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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Genesi 49

Benedizioni profetiche di Giacobbe

49 (A)Poi Giacobbe chiamò i suoi figli e disse: «Radunatevi, e vi annuncerò ciò che vi avverrà nei giorni a venire.

Radunatevi e ascoltate, o figli di Giacobbe! Date ascolto a Israele, vostro padre!

Ruben, tu sei il mio primogenito, la mia forza, la primizia del mio vigore, eminente in dignità ed eminente in forza.

Impetuoso come l’acqua, tu non avrai la preminenza, perché sei salito sul letto di tuo padre e hai profanato il mio letto su cui eri salito.

Simeone e Levi sono fratelli: le loro spade sono strumenti di violenza.

Non entri l’anima mia nel loro consiglio segreto, non si unisca la mia gloria al loro convegno! Perché nella loro ira hanno ucciso degli uomini e nella loro malvagità hanno tagliato i garretti ai tori.

Maledetta la loro ira, perché è stata violenta, e il loro furore, perché è stato crudele! Io li dividerò in Giacobbe e li disperderò in Israele.

Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sul collo dei tuoi nemici; i figli di tuo padre s’inchineranno davanti a te.

Giuda è un giovane leone; tu risali dalla preda, figlio mio; egli si china, s’accovaccia come un leone, come una leonessa: chi lo farà alzare?

10 Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né sarà allontanato il bastone del comando dai suoi piedi, finché venga colui al quale esso appartiene[a] e a cui ubbidiranno i popoli.

11 Egli lega il suo asinello alla vite e il puledro della sua asina alla vite migliore; lava la sua veste col vino e il suo mantello col sangue dell’uva.

12 Egli ha gli occhi rossi dal vino e i denti bianchi dal latte.

13 Zabulon abiterà sulla costa dei mari; sarà sulla costa dove approdano le navi, il suo fianco s’appoggerà a Sidone.

14 Issacar è un asino robusto[b] sdraiato fra due ovili.

15 Egli ha visto che il riposo è buono e che il paese è ameno; ha curvato la spalla per portare il peso, ed è stato costretto ai lavori forzati.

16 Dan giudicherà il suo popolo, come ogni altra tribù d’Israele.

17 Dan sarà una serpe sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i garretti del cavallo e fa cadere il cavaliere all’indietro.

18 Io aspetto la tua salvezza, o Signore!

19 Gad sarà assalito da bande armate, ma egli, a sua volta, le assalirà e le inseguirà.

20 Da Ascer verrà il pane saporito, ed egli fornirà delizie regali.

21 Neftali è una cerva messa in libertà; egli dice delle belle parole.

22 Giuseppe è un albero fruttifero; un albero fruttifero vicino a una sorgente; i suoi rami si stendono sopra il muro.

23 Gli arcieri lo hanno provocato, gli hanno lanciato frecce, lo hanno perseguitato,

24 ma il suo arco è rimasto saldo; le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate dalle mani del Potente di Giacobbe, da colui che è il pastore e la roccia d’Israele,

25 dal Dio di tuo padre che ti aiuterà e dall’Altissimo che ti benedirà con benedizioni del cielo di sopra, con benedizioni dell’abisso che giace di sotto, con benedizioni delle mammelle e del grembo materno.

26 Le benedizioni di tuo padre sorpassano le benedizioni dei miei progenitori[c], fino a raggiungere la cima delle colline eterne. Esse saranno sul capo di Giuseppe, sulla fronte del principe dei suoi fratelli.

27 Beniamino è un lupo rapace; la mattina divora la preda e la sera spartisce le spoglie».

28 Tutti costoro sono gli antenati delle dodici tribù d’Israele; questo è ciò che il loro padre disse loro, quando li benedisse. Li benedisse, dando a ciascuno la sua benedizione particolare.

Morte e sepoltura di Giacobbe

29 (B)Poi diede loro i suoi ordini e disse: «Io sto per essere riunito al mio popolo. Seppellitemi con i miei padri nella grotta che è nel campo di Efron l’Ittita, 30 nella grotta che è nel campo di Macpela, di fronte a Mamre, nel paese di Canaan, la quale Abraamo comprò con il campo da Efron l’Ittita, come sepolcro di sua proprietà.

31 Qui furono sepolti Abraamo e sua moglie Sara; furono sepolti Isacco e Rebecca sua moglie, e qui io seppellii Lea. 32 Il campo e la grotta che vi si trova furono comprati presso i figli di Chet».

33 Quando Giacobbe ebbe finito di dare questi ordini ai suoi figli, ritirò i piedi nel letto, spirò e fu riunito al suo popolo.

Luca 2

Nascita di Gesù a Betlemme

(A)In quel tempo uscì un decreto da parte di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l’impero. Questo fu il primo censimento fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella sua città.

Dalla Galilea, dalla città di Nazaret, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme, perché era della casa e della famiglia di Davide, per farsi registrare con Maria, sua sposa[a], che era incinta.

Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò e lo coricò in una mangiatoia[b], perché non c’era posto per loro nell’albergo.

(B)In quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. E [ecco] un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore. 10 L’angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: 11 “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. 12 E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia[c]”».

13 E a un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

14 «Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini che egli gradisce![d]»

15 Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere». 16 Andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; 17 e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. 18 E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo. 20 E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato loro annunciato.

Presentazione di Gesù al tempio

21 (C)Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali egli[e] doveva essere circonciso, gli fu posto nome Gesù, il nome che gli era stato dato dall’angelo prima che egli fosse concepito. 22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito[f] sarà consacrato[g] al Signore»[h]; 24 e per offrire il sacrificio, di cui parla la legge del Signore[i], di un paio di tortore o di due giovani colombi.

Adorazione di Simeone e di Anna

25 (D)Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone. Quest’uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d’Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui 26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto[j] prima di aver visto il Cristo del Signore. 27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 28 lo prese tra le [sue] braccia e benedisse Dio, dicendo:

29 «Ora, o Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola;
30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli,
32 luce per illuminare le genti[k] e gloria del tuo popolo Israele».

33 Il padre e la madre[l] di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. 34 E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione 35 (e a te stessa una spada trafiggerà l’anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati».

36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Penuel, della tribù di Ascer. Era molto avanti negli anni; dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio[m] e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme[n].

Ritorno a Nazaret

39 (E)Come ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città.

40 E il bambino cresceva e si fortificava [nello Spirito]; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui.

Gesù dodicenne al tempio

41 (F)I suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua.

42 Quando giunse all’età di dodici anni, salirono [a Gerusalemme], secondo l’usanza della festa. 43 Passati i giorni della festa, mentre tornavano, il bambino Gesù rimase in Gerusalemme all’insaputa dei genitori[o], 44 i quali, pensando che egli fosse nella comitiva, camminarono una giornata, poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme cercandolo. 46 Tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri: li ascoltava e faceva loro delle domande; 47 e tutti quelli che l’udivano si stupivano del suo senno e delle sue risposte. 48 Quando i suoi genitori lo videro, rimasero stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io ti cercavamo, stando in gran pena». 49 Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio[p] 50 Ed essi non capirono le parole che egli aveva dette loro. 51 Poi discese con loro, andò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.

52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini.

Giobbe 15

Elifaz paragona Giobbe a un malvagio

15 (A)Allora Elifaz di Teman rispose e disse:

«Il saggio risponde forse con vana scienza? Si gonfia il petto di vento?

Si difende con chiacchiere inutili e con parole che non giovano a nulla?

Tu, poi, distruggi il timor di Dio, sminuisci la preghiera che gli è dovuta.

La tua iniquità ti detta le parole, e adoperi il linguaggio degli astuti.

Non io, la tua bocca ti condanna; le tue labbra stesse depongono contro di te.

Sei forse tu il primo uomo che nacque? Fosti tu formato prima dei monti?

Hai forse sentito quanto si è detto nel Consiglio di Dio? Hai forse accaparrato la saggezza tutta quanta per te solo?

Che sai tu che noi non sappiamo? Che conoscenza hai tu che non sia anche nostra?

10 Ci sono fra noi uomini canuti e anche vecchi più attempati di tuo padre.

11 Fai così poco caso delle consolazioni di Dio e delle dolci parole che ti abbiamo rivolte?

12 Dove ti trascina il cuore, e che vogliono dire codeste torve occhiate?

13 Come! Tu volgi la tua collera contro Dio e ti lasci uscire di bocca tali parole?

14 Chi è mai l’uomo per essere puro, il nato di donna per essere giusto?

15 Ecco, Dio non si fida nemmeno dei suoi santi, i cieli non sono puri ai suoi occhi;

16 quanto meno quest’essere abominevole e corrotto, l’uomo, che tracanna iniquità come acqua!

17 (B)«Io voglio istruirti; porgimi ascolto e ti racconterò quello che ho visto,

18 quello che i saggi hanno riferito senza nulla celare di quel che sapevano dai padri,

19 ai quali soltanto è stato dato il paese; e in mezzo ai quali non è passato lo straniero.

20 L’empio è tormentato tutti i suoi giorni, e pochi sono gli anni riservati al prepotente.

21 Sempre ha negli orecchi rumori spaventosi, e in piena pace gli piomba addosso il distruttore.

22 Non ha speranza di uscire dalle tenebre, e si sente destinato alla spada.

23 Va peregrinando in cerca di pane; dove trovarne? Egli sa che gli è vicino il giorno tenebroso.

24 Le difficoltà e l’angoscia lo riempiono di paura, lo assalgono come un re pronto alla battaglia,

25 perché ha steso la mano contro Dio, ha sfidato l’Onnipotente,

26 gli si è slanciato audacemente contro, sotto il folto dei suoi scudi ricurvi.

27 Aveva la faccia coperta di grasso, i fianchi carichi di pinguedine;

28 si era stabilito in città distrutte, in case disabitate, destinate a diventare mucchi di sassi.

29 Egli non si arricchirà, la sua fortuna non sarà stabile; né le sue proprietà si stenderanno sulla terra.

30 Non potrà liberarsi dalle tenebre, il vento infocato farà inaridire i suoi germogli e sarà portato via dal soffio della bocca di Dio.

31 Non confidi nella vanità; è un’illusione; poiché avrà la vanità per ricompensa.

32 La sua fine verrà prima del tempo, i suoi rami non rinverdiranno più.

33 Sarà come vigna da cui si strappi l’uva ancora acerba, come l’ulivo da cui si scuota il fiore;

34 poiché sterile è la famiglia del profano, il fuoco divora la tenda dei corrotti.

35 L’empio concepisce malizia e partorisce rovina; egli prepara l’inganno».

1 Corinzi 3

Il compito dei servitori di Dio

(A)Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese[a], non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana? Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non siete forse carnali[b]? Che cos’è dunque Apollo? E che cos’è Paolo? Sono servitori, per mezzo dei quali voi avete creduto, così come il Signore ha concesso a ciascuno[c]. Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere; quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere! Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica.

(B)Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio.

10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra; 11 poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù. 12 Ora, se uno costruisce su questo fondamento[d] con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, 13 l’opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo[e] la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco[f] {stesso} proverà quale sia l’opera di ciascuno. 14 Se l’opera che uno ha costruita sul fondamento[g] rimane, egli ne riceverà ricompensa; 15 se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.

16 (C)Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.

18 Nessuno s’inganni. Se qualcuno tra di voi presume di essere un saggio in questo secolo, diventi pazzo per diventare saggio; 19 perché la sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio. Infatti è scritto:

«Egli prende i sapienti nella loro astuzia»[h];

20 e altrove:

«Il Signore conosce i pensieri dei sapienti; sa che sono vani»[i].

21 Nessuno dunque si vanti degli uomini, perché tutto vi appartiene. 22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti, le cose future, tutto è vostro! 23 E voi siete di Cristo; e Cristo è di Dio.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra