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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Salmi 36-39

L'empio e il suo castigo

36 (A)Al direttore del coro. Di *Davide, servo del Signore.
L'*iniquità parla all'empio nell'intimo del suo cuore;
non c'è timor di Dio davanti agli
occhi suoi[a].

Essa lo illude che la sua empietà non sarà scoperta
né presa in odio.

Le parole della sua bocca sono
iniquità e inganno;
egli rifiuta d'essere giudizioso e di fare il bene.

Medita iniquità sul suo letto;
si tiene nella via che non è buona;
non odia il male.

O Signore, la tua benevolenza
giunge fino al cielo,
la tua fedeltà fino alle nuvole.

La tua giustizia s'innalza come
le montagne piú alte,
i tuoi giudizi sono profondi come
il grande oceano.
O Signore, tu soccorri uomini e bestie.

O Dio, com'è preziosa la tua
benevolenza!
Perciò i figli degli uomini cercano
rifugio all'ombra delle tue ali,

si saziano dell'abbondanza[b] della tua casa,
e tu li disseti al torrente delle tue
delizie.

Poiché in te è la fonte della vita
e per la tua luce noi vediamo la luce.

10 Fa' giungere la tua benevolenza
a quelli che ti conoscono,
e la tua giustizia ai retti di cuore.

11 Non mi raggiunga il piede dei
superbi,
la mano degli empi non mi metta
in fuga.

12 Ecco, quelli che fanno il male sono caduti;
sono atterrati, e non possono risorgere.

Il giusto e l'empio

37 (B)Di *Davide.
Non adirarti a causa dei malvagi;
non aver invidia di quelli che agiscono perversamente;

perché presto saranno falciati come il fieno
e appassiranno come l'erba verde.

Confida nel Signore e fa' il bene;
abita il paese e pratica la fedeltà.

Trova la tua gioia nel Signore,
ed egli appagherà i desideri del tuo
cuore.

Riponi la tua sorte nel Signore;
confida in lui, ed egli agirà.

Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce,
e il tuo diritto come il sole di
mezzogiorno.

Sta' in silenzio davanti al Signore,
e aspettalo;
non adirarti per chi prospera nelle sue imprese,
per l'uomo che ha successo nei suoi
malvagi progetti.

Cessa dall'ira e lascia lo sdegno;
non adirarti; ciò spingerebbe anche te
a fare il male.

Poiché i malvagi saranno sterminati;
ma quelli che sperano nel Signore
possederanno la terra.

10 Ancora un po' e l'empio
scomparirà;
tu osserverai il luogo dove si trovava,
ed egli non ci sarà piú.

11 Ma gli umili erediteranno la terra
e godranno di una gran pace[c].

12 L'empio tende insidie al giusto
e digrigna i denti contro di lui.

13 Il Signore ride dell'empio,
perché vede avvicinarsi il giorno della sua rovina.

14 Gli empi hanno tratto la spada
e teso il loro arco
per abbattere il misero e il bisognoso,
per sgozzare quelli che vanno per la
retta via.

15 La loro spada penetrerà nel loro
cuore,
e i loro archi si spezzeranno.

16 Il poco del giusto
vale piú dell'abbondanza degli empi.

17 Perché le braccia degli empi
saranno spezzate;
ma il Signore sostiene i giusti.

18 Il Signore conosce i giorni degli
uomini integri;
la loro eredità durerà in eterno.

19 Non saranno confusi in tempo
di sventura,
ma saranno saziati in tempo di fame.

20 Gli empi periranno;
i nemici del Signore, come grasso
d'agnelli[d],
saran consumati e andranno in fumo.

21 L'empio prende in prestito e non
restituisce;
ma il giusto ha pietà e dona.

22 Chi è benedetto da Dio erediterà
la terra,
ma chi è maledetto sarà sterminato.

23 I passi dell'onesto son guidati
dal Signore;
egli gradisce le sue vie.

24 Se cade, non è però abbattuto,
perché il Signore lo sostiene
prendendolo per mano.

25 Io sono stato giovane e son anche divenuto vecchio,
ma non ho mai visto il giusto
abbandonato,
né la sua discendenza mendicare
il pane.

26 Tutti i giorni è pietoso e dà in
prestito,
la sua discendenza è benedetta.

27 Allontànati dal male e fa' il bene;
dimorerai nel paese per sempre.

28 Poiché il Signore ama la giustizia
e non abbandona i suoi santi;
essi son conservati in eterno;
ma la discendenza degli empi sarà
sterminata.

29 I giusti erediteranno la terra
e l'abiteranno per sempre.

30 La bocca del giusto esprime parole sagge
e la sua lingua parla con giustizia.

31 La legge di Dio è nel suo cuore;
i suoi passi non vacilleranno.

32 L'empio spia il giusto
e cerca di farlo morire.

33 Il Signore non l'abbandona nelle
sue mani,
e non lo condanna quando egli viene
giudicato.

34 Spera nel Signore e segui la sua via;
egli ti esalterà perché tu possieda
la terra,
e veda lo sterminio degli empi.

35 Ho visto l'uomo malvagio
e prepotente ergersi
come albero verdeggiante sul suolo
natío,

36 ma poi è scomparso, ed ecco,
non c'è piú;
io l'ho cercato, ma non si è piú trovato.

37 Osserva l'uomo integro e considera l'uomo retto,
perché l'uomo di pace avrà una
discendenza.

38 Ma tutti i malvagi saranno distrutti;
la discendenza degli empi sarà
sterminata.

39 La salvezza dei giusti proviene
dal Signore;
egli è la loro difesa in tempo d'angoscia.

40 Il Signore li aiuta e li libera;
li libera dagli empi e li salva,
perché si sono rifugiati in lui.

Il peccatore pentito implora misericordia

38 (C)Salmo di *Davide.
Per far ricordare.
O Signore, non rimproverarmi nella
tua ira,
non punirmi nel tuo furore!

Poiché le tue frecce mi hanno trafitto
e la tua mano è scesa su di me.

Non c'è nulla d'intatto nel mio corpo a causa della tua ira;
non c'è requie per le mie ossa a causa del mio peccato.

Poiché le mie *iniquità sorpassano
il mio capo;
son come un grave carico, troppo
pesante per me.

Le mie piaghe son fetide e purulente
per la mia follia.

Son curvo e abbattuto,
triste vado in giro tutto il giorno.

I miei fianchi sono infiammati,
e non v'è nulla d'intatto nel mio corpo.

Sono sfinito e depresso;
ruggisco per il fremito del mio cuore.

Signore, ti sta davanti ogni mio
desiderio,
i miei gemiti non ti sono nascosti.

10 Il mio cuore palpita, la mia forza
mi lascia;
anche la luce dei miei occhi m'è venuta meno.

11 Amici e compagni stanno lontani
dalla mia piaga,
i miei stessi parenti si fermano
a distanza.

12 Tende lacci chi desidera la mia
morte,
dice cose cattive chi mi augura
del male,
e medita inganni tutto il giorno.

13 Ma io mi comporto come un sordo che non ode,
come un muto che non apre bocca.

14 Sono come un uomo che non
ascolta,
nella cui bocca non ci sono parole per replicare.

15 In te spero, o Signore;
tu risponderai, o Signore, Dio mio!

16 Io ho detto: «Non si rallegrino
di me;
e quando il mio piede vacilla, non
s'innalzino superbi contro di me».

17 Perché io sto per cadere,
il mio dolore è sempre davanti a me.

18 Io confesso il mio peccato,
sono angosciato per la mia colpa.

19 Ma quelli che senza motivo mi sono nemici sono forti,
quelli che m'odiano a torto si sono
moltiplicati.

20 Anche quelli che mi rendono male per bene
sono miei avversari,
perché seguo il bene.

21 O Signore, non abbandonarmi;
Dio mio, non allontanarti da me;

22 affrèttati in mio aiuto,
o Signore, mia salvezza!

La fragilità dell'uomo

39 (D)Al direttore del coro. Per Iedutun. Salmo di *Davide.
Io dicevo: «Vigilerò sulla mia condotta
per non peccare con le mie parole;
metterò un freno alla mia bocca,
finché l'empio mi starà davanti».

Come un muto sono stato in silenzio,
ho taciuto senz'averne bene;
anzi, il mio dolore s'è inasprito.

Il mio cuore ardeva dentro di me;
mentre meditavo, un fuoco s'è acceso;
allora la mia lingua ha parlato.

O Signore, fammi conoscere la mia fine
e quale sia la misura dei miei giorni.
Fa' ch'io sappia quanto sono fragile.

Ecco, tu hai ridotto la mia esistenza alla lunghezza di qualche palmo,
la mia durata è come nulla davanti a te;
certo, ogni uomo, benché saldo in piedi, non è che vanità. [Pausa]

Certo, l'uomo va e viene come
un'ombra;
certo, s'affanna per quel ch'è vanità;
egli accumula ricchezze, senza sapere
chi le raccoglierà.

E ora, o Signore, che aspetto?
La mia speranza è in te.

Liberami da tutti i miei peccati;
non abbandonarmi agli scherni
dello stolto.

Sto in silenzio, non aprirò bocca,
perché sei tu che hai agito.

10 Allontana da me il tuo flagello!
Io mi consumo sotto i colpi della tua
mano.

11 Castigando la sua *iniquità tu
correggi l'uomo,
distruggi come tarlo quel che ha di piú caro;
certo, ogni uomo non è che vanità.
[Pausa]

12 O Signore, ascolta la mia preghiera,
porgi orecchio al mio grido;
non essere insensibile alle mie lacrime;
poiché io sono uno straniero davanti
a te,
un pellegrino, come tutti i miei padri.

13 Distogli il tuo sguardo,
perché io respiri,
prima di andarmene e scomparire.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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