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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Esodo 1

Israele in Egitto; oppressione e liberazione(A)(B)

Schiavitù d’Israele in Egitto

(C)Questi sono i nomi dei figli d’Israele che vennero in Egitto. Essi ci vennero con Giacobbe, ciascuno con la sua famiglia: Ruben, Simeone, Levi e Giuda; Issacar, Zabulon e Beniamino; Dan e Neftali, Gad e Ascer. Tutte le persone discendenti da Giacobbe erano settanta. Giuseppe era già in Egitto. Giuseppe morì, come morirono pure tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. I figli d’Israele furono fecondi, si moltiplicarono abbondantemente, divennero numerosi, molto potenti, e il paese ne fu ripieno.

(D)Sorse sopra l’Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. Egli disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d’Israele è più numeroso e più potente di noi. 10 Usiamo prudenza con esso, affinché non si moltiplichi e, in caso di guerra, non si unisca ai nostri nemici per combattere contro di noi e poi andarsene dal paese». 11 Stabilirono dunque sopra Israele dei sorveglianti ai lavori, per opprimerlo con le loro angherie. Israele costruì al faraone le città che servivano da magazzini, Pitom e Ramses. 12 Ma quanto più lo opprimevano, tanto più il popolo si moltiplicava e si estendeva; e gli Egiziani nutrirono avversione per i figli d’Israele. 13 Così essi obbligarono i figli d’Israele a lavorare duramente. 14 Amareggiarono la loro vita con una rigida schiavitù, adoperandoli nei lavori d’argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Imponevano loro tutti questi lavori con asprezza.

15 Il re d’Egitto parlò anche alle levatrici ebree, delle quali una si chiamava Sifra e l’altra Pua, e disse: 16 «Quando assisterete le donne ebree al tempo del parto, quando sono sulla sedia, se è un maschio, fatelo morire; se è una femmina, lasciatela vivere». 17 Ma le levatrici temettero Dio, non fecero quello che il re d’Egitto aveva ordinato loro e lasciarono vivere anche i maschi. 18 Allora il re d’Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i maschi?» 19 Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane; esse sono vigorose, e prima che la levatrice arrivi da loro, hanno partorito». 20 Dio fece del bene a quelle levatrici. Il popolo si moltiplicò e divenne molto potente. 21 Poiché quelle levatrici avevano temuto Dio, egli fece prosperare le loro case.

22 Allora il faraone diede quest’ordine al suo popolo: «Ogni maschio che nasce, gettatelo nel Fiume, ma lasciate vivere tutte le femmine».

Luca 4

Tentazione di Gesù Cristo

(A)Gesù, pieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, dove era tentato dal diavolo[a]. Durante quei giorni non mangiò nulla; e quando furono trascorsi, ebbe fame. Il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose [, dicendo]: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo [, ma di ogni parola di Dio][b]».

Il diavolo lo condusse in alto[c], gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data e la do a chi voglio. Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua». Gesù gli rispose: «[Vattene via da me, Satana[d].] Sta scritto: “Adora il Signore, il tuo Dio, e a lui solo rendi il tuo culto”[e]».

Allora lo portò a Gerusalemme e lo pose sul pinnacolo del tempio, e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui, 10 perché sta scritto:

“Egli darà ordine ai suoi angeli a tuo riguardo, di proteggerti”[f]
11 e “Essi ti porteranno sulle mani, perché tu non urti col piede contro una pietra”[g]».

12 Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non tentare il Signore Dio tuo”[h]».

13 Allora il diavolo, dopo aver finito ogni tentazione, si allontanò da lui fino a un momento opportuno.

Gesù Cristo in Galilea

14 (B)Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama si sparse per tutta la regione. 15 E insegnava nelle loro sinagoghe, glorificato da tutti.

Gesù nella sinagoga di Nazaret

16 (C)Si recò a Nazaret, dov’era stato allevato e, com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga e si alzò per leggere[i]. 17 Gli fu dato il libro del profeta Isaia e, aperto il libro,[j] trovò quel passo dov’era scritto:

18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha inviato [per guarire quelli che hanno il cuore spezzato,] per annunciare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi,
19 per proclamare l’anno accettevole del Signore[k]».

20 Poi, chiuso il libro[l] e resolo all’inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.

21 Egli prese a dire loro: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura, che voi avete udito[m]». 22 Tutti gli rendevano testimonianza e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?» 23 Ed egli disse loro: «Certo, voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso; fa’ anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum!”». 24 Ma egli disse: «In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria. 25 Anzi, vi dico in verità che ai giorni di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e vi fu grande carestia in tutto il paese, c’erano molte vedove in Israele; 26 eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, bensì a una vedova in Sarepta di Sidone. 27 Al tempo del profeta Eliseo c’erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu purificato[n], bensì Naaman, il Siro».

28 Udendo queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni d’ira. 29 Si alzarono, lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per precipitarlo giù. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

Gesù guarisce un indemoniato a Capernaum

31 (D)Poi discese a Capernaum, città della Galilea, e qui insegnava alla gente nei giorni di sabato. 32 Ed essi si stupivano del suo insegnamento perché parlava con autorità[o].

33 Or nella sinagoga si trovava un uomo che aveva uno spirito di demonio impuro, il quale gridò a gran voce [, dicendo]: 34 «Ahi[p]! Che c’è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il Santo di Dio!» 35 Gesù lo sgridò, dicendo: «Taci, ed esci da quest’uomo!» E il demonio, gettatolo a terra lì nel mezzo, uscì da lui senza fargli alcun male. 36 E tutti furono presi da stupore e discutevano tra di loro, dicendo: «Che parola è questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, ed essi escono». 37 E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione.

Gesù guarisce la suocera di Pietro e altri malati

38 (E)Poi, alzatosi e uscito dalla sinagoga, entrò in casa di Simone. Or la suocera di Simone era tormentata da una gran febbre; e lo pregarono per lei. 39 Chinatosi su di lei, egli sgridò la febbre, e la febbre la lasciò; ed ella subito si alzò e si mise a servirli.

40 (F)Al tramontar del sole, tutti quelli che avevano dei sofferenti di varie malattie li conducevano a lui; ed egli li guariva, imponendo le mani a ciascuno. 41 Anche i demòni uscivano da molti, gridando e dicendo: «Tu sei [il Cristo,] il Figlio di Dio!» Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che egli era il Cristo.

42 Poi, fattosi giorno, uscì e andò in un luogo deserto; e le folle lo cercavano e giunsero fino a lui, e lo trattenevano perché non si allontanasse da loro. 43 Ma egli disse loro: «Anche alle altre città bisogna che io annunci la buona notizia del regno di Dio; poiché per questo sono stato mandato». 44 E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea[q].

Giobbe 18

Bildad invita Giobbe a riconoscere il suo peccato

18 (A)Allora Bildad di Suac rispose e disse:

«Quando porrete fine alle parole? Riflettete, e poi parleremo.

Perché siamo considerati come bestie e perché siamo agli occhi vostri degli esseri impuri[a]?

O tu, che nel tuo cruccio laceri te stesso, dovrà la terra, per causa tua, essere abbandonata e la roccia essere rimossa dal suo luogo?

Sì, la luce dell’empio si spegne, e la fiamma del suo fuoco non brilla.

La luce si oscura nella sua tenda, e la lampada che gli sta sopra si spegne.

I passi che faceva nella sua forza si raccorciano, i suoi disegni lo conducono a rovina.

Poiché i suoi piedi lo traggono nel tranello, va camminando sulle reti.

Il laccio lo afferra per il tallone, la trappola lo ghermisce.

10 Sta nascosta in terra per lui un’insidia, sul sentiero lo aspetta un agguato.

11 Paure lo atterriscono tutto intorno, lo inseguono, gli stanno alle calcagna.

12 La sua forza viene meno dalla fame, la calamità gli sta pronta al fianco.

13 Gli divora a pezzo a pezzo la pelle, gli divora le membra il primogenito della morte.

14 Egli è strappato dalla sua tenda che credeva sicura, è fatto scendere verso il re degli spaventi.

15 Nella sua tenda abita chi non è dei suoi, la sua casa è cosparsa di zolfo.

16 In basso s’inaridiscono le sue radici, in alto sono tagliati i suoi rami.

17 La sua memoria scompare dal paese, più non si ode il suo nome per le campagne.

18 È scacciato dalla luce nelle tenebre, è bandito dal mondo.

19 Non lascia tra il suo popolo né figli né nipoti, nessun superstite dov’egli soggiornava.

20 Quelli di occidente sono stupiti della sua sorte, quelli di oriente ne sono inorriditi.

21 Certo, sono tali le dimore dei perversi, tale è il luogo di chi non conosce Dio».

1 Corinzi 5

Lo scandalo di Corinto e il rimprovero dell’apostolo

(A)Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i pagani[a]; al punto che uno si tiene la moglie di suo padre! E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell’azione fosse tolto di mezzo a voi! Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto. Nel nome del Signore {nostro} Gesù [Cristo], essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l’autorità del Signore nostro Gesù [Cristo], ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore [Gesù].

(B)Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta? Purificatevi[b] del vecchio lievito per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata [per noi]. Celebriamo dunque la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.

(C)Vi ho scritto nella mia lettera[c] di non mischiarvi con i fornicatori; 10 non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gli idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; 11 ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare. 12 Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? 13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi[d].

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra