potrebbe governare questo tuo grande popolo?».
11 DIO disse a Salomone: «Poiché questa era la cosa che avevi in cuore e non mi hai chiesto né ricchezze né beni né gloria né la vita dei tuoi nemici e neppure hai chiesto una lunga vita, ma hai chiesto per te sapienza e intelligenza per poter governare il mio popolo sul quale ti ho costituito re,
12 sapienza e intelligenza ti sono concesse. Ti darò inoltre ricchezze, beni e gloria, quali nessuno dei re che è stato prima di te ha mai avuto, né alcuno dopo di te avrà».
13 Salomone tornò quindi dall'alto luogo che era a Gabaon, dalla tenda di convegno, a Gerusalemme, e regnò sopra Israele.
14 Salomone radunò carri e cavalieri, ed ebbe millequattrocento carri e dodicimila cavalieri, che collocò nelle città dei carri e presso il re a Gerusalemme.
15 Inoltre il re fece in modo che in Gerusalemme l'argento e l'oro fossero comuni come le pietre, e i cedri abbondanti come i sicomori della pianura.
16 I cavalli di Salomone erano importati dall'Egitto e da Kue; i mercanti del re li andavano a prendere a Kue per un prezzo convenuto.
17 Essi facevano pure venire e importavano dall'Egitto un carro per seicento sicli, d'argento e un cavallo per centocinquanta. Cosí, per mezzo di questi mercanti, li esportavano a tutti i re degli Hittei e ai re della Siria.
2 Poi Salomone decise di costruire un tempio per il nome dell'Eterno e una reggia per sé.
2 Salomone arruolò settantamila uomini per portare pesi, ottantamila per estrarre pietre nelle montagne e tremilaseicento per sorvegliare su di loro.
3 Poi Salomone mandò a dire a Hiram re di Tiro: «Come hai fatto con Davide mio padre, al quale mandasti cedri per costruirsi una casa in cui abitare, fa' altrettanto con me.
4 Ecco io sto per costruire un tempio al nome dell'Eterno, il mio DIO, per consacrarglielo, per bruciare davanti a lui incenso odoroso, esporre continuamente i pani della presentazione e offrire gli olocausti mattina e sera, nei sabati, nei noviluni e nelle feste stabilite dall'Eterno, il nostro DIO. Questa è una legge perpetua per Israele.
5 Il tempio che io sto per costruire sarà grande, perché il nostro DIO è piú grande di tutti gli dèi.
6 Ma chi sarà in grado di costruirgli un tempio dato che i cieli e i cieli dei cieli non lo possono contenere? E chi sono io da costruirgli un tempio, anche solo per bruciare incenso davanti a lui?
7 Perciò ora mandami un uomo abile a lavorare l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, la porpora, lo scarlatto, il violaceo e che sappia fare ogni sorta d'intagli, lavorando insieme agli esperti che sono presso di me in Giuda, e a Gerusalemme, e che mio padre Davide ha preparato.
8 Mandami anche dal Libano legname di cedro, di cipresso e di sandalo, perché so che i tuoi servi sono abili nel tagliare il legname del Libano; ed ecco, i miei servi lavoreranno con i servi tuoi,
9 per prepararmi legname in abbondanza, perché il tempio che io sto per costruire sarà grande e meraviglioso.
10 E ai tuoi servi che abbatteranno e taglieranno gli alberi io darò ventimila cori di grano, ventimila cori di orzo ventimila bati di vino e ventimila bati di olio».
11 E Hiram, re di Tiro, rispose con uno scritto, che mandò a Salomone: «Poiché l'Eterno ama il suo popolo, ti ha costituito re su di esso».
12 Hiram diceva anche: «Benedetto sia l'Eterno, il DIO d'Israele, che ha fatto i cieli e la terra, perché ha dato al re Davide un figlio saggio, pieno di intelligenza e di capacità, che edificherà un tempio per l'Eterno e una reggia per sé!
13 Io ti mando un uomo abile e sapiente di mio padre Hiram,
14 figlio di una donna delle figlie di Dan, mentre suo padre era un uomo di Tiro. Egli sa lavorare l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, la pietra, il legno, la porpora, il violaceo, il bisso, lo scarlatto, e sa fare qualsiasi intaglio e ogni disegno che gli venga affidato. Egli lavorerà con i tuoi esperti e con gli esperti del mio signore Davide, tuo padre.
15 Ora dunque il mio signore mandi ai suoi servi il grano, l'orzo, l'olio e il vino, che egli ha promesso;
16 e noi taglieremo tutti gli alberi del Libano di cui hai bisogno; te li porteremo quindi su zattere per mare fino a Jafo, e tu li farai trasportare a Gerusalemme».
17 Salomone recensí tutti gli stranieri che si trovavano nel paese d'Israele dopo il censimento che Davide suo padre aveva fatto di loro, ne furono trovati centocinquantatremilaseicento,
18 e ne prese settantamila per portare pesi, ottantamila per tagliare pietre nella montagna e tremilaseicento sorveglianti che facessero lavorare il popolo.
3 Salomone iniziò quindi a costruire la casa dell'Eterno a Gerusalemme sul monte Moriah, dove l'Eterno era apparso a Davide suo padre, nel luogo che Davide aveva preparato sull'aia di Ornan, il Gebuseo.
2 Egli incominciò a costruire nel secondo giorno del secondo mese del quarto anno del suo regno.
3 Queste sono le misure delle fondamenta gettate da Salomone per la costruzione della casa di DIO. La lunghezza era di sessanta cubiti (in cubiti dell'antica misura), e la larghezza di venti cubiti.
4 Il portico davanti al tempio aveva venti cubiti di lunghezza, eguagliando la larghezza stessa del tempio, e centoventi di altezza. Egli rivestí l'interno di oro finissimo.
5 Ricoprí l'aula maggiore di legno di cipresso, poi la rivesti d'oro fino e sopra vi fece scolpire palme e catenelle,
6 Inoltre decorò l'aula di pietre preziose per ornamento; e l'oro era quello di Parvaim.
7 Rivestí pure d'oro il tempio, le travi, le soglie, le pareti e le porte; e sulle pareti fece scolpire cherubini.
8 Poi costruí il luogo santissimo. Esso aveva venti cubiti di lunghezza, eguagliando cosí la larghezza del tempio, e venti cubiti di larghezza. Lo ricoprí di oro fino del valore di seicento talenti.
9 Il peso dell'oro per i chiodi era di cinquanta sicli. Rivestí d'oro anche le camere superiori.
10 Nel luogo santissimo fece due cherubini scolpiti e li rivestí d'oro.
11 L'apertura alare dei cherubini era di venti cubiti; un'ala di un cherubino lunga cinque cubiti, toccava la parete del tempio, mentre l'altra ala, pure lunga cinque cubiti, toccava l'ala del secondo cherubino.
12 Un'ala del secondo cherubino, lunga cinque cubiti, toccava la parete del tempio, mentre l'altra ala, pure lunga cinque cubiti, toccava l'ala dell'altro cherubino.
13 Le ali dispiegate di questi cherubini misuravano venti cubiti. Essi stavano ritti in piedi con la faccia rivolta verso l'interno del tempio.
14 Fece pure il velo di filo violaceo, porporino, scarlatto e di bisso, e su di esso fece ricamare dei cherubini.
15 Davanti al tempio fece due colonne di trentacinque cubiti di altezza; il capitello in cima a ciascuna di essa era di cinque cubiti.
16 Fece pure delle catenelle, come quelle che erano nel santuario, e le pose in cima alle colonne; fece quindi cento melagrane e le mise sulle catenelle.
17 Poi rizzó le colonne davanti al tempio una a destra e l'altra a sinistra: e quella di destra la chiamò Jakin e quella di sinistra Boaz.
4 Poi fece un altare di bronzo lungo venti cubiti, largo venti cubiti e alto dieci cubiti.
2 Fece pure il mare di metallo fuso, di forma circolare, che da un orlo all'altro misurava dieci cubiti; la sua altezza di cinque cubiti e la sua circonferenza di trenta cubiti.
3 Sotto l'orlo vi erano figure simili a buoi, dieci per cubito, che circondavano il mare tutt'intorno. I buoi, disposti su due file, erano stati fusi insieme con il mare.
4 Questo poggiava su dodici buoi, di cui tre guardavano a nord, tre a ovest, tre a sud e tre a est. Il mare era posto su di essi, e le loro parti posteriori erano rivolte verso l'interno.
5 Esso aveva lo spessore di un palmo; il suo orlo era fatto come l'orlo di un calice, come il fiore di un giglio, il mare poteva contenere tremila bati.
6 Fece dieci conche per le purificazioni e ne collocò cinque a destra e cinque a sinistra; in esse si lavavano le cose che servivano all'olocausto; nel mare invece si lavavano i sacerdoti.
7 Fece dieci candelabri d'oro, secondo le norme prescritte, e li pose nel tempio, cinque a destra e cinque a sinistra.
8 Fece dieci tavole e le collocò nel tempio, cinque a destra e cinque a sinistra. Fece anche cento coppe d'oro.
9 Fece il cortile dei sacerdoti e il grande cortile con le porte del cortile che rivestí di bronzo.
10 Collocò quindi il mare dal lato destro, verso sud-est.
11 Hiram fece pure i vasi, le palette e le bacinelle. Cosí Hiram portò a termine il lavoro che doveva fare per il re Salomone nella casa di DIO:
12 le due colonne, i due capitelli a vaso in cima alle colonne, i due reticoli per coprire i due capitelli a vaso in cima alle colonne,
13 le quattrocento melagrane per i due reticoli (due file di melagrane per ogni reticolo per coprire i due capitelli a vaso in cima alle colonne).
14 Fece anche i carrelli e le conche sui carrelli,
15 il mare, uno solo, e i dodici buoi sotto il mare,
16 e i vasi, le palette, i forchettoni e tutti i loro oggetti che il maestro Hiram fece di bronzo lucente per il re Salomone, per la casa dell'Eterno.
17 Il re li fece fondere nella pianura del Giordano, in un suolo argilloso, fra Sukkoth e Tseredah.
18 Salomone fece tutti questi utensili in cosí gran quantità, che il peso del bronzo non fu accertato.
19 Cosí Salomone fece fabbricare tutti gli arredi per la casa di DIO: l'altare d'oro e le tavole su cui si ponevano i pani della presentazione.
20 I candelabri con le loro lampade d'oro puro che dovevano ardere secondo la norma stabilita davanti al santuario;
21 i fiori, le lampade e gli smoccolatoi d'oro: erano d'oro purissimo;
22 i coltelli, le bacinelle, le coppe e i bracieri d'oro fino. Quanto all'ingresso del tempio, le porte interne che immettevano nel luogo santissimo e le porte che immettevano alla navata del tempio erano d'oro.
5 Cosí fu ultimato tutto il lavoro che Salomone fece eseguire per la casa dell'Eterno. Allora Salomone fece portare tutto le cose che suo padre aveva consacrato: l'argento, l'oro e tutti gli utensili, e li mise nei tesori della casa di DIO.
2 Allora Salomone radunò a Gerusalemme gli anziani d'Israele e tutti i capi delle tribù, i principi delle famiglie paterne dei figli d'Israele, per portare su l'arca del patto dell'Eterno dalla città di Davide, cioè da Sion.
3 Tutti gli uomini d'Israele si radunarono presso il re per la festa che cadeva il settimo mese.
4 Cosí tutti gli anziani d'Israele vennero e i Leviti, presero l'arca.
5 Essi portarono su l'arca, la tenda di convegno e tutti gli utensili sacri che erano nella tenda. Furono i sacerdoti e i Leviti a trasportare queste cose.
6 Il re Salomone e tutta l'assemblea d'Israele, radunata attorno a lui, si raccolsero davanti all'arca e immolarono una tale quantità di pecore e buoi che non si potevano né contare né calcolare.
7 I sacerdoti portarono quindi l'arca del patto dell'Eterno al suo posto, nel santuario del tempio, nel luogo santissimo, sotto le ali dei cherubini.
8 I cherubini infatti stendevano le loro ali sopra il luogo dell'arca e coprivano dall'alto l'arca e le sue stanghe.
9 Le stanghe erano cosí lunghe che le estremità delle stanghe dell'arca si potevano vedere di fronte al luogo santissimo, ma non si vedevano dal di fuori. Esse sono rimaste là fino al giorno d'oggi.
10 Nell'arca non c'era nient'altro che le due tavole che Mosè vi aveva deposto al monte Horeb, quando l'Eterno fece un patto con i figli d'Israele, dopo che questi erano usciti dall'Egitto.
11 Ora, mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo (tutti i sacerdoti presenti infatti si erano santificati senza osservare l'ordine delle classi,
12 e tutti i Leviti cantori, Asaf, Heman, Jeduthun, i loro figli e i loro fratelli vestiti di bianco lino, con cembali, arpe e cetre stavano in piedi a est dell'altare, e con essi centoventi sacerdoti che suonavano le trombe)
13 e quando i trombettieri e i cantori come uno solo fecero udire all'unisono la loro voce per lodare e celebrare l'Eterno e alzarono la voce al suono delle trombe, dei cembali e di altri strumenti musicali e lodarono l'Eterno: «Perché è buono, perché la sua benignità dura in eterno», avvenne che la casa, la casa dell'Eterno, fu riempita da una nuvola,
14 e i sacerdoti non poterono rimanere a servire a motivo della nuvola, perché la gloria dell'Eterno riempiva la casa di DIO.
6 Allora Salomone disse: «L'Eterno, ha dichiarato che abiterebbe nella densa nuvola.
2 E io ho costruito per te una casa sontuosa, nel luogo in cui tu dimorerai per sempre».
3 Poi il re si voltò e benedisse tutta l'assemblea d'Israele, mentre tutta l'assemblea d'Israele stava in piedi.
4 E disse: «Benedetto sia l'Eterno, il DIO d'Israele, che ha adempiuto con la sua potenza e io che aveva promesso con la sua stessa bocca a mio padre Davide, dicendo:
5 "Dal giorno in cui feci uscire il mio popolo d'Israele dal paese d'Egitto, io non ho scelto alcuna città fra tutte le tribú d'Israele, per edificarvi una casa, dove il mio nome dimorasse, e non ho scelto alcun uomo perché fosse principe sul mio popolo d'Israele,
6 ma ho scelto Gerusalemme perché il mio nome vi dimori, e ho scelto Davide perché regnasse sul mio popolo d'Israele".
7 Ora Davide, mio padre, aveva in cuore di costruire un tempio al nome dell'Eterno il DIO d'Israele,
8 ma l'Eterno disse a Davide mio padre: "Tu avevi in cuore di costruire un tempio al mio nome, e hai fatto bene ad avere questo in cuore;
9 ma non sarai tu che costruirai il tempio, sarà invece il figlio che uscirà dai tuoi lombi, sarà lui che costruirà il tempio al mio nome".
10 Cosí l'Eterno ha adempiuto la parola che aveva pronunciato, e io ho preso il posto di Davide mio padre e mi sono seduto sul trono d'Israele, come l'Eterno aveva promesso, e ho costruito il tempio al nome dell'Eterno, il DIO d'Israele.
11 Là ho posto l'arca, in cui si trova il patto dell'Eterno, che egli fece con i figli d'Israele».
12 Poi Salomone si pose davanti all'altare dell'Eterno, di fronte a tutta l'assemblea d'Israele e stese le sue mani
13 (Salomone infatti aveva fatto costruire una tribuna di bronzo, lunga cinque cubiti, larga cinque cubiti e alta tre cubiti, e l'aveva posta in mezzo al cortile; egli vi salí, si inginocchiò di fronte a tutta l'assemblea d'Israele, stese le mani verso il cielo).
14 e disse: «O Eterno DIO d'Israele, non c'è alcun DIO simile a te, né in cielo né sulla terra. Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore.
15 Tu hai mantenuto col tuo servo Davide, mio padre, ciò che gli avevi promesso; sí oggi hai compiuto con la tua mano ciò che avevi promesso con la tua bocca.
16 Ora dunque, o Eterno, DIO d'Israele, mantieni col tuo servo Davide, mio padre, ciò che gli hai promesso dicendo: "A te non mancherà mai alcuno che sieda davanti a me sul trono d'Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta e per camminare nella mia legge, come tu hai camminato davanti a me"
17 Ora dunque, o Eterno, DIO d'Israele, si adempia la parola che hai detto al tuo servo Davide!
18 Ma è proprio vero che DIO abita con gli uomini sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questo tempio che io ho costruito!
19 Tuttavia, o Eterno, DIO mio, presta attenzione alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, ascoltando il grido e la preghiera che il tuo servo innalza davanti a te.
20 I tuoi occhi siano rivolti giorno e notte verso questo tempio, verso il luogo di cui hai detto: "Lí sarà il mio nome", per ascoltare le preghiere che il tuo servo farà rivolto a questo luogo.
21 Ascolta le suppliche del tuo servo e del tuo popolo Israele quando pregheranno rivolti a questo luogo. Ascolta dal luogo della tua dimora, dai cieli; ascolta e perdona.
22 Se uno pecca contro il suo prossimo e, perché costretto a giurare, viene a giurare davanti al tuo altare in questo tempio,
23 tu ascolta dal cielo, intervieni e giudica i tuoi servi, condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo la sua condotta, e dichiara giusto l'innocente col rendergli secondo la sua giustizia.
24 Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto davanti al nemico perché ha peccato contro di te, se torna a te e loda il tuo nome, se ti prega e ti supplica in questo tempio,
25 ascolta dal cielo e perdona il peccato del tuo popolo Israele, e fallo tornare nel paese che hai dato a lui e ai suoi padri.
26 Quando il cielo sarà chiuso e non vi sarà pioggia perché hanno peccato contro di te, se essi pregano rivolti a questo luogo, se lodano il tuo nome e si convertono dal loro peccato perché li hai afflitti,
27 tu ascolta dal cielo, perdona il peccato dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, insegnando loro la buona strada per la quale devono camminare, e manda la pioggia sulla terra che hai dato in eredità al tuo popolo.
28 Quando nel paese vi sarà carestia o peste, ruggine o carbonchio, invasione di locuste o di bruchi, quando il nemico li assedierà nel loro paese o nelle loro città, quando, scoppierà una calamità o un'epidemia qualsiasi,
29 ogni preghiera, ogni supplica che ti sarà rivolta da qualsiasi individuo o dall'intero tuo popolo Israele, quando ciascuno ha riconosciuto la propria piaga e il proprio dolore e ha steso le sue mani verso questo tempio,
30 tu ascolta dal cielo, il luogo della tua dimora e perdona; e rendi a ciascuno secondo la sua condotta, tu che conosci il cuore di ognuno (tu solo infatti conosci il cuore dei figli degli uomini)
31 affinché essi ti temano e camminino nelle tue vie tutto il tempo che vivranno nel paese che hai dato ai nostri padri.
32 Anche lo straniero, che non appartiene al tuo popolo Israele, quando verrà da un paese lontano a motivo del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio disteso, quando verrà a pregarti rivolto a questo tempio,
33 tu ascolta dal cielo, dal luogo della tua dimora e concedi allo straniero tutto ciò che ti domanda, affinché tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome per temerti, come fa il tuo popolo Israele e sappiano che il tuo nome è invocato su questo tempio che io ho costruito,
34 Quando il tuo popolo uscirà in guerra contro i suoi nemici seguendo la via per cui l'hai mandato, se ti pregano rivolti verso questa città che tu hai scelto e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome,
35 ascolta dal cielo la loro preghiera e la loro supplica e sostieni la loro causa,
36 Quando peccheranno contro di te (perche non c'è alcun uomo che non pecchi) e tu, adirato contro di loro, li abbandonerai in balìa del nemico che li deporterà in un paese lontano o vicino.
37 se nel paese in cui sono stati deportati rientrano in sé, se tornano a te e ti supplicano nel paese della loro prigionia dicendo: "Abbiamo peccato, abbiamo agito iniquamente, abbiamo fatto del male",
38 se tornano a te con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima nel paese della loro prigionia dove sono stati deportati, e ti pregano rivolti verso il loro paese, il paese che hai dato ai loro padri, verso la città che tu hai scelto e al tempio che ho costruito al tuo nome,
39 ascolta dal cielo, il luogo della tua dimora, la loro preghiera e le loro suppliche, sostieni la loro causa e perdona al tuo popolo che ha peccato contro di te!
40 Ora, o DIO mio, siano aperti i tuoi occhi e siano attente le tue orecchie alla preghiera fatta in questo luogo!
41 Ora dunque, levati, o Eterno DIO, e vieni al luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua forza. Siano i tuoi sacerdoti, o Eterno DIO, rivestiti di salvezza, e giubilino nel bene i tuoi santi.
42 0 Eterno DIO, non respingere la faccia del tuo unto; ricordati dei favori fatti a Davide tuo servo!».
7 Quando Salomone ebbe finito di pregare, dal cielo cadde un fuoco che consumò l'olocausto e i sacrifici e la gloria dell'Eterno riempí il tempio.
2 I sacerdoti non potevano entrare nella casa dell'Eterno, perché la gloria dell'Eterno riempiva la casa dell'Eterno.
3 Tutti i figli d'Israele, quando videro il fuoco scendere e la gloria dell'Eterno posarsi sul tempio, si prostrarono con la faccia a terra sul pavimento adorarono e lodarono l'Eterno, «perché è buono, perché la sua benignità dura in eterno».
4 Poi il re e tutto il popolo offrirono sacrifici davanti all'Eterno.
5 il re Salomone offrí in sacrificio ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Cosí il re e tutto il popolo dedicarono la casa di DIO.
6 I sacerdoti attendevano alle loro mansioni: cosí pure i Leviti con gli strumenti musicali consacrati all'Eterno, che il re Davide aveva fatto per lodare l'Eterno, «perché la sua benignità dura in eterno», ogni volta che Davide lodava per mezzo di essi. I sacerdoti suonavano le trombe di fronte a loro, mentre tutto Israele stava in piedi.
7 Salomone consacrò la parte centrale del cortile che era di fronte alla casa dell'Eterno; là infatti offrí gli olocausti e il grasso dei sacrifici di ringraziamento, perché l'altare di bronzo che Salomone aveva fatto non poteva contenere gli olocausti, le oblazioni di cibo e il grasso.
8 In quel tempo Salomone celebrò la festa per sette giorni, e tutto Israele con lui. A lui si uní una grandissima assemblea di gente, venuta dai dintorni di Hamath fino al torrente d'Egitto.
9 L'ottavo giorno fecero una riunione solenne, perché avevano celebrato la dedicazione dell'altare per sette giorni, e la festa per altri sette giorni.
10 Nel ventitreesimo giorno del settimo mese egli rimandò alle sue tende il popolo allegro e con la gioia nel cuore per il bene che l'Eterno aveva fatto a Davide, a Salomone e a Israele, suo popolo
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