Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

Beginning

Read the Bible from start to finish, from Genesis to Revelation.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giobbe 32-34

Eliu condanna Giobbe e i suoi tre amici

32 (A)Quei tre uomini cessarono di rispondere a *Giobbe, perché egli si credeva giusto.

Allora l'ira di Eliu, figlio di Baracheel il Buzita[a], della tribú di Ram, si accese. La sua ira si accese contro Giobbe, perché questi riteneva che la propria giustizia fosse superiore a quella di Dio; si accese anche contro i tre amici di lui perché non avevano trovato che rispondere, sebbene condannassero Giobbe. Ora, siccome quelli erano piú anziani di lui, Eliu aveva aspettato a parlare a Giobbe; ma quando vide che dalla bocca di quei tre uomini non usciva piú risposta,
si accese d'ira.

Eliu, figlio di Baracheel il Buzita,
rispose e disse:
«Io sono giovane d'età e voi siete
vecchi;
perciò mi sono tenuto indietro
e non ho ardito esporvi il mio pensiero.

Dicevo: “Parleranno i giorni,
il gran numero degli anni insegnerà
la saggezza”.

Ma quel che rende intelligente
l'uomo è lo spirito,
è il soffio dell'Onnipotente.

Non quelli di lunga età sono saggi,
né i vecchi sono quelli che
comprendono il giusto.

10 Perciò dico: “Ascoltatemi;
vi esporrò anch'io il mio pensiero”.

11 Ecco, ho aspettato i vostri discorsi,
ho ascoltato i vostri argomenti,
mentre andavate cercando altre parole.

12 Vi ho seguito attentamente,
ed ecco, nessuno di voi ha convinto
Giobbe,
nessuno ha risposto alle sue parole.

13 Non avete dunque ragione di dire: “Abbiamo trovato la saggezza!
Dio soltanto lo farà cedere;
non l'uomo!”

14 Egli non ha diretto i suoi discorsi contro di me,
e io non gli risponderò con le vostre
parole.

15 Eccoli sconcertati! Non rispondono piú,
non trovano piú parole.

16 Ho aspettato che non parlassero
piú,
che tacessero e non rispondessero piú.

17 Ma ora risponderò anch'io per
mio conto,
esporrò anch'io il mio pensiero!

18 Perché sono pieno di parole,
lo spirito che è dentro di me mi stimola.

19 Ecco, il mio intimo è come vino
rinchiuso,
è simile a otri pieni di vino nuovo,
che stanno per scoppiare.

20 Parlerò dunque e mi sentirò meglio,
aprirò le labbra e risponderò!

21 Lasciate che io parli senza riguardi personali,
senza adulare nessuno;

22 poiché adulare io non so;
se lo facessi, il mio Creatore presto mi toglierebbe di mezzo.

Eliu annunzia la salvezza di Dio

33 (B)«Ma pure, ascolta, o *Giobbe,
il mio dire,
porgi orecchio a tutte le mie parole!

Ecco, apro la bocca,
la lingua parla dentro il mio palato.

Nelle mie parole è la rettitudine
del mio cuore;
le mie labbra diranno sinceramente
quello che so.

Lo Spirito di Dio mi ha creato,
e il soffio dell'Onnipotente mi dà
la vita.

Se puoi, rispondimi;
prepara le tue ragioni, fatti avanti!

Ecco, io sono uguale a te davanti
a Dio;
anch'io fui tratto dall'argilla.

Spavento di me non potrà quindi
coglierti,
e il peso della mia autorità non ti potrà schiacciare.

Davanti a me tu dunque hai detto
(e ho udito bene il suono delle tue
parole):

“Io sono puro, senza peccato;
sono innocente, non c'è *iniquità
in me;

10 ma Dio trova contro me degli
appigli ostili,
mi considera suo nemico;

11 mi mette i piedi nei ceppi,
spia tutti i miei movimenti”.

12 Ecco, io ti rispondo: “In questo non hai ragione”;
poiché Dio è piú grande dell'uomo.

13 Perché contendi con lui?
Egli non rende conto dei suoi atti.

14 (C)«Dio parla una volta, e anche due,
ma l'uomo non ci bada;

15 parla per via di sogni, di visioni
notturne,
quando un sonno profondo cade sui
mortali,
quando sui loro letti essi giacciono
assopiti;

16 allora egli apre i loro orecchi
e dà loro in segreto degli
ammonimenti,

17 per distogliere l'uomo dal suo
modo di agire
e tenere lontano da lui la superbia;

18 per salvargli l'anima dalla fossa,
la vita dalla freccia mortale.

19 (D)«L'uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore,
dall'agitazione incessante delle sue
ossa;

20 quand'egli ha in avversione il pane
e lo ripugnano i cibi piú squisiti;

21 la carne gli si consuma e sparisce,
mentre le ossa, prima invisibili,
gli escon fuori;

22 egli si avvicina alla fossa,
e la sua vita a quelli che infliggono
la morte.

23 Ma se, presso di lui, c'è un angelo, un interprete,
uno solo tra i mille,
che mostri all'uomo il suo dovere,

24 Dio ha pietà di lui e dice:
“Risparmialo, che non scenda nella
fossa!
Ho trovato il suo riscatto”.

25 Allora la sua carne diviene piú
fresca di quella di un bimbo;
egli torna ai giorni della sua giovinezza;

26 implora Dio, e Dio gli è propizio;
gli dà di contemplare il suo volto con gioia
e lo considera di nuovo come giusto.

27 Ed egli canterà tra la gente e dirà:
“Avevo peccato, pervertito la giustizia,
e non sono stato punito come meritavo.

28 Dio ha riscattato l'anima mia
dalla fossa,
e la mia vita si schiude alla luce!”

29 Ecco, tutto questo Dio lo fa
due, tre volte, all'uomo,

30 per salvarlo dalla fossa,
perché su di lui splenda la luce della
vita.

31 Sta' attento, Giobbe, dammi
ascolto;
taci, e io parlerò.

32 Se hai qualcosa da dire, rispondimi,
parla, perché io vorrei poterti dar
ragione.

33 Se no, tu dammi ascolto,
taci, e t'insegnerò la saggezza».

Eliu proclama la sovranità della giustizia divina

34 (E)Eliu riprese a parlare e disse:

«Voi savi, ascoltate le mie
parole!
Voi che siete intelligenti, prestatemi orecchio!

Poiché l'orecchio giudica i discorsi,
come il palato assapora le vivande.

Scegliamo quello che è giusto,
riconosciamo tra noi quello che
è buono.

*Giobbe ha detto: “Sono giusto,
ma Dio mi nega giustizia;

ho ragione e passo da bugiardo;
la mia ferita è incurabile e sono senza peccato”.

Dov'è l'uomo che al pari di Giobbe
tracanni gli empi scherni come l'acqua,

cammini in compagnia dei
malfattori,
e vada assieme con gli scellerati?

Infatti ha detto: “All'uomo non
giova a nulla
avere la benevolenza di Dio”.

10 (F)«Ascoltatemi dunque, uomini
di senno!
Lungi da Dio il male,
lungi dall'Onnipotente l'*iniquità!

11 Poich'egli rende all'uomo secondo le sue opere,
fa trovare a ognuno il salario della sua condotta.

12 No, di certo Dio non commette
ingiustizie!
L'Onnipotente non perverte il diritto.

13 Chi gli ha dato il governo della
terra?
Chi ha affidato l'universo alla sua cura?

14 Se egli non si curasse che di
sé stesso,
se ritirasse a sé il suo Spirito e il suo soffio,

15 ogni carne perirebbe all'improvviso
e l'uomo ritornerebbe in polvere.

16 Se tu sei intelligente, ascolta questo,
porgi orecchio alla voce delle mie
parole.

17 Uno che odiasse la giustizia
potrebbe governare?
Osi tu condannare il Giusto, il Potente,

18 che chiama i re “uomini da nulla!”
E i príncipi “scellerati”?

19 Egli non porta rispetto
all'apparenza dei grandi,
non considera il ricco piú del povero,
perché sono tutti opera delle sue mani.

20 In un attimo, essi muoiono;
nel cuore della notte, la gente del
popolo è scossa e scompare,
i potenti sono portati via, senza mano d'uomo.

21 Perché Dio tiene gli occhi aperti
sulle vie dei mortali,
e vede tutti i loro passi.

22 Non ci sono tenebre, non c'è ombra di morte,
dove possa nascondersi chi opera
iniquamente.

23 Dio non ha bisogno di osservare
a lungo un uomo
per portarlo davanti a lui in giudizio.

24 Egli fiacca i potenti, senza
inchiesta;
e ne stabilisce altri al loro posto;

25 poich'egli conosce le loro azioni.
Li abbatte nella notte, e sono fiaccati;

26 li colpisce come dei malvagi,
in presenza di tutti,

27 perché si sono sviati da lui
e non hanno posto mente ad alcuna delle sue vie.

28 Hanno fatto salire a lui il gemito del povero,
ed egli ha dato ascolto al gemito degli infelici.

29 Quando Dio dà riposo, chi lo
condannerà?
Chi potrà contemplarlo quando
nasconde il suo volto
a una nazione ovvero a un individuo,

30 per impedire all'empio di regnare,
per allontanare dal popolo le insidie?

31 Quell'empio ha forse detto a Dio:
“Io porto la mia pena, non farò piú
il male,

32 mostrami tu quel che non so vedere;
se ho agito perversamente, non lo
farò piú?”

33 (G)«Dovrà forse Dio render la giustizia a modo tuo,
perché tu lo critichi? Ti dirà forse:
“Scegli tu, non io,
quello che sai, dillo”?

34 Le persone assennate, e ogni uomo saggio che mi ascolta, mi diranno:

35 “Giobbe parla senza giudizio,
le sue parole sono irragionevoli”.

36 Ebbene, sia Giobbe provato sino
alla fine,
poiché le sue risposte sono quelle
dei malvagi,

37 poiché al suo peccato aggiunge
la ribellione,
batte le mani in mezzo a noi,
e moltiplica le sue parole contro Dio».

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra